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Negozio: cosa determina il prezzo corretto ?

Troppi i dubbi e molte le domande, ma pochissime le risposte. Chi gestisce o vuole avviare un’attività commerciale, spesso, deve fare i conti con le amate, quanto odiate, strategie di prezzo.
Come calcolare il costo di vendita o di locazione di un negozio? Quanto vale il mio immobile commerciale?
Fino a una quarantina di anni fa, bastava quantificare l’importo del fatturato dell’attività in questione per ottenere, così, il giusto valore del negozio.
Ma oggi, tutto questo sembra non bastare più.

Come muoversi allora?
Sicuramente, oggigiorno, si devono tenere in considerazione dei parametri di valutazione oggettivi (come a esempio il fatturato dell’attività), quanto soggettivi, tra cui:Struttura > la tipologia dell’immobile è molto importante. Un numero di vetrine elevato donerà grande visibilità al negozio e ai prodotti stessi, così come una buona metratura garantirà il giusto spazio per sviluppare non solo una piacevole esposizione della merce, ma soprattutto un’ottimale gestione dell’intera attività.
Come comprendere, dunque, le potenzialità nascoste nel tuo futuro investimento real estate?
Un’attenta 
Valutazione Immobiliare, unita a un dettagliato lavoro di Space Planning, ti aiuteranno a massimizzare il reddito e minimizzare i costi.
Location > Dove ubicare l’immobile? Il quartiere e l’area geografica sono elementi importanti?
La risposta è ovviamente un sonoro “Sì”, la
via dello shopping in cui risiede il negozio regala prestigio e accessibilità, due elementi altamente qualificanti. Anche il flusso pedonale o veicolare registrato nella zona di interesse risulta essere una matrice di spessore, in quanto una location prettamente di passeggio unita a un buon numero di vetrine risulta essere una combo vittoriosa per qualsivoglia attività.
Stessa sorte spetta alla presenza di parcheggi, che favorisce così l’insidiarsi di un flusso maggiore di potenziali clienti, a discapito di zone a traffico limitato che pur diminuendo la presenza di fastidiosi autoveicoli, ostacolano il raggiungimento delle mete scelte.
Mercato > un fattore esterno, che purtroppo non possiamo ancora controllare, ma che abbiamo modo di analizzare e affrontare nei migliori dei modi.
Quale tipo di attività commerciale rende di più? Quale il quartiere più di appeal?
Domande lecite, che trovano risposte in Analisi del Mercato Report Retail realizzati ad hoc. 
Trend del mercato, valori di locazione e di vendita, scenari ben dettagliati delle High Street più prestigiose sono variabili fondamentali per calcolare il giusto prezzo del tuo immobile
Competitors > comprendere qual è la presenza dei concorrenti in quel determinato mercato, in modo da essere preparati a coglierne gli aspetti positivi e sfruttarli per emergere con il proprio business

E se non dovessero bastarti questi
semplici, ma utili step, per conoscere i fattori che più valorizzano il Tuo Negozio, ricordati che siamo sempre pronti a fornirti la Tua Personale Consulenza!
Metti a tacere i tuoi dubbi e…
contattaci!

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Vendesi – Palazzo Doria D’Angri a Napoli: secoli di tradizione artistica lo rendono meta imperdibile di pregevole fascino architettonico

Lo storico Palazzo Doria D’Angri è considerato una tappa artistico-culturale imperdibile racchiuso nel cuore di Napoli e situato nella zona urbana nevralgica di Piazza Sette Settembre, adiacente a Palazzo Reale, al Teatro San Carlo, alla Chiesa di Santa Chiara, alla piazza del Gesù e al secolare bar Gambrinus. È facilmente raggiungibile e ben visitabile con i suoi 1100 metri quadrati di superficie estesa, di possente e nobile sontuosità. Attualmente si presta per essere adibito a prestigiosi eventi e manifestazioni di carattere pubblico e privato come conferenze, riunioni, meeting, congressi, convention, esposizioni d’arte, allestimenti museali e cerimonie. Inoltre, è perfettamente organizzato per ospitare sedi accademiche e universitarie, caffè letterario con annessa biblioteca ed istituiti scolastici. Al suo interno sono disponibili nove ampie stanze con bagno attiguo, che offrono il massimo confort lussuoso per un alloggio all’insegna della funzionale versatilità.

Il palazzo è un simbolo ed emblema per la storia d’Italia poiché dal balcone principale del salone degli specchi, il mitico Giuseppe Garibaldi si è affacciato per proclamare l’annessione del Regno borbonico delle due Sicilie al novello Stato italiano, tracciando le fondamenta portanti della successiva evoluzione territoriale del nostro Paese. Correva il 7 Settembre 1860 e ancora oggi in questo luogo suggestivo sembrano riecheggiare tra le poderose mura le significative parole pronunciate dall’eroe dei due mondi. L’incantevole cornice è rimasta intatta nel suo folgorante scenario di magnifici affreschi e ornamenti ben conservati. Tra essi spiccano “L’allegoria dell’aurora” posta nel salone degli specchi sulla volta del boudoir in ornati di stucco d’oro zecchino, “L’allegoria con Mercurio, la Sapienza e la Poesia” al primo piano nobile e le coreografiche cariatidi di stucco.

La costruzione di aristocratico lignaggio risale al Settecento, sulla base del progetto ideativo e decorativo di nomi importanti dell’epoca del calibro di Luigi e Carlo Vanvitelli, Alessandro e Fedele Fischetti, Costantino Desiderio, Gennaro Fiore, Girolamo Starace, Francesco Longhetti, Giacinto Diano, Angelo Viva, che hanno fornito il loro esperto e autorevole contributo e sono stati coinvolti anche nella realizzazione della Reggia di Caserta, altro edificio di notevole rilevanza nel patrimonio nazionale.

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L’importanza dei colori La luce nella vendita

Il colore è un elemento fondamentale nello stimolo all’acquisto. L’illuminazione dei punti vendita deve quindi puntare alla migliore visualizzazione dei colori della merce esposta. Un risultato che si può ottenere solo con sorgenti luminose ad ampio spettro in grado di assicurare una visualizzazione corretta dei colori.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il colore è  un elemento chiave per motivare un acquisto. Il colore degli articoli, oltre alle associazioni pragmatiche e simboliche utilizzate per attirare l’attenzione del consumatore, è anche un modo appagante per creare un senso di identità. Poiché si tratta di un fattore fondamentale nelle decisioni del compratore, la gamma dei colori dei prodotti esposti e la luce ambientale che consente alla merce di essere chiaramente visibile, rappresentano per strumenti di marketing fondamentali. Il processo decisionale per qualsiasi tipo di acquisto, dall’auto alla biancheria maschile, è motivato fortemente dal colore del prodotto. E la capacità dell’acquirente di percepire il colore della merce in maniera corretta, dipende sostanzialmente dalla qualità della fonte luminosa scelta per lo spazio commerciale.

Con l’obiettivo di incrementare le proprie vendite, Walmart, la più grande catena di negozi al mondo, già nello scorso decennio ha deciso l’installazione di grandi lucernari, collocati in diversi punti vendita degli Stati Uniti. I risultati sono stati sorprendenti: la redditività per metro quadro dei punti vendita dove la merce era esposta sotto la luce naturale è aumentata del 41%. Un altro fattore interessante è stata la risposta del consumatore nei confronti dell’ampio spettro di colori della luce naturale. Secondo i clienti, gli articoli illuminati direttamente dalla luce solare avevano un aspetto più attraente e vivace rispetto alla stessa merce esposta sotto le luci tradizionalmente installate nei negozi Walmart, ossia lampade fluorescenti con 3500° K e un indice cromatico basso. Utilizzate negli anni ’80 per evocare nei negozi un’atmosfera familiare, simile a quella di casa, queste fonti luminose emettono una luce più calda riducendo la quantità di lunghezze d’onda corte, cioè luce bianca tendente al blu, necessaria per garantire una buona acutezza visiva. Il risultato era una superficie commerciale poco luminosa, che fa apparire la merce smorta e priva di interesse. Questo è dovuto al fatto che la luce bianca tendente al rosso minimizza la visibilità e la brillantezza della merce di colore blu.

Il successo dell’esperimento con i lucernari ha portato Walmart ad adottare questa soluzione in tutti i punti vendita della società. La luce naturale, che è ad ampio spettro, è in grado di illuminare la merce con una radiazione che contiene contemporaneamente tutte le lunghezze d’onda nella stessa quantità, garantendo ai compratori l’illuminazione necessaria per vedere nella “giusta luce” ogni prodotto esposto.

La fisica ci spiega che i colori della merce possono essere visualizzati correttamente solo se l’illuminazione dell’ambiente  è in grado di combinare tutte le lunghezze d’onda necessarie per evidenziare con esattezza il colore dell’oggetto illuminato. In altre parole, se la fonte luminosa non contiene la lunghezza d’onda complementare di un prodotto, allora il colore di quel prodotto apparirà spento, slavato o appena riconoscibile fino a quando non verrà portato fuori dal negozio o visionato vicino ad una finestra. Ad esempio: sui banconi di profumerie e di negozi spesso troviamo esposti rossetti che sembrano avere una consistenza morbida e cremosa, ma che poi, appena fuori dal negozio, ci appaiono improvvisamente di una tonalità diversa rispetto a come ci erano sembrate nel negozio.

I commercianti sono sempre più consapevoli del fatto che l’illuminazione non è più una delle tante voci di spesa, e sono sempre di più quelli convinti della regola: “Se non si vede, non si vende“. Tuttavia, la scelta dell’impianto luci per il negozio non è semplice: Oggi infatti sono disponibili prodotti con sorgenti Led, che hanno un grande potenziale tecnologico. Sul mercato però si troavmno anche prodotti a basso costo che promettono elevati risparmi energetici, ma possono avere rese cromatiche deludenti. In questi casi, sono a rischio i colori più attuali quali le sfumature più neutre, i toni caldi a pastello e le sfumature molto brillanti del verde e del viola; i prodotti con questi colori se non correttamente illuminati appariranno sbiaditi, eccessivamente brillanti oppure spenti e poco attraenti.

Questo è dovuto al fatto che sorgenti luminose a basso costo che emettono una luce bianca tendente al blu, possono non avere le lunghezze d’onda necessarie per garantire una resa accurata del colore. In particolare, mancano le lunghezze d’onda del rosso (le onde più lunghe) e le lunghezze d’onda complementari del grigio-azzurro o ciano.  Una lacuna grave, come sanno per esperienza i commercianti che affermano: “il colore vende, ma il rosso vende di più!”.

Da sempre il rosso è uno dei colori preferiti dai progettisti ed è quello che vende di più e attira tutte le categorie di consumatori in ogni parte del mondo. Oggi, i più famosi marchi del pianeta reclamizzano prodotti con tutte le colorazioni del rosso accesso, del fucsia intenso, dell’arancio brillante, e dei complementari del verde-blu fino al sensuale turchese. Pertanto, per incrementare le vendite, privilegiare una fonte luminosa che possa soddisfare il bisogno dell’occhio umano di vedere correttamente questi colori vivaci è sicuramente la regola d’ora per qualsiasi commerciante.

Perché il ROSSO?

Studi scientifici hanno dimostrato che il centro del campo visivo e l’acuità visiva si trovano in una regione centrale della retina che prende il nome di fovea. Qui risiedono i fotorecettori che comprendono oltre 120 milioni di bastoncelli e 6 milioni di coni. Ai coni spetta il ruolo primario di farci percepire il colore. Questi ricettori a forma di cono si trovano nella parte posteriore dell’occhio e si dividono in tre tipologie in base alla lunghezza d’onda assorbita, ossia i coni sensibili alle lunghezze d’onda brevi (blu), intermedie (verde) e lunghe (rosse). Il 64% di questi coni è specializzato nelle lunghezze d’onda lunghe, e sono pertanto detti ricettori del rosso. In condizioni di visione fotopica, l’occhio umano “vede” grazie all’illuminazione artificiale e alla luce riflessa dagli oggetti presenti nel nostro campo visivo che restituiscono una parte della luce ricevuta. I nostri occhi ricevono questa informazione sotto forma di emissione fotonica di radiazione visibile. Il fotone di luce colpisce un cono della retina attivando un processo visivo.

