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Daniele Maccari è il nuovo Presidente del gruppo Apigiovani di Apindustria Verona

Verona, 21 ottobre 2015 – È stato eletto il nuovo Presidente del Gruppo Giovani di Apindustria Verona: è Daniele Maccari, 30 anni, perito industriale, che con la collaborazione della sorella Federica è alla guida dell’impresa di famiglia OMI BERALDO Srl, azienda della meccanica di precisione, specializzata in produzione di ingranaggi rettificati.

Il Gruppo Giovani rappresenta un’importante realtà tra le varie componenti del sistema di Apindustria Verona ed è considerato “il serbatoio e la fucina” del futuro Gruppo dirigente dell’associazione di Via Albere, essendo i giovani imprenditori la nuova linfa per il mercato del futuro. Il Gruppo Giovani di Apindustria Verona è stato costituito 27 anni fa e conta circa un centinaio di associati.

“Si prospetta un triennio molto impegnativo in un contesto economico non definito. Cercheremo di creare attività e sviluppare progetti, anche ambiziosi, che possano avere una ricaduta positiva sia sull’associazione che sul territorio veronese” ha dichiarato il nuovo Presidente, fresco di nomina, ribadendo l’impegno che attende l’intero Gruppo.

“Poche attività, ma fatte bene” ha proseguito Daniele Maccari, elencando alcuni punti del suo programma. “Ci impegneremo in un rapporto più stretto con il mondo della scuola, dando vita ad un progetto che coinvolga alcuni Istituti Superiori di Verona. L’obiettivo sarà quello di far emergere opportunità di crescita e formazione, nonché valorizzare i giovani studenti veronesi, futuri protagonisti delle nostre aziende. Vorremmo integrare in modo più completo la formazione scolastica con il mondo del lavoro, affinché possano essere pronti a mettersi in gioco,  perseguendo le loro idee non accontentandosi di soluzioni ovvie”.

“È necessario consolidare fasi di scambio fra le aziende associate per accrescere il senso di identità, lo spirito associativo e le opportunità di business, oltre che inverdire e consolidare le iniziative storiche e di ottimo successo che hanno caratterizzato il Gruppo Giovani di Apindustria, come il Premio Verona Giovani. In questo triennio, puntiamo a favorire il dialogo con le altre associazioni territoriali di giovani imprenditori, confrontando le esperienze fatte per creare e condividere idee e progetti che possano portare alla nascita di nuove iniziative importanti per il tessuto veronese” ha concluso il nuovo Presidente.

Apindustria Verona
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EDOARDO ZELONI ELETTO NUOVO PRESIDENTE ONORARIO PER IL SETTORE GIOVANI STILISTI DELLA CAMERA REGIONALE DELLA MODA ITALIANA

COMUNICATO STAMPA

EDOARDO ZELONI ELETTO NUOVO PRESIDENTE ONORARIO PER IL SETTORE GIOVANI STILISTI DELLA CAMERA REGIONALE DELLA MODA ITALIANA

Si è svolta il 28 agosto scorso l’assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori della CRMI, che ha eletto il nuovo Presidente Onorario per il settore giovani e portavoce del Consiglio Direttivo per il triennio 2014-2017.

Il Gruppo Giovani stilisti del CRMI nasce come punto reale di incontro per i giovani imprenditori del settore tessile e moda che vivono esperienze comuni. Attraverso il confronto costruttivo e con l’obiettivo finale di tutelare e promuovere le attività del settore, esso ha lo scopo di favorire la formazione dei giovani imprenditori, la loro adeguata preparazione alla vita associativa, promuovendone l’inserimento nel sistema ed esaltando la consapevolezza della funzione etica e sociale della libera iniziativa e dello spirito associativo.

E’ stato eletto all’unanimità Presidente Onorario dei Giovani Stilisti del CRMI:

Il dott. Edoardo Zeloni. Nato nel 1984, laureato Laurea in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni, dopo alcune esperienze significative nel modo della moda e in marketing e comunicazione , è oggi socio fondatore del giovane brand di moda “DoubleExcess” di Prato.

Il neo eletto Presidente, ringraziando i giovani imprenditori del CRMI ha espresso il proprio entusiasmo per la sfida che lo attende: “Sono un convinto sostenitore del lavoro di squadra e sono contento di coordinare questo gruppo formato da persone motivate che condividono obiettivi comuni. In questo momento, il mio primo scopo è di dare continuità alle attività in corso affinché si traducano, in progetti utili e concreti. E’ importante, inoltre, aggregare all’interno dell’associazione un numero sempre maggiore di imprenditori giovani che vogliano confrontarsi sui temi propri del nostro gruppo e che siano portavoce dell’orgoglio di fare impresa e di appartenere ad un settore che oggi continua a rappresentare un solido pilastro dell’economia italiana. Per questo motivo, intendo anche lavorare al fine di aumentare l’integrazione e la rappresentatività del Gruppo Giovani Stilisti nell’ottica di fare sistema soprattutto con i giovani di settori con finalità e problematiche affini a quelle del settore tessile moda”. Conclude il coordinatore del CRMI-Toscana, il dott. Adriano Benetton “Questo incarico è la prima tappa di questa importante associazione, voluta per dare una concreta base per il reale futuro della moda, in Toscana e per tutto il territorio Italiano”.

Firenze 29 agosto 2014

www.cameramoda.org

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Intervistato Stefano Di Bella, presidente dell’Azienda Solevista, sponsor di Spoleto Arte a cura del professor Vittorio Sgarbi

Ottimi riscontri ottenuti dalle grandi mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes, allestite presso lo storico Palazzo Leti Sansi, nel cuore di Spoleto. In esposizione, fino al 24 Luglio 2014, erano presenti le opere del Premio Nobel Dario Fo, di Eugenio Carmi, uno dei maggiori esponenti dell’Astrattismo, di José Dalì, figlio del mentore del Surrealismo, di numerosi artisti talentuosi, nonché un omaggio al regista Pier Paolo Pasolini, nelle foto di Roberto Villa.

A collaborare per la prestigiosa iniziativa artistica, in qualità di sponsor, l’affermata società “SoleVista Occhiali” leader nel settore ottico. Di seguito, l’intervista al Presidente Stefano Di Bella. 

D: Quando ha intrapreso la carriera professionale nel settore ottico specializzato?

R: Circa 25 anni fa, all’età di 13 anni.

D: Quali sono i principali servizi e i prodotti di punta proposti dall’azienda?

R: Le nostre offerte sono uniche, basti pensare all’offerta “bambino”. Ogni bimbo fino a 10 anni ha un occhiale completo di lente… gratis, senza alcun trucco ed obbligo di acquisto! È un impegno sociale che SoleVista ha intrapreso nei confronti e nella tutela dei minori. Altri impegni sono il Taxi service per le persone anziane, il prezzo ridotto per gli studenti ed infine la possibilità di provare le lenti progressive, gratuitamente, per 30 giorni. Altra chicca è Luxodream, un servizio di occhiale personalizzato, per i clienti più esigenti. Dalla montatura in oro all’inserimento di diamanti e pietre preziose. Chiaramente il tutto perfezionato con incisione del nome del proprietario.

D: Avete un sito internet di riferimento? Cosa propone?

R: Abbiamo due siti: www.solevista.eu e www.luxodream.com. Lì potrete trovare, ogni mese, tutte le nostre offerte.

D: A quale target di clientela vi rivolgete? È prevista anche la formula di vendita online?

R: Chiaramente desideriamo acquisire un target ampio, anche se ci rivolgiamo a due gruppi di clientela ben definiti. La famiglia, che è in difficoltà con la crisi, attraverso la formula low cost SoleVista. E poi, il professionista, che desidera sempre un occhiale alla moda. Soprattutto i clienti esigenti che hanno voglia di spendere su un occhiale “Luxò” e quindi “prezioso”, con la formula Luxodream. Non vendiamo online, ma stiamo studiando nuove tecnologie che permettano di indossare e provare gli occhiali anche in rete, utilizzando la realtà aumentata.

D: C’è la possibilità di acquisire il marchio aziendale stipulando un contratto di franchising? Come funziona questo tipo di accordo? Quante attività in franchising sono presenti attualmente e dove?

R: Sì, è possibile, sia con insegna SoleVista che con insegna Luxodream. L’accordo è estremamente vantaggioso, in quanto prevede la formula del totale conto vendita oltre che una completa assistenza prima e dopo l’apertura. Tanti vantaggi, ma attenzione, con una selezione rigida per concedere le nostre insegne, in quanto sono richiesti requisiti soddisfacenti.

D: Ci è giunta voce sulla positiva collaborazione con le prestigiose mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi. Come nasce questa bella opportunità? È compiaciuto di questa importante partnership commerciale?

R: L’arte è la migliore espressione di noi stessi. Noi miglioriamo la visione e siamo artisti in quanto studiamo ogni giorno l’essere e l’apparire. Siamo grati a Salvo Nugnes e Vittorio Sgarbi di averci concesso questa opportunità.

D: Un commento di riflessione sulle attuali tendenze di mercato del settore, a livello nazionale e internazionale. Le capita di partecipare a fiere e iniziative nell’ambito?

R: Il settore dell’ottica, come molte attività commerciali stanno soffrendo a causa di uno Stato menefreghista e sordo. Chiaramente il mercato estero è il nostro obiettivo futuro, vogliamo portare la manifattura italiana di Lusso in quei Paesi dove è ricercata ed apprezzata. In Italia continuiamo sempre il nostro percorso, malgrado tutto non dimentichiamo di essere sempre degli operatori sanitari, e quindi  pronti alle richieste del nostro attento consumatore. Malgrado la crisi andiamo avanti, sorretti dalle tante richieste di affiliazione come riprova del fatto che siamo dalla giusta parte, e che quindi la nostra formula è vincente.

