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Nuovi corsi e seminari per il dipartimento “Storia e Cultura del Sud” di UniTreEdu

Dal mese di ottobre ”Storia e Cultura del Sud Italia” inaugurato a febbraio con ricche attività seminariali prosegue con un programma ben strutturato e comprensivo delle traiettorie costitutive della storia e della cultura del sud Italia, in cui la musica, l’arte, la poesia, il dialetto si intersecano con eventi storici, pensiero filosofico, continuità nelle tradizioni. Il dipartimento è stato ideato e voluto dal Prof. Silvio Bolognini, Rettore della UniTreEdu, che al fine di unire le specificità delle traiettorie scelte ha nominato un coordinatore di dipartimento.

 

La necessità di ampliare un programma didattico già ricco ed eterogeneo con uno specifico dipartimento rivolto al Sud Italia nasce dalla convinzione di dover ampliare la conoscenza interdisciplinare del sud Italia, delle sue caratteristiche peculiari, della memoria storica ad esse afferente e del sistema dei valori e di convivenza di cui è portatrice, valorizzandone il ruolo e la significatività all’interno del contesto nazionale.

 

Gli scenari previsti dal piano didattico non coinvolgeranno soltanto l’attività educativo formativa ma anche la convegnistica, lo sprone alla ricerca, la sensibilizzazione e la pubblicazione scientifica, il dialogo con le realtà e le menti che rappresentano una presenza di eccellenza del territorio coinvolto.

 

L’attività seminariale di “Storia e cultura del Sud” è frequentabile con l’iscrizione a UniTreEdu, che permette di seguire liberamente, senza oneri aggiunti e comodamente da casa, tutte le attività culturali dell’Ateneo. Tra queste sono incluse la frequenza alle lezioni online in modalità “live”, selezionabili tra; conferenze e seminari extraaccademici e iniziative culturali organizzate da UniTreEdu; spazi riservati per interagire con i professori UniTreEdu, docenti e professionisti qualificati appartenenti a ogni campo del sapere, e accesso esclusivo al materiale didattico riservato.

 

 

 

Per informazioni ulteriori si può visitare il sito UniTreEdu.com e il canale youtube UniTreEdu.

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Mostra “Segni e sogni d’alpe. Passione, orgoglio e resilienza”

“Segni e Sogni d’alpe. Passione, orgoglio e resilienza” è la mostra fotografica, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo che, da venerdì 21 febbraio fino a domenica 17 maggio 2020 ad ingresso libero, racconterà la montagna e la ricchezza del patrimonio gastronomico orobico attraverso l’obiettivo di Marco Mazzoleni nella splendida cornice della Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione in Città Alta di Bergamo.

In occasione del riconoscimento di Bergamo a “Città Creativa per la Gastronomia – Unesco”, la rete creata nel 2004 dall’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura con lo scopo di promuovere la cooperazione tra le località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile, la mostra “Segni e Sogni d’alpe. Passione, orgoglio e resilienza” si focalizza sull’attenzione e sulla cura della realtà orobica di conservare e tramandare le tradizioni alle nuove generazioni in modo spontaneo e in maniera rispettosa verso l’ambiente attraverso una selezione straordinaria di 70 foto che parla di paesaggio, cultura gastronomica, tipicità ed eccellenze del nostro territorio (Orobie bergamasche, lecchesi e valtellinesi) e dialoga con il tema del disegno storicizzato del paesaggio. I territori ricchi di storia uniscono l’elevata biodiversità a una produzione agraria di qualità maturata da antiche tradizioni e da un equilibrio tra intervento dell’uomo e natura che conferisce ai luoghi una bellezza fatta di piccoli segni che cambiano al cambiare delle stagioni.

Cercare, trovare e interpretare questi segni aiuta a comprendere la storia, l’eleganza e la fragilità di un territorio che pur mantenendo un occhio al passato è rivolto al futuro per definire nuovi orizzonti e produrre innovazione e opportunità.

