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Prezzi dell’energia in rally anche per la lentezza sulle rinnovabili

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  • 15 Ottobre 2021

Da inizio estate a oggi, la corsa dei prezzi dell’energia è stata un susseguirsi di accelerate. E gli effetti si sono visti anche in bolletta, dal momento che a inizio ottobre sono scattati dei rincari superiori tra 17 e 30% per gas ed elettricità.
Ma il caro energia si sta ripercuotendo sull’intero mondo produttivo, proprio adesso che invece servirebbe che viaggiasse a briglie sciolte dopo la crisi Covid.

Lo shock dei prezzi dell’energia

energia rinnovabileL’energia che costa cara è però frutto dei nostri errori, perché la soluzione contro la corsa dei prezzi dell’energia la conosciamo da tempo ed è una soltanto: accelerare sulle rinnovabili.
L’Unione Europea da tempo spinge perché tutti seguano questo percorso, e si è fissato come obiettivo ambizioso di transizione energetica la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030.

Nucleare? No grazie

Evidentemente però il 2030 è una data ancora troppo lontana per alleviare i nostri problemi di oggi, che sono pesnatissimi e rischiano di frenare la ripresa post-Covid per diverso tempo. Adesso servono strategie a breve termine, che non però possono passare per il nucleare, come chiesto da dieci Paesi europei alla Commissione. Sarà pure una tecnologia a emissioni zero, ma il nucleare di nuova generazione richiede anni e una maturità tecnologica.

L’Italia sta messa male

Nel frattempo i prezzi dell’energia rimangono molto elevati, con il petrolio che resta sopra quota 80 dollari al barile e oscilla tra diversi frattali positivi, mentre il costo del gas è ostaggio del “braccio di ferro” tra Mosca e Bruxelles.

L’Italia in questo quadro come si colloca? Male. Per centrare gli obiettivi del Pnrr, dovremo installare 70mila megawatt di energie rinnovabili. In pratica circa 7mila l’anno. Il nostro percorso invece procede a un ritmo di 1000 megawatt all’anno. Di questo passo, per centrare il target fissato da Bruxelles, ci servirebbero 40 o 50 anni in più. Colpa anche dalla burocrazia, che da noi impiega 5 anni per autorizzare un parco eolico, mentre altrove basta un anno.

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Business delle rinnovabili in crescita nonostante il Covid. E nel 2021 andrà anche meglio

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  • 27 Novembre 2020

L’economia ha avuto una brusca frenata a causa della pandemia. La battuta d’arresto ha riguardato tutti i settori, riducendo i consumi e ostacolando gli investimenti. Con una sola eccezione, il business delle energie da fonti rinnovabili.

I numeri del business

business rinnovabiliA confermare la crescita continua è l’AIE (Agenzia internazionale dell’energia). Nel suo rapporto presentato a Parigi, dal titolo “Renewables 2020, Analysis and forecast to 2025“, l’ente internazionale ha messo in evidenzia come il tema ambietale non solo non ha subito contraccolpi dal Covid, ma anzi una ulteriore spinta. L’impatto energetico sul clima infatti ha colpito la sensibilità di sempre più persone. E il business ne ha tratto giovamento.

Buon 2020, sarà ancora meglio il 2021

I numeri confermano la crescita anche in epoca Covid. Nel 2020 sono stati realizzati 200mila megawatt di nuovi impianti. Rispetto all’intero volume di investimenti energetici di quest’anno, le rinnovabili hanno rappresentato quasi il 90% dell’aumento della capacità di potenza totale in tutto il mondo.
Questo trend crescente continuerà anche nel 2021. Anzi, probabilmente il business delle rinnovabili subirà un’accelerata dal momento la pandemia ha creato un collo di bottiglia rispetto a molti investimenti, che si sbloccheranno tutti insieme l’anno prossimo.

I tre settori dello sprint

La corsa però non ha riguardato tutti i segmenti di mercato. Sono soprattutto tre quelli che hanno trainato il rally: solare, eolico, idroelettrico. Ci sono invece dei passi indietro nei segmenti dei biocarburanti e delle bioenergie. La spinta delle rinnovabili assume ancora più valore se si considera che, in contrasto, ci sono stati forti cali innescati dalla crisi sanitaria in molti altri settori energetici. Basti pensare a petrolio, gas e carbone, che sono andati a zig zag dopo aver perso parecchio durante la primavera.
Se poi guardiamo in Borsa, i titoli quotati di produttori di apparecchiature e di sviluppatori di progetti hanno avuto risultati decisamente superiori alla media.

A livello geografico, la spinta maggiore si evidenzia in Cina e Stati Uniti, dove gli investimenti si affrettano a raccogliere le incentivazioni in via di esaurimento. Nel prossimo futuro però anche l’India tirerà il mercato, mentre l’Europa farà la sua parte più blandamente (ed a macchia di leopardo). Nel nostro continente infatti, ci si è dati obiettivi a lungo termine (2030 e 2040) ma poche strategie a breve termine per concretizzare la svolta energetica green.

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Mercato energetico, il regno del petrolio vacilla. Ormai è solo questione di tempo

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  • 15 Ottobre 2020

La pandemia ha probabilmente accelerato un processo che era comunque già in corso. Non c’è dubbio che la transizione del mercato energetico sia in crescita, e la spinta verso le energie rinnovabili sta rendendo sempre più vacillante il trono del petrolio.

Il cambio di leadership nel mercato energetico

mercato energeticoL’oro nero durante il periodo del Covid ha subito dei contraccolpi pesantissimi. Ad aprile addirittura il prezzo del WTI è sceso in territorio negativo, a quota -37 dollari circa. Roba mai vista. Il fatto è che i lockdown hanno depresso la produzione, e di conseguenza la domanda di carburante. Il legame indissolubile tra industria e petrolio s’è manifestato nel modo peggiore per il mercato energetico.

Il picco ormai è alle spalle

Tuttavia anche dopo l’avvio della ripresa economica, il prezzo del greggio non è che abbia brillato. Al momento le quotazioni continuano a muoversi in prossimità dei 40 dollari al barile. Giusto la metà di quello che si vedeva nella primavera del 2019. La buona stella del mattino (moring star), adesso si sta spegnendo (evening star). Certo, la ripresa non ha ancora portato l’attività produttiva ai livelli pre-pandemia. Ma secondo molti anche quando questo avverrà (e chissà quando) il prezzo del petrolio non toccherà più i livelli di un tempo.

La spinta verso le rinnovabili

L’accelerazione del mercato energetico verso le rinnovabili, in sostanza, ridurrà drasticamente gli ultimi anni di regno del petrolio. Solare ed eolico avanzano, anche per la presenza di altri fattori. Il cambiamento climatico ovviamente, ma anche motivazioni economiche, con i costi di produzione di energia pulita ormai in allineamento con quelli dei combustibili fossili. Oltre a questo c’è una spinta forte che arriva proprio dai consumatori, che esigono un cambiamento (come evidenzia la crescita di richiesta di veicoli elettrici). Lo stesso dicasi per i mercati, con una sempre maggiore attenzione verso gli investimenti sostenibili.

Quello che resta da chiedersi è quando durerà ancora il predominio energetico del petrolio. Secondo British Petroleum, a seconda dell’accelerazione del processo di transizione energetica, il calo potrebbe oscillare tra il 10% e il 55% entro il 2050. Se questo sprint dovesse andare anche oltre le previsioni, lo scenario più aggressivo sarebbe di un calo addirittura dell’80%.

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La biomassa legnosa, la rinnovabile per eccellenza al centro della seconda edizione di Bie-Biomass Innovation Expo

Milano – 12 giugno 2019 – Sostenibili, rinnovabili ed economiche, le biomasse legnose per la produzione del calore sono sempre più strategiche per il futuro climatico del nostro paese ed il raggiungimento del nuovo target europeo fissato al 32% di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili entro 2030. Una sfida importante che risulta quindi più raggiungibile anche grazie a questa risorsa disponibile in grande quantità e che, grazie all’innovazione tecnologica, inquina meno delle fonti fossili.

Sarà proprio l’innovazione tecnologica la chiave di lettura della seconda edizione di BIE- BIOMASS INNOVATION EXPO, la manifestazione dedicata alla filiera delle biomasse termiche che si svolgerà dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Milano in concomitanza con MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili. In scena a BIE BIOMASS INNOVATION EXPO, le tecnologiche più sofisticate e performanti sul fronte della qualità dell’’aria, del rendimento termico, del risparmio e infine anche del design. Il progresso nella tecnologia ha portato alla produzione di apparecchi e impianti sempre più efficienti e sempre meno inquinanti, prodotti, soluzioni e sistemi di ultima generazione, in grado di trattare le emissioni provenienti dalla combustione prima che vengano immesse in atmosfera riducendo i livelli di quantità e tossicità, grazie a sistemi di regolazione della combustione, filtrazione e recupero dei fumi. La biomassa legnosa rilascia, infatti, alcuni elementi nocivi, ma i loro livelli quantità e tossicità dipendono dalla qualità della legna e dal processo di combustione. In più, l’utilizzo di prodotti di combustione certificati, la corretta installazione, la pulizia e la manutenzione periodica garantiscono massima efficienza, basse emissioni di PM10 e rendimenti elevati per caldaie, stufe e generatori di calore a biomassa. L’innovazione quindi fa la differenza!

Il riscaldamento da biomassa legnosa, pellet, cippato, legno, è una fonte eco-friendly che porta numerosi vantaggi sia di natura economica che ambientale. Sono molti gli aspetti che spingono ad investire in queste soluzioni sia per il settore residenziale che per il mondo industriale o commerciale. Fra quelli  più significativi  ci sono: disponibilità della risorsa in natura, soprattutto sul territorio del nostro paese: valorizzazione di una risorsa altrimenti inutilizzata (es. scarti lavorazione del legno o potature); programmabilità in base alle esigenze della rete, a differenza delle altre rinnovabili; risparmio economico rispetto a gasolio o gas; incentivi governativi a supporto dell’installazione; sensibile riduzione della bolletta energetica e riduzione della dipendenza da fonti fossili importate.

Infine, riscaldare attraverso residui forestali, agricoli e delle lavorazioni del legno, contribuisce a tenere puliti boschi e terreni, rappresenta una fonte di reddito aggiuntiva a quello tradizionale delle attività agroforestali contribuendo a creare nuovi posti di lavoro sul territorio. Le ricadute socio-economiche della diffusione di impianti a biomassa

hanno un riflesso positivo sull’occupazione soprattutto nelle zone rurali del nostro paese. Entrando nel dettaglio, le ricadute socio-economiche della diffusione di impianti a biomassa si possono collocare in tre livelli di impatto: il primo, diretto dato dalla progettazione, costruzione dell’impianto, che comprende l’attività di manutenzione per tutto il suo ciclo di vita e il numero di occupati direttamente impiegati; il secondo, indiretto coinvolge i  fornitori e i settori a monte e a valle della filiera, dai produttori di cippato e pellet ai trasportatori e gli erogatori di servizi; e infine, il terzo lindotto che riguarda il circolo virtuoso della filiera nazionale che attiva nuovi processi produttivi coniugando domanda e offerta locali di rinnovabili da risorse legnose.

BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO 2020 sarà l’occasione per scoprire le tendenze più innovative in materia di generatori di calore da biomassa legnosa, sviluppare i temi di maggior interesse, quelli di criticità e di maggior attualità per tutta la filiera ed offrire così un momento di incontro e confronto per tutto il mondo dell’impiantistica internazionale che ogni due anni si dà appuntamento a MCE e, dalla scorsa edizione anche a BIE.

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili su www.bie-expo.it e sui profili facebook e linkedin.

BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO – è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.

Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected]

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Pavanello Serramenti parteciperà alla settimana Europea dell’Energia Sostenibile

È in programma dal 13 al 17 giugno l’undicesima edizione della Settimana Europea dell’Energia Sostenibile, un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea che mira a diffondere informazioni e casi virtuosi, nonché a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi del risparmio energetico e delle rinnovabili. Nel calendario degli Energy Days è presente anche un appuntamento organizzato da Pavanello Serramenti.

La Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (EUSEW) è l’evento più importante su scala europea tra quelli dedicati all’impatto che hanno i consumi energetici sulle risorse del pianeta. L’appuntamento principale è rappresentato dal convegno che si svolgerà a Bruxelles dal 14 al 16 giugno per discutere delle politiche energetiche adottate dall’Unione Europea. A questo incontro interverranno autorità pubbliche, ONG, rappresentanti del mondo del business e dei consumatori, la cui partecipazione sarà finalizzata a valutare, e contribuire a raggiungere, gli obiettivi energetici stabiliti dall’UE.

Ma nel corso del mese di giugno in molte altre città d’Europa sono previsti centinaia di happening denominati Energy Days che comprendono mostre, conferenze, seminari, concerti, progetti online e altre iniziative, tutte accomunate dall’intento di promuovere un maggiore uso delle rinnovabili e comportamenti che consentano di ridurre la quantità di energia utilizzata. Nel 2015 sono stati più di 500 gli Energy Days che si sono svolti in 66 Paesi, anche al di fuori dell’Unione. Le città italiane coinvolte sono state 59. Una delle prime a comparire sulla mappa dedicata a EUSEW 2016 è stata Rovigo, dove si trova la Pavanello Serramenti.

Infatti proprio presso la sede dell’azienda avrà luogo un incontro per illustrare l’importanza dei serramenti in un’ottica di risparmio energetico. La sensibilità dimostrata da Pavanello verso questo tema è certificata dal marchio “Finestra Qualità CasaClima” di cui l’azienda può fregiarsi dal 2011, essendo stata uno dei primi produttori in Italia ad avere i requisiti per ottenerlo. È una conferma dell’attenzione rivolta non solo all’efficienza dei serramenti prodotti ma anche alla professionalità con cui viene effettuata l’installazione, un’accortezza decisiva se si vuole ottenere le prestazioni migliori, quelle che permettono di diminuire gli sprechi, le spese e i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento. Consumi che, secondo i dati diffusi dall’Unione Europea, assorbono il 50% dell’energia utilizzata nel nostro continente. Sono dati che trovano conferma nelle ricerche condotte dall’industria del serramento, grazie alle quali si è appurato che, quando le guarnizioni degli infissi non sono performanti, si ha una notevole fuoriuscita d’aria e in poche ore si può addirittura verificare un ricambio completo, con conseguente dispendio di energia nel caso si tratti di un ambiente riscaldato o rinfrescato.

