Archives

Comunicati

Come formare alla gestione dello stress pandemico

Comunicato Stampa

Come formare alla gestione dello stress pandemico

Il 14 aprile 2021 un nuovo corso in videoconferenza ha l’obiettivo di fornire strumenti ai formatori per trattare e accogliere le problematiche legate allo stress pandemico.

 

Dopo un anno di emergenza COVID-19, dopo che il lavoro, la quotidianità, le abitudini di vita sono state stravolte dalle misure di contenimento del virus SARS-CoV-2, dopo che a ogni precauzione presa sono seguite nuove ondate pandemiche, è naturale sentirsi stanchi e sfiniti.

 

E questa situazione di stress, di fatica, denominata “covid fatigue” o “pandemic fatigue”, dovuta a uno stato di crisi prolungato, rappresenta una reazione, assolutamente naturale, che, secondo alcune stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è condivisa dal 60% dei cittadini europei.

 

La “pandemic fatigue”, come ricordato in un documento dell’OMS, si traduce poi in una riduzione della motivazione delle persone nel mettere in atto tutti i comportamenti protettivi raccomandati per la tutela della salute. Una demotivazione e una situazione di stress che possono non solo minare il benessere individuale, ma anche diventare un ostacolo alle strategie di prevenzione del virus sia nei luoghi di vita che di lavoro.

 

Esistono idonei strumenti per aiutare i formatori ad affrontare le problematiche della “covid fatigue” tra i lavoratori? Ci sono percorsi formativi in grado di migliorare la gestione dello stress pandemico?

 

Il corso in videoconferenza sulla gestione dello stress pandemico

Per favorire un’adeguata gestione della “pandemic fatigue” l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 14 aprile 2021 il corso, in videoconferenza, dal titolo “Formare alla gestione dello stress anche a distanza”.

 

Il nuovo corso ha l’obiettivo di fornire strumenti ai formatori per trattare e accogliere le problematiche legate allo stress pandemico (covid fatigue) durante specifiche sessioni di aggiornamento per i diversi soggetti della sicurezza, anche in videoconferenza.

 

I docenti del corso sono:

  • Paola Favarano: Responsabile Formazione di Stantec, membro del Consiglio Nazionale AiFOS e Presidente di “Lavoro da Favola”, Associazione Culturale di Milano.
  • Adele De Prisco: Membro del Direttivo AiFOS, formatrice qualificata, esperta nei processi formative esperienziali, Vicepresidente di “Lavoro da Favola”.

 

Le conseguenze della pandemic fatigue sulle strategie di prevenzione

In questa fase prolungata dell’emergenza COVID-19 molti Paesi europei hanno constatato che alcune importanti precauzioni, come l’igiene delle mani, l’uso delle mascherine o il distanziamento interpersonale, sembrano essere meno diffuse nella popolazione. Questa demotivazione è il segno di quella situazione di stanchezza e stress che viene denominata “pandemic fatigue”.

 

Infatti se all’inizio di una situazione critica la maggior parte delle persone riesce ad attivare un sistema di adattamento mentale e fisico per la sopravvivenza in situazioni di forte stress, quando la situazione si protrae nel tempo, richiedendo profondi cambiamenti delle abituali condizioni di vita e di lavoro, può subentrare un malessere profondo.

In questa situazione, caratterizzata da stanchezza e affaticamento fisico e mentale, può crescere la percezione che i costi del contenimento del virus superino i rischi per la salute con una conseguente diminuzione delle misure di prevenzione applicate.

 

Il programma del corso sulla gestione dello stress anche a distanza

Per migliorare la gestione dello stress pandemico si terrà mercoledì 14 aprile 2021 – dalle ore 9.00 alle ore 13.00 – il corso in videoconferenza “Formare alla gestione dello stress anche a distanza”.

 

Durante la videoconferenza verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • come far emergere problematiche legate alla covid fatigue che impattano sul lavoro
  • come condividere in modo efficace suggerimenti e esperienze per migliorare criticità di tipo organizzativo e relazionale che impattano sullo stress lavoro correlato
  • fornire alcuni strumenti per fronteggiare le situazioni di stress psicofisico applicabili in modo autonomo.

 

La partecipazione al corso vale come 4 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Coordinatori alla sicurezza e Formatori qualificati area 3. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e per il Registro Consulenti AiFOS ambito “organizzazione e gestione risorse umane”.

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/formare_alla_gestione_dello_stress_anche_a_distanza

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

25 marzo 2021

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati Salute e Benessere Servizi

Un webinar per un lavoro agile sicuro, bilanciato e produttivo

Comunicato Stampa

Un webinar per un lavoro agile sicuro, bilanciato e produttivo

Il 16 luglio 2020 un webinar permetterà di approfondire la gestione del lavoro agile riguardo alla sicurezza dei lavoratori e agli aspetti normativi, organizzativi e gestionali.