Il progetto vede il coinvolgimento di tre autori d’eccezione che hanno contribuito con i loro contenuti a sostenere la ricerca fotografica di Marco Mazzoleni: Roberto Mantovani (giornalista e storico dell’alpinismo), Prof. Renato Ferlinghetti (Professore di Geografia dell’Università degli studi di Bergamo) e Francesco Quarna (speaker di Radio Deejay, appassionato di alpinismo).

La mostra verrà presentata alla stampa giovedì 20 febbraio 2020 alle ore 11 presso la Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione di Città Alta di Bergamo.

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2019: solidarietà, ricerca scientifica, arte e cultura al centro dell’attività di Fondazione Credito Bergamasco

Solidarietà, ricerca medica e scientifica, educational, arte e cultura sono state al centro delle azioni e delle attività quotidiane svolte da Fondazione Credito Bergamasco nel corso del 2019. Un impegno a 360° con 234 interventi attivati sul territorio, di cui il 76% nell’ambito della solidarietà e del sociale.

Un anno di forte condivisione da parte del pubblico intervenuto numeroso a Palazzo Creberg – Banco BPM dove sono state prodotte e realizzate dalla Fondazione 8 mostre: da Gianni Grimaldi a Francesco Betti, da Mario Sironi alla mostra in collaborazione con Accademia Carrara, dedicata ai ritratti dell’Ottocento. Un’attenzione all’arte espressa anche attraverso il restauro di 10 capolavori, provenienti dal territorio, tra cui opere di Simone Peterzano, Palma il Giovane, Vermiglio, Francesco Bassano, Leandro Bassano e Paolo Pagani; questi dipinti – riportati dalla Fondazione al loro originario splendore – al termine dell’attività espositiva e divulgativa sono stati restituiti alle comunità di appartenenza.

Le mostre, le attività culturali e i numerosi spettacoli organizzati con Antiche Contrade – da Boccaccio a Aristofane, da Paganini a Omero – hanno richiamato 38.968 visitatori a Palazzo Creberg, con 174 visite guidate e la distribuzione di 15.000 cataloghi, il tutto gratuito.

Le attività della Fondazione Credito Bergamasco sono anche uscite da Palazzo Creberg, promuovendo 12 mostre ed eventi sul territorio bergamasco, milanese e veronese, per un totale di 14.200 visitatori e la distribuzione di 6.000 cataloghi. Di particolare importanza la partnership con il M.A.C.S. di Romano di Lombardia e le esposizioni nelle sedi principali di Banco BPM (Milano e Verona).

Un successo di pubblico derivante dalla qualità delle iniziative presentate e al costante coinvolgimento dei territori attraverso la stampa, le newsletter e i canali social della Fondazione pronti a raccontare il nuovo anno che si preannuncia ricco di iniziative.

 

 

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Per informazioni: www.fondazionecreberg.it

La Fondazione Creberg è online su Facebook con la pagina “Fondazione Credito Bergamasco”

https://www.facebook.com/pages/Fondazione-Credito-bergamasco/1544952805763131?fref=ts

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Eliminazione della violenza contro le donne: «C’è bisogno di cultura oltre che di cura e riabilitazione». È l’appello di AAF – Associazione Aiuto Famiglia in occasione del 25 novembre

La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, fissata dalle Nazioni Unite ogni 25 novembre, riaccende i riflettori su una piaga che flagella l’Italia, da nord a sud, senza distinzione: le donne continuano a essere vittime degli uomini.

Le statistiche in questo senso non sono rincuoranti: mentre si assiste a una diminuzione generalizzata di violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori rispetto al 2018, sale di contro il numero dei femminicidi.