D: Una curiosità: come nasce la passione per il multiforme mondo degli occhiali? È anche un collezionista di montature particolari?

R: Nasce da piccolo, dalla voglia di osservare il mondo senza perdere alcuna sfumatura. Se non vedi bene non puoi apprezzare i mille colori della vita. Amo le collezioni! Nei prossimi anni, è mio desiderio accrescere quella in mio possesso e mostrarla alle nuove generazioni.

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Stefano Di Bella, il Presidente dell’azienda “SoleVista”, intervistato per la sua collaborazione a “Spoleto Arte”

Continuano con ottimi riscontri, le grandi mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes, allestite presso lo storico Palazzo Leti Sansi, nel cuore di Spoleto. In esposizione, fino al 24 luglio 2014, le opere del Premio Nobel Dario Fo, di Eugenio Carmi, uno dei maggiori esponenti dell’Astrattismo, di José Dalì, figlio del mentore del Surrealismo, di numerosi artisti talentuosi, nonché un omaggio al regista Pier Paolo Pasolini, nelle foto di Roberto Villa.

 

A collaborare per la prestigiosa iniziativa artistica, in qualità di sponsor, l’affermata società “SoleVista Occhiali” leader nel settore ottico. Di seguito, l’intervista al Presidente Stefano Di Bella.

 

D: Quando ha intrapreso la carriera professionale nel settore ottico specializzato?

R: Circa 25 anni fa, all’età di 13 anni.

 

D: Quali sono i principali servizi e i prodotti di punta proposti dall’azienda?

R: Le nostre offerte sono uniche, basti pensare all’offerta “bambino”. Ogni bimbo fino a 10 anni ha un occhiale completo di lente… gratis, senza alcun trucco ed obbligo di acquisto! È un impegno sociale che SoleVista ha intrapreso nei confronti e nella tutela dei minori. Altri impegni sono il Taxi service per le persone anziane, il prezzo ridotto per gli studenti ed infine la possibilità di provare le lenti progressive, gratuitamente, per 30 giorni. Altra chicca è Luxodream, un servizio di occhiale personalizzato, per i clienti più esigenti. Dalla montatura in oro all’inserimento di diamanti e pietre preziose. Chiaramente il tutto perfezionato con incisione del nome del proprietario.

 

D: Avete un sito internet di riferimento? Cosa propone?

R: Abbiamo due siti: www.solevista.eu e www.luxodream.com. Lì potrete trovare, ogni mese, tutte le nostre offerte.

 

D: A quale target di clientela vi rivolgete? È prevista anche la formula di vendita online?

R: Chiaramente desideriamo acquisire un target ampio, anche se ci rivolgiamo a due gruppi di clientela ben definiti. La famiglia, che è in difficoltà con la crisi, attraverso la formula low cost SoleVista. E poi, il professionista, che desidera sempre un occhiale alla moda. Soprattutto i clienti esigenti che hanno voglia di spendere su un occhiale “Luxò” e quindi “prezioso”, con la formula Luxodream. Non vendiamo online, ma stiamo studiando nuove tecnologie che permettano di indossare e provare gli occhiali anche in rete, utilizzando la realtà aumentata.

 

D: C’è la possibilità di acquisire il marchio aziendale stipulando un contratto di franchising? Come funziona questo tipo di accordo? Quante attività in franchising sono presenti attualmente e dove?

R: Sì, è possibile, sia con insegna SoleVista che con insegna Luxodream. L’accordo è estremamente vantaggioso, in quanto prevede la formula del totale conto vendita oltre che una completa assistenza prima e dopo l’apertura. Tanti vantaggi, ma attenzione, con una selezione rigida per concedere le nostre insegne, in quanto sono richiesti requisiti soddisfacenti.

 

D: Ci è giunta voce sulla positiva collaborazione con le prestigiose mostre di “Spoleto Arte” curate da Vittorio Sgarbi. Come nasce questa bella opportunità? È compiaciuto di questa importante partnership commerciale?

R: L’arte è la migliore espressione di noi stessi. Noi miglioriamo la visione e siamo artisti in quanto studiamo ogni giorno l’essere e l’apparire. Siamo grati a Salvo Nugnes e Vittorio Sgarbi di averci concesso quest’opportunità.

 

D: Un commento di riflessione sulle attuali tendenze di mercato del settore, a livello nazionale e internazionale. Le capita di partecipare a fiere e iniziative nell’ambito?

R: Il settore dell’ottica, come molte attività commerciali stanno soffrendo a causa di uno Stato menefreghista e sordo. Chiaramente il mercato estero è il nostro obiettivo futuro, vogliamo portare la manifattura italiana di Lusso in quei Paesi dove è ricercata ed apprezzata. In Italia continuiamo sempre il nostro percorso, malgrado tutto non dimentichiamo di essere sempre degli operatori sanitari, e quindi pronti alle richieste del nostro attento consumatore. Malgrado la crisi andiamo avanti, sorretti dalle tante richieste di affiliazione come riprova del fatto che siamo dalla giusta parte, e che quindi la nostra formula è vincente.

 

D: Una curiosità: come nasce la passione per il multiforme mondo degli occhiali? È anche un collezionista di montature particolari?

R: Nasce da piccolo, dalla voglia di osservare il mondo senza perdere alcuna sfumatura. Se non vedi bene non puoi apprezzare i mille colori della vita. Amo le collezioni! Nei prossimi anni, è mio desiderio accrescere quella in mio possesso e mostrarla alle nuove generazioni.

 

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GIUSEPPE MANTELLASSI E’ STATO CONFERMATO PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA MORELLINO DI SCANSANO D.O.C.G

Dal 25 giugno, Giuseppe Mantellassi, che dirige l’omonima Fattoria a Magliano in Toscana con il fratello Aleardo, è stato ufficialmente riconfermato a ricoprire la carica di Presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano D.O.C.G.

Un voto unanime quello del Consiglio di Amministrazione, che ha apprezzato il lavoro svolto in questi anni da Giuseppe Mantellassi, vicepresidente per  più mandati e Presidente nominato nel 2013.

Accetto con molto piacere la conferma dell’incarico di Presidente da parte del Consiglio,” ha dichiarato Giuseppe Mantellassi, “con l’intento di portare avanti, con rinnovato impegno, le responsabilità già assunte con il precedente mandato, nel profondo convincimento che promuovere il Morellino di Scansano significa impegnarsi per estendere i benefici ad un intero territorio, consapevole che il Consorzio è il luogo in cui i produttori, grandi e piccoli, si confrontano e decidono insieme la gestione della Denominazione.”

Fattoria Mantellassi è in attività da oltre 50 anni, mezzo secolo festeggiato proprio nel 2010 e la strada percorsa fino a quel momento è in continua evoluzione a dimostrazione che “il mestiere” del viticoltore non può prescindere dalla passione e da una impeccabile professionalità. I vini di Fattoria Mantellassi sono uno straordinario esempio di alta qualità, di esperienza e di amore e rispetto per il territorio, di quella meravigliosa Maremma Toscana che, soprattutto per il Morellino di Scansano, è diventata in tutto il mondo simbolo di unicità. I riconoscimenti e i premi ricevuti dalle sue etichette nel corso degli anni sono una forte testimonianza del “fare bene” di questa Azienda, cresciuta nel tempo ma rimasta fedele alla mission di realizzare una produzione di eccellenza.

 

ELELVI PR  di Lucia Villa

P.za Napoli 24, 20146 Milano

Tel 0245496051

Lucia villa cell 349 0856770

Marina Pillinini cell 335 5234457

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Il Santo Padre riceve in un’udienza privata l’ideatore della Giax Tower e l’imprenditore rilascia in merito un’intervista

Recentemente, il Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama è stato ricevuto da Papa Francesco in Vaticano, un incontro di cui tutti i media del Mondo hanno parlato. Il noto imprenditore immobiliare milanese Giovanni Gelmetti è stato raggiunto telefonicamente per un’intervista riguardante l’udienza, in ricordo del suo speciale incontro privato con il Santo Padre, avvenuto lo scorso 24 Gennaio.

 

1) Papa Bergoglio ha ricevuto il Presidente americano Barack Obama e anche lei è stato accolto in udienza privata. Come ricorda questa esperienza?

Un sogno che si è concretizzato, dopo molti anni, in realtà. Mi sento davvero fortunato, un eletto, ad averlo incontrato addirittura prima del Presidente Obama. Mi è rimasta impressa la sua umiltà, la sua umanità e la sua dolcezza. E’ stato un forte stimolo per aiutarmi ad affrontare la dura realtà di tutti i giorni.

 

2) «Thank you, thank you» sono le prime parole di Barack Obama a Papa Francesco. E poi: «Incontrarla è meraviglioso». Ha provato la stessa emozione?

Decisamente si, un incontro così emozionante che mi ha lasciato senza fiato! Indescrivibile da raccontare, difficile da argomentare e che si può soltanto provare.

 

3) Il Presidente Obama ha donato al Santo Padre un astuccio contenente medaglie e dei semi del giardino della Casa Bianca. Lei ha offerto un omaggio durante la visita?

Certo, dei prestigiosi cataloghi d’arte che spero che il Papa abbia apprezzato. Credo che il nostro patrimonio artistico e culturale abbia un valore inestimabile. Sono riuscito anche ad esporgli brevemente il progetto Giax Tower che è stato, con mia immensa gioia, benedetto.

 

4) Secondo lei Papa Bergoglio è il Papa del cambiamento?

Secondo me Papa Francesco ha ribaltato simboli e consuetudini mettendo mano alle fondamenta dell’organizzazione ecclesiale. E’ un Pontefice spalancato al nuovo, che non teme di fare cosa sgradita chiedendo maggiore austerità nell’uso dei paramenti sacri, che viaggia in pullman insieme agli altri cardinali, che è vicino alla gente. Una vera e propria “Spending review” che rimodella e da un giusto vigore dell’immagine ecclesiale.

