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Come valutare una lampada a LED?

Pochi ma importanti parametri da valutare prima di acquistare un apparecchio a LED….

Molto spesso siamo tentati dall’acquistare delle lampade a led ma allo stesso tempo siamo frenati dalla poca conoscenza e spesso tanta confusione presente nel mercato. Effettivamente è importante scegliere non solo in funzione del costo o del presunto risparmio energetico perché potremmo ritrovarci con spiacevoli sorprese.
I punti principali da considerare e che dovrebbero essere presenti nell’etichetta del prodotto sono:
– la Classe Energetica indicata come per gli elettrodomestici da una lettera che va da A++ a E; chiaramente la A++ è la meno energivora e comunque per un LED sono da considerarsi solamente gli apparecchi di classe A altrimenti vorrebbe dire che elettronica e sistema ottico sono progettati veramente male oppure che viene utilizzato un LED “vecchio” e poco efficiente.
-i Lumen emessi contraddistinti dalla sigla lm indicano solamente il flusso globale dell’apparecchio o lampadina e ci permettono di fare dei confronti fra diverse lampade o sorgenti. Per esempio una buona lampadina a LED da 7W dovrebbe emettere circa  500 lm che è il flusso equivalente di una lampadina alogena da 40W.
CCT è la temperatura colore della lampada che ci determina la cosìdetta luce calda o fredda; per utilizzo domestico solitamente viene utilizzata la luce calda da 2700K fino a 3000K, per ambienti lavorativi e uffici la luce naturale da 3500K a 4000K, e per esterni luce fredda da 4000K in su.
– Il CRI (spesso indicato anche come Ra) è l‘indice di resa cromatica che ci indica quanto la nostra lampada riesce a riprodurre realmente i vari colori. La resa migliore ovviamente è data dalla luce solare e quella artificiale che più si avvicina è l’incandescenza che ha un Ra=100. Per i LED per utilizzo domestico è importante che l’Ra sia maggiore di 85 e che il valore dell’R9 sia almeno positivo, anche se quest’ultimo e importante parametro spesso viene omesso. In realtà indica la quantità di componente rossa nella luce emessa.
PF è il fattore di potenza che indica di quanto viene rifasata la potenza della lampada. Più si avvicina a 1 migliore sarà la lampada.
– Da non dimenticare la quantità di cicli on/off, perchè molto spesso è l’elettronica che comanda il led a deteriorarsi prima del tempo provocando la rottura dell’apparecchio.
– Chiaramente la durata dell’apparecchio in ore; oggi arriviamo tranquillamente a 50000 ore con un decadimento del flusso che non dovrebbe superare il 30%.
Nel mercato sono presenti un’infinità di apparecchi e altrettanti produttori molti dei quali sono nati sulla scia del buisness provocato da questa nuova sorgente estremamente efficiente. L’acquirente finale dovrebbe in questa confusione cercare di richiedere più informazioni possibili ai rivenditori per avere un confronto chiaro fra diversi apparecchi a LED.

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