«La violenza sulle donne, di qualsiasi natura essa sia, non è accettabile – spiega Aldo Vincenzo Delfino, presidente di AAF – Associazione Aiuto Famiglia -. La nostra realtà svolge attività di supporto, anche su scala nazionale, verso quelle persone che intendano migliorare il rapporto o difenderlo da crisi o peggio ancora da rotture. Nelle situazioni con cui veniamo in contatto è emerso un aspetto da non sottovalutare: le donne che cercano il nostro aiuto per risollevare le sorti della relazione con il partner, sono sempre di più vittime di violenze psicologiche. Giunte a quel punto, però, non devono più tormentarsi per recuperare la storia ma cercare di occuparsi di se stesse, del loro bene e dei figli, laddove ci siano. L’aspetto positivo è che le donne che si interfacciano con AAF – Associazione Aiuto Famiglia stanno cominciando a non accampare scuse o inventare storie poco credibili, come accadeva in passato. Oggi se c’è violenza nella storia, lo dicono. Certamente non tutte sono pronte a farlo, sia chiaro, ma l’ammissione del problema può essere considerato l’inizio per la sua risoluzione. Almeno in linea teorica».

Perché nella pratica ci sono gli uomini che, assolutamente non impensieriti dalle conseguenze penali e dalla recente introduzione del “Codice Rosso”, si trasformano in carnefici…

«Dobbiamo impegnarci tutti, a ogni livello, per evitare la violenza sulle donne – continua Aldo Vicenzo Delfino -. Non smettiamo allora di parlare delle misure penali per chi si macchia di questi atroci delitti e degli strumenti che le donne possono adottare per tutelarsi, non limitiamoci ad ammonire chi compie atti violenti o persecutori nei confronti del gentil sesso, ma organizziamo azioni per avviare uomini violenti verso programmi di educazione all’affettività e riabilitazione perché non compiano più atti che offendano la dignità e attentino all’incolumità della donna.

Dal canto nostro, noi volontari di AAF – Associazione Aiuto Famiglia ci stiamo attivando per creare gruppi di confronto per promuovere nelle nuove generazioni l’educazione alla non-violenza e il rispetto delle relazioni e gruppi di auto mutuo aiuto per persone maltrattanti. C’è bisogno di cultura oltre che di cura e riabilitazione».

Per ulteriori informazioni: https://www.aiutofamiglia.org

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“La squadra dei sogni. Il cuore sul prato”

Si terrà lunedì 25 novembre alle 20.30 al Teatro E. Peroni di Piazza del Popolo a San Martino Buon Albergo l’appuntamento gratuito da titolo “La squadra dei sogni. Il cuore sul prato”, che vede il giornalista e noto volto televisivo, Marino Bartoletti, in dialogo con il pallavolista del Calzedonia Verona, medaglia olimpica, maglia azzurra della nazionale, Emanuele Birarelli.

La serata, organizzata dal Consorzio Young Sport&Cultura Community con il patrocinio del Comune di San Martino Buon Albergo, sarà presentata dal giornalista sportivo Alberto Bruno Cristani che, partendo dal nuovo libro di Bartoletti – da cui il titolo dell’iniziativa – inviterà a una riflessione a 360° sul mondo dello sport toccando gli abiti più distanti.

«Eventi come questo trovano il supporto dell’Amministrazione Comunale – commenta Giulio Furlani, Assessore allo Sport del Comune di San Martino Buon Albergo -. Ospiti del calibro di Bartoletti e Birarelli, con le loro esperienze e storie, informano e motivano i nostri giovani sull’importanza di praticare lo sport nel modo giusto, non solo dal lato agonistico, ma anche relazionale. Ringrazio a nome dell’Amministrazione comunale il Consorzio Yougn Sport&Cultura e le società sportive che promuovono questi incontri fuori dai soliti schemi sportivi e indirizzati a una cultura ed educazione allo sport».

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Career Day all’Università degli Studi di Bergamo

Grande partecipazione al Career Day “Welfare Cultura Turismo” che si è realizzato martedì 22 ottobre in S. Agostino. L’evento, indirizzato alle studentesse e agli studenti dei Dipartimenti di Scienze Umane e Sociali, Lingue Letterature e Culture Straniere, Lettere Filosofia e Comunicazione, ha lo scopo di mettere in contatto il mondo del lavoro e l’universo studentesco.  