 

In tempi di emergenza COVID-19 il “lavoro agile” (o “smart working”) – una modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (legge 22 maggio 2017, n. 81) – si dimostra sempre di più una forma organizzativa che si adatta all’evoluzione del mondo del lavoro, della tecnologia, delle esigenze dei lavoratori e delle strategie di prevenzione, comportando una diminuzione dell’esposizione rischi lavorativi classici ed emergenti.

 

Quali sono gli aspetti gestionali e organizzativi del lavoro agile? Cosa indica la normativa nazionale, anche in relazione all’emergenza COVID-19, su questa modalità organizzativa? Quali sono i principali rischi nelle attività di smart working?

 

Il nuovo webinar per un lavoro agile sicuro, bilanciato e produttivo

Per rispondere a queste domande e favorire un utilizzo idoneo e produttivo del lavoro agile, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 16 luglio 2020 l’incontro in modalità webinar “Lavoro agile: sicuro, bilanciato e produttivo”.

Il nuovo webinar ha l’obiettivo di approfondire la gestione del lavoro agile, all’interno di un’organizzazione, da prospettive differenti (organizzative, gestionali, ecc.) tra cui anche quella della sicurezza sul lavoro. Tra i temi che verranno affrontati durante l’incontro ci sono, infatti, anche quelli relativi alla sicurezza e allo stress lavoro-correlato del lavoratore agile.

L’incontro si tiene a distanza e in modalità webinar, una modalità assimilabile alla videoconferenza. Ricordiamo che il termine “webinar” nasce dalla fusione dei termini “web” e “seminar” ed è utilizzato per identificare sessioni informative e formative a cui è possibile prender parte attraverso una connessione informatica.

 

La normativa in materia di lavoro agile e smart working

Questa particolare modalità lavorativa, che nei decreti in materia di emergenza COVID-19 è indicata come una idonea misura per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus SARS-CoV-2, è disciplinata dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81.

Le disposizioni della legge n. 81/2017, recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, promuovono infatti il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Secondo la normativa la prestazione lavorativa “viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale”.

 

Il lavoratore agile ha la possibilità di lavorare anche al di fuori del proprio ufficio di appartenenza e con minori vincoli orari, ma ha comunque la responsabilità di organizzarsi in modo da assicurare il rispetto dei tempi massimi e la tutela della salute e sicurezza nel luogo di lavoro scelto. Infatti anche questa modalità di lavoro ha specifici rischi, ad esempio di tipo ergonomico e psicosociale, che i lavoratori devono conoscere e che devono essere gestiti e prevenuti idoneamente.

 

Il programma del nuovo webinar sul lavoro agile

Per fornire utili informazioni su come gestire il lavoro agile e prevenirne i rischi, si terrà giovedì 16 luglio 2020 – dalle ore 15.30 alle ore 17.30 – il webinar “Lavoro agile: sicuro, bilanciato e produttivo”.

 

Durante il webinar verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Il lavoro agile nella normativa italiana. Cenni e caratteristiche generali.
  • La sicurezza sul lavoro e il lavoro agile: quali aspetti considerare dal punto di vista organizzativo ed ergonomico.
  • Diritto alla disconnessione e isolamento del lavoratore agile: quale impatto sullo stress lavoro-correlato, come prevenire questa fattispecie di rischio.
  • Test di verifica

 

La partecipazione al corso vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 2 ore di aggiornamento per Formatori qualificati area 2. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/rischi-tecnici-igenico-sanitari/area2/lavoro_agile_sicuro_bilanciato_produttivo

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

09 luglio 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Business Comunicati Salute e Benessere Servizi

Videoconferenza: la valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Comunicato Stampa

Videoconferenza: la valutazione del rischio stress lavoro-correlato

Il 16 aprile 2020 una videoconferenza si soffermerà sulla valutazione del rischio da stress lavoro correlato che può essere condotta mediante metodologie di base, intermedie ed evolute.

 

Nei luoghi di lavoro una delle sfide più importanti, per una reale tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, è rappresentata dalla gestione del rischio stress lavoro-correlato.

Una gestione che è resa ancor più difficile in una società come la nostra caratterizzata da tempi stretti, conflittualità, competitività e utilizzo di tecnologie in continuo cambiamento.

 

E non c’è dubbio che, in questa fase correlata all’attuale emergenza COVID-19, per molti lavoratori la sperimentazione di modalità lavorative nuove, come lo smart working, e la maggiore dipendenza da strumenti tecnologici, possono incidere ulteriormente sul benessere psicofisico.

