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ANFI: CHI CHIEDE CENTINAIA DI EURO PER IL PEDIGREE (OLTRE AL COSTO DEL GATTO) STA TRUFFANDO IL COMPRATORE

Il certificato genealogico (pedigree) costa all’allevatore non più di 30 euro
Il prezzo del pedigree deve essere compreso nel costo del gatto
Chi propone la formula “solo cucciolo euro 400 / cucciolo + pedigree euro 800” sta truffando il compratore

Roma, febbraio 2014 * * * L’Anfi (Associazione Nazionale Felina Italiana) ricorda che il certificato genealogico (pedigree), documento indispensabile per poter definire “di razza” un gatto nato in Italia, deve essere compreso nel costo dell’animale. Chi propone l’acquisto di un gatto con pedigree a un certo prezzo e l’acquisto dello stesso gatto senza pedigree a un prezzo inferiore si comporta in maniera scorretta. L’Anfi è, per legge, l’unica associazione accreditata a rilasciare certificati genealogici per gatti nati in Italia.

Gianfranco Mantovani, Presidente ANFI e Giudice Internazionale, dichiara: “Un atteggiamento di questo tipo ha un solo nome: truffa. A utilizzare questa formula di vendita sono gli allevatori affiliati ad associazioni che non sono l’Anfi, e che come tali non hanno titolo al rilascio di certificati genealogici (senza i quali nessun gatto può definirsi di razza). Il fine è scoraggiare l’acquirente a pretendere il pedigree”.

Il prezzo del pedigree deve essere compreso nel costo del gatto. Un allevatore con affisso Anfi spende 13 euro per il pedigree di ogni cucciolo; un allevatore socio Anfi ma senza affisso spende 20 euro; chi non è socio spende 30 euro: questo è il massimo del costo di un pedigree.

Per ulteriori informazioni: http://www.anfitalia.it/site

Informazioni stampa:
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