I referenti delle risorse umane delle aziende, consorzi, degli enti e associazioni partecipanti hanno proposto opportunità di tirocinio curriculare, extracurriculare e di lavoro, mediante colloqui individuali in ciascuno stand.

Il Career Day “Welfare Cultura Turismo” è uno dei momenti della strategia di matching che l’Università degli studi di Bergamo realizza con il mondo del lavoro per tutte le studentesse e tutti gli studenti che la frequentano. I risultati positivi del placement di questi anni confermano tale scelta.

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Musica, spettacoli e cultura: a San Martino Buon Albergo si parte il 25 settembre

Un anno ricco di attività culturali, spettacoli e servizi per i cittadini di San Martino Buon Albergo: questo l’intento dell’assessorato alla cultura del Comune che annuncia la stagione teatrale e la programmazione delle attività legate alla biblioteca comunale.

«Il Cinema Teatro Peroni torna ad animarsi con artisti e spettacoli di primo piano e la biblioteca ad offrire servizi culturali e formativi dedicati a grandi e piccoli. Un impegno continuo da parte dell’Amministrazione per offrire agli abitati di San Martino sempre più attività. Il ciclo di appuntamenti legato ad “E..State a San Martino”, che ha animato il nostro Comune nella stagione estiva, è stato molto apprezzato, ora siamo pronti ad accendere anche le serata invernali» commenta Caterina Compri, Assessore alla Cultura, Turismo, istruzione e Politiche Giovanili di San Martino Buon Albergo.

Confermata la grande attenzione per i giovani under 30 per i quali i biglietti per gli spettacoli della rassegna organizzata presso il teatro locale, saranno disponibili ad un prezzo speciale. Programmazione che vede protagonisti – tra gli altri – artisti del calibro di Rocco Papaleo, Serena Dandini e Emilio Solfrizzi e spettacoli come Arlecchino Furioso, Montagne Russe con Martina Colombari e Corrado Tedeschi e il passionale Tango.
«Musical, commedie ma anche momenti di riflessione per questa stagione teatrale che siamo convinti appassionerà i nostri concittadini. Promuovere le attività culturali significa favorire la crescita delle persone ma anche stimolare curiosità, interessi e passioni, soprattutto nei più giovani. Per questo abbiamo organizzato numerose attività legate alla biblioteca comunale. Percorsi formativi e di crescita ma anche attività divertenti e legate al mondo della musica» spiega l’Assessore Compri.

Nei mesi di settembre e ottobre infatti, presso la Biblioteca Comunale Don Lorenzo Milani, prende il via la rassegna gratuita “Il tempo della Musica” che per quattro mercoledì permetterà ai cittadini di San Martino di conoscere alcuni dei più grandi artisti della storia della musica mondiale.

Si parte mercoledì 25 settembre con “Abba: il pop svedese conquista il mondo” per poi proseguire con “Una tazza di tè con Cat Stevens/Yusuf Islam (2 ottobre), “Canzoni allegre ma non troppo” (9 ottobre), “Mina: volando sulle note” (16 ottobre).
Un appuntamento imperdibile è il concerto Wanderlust, la prima fatica discografica del duo intercontinentale Nicola Cipriani & Brad Myrick che per la prima volta verrà presentato in Italia proprio al Teatro Peroni di San Martino Buon Albergo, venerdì 11 ottobre alle ore 21.00. Concluderà la rassegna lo spettacolo teatral – musicale “Ritornare a Woodstock”, che vedrà protagonisti ben 40 musicisti lunedì 14 ottobre alle 20.30.
Sempre il mercoledì, la biblioteca ospiterà numerosi autori e scrittori, che presenteranno le loro ultime fatiche letterarie. La programmazione completa è disponibile presso la biblioteca comunale e sul sito del Comune di San Martino Buon Albergo nella sezione dedicata alla biblioteca.