 

La videoconferenza sul rischio stress lavoro-correlato

Per supportare gli operatori e le aziende nell’analisi dello stress lavoro-correlato l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 16 aprile 2020 una videoconferenza dal titolo “Stress lavoro-correlato, metodologie per la valutazione”.

 

Durante la videoconferenza si sottolineerà che la valutazione del rischio da stress lavoro correlato può essere condotta mediante metodologie basiche, intermedie ed evolute. L’importante è che l’azione sia conforme alle richieste minime previste dalla legge.

 

Tuttavia siamo certi che la conformità normativa basti? La conoscenza delle Linee Guida INAIL è solo la base essenziale per effettuare una buona analisi.

 

Il docente del corso in videoconferenza sarà Andrea Cirincione, formatore e psicologo esperto in valutazioni stress lavoro‐correlato.

 

Lo stress lavoro-correlato e la normativa

Secondo alcuni dati presentati durante una campagna europea sulla gestione dello stress lavoro-correlato, lo stress negli ambienti di lavoro riguarda più di 40 milioni di persone nell’Unione Europea ed è all’origine della maggioranza di tutte le giornate lavorative perse.

Inoltre almeno il 51% dei lavoratori ritiene che lo stress lavoro-correlato sia presente nel proprio ambiente lavorativo e quattro lavoratori su dieci pensano che, nella propria azienda, non sia ancora gestito adeguatamente.

 

Non bisogna poi dimenticare che il Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 prevede espressamente – all’articolo 28 – la valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ‘ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato’.

 

Per favorire la valutazione dello stress nei luoghi di lavoro sono state fornite il 17 novembre 2010 alcune indicazioni elaborate dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.  Successivamente l’Inail ha fornito un documento con linee di indirizzo sulla valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato, in attuazione del D.Lgs. 81/2008, per aiutare le aziende a gestire questo rischio, passo per passo, al pari degli altri rischi previsti dalla normativa.

 

Le informazioni per seguire la videoconferenza

Il 16 aprile 2020 si terrà, dunque, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, la videoconferenza, di 2 ore dal titolo “Stress lavoro-correlato, metodologie per la valutazione”.

 

Ricordiamo che la videoconferenza è una particolare formazione a distanza che, avvenendo tramite piattaforma informatica e tra più persone presenti nello stesso momento, permette di ricreare delle vere e proprie aule virtuali di formazione.

E in questa fase di sospensione delle attività formative in aula, per l’evolversi della situazione epidemiologica da COVID-19, le videoconferenze – che in alcune Regioni sono equiparate alla formazione in presenza – risultano il modo più efficace per ottemperare gli obblighi formativi.

 

La partecipazione al corso vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa-gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link:

https://bit.ly/valutazione-slc-webinar

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

09 aprile 2020

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati Eventi Salute e Benessere

Fare prevenzione con i corsi e i convegni di AiFOS a Safety Expo 2019

Comunicato Stampa

Fare prevenzione con i corsi e i convegni di AiFOS a Safety Expo 2019

Dal 18 al 19 settembre a Safety Expo 2019 di Bergamo l’Associazione AiFOS organizza sei corsi in aula, vari corsi per la guida in sicurezza e un convegno per migliorare la prevenzione e offrire nuovi strumenti a operatori e formatori.

 

Per migliorare nel nostro Paese la qualità della formazione alla sicurezza è necessario offrire agli operatori, ai formatori, ai consulenti e alle aziende nuovi strumenti formativi innovativi, efficaci e in grado di coinvolgere i lavoratori e incidere sui loro comportamenti.

 

La partecipazione di AiFOS a Safety Expo 2019

Proprio per offrire idonei strumenti ai professionisti della salute e sicurezza e migliorare la prevenzione di infortuni e malattie professionali, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) partecipa alla manifestazione “Safety Expo 2019” che si terrà a Bergamo il 18 e 19 settembre 2019, un imperdibile evento per chi si occupa di prevenzione incendi e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

La manifestazione raccoglierà più di 100 eventi, tra cui un convegno e diversi corsi in aula e corsi con attività pratica organizzati dall’Associazione AiFOS, e si terrà presso le strutture di Bergamo Fiera (Via Lunga snc – Bergamo).

 

I sei corsi in aula presentati da AiFOS

Ci soffermiamo sui programmi dei sei corsi organizzati a “Safety Expo 2019” dall’Associazione AiFOS.

 

L’ANIMA DELLE PAROLE: PILLOLE DI PUBLIC SPEAKING

Per ottenere l’ascolto attivo dei nostri interlocutori, siano due o duecento, tecniche e strumenti devono essere solo il mezzo per esprimere al meglio la nostra personalità. I tempi veloci a cui ci hanno abituato i sistemi di comunicazione contemporanei, ci chiedono di essere altamente d’impatto per mantenere viva l’attenzione di chi ci ascolta e ottenere un risultato efficace sul pubblico con cui interagiamo. Questo potrebbe aumentare ulteriormente la soglia di stress in una delle attività ai primi posti tra le paure più diffuse a livello mondiale. Gestire e trasformare questo stress in emozione sana e funzionale è la strategia vincente per animare le nostre conversazioni professionali e personali, durante un discorso con un team di lavoro, con clienti, fornitori, o semplicemente nel nostro spazio familiare e di relazioni amicali. Ricordare la nostra unicità è il fondamento.