 

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ANCHE IL DOTT. BRUNO BASSETTO ALLA CONFERENZA DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI LAURA BOLDRINI

In Piazza San Marco a Venezia, Domenica 5 Maggio 2013, si è tenuta un’interessante conferenza del Presidente della Camera Laura Boldrini, trattante l’attuale e sempre più preoccupante tema della violenza sulle donne, in particolar modo, la violenza sul web.

 Il Dott. Bruno Bassetto, specialista in chirurgia plastica ed estetica, rinomato in tutto il Veneto, ha avuto l’occasione di assistere all’importante incontro, del quale è stata ospite anche Paola Concia. Il deputato, attivista per i diritti LGBT, è intervenuta portando la sua esperienza, raccontando il bombardamento di minacce e parole di disapprovazione, in rete, provocato da una sua foto.

A favore della causa, il Dott. Bassetto, molto vicino alle donne, anche grazie al suo lavoro, che svolge principalmente presso la sua clinica di Marostica (VI), situata in via XXV Aprile n.4. La sua passione, bravura e dedizione per la chirurgia, lo ha portato ad eseguire più di 5000 interventi ed avere numerose pubblicazioni sulla sua professione. Per info: www.brunobassetto.com

 

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Massimiliano Schiavon: “BASTA MORTIFICARE IL TURISMO DI JESOLO”

A distanza di due giorni dalla decisione del Comune, il presidente dell’Aja Massimiliano Schiavon dichiara: “Apprendo dalla stampa che quest’anno il Comune ha previsto una riduzione di dieci minuti dello spettacolo pirotecnico che da sempre caratterizza il Ferragosto jesolano per risparmiare diecimila euro”.“Le considerazioni da fare sono due” continua Massimiliano Schiavon “la prima: oggi Jesolo non deve chiudersi a riccio, ma reagire a questo momento di crisi premiando i milioni di turisti che ci hanno ancora scelti come loro meta preferita, cercando così l’effetto traino. Dobbiamo reagire: invece di tagliare lo spettacolo di dieci minuti proponiamo di aumentarlo di quindici minuti così da regalare una serata esclusiva e di grande divertimento ai nostri ospiti. Secondo, e forse più importante: non alimentare la macchina turistica oggi, e anzi continuare a mortificarla, significa generare nuova povertà e togliere al turismo quella funzione di ammortizzatore sociale che, con i suoi 24 milioni di presenze ogni anno, la costa veneziana garantisce alla Regione e alle economie dei singoli Comuni.Mettendo a rischio la macchina del turismo si riducono gli organici e si crea disoccupazione di cui si dovrà far carico, a propria volta, l’amministrazione”.

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L’Aspesi riscopre il passato e lancia il futuro Franco Minardi torna a ricoprire il ruolo di Presidente dell’Aspesi, Federico F. Oriana Amministratore Delegato

L’Aspesi, l’Associazione Nazionale tra le Società di Promozione e Sviluppo Immobiliare, ha eletto i suoi vertici nell’Assemblea svoltasi a Milano presso la Villa Moro.
Nuovo Presidente e’ stato eletto Franco Minardi de Michetti, A.D. della Sviluppo Immobiliare S.p.A. e primo presidente dell’Aspesi nel 1993 –anno della sua fondazione-. Il Presidente uscente, Federico Filippo Oriana, diventa Amministratore Delegato e CEO di Aspesi, una nuova funzione operativa nel panorama associativo che gli viene attribuita per utilizzarne la particolare professionalità nella rappresentanza imprenditoriale nella quale opera sin dalla fine degli anni ’70. Vice-Presidenti sono stati eletti Santo Crea (Nexity), Luigi Marchesini (Galotti), Aldo Mazzocco (Beni Stabili), Enzo Ricci (Milaninvest), Federico Sassoli de’ Bianchi (Beni Reali).
Il Consiglio Aspesi, riunitosi subito dopo l’Assemblea, ha nominato Sestilio Paletti Presidente della Consulta dei Soci Effettivi e confermato Paolo Manzoni come Presidente di Aspesi Milano, nonchè attribuito tutti gli altri incarichi operativi.

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Per Vicenzi è la tradizione l’ingrediente per crescere domani

L’esperienza nella delicata preparazione di raffinati pasticcini, la qualità delle materie prime utilizzate, la passione e l’amore per l’artigianalità, l’impegno nell’offrire prodotti di qualità, e la continua innovazione tecnologica hanno permesso a Vicenzi Biscotti Spa, ad oltre un secolo dalla nascita, di essere realtà produttiva veronese conosciuta e apprezzata in tutto il Mondo. Oggi i prodotti del Gruppo Vicenzi sono presenti in tutta Italia sia nella grande distribuzione sia nel canale tradizionale e all’estero, nell’area Extra Europea si nota un vero exploit dei marchi Matilde Vicenzi e Grisbì, con una crescita delle vendite a valore del 35% nei primi cinque mesi del 2012 rispetto all’anno scorso.

Il numero dei mercati in cui si possono trovare i nostri savoiardi, sfogliatine e Grisbì è salito a ben 110, sparsi sui cinque continenti, il che fa della Vicenzi uno dei marchi italiani di più ampia distribuzione.

Mentre in America e in Australia cresce il numero dei fan di Matilde, le performance più interessanti arrivano dai Paesi emergenti, in particolare la Cina (+130%), un grande e difficile mercato dove la sola Vicenzi fa oltre il 60% delle esportazioni italiane di dolci da forno. Come aree geografiche, i più ghiotti di sfogliatine e Grisbì si confermano di gran lunga gli arabi, visto che nel vicino e medio Oriente, in particolare negli Emirati e in Oman, la Vicenzi realizza oltre un terzo del suo export totale, affermandosi come portabandiera indiscusso della pasticceria italiana.

E’ grazie alla capacità del Presidente Giuseppe Vicenzi, che compirà ottanta anni il prossimo 30 maggio, di riferirsi alla genuinità delle proprie radici e nello stesso tempo di attorniarsi con lungimiranza di giovani e validi collaboratori, che hanno permesso all’azienda di rispondere con efficacia e tempismo a un mercato sempre in evoluzione.

Jit – tempo di comunicare
Ufficio stampa
Novella Donelli
Tel.0459698304
[email protected]
http://justintimesrl.wordpress.com

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METANO QUASI PURO “Biogas, i nuovi mostri”

“Biogas, i nuovi mostri”
Ferrara è di certo nel numero delle provincie prese di mira dalla speculazione biomassista e biogasista. una corsa al biogas, allo stravolgimento dell’agricoltura che sarebbe incomprensibile se non fosse per i super-profitti di pochi che intendono approfittare di scandalosi incentivi (pagati da tutti i cittadini, compresi quelli – i danni e le beffe – che subiscono gravi disagi per la presenza delle centrali sul loro territorio).
Le polemiche sul biogas arrivano da ogni parte d’italia, come presidente del dipartimento sicurezza di italia garantista cerchero’ con tutte le mie forze di oppormi a questo scempio che distrugge la coltivazione,il panorama,della nostra amata PATRIA.
Molti impianti, sono costruiti vicino ai centri abitati , facendo infatti riflesso anche sui cittadini ; per questo il MOVIMENTO ITALIA GARANTISTA presenterà
una mobilitazione popolare. una delegazione del MOVIMENTO guidata dal presidente nazionale del dipartimento sicurezza Domenico Marigliano , incontrera’ i rappresentanti dei comitati cittadini  che lottano contro questi nuovi mostri.Con il nostro intervento cercheremo di portare la voce le preoccupazioni,delle varie popolazioni
perche’  la situazione e’  molto chiara che il biogas, prima di potere essere immesso nella rete di distribuzione, dev’essere convenientemente depurato dai numerosi composti inerti o dannosi che contiene: anidride carbonica, in primo luogo, ma anche idrogeno solforato (fortemente corrosivo) ed altri composti organici ed inorganici. pertanto continua il presidente del dipartimento sicurezza italia garantista Marigliano, che per avere un   METANO QUASI PURO si usa  L’UPGRADING.
Questo processo, che prende il nome di “upgrading”, si realizza facendo passare il biogas attraverso opportuni reattori cilindrici, con l’aiuto di acqua e sostanze altamente porose, che rendono l’impianto simile a una minuscola raffineria. pericolosa per la salute delle persone e dell’agricoltura. Pur di guadagnare si distrugge questo e’ sbagliato e per questo noi di ITALIA GARANTISTA  siamo pronti a dare battaglia.