Momento di confronto importante è l’appuntamento di martedì 7 ottobre alle ore 20.30, “Sono dislessico eppure posso leggere” con Tiziana Turco, psicologa AID che permetterà di conoscere e confrontarsi su questo delicato tema.

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Orticolario: un evento culturale e artistico per chi vive la natura come uno stile di vita

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  • 6 Settembre 2019

Orticolario, l’evento culturale e artistico dedicato a chi vive la natura come stile di vita, torna dal 4 al 6 ottobre al parco storico di Villa Erba, la villa Ottocentesca, già dimora estiva del regista Luchino Visconti, a Cernobbio, sul Lago di Como.

Anche questa undicesima edizione, intitolata “Fantasmagoria” e dedicata al “Viaggio”, alle bacche e ai piccoli frutti, mette al centro l’arte, capace di andare oltre e di abbattere i confini tra interno ed esterno. Il risultato? Tre giorni dedicati alla cultura del bello e del rispetto per la natura con installazioni, giardini tematici, un’ampia offerta di piante rare e da collezione, artigianato artistico, arte e design. Il ricco programma di incontri e workshop, ma anche di laboratori didattico-creativi per i bambini, si ispira al senso di “giardinaggio evoluto”: “giardinaggio” per costruire uno spazio fisico e mentale dove ci si possa riappropriare del tempo e della propria essenza,“evoluto” perché un giardino è tale se e solo se è abitato dall’arte, dal teatro, danza, musica, poesia, lettura, dal design.

Link al sito: https://orticolario.it

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«Il vino come racconto»: torna il corso di degustazione secondo Veronelli per imparare a “leggere” il vino

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  • 21 Dicembre 2018

TUTTI I MERCOLEDÌ
DAL 20 FEBBRAIO AL 17 APRILE 2019
DALLE 20.30 ALLE 23.00

Tenuta Casa Virginia
Via Cascina Violo, 1 – Villa d’Almè (BG)

Sabato 4 maggio 2019
Visita di un’azienda vitivinicola d’eccellenza

Il vignaiolo scrive, il vino racconta. Il Seminario Permanente Luigi Veronelli, l’Associazione per la cultura del vino e degli alimenti che ogni anno pubblica la prima guida ai vini d’Italia, apre le iscrizioni per la nuova edizione de «Il vino come racconto», il corso di degustazione di primo livello che, in oltre trent’anni, ha accompagnato migliaia di neofiti e appassionati alla scoperta del nostro patrimonio vitivinicolo.

Tenuta Casa Virginia a Villa d’Almè (BG) è stata scelta dal Seminario Veronelli come sede dei nove incontri tematici che si susseguiranno tutti i mercoledì, dal 20 febbraio al 17 aprile 2019, dalle ore 20.30 alle 23.00. Nove tappe in cui i docenti dell’Associazione proporranno, accanto ai principi di viticoltura ed enologia, focus sensoriali e assaggi di alta qualità. Un ciclo di incontri pensati accompagnare i partecipanti nell’apprendimento delle tecniche per degustare o, meglio, «leggere il racconto del vino», descrivendone con un linguaggio appropriato le caratteristiche organolettiche e formulando razionalmente un giudizio. A conclusione del corso, sabato 4 maggio, si terrà la consegna dei diplomi e la visita ad un’azienda vitivinicola lombarda, scelta tra gli oltre 2.000 Produttori recensiti dalla Guida Oro I Vini di Veronelli.

Obiettivo del corso è quello di trasmettere l’approccio al vino ereditato dalla sensibilità di Luigi Veronelli, capace di riconoscere in ogni bicchiere un’alta espressione dell’agricoltura italiana ma anche un irrinunciabile momento di cultura e di piacere.