L’incontro presso la sede di Pavanello Serramenti, situata a Rovigo in Via del Lavoro 13, è stato chiamato “A window to energy saving” (“Una finestra sul risparmio energetico”) ed è aperto a tutti coloro che sono interessati ad approfondire la possibilità di realizzare un risparmio energetico ed economico grazie alla sostituzione di serramenti tecnologicamente obsoleti. L’inizio è fissato alle ore 9 di lunedì 13 giugno e la durata prevista è di un’ora. Il relatore sarà il dott. Marco Pavanello.

In questa pagina si possono visualizzare gli altri appuntamenti in programma in tutta Europa: http://eusew.eu/look-energy-days

Per ulteriori informazioni scrivere a [email protected] o telefonare allo 0425/474515.

 

 

 

Federico Nanut

Ufficio Stampa L’Ippogrifo®

Tel. +39 040 761404

Skype Ippogrifo.nanut

www.ippogrifogroup.com

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NASCE NATIVA BY GENIALENERGY

L’energia è il motore dell’economia mondiale e rappresenta il punto cruciale per l’espansione del genere umano.  GenialEnergy, divisione di Ecogenia, ha come obiettivo la realizzazione della piena autonomia energetica per gli edifici aziendali e residenziali, attraverso l’utilizzo di impianti che sfruttano le energie rinnovabili. Il sole, il vento, l’acqua e la terra rappresentano un fonte inesauribile di energia che l’uomo deve imparare a utilizzare e rappresenta il vero futuro per la nostra razza.
Il debito energetico è il reale problema che ogni proprietario o inquilino di un immobile di trova ad affrontare. Il costo dell’energia è così elevato da essere diventato un vero e proprio debito. Sulla base di queste evidenze GenialEnergy concretizza progetti finalizzati al raggiungimento della piena autonomia energetica analizzando i dati dell’immobile per stabile il debito energetico e attraverso gli “Energy System Integrator”, proporre la miglior combinazione di prodotti per ridurre o azzerare il costo energetico dell’edificio, migliorando al contempo la qualità e il comfort abitativo. I sistemi installati più frequentemente da GenialEnergy sono gli Impianti fotovoltaici, i sistemi di accumulo, il solare termico, le Caldaie ibride, la Micro-cogenerazione, la Green domotica, le Luci led.
Recentemente, grazie alle continue ricerche e studi di soluzioni innovative, GenialEnery si sta occupando della distribuzione di prodotti di ultima generazione come i Thermomulticlimax Nativa, l’innovazione tecnologica nel campo della produzione di calore, acqua sanitaria e rinfrescamento nei settori civili ed industriali.
Il ThermoMultiClimax NATIVA è un innovativo sistema per climatizzare l’ambiente. Attraverso un fenomeno idromeccanico genera calore utilizzando l’energia contenuta in una bolla d’acqua. Il calore generato da ThermoMultiClimax non è dovuto quindi alla combustione di gas metano o gpl come avviene nelle tradizionali caldaie, ma tramite un fenomeno fisico generato meccanicamente da un motore elettrico. Questo comporta quindi che per generare calore, l’unica fonte di energia utilizzata è la corrente elettrica. L’innovativo processo fisico che l’azienda è riuscita a creare, genera innumerevoli vantaggi dal punto di vista economico. In primo luogo grazie all’elevata efficienza di questo processo, il consumo elettrico è estremamente ridotto e di conseguenza i costi di gestione sono più bassi rispetto a qualsiasi altro sistema di riscaldamento attualmente in commercio. L’applicazione di NATIVA non necessita di lavori di muratura nè di cambiamenti delle strutture esistenti per il riscaldamento e si adatta a qualsiasi tipo di impianto di riscaldamento esistente: caloriferi tradizionali, pannelli radianti, fan coil, a pavimento…
Per avere acqua calda sanitaria si può collegare NATIVA a un boiler oppure a un accumulo di acqua tecnica che, attraverso uno scambiatore di calore, permette la produzione di acqua calda sanitaria in modo istantaneo, con caratteristiche organolettiche migliori. L’accumulo di acqua tecnica funziona da inerzia termica,permettendo migliori rendimenti e ulteriore riduzione dei costi di gestione.
Sono disponibili NATIVA con potenza termica di 12,5kW, 25 kW e di 50kW, con in più la possibilità di richiedere un custom personalizzato per delle specifiche esigenze sotto ogni aspetto, dalla potenza termica alla personalizzazione del software. Tutti i modelli NATIVA sono disponibili nelle versioni BASIC, MEDIUM e TOP che si differenziano tra di loro per gli optional applicati. Utilizzare il sistema NATIVA per generare calore apporta notevoli vantaggi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista economico. L’utilizzo di energia elettrica e gli alti rendimenti del generatore, rendono la produzione del calore più economica di qualsiasi altra soluzione ad oggi presente sul mercato. Grazie agli alti risparmi e alla assenza di danni provocati dal sistema NATIVA all’ambiente, la macchina rispetta i requisiti per entrare a far parte di quella cerchia di sistemi che dispongono di incentivi statali all’acquisto, rendendo il sistema NATIVA economico non solo nell’utilizzo ma anche nell’acquisto.
L’innovativo processo fisico che GenialEnergy è riuscita a con la ThermoMultiClimax genera notevoli vantaggi dal punto di vista economico, con una riduzione dei consumi di oltre il 70%. Ha dichiarato Luciano Ciardiello, responsabile di GenialEnergy: “La nostra forza consiste nel saper proporre le migliori soluzioni ai clienti e nel realizzarle con le tecnologie più avanzate sul mercato. Le valutazioni sul dispendio energetico dei diversi edifici vengono effettuate con grande attenzione e le proposte di intervento ponderate di volta in volta sulla base di criteri ingegneristici e grazie all’ottima conoscenza del mercato dei prodotti fotovoltaici e solari che abbiamo.” GenialEnergy permette dunque di mettere la propria clientela nelle condizioni migliori per sfruttare le risorse rinnovabili della natura, limitare gli sprechi e risparmiare.

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Tecnologie delle Energie Rinnovabili: visitare la fiera BioEnergy Italy 2014

Visitare BioEnergy Italy 2014 è gratis effettuando la pre-registrazione entro il 2 marzo!

I visitatori che entro il 2 Marzo 2014 effettueranno la pre-registrazione potranno entrare con un BIGLIETTO OMAGGIO GIORNALIERO presentandosi alle casse con la stampa della conferma di registrazione che verrà inviata via mail.

BioEnergy Italy 2014 è da mercoledì 5 a venerdì 7 marzo dalle 9:30 alle 18:00 a Cremona presso il quartiere fieristico in Piazza Zelioli Lanzini 1.

Il costo del biglietto di ingresso è di 10 euro (ridotto 1 euro).

Il Salone delle Tecnologie per le Biomasse e le Rinnovabili in Agricoltura BioEnergy Italy si svolge a Cremona, al centro della Pianura Padana, un nodo commerciale di primaria importanza in cui si intersecano le economie più rilevanti d’Italia e d’Europa.

Facilmente raggiungibile in auto, in treno ed in aereo, CremonaFiere è oggi una realtà in continua crescita ed espansione con un ruolo di sempre maggiore spessore nello sviluppo dei mercati di riferimento.

 

I VISITATORI di BioEnergy Italy

Dall’indagine condotta sui visitatori della scorsa edizione è emerso che:

  • 80% ha giudicato il programma eventi interessante
  • 81% dei visitatori ha sviluppato o ha intenzione di sviluppare business con gli espositori
  • 98% dei visitatori considera la manifestazione altamente qualificata

Il profilo dei visitatori di BioEnergy Italy comprende: agricoltori, tecnici, installatori, manutentori, operatori settore rinnovabili, allevatori, ricercatori, pubbliche amministrazioni, distributori, industrie alimentari.

Visitare BioEnergy 2014

 

10 BUONI MOTIVI PER VISITARE BIOENERGY ITALY

 

Affermata da anni anche a livello internazionale, BioEnergy Italy è una delle più importanti manifestazioni fieristiche riguardanti un settore in continua crescita: la produzione di energia da fonti rinnovabili.

  1. punta molto sulla specializzazione e la professionalità
  2. è un’esposizione internazionale di alto livello
  3. propone anche un programma di eventi progettato per fornire spunti concreti agli operatori
  4. è laboratorio tecnologico ma anche di idee e soluzioni innovative
  5. si avvale della collaborazione di prestigiose realtà: Legambiente, Confagricoltura, AITA, AIIPA, ENEA, Consorzio Italiano Biogas, Chimica Verde, Università di Torino e di Milano.
  6. ospita gli specialisti più qualificati a livello internazionale
  7. approfondisce le principali tematiche del settore dal punto di vista: tecnico, economico, scientifico,politico -lo sfruttamento degli scarti dell’industria alimentare, la normativa più recente, il fotovoltaico di ultima generazione, la bietola da biogas, il rapporto energia-territorio, la produzione di bioplastiche e l’offerta formativa e professionale
  8. è una panoramica completa e approfondita di tutto il settore
  9. è realizzata da due dei protagonisti del panorama fieristico internazionale per il settore: CremonaFiere (con l’esperienza della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, Italpig e Vegetalia AgroEnergie) e DLG International, partner tedesco organizzatore di manifestazioni come AgriTechnica, EuroTier e BioEnergy Decentral
  10. la città di Cremona: tra musica, arte e buona tavola, il simbolo del “vivere bene” italiano: un luogo ideale per apprezzare le eccellenze del territorio quando termina la giornata in Fiera.

 

SETTORI CHE ESPONGONO a BioEnergy Italy 2014

  • Biogas
  • Biomasse
  • Fotovoltaico
  • Solare
  • Geotermico
  • Idroelettrico
  • Eolico
  • Biocarburanti e biocombustibili
  • Pale caricatrici, rimorchi, container ecc.
  • Attrezzature macchinari accessori componenti per impianti a energie rinnovabili
  • Sistemi di riciclaggio e smaltimento sottoprodotti della lavorazione
  • Sistemi di sicurezza
  • Produttori e Utility
  • Strumenti di misurazione e controllo
  • Commercializzazione componenti e materiali per impianti
  • Servizi
  • Software
  • Progettazione e consulenza
  • Ricerca e sperimentazione
  • Associazioni istituzioni ed enti
  • Servizi assicurativi finanziari e bancari
  • Certificazione
  • Stampa specializzata

Cremona BioEnergy Italy

 

CREMONA

La città di Cremona, al centro di una delle aree più produttive d’Europa, conserva una dimensione e un stile di vita che ne fanno un luogo ideale per apprezzare le eccellenze del territorio quando termina la giornata in Fiera.

Capitale della musica e della liuteria, Cremona vanta musei prestigiosi, una splendida pinacoteca, un rinomato teatro, e decine di ristoranti e trattorie in cui apprezzare un’ottima cucina tradizionale.

BioEnergy Italy 2014 è dal 5 al 7 marzo dalle 9:30 alle 18:00 a Cremona presso il quartiere fieristico CremonaFiere.

 

 

 

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BioEnergy Italy 2014: biomasse e rinnovabili, appuntamento per tutto il settore

 

BioEnergy Italy 2014 dal 5 al 7 marzo a Cremona: Salone delle Tecnologie per le Biomasse e le Rinnovabili in agricoltura.

BioEnergy Italy è la manifestazione più professionale in Italia per le fonti rinnovabili di energia: quest’anno si tiene la sua 4^ edizione con un ricco programma di workshop, seminari e aziende espositrici provenienti da tutta Italia e da Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca.

BioEnergy Italy 2014 è il marketplace più efficace per il settore delle rinnovabili anche perché si svolge nel più grande e importante distretto italiano per la produzione di energia da fonti rinnovabili: Cremona e la pianura padana.

BioEnergy Italy è così apprezzata dagli operatori professionali anche perché è realizzata da due dei protagonisti del settore fieristico internazionale per il settore:

 

  • CremonaFiere con l’esperienza della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, Italpig e Vegetalia AgroEnergie
  • DLG International partner tedesco organizzatore di manifestazioni come AgriTechnica, EuroTier e BioEnergy Decentral.

 

BioEnergy Italy è ormai accreditata come la Manifestazione che non solo propone le migliori attrezzature e tecnologie per lo sviluppo del business delle fonti rinnovabili di energia, ma che è anche un osservatorio altamente qualificato che consente agli addetti ai lavori di avere una panoramica completa sui moltissimi temi legati a questo comparto.

Oltre alla ricca esposizione di tecnologie e servizi nelle rinnovabili BioEnergy Italy presenta un denso programma scientifico-seminariale rivolto ai professionisti dell’energia e a chi intende entrare nel settore, realizzati in collaborazione con le maggiori Istituzioni e Associazioni italiane ed internazionali.

Tra i temi che vengono trattati nei convegni e workshop di BioEnergy Italy 2014:

  • Uso degli scarti agroalimentari a fini energetici
  • Uso sostenibile di colture dedicate
  • Smart grid
  • Aggiornamenti su normative e incentivi
  • Offerta formativa e opportunità professionali
  • Giornata mondiale del Mais
  • Pollina per la produzione di energia
  • Impianti di piccole dimensioni
  • Direttiva nitrati
  • Manutenzione e ottimizzazione impianti
  • Esperienze reali di aziende
  • Premio Best Practices in collaborazione con Legambiente

A BioEnergy Italy 2014 sono attesi oltre 9.000 visitatori professionali e 6 delegazioni di operatori esteri: investitori, operatori e tecnici del settore italiani ed esteri, Energy Manager e le principali istituzioni del settore saranno in fiera alla ricerca delle migliori soluzioni tecniche per acquistare nuovi impianti o migliorarne l’efficienza.

A BioEnergy Italy 2014 c’è una reale occasione di incontrare nuovi clienti: ulteriori opportunità di business arrivano dalla presenza in fiera di tutti i più importanti operatori italiani e di delegazioni di operatori dalla Danimarca e dall’Est Europa.

 

La manifestazione BioEnergy Italy 2014 è realizzata con il patrocinio di:

  • Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
  • Regione Lombardia
  • Fire – Federazione Italiana per l’uso razionale dell’Energia
  • Associazione Industriale Cremona
  • Confartigianato Cremona
  • Legambiente
  • Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani

Il programma eventi è realizzato in collaborazione con:

  • AITA – Associazione Italiana di Tecnologia Alimentare
  • C.R.P.A. – Centro Ricerche Produzioni Animali
  • ENEA
  • DGL International
  • Legambiente
  • Chimica Verde
  • Confagricoltura
  • Fire – Federazione Italiana per l’uso razionale dell’Energia
  • Libera Associazione Agricoltori Cremonesi
  • Gruppo Ricicla

 

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Rinnovabili in agricoltura: le aziende del settore espongono a BioEnergy Italy 2014

BioEnergy Italy 2014BioEnergy Italy è la manifestazione punto di riferimento per il settore delle energie rinnovabili: impianti, manutenzione, efficienza, upgrading di sistemi e tecnologie innovative.