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Checkpoint Systems annuncia la nomina di Per Levin a Presidente delle Soluzioni di Merchandise Visibility

Milano, 29 Settembre 2010 – Checkpoint Systems, Inc. (NYSE: CKP) ha annunciato la nomina di Per Levin a Presidente delle Soluzioni di Merchandise Visibility. Questa divisione di recente istituzione si occuperà di gestire la crescita nell’utilizzo di sistemi di identificazione a radio frequenza (RFId) da parte delle società di retail e abbigliamento nelle applicazioni per la visibilità della merce.
In precedenza Mr. Levin ha ricoperto il ruolo di Presidente delle Soluzioni per la Gestione delle Differenze Inventariali e Merchandise Visibility, contribuendo al consolidamento del primato di Checkpoint nella gestione delle differenze inventariali.
I retailer leader nel settore abbigliamento si stanno rendendo sempre più conto dei vantaggi che la tecnologia RFId offre ai loro clienti e alla loro attività nello svolgimento delle operazioni. Facendo affidamento su questa tecnologia, è possibile migliorare l’accuratezza dell’inventario, eliminare i casi di disassortimento, effettuare meno ribassi, ridurre il capitale circolante e, in definitiva, vendere più prodotti. È importante sottolineare che, nel retail abbigliamento, la tecnologia RFId può essere utilizzata anche come strumento per la sorveglianza elettronica degli articoli (EAS) allo scopo di prevenire i furti.
“Ho fiducia nel fatto che l’ingegno e la tecnologia siano ora in grado di imporsi in questo processo aziendale emergente” ha affermato Rob van der Merwe, presidente, direttore generale e CEO di Checkpoint Systems. “Con l’acquisto di OATSystems nel 2008 e di Brilliant Label Manufacturing nel 2009, Checkpoint ha acquisito due aziende chiave per la fornitura di software RFId, e ha ampliato il servizio di fornitura e stampa di etichette a livello globale. Queste competenze, insieme agli asset pre-esistenti e al nostro impatto globale, contribuiscono a offrire ai clienti di Checkpoint un’importante soluzione end-to-end”.
Nella divisione di Merchandise Visibility occuperà un ruolo esecutivo anche Prasad Putta, co-fondatore di OATSystems ed esperto nel settore RFId, che ha anche partecipato alla fondazione del MIT Auto-ID Laboratory.. Farrokh Abadi, attuale Vice Presidente Senior e Direttore Area Innovazione, sostituirà Per Levin come Presidente delle Soluzioni per la Gestione delle Differenze Inventariali. L’azienda condurrà una ricerca interna ed esterna per la posizione di Direttore Area Innovazione.

A proposito di Checkpoint Systems Spa
Checkpoint Systems è il leader mondiale per la gestione delle differenze inventariali, la visibilità della merce e le soluzioni di etichettatura dei capi d’abbigliamento. Checkpoint collabora con i punti vendita e con i loro fornitori per ridurre le differenze inventariali, migliorare la disponibilità della merce sugli scaffali e sfruttare i dati in tempo reale per raggiungere l’eccellenza operativa.
Le soluzioni Checkpoint si basano su quarant’anni di esperienza nel settore delle tecnologie RF, su differenti offerte per la gestione delle differenze inventariali, su una vasta gamma di soluzioni per l’etichettatura dei capi d’abbigliamento, sulle applicazioni RFID leader di mercato, sulle soluzioni innovative per la merce ad alto rischio di furto e sulla sua piattaforma di gestione dati Check-Net online. Grazie a queste soluzioni, i clienti Checkpoint possono godere di un aumento nelle vendite e nei profitti grazie all’ottimizzazione della supply-chain, alla stampa di etichette su richiesta e ad un ambiente di vendita aperto in grado di offrire sicurezza migliorando l’esperienza d’acquisto dei consumatori.
Quotata sul NYSE (NYSE: CKP), Checkpoint opera su tutti i principali mercati e conta 5.600 dipendenti in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni, visitare www.checkpointsystems.com

Avviso riguardante le dichiarazioni previsionali
Questo comunicato stampa contiene informazioni di natura previsionale. Le dichiarazioni previsionali si riferiscono spesso a previsioni sulle nostre attività e risultati finanziari futuri, e contengono parole come “prevedere”, “anticipare”, “intendere”, “programmare”, “credere”, “cercare”, o “faremo”. Per loro stessa natura, le dichiarazioni previsionali implicano rischi e incertezze. Qualsiasi dichiarazione previsionale può comportare rischi e incertezze che potrebbero determinare sostanziali differenze tra i risultati effettivi e quelli previsti in tali dichiarazioni previsionali. I motivi che possono causare o contribuire al verificarsi di tali differenze sono: la nostra capacità di integrare le acquisizioni e di raggiungere gli obiettivi finanziari e operativi previsti per le stesse; le variazioni nelle condizioni operative internazionali; le fluttuazioni dei tassi di cambio della valuta estera e dei tassi d’interesse; una richiesta inferiore di nostri prodotti da parte dei retailer e di altri clienti rispetto alle previsioni; minore disponibilità da parte dei clienti retail a effettuare installazioni nell’intera catena e/o adottare o estendere l’etichettatura alla fonte; possibili aumenti dei costi di produzione per unità di prodotto a seguito di un utilizzo ridotto della capacità di produzione dovuto al rallentamento dell’economia o ad altri fattori; la nostra capacità di fornire e commercializzare prodotti innovativi ed economicamente vantaggiosi; sviluppo di nuove tecnologie concorrenziali; la nostra capacità di preservare la proprietà intellettuale; la pressione concorrenziale sul prezzo che causa l’erosione dei profitti; disponibilità e prezzo dei componenti e delle materie prime; possibili ritardi nel pagamento dei crediti causati dalle condizioni economiche e da altri fattori di mercato; variazioni nelle norme e disposizioni applicabili ai nostri prodotti; la capacità di implementare programmi per la riduzione dei costi nell’assistenza clienti, nelle vendite, nelle spese generali e amministrative, e nelle attività di produzione e supply chain, senza incidere in modo significativo sulle entrate e sugli utili; la nostra capacità di mantenere un controllo interno efficiente sulla rendicontazione finanziaria; e altre questioni contenute nella nostra documentazione della Commissione di Vigilanza della Borsa. Non ci assumiamo alcun obbligo di aggiornamento delle nostre dichiarazioni previsionali, fatto salvo per quanto previsto dalle leggi applicabili ai titoli

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Claudia Porchietto alle Provinciali: serve un nuovo modo di fare politica

Cosa si deve fare per avere un’istituzione vicino ai cittadini e ai loro problemi

“Ho dato la disponibilità a fare il candidato per il centrodestra – spiega Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della provincia di Torino – e non con il centrodestra; voglio riuscire ad allontanare il vecchio modo di fare politica e mandare un messaggio nuovo a questa Provincia da troppi anni radicata su tradizioni che non hanno più senso di esistere. Mi sono contornata da persone che mixano perfettamente la conoscenza della Res Publica con quella della società civile e tecnica dall’altra; ambedue le competenze sono necessarie per dare una progettualità a 360 gradi all’ente della Provincia. Tutte le occasioni, sia istituzionali che private, debbono essere sfruttate al massimo della loro potenzialità: la crisi che stiamo vivendo e molti cittadini meglio dei politici sanno di che cosa sto parlando, non lascia scampo. Ci vogliono idee, grande senso di squadra, atteggiamento innovativo e grande progettualità da trasmettere ai cittadini unitamente alla sicurezza, al primo posto nella nostra carta programmatica”. E conclude: “Come richiede questa mia candidatura, sono orientata soltanto a ciò che è di interesse per il territorio torinese: qui non c’è mai stata una figura che si occupasse della città e della provincia; quando mi sono buttata nella mischia politica ho messo in campo l’intenzione di portare persone nuove per poter realmente cambiare le cose”.

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Ballottaggio a Torino: Catena Vota Antonio

Quando gli effetti di una sconfitta possono dimostrarsi devastanti, chi rischia tale sconfitta è disposto a qualsiasi azione, anche la più bieca.
Il dubbio che comunque sorge è se sia solo la paura della sconfitta a suggerire certi comportamenti o se, ancor più grave, sia la predisposizione naturale all’utilizzo degli stessi. L’ultima idea promossa dalla sinistra è pubblicata sul sito del suo candidato alla Presidenza della Provincia di Torino: “Antonio”, dove è promosso un “concorso a premi” per chi “dimostrerà” di aver “convinto a votare, meglio se accompagnato a votare” il maggior numero di elettori.
Viene previsto un punteggio per ogni elettore, doppio per quegli elettori che non si sono recati al primo turno, ma non viene previsto il modo per “dimostrare” il punteggio raggiunto. Il regolamento del concorso, peraltro obbligatorio, in realtà manca, pertanto è demandato al “giocatore” ingegnarsi a portare la “prova del voto”: forse con la foto della scheda elettorale scattata col cellulare? Ma voto a chi, anche a Porchietto? Si vince solo in caso di vittoria di Antonio ed il concorso è denominato “la catena di Vota-Antonio”, pertanto chi votare se non “Antonio” ?
“Scambio di voto”, “violazione del segreto del voto” e poi cos’altro?
Lo svilimento di uno dei più fondamentali diritti costituzionali del cittadino libero: il diritto al voto. L’elettore diventa un “giocatore” ed un “bersaglio a punti”, l’elezione diventa un “gioco”, un “concorso”, un insulto all’intelligenza stessa di coloro che sono chiamati alle urne. Chi propone quest’aberrazione si fregia tuttavia, nella pagina introduttiva al concorso, della propria tradizione fatta di valori, di antifascismo, di difesa delle regole e della legalità, perchè gli ingredienti della propria “pozione magica” sono il rigore, l’onestà e la democrazia! Quando è chiamato a risponderne non si giustifica neanche, ma riesce solo a rispondere al giornalista “E’ uno scherzo fatto dai giovani del PD”. Si, senz’altro è uno scherzo, ma per la parte che richiama i valori fondamentali decantati!
Peccato però che lo scherzo continui e la pagina sul sito sia ancora accessibile, perché lo “scherzo” è in realtà una chiara strategia elettorale dalla quale a questo punto lo stesso “Antonio” non può più dissociarsi e ne assume la piena responsabilità. Quale potrà essere il futuro di un partito i cui “giovani” sanno produrre tali iniziative e qual è la responsabilità dei “vecchi” che non hanno saputo insegnare, ma che vorrebbero continuare a “governare”? Cosa ne pensano i sostenitori di “Antonio”, che esprimono il loro voto ad una “Italia dei Valori”, della quale si potrà anche non condividere alcuni indirizzi politici, ma ai quali si deve senz’altro il riconoscimento dei Valori fondamentali della Democrazia?
E cosa ne pensano oggi i nuovi sostenitori “di centro”, che saranno chiamati a breve ad appoggiarlo?