«Il Seminario Veronelli ha migliorato e ampliato il suo corso di maggior fascino e successo per dare a quanti desiderino accostarsi alla cultura enoica in modo ragionato, piacevole e “veronelliano” gli strumenti e le nozioni per imparare a cogliere l’eleganza e la profondità dei vini italiani nelle loro differenti tipologie, approfondendo i fattori chiave della qualità in ambito viticolo ed enologico e il corretto utilizzo degli organi di senso» dichiara Andrea Bonini, direttore dell’Associazione. «Il corso è, dunque, un’occasione per scoprire quella particolare forma di bellezza di cui ognuno può far esperienza attraverso il naso e la bocca, ma anche un’opportunità per comprendere il portato culturale e la ricchezza inestimabile che rendono uniche l’agricoltura e la gastronomia d’Italia».

Questo il calendario dei dieci appuntamenti che compongono “Il vino come racconto”:

mercoledì 20 febbraio, ore 20:30
Il racconto del vino – Introduzione alla degustazione

mercoledì 27 febbraio, ore 20:30
La bellezza che si osserva, si annusa e si assapora

mercoledì 6 marzo, ore 20:30
Piccolo il podere, minuta la vigna, perfetto il vino

mercoledì 13 marzo, ore 20:30
Il canto della terra verso il cielo

mercoledì 20 marzo, ore 20:30
Come nasce il vino?

mercoledì 27 marzo, ore 20:30
I vini bianchi

mercoledì 3 aprile, ore 20:30
I vini rossi

giovedì 11 aprile, ore 20:30
I vini spumanti

mercoledì 17 aprile, ore 20:30
I vini da dessert e da meditazione

sabato 4 maggio
Camminare la terra: visita in azienda

Il costo del corso è di 400,00 € (IVA inclusa) da pagarsi tramite l’acquisto dell’apposito ticket sul sito www.seminarioveronelli.com o sul portale Eventbrite. Ai non Associati è richiesta, inoltre, la sottoscrizione della quota annuale, valida per tutto il 2019, di 50 € da corrispondere in contanti alla prima lezione.

L’acquisto del ticket dà diritto a frequentare l’intero corso Il vino come racconto (dieci incontri) con l’assaggio di 3-6 vini di alta qualità per ciascuna serata, selezionati secondo le esigenze formative e il tema dell’incontro, il materiale didattico, un set da 6 calici da degustazione. Per ulteriori informazioni è disponibile la Segreteria del Seminario Permanente Luigi Veronelli (Tel. 035 249961, e-mail [email protected]).

Seminario Permanente Luigi Veronelli

È un’associazione senza fini di lucro intitolata al padre della critica gastronomica italiana fondata a Bergamo il 7 aprile 1986 da un sodalizio di vignaioli, personalità del settore agroalimentare e della ristorazione e da Luigi Veronelli che ne è stato per quasi vent’anni presidente onorario.

Missione del Seminario Veronelli è promuovere la cultura del vino e degli alimenti attraverso lo studio delle produzioni agroalimentari di qualità, la formazione e l’informazione di professionisti e consumatori, la comunicazione delle eccellenze gastronomiche italiane. L’Associazione, inoltre, sostiene i suoi Associati proponendo loro servizi volti ad accrescerne le competenze e a supportarne i progetti personali e imprenditoriali. L’Associazione persegue la sua missione all’interno d’una visione veronelliana della gastronomia che, a partire dalla degustazione e dall’analisi sensoriale dei prodotti, valorizza e approfondisce i saperi tecnico-scientifici relativi ai processi produttivi insieme al portato culturale, alle relazioni con i territori e le comunità.