La fiera BioEnergy Italy si svolge a Cremona, all’interno del più grande e importante distretto italiano per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Qui si possono incontrare i maggiori investitori: aziende agricole, industrie alimentari e amministrazioni territoriali che credono fortemente nel settore.

Nel 2014 BioEnergy Italy è alla sua quarta edizione: un percorso fatto di successi e riconoscimenti per il team di CremonaFiere che crede fortemente in questo settore e nella manifestazione.

 

Il nome e l’importanza di BioEnergy Italy stanno crescendo velocemente: BioEnergy Italy 2014 è l’appuntamento riconosciuto a livello internazionale dove si incontrano le più importanti aziende del settore delle energie rinnovabili.

Dall’indagine condotta nell’edizione passata di BioEnergy sono emersi dati significativi che rendono l’idea dell’importanza di esporre a BioEnergy Italy 2014: l’81% dei visitatori ha sviluppato business con gli Espositori di BioEnergy Italy o ha intenzione di farlo.

Esporre a BioEnergy Italy 2014 significa avere visibilità e relazioni commerciali con un vasto pubblico di operatori professionali del settore.

L’anno scorso, nel 2013, sono stati 9.884 i visitatori professionali che hanno popolato gli stand di BioEnergy (+20% rispetto all’anno precedente).

Anno dopo anno il Salone delle Energie Rinnovabili di CremonaFiere attira un numero sempre crescente di aziende espositrici nazionali e internazionali.

Sono numerose anche le aziende espositrici che ogni anno tornano a BioEnergy Italy consapevoli dell’importanza di questa fiera come vetrina internazionale del settore e testimoni della possibilità concreta di stringere relazioni commerciali in sede all’evento.

Nell’edizione scorsa le aziende espositrici a BioEnergy Italy sono state 149 provenienti da Italia, Germania, Austria e Olanda. Lo spazio espositivo occupato ha visto un incremento del +11% rispetto all’edizione precedente.

 

BioEnergy Italy 2014 esporre

 

ESPORRE A BIOENERGY ITALY 2014

Esporre a BioEnergy Italy 2014 è molto semplice. Lo staff di CremonaFiere supporta gli Espositori durante tutta la preparazione alla Manifestazione e offre loro numerosi servizi opzionali per poter personalizzare la propria partecipazione, come ad esempio:

  • allestimenti personalizzati,
  • connessione internet,
  • workshop tecnici,
  • strumenti di comunicazione,
  • organizzazione di convegni e seminari.

Gli Espositori possono sfruttare numerosi strumenti per rendere la loro partecipazione sempre più efficace:

  • Programma workshop – Gli espositori hanno un’ulteriore opportunità di comunicazione. Potranno infatti organizzare workshop tecnici nei quali presentare i propri prodotti al pubblico della Manifestazione.
  • Presentazione delle Novità – I visitatori della Manifestazione sono sempre alla ricerca delle novità presenti in fiera, questo è lo strumento a disposizione degli espositori per presentare in anteprima i propri prodotti.

Inoltre lo staff di CremonaFiere fornisce agli espositori prima, durante e dopo la Manifestazione:

  • Supporto commerciale – Per trovare la migliore soluzione espositiva adatta alle vostre esigenze.
  • Supporto logistico – Per fornire tutte le soluzioni logistiche per l’allestimento, per l’accesso in fiera e tutto quanto utile per la partecipazione.
  • Supporto alla comunicazione – L’ufficio comunicazione è a disposizione degli Espositori per comunicare tramite i canali media dedicati alla Manifestazione

 

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Gli italiani amano il solare… ma lo conoscono bene?

Per l’89% degli italiani il solare è l’energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe puntare. Lo rivela il nono rapporto “Gli italiani e il solare”, pubblicato recentemente dalla Fondazione Univerde ed IPR marketing per l’inaugurazione del Solarexpo 2013. Gli italiani amano il solare dunque, ma lo conoscono bene?

Come di consueto per l’inaugurazione del Solarexpo la Fondazione Univerde ed IPR marketing hanno pubblicato i risultati del sondaggio “Gli italiani e il solare” , volto a fare il quadro su come viene percepita la questione energetica nel nostro Paese. I risultati sono molto favorevoli alla soluzione solare, giudicata semplice, pulita, sempre più economica, vantaggi che hanno fatto guadagnare al solare la simpatia di oltre il 90% degli Italiani. Una stima quella per la tecnologia solare che può essere tranquillamente condivisa, quello che può essere meno condiviso è il metodo piuttosto semplicistico con cui la ‘soluzione solare’ viene proposta, attraverso domande che forse non lasciano trasparire pienamente il rovescio della medaglia.

I principali risultati del rapporto si possono così riassumere:

  • Per l’89% degli italiani il solare è l’energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe puntare. Seguono eolico (54%), Idroelettrico (35%), Geotermia (25%), Nucleare (17%), Biomasse (16%), Gas (14%), Carbone (2%), Petrolio (1%);
  • il 79% degli italiani è propenso ad utilizzare direttamente l’energia solare;
  • il 92% degli italiani sarebbe favorevole ad installare pannelli FV nel proprio condominio utilizzando un incentivo pubblico. (sarebbe stato forse interessante porre una domanda simile per valutare la propensione all’installazione senza incentivo pubblico);
  • il 48% degli italiani sarebbe per l’abolizione degli incentivi se questi venissero sostituiti con semplificazioni burocratiche e la libertà di autoprodurre e vendere energia in rete, il 38% è contrario alla loro abolizione;
  • il 90% degli italiani considera doveroso per la salute e per il clima chiudere le centrali a carbone e ad olio combustibile entro il 2020;
  • Il 77% degli italiani non conosce le smart grid ma il 54% degli interpellati le giudica un’ottima iniziativa quando queste vengono definite le reti intelligenti decise dall‘Unione Europea con cui ogni cittadino potrà non solo ricevere e comprare energia ma diventare produttore, da solo e in comunità, e anche vendere energia ad altri attraverso la rete.
  • l’ 88% degli italiani risulta favorevole all’applicazione di una carbon tax, il 40% pensa però che ciò sarà difficile da realizzare.

Questi risultati danno un’idea su quello che è il ‘polso’ degli italiani sulla questione energetica, dati certamente interessanti e su cui riflettere.

Forse però per il sondaggio che precederà il Solarexpo 2014 si potrebbero proporre delle domande un po’ più pragmatiche, pur senza pretendere che i cittadini italiani diventino esperti delle criticità che può comportare per il sistema e per il mercato elettrico un’ampia diffusione del solare. Ad esempio si potrebbe lasciar intravvedere cosa potrebbe comportare dal punto di vista burocratico e fiscale poter vendere ad altri l’energia elettrica attraverso le smart grid (bisognerebbe quanto meno saper comprendere in cosa consiste un contratto di fornitura e si dovrebbe produrre una bolletta, per quanto semplificata). Si potrebbe inoltre suggerire cosa comporterebbe dal punto di vista dei costi dell’energia elettrica l’eliminazione delle centrali a carbone e la loro sostituzione con impianti a fonti rinnovabili. Oppure, per consentire una valutazione più informata, si dovrebbe far sapere agli intervistati che l’applicazione di una carbon tax sui prodotti energetici proporzionale alle emissioni di CO2 risulterebbe in percentuale molto più gravosa per chi ha un reddito basso e può intervenire in maniera marginale sui propri consumi (ad esempio con una ristrutturazione edilizia o acquistando un’auto meno inquinante) mentre risulterebbe in percentuale meno gravosa per chi ha redditi elevati.

In ultimo una piccola considerazione sul comunicato stampa relativo alla presentazione del rapporto che riporta nel cappello: Dal 90% degli italiani NO al carbone e SI al solare, anche con nuovi incentivi. Pecoraro Scanio: “Nel 2020 chiudere le centrali a carbone e a olio combustibile. Nel 2050, 100% di energia da rinnovabili. Subito nuovi incentivi normativi ed economici”. Un’interpretazione a dir poco assai colorita dei risultati del sondaggio e che sembra voler fornire alla stampa una chiave di lettura preconfezionata dei dati, anch’essa eccessivamente semplificata.

Leggi l’articolo sul blog di Assoelettrica

Fonte: Assoelettrica

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Assoelettrica: “Non possiamo pagare da soli il conto della crisi”

Tra crisi del settore elettrico, overcapacity e le recenti polemiche sul fotovoltaico, Assoelettrica chiede “equità” verso gli impianti termoelettrici. L’intervista di Chicco Testa alla Staffetta Quotidiana

Chicco Testa La polemica tra fotovoltaici ed elettrici “tradizionali” si è già surriscaldata, ma ancora non è del tutto chiaro di cosa si parli, quali siano le opzioni in campo. Opzioni che riguardano un problema comune: come gestire questa situazione di overcapacity. Cosa chiede Assoelettrica?

Intanto vorrei chiarire una questione personale. Oltre alla presidenza di Telit (una società che produce tecnologie per le telecomunicazioni, ndr) ho un’azienda che si chiama Eva. Sette-otto anni fa ho investito insieme a Franco Bernabè in una società di giovani ingegneri bresciani il cui obiettivo era la realizzazione di piccoli impianti idroelettrici. Sviluppare un impianto idro comporta una fatica considerevole perché ogni impianto ha una sua caratteristica, localizzazione, territorio, portata, geologia, idrogeologia ecc. Abbiamo fatto 4-5 impianti e poi ci siamo accorti degli incentivi al fotovoltaico e abbiamo investito. È una cosa molto più semplice, gli impianti sono tutti uguali. Il primo lo abbiamo fatto con l’aiuto di un Epc, poi ci siamo resi conto che l’ingegneria è semplicissima e ce li siamo fatti in casa.

I pannelli li avete comprati in Cina?

Ovviamente. E abbiamo realizzato 13 MW. Quando guardo i conti… facciamo 7 milioni di fatturato di cui 5 di Ebitda.

Tornando al punto: cosa chiedete per uscire da questa situazione?

Quando sono arrivato in Assoelettrica mi sono reso conto dello sconquasso che il sistema aveva subito. Una buona parte della situazione è compromessa. Il danno più grosso, ancor prima della questione dei costi, è quello prodotto sul sistema elettrico nazionale. La riforma Bersani era ottima (la liberalizzazione del mercato elettrico con il dlgs 79/99, ndr), ha spinto le aziende a fare investimenti importantissimi che hanno rinnovato completamente il parco termoelettrico italiano. Quando eravamo pronti a fare la nostra parte – tra l’altro con il prezzo del gas che scendeva – è arrivata questa botta che ha cambiato le carte in tavola e ha fatto sì che il mercato libero praticamente non esista più. Il 50% circa dei volumi e il 60% del fatturato del settore deriva da vari regimi amministrati. Insomma, il mercato contendibile si è ridotto a un 50% circa in termini di volumi e in termini di fatturato al 40% circa. Da questa situazione non risaliremo più, o comunque ci resteremo a lungo.

Sul Corriere della sera e su Repubblica sono usciti qualche giorno fa due articoli (un editoriale di Alesina e Giavazzi e un commento di Iezzi) che chiedevano, rispettivamente, il taglio retroattivo degli incentivi alle rinnovabili e la revisione degli oneri di sistema. È d’accordo?

Non voglio trasformare questa storia in una battaglia. Intanto bisogna mettersi d’accordo su cosa vogliamo. Per me è chiaro che l’Italia ha due obiettivi di politica energetica. Il primo è avere l’energia. Su questo punto siamo tutti d’accordo ma dieci anni fa questo non era un problema banale. Il secondo è avere energia a basso costo. E su questo non c’è accordo. Certo, abbiamo gli impegni di Kyoto e quelli assunti in sede europea, ma le cose andavano fatte in maniera completamente diversa. È stato fatto uno spreco di proporzioni gigantesche. Poi bisogna mettersi d’accordo sui numeri. Come si fa a sostenere che il fotovoltaico porta benefici sui prezzi dell’energia per 1,4 miliardi (il riferimento è al rapporto Irex di Althesys, ndr v. Staffetta XXX)? È chiaro che se aumento l’offerta di energia in determinate fasce, in quelle ore il Pun scende. Il problema è: quanto ho pagato per ottenere questo? Potrei fare anche energia con Chanel n. 5, e l’effetto sarebbe lo stesso, se qualcuno mi pagasse il profumo. Ma quanto mi costa? Senza contare che l’Italia è l’unico Paese che paga sia l’incentivo che l’energia. Un altro punto da chiarire è che non c’è un risparmio sul gas non importato, perché ai produttori fotovoltaici, quando prendono il prezzo marginale, paghiamo un prezzo che comprende anche quello del gas. Io chiedo equità per quanto riguarda gli impianti termoelettrici.

Quindi la soluzione è un capacity payment? E come finanziarlo?

Che l’Autorità per l’energia prenda in considerazione tre fattori fondamentali. Il primo è la sicurezza del Paese, cioè quanti impianti servono prendendo in considerazione il caso peggiore, quello in cui piove e non c’è vento e quindi non c’è produzione da rinnovabili intermittenti.  Il secondo è la riserva e il terzo la flessibilità che gli impianti devono garantire per adattarsi alla curva di carico che viene determinata in gran parte del giorno dalla presenza o dall’assenza degli impianti fotovoltaici. Quanto costa tutto questo? Non lo so e non spetta a me dirlo. Sono le stesse condizioni che l’Autorità ha già considerato con le gare che vanno fatte quest’anno per il 2017. Ma da qui al 2017 c’è il rischio che una grande quantità di impianti termoelettrici vengano fermati. Insomma, mi sembra che sia giusto che il transitorio venga affrontato secondo questi principi. C’è poi da considerare che nella legge Sviluppo c’è un comma che dice che tutto questo deve avvenire senza oneri ulteriori per il sistema. Su questo sono d’accordo perché altrimenti ammazziamo i consumatori. E quindi i soldi devono essere presi con equilibrio e restando dentro il sistema, andando a prenderli da chi crea le disfunzioni. Se devo garantire la riserva a un impianto fotovoltaico mi sembra giusto che sia l’impianto fotovoltaico a pagarla.