A livello fisiologico, quando un fotone colpisce un cono della retina, esso disattiva l’abilità del cono di ricevere ulteriori stimoli visivi modificando la forma del cono stesso. Questo genera un segnale elettrico che raggiunge l’area del cervello dove lo stimolo visivo viene ulteriormente elaborato, facendoci vedere. Prima che il cono possa essere riattivato e pronto a ricevere un altro fotone, esso deve recuperare la forma iniziale tramite un processo detto ciclo visivo o di decolorazione. Questo ciclo si svolge in due fasi: un periodo di ripresa e la presenza di una lunghezza d’onda complementare nelle condizioni di luce ambientale.

Le radiazioni di lunghezza d’onda lunga (ciano) presenti nella luce ambientale possono consentire la corretta visualizzazione degli articoli di colore rosso: la capacità di “vedere” il colore rosso sarà tanto più alta quanto più alta sarà la concentrazione di ciano nella luce ambiente. Senza la presenza di lunghezze d’onda complementari al colore riflesso sulla merce, tutti i colori appariranno spenti, poco saturi e privi di vita.

Un esempio è la distorsione di colore che notiamo quando cerchiamo di identificare il colore di una macchina in un parcheggio buio illuminato solo da lampade al sodio ad alta pressione con una banda di emissione stretta rispetto ad un garage con fonti luminose con un’elevata resa cromatica che occupano lunghezze d’onda su tutto lo spettro visibile. Se il colore degli oggetti e dei loro complementi non è presente nella fonte luminosa, l’occhio umano non percepirà il colore in maniera accurata, ma avrà una versione distorta, spenta e spesso irriconoscibile del particolare pigmento di colore originale.

Il BISOGNO fisiologico del ROSSO

La capacità di vedere i colori in maniera accurata e di ricevere gli stimoli emessi dalle lunghezze d’onda sta alla base non solo del piacere di fare shopping, ma anche del corretto funzionamento delle funzioni vitali che regolano la pressione sanguigna, il battito cardiaco, la ritenzione idrica, il sistema immunitario e l’evoluzione dei geni. Governate dal ritmo circadiano, queste funzioni vitali hanno bisogno di sorgenti di luce artificiale in grado di emettere tutte le lunghezze d’onda che sono presenti nella luce solare. Mentre gli studi per determinare l’effetto delle lunghezze d’onda lunghe sulla visione e sul ritmo circadiano sono ancora in corso, in questa fase possiamo affermare con certezza che le fonti luminose dell’ambiente interno agli edifici eccessivamente virate verso lunghezze d’onda corte e povere di rosso e di ciano, possono privare l’occhio umano e il cervello degli stimoli necessari per mantenere un alto livello di percezione del colore, rigenerazione delle cellule fotorecettive e risposta circadiana.

La necessità di mantenere un’elevata percentuale di lunghezze d’onda lunghe del rosso nelle sorgenti artificiali è ancora maggiore se si considera che il cervello dedica notevoli risorse per elaborare lunghezze d’onda lunghe. Quella parte del cervello responsabile della percezione del colore riflesso è detta corteccia visiva. Oltre il 50% di questa regione, grande quanto il palmo di una mano, è dedicata all’elaborazione delle lunghezze d’onda lunghe. Questo motiva l’interesse degli studiosi verso il colore rosso e sembra spiegare perché sia un colore così popolare, oltre a giustificare le numerose ricerche per capire i motivi per cui questa tipologia di lunghezza sia così importante per il cervello umano. È evidente come il bisogno di luce bianca ricca di lunghezze d’onda lunghe percepite come rosso sia importante per la sopravvivenza umana e tanto quanto è utile strumento di vendita.

Ad oggi, sono pochi i costruttori di Led che sono riusciti ad ottenere una distribuzione spettrale equilibrata in grado di consentire una riproduzione più accurata dei colori. I risultati di questi sforzi si traducono in vendite incrementate, commercianti felici e clienti soddisfatti: forse un giorno capiremo anche che una maggiore concentrazione di lunghezze d’onda lunghe nelle nostre lampadine a luce bianca può essere essenziale per la nostra stessa sopravvivenza.

(Deborah Burnett)

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Case vacanze in Sardegna: è questo il momento di comprarle

Chi non sogna di acquistare una casa al mare, magari in Sardegna, per trascorrere rilassanti weekend e vacanze indimenticabili?

Se state pensando di comprare una seconda casa questo sembra il momento giusto per farlo: dal 2007 le case nelle località di villeggiatura in Sardegna hanno fatto registarare un forte e progressivo abbassamento dei prezzi.

Secondo alcune analisi, le case nelle località di mare hanno visto ridursi i loro prezzi mediamente di ben il 30,2% e a questo trend va aggiunto il fatto che il valore di questa tipologia di immobili è calata dell’8,8%. L’unico dato rimasto invariato riguarda la percentuale di compravendita di case vacanze in Sardegna, che si attesta intorno al 5%.

Sembrerebbe quindi che gli italiani non rinuncino ad accaparrarsi una delle tante case in vendita in Sardegna, ma con la crisi economica e con la diminuzione del potere d’acquisto è solo cambiato il modo di sceglierle. Un fatto certo è che oggi gli italiani si orientano all’acquisto di immobili per la villeggiatura in Sardegna in mete più di nicchia e meno famose rispetto ai luoghi cult dell’estate dove i prezzi delle case spesso sono molto alti. Ecco quindi che cominciano a riscuotere successo località e zone prima poco conosciute come Torre delle Stelle, vicino a Villasimius, San Teodoro, a ridosso della celebre Costa Smeralda, oppure paradisi selvaggi e incontaminati come l’Ogliastra e la Costa Verde.

Ma chi acquista oggi le case vacanza Sardegna? Si tratta per lo più di famiglie con età media tra i 45 e i 54 anni e inoltre l’81,5% dei compratori acquista la casa vacanza senza ricorrere al mutuo.

La tipologia di casa vacanza più richiesta è il trilocale, seguito dal bilocale, mentre l’origine dei compratori dice che gli italiani sono sempre più incalzati dagli stranieri, con i russi, gli inglesi e i tedeschi in testa. 

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Il mercato immobiliare nel primo 2014

L’Agenzia delle Entrate ha reso noti i dati del mercato immobiliare relativi al primo trimestre 2014, ed è giusto che i confronti con lo stesso periodo 2013 suscitino un cauto ottimismo nel settore.
Rispetto al primo trimestre dello scorso il ramo immobiliare cresce dell’1,6%, di certo una crescita non esorbitante ma è importante che il trend, sempre negativo degli ultimi anni, cambi segno e diventi un valore sopra lo 0.
Il contemporaneo calo dei prezzi anche in questo trimestre (fenomeno costante in atto, seppure in modo lievissimo, da ormai 2 anni) può essere una delle ragioni di questa corrispettiva crescita nelle compravendite.

Infatti il -4,6% dei prezzi relativi allo stesso periodo del 2013 è un dato pesante che può aver spostato l’ago della bilancia sulla scelta degli acquisti.

I canali principali che hanno trascinato la crescita dell’1,6%, come detto, sono quello commerciale ed edilizio, entrambi oltre il 4% annuo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

E’ il centro Italia a dare lo scossone più forte a questa ripresa, con il Nord a tenere ed il Sud a far registrare un leggero calo, seppur contenuto rispetto a ciò a cui eravamo abituati a vedere negli ultimi anni.

Molto interessante è inoltre il dato delle 8 città più popolate d’Italia, che congiuntamente, annotano un incremento del 10,2% sullo scorso anno: ciò è sinonimo di una rinnovata voglia di investire per necessità e non sul mattone, soprattutto nei grandi centri dove il lavoro è il nucleo portante della società abitante.
Bologna, Genova e Roma detengono lo scettro assoluto, con un dato spaventosamente positivo con quasi il 30% per il capoluogo emiliano, e abbondantemente oltre il 20 per la storica città portuale e per la Capitale.

Unici 2 segni rossi per Palermo e Napoli: se la prima è sostanzialmente alla pari (-1%), e la città partenopea a far preoccupare con il suo -25,3% dopo aver fatto registrare solo 3 mesi un negativissimo -42,8% nell’ultimo trimestre 2013.
Gli esperti del settore però, guardano sotto una luce diversa il dato campano: le dismissioni del patrimonio pubblico del 2013 hanno influenzato i dati relativi all’anno passato in peso tale da far registrare questi picchi negativi. Ciò vorrà dire che ci si dovranno aspettare altre benchmark poco invitanti per Napoli e provincia. Stesso scenario, senza scusanti sul 2013 però, lo vive il settore terziario, in costante perdita da 2 anni e mezzo, e sembra che l’andamento non sia destinato a cambiare. Le attività complementari e di servizio, grande boom negli anni passati, mostrano anche nei dati sulle compravendite di immobili una fragilità strutturale che non può essere diversamente commentata.
Come il settore residenziale, anche quello commerciale mette il segno più, confermando una maggiore fiducia rispetto alla pesante crisi dal quale il paese sembra, pian piano, stia uscendo.
La cartina di tornasole sarà e dovrà per forza di cose essere la valutazione dei dati del secondo quarter che verrà diramata nel corso del mese di settembre.
Come avrebbero detto i combattenti del passato: per ora è vinta solo la battaglia, per conquistare la guerra il cammino è ancora lungo. Vedremo il secondo trimestre cosa ci riserverà.

www.lagazzettaimmobiliare.it

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Lavorare a Udine: ufficio in centro o in periferia?

La situazione del mercato immobiliare degli ultimi anni del capoluogo friulano non è tra le più rosee dell’intera penisola e ha fatto registrare un calo di circa il 50% delle vendite e delle locazioni negli ultimi 5 anni.
Questo fenomeno non è stato però accompagnato da un calo dei prezzi d’offerta nelle zone centrali e così, gradualmente, l’attenzione della popolazione si è sempre più spostata verso le aree distanti dal centro, la cosiddetta periferia, che al contrario del trend globale di Udine hanno marcato lievi aggiustamenti verso il basso dei prezzi di vendita e locazione degli immobili residenziali e commerciali.
Questo significa che la forbice tra i prezzi al metro quadro, siano essi finalizzati alla vendita o all’affitto, si sia allargata, con una conseguente diaspora e delocalizzazione verso l’esterno anche delle principali attività commerciali e professionali.
Se a ciò si aggiunge il vantaggio che le nuove costruzioni possono garantire a livello di risparmio energetico e di impatto ambientale il quadro è chiaro.
Come sta avvenendo in una grande metropoli come Milano, in cui il fenomeno dello spostamento di aziende e di uffici professionali verso la corona esterna della città è sempre più in espansione, così anche ad Udine, che conta circa 180 mila abitanti, l’abbandono del centro per la periferia è un tema di assoluta attualità.
Il fascino di possedere l’ufficio nel centro, cuore pulsante del commercio del capoluogo, si sta sempre più affievolendo: la crescita abitativa delle periferie, infatti, vuol dire crescita di comunità delocalizzate, non più solo attratte da ciò che è presente tra i palazzi storici delle vie centrali ma capaci di vivere l’intera città in un’ottica sempre più globalizzata e quindi decentralizzata.
Se a questo si aggiunge la valutazione degli immobili commerciali al metro quadro risulta ancora più netta la possibilità di vantaggio economico nella scelta tra un ufficio in centro o in periferia.
Dalle ultime pubblicazioni di settore si passa dai 2.500 € al metro quadro per gli uffici nella zona pedonale tra le storiche strade di via Mercatovecchio, via Canciani, via Savorgnana e Piazza Duomo, agli 800-1.000 € al metro quadro delle zone esterne al di fuori della circonvallazione.
Allo stesso modo i canoni di locazione passano dagli 11 € al mq nelle zone centrali sino ai 4-5 € di quelle periferiche, con un delta di più di 5 € al mq al mese.
Risulta evidente che in un periodo socio-economico come quello che stiamo attraversando in cui le famiglie seguono molti accorgimenti finalizzati ad una gestione più efficiente delle finanze, così anche i commercianti ed i professionisti devono seguire ed assecondare le dinamiche sociali, per mantenere vive e fiorenti le loro attività.
Non ci si può permettere che la redditività delle attività venga assorbita con un impatto percentuale quasi pieno dagli elevati costi di mantenimento degli uffici nelle zone più centrali.
In più, come detto, la possibilità di sfruttare la costruzione dei nuovi edifici delle zone periferiche ai fini professionali garantisce un risparmio anche in termini di costi energetici e di manutenzione.
La cosiddetta crisi o, più concretamente, il modo diverso di spendere il denaro degli ultimi anni ha permesso di creare un nuovo fenomeno di delocalizzazione e sfruttamento globale di tutto il territorio della città di Udine.
Questo può essere uno dei fattori cardine che aiuterà la ripresa economica della città.

www.caseudine.com

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IMAGINE 2014 fra Warhol e Saporetti

Due universi dell’arte a confronto:

IMAGINE 2014 fra Warhol e Saporetti

 

 

Imagine 2014: il titolo di un progetto che riporta alla mente la celebre canzone di John Lennon dal testo poetico e dai riflessi sociali. L’idea e la cura del progetto Imagine 2014 è del professor Giammarco Puntelli, attuale direttore artistico di Spoleto International Art Fair e delle mostre del Premio Diana Musolino Città di Pizzo, esperto internazionale di PNL e personal coach Ekis. Vuole far dialogare due aspetti dell’arte contemporanea: quello pop e concettuale con quello tradizionale attraverso quei protagonisti che ne hanno determinato le recenti evoluzioni.