Docenti: Paola Olini, formatrice ed esperta di comunicazione e risorse umane

Mercoledì 18 settembre – 09:15 – 11:15 – Aula da 35 posti

Valido come 2 crediti di aggiornamento per ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 3, CSP/CSE

 

FARSI AMICO LO STRESS LAVORO CORRELATO

Come, quando e perché siamo in grado di convertire lo stress lavoro correlato nell’occasione giusta per migliorare le relazioni e vivere un lavoro da favola. Nel corso del workshop verrà affrontato il tema dello stress lavoro correlato con una metodologia esperienziale ed innovativa perseguendo due obiettivi: adempiere all’obbligo normativo e coinvolgere in modo dinamico ed efficace gli stakeholders coinvolti. Il benessere dei lavoratori è fondamentale per la salute degli individui e può essere inoltre utile ai fini di una maggiore produttività aziendale e rendimento organizzativo. Durante l’incontro verranno inoltre proposti esercizi pratici utili ad una buona gestione dello stress.

Docenti: Adele De Prisco, esperta dei processi formativi – Paola Favarano, psicologa del lavoro

Mercoledì 18 settembre – 11:30 – 13:30 – Aula da 35 posti

Valido come 2 crediti di aggiornamento per ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 2, CSP/CSE

 

DAL CONFLITTO AL CONSENSO: LE POTENZIALITÀ DELLA MEDIAZIONE INTERPERSONALE

Il conflitto non ha né una natura imprescindibilmente benigna né, al contrario, maligna: è il nostro agire di conseguenza che può farlo diventare una reale occasione di crescita o un momento di scontro aperto e di rottura della relazione. Intendere il conflitto come uno spazio di possibile creatività, in cui attivare competenze legate alla negoziazione ed alla comunicazione, vera e propria arte di gestione del conflitto, quindi come “arte di vivere e arte della convivenza”.

Docenti: Sara Calì, formatrice esperienziale nell’ambito delle relazioni umane

Mercoledì 18 settembre – 14:30 – 16:30 – Aula da 35 posti

Valido come 2 crediti di aggiornamento per ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 3, CSP/CSE

 

LA GESTIONE DEI PARTECIPANTI DIFFICILI

Molto spesso per essere formatori efficaci non bastano le sole conoscenze, bensì prontezza, capacità di gestione delle relazioni e dei processi comunicativi. Partendo da tale presupposto, l’intervento proposto intende affrontare il tema della gestione dei partecipanti “difficili in aula” dando particolare spazio all’esamina di alcune tecniche comunicative utili al formatore per far fronte ai cosiddetti contro-dipendenti. Nel corso dell’intervento verrà inoltre messa in rilievo l’importanza di poter comprendere e gestire correttamente le dinamiche d’aula affinché la formazione possa trarne il massimo beneficio.

Docenti: Sonia Colombo, psicologa e psicoterapeuta

Giovedì 19 settembre – 09:15 – 11:15 – Aula da 35 posti

Valido come 2 crediti di aggiornamento per ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 3, CSP/CSE

 

SICUREZZA NELLA GESTIONE DEGLI EVENTI

Il workshop ha come obiettivo quello di proporre un’analisi critica dello stato dell’arte nella progettazione e gestione delle manifestazioni all’aperto. Alla luce dei fatti di cronaca susseguitisi post circolari del Ministero dell’Interno, e delle esperienze dei professionisti del gruppo di progetto Gestione Eventi di AiFOS, ci si focalizzerà, passando dalla teoria alla pratica, su ciò che ancora risulta inapplicabile o che viene puntualmente disatteso, sulle difficoltà tecniche e operative e sulle conseguenze di tali criticità tenendo come focus gli eventi di medie e piccole dimensioni.

Docenti: Lara Calanni Pileri, architetto e referente del Gruppo di Progetto AiFOS “Gestione eventi”

Giovedì 19 settembre – 11:30 – 13:30 – Aula da 35 posti

Valido come 2 crediti di aggiornamento per ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 2, CSP/CSE

 

I FALSI MITI DEL CORPO: COME GUARDARE I NOSTRI INTERLOCUTORI

Il contatto visivo avviene quando due persone si guardano nello stesso istante, contestualmente si attiva un processo di comunicazione non verbale legato principalmente alle espressioni facciali. Le espressioni facciali forniscono importanti informazioni sociali emotive ed intenzionali. Un volo radente dalle “espressioni facciali” alla “manipolazione dell’espressione sentita” saranno primi indicatori per analizzare le componenti di una “buona” conversazione.