Dunque una sorta di solar tax, di cui ha parlato qualcuno?

Qualsiasi misura viene presa l’importante è che le risorse restino all’interno del sistema. Non può essere un’altra tassa che finisce alle Finanze o a risanare il bilancio dello Stato. Anche la benzina ha degli oneri fiscali grossi e probabilmente ingiustificati. Lì però se non consumi benzina non paghi neanche le tasse. Invece gli oneri di sistema sono un ammontare fisso. E se riduciamo la base imponibile, come sta succedendo per il calo dei consumi, entriamo in un circolo vizioso per cui l’energia costa sempre più cara, se ne consuma sempre di meno, le aziende se ne vanno e gli oneri di sistema continuano ad aumentare percentualmente.

Quindi chiedete un capacity payment transitorio.

A mio modo di vedere ci vorrebbe un transitorio che risponda alle tre condizioni che ho detto, se vogliamo evitare una chiusura massiccia di impianti termoelettrici. E non sto parlando degli aspetti sociali, questo è un fattore che va trattato separatamente. Io parlo di sicurezza, riserva e capacità di rendere flessibile il nostro sistema elettrico.

Non crede ci sia stato un eccessivo “entusiasmo” nell’investire in impianti termoelettrici negli anni scorsi?

Se nel ’98 qualcuno avesse detto alle aziende elettriche che nel 2007 avrebbero fatto partire un ciclo di investimenti incentivato, forse si sarebbero comportate diversamente.

Tornando alla sicurezza del sistema, in questo momento abbiamo una riserva colossale rispetto alla domanda effettiva. È veramente a rischio la sicurezza se chiude, diciamo, un 30% dell’attuale capacità?

Non so. Dipende molto dalla situazione “estrema” che si prende in considerazione e dalle diverse zone del Paese. Certo, il margine di riserva oggi è molto alto, e dipende anche dalla recessione. Le nostre aziende stanno ricorrendo alla cassa integrazione. E so benissimo che anche il termoelettrico dovrà pagare il suo prezzo, e già lo sta facendo con la chiusura di piccoli impianti. Ma trovo politicamente ingiusto e sbagliato da un punto di vista generale che a pagare tutto questo debba essere solo l’industria termoelettrica. Io non voglio misure ad hoc che abbiano come obiettivo di salvare questo o quell’impianto. Se dobbiamo fare così, allora sarebbe meglio tornare ai prezzi amministrati. Penso invece che il Paese debba fare uno sforzo per salvare i principi di un mercato liberalizzato. Quindi chiedo provvedimenti che corrispondano a criteri oggettivi. Poi i termoelettrici si faranno i loro conti.

Quel che è certo è che il sistema è cambiato e che probabilmente andrà sempre più nella direzione, non solo di un maggiore apporto di fonti rinnovabili, ma anche verso un generale aumento della generazione distribuita. Quale soluzione, quale ruolo per i termoelettrici “tradizionali”?

Il punto è che ogni kWh che transita sulla rete o che usa la rete come magazzino o come sistema di scambio deve concorrere agli oneri di sistema. Non ci possono essere eccezioni. Punto. Se le reti interne di utenza o i sistemi efficienti di utenza sono un sistema per fare in modo che chi prende gli incentivi nemmeno paga gli oneri di sistema… Faccio un esempio: se un’azienda di distribuzione fa un contratto con un’azienda che utilizza come fonte integrativa un impianto a fonte rinnovabile intermittente, deve fornire a questa azienda anche il backup, la riserva. Quanto costa questo? Non può costare come costavano le vecchie tariffe amministrate. Le aziende di distribuzione questi discorsi cominciano a farli. I prezzi andranno rivisti per questo servizio di riserva, di disponibilità e di flessibilità.

Se è così bisognerà rimettere mano alle regole perché i Seu e le Riu sono esentati, così come lo scambio sul posto.

Quando parlo di recuperare risorse all’interno del sistema intendo anche questo.

Una volta ottenuta questa “perequazione”?

Che nessuno pensi di fare nuovi incentivi. Non si può parlare di grid parity e poi chiedere, come hanno fatto al convegno del Free, un sesto Conto energia.

Ma non si possono neanche toccare i diritti acquisiti, lo hanno detto anche i “saggi” nella loro relazione…

Non c’è alcun dubbio che questo dei diritti acquisiti è un grosso problema. Ma un conto è parlare di taglio degli incentivi e un conto è parlare di allocare correttamente i costi. Il punto è che non c’è una chiara percezione di quanto sia cambiato il sistema elettrico. In un sistema pre-liberalizzazione c’è un monopolio e dei pasti gratis perché il monopolio copre tutto. Ora non può più essere così. Dico di più: io sono entrato a gamba tesa nella discussione sulle smart grid, perché come Assoelettrica chiedo ed esigo che ogni investimento sia fatto domandandosi se aumenta o diminuisce il costo dell’energia elettrica.

Una delle accuse mosse dal fronte dei rinnovabili riguarda l’aumento dei prezzi serali. C’è chi ha parlato di collusione tra operatori termoelettrici.

Se c’è da vedere qualche cosa si veda. Ma bisogna considerare che l’impianto che sta fermo tutto il giorno, nelle poche ore serali si deve pagare gli ammortamenti, i costi operativi, il gas. Inoltre, in partenza e in fermata le centrali hanno un’efficienza del 20-30%. Faccio una provocazione: se non volete il capacity payment, proviamo a far fluttuare i prezzi liberamente e vediamo dove arriva il MWh il giorno che piove in tutta Italia e posso fare il prezzo.

I rinnovabili non sono i soli produttori a essere incentivati. Gli impianti essenziali e “must run” sono proliferati negli anni e hanno un costo rilevante. Anche questo “ammazza il mercato libero” e andrà ripensato.

Come dicevo, dobbiamo trovare principi che valgano per tutti. Non possiamo costruire un sistema elettrico che è fatto tutto di eccezioni. Altrimenti non funziona. Con la gradualità necessaria ma va fatto.

Sarà un compito non facile. Intanto, vede qualche terreno comune per tutti i produttori elettrici?

Abbiamo due frontiere che dovrebbero essere comuni. Innanzitutto: come far ripartire i consumi energetici ed elettrici in questo Paese. Ci sono una serie di sbottigliamenti che potrebbero essere fatti, a prescindere dalla recessione, a cominciare dal rispetto delle curve tariffarie che scoraggiano i consumi di energia elettrica in maniera che non ha più nulla a che fare con il problema dell’efficienza o del risparmio. Oggi l’elettricità viene usata con livelli di efficienza molto alti e corrisponde all’idea del benessere. Se devo mettere una pompa di calore o un condizionatore devo passare a 6 kW e la bolletta mi schizza.

Ma se cambiamo le tariffe in questo modo il cliente residente sotto i 3 kW vedrà aumentare i costi…

Ma questo cliente avrà un ufficio o una bottega o un’attività: quello che risparmia a casa lo spende da un’altra parte. Alle associazioni dei consumatori dico: vogliamo difendere i consumatori o solo una categoria di consumatori? Allo stato attuale risparmiamo per i consumi in casa e poi le aziende chiudono. Che guadagno abbiamo ottenuto? In Italia c’è una parte dei consumatori che spende meno della media europea e un’altra parte che spende di più. Anche questo andrebbe riequilibrato. Bisogna avvicinarsi alla situazione in cui i prezzi corrispondono ai costi, invece che fare esenzioni e sovraccarichi. La seconda frontiera riguarda l’elettrificazione dei consumi finali di energia. Io non sono un fan sfegatato dell’auto elettrica ma se vogliamo ripulire le nostre città le dobbiamo elettrificare. Prima di parlare dell’auto elettrica vorrei parlare di filobus, tramvie, metropolitane, che sono trasporti con rendimenti enormi rispetto agli autobus a gasolio. In città abbiamo milioni di punti di combustione, motori delle auto e caldaie a gas: se elettrificassimo queste cose miglioreremmo i rendimenti e avremmo città molto più pulite.

Fonte: Staffetta Quotidiana

 

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Tappa Roadshow Enel a La Sapienza

venerdì 14 dicembre 2012 ore 10.30
aula Gini – edificio di Statistica, piano terra
piazzale Aldo Moro 5, Roma

Venerdì 14 dicembre, presso l’aula Gini dell’edificio di Statistica, Sapienza ospiterà una tappa del roadshow Enel Foundation per la presentazione del bando “Energie per la ricerca”, promosso da Enel nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anno di attività insieme con la Fondazione Crui. Il progetto prevede l’assegnazione di 20 premi di ricerca nei campi delle fonti rinnovabili, dell’impatto economico della produzione energetica e della responsabilità sociale d’impresa. All’evento parteciperanno il rettore Luigi Frati, il delegato del rettore per il Rapporto con gli enti locali, per l’energia e l’ambiente, Livio de Santoli, il direttore Fondazione centro studi Enel Alessandro Costa e il docente di Storia contemporanea dell’Università di Torino Valerio Castronovo.
Il bando, che scade il 21 dicembre 2012, è finalizzato a incentivare la ricerca in campi strategici per lo sviluppo del Paese e per la competitività del sistema scientifico italiano. I 20 progetti selezionati saranno finanziati da Enel con un importo pari a 15.000 euro.
Le domande possono essere presentate da laureati dei corsi di laurea specialistica/magistrale o da dottori di ricerca di Ingegneria, Architettura, Chimica industriale, Scienze ambientali, Medicina, Economia, Statistica, Giurisprudenza, Scienze politiche, Scienze della comunicazione, Fisica, Matematica, Chimica e Geologia. Il bando e la domanda di partecipazione sono scaricabili dal sito di Fondazione Crui e di Enel Foundation, raggiungibili sui link in alto a destra.
La Fondazione Centro Studi Enel è un’istituzione no-profit finanziata da Enel dedita alla ricerca nell’ambito dell’energia e nei temi più ampi a essa correlati quali:
la socioeconomia,
lo sviluppo sostenibile e l’innovazione.
Il suo principale obiettivo è contribuire al confronto internazionale su questi temi, anche attraverso la promozione dell’alta formazione, la divulgazione e il sostegno ai nuovi talenti in campo scientifico.
La Fondazione è l’espressione della volontà di Enel per un impegno volto alla crescita della conoscenza, impegno dettato dall’esigenza di anticipare e interpretare i nuovi bisogni della società e dei mercati nell’attuale contesto globale.
Gli scenari che si delineano richiedono infatti lo sviluppo di nuovi saperi e di nuovi metodi interpretativi basati su un approccio interdisciplinare e comparato.
La Fondazione ha la missione di cogliere e analizzare i trend di più grande attualità con il duplice obiettivo di:
fornirne una chiave di lettura scientifica e rigorosa,
partecipare al dibattito scientifico internazionale.
Cogliendo le nuove sfide globali, la Fondazione Centro Studi Enel si pone gli obiettivi di esplorarne le implicazioni e sviluppare nuove visioni sui temi dell’energia, della socioeconomia, dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione.
Questi obiettivi vengono perseguiti anche attraverso la promozione dell’alta formazione, la divulgazione e il sostegno ai nuovi talenti in campo scientifico, attività imprescindibili per il progresso della società civile.

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Fotovoltaico: un settore che non conosce crisi, Italia leader in Europa

L’ Italia conferma il trend positivo di crescita nel settore fotovoltaico avviato ormai da diversi anni e continua a far registrare cifre da record. Come si evince infatti dal Global Market Outlook sul fotovoltaico, pubblicato dalla European Photovoltaic Industry Association,  l’Europa è leader mondiale nel fotovoltaico con il 75% del totale della potenza installata a livello mondiale. L’Italia è a sua volta leader europea dal 2011, con la maggior concentrazione di impianti nelle regioni adriatiche. Questi dati mettono in luce come il fotovoltaico sia ormai percepito come una tecnologia affidabile e, grazie agli incentivi statali garantiti dal Conto Energia, anche conveniente.

Chi sceglierà infatti di installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione, potrà beneficiare degli incentivi statali resi disponibili dal Governo mediante il Quinto Conto Energia.

Da oggi, grazie a Raggio Senza Pensieri, la nuova offerta per il fotovoltaico di Enel Green Power, chi volesse installare pannelli fotovoltaici sul proprio tetto potrà farlo scegliendo la taglia dell’impianto più adatta alle proprie esigenze e senza doversi preoccupare di tutti i dettagli e le pratiche burocratiche.

Enel Green Power, infatti, mette a disposizione differenti kit pensati su misura per i consumi di una famiglia.

I kit sono disponibili in diverse taglie: XS, S, M, L, XL, in grado di soddisfare le differenti esigenze di fabbisogno energetico delle abitazioni.

L’offerta, “chiavi in mano”, comprende tutti i passaggi: dal sopralluogo alla progettazione con installazione certificata e collaudo, l’assistenza alle pratiche burocratiche per la connessione alla rete e la richiesta degli incentivi, fino allo smaltimento dei moduli fotovoltaici a fine ciclo di vita.

L’impianto, inoltre, andando a creare una rendita per 20 anni, costituisce un investimento e non una spesa. L’energia prodotta genererà infatti ricavi superiori al costo di installazione e mantenimento grazie al risparmio sulla bolletta e agli incentivi statali. Una rendita annuale quindi, al riparo dai rischi di oscillazioni di mercato cui sono soggette altre forme di investimento.

 

Per saperne di più vai su: http://www.enelgreenpower.com

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Virtuoso Home: la soluzione di Enel Green Power per la domotica ecosostenibile

Il tema dell’efficienza energetica è sempre più al centro dell’attenzione dei cittadini, spinti da una maggiore sensibilità per l’ambiente e dalla consapevolezza che l’energia è un bene indispensabile, ma anche costoso. In questo contesto, il comportamento del consumatore nelle sue azioni quotidiane è di fondamentale importanza. Acquisire una maggiore sensibilità ad un uso più razionale dell’energia è una scelta irrinunciabile, che rappresenta da un lato un vantaggio per il cliente, che ottiene un risparmio economico in bolletta, e dall’altro per il pianeta, che giova di un minor inquinamento ambientale.

In questa prospettiva si inserisce Virtuoso Home, la soluzione di Enel Green Power per la domotica ecosostenibile. Virtuoso Home è un innovativo sistema di controllo e gestione delle apparecchiature elettriche e del riscaldamento delle abitazioni che permette di risparmiare fino al 30% sui costi di gas ed elettricità. Un sistema automatizzato e programmabile anche via internet o tramite smartphone che garantisce un elevato comfort di utilizzo anche fuori casa.