 

Ecco che da una parte troviamo lavori di artisti come Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Marco Lodola, Mark Kostabi, Mario Schifano, contemporanei come Vittorio Varré, Alexander Kanevsky, Davide Foschi, scultori come Alba Gonzales, Filippo Tincolini, Giacomo Massari, Met Devoti, progettisti come Alessandro Giorgi.

 

Dall’altra troviamo artisti di spessore internazionale storicizzati come Adolfo Saporetti, Anne Jenness Saporetti, Aligi Sassu, Walter Lazzaro, Sergio Scatizzi, con contemporanei che studiano il paesaggio come Athos Faccincani, Domenico Monteforte, Carmine Ciccarini, ricerche astratte come quelle di Alfonso Borghi, Osvaldo Trombini, Fiamma Morelli, concettuali come Armando Xhomo, figurativi con temi vari come Giampaolo Talani, Mauro Capitani, Stefano Solimani, Pier Toffoletti, Silvia Caimi, Elisa Donetti, informali come Giuseppe Menozzi, Roberto Tigelli, scultori come Amerigo Dorel e Giuliano Ottaviani.

 

In primo piano ci sarà proprio il recupero della ricerca dei Maestri Saporetti in un contesto dal chiaro sapore internazionale. Le opere di tutti gli artisti, opportunamente divise in sale saranno dal 31 maggio al 5 luglio nei grandi spazi dell’Archivio Pria di via Tollegno 2 a Biella. La mostra resterà aperta dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 13 alle 20. Inaugurazione sabato 31 maggio ore 18.

 

All’interno di tale mostra ci sarà una personale dedicata ai maestri Saporetti, un’intera stanza dove gli artisti contemporanei più importanti e i visitatori potranno ammirare gli straordinari lavori concettuali di Adolfo e i paesaggi fra metafisica e ricerca degli spazi di Anne. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Associazione Culturale Saporetti che promuoverà l’inaugurazione dell’importante collettiva.

 

Partecipano con loro opere i seguenti artisti: Andy Warhol, Marco Lodola, Roy Lichtenstein, Mark Kostabi, Mario Schifano, Alexander Kanevsky, Tano Festa, Alessandro Giorgi, Alba Gonzales, Filippo Tincolini, Giacomo Massari, Vittorio Varré, Davide Foschi, Met Devoti, Francesco Cinelli, Giancarlo Rampazzo PAT, Giuseppe Colucci, Fabio Cicuto, Pier Francesco Restelli, per il gruppo che parte dalla tradizione abbiamo appunto Adolfo Saporetti, Anne Jenness Saporetti, Aligi Sassu, Walter Lazzaro, Sergio Scatizzi, Alfonso Borghi, Athos Faccincani, Giampaolo Talani, Mauro Capitani, Stefano Solimani, Domenico Monteforte, Giuseppe Menozzi, Carmine Ciccarini, Armando Xhomo, Osvaldo Trombini, Pier Toffoletti, Roberto Tigelli, Silvia Caimi, Maria Conserva, Amerigo Dorel, Giuliano Ottaviani, Alessandro Trani, Fiamma Morelli, Pietra Barrasso, Elisa Donetti.

 

 

Per informazioni:

 

[email protected]

www.giammarcopuntelli.it

www.artedellacomunicazione.it

www.saporetti.org

 

Location e orari:

 

Imagine 2014

Spazio Pria – Ex Lanificio Pria

Via Tollegno 2/A

13100 Biella Bi

 

31 maggio

Inaugurazione dalle ore 18.00

01 giugno – 05 luglio 2014

mercoledì-venerdì

dalle ore 16.00 alle ore 19.00

sabato – domenica

dalle ore 13.00 alle ore 20.00

Ingresso gratuito

 

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Pordenone, lo sviluppo dell’edilizia negli ultimi anni

Lo sviluppo dell’edilizia della città di Pordenone, nel corso degli ultimi anni, è stato un continuo alternarsi di alti e bassi, con fase costellate da maggiore produttività e fasi invece dove questa era molto bassa: si può quindi sostenere che non si è avuto un andamento standard, ma bensì diverse fasi dove la situazione è mutata radicalmente.
Purtroppo però, pare che la situazione peggiore sia arrivata con la crisi economica: dal 2012 infatti, i settori maggiormente colpiti sono proprio quello dell’edilizia, seguito poi da quello del commercio, e questo non è di certo un buon segnale per gli imprenditori edili che operano nella città, dato che le richieste di nuovi lavori, sia di ristrutturazione che di costruzione di nuovi edifici, continuano a calare in maniera costante.
Questa situazione poco facile e sopratutto bella da vivere ha inizio circa sei anni fa, ovvero nel 2008, quando il Presidente dell’Ance, Walter Lorenzon, ha deciso di descrivere la situazione del settore dell’edilizia, sottolineando che questo sta affrontando un grosso periodi di crisi, sopratutto nella città di Pordenone.
Purtroppo però, pare che le sue parole siano servite a ben poco, e che anzi, la situazione, invece che migliorare, è peggiorata tantissimo: dopo soli quattro anni infatti, la città di Pordenone ha visto una drastica riduzione dei lavoratori nel settore dell’edilizia, che sono passati dall’esser circa duemilacinquecento a circa duemilatrecento, con una dipartita di ben duecento lavoratori circa.
Questa diminuzione è avvenuta in tempi brevissimi: da dicembre 2012 a febbraio 2013 il numero di operai ha subito la riduzione, e fortunatamente, pare che non ci siano stati ulteriori cali di lavoratori causata dalla crisi, che comunque ha continuato a colpire il settore dell’edilizia nella città di Pordenone.
Se i lavoratori non sono diminuiti nel 2013, ad aver subito una piccola ma significativa riduzione sono state le aziende che operano proprio nel settore edilizio: sono quindici le aziende che, a causa della riduzione del lavoro, sono state travolte dalla crisi e che quindi, loro malgrado, si sono ritrovate a dover chiudere i battenti ed a licenziare ulteriori lavoratori.
Se invece si vuole fare un esame molto più vasto, partendo dal 2008, il settore, contando anche quello di Pordenone, ha visto una perdita complessiva di mille unità lavorative, con circa cento settanta imprese costrette a chiudere.
Ancora ad oggi, pare che la grave nube della crisi non si voglia affatto rimuovere dalla città di Pordenone: seppur vi è stata una piccola ripresa, con un leggerissimo e quasi impercettibile aumento dei lavori, lo stesso Lorenzon ha dichiarato che la ripresa definitiva del settore è ancora molto lontana, non facendo presagire quindi nulla di buono per la città.
Per porre rimedio alla situazione, il presidente dell’Ance ha chiesto al Comune di render meno lente le varie procedure burocratiche, che di fatto rallentano il lavoro, chiedendo anche che vengano richieste maggiori opere di restaurazione ed una drastica me efficace riduzione delle tasse che gravano sulle varie imprese edili, in maniera tale che esse possano sopravvivere e tornare ad essere operative nella città di Pordenone.

www.casepordenone.com

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Il ruolo dell’agente immobiliare nell’aquisto di una casa

L’agente immobiliare è un professionista che svolge un ruolo di intermediazione tra acquirente e venditore di un immobile. Conoscenze e professionalità di questa figura sono dunque al servizio di due parti: chi vuole acquistare una casa e chi vuole cederne il possesso. Il suo obiettivo è quindi quello di favorire la conclusione di contratti di locazione o di compravendita. Naturalmente, l’agente immobiliare deve possedere un’approfondita conoscenza del mercato di riferimento, di modo da formulare soluzioni anche complesse a fattispecie concrete che spesso esulano da una semplice valutazione al metro quadrato. Infatti, il valore di un immobile varia sostanzialmente in base ad una serie di fattori inerenti località, finiture, potenzialità commerciali, possibilità di incremento del valore nel medio periodo, e così via.

Comprare una casa, del resto, rappresenta spesso l’acquisto più importante per una persona o una famiglia, ed è un’attività che comporta una dose significativa di rischi ed insidie. Per tale ragione, molta gente si rivolge ad una agenzia immobiliare, in grado di valutare al meglio le esigenze dell’acquirente, mettendole in relazione con il budget disponibile. Inoltre, il mercato degli immobili è soggetto a variazioni anche sostanziali e solo un mediatore esperto può, con gli strumenti a sua disposizione, tutelare le parti che rappresenta.

Infatti, una stima accurata di un immobile viene realizzata sulla base delle condizioni di mercato in quel dato momento, e l’agente ha gli strumenti per valutare attentamente punti di forza e criticità. Peraltro, una volta attribuito un valore ad una casa, per il venditore il problema è quello della visibilità, affinché la sua volontà di vendere incontri le persone giuste disposte ad acquistare. Anche in tal senso, la mediazione di un professionista del settore rappresenta un valore aggiunto, poiché l’agente immobiliare seleziona la potenziale clientela per un immobile, in base a necessità personali come la vicinanza ad una determinata zona o in relazione ad esigenze legate a metrature, finiture, presenza o meno di determinati accessori. In sostanza, dunque, l’agente concorre a ridurre i tempi, tanto per il venditore desideroso di trovare acquirenti che per chi invece è alla ricerca di un immobile da comprare.

Inoltre, la compravendita di immobili, siano essi ad uso residenziale o commerciale, è sottoposta a specifiche discipline per quanto attiene la classe energetica, le norme edilizie e catastali, i regolamenti urbanistici. Dunque, solo un esperto del settore sarà in grado di valutare attentamente le documentazioni, tutelando così l’acquirente, di regola non in grado di districarsi nel complesso labirinto di prescrizioni e leggi. Si consideri anche che il venditore spesso è emotivamente coinvolto e dunque non è la figura ideale per portare avanti una delicata trattativa: anche sotto questo aspetto, l’agente svolge una funzione che tutela entrambe le parti, poiché si sostanzia come una sorta di arbitro imparziale che ottiene la fiducia di acquirente e venditore.

