Conosci la differenza tra digitale e analogico per la riproduzione musicale? La riproduzione di musica analogica utilizza particelle magnetiche per memorizzare le informazioni registrate utilizzando energia elettrica, come metodo di incisione principale. La musica digitale, usa i bit per riprodurre, nel dominio del digitale, le stesse informazioni memorizzate in precedenza. Ma, il processo digitale utilizza ancora l’elettricità nella prima parte della filiera di produzione (e dei dispositivi digitali). Attraverso questa guida sarai in grado di poter acquistare i migliori DAC Audio USB. In questo articolo si parla di come l’audio analogico viene trasformato in audio digitale in modo che la musica possa essere memorizzata nel disco rigido. Per capire meglio l’audio digitale, abbiamo bisogno di guardare la catena del segnale audio ed occorre anche familiarizzare con i termini di Frequenza di Campionamento e di Profondità di Bit.
Conversione da analogico a Digitale (e Viceversa)
I segnali audio che registriamo sono segnali analogici. Queste vibrazioni sono captate da un microfono. Il microfono poi trasforma le vibrazioni in segnali elettrici, che vengono poi trasportati dal cavo microfonico alla sezione pre-amp di una interfaccia di registrazione. Quando si parla in termini digitali, l’interfaccia di registrazione di solito ha anche un elemento di conversione A/D al proprio interno. Questo componente è quello che trasforma il segnale elettrico dal microfono e dalle sezione amplificata del pre-amp in bit digitali. Questa trasformazione è necessaria perché si desidera utilizzare i media digitali come supporto di memorizzazione (se stiamo parlando in termini di analogico, quindi la conversione A/D non è più necessaria).
Viceversa, quando si vuole ascoltare di nuovo quello che abbiamo registrato, l’audio digitale memorizzato all’interno della memoria di massa deve essere convertito in suono analogico. Il convertitore A/D (o convertitore AD/DA, per essere più precisi da Analogico a Digitale/Digital to Analog converter) legge le informazioni e crea un segnale elettrico che rappresenta le informazioni che abbiamo registrato. Questo segnale elettrico viene poi inviato ad un amplificatore audio e quindi a delle casse acustiche dotate di altoparlanti che riproducono il segnale audio amplificato, in modo che ci sia possibile ascoltare di nuovo ciò che abbiamo registrato. Tuttavia, la qualità non è sempre la stessa possono esistere differenze audio che vanno da lievi a evidenti.
Frequenza Di Campionamento nel convertitore digitale analogico DAC
Nel processo di conversione di un segnale analogico in segnale digitale, è utilizzata una frequenza di campionamento. Una frequenza di campionamento è il tasso al quale il registratore digitale (in questo caso diciamo un computer) prende “istantanee” del segnale audio è lo registra. Molto simile a come una fotocamera digitale registra immagini in movimento, catturando più immagini in una sola istanza del tempo, così fa un registratore per registrare una sorgente audio trattando singoli suoni in un istante di tempo. Nella tecnologia di registrazione, la frequenza di campionamento indica quanti campioni sono memorizzati all’interno di un secondo.
Esempi comuni di campionamento sono: 44.100 Hz, 48.000 Hz, A 96.000 Hz, e 192.000 Hz.
Questo significa che per una frequenza di campionamento di 44.100 Hz (o 44,1 kHz), 44.100 campioni vengono registrati ogni secondo. Quando dobbiamo riprodurre la registrazione, i campioni vengono letti così in fretta che si sente un flusso continuo di audio, anche se in effetti è composto da un insieme di dati distinti in diversi intervalli di tempo. Maggiore è la frequenza di campionamento, migliore sarà la qualità del suono che si può ascoltare.
Campionamento Profondità Di Bit
I fotografi avranno familiarità con il termine pixel, che è la quantità di “quadratini”, di larghezza e lunghezza, che rappresentano i colori dell’immagine in fase di scatto. Una immagini composta da 4 x 4 pixel ha solo 16 caselle di colore per rappresentare l’immagine. L’equivalente sonoro del pixel è la profondità di bit e la frequenza di campionamento. Data la spiegazione di cui sopra, abbiamo capito che la frequenza di campionamento è la “lunghezza” dell’immagine che la registrazione (o asse-x). La profondità di Bit è, quindi, la “larghezza” di quello che stiamo registrando (o l’asse y).
Questa rappresentazione in pixel o campioni è necessaria perché è così che funziona la tecnologia digitale. Queste disposizioni non si applicano nel mondo analogico (anche se il termine universale “risoluzione” si applica ancora ad entrambi i regni). Se la frequenza di campionamento determina la continuità del flusso audio, quindi la profondità di bit determina la gamma dinamica che può essere catturata.
Esempi di profondità di bit sono: 8-bit, 16-bit, 24-bit, 32-bit (floating point).
A 24-bit si è in grado di registrare in modo significativo una dinamica superiore a 16-bit. Il CD standard, è 44,1 kHz a 16 bit. La tecnologia a 24 bit, al momento, è solo utilizzata in sistemi Hi-Fi capaci di riprodurre musica liquida, utilizzando un ottimo convertitore A/D, detto anche DAC Audio.