Il cuore del sistema Virtuoso Home è rappresentato dal gateway che permette il dialogo con tutti i dispositivi ad esso collegati mediante la tecnologia wireless. Nel gateway risiede anche il software che gestisce e controlla tutte le regole di domotica che sono state implementate.

Virtuoso Home mette a disposizione dell’utente diverse funzionalità, tra cui la gestione completa ed integrata dell’impianto di riscaldamento, misura della potenza elettrica consumata\generata (impianti fotovoltaici ed eolici), accensione e spegnimento di utenze elettriche, verifica di presenza e controllo degli accessi, misura e gestione della temperatura di ogni singolo radiatore o corpo riscaldante e la misura e gestione degli allarmi dello stato di carica delle batterie dei sensori/attuatori collegati.

Abbracciare i concetti di domotica ed efficienza energetica si traduce quindi, da un lato, in un risparmio economico sulla bolletta e in un minor impatto ambientale e, dall’altro, in un aumento del comfort, quel comfort  che ognuno ha sempre desiderato per la propria abitazione.

 

Per saperne di più visita il sito:

http://www.enelgreenpower.com/retail/it-IT/offerta/efficienza_energetica/monitoraggio_consumi/

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Comunicato: PIU’ ‘SOLE’ IN RETE DAI TETTI ITALIANI CON I NUOVI IMPIANTI DI ENEL GREEN POWER E DI ESSE

Sei i nuovi impianti “rooftop” messi in esercizio da EGP in Abruzzo e Molise, per una capacità installata di circa 4 MW, mentre ESSE – la joint venture paritetica tra EGP e Sharp – avvia in Campania due impianti per 1,5 MW, sempre su tetto.
Grazie all’entrata in esercizio dei sei nuovi impianti, la capacità installata totale di EGP nel solare sale a oltre 140 MW.

Enel Green Power consolida la sua posizione sul mercato fotovoltaico in Italia con l’entrata in esercizio di sei nuovi impianti su tetto situati tra Abruzzo e Molise, mentre Esse – la joint venture paritetica con Sharp – ne avvia due in Campania. Grazie all’entrata in esercizio dei nuovi impianti la capacità installata totale di EGP nel solare sale a oltre 140 MW.

I quattro impianti di Termoli, in provincia di Campobasso in Molise, hanno una capacità installata totale di oltre 2,3 MW, mentre quello di Casoli, in provincia di Chieti, e quello di Nocciano in provincia di Pescara, entrambi in Abruzzo, hanno una capacità installata totale di 1,5 MW circa.
L’entrata in esercizio di questi nuovi impianti su tetti di capannoni industriali che, a regime, produrranno più di 4,5 milioni di kWh, eviterà l’emissione in atmosfera di oltre 2.300 tonnellate di CO2 all’anno.

ESSE – la joint venture paritetica tra EGP e Sharp per lo sviluppo del fotovoltaico nell’area del Mediterraneo – ha messo in esercizio due impianti per complessivi 1,5 MW circa di capacità installata. Si tratta degli impianti di Colbuccaro (Acerra 2) e Montegranaro (Acerra 1) entrambi in Campania. Gli impianti realizzati sui tetti di 8 capannoni agricoli, produrranno annualmente più di 1,8 milioni di kWh, evitando così l’emissione in atmosfera di oltre 900 tonnellate di CO2 all’anno. Gli impianti sono stati realizzati utilizzando i moduli a film sottile prodotti dalla fabbrica catanese della 3Sun, la joint venture paritetica tra Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics.
Con l’entrata in esercizio dei due nuovi impianti, la capacità installata dalla jv sale a oltre 20 MW.

 

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Enel Green Power: al via il Parco eolico di Rocky Ridge in Oklahoma, USA

Il nuovo parco eolico, con una capacità installata totale di 150 MW, produrrà, a regime, oltre 600 milioni di KWh all’anno.

Roma, 2 luglio 2012 – Enel Green Power, attraverso la controllata americana Enel Green Power North America Inc. (EGP NA), ha messo in esercizio l’impianto eolico di Rocky Ridge, situato nelle contee di Kiowa e Washita, in Oklahoma.
Il nuovo parco eolico ha una capacità installata totale di circa 150 MW, con 93 turbine da 1,6 MW ciascuna. A regime, Rocky Ridge produrrà circa oltre 600 milioni di kWh all’anno, evitando così l’emissione in atmosfera di oltre 450 mila tonnellate di CO2 all’anno. L’energia prodotta dal nuovo parco eolico sarà acquistata dall’operatore locale Western Farmers Electric Cooperative.

Per Rocky Ridge e per l’impianto eolico di Caney River, EGP NA ha annunciato lo scorso mese di gennaio di aver concluso un accordo di tax equity partnership – per un controvalore di circa 340 milioni di dollari USA – con un consorzio guidato da JP Morgan.

“Con Rocky Ridge prosegue la forte crescita di Enel Green Power negli Stati Uniti, che rimane uno dei mercati più aperti e concorrenziali al mondo,” afferma Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel Green Power ” Questa realizzazione testimonia la nostra ormai consolidata capacità di realizzare in breve tempo investimenti importanti con ritorni soddisfacenti”.

Rocky Ridge si estende su 18.000 acri di terreno affittati da 75 proprietari. Il parco eolico ha creato circa 150 posti di lavoro durante la costruzione e circa 10 per il lavoro di gestione e manutenzione, ora che l’impianto è pienamente operativo.

Enel Green Power North America, controllata di Enel Green Power, è uno dei maggiori operatori nel settore delle energie rinnovabili in Nord America, con impianti operativi e in costruzione in 21 stati degli USA e in tre province canadesi. EGP-NA controlla e gestisce più di 70 impianti, con una capacità installata nell’idroelettrico, eolico, geotermico solare e biomasse di 1.238 MW, incluso il nuovo impianto di Rocky Ridge .

Enel Green Power è la società del Gruppo Enel interamente dedicata allo sviluppo e gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili a livello internazionale, presente in Europa e nel continente americano. Con una capacità di generazione di energia da acqua, sole, vento e calore della terra pari, nel 2011, a 22,5 miliardi di kWh – una produzione in grado di soddisfare i consumi di oltre 8 milioni di famiglie e di evitare l’emissione in atmosfera di più di 16 milioni di tonnellate di CO2 – Enel Green Power è leader a livello mondiale, grazie a un mix di tecnologie ben bilanciato, con una produzione largamente superiore alla media del settore. L’Azienda ha una capacità installata di oltre 7.100 MW, con un mix di fonti che comprende l’eolico, il solare, l’idroelettrico, il geotermico e le biomasse. Attualmente, i 650 impianti operativi di EGP sono collocati in 16 paesi in Europa e nel continente americano.

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24 ore green, tutta l’energia che ti serve per vivere senza pensieri

L’energia pulita non è solo una moda, è un’opportunità,  una scelta di consumo che offre a ognuno di noi innumerevoli vantaggi e opportunità

 

Secondo i dati diffusi al Pv Summit tenutosi a Verona lo scorso 8 Maggio, il mercato delle rinnovabili dal 2000 al 2011 è cresciuto del 125%. Nel 2011 il nostro Paese si è piazzato in vetta alla classifica mondiale come potenza solare installata negli ultimi dodici mesi, superando la Germania e diventando così il paese con la maggiore potenza fotovoltaica.

Ma l’energia verde non è solo una moda, più costosa, meno gratificante o rivolta solo all’ambiente. È una scelta di consumo che offre a ognuno di noi vantaggi e opportunità, con soluzioni piccole o grandi, poco costose o più impegnative. Tutte sempre più accessibili, innovative, di qualità. E, soprattutto, vivere GREEN ripaga nel tempo: l’ambiente respira e la bolletta energetica anche.

La prima scelta fondamentale per essere green è produrre da sé l’energia di cui si ha bisogno

In Italia Enel Green Power offre molteplici soluzioni per la produzione autonoma di energia verde, strumenti per l’efficienza energetica e mobilità elettrica.

Ad esempio il fotovoltaico, con Raggio Senza Pensieri, consente di trasformare l’energia solare in energia elettrica. I kit sono disponibili in diverse versioni adattabili alle esigenze dei clienti. Tutti chiavi in mano, con servizi inclusi. Dalla progettazione all’installazione fino allo smaltimento dei moduli a fine ciclo di vita.

L’energia del sole può essere sfruttata anche per scaldare l’acqua della propria casa. Scalda Senza Pensieri è l’offerta di Enel Green Power per il solare termico che consente di trasformare l’energia solare in energia termica. È possibile installare il serbatoio sul tetto,oppure renderlo invisibile all’interno dell’abitazione.

Chi possiede un giardino invece, può produrre autonomamente l’energia di cui ha bisogno grazie al Mini Geotermico e il Mini Eolico, il primo è un impianto a pompa di calore che sfrutta il calore del sottosuolo per climatizzare gli ambienti, il secondo invece è un impianto che trasforma l’energia del vento in energia elettrica. Gli impianti per uso residenziale da 400 W a 1 kW garantiscono importanti vantaggi verdi: manutenzione ridotta, costi competitivi e basso impatto ambientale.

La filosofia green và ricercata anche nelle piccole cose, come la multi presa intelligente stand-by killer di Enel Green Power che quando spegni la TV, spegne automaticamente tutti i dispositivi collegati. Oppure sistemi più evoluti di domotica o via smartphone, che permettono di controllare a distanza le luci, gli elettrodomestici e i condizionatori della propria abitazione. Senza dimenticare i sistemi di illuminazione efficiente, basati su nuove tecnologie come i LED. Tra gli strumenti per l’efficienza energetica si inseriscono inoltre le Caldaie a condensazione,  gli scaldacqua a pompa di calore e i sistemi di climatizzazione ad alta efficienza che, se integrati a un impianto fotovoltaico o solare termico, permettono di ottenere un notevole risparmio energetico.

E non bisogna dimenticare che si può vivere green anche quando ci si sposta, grazie alle biciclette elettriche a pedalata assistita e gli scooter elettrici di Enel Green Power, ecologici e privi di emissioni.

 

Per maggiori informazioni sull’offerta di Enel Green Power vai su:
http://www.enelgreenpower.com/retail/it-IT/doc/eventi_news/news/vivere_green.pdf

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Finalizzato con la Export Credit Agency del governo danese (“EKF”) un accordo di finanziamento per 180 milioni di euro.

Finalizzato con la Export Credit Agency del governo danese (“EKF”) un accordo di finanziamento per 180 milioni di euro.

Roma, 2 maggio 2012 – Enel Green Power, attraverso la controllata Enel Green Power International BV (“EGPI”) ha sottoscritto con la Export Credit Agency del governo danese (“EKF”) e Citigroup, quest’ultima quale “agent” e “arranger”, un contratto di finanziamento della durata di 12 anni per un importo di 180 milioni di euro, garantito dalla stessa Enel Green Power.

Il finanziamento verrà utilizzato per coprire parte degli investimenti per gli impianti eolici di Zephir I, in Romania, con una capacità installata di 120 MW, di Caney River, in Usa, da 200 MW e di Cristal, in Brasile, da 90 MW, tutti di Enel Green Power.

Tra questi, l’impianto di Caney River in Kansas, insieme all’impianto eolico di Rocky Ridge in Oklahoma, rientra anche in un accordo di tax equity partnership per circa 340 milioni di dollari, sottoscritto a dicembre 2011 dalla controllata statunitense Enel Green Power North America.

Il valore complessivo degli investimenti per la realizzazione dei tre impianti è pari a circa 670 milioni di euro.

Il finanziamento è caratterizzato da un tasso di interesse in linea con il benchmark di mercato. EKF svolge istituzionalmente attività di supporto alle aziende danesi produttrici di componentistica, di cui Enel Green Power si avvale per la realizzazione dei tre impianti eolici.

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Scalda Senza Pensieri Natura

Scalda Senza Pensieri è l’offerta chiavi in mano di Enel Green Power per il tuo impianto solare termico. Sfrutta l’energia del sole per produrre acqua calda e integrare il riscaldamento della tua casa in modo autonomo ed economico.

 

Perché scegliere l’impianto solare termico Scalda Senza Pensieri Natura?

  • impianto a circolazione naturale con serbatoio e pannello montati sul tetto
  • soluzione ideale se abiti in zone dove le temperature minime non scendono quasi mai sotto gli zero gradi
  • fino al 70% di risparmio annuo sulla bolletta dell’energia*
  • aumenti il valore del tuo immobile e lo rendi più autonomo
  • puoi detrarre il 55% delle spese2 sostenute per l’installazione e godere dell’IVA al 10%
  • migliori l’ambiente in cui vivi: contribuisci a ridurre l’uso dei combustibili fossili e la produzione di CO2

*Un esempio pratico di risparmio
Per scaldare la quantità di acqua giornaliera necessaria ad una famiglia di 3-4 persone (circa 200 litri) a 45°, con uno scaldabagno elettrico si stima una spesa annua di oltre 500 euro. Se si utilizza invece una caldaia a metano, la spesa annua stimata sarà pari a 273 euro. Installando un impianto solare termico a circolazione naturale da 200 litri si potrà avere un risparmio stimato di 370 euro all’anno rispetto al consumo dello scaldabagno elettrico, e di 180 euro rispetto alla caldaia a metano.

Caratteristiche principali

  • Sistema a circolazione naturale semplice: usa la forza di gravità e non necessita di pompa solare
  • Serbatoio da 150 litri (adatto per un nucleo di 2-3 persone), 200 litri (3-4 persone) o 300 litri (4-5 persone)
  • Tecnologia che utilizza pannelli solari vetrati piani
  • Pannelli in grado di assorbire maggiormente i raggi solari.
  • Tubazioni solari integrate nel pannello
  • Installazione facile su tetti piani e inclinati, sistema di montaggio universale
  • Design elegante

Servizi inclusi

  • Installazione standard1certificazione collaudo dell’impianto da parte di un installatore qualificato Enel Green Power
  • Possibilità di finanziamento
  • Assistenza pratiche autorizzative e assistenza detrazioni del 55%2
  • Garanzia 5 anni sui collettori5 anni sui bollitori e 5 anni su componenti elettriche ed elettroniche
  • Messa in servizio gratuita con riempimento e sfiato dell’impianto da parte del centro assistenza autorizzato

Scegli l’impianto più adatto ai tuoi consumi:

Taglia del Kit Serbatoio Prezzo (IVA esclusa)
SMALL (2-3 persone) 150 litri 2.390 euro
MEDIUM (3-4 persone) 200 litri 2.499 euro
LARGE (5-6 persone) 300 litri 3.044 euro

 

Scopri anche il kit Scalda Senza Pensieri Natura Premium ad un prezzo eccezionale

Per condizioni standard di montaggio si intende un’installazione a terra o su tetto a falda/tetto piano in retrofit, ovvero senza la sostituzione di componenti strutturali e/o edili purché per l’installazione stessa non sia necessario il montaggio di ponteggi, l’uso di cestelli elevatori, di gru o di altre apparecchiature di sollevamento speciali. Non sono comprese le opere civili in genere e la verifica di stabilità strutturale degli stabili con l’impianto solare termico installato e con i carichi accidentali di riferimento del sito (neve, vento, ecc.). Inoltre, tale installazione non comprende le opere idrauliche per la connessione all’impianto esistente di acqua calda sanitaria. La produzione e il risparmio associato possono variare in base alla zona geograficae alla tipologia di impianto. Il prezzo agevolato viene praticato usufruendo degli incentivi connessi al meccanismo nazionale dei Titoli di Efficienza Energetica. La vita media di un impianto è di 25 anni.