Si prenda in esame, infine, un altro aspetto: l’agente immobiliare segue la trattativa fino alla sua conclusione, vale a dire fino al momento del rogito, accompagnando le due parti in tutte le fasi del processo di fronte ai vari soggetti coinvolti, ovvero tecnici, notai e finanche i responsabili di banca per la concessione dell’eventuale mutuo.

www.lagazzettaimmobiliare.it

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Affittare casa in centro a Udine

Udine, capitale dell’alta pianura friulana, è sicuramente una città unica per caratteristiche fisiche, ma anche culturali e artistiche. Si tratta infatti di un città centrale e strategica dal punto di vista europeo, ma soprattutto di un posto tranquillo e particolare in cui vivere.
Con la sua immensa storia e i suoi paesaggi e luoghi incantati, Udine è infatti una città unica che fa convivere al meglio la modernità della città con i paesaggi e gli ambienti naturali più intatti e particolari. Solo qui infatti possono convivere così perfettamente la modernità appunto di tutti i servizi e le attività tipiche delle più grandi città italiane, con l’attenta salvaguardia del verde cittadino e di luoghi così belli e incontaminati.
Per chi è in cerca di un appartamento in affitto, quindi, Udine è davvero una splendida e particolare città. Qui infatti potrete trovare tante soluzioni abitative tra le più diverse e svariate, per assicurare il pieno soddisfacimento delle vostre necessità e preferenze. Sia che voi stiate in cerca di un appartamento per un breve periodo, ad esempio per ragioni lavorative, o stiate cercando la vostra casa da affittare per poi viverci con tutta la famiglia, troverete sicuramente il luogo che fa più al caso vostro. Tantissime sono infatti le varianti tra cui scegliere, dall’appartamentino caratteristico e ben servito del centro, alle più grandi e spaziose villette nelle più belle e curate zone residenziali.
Qui ad Udine sono davvero tante infatti le bellissime case tra cui scegliere per un breve o lungo periodo in affitto, in quanto ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le necessità. Sia che vogliate trasferirvi per un breve periodo di lavoro o vivere con tutta la famiglia stabilmente, Udine è la città più adatta a voi, in quanto offre tutto quello che serve per vivere al meglio con tutti i vostri cari e magari anche con il vostro amico a quattro zampe. La maggior parte degli immobili infatti offre spazi verdi, giardini privati o grandi terrazze per darvi ancora più comfort e spazio per tutta la vostra famiglia.
Udine poi è una città davvero ricca di storia e tradizioni che, con i suoi innumerevoli monumenti, non vi stancherà mai. Tanti sono anche i teatri e le rappresentazioni culturali e storiche, per passare giornate sempre diverse e interessanti.
Questa bella città dell’alta pianura friulana poi è anche uno dei migliori posti d’Italia in cui vivere, come dimostrato anche dagli studi e dalle classifiche delle più importanti e rinomate testate giornalistiche italiane oltre che da Legambiente. Da tali ricerche infatti risulterebbe che Udine è tra le più sane e servite città in cui vivere, in quanto offre patrimonio ambientale incontaminato, aria pulita, ma anche tanti servizi e iniziative che rendono la vita dei cittadini più semplice e di qualità.
Udine quindi è davvero la città perfetta in cui prendere in affitto una bellissima casa per voi e la vostra famiglia, per vivere in uno dei migliori posti d’Italia sia per quanto riguarda l’ambiente che l’enorme patrimonio storico e culturale. Interessantissime sono poi anche le tante diverse soluzioni abitative tra cui scegliere, offerte dalle migliori agenzie immobiliari, ma anche da imprenditori o semplici privati.

www.caseudine.com

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Cosa sapere per comprare casa

L’acquisto di una casa è un traguardo importante per una famiglia poiché rappresenta la scelta del luogo dove trascorrere una intera vita ed inoltre richiede un investimento in termini sia economici che di tempo. Nel veder realizzato l’acquisto della casa dei sogni , però, è opportuno non farsi dominare dalle emozioni e rimanere lucidi e razionali. Quindi nel preciso istante in cui si è deciso di acquistare l’immobile, ovviamente dopo aver appurato che la casa soddisfa le esigenze personali riguardo l’ubicazione, vicinanza ai centri abitati o periferia, scuole o spazi verdi, strade o centri commerciali, buon vicinato, è consigliabile concentrarsi sul momento di acquisto mettendo in atto tutta una serie di accorgimenti per evitare che il sogno di una vita si trasformi in un incubo per tutta la vita.
Prima del rogito è opportuno controllare la situazione documentale ed in questa fase è consigliabile affidarsi a tecnici di fiducia o a chi di competenza. La consulenza del notaio che dovrà stipulare l’atto di acquisto è fondamentale anche in questa fase di supervisione dei documenti .
Prima dell’acquisto bisogna verificare che il venditore sia l’effettivo proprietario dell’immobile e sia un soggetto in grado di intendere e volere e quindi formulare una dichiarazioni valida dal punto di vista giuridico, infatti, questa non può essere emessa da un minore o un interdetto se non in presenza di un procuratore con valido mandato.

L’atto di provenienza dell’immobile deve essere opportunamente controllato per verificarne la regolarità del possesso, questo può essere un rogito (compravendita), una donazione o una successione ereditaria. Importante richiedere al venditore la copia dell’atto di acquisto o “titolo di provenienza”. Occorre verificare che la proprietà da acquistare non abbia vincoli, ad esempio un diritto di prelazione o che il diritto di superficie sia limitato nel tempo.
Verificare presso l’Agenzia del Territorio che l’immobile sia regolarmente accatastato e che i dati catastali, categoria di appartenenza e planimetria, relativi all’immobile siano corretti. Controllare presso la Conservatoria dei Registri immobiliari che l’immobile non abbia ipoteche poiché queste seguono l’immobile e che non sia soggetto a sequestri o pignoramenti oppure oggetto di controversie giudiziarie. Nel caso di un mutuo controllare che i pagamenti siano regolari.
La situazione urbanistica è importantissima in quanto l’immobile deve essere stato edificato con un regolare permesso di costruire infatti se risulta essere una costruzione abusiva deve aver ottenuto un condono edilizio o comunque la situazione va regolarizzata dal venditore prima della firma del rogito.
Nel caso l’immobile si trovi all’interno di un condominio verificare il regolare pagamento delle spese sia ordinarie che straordinarie per non incorrere in rivalse e controllare con l’amministratore eventuali limitazioni di uso di spazi abitativi e comuni nonché lavori in corso o da iniziare. Ed infine entrare in possesso della certificazione di conformità degli impianti rilasciata dalla ditta installatrice ed obbligatoria per quelli realizzati dopo il 27 marzo del 2008 secondo quanto stabilito dalla legge 37/08 e sostituita con una certificazione di rispondenza per gli impianti eseguiti prima di tale data. L’attestato di certificazione energetica deve essere consegnato all’acquirente al momento della stipula del contratto.

www.cittanostra.it

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Piancavallo, la Cortina dei Pordenonesi

Tutte le regioni hanno delle località marittime o di montagna di spicco, presso le quali gli abitanti del luogo e i turisti sono soliti trascorrere i loro giorni di vacanza o i loro fine settimana.
In quest’ottica è possibile inquadrare Piancavallo come, per antonomasia, la montagna prediletta da tutti i Pordenonesi.
Un pò come Cortina d’Ampezzo è la metà agognata e guardata con occhi dolci da quasi tutti gli italiani, cosi’ lo è Piancavallo per i friulani.
Piancavallo è una località turistica prettamente invernale, vista la sua natura, anche se molti non la disdegnano nemmeno nel periodo estivo, durante il quale respirare un pò di aria fresca serve per spezzare l’opprimente sensazione di caldo che si prova nel corso delle afose ed intense estati friulane.
Piancavallo è una piccolissima frazione di Aviano, con appena 43 abitanti, che sorge ad un’altezza di circa 1300 metri al di sopra del livello del mare.
La località non ha origini molto remote, infatti nacque solo negli anni sessanta e nel corso del tempo ha subito una progressiva espansione ed evoluzione che l’ha portata ai livelli attuali.
Oggi è una località che offre praticamente tutto per tutti. Possono rimanere soddisfatti, infatti, bambini, coppie, giovani e meno giovani.
Le attività che possono essere praticamente in zona sono veramente svariate, basti pensare che si possono organizzare scampagnate, scalate, gare con gli sci e addirittura ci si può anche dedicare alla pratica del volo col deltaplano.
L’attività principe rimane ovviamente quella sciistica e l’insieme delle strutture dedicate a questo sport invernale sono di buona portata, tanto da donare fama e considerazione alla città.
Un grande merito che spetta a Piancavallo è quello di essersi dotata per prima, in Italia, di un sistema che producesse neve artificiale sulle piste, per consentire agli amanti dello sport sulla neve di poterlo praticare anche in periodi in cui la neve è meno intensa.
Le piste messe a disposizione sono ben diciotto e vi sono moltissimi impianti di risalita, tra seggiovie e sciovie, che consentono di raggiungerle con grande facilità ed immediatezza.
Anche i livelli di difficoltà delle piste sono diversi e si va dalla piste più semplici, tra cui la pista Casere, a quelle di intermedia difficoltà, per i più temerari, fino a quelle che richiedono una particolare abilità per essere affrontate, tipo la pista Sauc.
Per conferire alla struttura un tocco di unico e caratteristico, una delle varie piste durante la notte rimane sempre illuminata.
I più coraggiosi ed amanti del rischio estremo possono anche cimentarsi in gare di snowboard, ed in tutti i casi dalle piste è possibile godere di un panorama unico ed irripetibile, grazie alla conformazione del posto.
Non capiterà di rado, pertanto di vedere gente sulla neve incantata ad osservare in basso, soprattutto nelle giornate in cui il cielo è più limpido, quando è possibile ammirare addirittura la laguna veneta.
Il mercato immobiliare ha subito ultimamente una grande spinta con richieste di appartamenti, che provengono da triestini, friulani ma anche da croati e sloveni.
I prezzi si aggirano intorno agli 800-1000 euro al metro quadrato per edifici usati, mentre sono di circa 1600-2000 euro al metro quadrato per edifici di nuova fattura.
E proprio sulle piste da sci, sono sorti ultimamente molti residence con quotazioni degli appartamenti che oscillano tra i 2000-2100 euro al metro quadrato.
Un mercato, dunque, in gran fermento e risveglio, da non sottovalutare.

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Comprare casa o affittare casa?

Il settore immobiliare in Italia continua a creare preoccupazioni sia per quanto riguarda le vendite che per quanto concerne le locazioni.
I tempi di vendita di un immobile si sono amplificate nonostante i prezzi siano ridotti al minimo. I segni restano negativi ma il calo dei prezzi del comparto residenziale sembra prossimo ad arrestarsi e a ridare stabilità all’intero settore. Il mercato immobiliare attraversa un periodo turbolento e schizofrenico, nonostante i prezzi in ribasso si fatica a vendere e l’acquisto di una casa sembra essere divenuto per tanti un sogno se non addirittura una chimera così proprio come la locazione di un appartamento. Le occasioni di acquisto sembrano cozzare con le difficoltà che si incontrano nell’ottenere credito. I canoni di locazione sono in ribasso sia per l’esigua disponibilità di spesa degli inquilini in netta diminuzione sia per l’offerta di immobili in affitto in continuo aumento eppure nonostante questo si fatica ad affittare o a trovare un appartamento libero.
La situazione si presenta al quanto critica. La richiesta degli immobili in affitto avviene da persone monoreddito e quindi separati, single, studenti fuori sede ed immigrati, i quali per la loro apparente instabile posizione economica non si rendono affidabili nei confronti dei locatori, i quali, a sua volta sono divenuti più rigidi e richiedono garanzie per il mensile di affitto di un immobile ed al momento del contratto per assicurarsi l’affidabilità dell’inquilino e la continuità dei pagamenti di locazione esigono di poter visionare buste paghe, dichiarazione di redditi e contratti a tempo indeterminato.
Su queste promesse anche i potenziali locatari avanzano richieste e pretendono migliori condizioni contrattuali,riduzioni delle spese condominiali, scelgono in base all’ubicazione del locale, agli ambienti luminosi e all’ arredamento adeguato e nuovo.
In questo caos totale il settore immobiliare sembra presentare dei vantaggi sia per chi vorrebbe acquistare una casa che per coloro che cercano semplicemente un appartamento in affitto, quindi il dilemma se in questo periodo è meglio comprare o affittare una casa in realtà resta uno di quei dilemmi senza risposta in quanto ai vantaggi, quali prezzi ridotti, sembrano corrispondere altre e varie problematiche.
Le gravi difficoltà economiche delle famiglie italiane e l’aumento delle tasse sulla casa, spingono sempre più privati a rinunciare al possesso della seconda abitazione, che oggi non rappresenta più un bene di lusso ma un peso a cui si deve obbligatoriamente rinunciare per concentrare le spese economiche sulla prima casa. L’Imu sulla seconda casa e le spese di mantenimento dell’immobile, sono costi a cui molti proprietari oggi non riescono più a far fronte ed in più sembrano favorire chi tiene sfitto l’immobile incentivandolo a vendere. La disponibilità sul mercato di immobili in vendita resta molto superiore a quella di immobili in locazione per la crescente e continua preoccupazione riguardo le tasse da pagare sugli immobili in affitto.
Persino la cedolare secca concepita per alleggerire i costi della stipula di un contratto tra i locatori ed i locatari incentivando all’affitto non ha ottenuto il successo sperato.
Gli immobili rappresentano comunque un investimento e possono risultare fonte di reddito.

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Meglio la casa in periferia o nel centro città

Comprare casa è una tappa fondamentale della vita di ognuno. L’investimento che richiede, il conseguente mutuo da contrarre e le tante variabili in gioco ne fanno un obiettivo cruciale per singoli e coppie, giovani e non, alle prese con questa scelta.