Il Seminario Veronelli ha, infine, l’obiettivo di dar voce a quelle parti dell’agricoltura e della ristorazione d’Italia capaci d’essere contemporaneamente contadine e colte, scientifiche e sensibili, responsabili, inclusive e leader per qualità delle produzioni.

www.seminarioveronelli.com

www.facebook.com/seminarioveronelli

twitter.com/SPLVeronelli

www.youtube.com/user/seminarioveronelli

www.instagram.com/seminario_veronelli

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Variazioni – Connessioni Urbane

Variazioni

Connessioni urbane

Mostra collettiva

 

Dal 11 al 25 ottobre 2017

 

Complesso Monumentale S. Severo al Pendino Napoli

Inaugurazione 12 ottobre ore 17.00

 

Evento presentazione della mostra 14 ottobre nella

Giornata del Contemporaneo di A.M.A.C.I.

http://www.amaci.org/gdc/tredicesima-edizi

 

Artisti partecipanti:

Caterina Angelina Aidala, Lucia De Vivo, Sergio Giromel,  Rossella Liccione, Luciano Longo, Giovanni Mangiacapra,  Tiziano Marchioni, Gianni Paganelli, Nicoletta Polato,  Silvia Rea, Norberto Tedesco.

 

Curatela: Giovanni Mangiacapra

 

VARIAZIONI è una collettiva che raggruppa artisti diversi fra loro per condurre una riflessione sulla valenza dell’arte contemporanea nel nostro Paese. Napoli è scelta come luogo di bellezza, una città che offre nel suo stesso esistere una forte espressività artistica, uno spazio urbano che possiede i passaggi e paesaggi che permettono, attraverso continue variazioni, il connettersi dell’arte contemporanea. Ciascun artista è in grado di esprimere una CONNESSIONE di arte contemporanea, per raccogliere e presentare quel legame che da sempre ha affascinato tutti gli artisti che hanno visto, letto e vissuto questa città metropolitana del sud del mediterraneo. Le luci, le forme, i colori caldi e pieni di energia vulcanica hanno lasciato un pensiero, un ricordo una traccia di esperienza da essere interpretati in quei paesaggi urbani metropolitani.

 

Il progetto promosso e organizzato dalla Associazione Connessioni Culture Contemporanee in collaborazione con le associazioni Soqquadro di Roma, Archeo di Massa Lubrense.

 

Complesso Monumentale di San Severo al Pendino – Via Duomo 286, 80138
Giorni e orari di apertura: dal lunedì al sabato dalle 09:00 alle 19:00, ingresso libero

Info: Cell. 339 7919227 [email protected]  www.connessionicontemporanee.it

Realizzazione Grafica Ian De Santis

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Corrado Labisi neo Magnifico Rettore dell’Università Unisanraffaele

Sabato scorso, all’Hotel Nettuno di Catania, si è tenuta la cerimonia per il conferimento del titolo di Magnifico Rettore dell’Università telematica Unisanraffaele, al prof. avv. Corrado Labisi, già Prorettore e docente di Diritto Internazionale della stessa.

L’assegnazione dell’incarico è avvenuta qualche giorno fa in Svizzera, ma l’Unisanraffaele e il suo direttore generale prof. avv. Angelo Maugeri, hanno voluto che anche a Catania, città natale del neo Rettore, si svolgesse una cerimonia formale.

Durante il passaggio del testimone, moderato dalla giornalista Simona Pulvirenti – alla presenza di autorità civili, militari ed ecclesiastiche (nonché dei consoli di Turchia, Arzebaigian, Bangladesh, Malta, Senegal) – il Rettore Labisi si è mostrato visibilmente commosso quando il direttore generale Maugeri gli ha consegnato la Palma d’argento e il medaglione raffigurante l’uomo vitruviano, simbolo dell’Unisanraffaele.

“È per me un onore ricevere questo incarico – ha spiegato il prof. avv. Corrado Labisi – soprattutto qui, in Sicilia, mia terra natale e ombelico del mondo. Per la prima volta due siciliani sono a capo della più prestigiosa università telematica europea. Noi siciliani, pronti a dimostrare che nella nostra regione non c’è solo degrado, colpa di una classe politica quasi inesistente, ma tanta professionalità.