2 La detrazione del 55% si riferisce alle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari (IVA inclusa) per un massimo di 60.000 €. Tale importo è detraibile in dieci quote annuali di pari importo.

RICHIEDI UN PREVENTIVO ONLINE collegandoti al sito:
http://www.enelgreenpower.com/retail/it-IT/offerta/solare_termico/scalda-circ-naturale/index.aspx

oppure chiama il numero verde 800.90.15.15

Visita anche la pagina Facebook: https://www.facebook.com/FuturoRinnovabile

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DUE NUOVI CAMPI SOLARI PER ENEL GREEN POWER IN ITALIA

La società delle rinnovabili di Enel allaccia alla rete due impianti fotovoltaici in Sicilia, Catania1 e Rosolini, per una capacità totale di 12 MW.
Insieme i due impianti produrranno, a regime, circa 19 milioni di chilowattora.

Roma, 17 aprile 2012 – Sono entrati in esercizio in Sicilia due nuovi impianti fotovoltaici di Enel Green Power. Si tratta degli impianti di Catania1 e di Rosolini che insieme produrranno circa 19 milioni di chilowattora, pari ai consumi di oltre 7 mila famiglie.

In particolare, l’impianto fotovoltaico di Catania1 è stato realizzato nel Comune di Catania, in contrada Malaventano. Con una capacità installata di 10 MW, sarà in grado di produrre a regime circa 16 milioni di chilowattora ogni anno, evitando così l’emissione in atmosfera di circa 8.000 tonnellate di CO2 all’anno.

Per quanto riguarda l’impianto di Rosolini, la capacità installata è di 2MW e la produzione annua prevista è di oltre 3 milioni di chilowattora all’anno, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 evitate all’anno di oltre 1.500 tonnellate.

Prosegue così la crescita nel fotovoltaico di Enel Green Power nel nostro Paese, ma anche fuori dai confini nazionali: in particolare, negli Stati Uniti, la Società italiana per le rinnovabili ha realizzato il primo impianto ibrido al mondo che unisce la capacità di generazione continua della geotermia a ciclo binario a media entalpia con la capacità di picco del solare, aggiungendo 26 MW fotovoltaici di capacità installata alla centrale geotermica già esistente di Stillwater, in Nevada.

In Italia, tra gli avvenimenti più recenti, l’entrata in produzione negli ultimi giorni di marzo di cinque nuovi impianti realizzati da ESSE – la joint venture paritetica tra la società italiana leader mondiale delle rinnovabili e il partner giapponese Sharp – che ha così raggiunto i 20 MW di capacità fotovoltaica totale installata

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Enel Green Power lancia Scalda Senza Pensieri

Cos’è un impianto solare termico?
Un impianto solare termico trasforma l’energia solare incidente sulla superficie terreste in energia termica.
E’ composto da diversi elementi: il pannello che cattura la radiazione solare e la trasforma in energia termica; il serbatoio che accumula il calore generato e altri componenti, variabili a seconda della tipologia d’installazione: la pompa solare, la centralina solare, il vaso di espansione, le valvole di sicurezza, ecc.

Scalda Senza Pensieri è l’offerta chiavi in mano di Enel Green Power per il tuo impianto solare termico. Sfrutta l’energia del sole per produrre acqua calda e integrare il riscaldamento della tua casa in modo autonomo ed economico.

richiedi un preventivo online

                        oppure chiama il numero verde 800.90.15.15

Perché scegliere l’impianto solare termico Scalda Senza Pensieri Natura?

  • impianto a circolazione naturale con serbatoio e pannello montati sul tetto
  • soluzione ideale se abiti in zone dove le temperature minime non scendono quasi mai sotto gli zero gradi
  • fino al 70% di risparmio annuo sulla bolletta dell’energia*
  • aumenti il valore del tuo immobile e lo rendi più autonomo
  • puoi detrarre il 55% delle spese2 sostenute per l’installazione e godere dell’IVA al 10%
  • migliori l’ambiente in cui vivi: contribuisci a ridurre l’uso dei combustibili fossili e la produzione di CO2

*Un esempio pratico di risparmio
Per scaldare la quantità di acqua giornaliera necessaria ad una famiglia di 3-4 persone (circa 200 litri) a 45°, con uno scaldabagno elettrico si stima una spesa annua di oltre 500 euro. Se si utilizza invece una caldaia a metano, la spesa annua stimata sarà pari a 273 euro. Installando un impianto solare termico a circolazione naturale da 200 litri si potrà avere un risparmio stimato di 370 euro all’anno rispetto al consumo dello scaldabagno elettrico, e di 180 euro rispetto alla caldaia a metano.

Caratteristiche principali

  • Sistema a circolazione naturale semplice: usa la forza di gravità e non necessita di pompa solare
  • Serbatoio da 150 litri (adatto per un nucleo di 2-3 persone), 200 litri (3-4 persone) o 300 litri (4-5 persone)
  • Tecnologia che utilizza pannelli solari vetrati piani
  • Pannelli in grado di assorbire maggiormente i raggi solari.
  • Tubazioni solari integrate nel pannello
  • Installazione facile su tetti piani e inclinati, sistema di montaggio universale
  • Design elegante

Servizi inclusi

  • Installazione standard1, certificazione e collaudo dell’impianto da parte di un installatore qualificato Enel Green Power
  • Possibilità di finanziamento
  • Assistenza pratiche autorizzative e assistenza detrazioni del 55%2
  • Garanzia 5 anni sui collettori, 5 anni sui bollitori e 5 anni su componenti elettriche ed elettroniche
  • Messa in servizio gratuita con riempimento e sfiato dell’impianto da parte del centro assistenza autorizzato

Scegli l’impianto più adatto ai tuoi consumi:

Taglia del Kit Serbatoio Prezzo (IVA esclusa)
SMALL (2-3 persone) 150 litri 2.390 euro
MEDIUM (3-4 persone) 200 litri 2.499 euro
LARGE (5-6 persone) 300 litri 3.044 euro

 

Scopri anche il kit Scalda Senza Pensieri Natura Premium ad un prezzo eccezionale

1 Per condizioni standard di montaggio si intende un’installazione a terra o su tetto a falda/tetto piano in retrofit, ovvero senza la sostituzione di componenti strutturali e/o edili purché per l’installazione stessa non sia necessario il montaggio di ponteggi, l’uso di cestelli elevatori, di gru o di altre apparecchiature di sollevamento speciali. Non sono comprese le opere civili in genere e la verifica di stabilità strutturale degli stabili con l’impianto solare termico installato e con i carichi accidentali di riferimento del sito (neve, vento, ecc.). Inoltre, tale installazione non comprende le opere idrauliche per la connessione all’impianto esistente di acqua calda sanitaria. La produzione e il risparmio associato possono variare in base alla zona geografica e alla tipologia di impianto. Il prezzo agevolato viene praticato usufruendo degli incentivi connessi al meccanismo nazionale dei Titoli di Efficienza Energetica. La vita media di un impianto è di 25 anni.

2 La detrazione del 55% si riferisce alle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari (IVA inclusa) per un massimo di 60.000 €. Tale importo è detraibile in dieci quote annuali di pari importo.

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EnelGreenPower amplia la capacità del solare dell’impianto ibrido di Stillwater in USA

Si tratta del primo impianto ibrido al mondo in grado di unire la capacità di generazione continua della geotermia a ciclo binario a media entalpia con la capacità di picco del solare, che ora sale a 26 MW

Roma, 20 marzo 2012 – Enel Green Power, la società di Enel dedicata alle rinnovabili, e operativa in Nord America attraverso la controllata Enel Green Power North America, ha ampliato la capacità dell’impianto fotovoltaico di Stillwater, abbinato alla centrale geotermica a ciclo binario.

Sale così a 26 MW, dai 24 MW precedenti, la capacità fotovoltaica collegata alla rete dell’innovativo impianto situato nella contea di Churchill in Nevada, a cui è integrata la capacità di 33 MW geotermici.

Si tratta del primo progetto ibrido al mondo di energia rinnovabile, che unisce la capacità di generazione continua della geotermia a ciclo binario, a media entalpia, con la capacità di picco del solare, consentendo una maggiore corrispondenza con il fabbisogno energetico dei clienti di NV Energy, titolare di un contratto d’acquisto per tutta l’energia generata dall’impianto.

L’impianto solare produrrà energia pulita pari a 43 milioni di chilowattora l’anno, sufficiente per oltre 16.000 famiglie americane, evitando emissioni di anidride carbonica in atmosfera per circa 30.000 tonnellate all’anno.

La combinazione delle due tecnologie di generazione da fonti rinnovabili nel medesimo sito, non soltanto aumenta la produzione di energia a zero emissioni che, nella fattispecie, supererà i 200 milioni di chilowattora all’anno, con 140.000 tonnellate di CO2 evitate ogni anno, ma consente anche di avvalersi delle stesse infrastrutture, come ad esempio le linee elettriche di interconnessione, riducendo così ulteriormente l’impatto ambientale.

Con l’entrata in esercizio di questo impianto la capacità complessiva installata in Nord America supera i 1.000 MW.

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Il metereologo TV Luca Mercalli visita Baraclit e l’impianto fotovoltaico SolarLAB

Metereologo sull'impianto fotovoltaico SolarLAB di BaraclitL’occasione è stata la presentazione a Bibbiena (Arezzo), lo scorso venerdì, del suo ultimo libro, “Prepariamoci”. Luca Mercalli esperto di clima e fonti rinnovabili, ospite di Baraclit, ha così conosciuto la realtà aziendale e il suo costante impegno nel ridurre i consumi degli edifici industriali. Oggi la Divisione b.POWER è in prima linea nella costruzione di prefabbricati in Classe A e nel recupero di vecchi capannoni con interventi di bonifica e solarizzazione del tetto.

Che Tempo Che Fa in Italia? “Il futuro è nel sole”. A ribadire con forza la necessità di cambiare il modo di fare edilizia, il metereologo di Rai 3 Luca Mercalli e la società casentinese Baraclit. Entrambi convinti dell’importanza e del crescente impiego che devono assumere nella vita economica e in quella di ogni cittadino e azienda, le nuove tecnologie di produzione d’energia pulita.

Il modello di sviluppo sostenibile promosso da Luca Mercalli, impone una revisione radicale delle costruzioni in chiave ‘Green’: tagliare il ricorso ai combustibili fossili, abbattere l’immissione di CO2 in atmosfera, promuovere l’autosufficienza energetica senza però sottrarre terreni preziosi al mondo agricolo. Baraclit ha sposato la filosofia degli Energy Building nel 2009 con la Divisione b.POWER concepita per lo studio e l’integrazione degli strumenti fotovoltaici nelle strutture prefabbricate, sia nuove che preesistenti.

E oggi offre una soluzione anche per i capannoni più datati, da riqualificare sostituendo le coperture obsolete in cemento-amianto con un sistema ultra leggero di pannelli solari a elevata resa alle basse pendenze, senza alterare l’estetica o la funzionalità del tetto. Grazie all’accordo di partnership siglato con Uni-Solar (leader nella produzione di laminati fotovoltaici flessibili), Baraclit b.POWER potrà rivalorizzare il patrimonio di oltre 15.000 vecchi edifici realizzando Impianti Fotovoltaici Integrati con Caratteristiche Innovative (Titolo III del 4° Conto Energia).

Ma spesso le costruzioni – sostiene Luca Mercalli – sono colabrodi energivori che disperdono calore vanificando l’autoproduzione di elettricità dal sole. La risposta architettonica di Baraclit non si è limitata alle coperture, ha considerato anche l’aspetto termico degli involucri. Nelle prossime settimane sarà ufficializzato il lancio di una nuova serie di pannelli di tamponamento, potenziati nelle prestazioni di isolamento termico, che consentono di raggiungere valori di trasmittanza in linea con i più severi standard di KlimaHaus/CasaClima, e in grado di garantire a ogni fabbricato eccezionale confort ambientale e un significativo risparmio energetico.

Le previsioni di Luca Mercalli? Sole per tutto il 2012 sull’intera Penisola, una tendenza meteo che Baraclit si augura a lungo condivisa e accolta dalla classe politico-imprenditoriale italiana per raggiungere la Grid Parity (il momento in cui il kWh dal sole costerà meno del kWh da fonti fossili). Soltanto così si potrà costruire un futuro migliore.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

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Il Gruppo Hera cresce nelle rinnovabili: acquisite due società attive nel fotovoltaico

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  • 15 Febbraio 2012

Si tratta di Amon di Copparo (FE) ed Esole di Alfianello (BS). Entro il 2015 l’80% della produzione elettrica e il 60% di quella termica proverrà da fonti rinnovabili o da impianti ad alta efficienza con recupero energetico.

Hera continua la crescita nel fotovoltaico, con l’acquisto di due società attive nella produzione di energia solare: Amon a Copparo, in provincia di Ferrara ed Esole, ad Alfianello, in provincia di Brescia. Entrambe le società, acquistate da Euroenergy Spa, gestiscono campi fotovoltaici con una potenza installata di 1 MW ciascuno. Tale potenza consentirà la produzione di circa 2.450 MWh/anno di energia elettrica, pari ad un risparmio di emissioni in atmosfera pari a 1.184 tonnellate di CO2.

Le due operazioni proseguono la strategia del Gruppo Hera di allargamento del portafoglio di generazione rinnovabile e a basso impatto, che dovrà raggiungere, entro il 2012, i 300 MW di potenza installata.