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Ballottaggio a Torino: disobbedienza istituzionale

La decisione presa dal Presidente Saitta e dalla sua giunta, in merito allo sforamento del Patto di stabilità ha diverse chiavi di lettura e crea molte perplessità, pur confermando altrettante convinzioni.

La verifica dell’eventuale sforamento del patto di stabilità, peraltro imposto da normative UE e non dal Governo come erroneamente appare citato dal comunicato stampa della Provincia, può avvenire esclusivamente alla chiusura del bilancio annuale con la verifica del rispetto dei rapporti tra le entrate e le uscite dell’anno di riferimento.
Non è pertanto corretto, in corso d’anno, parlare di sforamento del patto ed in particolare parlarne nella prima metà dell’anno.
Tale verifica potrebbe avvenire esclusivamente qualora l’uscita deliberata, unitamente a quelle già effettuate a tale data, superasse ampiamente la previsione di uscite del bilancio previsivo del medesimo anno; in caso contrario anche un’uscita più alta del previsto potrebbe essere compensata da successive contrazioni delle uscite previste per il restante periodo dell’anno, sì da rientrare alla fine nei parametri imposti.

Nel caso specifico, a fronte di uscite previste mediamente dal bilancio della Provincia di Torino per circa 500 milioni di euro, i pagamenti in questione ammonterebbero complessivamente a 28 milioni di euro, pertanto a poco più di un 5%, valore che nei successivi 7 mesi del 2009 potrebbe essere facilmente recuperato con contrazione mensile dei pagamenti di circa 4 milioni.

Questo dato di fatto tuttavia ci tranquillizza, perché, se così non fosse, la scelta volontaria di un’amministrazione di sforare il patto di stabilità dovrebbe essere letta quantomeno come una scelta scellerata ed ignara delle conseguenze immediate che ne seguirebbero.
Il punto G1 della circolare n.2 del 27/01/2009 del Ministero delle Economie e delle Finanze prevede infatti espressamente sanzioni pesantissime nel caso di sforamento del patto di stabilità, da applicarsi nell’anno successivo al mancato rispetto della condizione, senza più la possibilità di recupero prevista precedentemente.
la riduzione automatica dei trasferimenti provenienti dal Ministero degli Interni e che rappresentano le principali entrate dell’ente Provincia, per l’importo stesso dello sforamento;
l’impossibilità al ricorso all’indebitamento anche se finalizzato ad investimenti;
la riduzione della spesa corrente a non più della media dell’ultimo triennio;
divieto di assumere personale;
la riduzione del 30% dei compensi dei consiglieri (che peraltro potrebbe essere vista dai cittadini come la preoccupazione minore).
In pratica una “bravata” del genere ingesserebbe perlomeno per un anno le attività dell’Ente.

E’ pur vero che il punto C7 della medesima circolare prevede particolari condizioni legate allo sforamento del patto su pagamenti per investimenti, che determinerebbero la disapplicazione di tali sanzioni, ma la Provincia di Torino non rispetta tali condizioni, né qualora le rispettasse si sarebbe potuto parlare di “atto di eroismo civico” da parte della giunta Saitta nel non rispettarle.

Non rimane che fare un passo indietro e chiedersi perché la nostra provincia sia nella condizione di dover “sforare il patto di stabilità” per effettuare quello che dovrebbe essere la condizione più naturale di una qualsiasi amministrazione sia pubblica che privata: il rispetto delle “obbligazioni” assunte, il rispetto dei termini di pagamento.
Sorge a questo punto l’ovvio dubbio che diventa la conferma di una convinzione: che la Provincia non sia stata gestita bene.
Il patto di stabilità non è un meccanismo perverso ideato per giustificare quella che nel privato sarebbe definita “inadempienza”, bensì è un meccanismo che dovrebbe indirizzare e limitare le scelte economiche dell’ente pubblico per evitarne l’eccessivo indebitamento; diverse province onorano le proprie obbligazioni ed i propri pagamenti senza dover sforare il patto di stabilità.
In parole povere Saitta e la sua giunta avrebbero dovuto pensarci prima!

Rimane ancora un dubbio, o sarebbe meglio definirla un’ulteriore conferma di un’ennesima convinzione: che dopo anni di “inadempienza” nei pagamenti, l’evento elettorale abbia suggerito la più bieca delle “strumentalizzazioni”, quella di farsi plaudire per un atto di disobbedienza che altro non è che la conseguenza di incapacità, ma che tanto vorrebbe confondersi con un atto di “eroismo” consumato su un terreno creato ad arte, per un finale pirotecnico e di “sacrificio civile”.

L’ennesima umiliazione, o come direbbe un comunista di altri tempi, Giorgio Gaber “…una disgrazia che vorrebbe volare, ma che non ha neanche più l’istinto del volo”.

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Ballottaggio elezioni provinciali a Torino: Emanuele Filiberto appoggia Claudia Porchietto mentre l’Udc si spacca

Il Principe ha sancito ieri sera in piazza Bengasi il suo sostegno alla candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino, grande segno del disagio vissuto in questi momenti nel popolo dell’Udc: Rosario Marra, candidato nel collegio 6 Borgo San Donato, è stato sospeso dal partito per aver negato il proprio appoggio a Saitta

Torino, 17 giugno 2009 – Emanuele Filiberto di Savoia, contrariamente all’Udc, il partito con cui si è candidato alle recenti cosultazioni europee, si è schierato con Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino, al ballottaggio il 21 e 22 giugno.
Dopo un incontro informale tra i due che ha sancito la convergenza su programmi e atteggiamento politico, il Principe sabaudo è intervenuto ieri sera alla festa di Piazza Bengasi a Torino per confermare pubblicamente il suo schieramento con la candidata del centrodestra, per confrontarsi con gli elettori e per incontrare i media.

Emanuele Filiberto, simbolo del Piemonte sabaudo di antica tradizione, ha apprezzato la scelta e la volontà di cambiamento della candidata del centrodestra dopo essersi confrontato con la Porchietto sui programmi e sui valori di una nuova e moderna amministrazione e ne ha subito condiviso le impostazioni, quale unico candidato al di fuori degli schemi classici dei partiti.

“Quella di Claudia – ha dichiarato Emanuele Filiberto di Savoia – è l’unica candidatura veramente nuova nel panorama della politica piemontese; insieme potremo costruire un tempo nuovo di sviluppo e benessere per Torino e la sua provincia. Amo la terra dei miei avi e ritengo fondamentale una svolta in ambito amministrativo. Solo con un cambiamento che guardi al di fuori della logica partitocratica si potrà incidere con concretezza per il suo rilancio: tutto ciò si riflette nella candidatura di Claudia. È nel suo programma, infatti, che riconosco il mio stesso impegno di stampo civico e popolare che rappresenta esattamente il mio elettorato”.

Claudia Porchietto ha risposto affermando: “apprezzo la coraggiosa scelta di Emanuele Filiberto e lo ringrazio per il suo impegno, tanto temuto nelle stanze buie degli accordi per le poltrone della politica. Insieme vogliamo dire basta alla politica grigia che ha mal governato questa Provincia per quindici anni: è ora di cambiare!”.

La scelta di Emanuele Filiberto e soprattutto la decisione dell’Udc di schierarsi con Saitta, ha provocato forte disagio in tutto il partito, lo dimostra anche il fatto che Rosario Marra, candidato nel collegio 6 di Borgo San Donato con l’Udc, è stato sospeso dal partito perché, come ha dichiarato, “non mi sento di far parte di questo partito che non si dovrebbe chiamare Unione di centro bensì ‘vado dove tira il vento’. Nonostante abbia ottenuto nel mio collegio elettorale 2836 voti con 1197 preferenze, non voglio che i miei voti vadano al centrosinistra, ma nel senso giusto e cioè in questo caso verso Claudia Porchietto per gli ideali che ha dimostrato”.

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Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della provincia di Torino, ha incontrato i sindacati di polizia per parlare di sicurezza

Il 17 giugno la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino Claudia Porchietto ha incontrato i sindacati di polizia Siulp e Sap per affrontare il tema della sicurezza

Torino, 18 giugno 2009 – Ieri Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, ha incontrato i sindacati di polizia Siulp e Sap, per verificare le loro esigenze e per ragionare con i rappresentanti delle forze dell’ordine sui temi della sicurezza, in modo da iniziare un confronto che possa proseguire anche nel dopo elezioni.
L’incontro è stato anche occasione per un scambio di vedute su uno dei punti cardine del programma per garantire la sicurezza: la polizia provinciale. Progetto che potrebbe sviluppare sul territorio una presenza che si traduca in un’azione efficace a sostegno dell’attività delle forze dell’ordine.

“E’ chiaro che la polizia provinciale – ha sottolineato Claudia Porchietto – non sarà un ulteriore corpo di polizia dedicato all’ordine pubblico, ma svilupperà un’azione di vigilanza e prevenzione sul territorio affiancandosi, nel rispetto delle normative e delle prerogative del Prefetto, a quelle che sono le forze che già si occupano di ordine pubblico.
Segnali positivi sono arrivati dai sindacati di polizia che hanno giudicato interessante e importante l’idea di creare un corpo di polizia provinciale. Si tratta di un progetto che andrà vagliato con la massima attenzione, che potrebbe supportare efficacemente gli agenti nella loro attività quotidiana.
La nostra proposta di polizia provinciale potrebbe dunque colmare talune necessità di sicurezza, visto che a norma di legge il personale potrà acquisire la qualifica di agente di polizia giudiziaria e agente di pubblica sicurezza.
Questo incontro conferma ancora una volta che la politica del fare e della concretezza, attuata con semplici azioni sul territorio, può portare ad aumentare realmente la sicurezza tra i cittadini”.

I segretari provinciali dei sindacati di polizia Siulp e Sap, Eugenio Bravo e Silverio Sabino, hanno poi aggiunto: “Abbiamo apprezzato molto la concretezza della candidata presidente del Pdl e valutiamo positivamente l’incontro avvenuto”.