Docenti: Gianluca Grossi, formatore aziendale e Presidente dell’Associazione Neurogiardinieri

Giovedì 19 settembre – 14:30 – 16:30 – Aula da 35 posti

Valido come 2 crediti di aggiornamento per ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 3, CSP/CSE

 

Il convegno e i corsi con attività pratica presentati da AiFOS

Per la manifestazione “Safety Expo 2019” l’Associazione AiFOS ha organizzato anche un convegno sul professionista della salute e sicurezza e vari corsi con attività pratica per la guida in sicurezza di auto e moto.

 

IL PROFESSIONISTA DELLA SALUTE E SICUREZZA: NUOVI ORIZZONTI ED OPPORTUNITÀ (convegno)

Mercoledì 18 settembre: 11.30 – 13.30

Nel luglio 2018 è entrata in vigore la norma UNI 11720:2018 denominata “Attività professionali non regolamentate – Manager HSE (Health, Safety, Environment) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”. Tale norma ha l’obiettivo di definire i requisiti relativi all’attività professionale del Manager HSE, ovvero di un professionista avente conoscenze, abilità e competenze che garantiscono la gestione complessiva e integrata di processi e sotto processi in ambito Salute, Sicurezza ed Ambiente. L’obiettivo del convegno sarà quello di analizzare le caratteristiche della norma, valutandone le opportunità concrete ed i nuovi orizzonti di sviluppo per il professionista della salute e sicurezza.

Relatori:

Matteo Fadenti, consulente per la salute e sicurezza sul lavoro, con specializzazione nel settore alimentare

Marco Magro, professionista esperto nel settore ambientale

Simona Ziliotti, consulente aziendale per i sistemi di Gestione su salute e sicurezza e sistemi integrati

Paola Olini, formatrice, con esperienza nelle organizzazioni e sviluppo del benessere aziendale

Rocco Vitale, Presidente AiFOS

 

GUIDA DELL’AUTO IN SICUREZZA

·         Mercoledì 18 settembre: 10.15/12.15 – 11:30/13:30

·         Giovedì 19 settembre: 9:00/11:00 – 10:15/12:15 – 11:30/13:30 – 14:00/16:00

Parte teorica: Guida sicura e normativa sicurezza sul lavoro – Statistiche incidenti e lavoro – Distrazioni e multitasking – Alcol e guida

Parte pratica: La corretta posizione di guida – Corretta impostazione delle traiettorie in curva – Coordinazione tra volante e acceleratore – Frenata e frenata di emergenza – Manovra di emergenza per evitare ostacoli

Valido come 2 crediti di Aggiornamento per Coordinatore della sicurezza, ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 2

 

GUIDA DELLA MOTO IN SICUREZZA

·         Mercoledì 18 settembre: 09:00/11:00 – 14:00/16:00

Parte teorica: Guida sicura e normativa sicurezza sul lavoro – Statistiche incidenti e lavoro – Gli incidenti sulle due ruote – La protezione del conducente

Parte pratica: Proteggersi alla guida – La corretta posizione di guida – Perfezionamento nell’uso dei freni: anteriore, posteriore e frenata combinata – Frenata d’emergenza e corrette tecniche per evitare blocco della ruota anteriore e chiusura dello sterzo

Valido come 2 crediti di Aggiornamento per Coordinatore della sicurezza, ASPP e RSPP, RLS, Formatori Area 2

 

Le informazioni per la partecipazione agli eventi

Per tutti gli eventi, a parte il convegno gratuito a cui è possibile assistere previa registrazione gratuita alla fiera, è prevista una quota di iscrizione obbligatoria pagabile online.

 

Riportiamo il link per avere informazioni e registrarsi agli eventi:

https://aifos.org/home/eventi/fiere/fiere/safety_expo_2019

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

04 luglio 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

No Comments
Comunicati

Vincere lo stress lavoro correlato

Lo stress lavoro correlato è un disturbo molto frequente e grave, che colpisce più della metà degli occupati nei paesi europei. Anche se viene spesso sottovalutato e trattato solo come un lieve scompenso psicologico, si tratta in realtà di una vera e propria malattia lavorativa, che provoca danni all’economia e anche alla salute di chi ne è affetto.
Un lavoratore che soffre di questo disturbo, solitamente, costa di più all’azienda in termini di assenteismo, malattie retribuite e abbassamento della produttività, oltre che della qualità del lavoro. Per il lavoratore i danni sono molto ingenti, e sono pagati con un abbassamento generale della qualità della vita e con lo sfociare in altre malattie ancora più gravi come la depressione, disturbi cardiocircolatori (compreso l’infarto e l’ipertensione arteriosa), l’ictus, gastriti e ulcere.
Per vincere lo stress lavoro correlato, il datore di lavoro può attuare varie strategia. Per prima cosa, può rivedere l’organizzazione aziendale, individuando i “colli di bottiglia” e le storture che portano alcune persone ad essere sovraccariche o a non poter gestire con serenità il proprio lavoro.
Spesso si lavora per urgenze e si tende invece a rimandare una seria pianificazione aziendale, la sola che potrebbe garantire una razionalizzazione della gestione delle risorse umane e una migliore efficienza di tutti i passaggi produttivi/organizzativi.
Va valorizzato il concetto di accountability, ovvero l’assegnazione di responsabilità e ruoli certi, in modo che ogni dipendente sappia dove arrivano le sue competenze, le sue responsabilità e anche dove si ferma il suo campo. Assegnando ruoli certi, ogni dipendente saprà anche dove indirizzare le richieste che non può soddisfare, impedendo al flusso produttivo di fermarsi al primo ostacolo.
In secondo luogo, bisogna garantire ai dipendenti dei momenti di riposo e recupero che possano ridare respiro e permettere di riprendere il lavoro come o meglio di prima. Questo significa anche non impedire ai dipendenti di andare in ferie o di prendere permessi se ne hanno diritto, così come accontentare le richieste di maggiore flessibilità che possono provenire, ad esempio, da chi ha anche compiti di assistenza familiare o studia per conseguire una laurea o un diploma professionale.
Infine, non vanno dimenticati i momenti di svago e relax anche in ufficio. la pausa pranzo, ad esempio, è un importante momento di recupero: i datori dovrebbero evitare di far mangiare i dipendenti davanti allo schermo ed evitare che qualcuno salti il pranzo per lavorare. Svolgere il lavoro nel proprio tempo a disposizione dovrebbe essere un imperativo morale, e di conseguenza le pause andrebbero valorizzate. Come è scritto su un sito dedicato al calcio balilla, si può anche trovare un passatempo divertente che unisca tutto il personale e che sia uno strumento di team building, oltre che di relax per tutti. Il biliardino ne è un esempio eccellente, perché non solo consente di divertirsi tutti insieme riducendo i conflitti, ma aiuta a fare un po’ di movimento e a rompere rispetto alla sedentarietà del lavoro d’ufficio, allenta la tensione emotiva, scarica lo stress e prepara a rientrare al lavoro con più energia, grinta ed entusiasmo.
Ovviamente il calciobalilla è solo uno dei possibili esempi, a cui potrebbero aggiungersi le passeggiate all’aria aperta, dei giochi di società, un telefilm divertente da guardare tutti insieme o due chiacchiere al bar fuori l’edificio (quest’aspetto è molto importante perché aiuta effettivamente a “staccare”).
Oltre al datore di lavoro, anche lo stesso lavoratore dovrebbe essere consapevole dei rischi che corre se lo stress aumenta in modo insostenibile. Egli dovrebbe perciò essere in grado di risolvere i conflitti prima che sfocino in un clima troppo teso, collaborare con i colleghi in modo proattivo, lasciare i problemi personali a casa evitando che contaminino il suo umore quando è al lavoro. Il primo strumento per riuscire in questa impresa è l’informazione, per cui ogni dipendente dovrebbe ricevere opuscoli o materiali informativi, quando non seguire addirittura corsi mirati, per vincere lo stress lavoro correlato!

No Comments
Comunicati

Lo stress sul lavoro si tinge di rosa

Uno studio dell’Osservatorio nazionale per la salute della donna emergono dei dati che al mondo femminile sono ben noti dal momento che vengono vissuti sulla pelle giorno dopo giorno.

Da quanto emerso dallo studio dell’ONDA le donne rappresentano la fetta più ampia di soggetti che subiscono i sintomi dello stress da lavoro, sintomi che poi lasciano ricadere sulla qualità della vita privata con crisi di pianto e irritabilità.

Gli uomini da parte loro non sono meno soggetti allo stress, ma lo affrontano in modo diverso, non trovando più nella famiglia un porto sicuro dove trovare consolazione e rifugiandosi nella tecnologia.

Ma è l’ambito femminile che ci interessa, perché le donne subiscono fonti di stress enormi sul lavoro, dove la competitività, la frustrazione e la bassa retribuzione sono gli elementi che determinano maggiore disagio nel mondo del lavoro al femminile.

L’attenzione posta a questo studio ci permette di leggere con altri occhi la notizia relativa alla dichiarazione della garante dell’infanzia della toscana in merito alla necessità di dare maggiore attenzione allo stress correlato al lavoro degli operatori del settore infanzia e adolescenza, che nella maggior parte dei casi sono per l’appunto donne.