Tra le molte opzioni, quella relativa all’ubicazione in centro città o in periferia merita un approfondimento ragionato che tenga conto dei pro e dei contro.

Un tempo, la posizione di un’abitazione denotava chiaramente la capacità di reddito di una famiglia: il centro città era infatti quasi ad esclusivo appannaggio di famiglie benestanti, mentre le case in periferia rappresentavano spesso l’unica possibilità per giovani e lavoratori. Vivere in centro, dunque, era anche una scelta legata allo status. A tutto ciò bisogna sommare i vantaggi tipici dell’abitare in città, come ad esempio la vicinanza a centri nevralgici quali uffici, scuole e negozi.

Oggi però le cose sono molto cambiate, dato che le nostre città hanno subito importanti trasformazioni del loro assetto urbanistico. Certo, un’abitazione in centro sarà sempre più servita rispetto ad una casa in periferia, ma le città sono sempre più congestionate ed inquinate e spesso tutto questo incide pesantemente sulla nostra qualità della vita.
Le periferie, al contrario, sono meglio servite che in passato e, di regola, è lì che si costruiscono nuove abitazioni: sarà dunque più semplice intercettare immobili nuovi, mentre in centro bisognerà spesso considerare la necessità di ristrutturare un’abitazione. Inoltre, in periferia sarà più semplice trovare un immobile dotato di un piccolo spazio esterno, che sia un giardino o una terrazza.

Ovviamente, un’analisi di questo tipo va calibrata per ogni singola città, dato che i contesti variano molto a seconda che si viva in un grande o in un piccolo comune, al Nord o al Sud. Ma, in linea di massima, negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una tendenza per la quale, ad alcune caratteristiche dell’abitare tipiche degli italiani, se ne sono sostituite delle nuove: con un gioco di parole potremmo dire che il “centro” ha perso la sua “centralità”, in favore di una scelta che premia maggiormente la qualità della vita. La presenza di parcheggi, l’abbondanza di aree verdi, un’aria più respirabile concorrono a definire un contesto più favorevole nel quale vivere e nel quale far crescere i propri figli.

Naturalmente, tutto ciò va commisurato alla effettiva quantità e qualità dei servizi presenti in periferia: se raggiungere il luogo di lavoro o la scuola risulterà difficile, la scelta di vivere in periferia sarà inevitabilmente accompagnata da disagi notevoli.

Spesso, poi, la scelta della casa da acquistare può essere veicolata anche da altri elementi, che potremmo definire di tipo emozionale, come ad esempio il fascino dei vecchi condomini dei centri città, anche alla luce delle nuove ristrutturazioni. Immobili di pregio con queste caratteristiche mantengono la loro posizione di mercato e si rivolgono spesso ad un target elevato.

Meglio dunque una casa in centro o una in periferia? E’ evidente che una risposta univoca al quesito non esiste: dipenderà da molteplici fattori e dalle esigenze abitative di chi sta per acquistare. Di certo, è una scelta da analizzare con lucidità considerando tutti le possibili variabili.

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Comprare casa a Palmanova

Comprare casa a Palmanova è sicuramente una scelta vincente e adatta a tutti coloro che cercano un clima tranquillo e pacifico in cui vivere, senza perdere però di vista la disponibilità di servizi utili e necessari per la quotidianità. Palmanova è infatti un bellissimo e caratteristico comune della provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia, dalla forma unica e da un’antica e suggestiva storia alle spalle. Appena si guarda tale splendido paese si nota subito la sua particolare pianta poligonale cinta da mura medievali, che le ha fatto guadagnare il nome di città stellata.
Unica è qui anche la vivibilità e la qualità dei luoghi di questo piccolo paese, che conta all’incirca 5000 abitanti. Sono presenti infatti tutti i maggiori servizi di cui si ha bisogno, dal vicino ospedale alla stazione ferroviaria; per non parlare poi della sua utile vicinanza ad importanti città italiane quali Udine, Trieste e Gorizia, grazie anche alla facilità nel raggiungere le autostrade A23 Udine – Tarvisio e A4 Torino – Trieste.
Molto interessanti a Palmanova sono anche le varie soluzioni abitative. Si va infatti da spaziosissime villette in zone residenziali, ai più caratteristici appartamenti all’interno delle mura cittadine. Tante sono quindi le tipologie di ville e appartamenti tra cui scegliere a seconda delle proprie esigenze e preferenze, ci sarà quindi sicuramente una soluzione adatta ad ogni cliente.
Altre possibilità per comprare casa, e nel qual caso vivere a Palmanova, sono le stesse imprese edili della zona che offrono molte e differenti soluzioni abitative al di fuori delle mura da costruire dietro commissione o indicazioni degli eventuali clienti. Molti sono infatti quelli che propongono un servizio chiavi in mano, per vendere e consegnare al cliente un appartamento unico e disegnato secondo le linee e le preferenze dettate ed indicate dagli stessi acquirenti.
Tantissime sono quindi le possibilità di fare un affare unico da tutti i punti di vista, grazie ad un luogo fantastico ed ai tanti servizi offerti in un borgo tipicamente costituito in gran parte da commercianti. Per non parlare poi dei simpaticissimi dialetti e abitudini culturali e gastronomiche che ne fanno un posto unico da conoscere e da vivere.
Comprare un appartamento non è mai stato così bello e adatto alle circostanze e allo stesso luogo, grazie soprattutto alla grande varietà di soluzioni abitative tra cui scegliere. Molte sono anche le modalità con cui trovare informazioni, come ad esempio i fantastici e dettagliatissimi siti online che raccolgono una vastissima raccolta di immobili in vendita tra cui scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Scegliere quindi tra le tante eleganti zone residenziali, piene di verde e tranquillità, o tra le tante caratteristiche strade del centro non è mai stato così piacevole, grazie anche alla qualità e alla ricercatezza dei luoghi. Ognuno qui potrà quindi scegliere il luogo più adatto alla proprie esigenze e a quelle della propria famiglia. La grande varietà di scelte di altissime qualità offrono infatti opportunità fantastiche per vivere al meglio e in un borgo così unico e suggestivo.

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Inaugura URANIA Casa d’Aste – Specializzata in tavole e illustrazioni originali

Urania Casa d’Aste viene fondata alla fine del 2013 con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento nel panorama italiano (e internazionale) nella vendita all’incanto di illustrazioni e tavole originali.

La nascita di Urania Casa d’Aste deriva dalla convinzione che in Italia (terzo mercato al mondo di tavole originali dopo USA e Francia) ci sia ancora molto lavoro da fare, il numero attuale di collezionisti non è che una piccola parte di un potenziale bacino molto più ampio. Inoltre per ogni tipo di collezionismo e mercato relativamente giovane, com’è quello delle tavole originali nel nostro paese, è fondamentale avere un punto di riferimento autorevole e serio che possa dare stabilità e certezze ad un mercato in crescita e quindi soggetto a speculazioni, questo è il compito che da sempre hanno avuto le case d’aste, ed è questo l’obiettivo che si è prefissata Urania.

Al momento siamo ancora in fase di reperimento (fino al 31 Marzo 2014), ma possiamo già elencarvi alcune importanti opere che saranno in catalogo: una splendida tavola di Crepax “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, un’illustrazione di Antonio Rubino degli anni ’10, una rara tavola per la prima serie dell’Eternauta di Lopez, una potente copertina di Dell’Otto per Spider-Man e un Superman di Banchi, molti pezzi interessanti del miglior Magnus, un’incredibile tavola di Jacovitti per il suo famosissimo Pinocchio, un importante ritratto “ritrovato” di Zanardi del grande Pazienza e due bellissimi acquerelli di Pratt, senza tralasciare autori stranieri quali: Schulz, Bolland, Peyo, Lloyd, Thole e George Herriman.

1° ASTA – 4 Maggio 2014

Esposizione opere | 2 e 3 Maggio

Spazio WOW – Museo del Fumetto

Viale Campania,12

Milano

Per la prossima asta di Maggio sarà possibile affidarci le vostre opere fino alla fine di Marzo.

Sarà possibile partecipare all’asta – o anche solo seguirla in streaming – tramite la piattaforma online www.liveauctioneers.com  in cui sarà disponibile la diretta live dallo Spazio WOW – Museo del Fumetto di Milano.

Il catalogo cartaceo sarà disponibile dalla prima settimana di Aprile 2014, sarà possibile visionarlo in formato online sul nostro sito in modo totalmente gratuito.
Già da ora fino all’uscita del catalogo è comunque possibile visionare una preview delle opere sul nostro sito internet:  www.uraniaaste.com

Contatti Urania Casa d’Aste                                                                    

             www.uraniaaste.com

            Via F. Cavallotti 16, Parma

             www.facebook.com/uraniacasadaste

                Tel. 0521-231343

                 @urania_aste

                 [email protected]

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Record mondiale per la vendita di un’opera di De Chirico, intervista al manager Salvo Nugnes

La notizia, che si è velocemente diffusa nel vortice del tam tam mediatico, riguarda lo strabiliante primato da record mondiale per la vendita di un’opera di Giorgio De Chirico avvenuta durante un’asta presso la celebre Sotheby’s di Londra, svoltasi il 6 febbraio scorso, in occasione di un prestigioso appuntamento sull’Impressionist & Modern Art. sull’argomento è stato intervistato il rinomato manager Salvo Nugnes, produttore di grandi eventi e agente di illustri personaggi della cultura.

 

1) Quale opera è stata oggetto dell’incredibile “battuta d’asta” da record?

L’opera protagonista di questo guinness da primato nella vendita è una straordinaria carta metafisica realizzata dal maestro De Chirico, con una partenza di base d’asta di 35-45 mila sterline, che nel corso della sessione giornaliera è stata aggiudicata, dopo una lunga battaglia, per la cifra record di 1,314,500 GBP, corrispondente a oltre 1 milione e mezzo di euro.

 

2) Che significato assume questa particolare circostanza per il mondo dell’arte?

Questa vendita speciale testimonia il valore indiscusso delle creazioni De Chirico, un’artista di conclamata fama internazionale, una presenza altisonante nel panorama artistico da cui non si può prescindere. Inoltre, evidenzia come il mercato dell’arte mantiene sempre e comunque un livello commerciale crescente e nonostante il periodo di crisi economica generale, continua ad essere concepito come vantaggiosa e proficua formula d’investimento.

 

3) Quali sono le caratteristiche distintive dell’opera?

Si tratta di un disegno, in forma di lavoro preparatorio per la tela “Piazza Italia” elaborato intorno al 1913 e proveniente dalla pregiata collezione privata di Jan Krugier, che a sua volta aveva acquistato l’opera direttamente dal critico letterario ed editore francese Jean Paul Man e vanta un curriculum espositivo d’eccezione. Infatti, negli anni è stata presentata in mostra in tutta Europa nel contesto di pregevoli strutture istituzionali, come il Grand Palais di Parigi, lo Staatliche Museen di Berlino, il Thyssen-Bornemisza di Madrid, l’Albertina di Vienna e la Kunsthalle di Monaco. In Italia è stata ospitata a Venezia dalla collezione Peggy Guggenheim nel Palazzo Venier dei Leoni.

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“Comprami: sappiamo diventare il valore aggiunto del prodotto che vendiamo?”

“Comprami: sappiamo diventare il valore aggiunto del prodotto che vendiamo?”

Il prossimo appuntamento con IsoLAB4people

Vendere non significa semplicemente promuovere un prodotto: vendere è un’arte, una vera e propria strategia, è  sapersi destreggiare come professionista e come persona.

Quante volte ci  è capitato di uscire da un negozio senza aver comprato nulla solo perché il venditore si è dimostrato indisponente nei nostri confronti?  La qualità della relazione e della comunicazione sono elementi chiave nella vendita. Bisogna sapersi relazionare in modo efficace con il cliente; suscitare simpatia e conquistare fiducia.

Sappiamo persuadere l’altro e, allo stesso tempo, mantenere una certa credibilità? Sappiamo essere attraenti come persone e come venditori?

All’Hotel B4 Treviso Maggior Consiglio, sito in via Terraglio 140, il progetto IsolaB4people propone un incontro formativo che vuole rispondere a queste e altre domande sulla relazione di vendita.

Il workshop, che si svolgerà dalle ore 20.00 alle ore 22.30 ca., sarà tenuto dal dott. Andrea Sales, psicologo e direttore del Centro Paradoxa di Treviso. Tra le tematiche trattate, le tecniche di persuasione e di vendita.

