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Con l’allattamento del neonato si diminuisce il rischio di malattie croniche

Nella società moderna il tempo per se stessi è sempre minore, la maggior parte di esso è dedicato al lavoro o alle attività personali.

E’ una tendenza degli ultimi 20 anni quella che porta le neo mamme ad allattare sempre meno al seno i propri pargoli, terminando l’allattamento dei bambini prima dei sei mesi.

Da una recente ricerca si è potuto notare come un allattamento del neonato minore di sei mesi non incida immediatamente sulla sua salute, ma come gli effetti siano visibili nella maggiore età, portando la persona a sviluppare con maggiore frequenza malattie di tipo cronico.

Lo studio, che si è tenuto nell’università australiana e pubblicato sull’importante rivista Journal of Public Health Nutrition, ha dimostrato come i soggetti presi in esame, tutti tra i 35 e 40 anni, che da piccoli sono stati allattati al seno per tempi diversi, abbiano incidenze nelle malattie croniche molto diverse, facendo notare come il 30% delle persone che sono stati svezzati prima dei sei mesi, presentino una maggiore incidenza delle malattie croniche.

L’allattamento in questi soggetti è stato terminato prematuramente a causa di politiche sbagliate, che non aiutavano le madri a prendersi cura dei proprio bambini per più di sei mesi, non incentivando quindi l’allattamento al seno.

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