Il carico di lavoro e di stress può portare a dei problemi molto seri, per questo, sostiene Grazia Sestini in qualità di garante dell’infanzia e dell’adolescenza, certi temi come lo stress e la mole di lavoro ai quali sono costretti i lavoratori possono mettere a rischio la qualità del lavoro e la sicurezza dei bambini. Per questo, sostiene, affrontare questi temi in tribunale quando ormai il danno è stato fatto non deve essere giustificabile. La prevenzione e la presa di coscienza di una situazione a rischio deve portare ad una soluzione preventiva che assicuri condizioni di lavoro ottimali per i dipendenti e sicurezza per gli utenti.

No Comments
Comunicati

A Gennaio scatta definitivamente l’obbligo di controllo per lo stress lavoro correlato

La direzione di Sapra Sanità conferma che il Governo non ha concesso ulteriori proroghe in materia di adeguamenti sullo stress lavoro-correlato e per questo esorta le aziende e gli enti pubblici, che ad oggi non lo avessero ancora fatto,  a mettersi in regola, affidando ad istituti qualificati la valutazione dei rischi.

Forse qualcuno sperava che il complesso meccanismo burocratico italiano consentisse di far slittare, ancora una volta, la data di scadenza entro la quale adeguare la propria azienda su un argomento delicato e piuttosto controverso quale lo stress lavoro correlato. Ma così non è stato, l’Italia è già in forte ritardo sul programma, rispetto agli altri paesi europei, e la data appare definitiva: tra 4 giorni sarà obbligatorio effettuare anche questa valutazione.

Sapra Sanità esorta già da tempo le aziende a mettersi in regola affidando sia la valutazione dei rischi sia lo studio delle contromisure necessarie per ridurre ed eliminare le fonti di pericolo e stress, ad organismi competenti in materia di Medicina del Lavoro e con specifiche qualifiche in ambito di stress lavoro correlato. Questa problematica, infatti, non dovrà essere confusa con qualunque forma di stress si possa verificare sul lavoro. La circolare ministeriale pubblicata lo scorso 18 novembre stabilisce che si può parlare di stress lavoro-correlato solo per lo stress causato dai contenuti del lavoro o dai fattori del contesto lavorativo.

Per tutte quelle aziende che hanno atteso la pubblicazione delle linee guida da seguire in materia, rese note con la suddetta circolare, è scattata una vera corsa contro il tempo. Sapra invita a mantenere la calma: “è necessario programmare un piano dettagliato di valutazione ed intervento con la data di termine per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste di legge, e poi provvedere alla sua attuazione il più celermente possibile”.

No Comments
Comunicati

Quante aziende devono ancora attivarsi in materia di Stress lavoro correlato?

Manca poco più di un mese alla scadenza dei termini per la messa in regola di aziende di ogni livello e dimensione in materia di stress lavoro correlato. Dai dati statistici nazionali emerge che molte imprese private e pubbliche devono ancora intraprendere la giusta strada forse perché sperano in un ulteriore rinvio.

Sapra Sanità sottolinea, ancora una volta, come lo stress lavoro correlato abbia provocato a livello europeo una perdita di produttività stimata intorno ai 77 miliardi di euro, gravando sull’economia con costi pari a 44 miliardi di euro per il solo trattamento dei casi depressivi più gravi. “Da ciò si deve evincere la necessità di tutelarsi, tutelare la propria azienda e i propri lavoratori: infatti lo stress è un fenomeno che colpisce circa il 22% della popolazione attiva e si attesta al secondo posto dopo i problemi associati all’apparato muscolo scheletrico, nella classifica inerente i problemi di salute legati all’attività lavorativa”.

Se è vero che non esiste per così dire uno “stressometro” che quantifichi in modo oggettivo i livelli di stress all’interno di un’azienda, oggi ci sono però gli strumenti idonei e necessari per valutare le fonti di rischio e l’entità degli effetti sui lavoratori. Migliorare l’ambiente, le cause di tensioni prolungate, il rapporto con i colleghi e la dirigenza sono tutti interventi mirati a ridurne le cause e le conseguenze. Un lavoratore stressato è molto meno produttivo, fa più assenze e di conseguenza è un danno enorme per le imprese di oggi che devono seguire ritmi vertiginosi, inoltre poter verificare se sussistano o meno fonti di stress consente anche di distinguere chi se ne approfitta da chi invece è realmente stressato.

In quest’ottica la valutazione stress lavoro correlato diventa un’arma di produttività  per l’impresa e i costi da sostenere vengono conseguentemente visti in modo diverso: non sono più un inutile spesa ma un investimento per il futuro e lo sviluppo dell’economia aziendale.