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Provincia di Torino al Ballottaggio: a Porta Palazzo migliaia di cittadini per dire NO alla delinquenza.

Migliaia di persone hanno preso parte a Porta Palazzo alla catena umana promossa da Claudia Porchietto contro la delinquenza

Torino, 18 giugno – Grande partecipazione ieri sera all’iniziativa promossa dal comitato elettorale di Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della provincia di Torino, per dire No alla delinquenza. “Delinquenti arrendetevi, siete circondati” lo slogan della manifestazione che ha visto migliaia di persone confluire fin dalle 19.30 in Piazza della Repubblica. Una grande catena umana ha circondato tutta Porta Palazzo, quartiere in cui si svolge il mercato più grande d’Europa, con lo scopo di ribellarsi alla diffusa criminalità che imperversa nella zona.

“La sicurezza è un diritto – ha sostenuto Claudia – ed è una necessità per tutti i cittadini”. Clima festoso in piazza della Repubblica; gente di tutte le età ha voluto lanciare un monito soprattutto alle istituzioni che hanno fatto poco o nulla per combattere una criminalità sempre più dilagante.

Qualche momento di tensione si è verificato poco l’inizio della manifestazione, quando in piazza è arrivato un gruppo di giovani dei centri sociali torinesi che, con tamburi e striscioni, hanno contestato l’iniziativa del centrodestra. Le forze di polizia hanno evitato che si verificassero incidenti e, nonostante la presenza delle due diverse “fazioni”, l’evento è proseguito senza particolari difficoltà.

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La squadra: i 150 di Claudia Porchietto

La candidata alla presidenza della provincia di Torino, al ballottaggio il 21 e 22 giugno, ha presentato la sua lista civica di 150 persone, tra cui molte donne, tutte impegnate sul territorio

Torino, 15 giugno 2009 – Aria nuova in Provincia, entusiasmo, positività e coraggio di credere nella possibilità di cambiare le cose. Sono i tratti distintivi del gruppo di 150 tra uomini e donne che da giorni sono all’opera sul territorio per sostenere la corsa alla presidenza della Provincia di Torino di Claudia Porchietto.
Il 12 giugno i 150 sono stati presentati in una conferenza stampa a Mirafiori, in via Anselmetti 67, all’interno della struttura dell’associazione Crescere Insieme, realtà che si occupa dell’aiuto alle famiglie in difficoltà.
Tra di loro vi sono imprenditori e casalinghe, operai e impiegati, giovani, donne e tanti volenterosi che hanno deciso di mettere a disposizione tutta la loro grinta per raggiungere l’obiettivo storico al ballottaggio di domenica 21 e lunedì 22.

“Questa è una grande opportunità – ha sottolineato Claudia Porchietto -. E va vissuta con l’entusiasmo e la positività che ci deve trasmettere la possibilità che abbiamo di raggiungere il risultato. La nostra Provincia negli anni passati ha perso molte delle sue eccellenze, i suoi fiori all’occhiello, per colpa degli errori di un’amministrazione di centrosinistra miope e imbalsamata. Penso all’ente moda, al salone dell’auto, alla Rai, alla dirigenza dei grandi gruppi bancari. Ma ha perso anche tanti cervelli, giovani di talento che sono andati all’estero in cerca di opportunità che il nostro territorio non è stato capace di offrire loro. Ciò non dovrà mai più accadere. Noi, con la Lega Nord e tutte le altre liste che ci hanno sostenuto in questi mesi di campagna elettorale, ci siamo impegnati e ci impegneremo in futuro a difendere il nostro territorio e le nostre famiglie. Vogliamo proteggere il lavoro sul territorio e il lavoro si protegge non con le parole ma smettendola con le politiche di investimento sbagliate. Vogliamo dare valore alle vere competenze delle persone e alle loro capacità: questo sarà un punto fondamentale della mia futura struttura. E poi, così come è stato importante in questi giorni, per il futuro sarà importante il supporto delle donne, al di là delle quote rosa. Donne che si sono impegnate e hanno dimostrato che cosa vuole dire saper lavorare sul territorio. Attenzione particolare, nel mio progetto per la Provincia, l’avranno le politiche a favore della famiglia, dei figli e degli anziani. Mancano asili e persone formate ad assistere bambini e anziani. E una delle principali funzioni della Provincia è proprio quella legata alla formazione. Per cui sarà necessario intervenire in questo ambito.
Questa è la Provincia che vogliamo, che rappresenta la svolta e che i nostri 150 amici porteranno nelle strade di tutte le città. Questo è il nostro progetto, nel quale molti torinesi hanno già dimostrato di credere”.
“Se sarò eletta presidente – ha concluso il suo intervento Claudia Porchietto – gli assessori saranno otto, con una grande attenzione al territorio di tutta la Provincia e certamente ci sarà spazio per delle donne”.

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Claudia Porchietto, Elezioni Provinciali a Torino: un ballottaggio carico di … festa e impegno civile

Per dare alla gente la possibilità di passare qualche ora in allegria e per dare un segnale di impegno civile, Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Torino per il centrodestra, organizza una serie spettacoli serali a Torino e ad Avigliana per lunedì 15 giugno, martedì 16 giugno. Per il 17 giugno invece grande appuntamento con l’impegno e una ‘Catena Umana’ contro la criminalita’

“Saranno serate in cui ascoltare buona musica, anni ’60, assistere a spettacoli di artisti di strada e fare qualche risata – aggiunge Claudia Porchietto -. Spettacoli gratuiti aperti a tutti in cui si mangerà qualcosa e si starà insieme. Sono convinta che sia ora di dare una svolta anche alla mentalità compassata e poco agile che troppo spesso troviamo in alcuni politici del nostro territorio. In piazza ci potremo trovare tutti per parlare del futuro della nostra Provincia, o anche solo per ascoltare un po’ di musica e scambiare una battuta. Il nuovo volto che vogliamo dare al nostro territorio è anche in queste piccole cose, nella consapevolezza che insieme si possano affrontare problemi e difficoltà, ma che insieme si possa anche trascorrere una serata in allegria. Mercoledi 17 invece, ci sarà l’occasione di un impegno civile che è nel cuore di tutti torinesi: “Una Catena umana per la Sicurezza” dalle ore 20.00 alle ore 22.00, per sensibilizzare opinione pubblica e cittadini sul problema della sicurezza”.

Ecco i programmi

Lunedì 15 giugno, a partire dalle ore 21, in via Pietro Cossa 293 a Torino, spettacolo con gli artisti di strada
Martedì 16 giugno, a partire dalle ore 21, in piazza Bengasi a Torino “I favolosi anni ’60” musica e balli con Giampieretti, Donatello, Paki dei Nuovi Angeli e Renato dei Profeti. Durante la serata verrà distribuita GRATUITAMENTE la farinata sfornata di continuo dai forni a legna attivi in loco.
Mercoledì 17 giugno, una “Catena umana per la Sicurezza” dalle ore 20.00 alle ore 22.00 con appuntamento in P.zza della Repubblica angolo Via delle 3 Galline abbiamo organizzato un’importante iniziativa dal titolo “Catena umana per la Sicurezza: delinquenti arrendetevi! Siete circondati.” Per sensibilizzare opinione pubblica e cittadini tutti sul problema della sicurezza abbiamo scelto come luogo simbolo proprio Porta Palazzo, cuore della città e purtroppo e da fin troppo tempo immagine chiave del degrado sociale, dello spaccio, dell’immigrazione clandestina e della microcriminalità imperante.

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I Centri per l’Impiego al centro del rilancio della “formazione utile”

Torino, 11 giugno 2009 – Sarà necessario realizzare un piano per valorizzare la formazione utile, quella cioè quella coerente all’agevolazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con l’obbiettivo di generare un maggior numero di impieghi a tempo indeterminato.

Nel programma di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla guida della Provincia di Torino, la formazione ha un ruolo fondamentale, vista la necessità di rilancio del lavoro sul territorio.

In questo contesto un ruolo primario lo avranno i 13 centri per l’impiego (Cpi) provinciali, che sono attualmente in funzione con risultati non del tutto convincenti.
I centri per l’impiego andranno rivisti in termini di efficacia ed efficienza, il che non vuole dire che verranno diminuiti, ma che dovranno essere rilanciati in modo che l’offerta di lavoratori che proviene da queste strutture sia effettivamente appetibile per il mercato del lavoro. Ciò potrà avvenire con diversi strumenti tra cui, ad esempio, un accordo quadro tra Cpi e Agenzie per il Lavoro (APL), utilizzando al meglio il fondo FORMATEMP (oggi sottoutilizzato). Altra idea sarà la creazione di un Coordinamento provinciale dei Centri per l’Impiego e degli operatori privati per governare ed indirizzare il mercato e le politiche del lavoro, al fine di predisporre un sistema costante di rilevazione ed analisi delle dinamiche del lavoro sul territorio.
“La Provincia ha un compito fondamentale nella nostra società – spiega Claudia Porchietto -. Quello di promuovere la formazione per garantire ai cittadini un lavoro sicuro e tutelato dai diritti, in modo da combattere la disoccupazione e promuovere l’emersione dal lavoro nero. Oggi la sensazione è che le aziende in cerca di validi operatori non si rivolgano ai centri per l’impiego della Provincia. Questo perché, di fatto, tali strutture oggi non sono in sintonia con le necessità di chi offre posti di lavoro.
Ciò è dovuto principalmente alla scarsa attenzione della giunta uscente a potenziare e riformulare queste realtà, che invece di proporre innovative ed adeguate azioni di politica attiva del lavoro a chi è in cerca di occupazione tendono a rimanere, salvo rare e lodevoli eccezioni, strutture appesantite da vincoli burocratici e meno “pronte” a registrare i repentini cambiamenti del mercato del lavoro e della congiuntura economica. I centri per l’impiego hanno perciò una sempre crescente necessità di personale realmente qualificato che possa operare con strumenti all’avanguardia, nel giusto numero, formato internamente e pronto a gestire il delicato compito che è loro affidato trovandosi a contatto con una realtà difficile com’è quella della disoccupazione.
Poi, è fondamentale rimodulare l’offerta di lavoratori in accordo con le reali necessità delle aziende che cercano operatori. Solo a questo modo si potranno avere dei centri per l’impiego efficienti e utili davvero, pronti a ridurre la disoccupazione. In sintesi non si tratta di tagliare i centri per l’impiego, ma di far render al meglio il denaro che oggi è impiegato per il funzionamento di queste strutture che svolgono anche un importantissimo ruolo sociale”.