Il titolo della serata, “Comprami”: diventare il motivo d’acquisto, il valore aggiunto al prodotto che si vuole promuovere.

Per info e prenotazioni: http://bit.ly/O8FlZh.

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Vendesi Cinema italiano

Nella settimana in cui il cinema italiano (ma non solo) si mette sotto i riflettori, grazie all’edizione numero 70 del Festival del Cinema di Venezia, si torna a parlare del magico mondo delle sale cinematografiche, che da tempo soffrono di una crisi tanto profonda da chiamare in causa il settore immobiliare. Il portale Immobiliare.it (www.immobiliare.it) ha analizzato il suo database di oltre 800 mila annunci, scoprendo che le sale cinematografiche in vendita non sono più una rarità, ma sempre più si vendono online.
A Milano, ad esempio, è in vendita l’ex cinema Maestoso: sul mercato da diversi anni, è pronto a trasformarsi in una nuova attività commerciale che, magari, ne sfrutti l’insonorizzazione su tutti i lati dell’edificio. Grande ben 1900 metri quadri, potrebbe essere frazionato e destinato a più attività commerciali in contemporanea. Il bene è in saldo: la cifra iniziale, di 1.750.000 euro, si è ormai ridotta a soli 795.000 euro.
A Roma, nel quartiere africano, è in vendita un ex-cinema da 750 posti e grande oltre 1800 mq. L’immobile è in ottime condizioni e potrebbe tornare in pochissimi passi ai fasti di un tempo, benché esista già il via libera del Comune di Roma al cambio di destinazione d’uso (50% commerciale, 50% attività culturale). Le trattative per la vendita sono riservate.
A Latina, invece, è in vendita lo storico cinema Giacomini: in pieno centro è possibile rilevare un immobile di oltre duemila metri quadri. Difficile pensare che il compratore sceglierà di puntare al business della cinematografia, piuttosto è probabile che diventi un centro commerciale, una palestra o che dia spazio ad attività commerciali diverse. Prezzo? Circa quattro milioni di euro.
La svendita delle sale cinematografiche è un fenomeno non solo delle città: a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) è in vendita l’ex cinema Maya: un immobile di oltre mille metri quadri dotato anche di uffici e giardino. La cifra è un vero affare: bastano 650mila euro per accaparrarselo. Ne serviranno molti di più, 1.100.000 euro, per acquistare l’ex cinema Golden di Legnano (MI): composto da 1.100 metri quadri su due livelli, e dotato di ampio parcheggio, potrebbe, secondo il venditore, trasformarsi in una discoteca, in un supermercato, una palestra, una sala giochi e, perché no, persino in una chiesa.
Non manca, poi, chi ha già trasformato il cinema in strutture del tutto nuove, magari frazionando gli ampi spazi che un tempo erano necessari per le proiezioni: ad Altedo, frazione del comune di Malalbergo (BO) l’ex cinema del paese è ora una villa di pregio (in vendita), dotata di ogni comfort, con travi a vista e luminosi soppalchi. Diversi sono poi gli esempi di vecchi cinema ormai divisi in più unità immobiliari, e messi sul mercato in maniera indipendente.
È pronto da tempo a trasformarsi in un supermercato uno dei locali più chiacchierati della città di Brescia: parliamo del noto cinema Ideal, regno delle pellicole “hard”. I film a luci rosse al cinema non hanno più seguito, sostituite dall’home video prima e da internet poi, così l’immobile – che era di proprietà di un imprenditore dell’hard “mentore” anche di Moana Pozzi e Cicciolina – è sul mercato e disponibile a trasformarsi in un complesso residenziale o, alla peggio, in un centro commerciale.

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Cerchi un immobile nella zona viterbese? Noi abbiamo la soluzione per te

La società, nata nel 1957 come “Immobiliare Bertini” , oggi Bertini Re Med (real state mediation), è divenuta nel corso degli anni una delle agenzie immobiliari più importanti di Ronciglione (VT). Il suo obiettivo generale è l’assistenza del cliente, attraverso l’apprendimento permanente dei sistemi di mediazione avanzata basati sulla conoscenza e sulle tecniche di sviluppo economico, incentrandosi sulla coesione sociale e garantendo nel contempo una valida tutela.

La Bertini Re Med si occupa di compra-vendita di immobili conoscendo ogni dettaglio della domanda e dell’offerta del mercato immobiliare. In particolare si propone di promuovere, all’interno del campo immobiliare, le tecniche di mediazione più avanzate attraverso i sistemi di cooperazione, informatizzazione, formazione, responsabilità e istruzione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità e competenza.

Elenchiamo di seguito i punti  cardine che riteniamo fondamentali per la nostra clientela e  per  lavorare con il gruppo BERTINI RE MED:

  • – Stime completamente gratuite e senza alcun impegno che rispecchino l’esatta valutazione di mercato del vostro immobile.
  • – Offrire  un supporto personale, professionale  e di consulenza, attraverso il suo staff, circa il rispettivo mercato. Credibilità e discrezione sono i nostri principi.
  • – Ogni  immobile  residenziale e commerciale di prestigio sono la nostra  specialità.
  • – Preventivi gratuiti e ristrutturazioni a prezzi eccezionali da ditte edili che da 50 anni collaborano con la nostra agenzia.
  • – Fornisce ad ogni cliente un accesso telematico diretto con la nostra banca dati per fare in modo che vengano scambiati e aggiornati i valori di mercato, le richieste e le proprietà.
  • – Finanziamenti e mutui o eventuali permute con i vostri immobili
  • – Offrire  prova concreta di successo e una serie variegata di ulteriori servizi per arrivare al miglior risultato per il cliente .
  • – Sottolinea il suo successo grazie ad uffici che garantiscono grande vicinanza al cliente nel mercato locale e assicurano che gli immobili vengano presentati nel modo migliore.
  • – Segue attivamente tutti i suoi  clienti alla ricerca di un immobile.
  • – Si occuperà di realizzare una stima di mercato della vostra proprietà e, insieme con i nostri esperti, cercherà di trovare e sviluppare ogni potenziale del vostro immobile.
  • – Offrirà la vostra proprietà al giusto target di clientela e utilizzerà le sinergie all’interno del gruppo per raggiungere ulteriori target.
  • – Vi fornirà una visione completa e dettagliata del mercato immobiliare, dei differenti tipi di immobili, considerando come la situazione richiesta che da sempre influisce sui prezzi.
  • – Assistenza e consulenza amministrativa dalla sottoscrizione del preliminare fino al rogito notarile.

Per qualsiasi chiarimento siamo a vostra completa disposizione presso il nostro ufficio sito in:

Ronciglione – Corso Umberto I, n.1 4
Tel e fax: 0761 – 626261
e-mail: [email protected]

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NGMediaSystem il tuo negozio di informatica online..!

NGMediaSystem è tra i primi negozi in Italia nel suo settore e vanta uno dei più vasti e aggiornati cataloghi dei migliori prodotti  presenti sul mercato mondiale dello shopping online a prezzi nettamente concorrenziali…Fornisce  servizi di istallazione reti ufficio e aziendali di ogni  genere, e inoltre rivenditore dei più esclusivi marchi come: ACER, APPLE, EPSON, FUJIFILM,GATEWAY,  LOGITECH,MICROSOFT, PHILIPS, NINTENDO;, SONY, T.Lamborghini, LG ELECTRONICS, LEXMARK, MATSUYAMA, PINNACLE,  etc..Ed in più  DA OGGI SPEDIZIONE GRATUITA entro 24/48 ore,

Gli acquisti fatti su NDMEDIASYSTEM sono sicuri e garantiti e possono essere effettuati in diversi modi e con la massima trasparenza: Pagamento con carta di credito;Pagamento con bonifico bancario anticipato;Pagamento con Paypal;Pagamento tramite bonifico bancario. Fai i tuoi acquisti in tutta sicurezza su: www.ngmediasystem.com

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Prezzi bassi – megaecommerce

Prezzi bassi – Megaecommerce è un portale per il commercio elettronico, che offre ai propri utenti la possibilità di comprare oggetti nuovissimi in qualsiasi momento, da qualunque postazione internet e con diverse modalità. Fondata con il nome “Mega Ecommerce”, lanciato nell’anno 2013. Con sede in Sicilia, nella città di Catania.

Per essere acquirenti basta registrarsi sul sito, fornendo solo alcuni dati essenziali, tra cui: l’indirizzo dell’abitazione per il ricevimento della merce; a questo punto si può subito cominciare a fare acquisti. L’utente che acquista gode però anche di diritti chiari e precisi: ricevere la merce entro i tempi stabiliti (da una settimana a massimo un mese), la merce deve corrispondere alla descrizione e all’eventuale foto dell’inserzione ed essere integra. L’iscrizione alla piattaforma è gratuita.

La piattaforma offre pure la possibilità di trovare vari articoli a prezzi bassi. Così da poter Scoprire nei nostri negozi online tantissimi prodotti: Fotocamere digitali, lettori mp3, libri, musica, DVD, abbigliamento, videogiochi, giocattoli, elettrodomestici e tanto altro ancora. Che aspetti? Iscriviti subito su http://www.megaecommerce.com, ti aspettano sconti piccanti e tanto altro ancora.

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La Vendita non più arte, ma scienza: la disciplina diventa il rituale del successo