L’impegno sulle rinnovabili ha comunque un orizzonte ampio per Hera. Nel piano industriale al 2015, infatti, si prevede di arrivare a produrre ben 2 TWh di energia elettrica (l’80% della produzione complessiva) e termica (il 60% del totale) da fonti rinnovabili e assimilate, raddoppiando il risultato già raggiunto.

Le altre iniziative in corso sul fronte dell’energia green

Le acquisizioni di Amon ed Esole, giungono in scia a diverse messe in cantiere nei mesi scorsi, tutte finalizzate ad accrescere la quota di energia pulita prodotta, per lo più in una logica di “energia a km zero”, prodotta partendo da ciò che può offrire il territorio di insediamento.

La partecipazione in Ghirlandina Solare

A maggio 2011 è stato inaugurato a Marzaglia (Modena) l’impianto fotovoltaico di Ghirlandina Solare. La struttura, composta da 5.508 pannelli, per una potenza di 1 MW, sta fornendo circa 1.200 MWh di energia elettrica, pari al consumo di circa 500 famiglie e con un risparmio di anidride carbonica stimato in circa 570 tonnellate annue.

L’intervento all’Interporto di Bologna

A ottobre 2011 è stata completata, a cura di Hera Energie Rinnovabili, la copertura con pannelli fotovoltaici dei tetti dei Magazzini Generali presso l’Interporto di Bologna, su cui ora è installata una potenza complessiva pari a 3,2 MW, in grado di generare energia elettrica per 3.600 MWh/anno, pari al consumo energetico di circa 1.500 famiglie, con un risparmio in atmosfera di circa 1.700 tonnellate di anidride carbonica.

Nuova energia dalle discariche dismesse

Nel 2011 è proseguita la realizzazione del progetto “fotovoltaico in discarica”, un piano per valorizzare le discariche dismesse del Gruppo Hera, attraverso la posa di pannelli fotovoltaici. In particolare, lo scorso luglio è stato attivato l’impianto fotovoltaico da 1 MW presso la discarica, inattiva posta al km 3,8 della Statale Romea, a Ravenna, in cui è generata energia elettrica per circa 1.200 MWh/anno, pari al consumo di circa 500 famiglie e con un risparmio di anidride carbonica stimato in circa 570 tonnellate annue.

Energia rinnovabile dai rifiuti organici con il progetto dei biodigestori

Il 2011 ha visto l’avvio del progetto “Biodigestori”, attraverso cui Hera, con un investimento complessivo di 40 milioni, doterà il territorio di 5 ulteriori impianti di biodigestione anaerobica, oltre a quello già esistente a Cesena. Una volta a regime tutti gli impianti (previsti a Voltana, Rimini, Modena, Ostellato e Sant’Agata Bolognese) si potrà potenzialmente generare energia rinnovabile per oltre 32 milioni di KWh annui, pari al fabbisogno energetico annuo di circa 12.000 famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di 17.000 ton. di anidride carbonica.

La promozione dell’efficienza energetica

Tra le attività svolte da Hera particolare rilievo assume l’attività di promozione nei confronti di aziende industriali che operano a livello nazionale in diversi settori produttivi per reperire incentivi economici tramite l’ottenimento dei Certificati Bianchi ed attuare progetti e interventi di efficienza energetica. In questi ultimi giorni l’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) ha approvato 7 di questi progetti, in grado di generare un risparmio energetico addizionale complessivo di circa 5.000 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) l’anno.

Fino ad oggi l’attività di promozione dell’efficienza energetica svolta da Hera ha permesso di ottenere l’approvazione di oltre 30 progetti con rilascio di certificati bianchi, per un risparmio energetico addizionale complessivo di oltre 280.000 TEP (tonnellate petrolio equivalenti) l’anno.

 

 

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Baraclit e Uni-Solar®: Partnership Strategica per 10 Milioni di mq di Coperture Fotovoltaiche con Caratteristiche Innovative

partnership Baraclit-UniSolarBaraclit S.p.A. e United Solar Ovonic – l’azienda italiana con il miglior rating finanziario e con la storia più lunga nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industrializzata, e il leader mondiale nella produzione di laminati fotovoltaici flessibili – hanno siglato un accordo di partnership strategica per le attività di solarizzazione dell’enorme patrimonio di edifici esistenti realizzati da Baraclit con il sistema “copertura piana”.

L’accordo prevede per Baraclit – Divisione b.POWER la possibilità di adottare la tecnologia in tripla giunzione silicio amorfo di Unisolar® per la valorizzazione e il rifacimento delle vecchie coperture in cemento-amianto con l’offerta di soluzioni allineate ai requisiti del Titolo III del IV Conto Energia: Impianti Fotovoltaici Integrati con Caratteristiche Innovative.

Nicola Del Duca, Direttore Vendite Sud Europa di United Solar Ovonic: “Realtà come Baraclit e United Solar Ovonic rappresentano il perfetto esempio di come top di gamma e qualità siano oggi il vero vantaggio competitivo. Questi impianti fotovoltaici, realizzati dall’azienda più solida del settore edilizia prefabbricata e attenta a elevati standard qualitativi, unita alla tecnologia più evoluta e con le migliori performance in tema di fotovoltaico innovativo, beneficeranno dei massimi incentivi stabiliti nel panorama italiano delle rinnovabili, assicurando una reale copertura fotovoltaica con la certezza dei più interessanti ritorni economici dell’investimento”.

Luca Bernardini, Responsabile della Divisione Baraclit b.POWER: “Le esigenze tipiche dei nostri tetti prefabbricati più datati (limiti sul carico statico, profilo curvilineo quasi piano, necessità di bonifica e riqualificazione integrale del manto) trovano la risposta ideale nei laminati fotovoltaici Unisolar® in termini di leggerezza, flessibilità, maggior resa alle basse pendenze e una vera integrazione con il nuovo manto di copertura che non altera né l’estetica, né la funzionalità del tetto. Siamo entusiasti di aver messo a punto, dopo un lungo studio, una soluzione tecnica edilizia-impiantistica unica, innovativa ma al tempo stesso dall’affidabilità garantita”.

United Solar Ovonic LLC è la filiale di Energy Conversion Devices (ECD) (NASDAQ: ENER), multinazionale statunitense con oltre 51 anni di storia. Da più di 25 anni United Solar è il leader mondiale nel fotovoltaico su tetto e integrato negli edifici. L’azienda, ideatrice della tecnologia a tripla giunzione che attualmente detiene il record mondiale nella redditività elettrica di celle e moduli a silicio amorfo, conta oltre 70 brevetti negli Stati Uniti. I prodotti a marchio UNI-SOLAR® sono unici per le loro caratteristiche di flessibilità, leggerezza, facilità di installazione, durata e reale produzione di energia. In Italia l’azienda opera mediante la filiale United Solar Ovonic Italy s.r.l. con sede a Verona. I prodotti UNI-SOLAR® vengono utilizzati per la realizzazione di soluzioni BIPV disponibili in Italia presso i partner OEM.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale in Italia. Con una superficie produttiva di 300.000 mq nella sede di Bibbiena (AR), un organico di 350 dipendenti e un fatturato di 60 milioni di Euro, Baraclit può vantare un patrimonio di oltre 15.000 edifici realizzati e 22 milioni di mq coperti. Con l’esperienza del laboratorio SolarLAB, nel 2009 nasce la Divisione b.POWER per lo studio e l’integrazione dell’energia solare nelle coperture prefabbricate. Grazie a 15 megawatt di potenza fotovoltaica installata su 300.000 mq di coperture in oltre 40 siti industriali sparsi sul territorio nazionale, la Divisione b.POWER si pone oggi come centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel panorama dell’Energy Building.

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Parte il progetto regionale Biodigestori del Gruppo Hera: energia elettrica rinnovabile e compost dai rifiuti organici

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  • 18 Gennaio 2012

5 biodigestori per valorizzare la raccolta differenziata di organico e produrre energia rinnovabile

Chiudere la filiera della raccolta differenziata dell’organico e accelerare sugli obiettivi di raccolta differenziata e produzione di compost ed energia rinnovabile: sono questi gli obiettivi del “Progetto Biodigestori” del Gruppo Hera, che prevede la realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica in ognuna delle province in cui la multiutility gestisce il ciclo rifiuti. Cinque impianti in tutto: Modena, Ostellato (FE), Sant’Agata Bolognese (BO), Voltana (RA) e Rimini, in cui grazie ad una fermentazione in assenza di aria che simula la digestione di una mucca, i rifiuti organici domestici provenienti da raccolta differenziata si trasformano in compost di qualità ed energia elettrica, attraverso la produzione di biogas. I 5 biodigestori si andranno ad aggiungere a quello già esistente di Cesena (denominato Romagna Compost), il primo del genere realizzato in Italia e sempre gestito dal Gruppo Hera.

Presso ciascun biodigestore saranno trattati i rifiuti organici da differenziata raccolti da Hera. Una volta giunti nel sito, i rifiuti organici triturati stazionano in una serie di locali chiusi. Qui, grazie ad un processo di  fermentazione a secco (batch dry fermentation), i batteri metanigeni, uguali a quelli presenti nello stomaco delle mucche, compiono il processo di digestione producendo gas a base di metano, il quale alimenta i motori da cui viene generata l’energia elettrica. Altro vantaggio del processo è la completa assenza di odori. I batteri anaerobici, infatti, agendo in totale assenza di ossigeno, sono capaci di demolire tutte le sostanze che causano cattivi odori per trasformarle in bio gas. Al termine della digestione, il materiale è avviato a una fase di compostaggio che ne consente l’utilizzo finale come compost certificato per agricoltura biologica.

L’intero progetto comporterà per il Gruppo Hera un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro e doterà il territorio di una produzione potenziale di energia elettrica rinnovabile pari a oltre 32 milioni di KWh annui (circa 6,5 milioni di KWh per impianto). In termini pratici, ciò significherà soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa 12.000 famiglie (considerando un consumo medio a famiglia di circa 2.700 KWh), risparmiando l’emissione in atmosfera di 17.000 tonnellate di CO2.

Negli ultimi giorni del 2011 sono arrivate le autorizzazioni per la realizzazione dei biodigestori di Rimini e Voltana (RA), che andranno ad integrare gli impianti di compostaggio già esistenti. I cantieri apriranno nelle prossime settimane con l’obiettivo di rendere operative le strutture entro la fine del 2012. Nel corso del 2012 si dovrebbe concludere l’iter autorizzativo anche per gli altri siti, la cui realizzazione avverrà a partire dal 2013.

Il Progetto Biodigestori assume particolare valenza anche considerando che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riconoscendo l’importanza dell’energia per lo sviluppo sostenibile, ha designato il 2012 come “Anno Internazionale dell’energia sostenibile per tutti”.  Obiettivo dell’ONU è la sensibilizzazione riguardo l’importanza di aumentare le opportunità di accesso all’energia sostenibile, all’efficienza energetica e alle fonti di energia rinnovabile a livello locale, nazionale e internazionale.

News online su http://www.gruppohera.it/gruppo/comunicazione/news/pagina348.html

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Sole francese, energia italiana. Aprono in Costa Azzurra i primi punto Enel Green Power in franchising.

Nel nostro paese sono già 700. Ma adesso le vetrine dove si possono acquistare le tecnologie del fotovoltaico, che utilizzano l’irraggiamento, saranno proposte anche al pubblico di oltralpe. E arriva un kit chiavi in mano per le famiglie.

Il Punto Enel Green Power si internazionalizza. Dopo una galoppata che condurrà entro fine anno a 700 i negozi in franchising di Enel Green Power aperti in Italia in 7 anni di vita del programma, è la volta dei primi franchise in Provenza e Costa Azzurra, negozi destinati a diventare punto di riferimento per la vendita e l’installazione di prodotti e soluzioni ad alta efficienza energetica, prima di tutto impianti fotovoltaici da installare sui tetti degli immobili. Ma questo sbarco non è destinato a rimanere isolato. ” Provenza e Costa Azzurra, spiega Guido Stratta, torinese, 50 anni, laureato in giurisprudenza, responsabile Enel.si, la società del gruppo Egp azienda di riferimento del mercato italiano del fotovoltaico sul segmento retail, ” costituiscono dei partner naturali per noi. Per tipologia urbanistica, molti piccoli centri e tante villette mono  o bi-familiari, per l’inondazione solare simile a quella italiana,  per la presenza di banche locali disposte a finanziare iniziative in campo energetico, il Sud della Francia è ideale per la nostra espansione. Siamo inoltre interessati a chiunque abbia tetti disponibili dalla grande distribuzione alle istituzioni, attraverso scuole, impianti sportivi, edifici pubblici. Nel frattempo siamo attenti all’intero Mediterraneo e puntiamo ad espanderci in tutta la cosiddetta cintura del sole”.
Egp è leader mondiale della produzione di energia da fonti rinnovabili, con oltre 22Twh (miliardi di chilowattora) prodotti ogni anno, equivalenti ai consumi di 8 milioni di famiglie che permettono di evitare l’emissione di 16 milioni di tonnellate di CO2 l’anno.
In Italia nel 2010 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha raggiunto i 76964 gigawattora, il valore più alto mai registrato, con un incremento del 11,1% rispetto all’anno precedente. Parallelamente è cresciuto il peso complessivo delle rinnovabili sull’energia elettrica prodotta, ormai più di un quarto del totale.
In termini relativi, la crescita più consistente tra le fonti rinnovabili ha riguardato proprio il solare fotovoltaico: il suo apporto alla produzione complessiva di elettricità da rinnovabili pressoché inesistente solo 10 anni fa è ormai arrivato al 2,5%. Alla fine del 2010, il numero degli impianti fotovoltaici in Italia ammontava a circa 156mila unità (più del doppio rispetto all’anno precedente, di cui il 58% ubicato nelle regioni settentrionali, il 25% al Sud e il 17% al Centro.
Tale crescita sta procedendo a ritmi molto elevati anche quest’anno: nei primi 9 mesi del 2011 sono entrati in esercizio quasi 117mila impianti per una potenza istallata di 7Gw, più del doppio dell’intero 2010.

