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Crisi e immigrazione, i due incubi degli italiani

Rimandata senza prova di appello la gestione poliBocciata senza appello la politica europea sull’immigrazione, considerata un “fallimento”. Lo rivela un sondaggio condotto da Ipsos per conto di Ispi e RaiNews24.

All’indomani dell’illustrazione del nuovo piano Ue per contrastare l’emergenza rifugiati, ISPI e RaiNews24 hanno commissionato a IPSOS un’indagine per conoscere il pensiero degli italiani sull’argomento dei flussi migratori e sulla loro conduzione da parte di alcuni governi europei.

La rilevazione segue le tre precedenti, incentrate sull’ interesse degli italiani verso l’amministrazione politica estera, sulla percezione dell’insidia terroristica e sulla guida dei flussi migratori da parte dello Stato Italiano. L’inchiesta fotografa un’Italia schierata, con chiare maggioranze in quasi tutte le domande e pochi indecisi, e di sicuro diversa nei confronti di quella che sembra palesarsi dalla discussione sui media. Anche sull’onda delle aperture tedesche (sulle quali, comunque , sono già stati fatti alcuni passi indietro), l’opinione del popolo italiano sembra cambiata completamente riguardo a inizio anno, in cui il 58% degli intervistati si schierava contro l’operazione Mare Nostrum per recare aiuto in mare ai migranti, e perfino rispetto giugno appena trascorso, in cui solo il 16% si dichiarava benevolo ad ospitare i rifugiati.

L’immigrazione si è ora affermata come un’urgenza prioritaria per il nostro Paese e per l’Europa anche se gli intervistati bocciano senza mezzi termini il sistema europeo sul tema presente, giudicato nel 40% dei casi un assoluto fallimento. Complessivamente gli italiani si mostrano più aperti nei confronti dei richiedenti asilo, sostenendo proposte come quella di Angela Merkel o di Papa Francesco e bocciando la linea dura adottata da altri esponenti di punta europei come il primo Ministro Magiaro Orbán. Positiva è anche l’opinione degli italiani circa le iniziative di molti cittadini austriaci e tedeschi per aiutare i migranti, anche se solo un intervistato su tre si dice propenso a seguirne l’esempio.

A parte l’ombra frequente della crisi economica, che continua a farsi avvertire anche nei mesi più recenti, la sensazione delle principali minacce da parte degli italiani segue di pari passo gli avvenimenti più importanti che accadono all’interno o alle frontiere del nostro Paese. Quando ad avvio anno aumentava la percezione del terrorismo, quale insidia per l’Italia, particolarmente a causa degli attentati a Parigi e a Tunisi, questa ha via via lasciato posto alla crisi migratoria con un’inevitabile sviluppo simile ai mesi estivi. Dal passato Dicembre a oggi, difatti, la porzione di italiani che pensano che l’immigrazione sia la basilare insidia per il nostro Paese è più che triplicata, e oggi tocca il 38%.

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