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Banca centrale del Giappone, arriva la svolta dopo 30 anni

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  • 23 Febbraio 2023

Negli ultimi anni la Banca Centrale del Giappone si è distinta dalle altre grandi banche centrali, in primis dalla Fed e dalla BCE, per il suo approccio accomodante di politica monetaria.
Mentre gli altri grandi istituti alzavano i tassi per combattere l’inflazione, quello giapponese continuava a perseverare con tassi di interesse addirittura al di sotto dello zero.
Ma lo scenario recente è cambiato, e con esso si prepara alla svolta anche la Bank of Japan.

Il nuovo timoniere della banca centrale del Giappone

banca centraleDal prossimo aprile al timone della banca centrale nipponica ci sarà kazuo Ueda. Prenderà il posto di Haruiko Kuroda alla guida dell’istituto nell’ultimo decennio. La scelta di Ueda in realtà è stata un passo obbligato, visto che gli altri candidati hanno rifiutato l’incarico.

Spesso tuttavia le svolte più importanti nascono proprio da snodi inattesi del destino.

Ueda ha un passato presso la MIT, di cui è stato anche docente prima di diventare membro della Federal Reserve. Ha una lunga e consolidata esperienza in tema di politica monetaria, molto improntata ad una visione accademica. Quello di cui c’è bisogno in un periodo in cui il tasso di inflazione è tornato ad essere la vera guida delle mosse delle grandi banche centrali.

Il Giappone e l’inflazione

Bisogna precisare un dato molto importante. Il fenomeno che ha caratterizzato il Giappone nell’ultimo trentennio è stata la forte e costante pressione deflazionistica. Ma la grande novità è che c’è stata una inversione del trend, e adesso l’inflazione sta tornando anche in Giappone, sia pure a livelli estremamente moderati rispetto a quanto visto negli Stati Uniti in Europa.
Di fronte a questo scenario, i giorni del controllo della curva dei rendimenti – la mossa non ortodossa di politica monetaria adottata negli ultimi anni dalla BoJ – sembrano essere contati.

Cosa cambia adesso?

Ueda offrirà una guida dell’Istituto centrale più classica, che ha come orizzonte assai prossimo la normalizzazione della politica monetaria, con il conseguente aumento dei tassi di interesse. Ciò porterà anche ad un apprezzamento dello Yen, dopo che la valuta base del Paese negli ultimi anni ha subito la divergenza di politica monetaria tra FED e BoJ.
Ma questo non è detto che sarà da modo per l’economia giapponese e per l’appeal degli asset più rischiosi del paese.

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