NON SOLO INCENTIVI

Questi risultati sono anche merito delle tariffe incentivanti, certo, ma in futuro si prevede che la riduzione di tali tariffe non dovrebbe comportare ricadute particolarmente negative sul mercato, in presenza del continuo calo del costo dei componenti dell’impianto indotto dal progresso delle tecnologie utilizzate. Per lo stesso motivo, è opinione diffusa che entro pochi anni si dovrebbe raggiungere la cosiddetta grid parity, ovvero la sostanziale equivalenza economica del fotovoltaico rispetto all’elettricità tradizionale, condizione che non renderebbe più necessario il sistema di sostegno pubblico. “La diffusione della cultura energetica in Italia è molto merito anche dei nostri negozi”, osserva Stratta, “che rappresentano autentiche vetrine delle energie rinnovabili. E hanno attraversato già diverse esperienze di successo. Hanno cominciato 7 anni fa a sviluppare la posa dei contatori elettronici, poi sono passati a promuovere la contrattualistica del mercato libero, quindi stanno portando alle famiglie il nuovo concetto di energia”. Il Punto EGP è costituito da un back office di accoglienza, il commerciale appoggiato al negozio e i tecnici-installatori. Mediamente ogni Punto dispone di una decina di addetti che, solo in Italia, fanno circa 7mila posti di lavoro. Il Punto, però, non si limita a proporre l’installazione chiavi-in-mano dell’impianto solare. “Nei nostri negozi è disponibile tutta una serie di prodotti consoni al concetto di abbassamento delle emissioni di CO2 “, tiene a sottolineare Stratta, “in grado di sensibilizzare il comune cittadino alla green way nel nome dell’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l’ecologia”.
Chi entra in un Punto Egp trova, quindi, prima di tutto l’offerta dell’impianto solare, con soluzioni adeguate ad ogni esigenza, strumenti all’avanguardia e materiali certificati, assistenza continua e puntuale, chiarezza e trasparenza nelle offerte commerciali, tanto da essere un punto di riferimento nella vendita ed istallazione di prodotti ad alta efficienza, proponendo ai clienti la migliore soluzione grazie all’utilizzo delle più evolute tecnologie presenti sul mercato. La nuova offerta per il fotovoltaico retail è costituita dal kit chiavi-in -mano per famiglie “Raggio senza pensieri” che prevede un prezzo unico nazionale, con tanti servizi inclusi: dalla realizzazione, eseguita da installatori qualificati, al monitoraggio per chi vuole avere sempre a disposizione i dati di produzione del proprio impianto fino allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita, grazie ad un accordo raggiunto con PV Cycle, l’associazione internazionale di riferimento per il riciclo dei pannelli fotovoltaici.
Raggio senza pensieri è la prima risposta di Egp al quarto Conto energia che premia ancora di più gli impianti residenziali di potenza inferiore ai 3kW installati sui tetti a falda. Nelle altre offerte verdi del punto Egp rientrano “Pedala senza pensieri” e  il sistema di illuminazione efficiente (a Led). Si tratta dell’offerta tutto incluso, garanzia, assistenza qualificata e manutenzione comprese, della bicicletta elettrica a pedalata sostenibile, maneggevole ed ecologica, adatta all’uomo e alla donna disponibile in versione per città, contesti extraurbani, sport. Il sistema di illuminazione a Led permette di risparmiare oltre il 70% sulla bolletta dell’energia rispetto ai comuni tubi fluorescenti, di consumare in base alle esigenze di illuminazione, di godere di una maggiore durata degli apparecchi (10 anni di media), di spendere meno in manutenzione, di ridurre le emissioni di CO2.
Ma Enel punta anche alle amministrazioni pubbliche. “All’ulitma assemblea dell’ ANCI (associazione dei comuni italiani, ndr)”, sottolinea Stratta, ” abbiamo presentato il nostro progetto Città amica dell’ambiente, che già si è guadagnato un centinaio di manifestazioni di interesse in particolare dai comuni sotto i 20mila abitanti, dove esiste una maggiore flessibilità legislativa. Anche se abbiamo colloqui in corso anche con Roma, Firenze, Torino. Ai comuni ogni certo numero di impianti offriamo in uso biciclette elettriche con pensiline dove si possono ricaricare. Inoltre, con la Puglia, abbiamo realizzato un progetto, che ora presentiamo anche alle altre regioni, chiamato Tetti fotovoltaici per tutti. Chi non dispone di un tetto ma vuole realizzare un impianto fotovoltaico può usare spazi pubblici adatti come gli orti comunali” conclude il manager.
Scarica l’articolo in PDF http://www.enelgreenpower.com/enelsi/it-IT/doc/eventi_news/news/Sole_francese,_energia_italiana.pdf

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ABC del fotovoltaico a cura di Enel Green Power

Produrre energia attraverso un impianto fotovoltaico installato presso la propria abitazione oggi è possibile, e chi decide di diventare produttore di energia pulita gode di vantaggi economici garantiti dalla legge italiana. Il quarto “Conto Energia”, in vigore dal maggio 2011, infatti, stabilisce un incentivo per 20 anni per chi sceglie di installare un impianto solare fotovoltaico , connesso alla rete elettrica. A differenza di un impianto solare termico, un impianto fotovoltaico è un sistema che, esposto alla luce del sole, produce direttamente energia elettrica.

L’incentivo è proporzionale all’energia elettrica prodotta: non si tratta di un finanziamento in conto capitale a fondo perduto necessario per la realizzazione degli impianti, bensì di un meccanismo di incentivi che remunerano l’elettricità prodotta dagli impianti per 20 anni. È bene sottolineare che l’incentivo viene pagato su tutta l’energia prodotta dall’impianto e non soltanto su quella in eccesso che riversiamo nella rete elettrica.

Un impianto per uso domestico di 3 kW richiede una superficie di circa 30 mq per la sua installazione e costa circa 10.000 €. I vantaggi economici derivanti da un impianto fotovoltaico sono tuttavia numerosi e compensano l’investimento iniziale. L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sul tetto, infatti, genererà ricavi superiori al costo di installazione e mantenimento: una rendita annuale, al riparo dai rischi di oscillazioni di mercato cui sono soggette altre forme di investimento.

Al Nord, per esempio, un impianto da 3 kilowatt per una famiglia di 4 persone installato entro il primo semestre del 2012, fa ottenere un incentivo di circa 900 euro, che sale a 1.200 euro per chi vive al Sud. La remunerazione, infatti, è diversa dal Nord al Sud, perché lo stesso impianto da 3kW a Milano produce in un anno c.a. 3.500 kWh, mentre a Palermo, dove c’è più sole, può produrre in un anno oltre 4.500 kWh.

Buona parte dei consumi elettrici domestici saranno coperti dall’impianto fotovoltaico: anche con cielo nuvoloso, l’impianto fotovoltaico produce lo stesso, con una minima riduzione del rendimento, e la pioggia contribuisce a pulire i pannelli e migliorare leggermente la produzione di energia. Inoltre, se c’è un saldo positivo, cioè l’energia prodotta è più di quella consumata, l’energia prodotta in più viene messa a credito per l’anno successivo. Non ultimo, l’impianto fotovoltaico aumenterà il valore dell’immobile dal 5 al 10 percento.

È importante sottolineare che l’incentivo del Conto Energia e il risparmio sulla bolletta elettrica si sommano.

Ma qual è l’iter da seguire per l’installazione?

Per un impianto fotovoltaico di taglia inferiore 20 KWp è il seguente:

  1. contattare una ditta qualificata o un progettista per una valutazione preliminare
  2. presentazione di un progetto preliminare dell’impianto fotovoltaico al Gestore Locale della rete elettrica
  3. richiedere la necessaria autorizzazione al Comune e/o altro Ente competente
  4. esecuzione dei lavori
  5. collaudo e comunicazione di fine lavori al Gestore Locale
  6. installazione dei contatori e collaudo da parte del Gestore Locale
  7. messa in esercizio dell’impianto (collegamento alla rete elettrica)
  8. richiesta incentivi con allegata documentazione finale di progetto al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) di Roma.

Per chi vuole installare pannelli solari fotovoltaici sul proprio tetto, ma senza preoccuparsi di tutti i dettagli e le pratiche burocratiche, esiste l’offerta Raggio Senza Pensieri di Enel Green Power. Un kit fotovoltaico “chiavi in mano” ad un prezzo bloccato valido in tutta Italia, con soluzioni customizzate per adattarsi a tutti i tetti, da 3 a 20 kWp senza modificare l’impianto elettrico esistente. Nell’offerta sono inclusi sopralluogo, installazione, assistenza pratiche, un display touch screen per monitorare l’energia prodotta e lo smaltimento dei moduli a fine ciclo di vita.

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Baraclit ottiene il miglior rating nel settore dei prefabbricati. “Cresce, investe, è solida finanziariamente” la motivazione degli analisti

rating BaraclitCon un rating A.4 (molto alto), gli analisti di CERVED GROUP hanno attribuito a Baraclit una valutazione superiore al 100% delle aziende del comparto Prodotti per l’Edilizia presenti nel proprio database. Fatturato 2011 in crescita a 60 milioni di euro, piano di investimenti triennale da 25 milioni di euro e un indice di solidità finanziaria ragguardevole sono i punti di forza dell’azienda, che ne fanno una realtà unica nel segmento dei prefabbricati in Italia.

Cerved Group, leader italiano nel campo della valutazione del rischio aziendale e prima Agenzia di Rating riconosciuta da Banca di Italia autorizzata a decretare il livello di affidabilità su imprese non finanziarie, ai sensi della normativa di Basilea 2, ha recentemente attribuito a Baraclit un rating A.4 che “indica una capacità elevata di far fronte puntualmente e senza difficoltà agli impegni finanziari assunti“.

Baraclit, tra gli operatori del comparto Prodotti per l’Edilizia inclusi nel database Cerved, è risultata l’azienda più affidabile nel settore. Una gestione oculata e competente, unitamente a un’indubbia solidità patrimoniale, hanno saputo contrastare con efficacia la crisi di un mercato (prefabbricazione industriale) colpito da una prolungata congiuntura recessiva. In netta controtendenza invece, Baraclit ha saputo coniugare crescita, investimenti e un assetto finanziario equilibrato e prudente.

Crescita. Le previsioni di chiusura del bilancio 2011 attestano il volume d’affari aziendale a quota 60 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Numeri in rialzo grazie all’effetto trainante della Divisione b.POWER (Energy Building) che ad oggi vanta 15 megawatt di impianti fotovoltaici allacciati alla rete elettrica e integrati su 300.000 mq di coperture solari in oltre 40 siti industriali, sparsi da Nord a Sud del Paese.

In aumento anche il portafoglio ordini con 400.000 mq di nuove coperture e 5 MW di installazioni fotovoltaiche, a cui sommare altri 10 MW di impianti per i quali sono in corso gli studi di fattibilità. Un quantitativo rilevante di commesse che significano oltre un anno di lavoro assicurato per l’azienda di prefabbricati Casentinese.

Investimenti. Nel triennio 2010-2012 Baraclit ha avviato un ambizioso piano di investimenti per complessivi 25 milioni di euro, stanziati allo scopo di ampliare la dotazione di macchinari dello stabilimento produttivo di Bibbiena (Arezzo) e di finanziare il progetto SolarLAB, il laboratorio solare installato sulle coperture della sede che ospita 50 diverse tipologie e combinazioni di pannelli fotovoltaici, inverter e sistemi costruttivi e che sviluppa una potenza di 3,2 MW (a pieno regime salirà a 5,0 MW), affermandosi come uno dei parchi solari a tetto più evoluti in Europa per dimensione e varietà di soluzioni applicate.

Non solo. Negli ultimi 18 mesi Baraclit ha investito fortemente sul capitale umano, assumendo nel proprio staff 20 giovani risorse, tutte under 30 altamente qualificate (l’80% è laureato) e con una significativa presenza femminile, per apportare ricambio generazionale e nuova linfa all’attività. Un segno importante che si aggiunge al recente rinnovo del contratto integrativo aziendale approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori Baraclit, a riprova del suo storico e fermo impegno sul fronte occupazionale (dalla fondazione a oggi neanche un’ora di cassa integrazione).

Solidità finanziaria. L’elevata consistenza patrimoniale (oltre 47 milioni di equity a fine 2010), i bilanci sempre in attivo, una gestione ponderata della liquidità e del capitale circolante e il forte sostegno degli ambienti bancari, rendono Baraclit un’azienda solida finanziariamente, in grado di assolvere con puntualità ai pagamenti di tutti i propri fornitori e con una ridotta sensibilità al cambiamento delle condizioni macroeconomiche e di mercato.

Grazie al virtuoso percorso di investimenti e crescita intrapreso da Baraclit negli ultimi anni, gli analisti di Cerved hanno riconosciuto all’azienda un rating di primario livello (A.4) ritenendola meritevole di ampie concessioni fiduciarie e di una probabilità di insolvenza molto bassa. L’Amministratore Delegato di Baraclit, dott. Franco Bernardini, ha commentato “Siamo orgogliosi di questi straordinari risultati ottenuti in un settore come quello dell’edilizia industrializzata oggi fiaccato da una crisi strutturale che mette a rischio la stessa presenza sul mercato di molti operatori. Baraclit dispone invece delle competenze e dei mezzi finanziari necessari per guardare al futuro con fiducia, cogliendo appieno le opportunità dell’innovazione tecnologica e della green economy”.

 

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 65 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

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Enel Green Power: entra in funzione il più grande impianto eolico italiano

Sono stati messi in rete i primi 40 MW del più grande impianto eolico italiano della società di Enel per le rinnovabili.
Una volta completato Portoscuso, la potenza eolica complessiva installata nell’isola da Enel Green Power salirà a oltre 250 MW.

Roma-Portoscuso (CI), 10 novembre 2011 – Entrano in rete i primi 40 dei 90 MW complessivi che costituiranno la capacità installata del parco eolico di Portoscuso, nell’area del Sulcis iglesiente.

Una volta completato, Portoscuso – con 39 aerogeneratori da 2,3 MW ciascuno – diventerà il più grande impianto eolico italiano di Enel Green Power.

A regime, con i suoi 90 MW di capacità totale installata, sarà in grado di produrre 185 milioni di kilowattora all’anno, pari ai consumi di 70 mila famiglie, e di evitare l’emissione in atmosfera di oltre 130 mila tonnellate di CO2.

“Si tratta di una altro importante passo nel programma di crescita organica di Enel Green Power, secondo i piani di sviluppo delineati e comunicati al mercato – ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore delegato di Enel Green Power. Siamo molto orgogliosi della nostra presenza in Sardegna, completeremo questo importante progetto nelle prossime settimane.”

Attualmente, sono 3 gli impianti eolici di EGP in esercizio in Sardegna, con una produzione annuale di oltre 240 milioni di kWh, grazie a una potenza complessiva installata di 161 MW che, con il nuovo impianto di Portoscuso, saliranno a più di 250 MW.

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