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La politica del fare: Tav, Tangenziale Est…

La realizzazione della Tav, uno dei punti di confronto per le elezioni provinciali di Torino e d’incontro tra Enzo Ghigo, coordinatore PdL Piemonte e il sindaco di Torino, ancora oggi è un motivo di convergenza programmatica tra centrodestra e centrosinistra

Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino, ha tra i sei punti del suo programma la costruzione della Tav, da troppo tempo rimandata.
Riguardo il claim ‘E’ ora di fare la Tav’ Claudia Porchietto illustra il suo punto di vista: “Da troppi anni si parla della tratta ad Alta Velocità Torino-Lione, della Tangenziale Est e della quarta corsia della Tangenziale Nord, senza fare niente e dimenticando che portare la nostra provincia al centro del principale asse di comunicazione del continente vuol dire creare posti di lavoro per la gente e sviluppo per l’economia locale. Ascoltando le esigenze delle comunità interessate, voglio adoperarmi per accelerare l’apertura dei cantieri perché la nostra provincia non perda l’ultimo treno per il futuro”.

www.claudiaporchietto.it

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G8 Università: Enzo Ghigo (PdL) «Solidarietà alle forze dell’ordine»

Enzo Ghigo, coordinatore regionale piemontese del PdL, solidarizza con gli agenti di polizia per gli scontri durante il corteo contro il G8 dell’Università e sottolinea la gravità dei tre episodi di intolleranza verso il gazebo e i furgoni elettorali di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla Presidenza della provincia di Torino

Torino, 20 maggio 2009 – «Esprimo la mia solidarietà agli agenti di polizia per gli atti di violenza di cui sono stati vittima e il totale apprezzamento per l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare i teppisti che hanno dato la peggiore prova di sé». Così il coordinatore del Pdl Piemonte, Enzo Ghigo, a proposito degli scontri durante il corteo contro il G8 dell’Università a Torino. «L’episodio di sabato scorso ai danni di alcuni sindacalisti, messo in atto da facinorosi infiltratisi alla manifestazione sulla Fiat – aggiunge Ghigo – e i gravissimi fatti di ieri sono segnali preoccupanti che fanno temere una recrudescenza dell’estremismo». Solidarietà inoltre alla candidata del centrodestra in corsa per le elezioni provinciali di Torino, Claudia Porchietto, «il cui furgone elettorale – dice Ghigo – nella giornata di ieri, è stato danneggiato probabilmente dagli stessi teppisti, i quali hanno anche strattonato e insultato il conducente del mezzo. Quanto avvenuto ieri a margine di un evento di carattere culturale come il G8 dell’Università non può avere alcuna giustificazione poichè nulla ha a che fare con la dialettica democratica e con le regole del vivere civile. Non dimentichiamoci, inoltre, che domenica 17 maggio, a Carmagnola, è stato attaccato un altro furgone elettorale: sono stati strappati gli adesivi e bucate le gomme. Il giorno prima, invece, al Lingotto, di fronte a Eataly, alcuni facinorosi presubilmente fuoriusciti dal corteo dei metalmeccanici Fiat partito da Mirafiori hanno preso d’assalto e distrutto il gazebo della candidata».

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Le elezioni per la Provincia di Torino: Claudia Porchietto all’attacco

L’escalation di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino: tre esempi

Emerge con chiarezza la differenziazione degli schieramenti che si contrappongono per le elezioni della Provincia di Torino, guardate da tutta Italia come centrali nell’attuale offensiva del centrodestra. Ecco l’escalation di questi giorni da parte di Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni del centrodestra: durante il convegno ‘Il futuro di Torino Nord’ la Porchietto, sempre più supportata da sondaggi elettorali vincenti, affermava: “Il progetto del ‘Tram-treno’ risulta meno costoso e più razionale rispetto alla faraonica Linea 2 della metropolitana voluta dal Sindaco. La seconda linea di metropolitana per il capoluogo, posizionata sull’asse nord-sud, costa 80 milioni di euro a chilometro con una capacità massima di trasporto, in condizioni ideali, di meno di 10mila persone l’ora. Il progetto attualmente allo studio invece” afferma sempre la candidata del centrodestra “studia nuove soluzioni di tram-treno e di Stand-Bahn, largamente utilizzate in città europee comparabili a Torino. Tale realizzazione, caratterizzata dall’interoperabilità dei sistemi, costerebbe intorno ai 50milioni di euro al chilometro e potrebbe trasportare oltre il doppio dei passeggeri in condizioni ideali, risultando dunque assai più conveniente e utile dell’attuale sistema Val”. Durante l’incontro organizzato dall’Ande (Associazione nazionale donne elettrici), la Porchietto ha prodotto un serrato pressing sull’attuale presidente della Provincia, denunciando:
“nei prossimi tre anni la Provincia dovrà per legge ridurre del 72% le spese in conto capitale. Dobbiamo trovare fonti finanziarie alternative: ad esempio diamo ai privati la manutenzione di strade e di scuole in cambio della costruzione di opere. Bisogna gestire l’ente come un’azienda, contenere le spese, velocizzare i tempi”.
Infine, alla Conferenza stampa per la presentazione del progetto di polizia provinciale, la candidata alla presidenza delle provinciali di Torino ha affermato: “La nostra Provincia è sempre più insicura: se, nell’ultimo anno, si è assistito a una riduzione dei reati a livello nazionale, il nostro territorio è tra i pochi che continua a registrare un aumento delle rapine, dei furti nelle abitazioni, degli stupri e dei crimini legati allo spaccio di stupefacenti. È evidente quindi che serva un rafforzamento degli strumenti esistenti, ossia il Corpo di polizia provinciale e i fondi regionali stanziati per i patti sulla sicurezza alle Province ad oggi sotto utilizzati. Se, quindi, è importante prevedere maggiori fondi per la garanzia dell’ordine, da parte della Provincia è anche necessario che l’Ente stesso richieda maggiori stanziamenti alla Regione Piemonte per contrastare quella che sta diventando una vera e propria emergenza sicurezza. Ma soprattutto è necessario razionalizzare le forze e le risorse già esistenti per rendere il servizio di controllo e presidio del territorio più efficiente e funzionale alle esigenze dei singoli comuni”.

Info: http://www.claudiaporchietto.it

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Con le trovate elettorali di Saitta la Provincia rischia la paralisi

La smania elettorale del presidente Saitta rischia di costare cara alla Provincia di Torino

Torino, 25 maggio 2009 – Prima la trovata di infrangere il patto di stabilità (lanciata ad orologeria dal presidente uscente che si è finto paladino delle aziende che vantano cospicui crediti con l’ente territoriale quando invece avrebbe potuto pagarle ben prima) che potrebbe generare la pesantissima sanzione del Governo di un blocco totale degli investimenti per il 2010. E come si può intuire: niente investimenti, niente progetti e sviluppo per il futuro.
Poi è arrivata la demagogica trovata di sacrificare gli affitti di tre edifici come la Caserma Bergia, la Questura e la Prefettura, per cinque anni, che a circa 2 milioni l’anno fanno 10 milioni di mancati introiti su di un bilancio che sopravvive già di bassissime entrate, quasi esclusivamente derivate dall’Ipt, per domandare al Governo agenti di polizia o carabinieri in più. La realtà però è diversa. Da anni la giunta Saitta non riscuote gli affitti della Prefettura (e presumibilmente per altri anni non avrebbe continuato a riscuoterli) e i soldi promessi altro non sono che i finanziamenti per la sicurezza della Regione che, per legge, la Provincia di Torino trasferisce attraverso appositi bandi ai Comuni. Sostanzialmente Saitta fa solo il passacarte.

“E’ ora di smetterla di fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini – attacca Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino – demolendo ciò che resta di un ente Provincia con il bilancio in rosso. La sicurezza è una priorità, e sono certa che il Governo saprà rispondere alle necessità del nostro territorio con le dovute misure. Non è però possibile pensare che il presidente uscente utilizzi l’ente come un suo personale pozzo da cui tirare fuori artifici elettorali, che di fatto potrebbero avere gravissime ripercussioni sulla possibilità di amministrazione futura. E in che condizioni si troveranno le casse dell’ente se si continua a prelevare in modo dissennato risorse, vedi la campagna pubblicitaria partita poco prima del periodo elettorale? Perché dopo le ‘regali’ spese di comunicazione e i soldi stanziati per la sua segreteria (i cui capitoli di bilancio nel 2009 arriveranno a ben 36.000.000 euro) il presidente uscente non ha più fondi a disposizione se non quelli dedicati all’edilizia scolastica o alla messa in sicurezza delle strade. Dove si troveranno dunque i fondi per questi interventi? La nostra proposta di riorganizzazione delle polizie locali, non costando praticamente nulla, ha indicato una strada per una gestione del problema sicurezza improntata al giudizio e alla responsabilità. Le proposte del presidente uscente invece paiono sempre più scomposte e prive di fondamento.
E’ giunto il momento di fermare questa gestione della Provincia, che antepone gli interessi elettorali ai bisogni reali dei cittadini e a una corretta amministrazione della cosa pubblica”.