di Michele Natali
Nel mondo degli affari non succede niente fino a che non si vende qualcosa, si vende
affinché la fabbrica possa produrre ciò che è stato ordinato, il prodotto o servizio sia stato
consegnato, gli stipendi possano essere pagati e quel nuovo sistema informatico di cui c’era
bisogno possa essere finalmente acquistato. C’è vendita anche quando ci si reca in banca a
chiedere un prestito o un estensione del fido; bisogna riuscire a “vendere” alla banca la
capacità di ripagare un debito: una vendita c’è sempre e comunque sia che si
venda al cliente un si o che sia lui a vendere un no!
Il venditore vecchio stampo è passato di moda, non si vende più alla vecchia maniera, i
tempi sono cambiati. In questi ultimi anni dobbiamo cambiare il modo in cui vendiamo o
non venderemo abbastanza per realizzare i nostri obiettivi.
La crisi internazionale e precedenti recessioni hanno imposto un cambiamento nel
processo di vendita di cui tutto il mondo degli affari se ne avvantaggerà per lungo tempo.
Per ottenere risultati ora è necessario vendere qualcosa a qualcuno per 2 volte oppure
riuscire a vendere qualcosa a qualcuno che ci porterà qualcun altro.
Il nuovo modo di vendere, in ogni caso, passa attraverso l’applicazione di metodi vecchi:
occorre sempre conoscere tutte le tecniche e le strategie di vendita, ma sarà necessario
utilizzarle in un modo diverso, in modo amichevole, sincero; in un modo che evidenzi
quanto la cosa più importante sia rendersi utili e non vendere.
La vendita di per sé non è un arte! Vendere è scienza: diventa una risposta pronta, una
composizione di parole, di frasi di tecniche per convincere un contatto ad acquistare e
come per la scienza c’è bisogno di fare esperimenti prove per stabilire che cosa funzioni
meglio e quali teorie abbiano la resa pratica migliore.
Le nuove regole sono semplici e si possono mettere in pratica subito; utilizzarle è il primo
passo ma la sfida sarà quella di diventare bravi nel loro utilizzo.
In un economia che si può definire del 12 settembre, post new economy, in cui si sono
perse molte certezze, l’ansia ci accompagna: per alcuni sarà il panico, ma è proprio in
questi momenti che ci si costruisce il successo Come? Vendendo e lavorando mentre tutto
il mondo attorno si lamenta.
In che modo? Alla base di tutto ci sta la preparazione e lo studio e poi di seguito
elenchiamo una serie di suggerimenti che non devono costituire belle parole da mettere nel
cassetto, ma azioni da compiere con metodo e dedizione se si vuole vendere con successo
in questi “tempi duri e nuovi”.
1) Difendere i clienti a costo della vita. Gli altri venditori stanno puntando sui
nostri clienti come tigri affamate. E’ giunto il momento di investire tempo e denaro
per sviluppare le relazioni e non dimenticarsi di loro. Che cosa succederebbe se la
concorrenza ci togliesse 2 dei nostri migliori clienti? Abbiamo una strategia per
essere certi che ciò non accada?
2) E’ la relazione che conta non i soldi. Quando gli affari non si sviluppano tutti
provano ad accaparrarsi nuovi clienti offrendo prezzi più vantaggiosi. Abbiamo la
grande opportunità di instaurare delle relazioni che valgono; aiutiamo quindi i
clienti a sviluppare la propria attività dando loro idee vantaggiose ed interessanti.
La ricerca esclusiva di nuovi clienti ci rende più vulnerabili tralasciando quelli già
acquisiti: quali nuovi sistemi abbiamo creato per costruire una relazione?
3) Partecipare ad eventi sociali più di quanto abbiamo fatto fino ad ora.
Questa è la maniera migliore per consolidare relazioni già esistenti e costruirne di
nuove. Bisogna sviluppare una buona rete: se non ci dedichiamo almeno quattro
ore a settimana a questa attività perderemo il vantaggio rispetto a chi lo farà.
Abbiamo elaborato un piano d’azione della durata di un anno per stabilire e
mantenere relazioni con clienti e contatti?
4) Costruire una buona reputazione, sarà grazie a quella che ci
riconosceranno. Ciò che abbiamo fatto negli anni passati ha costruito la
reputazione che abbiamo oggi. La sfida più grande nei periodi duri è fare il
possibile per crearsi una reputazione impeccabile. Non piaceremo a tutti ma i
nostri successi futuri dipendono dal fatto di avere clienti che ci ADORANO. Che
cosa si dice di noi quando non ci siamo?
5) Prendere decisioni in previsione di chi si vuole diventare e non in base
ai soli guadagni immediati. E’ meglio prendere decisioni pensando alla
persona che vorremo diventare, piuttosto che alla nostra situazione attuale, in
questo modo le azioni saranno dirette verso relazioni a lungo termine e non al
risultato immediato. Quando realizziamo una vendita stiamo facendo un
compromesso a breve termine o prendendo un impegno a lungo termine?
6) Impiegare più tempo a progettare soluzioni è meglio che lamentare
problemi. Questo è il momento di prepararsi ed essere al meglio e non si può
farlo se continuiamo a lamentarci. La buona notizia è che la stragrande
maggioranza di persone continuano a lamentarsi, quindi resta un abbondante
spazio di manovra per avere successo: le persone continuano a comprare anche se
c’è la crisi, comprano meno ma comprano. Le vendite verranno concluse dai più
PREPARATI e MOTIVATI.
7) Non spendere ma investire (nel tempo, nei soldi, negli affari ed in ogni
cosa che si fa). Sarebbe facile mettere la testa sotto la sabbia e sperare che tutto
torni come prima. Ma la realtà non cambia quindi ci conviene utilizzare ciò che
abbiamo a disposizione per costruire pensieri positivi, nuove informazioni e nuove
strategie per realizzare un ottima rete di contatti in modo da garantirci i risultati
negli affari. Quanto tempo investiamo ogni giorno in noi stessi?
8) Creare una differenza tangibile tra noi e gli altri. Occorre lavorare sotto
questo aspetto ogni giorno. Occorre cambiare tutto, ogni cosa da ordinaria deve
diventare straordinaria : Che cosa c’è di memorabile in noi? In che cosa siamo
diversi dagli altri? Bisogna aggiornare tutto quello che si dice tutto quello che si fa.
Ogni comunicazione diretta ai clienti deve essere incredibile.
9) Bisogna imparare la gioia del rifiuto. Ci si esercita facendo tante telefonate:
molta gente risponderà NO. Che cosa facciamo quando ci sentiamo rispondere
NO? Come potremmo o dovremmo rispondere?
10) Occorre lavorare mentre gli altri dormono. Prima ci si sveglia, più
possibilità si avrà di migliorare e di battere la concorrenza. Meglio essere
mattinieri che nottambuli. Forse non tutti, ma solitamente al mattino si pensa con
più chiarezza. Come impieghiamo le nostre ore mattutine? Cosa potremmo fare di
diverso?
11) Mettere gli obiettivi davanti agli occhi e ripeterli almeno 2 volte al
giorno. La formula per ottenere gli obiettivi può essere diversa per ognuno, ma la
verità del detto “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” risulta sempre valida.
Diventa utile scrivere i nostri obiettivi e leggerli almeno 2 volte al giorno fino a
quando non vengono raggiunti. Può diventare funzionale ed importante la
suddivisione degli obiettivi in piccole azioni quotidiane; ad esempio mettere da
parte 1000€ risparmiandone 3 al giorno, chiudere 30 vendite facendo 5
appuntamenti quotidiani. Se ci proponiamo piccoli goal giornalieri e li
raggiungiamo va da sé che il grande goal è alla nostra portata. Quali piccoli-grandi
passi possiamo muovere ogni giorno per raggiungere il nostro GRANDE obiettivo?
12) Scommettere su se stessi sapendo che non spetta alla società, spetta a
noi. Assumersi la piena responsabilità e la proprietà assoluta del nostro lavoro
delle nostre abitudini dei nostri clienti e di noi stessi. Chi stiamo incolpando per
cose che invece dovrebbero essere sotto la nostra responsabilità?
13) E’ importante ritrovare la tenacia che avevamo a 4 anni, quando
chiedevamo ai nostri genitori di comperarci un giocattolo e non
volevamo sentirci dire di No. Quante volte abbiamo ottenuto quel giocattolo?
Stiamo realizzando altrettante vendita? Eravamo tenaci allora ed ora? Stiamo
rinunciando troppo facilmente? Per cosa varrebbe la pena combattere di più?
14) La presenza sul web deve essere dominante. Il web è uno strumento per
velocizzare gli affari: si ha la possibilità di apparire 24 ore su 24, 7 giorni alla
settimana e 365 giorni all’anno; per la facilità di comunicare, pianificare,
preparare resoconti, avere un database sempre disponibile e soprattutto
condividere informazioni che aiutino gli altri a costruire la Loro attività. Che cosa
c’è di incredibile nel nostro sito Web?
Ora tutto ciò che occorre fare è diventare esperti in ognuna di queste strategie e la nostra
quota di mercato non la perderemo.
Ricordiamoci quindi di non tralasciare i nostri clienti e fornitori attuali; facciamo tutto ciò
che è possibile per conquistare la lealtà dei nostri clienti, perché la concorrenza è affamata
e si aggira come una volpe in cerca delle nostre galline! Prendiamo provvedimenti nuovi
per far si che i nostri clienti rimangano fedeli.
Ricordiamoci quindi Vendere è una disciplina. Non nel senso militare del termine, ma
in quello di devozione: una dedizione personale verso la realizzazione, che può esistere
solamente in presenza di una buona disciplina. Si intende il controllo che nasce da dentro,
non delle regole imposte dall’esterno; anche qui non parliamo della fatica della disciplina
ma della gioia della stessa.
La disciplina non è altro che il processo quotidiano di focalizzazione sui
propri obiettivi. E’ combattere fino a farcela.
Quindi due cose semplici ma essenziali: Risposte facili e lavoro duro
ricordando che:
La disciplina è il rituale del successo.

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La crisi immobiliare non spaventa il lusso

Il mercato immobiliare soffre in tutto il mondo, ma quello del lusso continua a crescere. Secondo i dati ricavati dall’analisi di Immobiliare.it e di Luxuryestate.com (www.luxuryestate.com), suo partner internazionale specializzato negli immobili di alta gamma, negli scorsi dodici mesi le ricerche concentrate su questo settore sono aumentate del 2%, con picchi anche vicini al 10% per quelle provenienti da Grecia, Russia e Italia.

«Oggi si distinguono due macro gruppi fra chi cerca una casa di extra lusso – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.itda un lato ci sono le richieste provenienti da nazioni con redditi pro capite molto alti (Russia, Lussemburgo, Svizzera…), dall’altra quelle che nascono da nazioni attraversate da una pesante crisi economica e in cui molti cittadini abbienti cercano di mettere al riparo le proprie fortune; fra questi chiaramente c’è l’Italia, ma anche la Spagna e la Grecia.»

Attraverso l’analisi di oltre 25.000 annunci di case di lusso, distribuiti su 23 nazioni diverse e pubblicati su LuxuryEstate.com, è stato possibile tracciare un quadro piuttosto preciso della richiesta di immobili di extra lusso: se è vero che il 17% della domanda arriva dal Regno Unito (+1% rispetto al 2011), dagli Stati Uniti (14%; +3% anno su anno) e dalla Francia (13%; +1%), le nazioni in cui questo genere di ricerche è aumentato maggiormente sono la Grecia (+8%), la Russia (+6%) e proprio la nostra Italia (+5%).

«Ad un primo sguardo – continua Giordano – colpisce l’assenza dei paesi arabi, ma analizzando i dati con maggiore attenzione il motivo diventa subito chiaro. Gli emiri o i plurimiliardari residenti in quell’area del mondo conducono le loro compravendite immobiliari attraverso broker specializzati che, nella maggior parte dei casi, si trovano nel Regno Unito; ed ecco spiegato anche il numero così alto di ricerche provenienti dalla Gran Bretagna.»

Immobiliare.it e LuxuryEstate.com hanno analizzato non solo la domanda, ma anche l’offerta di immobili di extra lusso e i risultati sono stati sorprendenti. Nei Paesi con economie più solide il numero di ville, castelli e dimore di lusso in vendita è rimasto sostanzialmente stabile se non, addirittura, diminuito se messo in rapporto con il totale dell’offerta mondiale; nelle nazioni in maggiori difficoltà, al contrario, si è assistito nell’ultimo anno ad un notevole incremento degli immobili di questo segmento. Così, l’Italia balza al primo posto dell’offerta europea e al secondo in quella mondiale (14% davanti al Regno Unito) con un incremento anno su anno dell’8%, la Francia è quarta con il 12% (+4%) e la Spagna settima con il 3% (+6%).

Diversamente da quanto avveniva per le richieste, nell’ambito dell’offerta si trovano anche molti Paesi notoriamente ricchi: Montecarlo, Emirati Arabi e Lussemburgo occupano rispettivamente l’ottava, nona e decima posizione nell’elenco delle località in cui si trovano questi immobili da mille e una notte.

 

 

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A.A.A. vendesi scuola elementare con vasca idromassaggio

In Italia nascono sempre meno bambini e le scuole elementari inutilizzate finiscono in vendita, sul web. Da qualche giorno è pubblicato su Immobiliare.it, il principale sito italiano del settore, l’annuncio relativo a quella che un tempo era la scuola elementare Guglielmo Marconi di Glorie, frazione di Bagnacavallo (Ra), e che oggi, trasformata in casa, viene offerta a 840.000 euro.

Al piano superiore di quello che dagli anni ‘50 e fino al 2000 era un istituto scolastico, si accede ancora tramite le scale su cui centinaia di bambini salivano ogni giorno; ma invece di arrivare in aula, si arriva alle camere da letto.

«Nel corso degli anni – ha dichiarato Carlo Giordano, AD di Gruppo Immobiliare.it – le nostre pagine hanno ospitato gli annunci più curiosi: chiese sconsacrate, mulini e persino alcune tombe monumentali; ma è la prima volta che vediamo mettere in vendita un’intera scuola elementare convertita in abitazione».

L’immobile, che nei 360 metri quadri di cui si compone comprendeva tre aule al piano terra, due al primo piano e un’infermeria, quando l’intera attività scolastica della zona fu concentrata a Bagnacavallo venne venduto all’asta: ad acquistarla fu un privato che si impegnò nella ristrutturazione, cominciata nel 2005.

«Praticamente tutta Glorie ha fatto le elementari in questa scuola – ha raccontato Luigi di Natali, oggi proprietario della casa che ha messo in vendita per motivi di lavoro che lo porteranno a trasferirsi a breve – e spesso gli operai impiegati nei lavori di ristrutturazione ci hanno raccontato della loro storia in quello stabile; fra i tanti, ricordo ancora come il piastrellista trovasse strano rifare i pavimenti alla sua scuola elementare e come un passante si commosse rivedendo il platano che lui stesso, da bambino, aveva piantato nel giardino».

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Bancomail – Come mantenere e far crescere il tuo database

http://www.bancomail.it/blog/index.php/come-mantenere-e-far-crescere-il-tuo-database/

Se  siete qui sapete ormai quanto sia importante avere un database clienti/contattisegmentato ed in regola con le normative sulla Privacy. E immaginiamo che vi siate posti anche il problema di come non perdere gli iscritti al vostro DB, ma anzi, averne sempre di più.

