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Esperti e Principianti

Esperti e Principianti
Roma 05-06/11/2011 La classe Juniores di karate Fijlkam (18/20 anni) è il prodotto psicofisico risultante da una complessa operazione che vede protagonisti i ns. tecnici, la formazione e i praticanti. I primi oltre ad una formazione pratica devono essere preparati culturalmente sui complessi meccanismi che regolano la crescita degli individui al fine di somministrare al momento giusto gli stimoli allenanti. Ciò è possibile solo mediante una massiccia dose di studio e di lavoro su se stessi.
Formare un atleta che attraverso un percorso adeguatamente strutturato, parta da una preparazione tecnica con contenuti minimi(GPG) ed in seguito viene sottoposto ad adattamenti appropriati, riesce a maturare le proprie competenze sportive e fisiche per una efficace costruzione della prestazione, non è cosa semplice. Ma questo non è più un segreto per i grandi Maestri della Campania che sfornano esperti e principianti con una regolarità da far invidia tutti. Anche in questa gara dominio della Champion Center(Na) della premiata ditta Portoghese/Casaburi, seguita con ormai aritmetica precisione dallo Shirai S. Valentino (Sa)di Antonio Califano, dall’Universal Center Napoli dell’altra premiata ditta De Francesco/Andreozzi e dal Welleness Casoria (Na) di Mario Cicchella. Ci giunge notizia che per la formazione di Scampia è ormai l’ottavo anno consecutivo in vetta alla classifica per società. Rimanere così in alto costa fatica e tanto lavoro. Ma significa essere anche d’esempio e di stimolo per le altre società che lavorano tanto bene quanto il sistema delle competizioni regionali. Infatti solo se i valutatori (arbitri) selezionano i migliori competitori (atleti) si otterrà un circuito virtuoso. Quest’ultimo è garantito dall’ottimo lavoro di organizzazione del settore Karate coordinato da Nicola Mirabella con la Consulta sempre in prima linea come braccio operativo. Passiamo ai risultati individuali che vedono protagonisti molti titolati atleti detentori di numerosi titoli nazionali, continentali e mondiali.
Nei 60 kg. finale tutta campana. Vince Luca Maresca (Wellness) fresco di medaglia ai Mondiali Giovanili in Malesia, secondo Angelo Crescenzo (Shirai) in grande ascesa. Finale tutta napoletana invece, nei 65 kg. Vince Giuseppe Strano (Universal) secondo Cristian Altamura (Champion) anch’egli sul podio malese, con l’ottimo terzo Gianluca De Vivo (Shirai) da anni ai vertici delle classifiche giovanili. Nei 70 kg Primo posto per Pierluigi Grimaldi (Shirai) figlio d’arte e quindi abituato a stare sul podio. Ai Campionati Italiani Seniores nel 1983 (ricordo bene?) a Napoli un grande 3° posto per il padre Mario allora tesserato con il Sakura Roccapiemonte (Sa) e allenato dal fratello Carmine. Una famiglia protagonista ieri e oggi, che ha vissuto coi pionieri i primi passi del karate in regione, e che calca i tatami dagli anni ’70. Mi verrebbe da fare l’elenco degli altri, adesso e forse ci accorgeremo che i principianti di allora sono grandi esperti oggi, con tante eccezioni. Magari un’altra volta … Nei 76 kg. successo per Emanuele Sarnataro (Champion) che oltre al podio in Malesia, si candida ad essere uno degli atleti più titolati in un così breve lasso di tempo. Al terzo posto Pasquale Filosa (Universal). William Wirdis (Champion), che ha festeggiato il suo 18° compleanno sul podio in Malesia riesce ancora a sorprenderci vincendo la categoria degli 83 kg. Nei 90 kg successo per Lorenzo Ernano (Universal). Per una serie di episodi edi infortuni si è classificato 5° ai Mondiali ma come detto in passato è una delle promesse del karate italiano, è indiscutibile! Ottimo ritorno per Marco Sarnataro(Champion) terzo classificato.
Probabilmente tutti questi giovani campioni, insieme alle ragazze in costante crescita con i loro numerosi piazzamenti, e anche gli altri che non possiamo citare per dovere di sintesi, ma che potrete trovare sul sito nazionale, hanno ancora voglia di vincere e sono affamati di medaglie. I messaggi per i colleghi della nazionale seniores sono lapalissiani. Questo significa che hanno grandi aspettative per il futuro e quindi grandi motivazioni come vedremo fra poco.
Nello sviluppo cronologico intervengono numerose variabili quali eventuali deficit nelle qualità fisiche e psichiche (Ulatowski,1979) e soprattutto maturano le ragioni della motivazione. Allora se un atleta è competente e non motivato che succede? Mettendo insieme varie definizioni possiamo sicuramente affermare che Competenza = Conoscenza + Abilità + Esperienze pregresse + Opportunità situazionali e Motivazione =Risultati attesi. In altre parole, la competenza è l’elemento tecnico che permette la prestazione, la motivazione l’elemento dinamico costituito dall’obiettivo di ruolo, che dirige lo sforzo verso un risultato atteso, e ne regola intensità e persistenza. In alcuni casi abbiamo visto bravi atleti che non motivati a sufficienza uscivano di scena in modo poco dignitoso. Altre volte atleti motivati di loro oppure”caricati” da grandi motivatori riescono a compiere gesta che inverto i copioni cui siamo abituati. E’ la bellezza dello sport e anche del karate, dove si hanno in comune due braccia e due gambe ma differenti sistemi cognitivi e percettivi.
Ripoll (1991) propone che la differenza tra esperti e principianti stia nel fatto che i primi effettuano un’analisi sintetica, dirigendo il loro sguardo in una posizione in cui molti eventi possono essere visti assieme in una singola fissazione, mentre i secondi effettuano un’analisi analitica, guardando agli eventi secondo il loro ordine cronologico di comparsa. Lo studio di percezione e azione è quindi correlato alla necessità dell’atleta di percepire la struttura spazio-temporale dell’informazione ambientale per eseguire con successo azioni motorie (Turvey, 1990). Non che le altre forme di informazione sensoriale non contino, ma quella visiva è quella che usiamo maggiormente (Cutting,1986). Il sistema percettivo dei grandi campioni è più efficiente e supporta il controllo e il bilanciamento posturale dell’atleta impegnato nella costruzione dell’azione, nonché il riconoscimento di schemi nel confronto con l’avversario. A proposito di equilibrio vi segnalo un importante notizia passata in silenzio anche sulla stampa specializzata-CONI: Seminario sugli sport di combattimento. Pagnozzi esalta le discipline verso Londra 2012: “Sono garanzia di medaglie”( e se non siamo alle olimpiadi però ci meritiamo almeno la pubblicità)http://www.coni.it/index.php?id=2350&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=10679. E proprio un allenamento mirato all’acquisizione (principianti) e allo sviluppo delle capacità psico-fisiche (expertize) genera quel meccanismo virtuoso che produce i grandi campioni.

Mi sembra che in questi anni il Comitato abbia riservato il giusto risalto alla comprensione sia della parte pratica che dei meccanismi profondi che regolano l’apparato psichico dei praticanti campani. Diamo alle società e ai tecnici il giusto riconoscimento. Anche la Federazione e i suoi organi periferici sono da esaltare nella loro ricerca di coniugare tradizione e sviluppo. Principianti ed esperti continuiamo così e restiamo uniti sullo slogan che ci ha distinto in questi anni: W La Fijlkam Campania Karate, W Tutti Noi.

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