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Porchietto: provincia di Torino, ente utile se ci sono idee e capacità di innovazione

Claudia Porchietto, in corsa per le elezioni amministrative torinesi, si è confrontata ieri, all’Unione Industriale, con gli altri due candidati alla presidenza della provincia sulla propria visione dei compiti dell’ente. Secondo la candidata del centrodestra bisogna promuovere progetti concreti in tempi certi.

Torino, 28 maggio 2009 – Ennesimo incontro, ieri sera all’Unione Industriale, tra i tre aspiranti presidenti alla Provincia di Torino. Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni del centrodestra, ha puntato sulla chiarezza dei concetti: “Parlo in modo concreto: le Province sono enti che vanno ben governati; un ente iperburocratizzato va quindi ripensato e riportato alle reali funzioni per cui è stato istituito, ovvero offrire servizi ai cittadini”.
Riferendosi al suo programma ‘E’ ora’, ha spiegato che “ho dato tempi e risparmi certi; nessun altro candidato ha parlato di riduzione delle spese, non ho sentito dire da nessuno, per esempio, che la Provincia ha 15 assessori e la Regione Piemonte solo 12. Mi candido alla provincia perchè la reputo un ente utile se si possiedono idee e capacità di innovazione”.

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Gasparri: Porchietto scelta valida per competenza e credibilità alle elezioni amministrative di Torino

Il capogruppo del Pdl al Senato, in visita nel capoluogo piemontese, ha avuto parole di stima per la candidatura di Claudia Porchietto, che “dà un segnale della crescita e dell’arricchimento del Pdl, che sta coinvolgendo anche rappresentanti del tessuto produttivo e della società civile”

Torino, 29 maggio 2009 – Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, era ieri a Torino per sostenere la candidatura di Claudia Porchietto alle elezioni provinciali di Torino. Durante la riunione nella sede piemontese del partito ha espresso infatti il suo apprezzamento nei confronti della Porchietto: “Avete scelto proprio la persona giusta; la candidatura di Claudia dà un segnale della crescita e dell’arricchimento del Pdl, che sta coinvolgendo anche rappresentanti del tessuto produttivo e della società civile. Siamo molto fiduciosi nel risultato elettorale per le prossime amministrative, la Provincia di Torino è uno dei banchi di prova più impegnativi e delicati; la candidata scelta e il programma presentato offrono il massimo della competenza e della credibilità”. “Il nostro programma” ha ribadito Claudia Porchietto “è per la concretezza degli interventi con tempi certi di realizzazione, tagli seri agli sprechi e un’amministrazione provinciale che possa avere nuove entrate con progetti realizzabili”.

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Claudia Porchietto, candidata alla Presidenza della Provincia di Torino, interviene sull’Anno Europeo 2009 dell’Innovazione e della Creatività

La candidata del centrodestra alle elezioni amministrative di Torino parla del rilancio del territorio

Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni di centrodestra alla Presidenza della provincia di Torino, ha fatto del rilancio delle funzioni propulsive al rinnovamento dell’ente per cui è candidata, il suo cavallo di battaglia. “Riportando la Provincia di Torino e le sue funzioni” afferma “negli ambiti in cui può essere realmente operativa, si potrà avere un ente che sia il fulcro di un rilancio del territorio che avrà positive ricadute in ogni ambito e lo strumento di un territorio d’eccellenza a livello internazionale, capace di attirare investimenti e risorse”. In occasione dell’Anno Europeo 2009 dell’Innovazione e della Creatività, Claudia Porchietto ha sottolineato l’importanza di puntare proprio sulla creatività per uscire dalla crisi, trasformando quest’ultima in opportunità: “Siamo sempre stati visti come una città e una provincia fortemente creative, limitate però dall’incapacità di implementare e trattenere sul nostro territorio questa grande carica innovativa”. Ora sembra ci siano segnali incoraggianti: le ultime mosse di Fiat sono sotto i riflettori di tutto il mondo e il riconoscimento di Barak Obama all’innovativo knowledge torinese ha certamente lasciato un segno profondo. “In quest’ottica” conclude Claudia Porchietto, candidata alle elezioni provinciali “ho lanciato anche un’inchiesta sull’‘Incapacità di Torino e Provincia nello stabilizzare la propria creatività ed implementarla sul proprio territorio’; le risposte saranno raccolte in un e-book”.

Info: http://www.claudiaporchietto.it
http://cambiareinsieme.ning.com/profiles/blogs/lincapacita-di-torino-e

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In Provincia giace un piano per installare 28 nuovi autovelox

Necessità di sicurezza o di fare cassa? Si chiede Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino

Torino, 2 giugno 2009 – Messo sotto silenzio forse a causa della tornata elettorale, o per altre ragioni meno note, giace in un cassetto dell’uscente giunta provinciale e dell’assessorato alla viabilità, il piano per installare 28 nuovi autovelox fissi in 14 punti strategici sulle strade torinesi, in aggiunta a quelli già utilizzati dai comuni, con il fine di “aumentare la sicurezza”.

Si tratta di un progetto che nelle intenzioni della giunta uscente avrebbe dovuto essere realizzato entro l’autunno, con il bando di gara chiuso entro l’estate. Ma che per ora è fermo forse in attesa di conoscere chi sarà ad aggiudicarsi la guida di Palazzo Cisterna. Un asso nella manica, che il presidente che disobbedisce al patto di stabilità pare si sia preparato, in caso di vittoria, utile forse a trovare un extra gettito per la Provincia di domani. Già perché gli autovelox, installati per contrastare la velocità eccessiva sulle strade e con essa gli incidenti, hanno anche l’appetitosa caratteristica di saper rimpinguare le casse dell’amministrazione che li gestisce grazie a un flusso costante di denari prelevato dalle tasche degli incauti proprietari dei veicoli che infrangono il limite.

Il progetto, che fa riferimento al Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, prevede un esborso dell’ente, per l’installazione di tali strumenti in affitto, di circa 3 milioni 200 mila euro per tre anni, ossia 6.400 euro al mese per ogni coppia di varchi. A tanto ammonterebbe il canone. E riporta scritto a chiare lettere che i “proventi delle sanzioni spettano all’ente che rileva le sanzioni”, in questo caso la Provincia. Per il controllo delle sanzioni, poi, sarebbe necessaria una convenzione con le polizie municipali dei comuni.

Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, sottolinea: “Più di tre milioni di euro potrebbero essere investiti in modo diverso sulla viabilità, anziché destinarli solo all’installazione di autovelox. La sicurezza deve rimanere una priorità e l’azione deterrente verso chi viaggia a velocità pericolose è legittima, ci mancherebbe. Le priorità delle nostre strade però, tra cui anche quelle più pericolose come la 460 del Canavese che andrebbe raddoppiata, sono altre. Perché ci sono già tutte le varie amministrazioni comunali che, tramite le loro polizie municipali, sono impegnate nel controllo della velocità delle vetture. E a questo impegno va aggiunta l’opera della polizia stradale. Certe postazioni individuate per gli apparecchi provinciali, infatti, potrebbero andare a sovrapporsi a quelle già installate dai Comuni stessi. Un esempio è in corso Allamano vicino a Grugliasco, postazione individuata dal progetto della Provincia ma tratto nel quale anche il Comune di Torino sarebbe intenzionato a installare un controllore elettronico di velocità.
Le strade della Provincia hanno in primo luogo la necessità di un intervento di manutenzione globale, che ponga rimedio a situazioni pericolosissime e assurde come quella che è capitata quest’inverno alla direttissima di Lanzo, rimasta per mesi al limite della transitabilità. Le lamentele di cittadini, anche sul nostro sito internet, per le strade piene di buche, in pessimo stato di manutenzione e pericolose, si sprecano. E’ dunque necessario programmare una seria politica di manutenzione straordinaria dei collegamenti viari della Provincia che, va ricordato, ha competenza diretta su 3095 km di strade. La sicurezza inizia con dei collegamenti che non devono creare situazioni di pericolo per le persone che li utilizzano”.

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Il presidente uscente ci mostri dov’è la tangenziale est, prima di parlare di viabilità

Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alle elezioni amministrative di Torino, tratta l’argomento della viabilità e della tangenziale est

Torino, 3 giugno 2009 – “Il presidente della Provincia in scadenza, prima di parlare di viabilità, dovrebbe accompagnarci in un giro per le colline di Torino e farci vedere dov’è la tangenziale est”.
Così la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, risponde alla polemica lanciata dal suo avversario del Pd sull’autostrada Torino Pinerolo.

“E’ chiaro che il riferimento nel mio programma è a un’autostrada, la Torino-Pinerolo, che sarà anche stata ultimata ma finisce davvero nel nulla – aggiunge Claudia Porchietto -. Per cui è necessario completare l’opera integrandola in modo migliore con la viabilità ordinaria in cui va a confluire, non come oggi dove il raccordo pare un imbuto dimenticato. La realtà è che tutta la rete viaria della provincia ha necessità urgente di interventi, sia di ripristino sia di sviluppo. E mi riferisco soprattutto all’area del Canavese.
Ma l’esempio più eclatante è quella della tangenziale est, da trent’anni in attesa di venire realizzata, e per la quale oggi non esiste che un progetto di prefattibilità che in piena bagarre elettorale il presidente uscente sbandiera come fosse un cantiere aperto. Da un amministratore realmente attento al territorio mi sarei aspettata una politica, in questi ultimi cinque anni, molto più attenta alle esigenze del territorio e dei collegamenti che lo percorrono, con una manutenzione puntuale delle strade e non con la concentrazione di interventi spot su tratti bloccati da mesi, effettuati solo nel periodo elettorale”.

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