No Comments
Comunicati

Problemi legati allo stressa da lavoro correlato

Lo stress correlato al lavoro rappresenta uno dei rischi aziendali ancor oggi ampiamente sottovalutato da datori di lavoro e lavoratori.
All’ambiente lavorativo sono connessi problemi di natura psico-sociale in grado di creare delle condizioni sfavorevoli per la realizzazione personale e lavorativa di una persona.
Lo stress correlato al lavoro si manifesta quando il lavoratore non è più capace di affrontare le richieste  proprie dell’organizzazione lavorativa, pur essendo dotato di appropriate capacità professionali.

Alcune cause di stress possono derivare da: imposizione di ritmi lavorativi veloci; richieste eccessive o pretenziose da parte dei superiori; sottovalutazione del proprio ruolo; eccessivi carichi di lavoro per mancanza di personale; continui cambi di mansione; incertezza sul futuro lavorativo.

Tra i disturbi manifestati dai lavoratori sottoposti a fattori stressanti, quelli più diffusi e che necessitano di un intervento preventivo riguardano in egual misura la sfera comportamentale, la sfera fisica e quella psicologica.
Un lavoratore particolarmente stressato può manifestare: abuso di alcolici o sostanze stupefacenti, aggressività, superficialità nello svolgimento della propria mansione e nel rispetto delle regole della sicurezza sul lavoro.

Il disagio creato da situazioni di stress lavorativo, può generare stati d’ansia, mancanza di concentrazione, incapacità a gestire i rapporti con i colleghi o con i superiori. Lo stress a cui è sottoposto il lavoratore costituisce un problema anche per l’azienda, poiché i vari disturbi fisici da questo accusati possono costringere il datore di lavoro a ricorrere all’impiego di altro personale (anche temporaneamente) a causa della diminuzione della produttività.

No Comments
Comunicati

Riconoscere lo stress da lavoro correlato

La formazione in ambito lavorativo è un percorso di crescita professionale che riguarda qualsiasi figura aziendale.
Quando la formazione si riferisce alla sicurezza sul lavoro non può trascurare un aspetto fondamentale di essa, quello che vede il lavoratore incapace di gestire le situazioni stressanti durante lo svolgimento delle proprie mansioni.

La formazione sullo stress lavoro correlato è uno strumento conoscitivo messo a disposizione di: datori di lavoro, lavoratori, medici competenti e responsabili per la sicurezza, che permette di apprendere tecniche adeguate per evitare la nascita di fattori stressanti, e di effettuare una corretta valutazione di tutti quei rischi che, se trascurati, possono causare danni psicofisici.

Le aziende o le amministrazioni che compiono un adeguato investimento in prevenzione e formazione trovano un maggior beneficio in termini di produttività: meno lavoratori assenti per malattia o infortuni, percentuale inferiore di errori. Ne deriva quindi una qualità superiore dei beni e dei servizi forniti, si crea un buon clima aziendale, e migliorano i rapporti interpersonali tra lavoratori.

Persone formate sul riconoscimento dello stress legato all’attività lavorativa sono anche in grado di accertare precocemente i sintomi fisici e comportamentali, in modo da prendere provvedimenti per impedire un peggioramento di situazioni rischiose che possono danneggiare significativamente il lavoratore.

No Comments
Comunicati

Prevenire è meglio che curare, soprattutto per lo stress lavoro correlato!

La prevenzione e la correzione dello stress lavorativo si attua attraverso una costante analisi e valutazione dell’organizzazione del lavoro, monitorizzando le esigenze dei lavoratori attraverso questionari e l’intervento di psicologi esperti di sicurezza sul lavoro.

La valutazione dello stress lavoro correlato è infatti diventata obbligatoria a partire da 1° agosto 2010, come prevede il Testo Unico 81/2008 e il decreto legislativo 106 del 2009.
La prevenzione dello stress lavorativo deve prendere in considerazione innanzitutto il benessere emozionale dei lavoratori.

In pratica, i dipendenti e dirigenti che lavorano con un certo grado di soddisfazione emotiva (gratificazione, riconoscimenti, efficienza, efficacia, buon livello relazionale con i colleghi, ecc) sono meno esposti al rischio stress. La salute emotiva dipende molto dal tipo di organizzazione lavorativa: ad esempio, se in una azienda il processo produttivo è male organizzato con turni massacranti o sussiste la mancanza di riferimenti per alcune responsabilità lavorative, il lavoratore può subire un disagio psico-emotivo che a lungo andare causa stress.

Del resto, bisogna considerare che tale disturbo è una vera patologia: lo stress causa ipertensione, mal di testa, calo della concentrazione, disturbi gastro intestinali e cardio circolatori, insonnia, depressione, attacchi di panico, disturbi alimentari. Quindi è in gioco la salute del lavoratore.

No Comments