Raccogliere i nuovi iscritti può essere un’operazione più o meno veloce, in funzione del vostro settore, dei vostri prodotti/servizi, del vostro target di riferimento. Sintetizziamo di seguito alcuni punti rilevanti da tenere sempre in considerazione.

Cercate di dare e ricevere il massimo da ogni contatto

Ogni contatto del vostro database, fintanto che ne fa parte, si aspetta qualcosa da voi: è in qualche maniera interessato ai vostri prodotti/servizi o a quello che comunicate attraverso la vostra newsletter ed è per questo molto più di un semplice indirizzo di posta elettronica. Ogni invio che fate è una sorta di  test per “conquistare” ancora una volta la sua fiducia, per convincerlo all’acquisto e stimolarlo a parlare di voi.

Controllate il vostro database

Probabilmente anche a voi capita di dover gestire più di un database e di doverli gestire diversamente. In questi casi, quello che spesso accade, è di avere dati duplicati. Altri dati, soprattutto se registrati in momenti e con modalità d’iscrizione diverse potrebbero non avere una corretta e analoga formattazione. I riferimenti di ogni anagrafica devono avere la stessa catalogazione: se non siete riusciti a ovviare a tale problema in fase di registrazione, potete correggerli a posteriori. L’operazione non è certo delle più divertenti, ma è assolutamente necessaria.

Mantenete pulito il vostro database

E’ importante aumentare il numero degli iscritti, ma è critica e importante anche la fase di monitoraggio e analisi post invio. Quanti destinatari della comunicazione hanno aperto la e-mail? Quanti di loro hanno cliccato almeno un link al suo interno e quale? E ancora, quali indirizzi e-mail non sono più utilizzabili per errori o disiscrizioni? In seguito ad ogni campagna ricordate dunque di ordinare e ripulire il database. In questo modo le successive statistiche non saranno falsate da dati non pertinenti e potrete avviare nuove strategie avanzate per ottenere il meglio dalla vostra audience.

Per incrementare il vostro database ci sono tanti modi: l’inclusione del viral marketing all’interno delle vostre newsletter, concorsi online, campagne di pay per click, apposite pagine di iscrizione sul vostro sito. Se però volete aumentare le vostre numerosità e dirigire le vostre comunicazioni a target mirati, potete acquistare indirizzi e-mail: per questo sapete che Bancomail è sempre al vostro servizio.

Gli esami non finiscono mai!

 

Ricordate che la gestione del database dei contatti richiede un’attività continua e costante che influisce non solo sui risultati di vendite/fatturato, ma anche sull’immagine della vostra azienda.

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Bunker antiatomico vendesi…online

Piscina? Campo da tennis? Sala cinema? Tutti superati. Ora le ville extra lusso offrono altro: i bunker. Sulle pagine di Immobiliare.it, il più importante sito italiano di annunci immobiliari, nascosti in splendide ville in provincia di Pescara e Ravenna, sono in vendita addirittura due rifugi che, per esplicita dichiarazione dei proprietari, possono mettere chiunque al riparo da bombe, attacchi terroristici e persino…guerre batteriologiche.

Per soli 750.000 euro si può diventare proprietari dell’immobile che si trova a Montesilvano, a pochi chilometri da Pescara (http://www.immobiliare.it/30267762-villa-in-vendita-Montesilvano.html) e che oltre a un doppio garage, una splendida vista sul mare, ben 3000 metri quadri di giardino privato e uno stabile separato per la servitù, sotto al corpo centrale della villa cela un bunker antiatomico le cui condizioni, specifica l’annuncio, sono buone.

Se la possibilità di essere al riparo da attacchi atomici per voi non è abbastanza rassicurante, allora potreste decidere di orientarvi verso l’offerta disponibile a Riolo Terme, alle porte di Ravenna, dove per 1.800.000 euro si può acquistare un’ampia e lussuosa villa con parco secolare di proprietà, modernamente ristrutturata con finiture di pregio, arricchita da affreschi, dotata di ascensore interno per muoversi fra i vari livelli della casa, ma, soprattutto, di un bunker in grado di resistere ad attacchi atomici, batteriologici e chimici (http://www.immobiliare.it/21699753-villa-in-vendita-Riolo_Terme.html).

In quest’area della villa, ovviamente posta al livello interrato, si accede solo dopo aver varcato la pesantissima porta in cemento armato di oltre un metro e dieci di spessore, e quando il pericolo sarà passato, potrete uscire all’aria aperta grazie al lungo tunnel sotterraneo che vi porterà all’esterno, nel parco.

Vendere immobili di questo tipo non è certo facile, ma un benefit come un bunker non è da tutti e quindi, nonostante la villa di Riolo sia in vendita fin dal lontano 2007, il prezzo richiesto non è mai stato ribassato; anzi. Nell’ultimo anno è aumentato di qualche decina di migliaia di euro, in attesa dell’acquirente giusto, magari da trovare proprio online.

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C’è la crisi? Vado a vivere in garage!

Fare di necessità virtù, in tempi di crisi, è trendy. Lo sanno bene gli italiani che, secondo quanto rilevato da Immobiliare.it, sempre di più provano a riconvertire gli immobili in loro possesso pur di trovare nuovi acquirenti. E così il garage o il negozio diventano casa: vetrine e saracinesche spariscono e gli alti soffitti vengono sfruttati con soppalchi e eleganti scale a chiocciola.

Concentrandoci sui soli locali commerciali, ben il 12% degli annunci relativi a spazi di questo tipo riporta la possibilità di riconversione in abitazione. «La grande distribuzione sta soffocando il commercio al dettaglio – spiega Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.ite i negozi lungo le vie cittadine perdono di interesse, con un conseguente crollo della domanda per questi locali (-12% nell’ultimo anno). Da ciò deriva la loro trasformazione in veri e propri loft cittadini, simili agli spazi industriali dismessi da cui da anni si ricavano abitazioni di pregio, ma molto più piccoli e centrali

È il taglio medio di questi immobili (tra i 50 e i 100 mq) a renderli così appetibili: per chi compra o affitta rappresentano la possibilità di avere un bilocale con un risparmio medio di oltre il 10% sia sul prezzo a metro quadro, sia sul canone d’affitto.

Non solo negozi e uffici, però: anche un garage si può trasformare in un loft. Ormai i box vengono realizzati nei sotterranei dei palazzi, ma quelli costruiti fino a 20 anni fa sono a livello strada e dietro alle loro saracinesche si nascondono ampi spazi, semplici da personalizzare e di facile trasformazione in ambienti di design.

I numeri provano l’aumento delle conversioni di negozi e garage: tra i 700.000 annunci presenti su Immobiliare.it la presenza di loft è cresciuta nell’ultimo anno, mediamente, del 5%, con picchi del 9% a Bologna e del 7% a Torino. Le due metropoli italiane, Milano e Roma, non registrano in questo periodo grandi cambiamenti perché il processo è, per la carenza di spazi, in corso da tempo.

Stesso trend in ascesa è registrato dalle riconversioni delle vecchie soffitte in mansarde. Questi locali, usati in passato come depositi, vengono trasformati – vista la penuria di spazi nelle zone più centrali e l’esigenza di aumentare i ricavi da parte dei proprietari – in unità abitative vere e proprie, in cui la mancanza di alcuni servizi, come l’ascensore, permette a chi compra o affitta di risparmiare tra il 10 e il 20% rispetto ad un appartamento nella stessa zona. In confronto ad un anno fa, l’offerta delle mansarde è cresciuta di quasi il 7%, con picchi nelle città di medie dimensioni come Firenze (+10%) e Parma (+9%).

«Attenzione ai vincoli – continua Giordano che riguardano la categoria catastale dell’immobile che si intende acquistare: se si tratta di un loft, accatastato come C3, non vi si potrà prendere la residenza ed ottenere un mutuo prima casa; se parliamo di una mansarda è da verificare che ci sia l’abitabilità e tenere a mente che, per via dei tetti spioventi, i metri quadri commerciali si riducono di molto rispetto alla superficie

La normativa per il cambio d’uso dell’immobile fa riferimento al Testo Unico dell’edilizia, ma occorre considerare i piani regolatori dei singoli comuni, che di volta in volta determinano procedure diverse per ottenere il cambio catastale.

Ecco di seguito la riduzione dei prezzi di vendita e di affitto per mansarde e loft, rispetto ad un appartamento tradizionale, in un campione delle città analizzate:

Vendita euro / mq

Comune Appartamento

Mansarda

Loft

Bologna € 3.300 € 3.050

-8%

€ 3.100

-6%

Brescia € 2.850 € 2.450

-14%

€ 2.500

-12%

Cagliari € 2.700 € 2.200

-19%

€ 2.400

-11%

Firenze € 4.100 € 3.650

-11%

€ 3.400

-17%

Genova € 2.900 € 2.700

-7%

€ 2.550

-12%

Milano € 4.200 € 3.950

-6%

€ 3.800

-10%

Napoli € 3.300 € 2.950

-11%

€ 2.800

-15%

Padova € 2.850 € 2.450

-14%

€ 2.400

-16%

Pisa € 3.400 € 3.100

-9%

€ 3.100

-9%

Roma € 4.800 € 4.300

-10%

€ 4.450

-7%

Torino € 2.650 € 2.400

-9%

€ 2.450

-8%

Verona € 2.500 € 2.350

-6%

€ 2.300

-8%

 

Affitto bilocale euro / mese

Comune Appartamento

Mansarda

Loft

Bologna € 730 € 685

-6%

€ 675

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Stima Service s.a.s presenta il suo assortimento di carrelli elevatori per vendita o noleggio

La STIMA Service s.a.s. opera da più di 30 anni nei settori movimentazione e magazzinaggio.

Tra i prodotti di punta ci sono sicuramente i diversi tipi di carrelli elevatori adatti a ogni esigenza. Idonei per un’ampia gamma di applicazioni, soprattutto in spazi limitati.

Dimensioni ridotte e trazione posteriore a recupero energetico per un accesso “no problem” anche nei corridoi più stretti.

Progettati per migliorare il comfort dell’operatore ed ottimizzare la produttività.

Robusti e versatili, facili da manovrare, con un’eccellente visibilità grazie alla posizione di guida decentrata, che consente una visione panoramica dell’ambiente di lavoro.

E inoltre

Trasmissione Techtronix consente l’inversione di marcia controllata, eliminando lo slittamento dei pneumatici aumentandone la durata.

Innovativo impianto di raffreddamento permette temperature di funzionamento notevolmente inferiori a beneficio della produttività.

Sistema di miglioramento continuativo della stabilità (CSE) aumenta la stabilità laterale e sicurezza del carrellista.

Sistema di decelerazione automatica (ADS) riduce l’utilizzo dei freni a beneficio di una minore frequenza di sostituzione delle ganasce dei freni e minor manutenzione.

STIMA Service s.a.s offre anche la progettazione di magazzini completi con le migliori soluzioni tecnico-operative a costi competitivi. Sul sito web è possibile inoltre visionare l’assortimento di carrelli elevatoritranspalletscaffalature leggere,soppalchi e spazzatrici industriali.

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Stima Service s.a.s presenta il soppalco modulare industriale

Vendita o noleggio di soppalchi industriali

La STIMA Service s.a.s. opera da più di 30 anni nei settori MOVIMENTAZIONE E MAGAZZINAGGIO.

 

Tra i prodotti di punta c’è sicuramente Il Soppalco Modulare STM, una struttura realizzata con travi modulari a profilo Sigma imbullonate, disponibili in diverse altezze e spessori per coprire le diverse esigenze di portata (da 250 a 800 Kg./m2 C.U.D.) e tralicciatura dei montanti, con interassi tra i pilastri che arrivano fino a 7400 mm.

 

La copertura del piano di calpestio può essere realizzata sia in grigliato che in lamiera grecata più medio density.

 

Obbiettivo di questa struttura è ricavare dei piani rialzati di varia portata, raddoppiando le aree disponibili senza ricorrere a opere di edilizia.
Sono previsti, qualora fossero necessari, parapetto e scale di accesso a norma.

 

STIMA Service s.a.s offre anche la progettazione di magazzini completi con le migliori soluzioni tecnico-operative a costi competitivi. Sul sito web è possibile inoltre visionare l’assortimento di carrelli elevatori, transpallet, scaffalature leggere, soppalchi e spazzatrici industriali.

Ecco i servizi che la ns. Società è in grado di offrirVi:
CONCESSIONARI YALE OFFICINA AUTORIZZATA
Vendita:
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