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Calcolo del codice fiscale, dal 1973 semplifica la burocrazia

Il codice fiscale è uno dei primi documenti che abbiamo ricevuto, in nostro possesso fin da piccoli, quando non sapevamo nulla del suo valore e guardavamo affascinati quella sequenza di lettere e numeri che si susseguiva e che ci identificava dagli altri.

Per le persone fisiche, il codice fiscale è un codice alfanumerico di 16 caratteri, mentre per le persone giuridiche, quindi aziende, associazione e altro si compone di soli 11 caratteri, entrambi contengono sia lettere che numeri, calcolati da un algoritmo.

Il calcolo del codice fiscale è oramai banale ed è semplice trovarlo anche su internet, cosa che spesso ci permette di averlo in qualunque posto ci serva oppure, caso sempre più consueto, per terminare una registrazione in un sito web.

Il codice fiscale nasce per rendere più semplice e più veloce l’Anagrafe tributaria, rendendo unico e quindi più facilmente catalogabile tutti i cittadini, viene introdotto con un Decreto del Presidente della Repubblica italiana il 29 Settembre 1973.

La tessera valida può essere rilasciata solamente presentando una domanda all’Agenzia delle Entrate, per richiedere il codice fiscale si quindi compilare il Modello AA5/6.

Ma come si calcola il codice fiscale: questo è relativamente semplice, si prendono 3 lettere dal cognome, 3 lettere dal nome, la data di nascita opportunamente codificata, il codice del comune di nascita e un codice di controllo, che viene ricavato da un’ulteriore algoritmo.

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