Intendo ricoprire il ruolo di Rettore attraverso un confronto continuativo, ampio e organico, con realtà scientifiche e accademiche, nazionali e internazionali, finalizzato alla condivisione dei saperi e di ogni progettualità, scientifica e professionale. Un costante monitoraggio degli standard di qualità, finalizzati al consolidamento e all’ampliamento dell’offerta formativa e della sua autentica rispondenza alle esigenze del mercato, la promozione della ricerca in ottica interdisciplinare, in modo da rafforzare ulteriormente i profili di quanti intendano, per ragioni accademiche o professionali, confrontarsi con i sistemi complessi che connotano il nostro tempo.”

Il direttore generale Maugeri ha poi parlato dal tavolo d’onore – al quale sedeva anche il Rettore Labisi, il preside della Facoltà di Scienze Olistiche dell’Unisanraffaele prof. dott. Giuseppe Maugeri, Mons. Roberto De Odorico, Segretario Generale dell’Università Pontificia Lateranense, il dott. Pietro Zocconali, Presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – dell’Unisanraffaele, università telematica privata, libera e privata, apolitica ed aconfessionale, con venti corsi di laurea, tre master e una didattica moderna attraverso una piattaforma multimediale di ultima generazione che permette di accedere, tramite un normale PC collegato ad internet, a tutti i corsi del proprio piano di studi, ottimizzando i tempi da dedicare allo studio. “Le tecnologie multimediali e informatiche – ha spiegato il prof. dott. Maugeri – contribuiscono ad arricchire i contenuti d’apprendimento. A disposizione degli studenti, risorse e servizi didattici a distanza, quali forum, chat, e-mail, video lezioni, dispense, videoconferenze e questionari. Queste caratteristiche rendono i corsi più coinvolgenti, migliorando la qualità e l’efficacia dell’apprendimento. L’Unisanraffaele inoltre è Campus Universitario di alcune importanti Università Europee con sede in Spagna, Slovenia, Romania, e svolge corsi universitari Masters in convenzione con Università a livello internazionale Europeo.”

L’evento è stato anche occasione per firmare due protocolli di collaborazione con prestigiose realtà, quali l’Associazione Nazionale Sociologi e l’Università Petru Andrei, di Isai in Romania. Dopo la stipula degli accordi, l’Unisanraffaele ha voluto consegnare ad alcuni personaggi distintisi nel campo della cultura accademica e non solo, una targa di riconoscimento. Ripartire dalla spiritualità, dalla cultura e dalla legalità, questo il messaggio che i premi vogliono rappresentare: un nuovo inizio, un nuovo slancio, che prende le mosse dalle risorse della Sicilia, per sensibilizzare ed educare alla legalità e alla cultura i giovani che sono il futuro di questa terra.

“Abbiamo scelto nomi che rappresentassero i cardini del nostro messaggio, spirituale, culturale e legale: Mons. De Odorico per la spiritualità, in quanto Segretario Generale dell’Università Pontificia Lateranense; il mondo accademico e scientifico per la cultura laica, nelle persone del prof. dott. Antonio Recca, prof. dott. Roberto Lagalla, prof. dott. Massimo Buscema, prof.ssa dott.ssa Wilma Barcellini, prof. dott. Giuseppe Firrincieli, dott. Pietro Zocconali, del Rettore dell’Università degli Studi Petru Andrei, in Romania, Doru Tompea; il presidente del Comitato Antimafia Livatino Saetta Costa  prof. dott. Attilio Cavallaro per la legalità (non a caso premiato dal Capo del Centro Operativo della DIA di Caltanissetta Giuseppe Pisano)”, ha spiegato il Rettore Labisi.

“Tutti uniti dallo stesso bisogno di risvegliare la consapevolezza dei siciliani – ha poi aggiunto – in un momento in cui i valori sono messi in crisi, i giovani non hanno più punti di riferimento, e i concetti di giustizia sociale, impegno, istruzione, e fede, devono diventare semi da piantare nella coscienza dei più piccoli, che saranno gli adulti di domani. Non dimenticare la nostra storia, l’essere stati Mare Nostrum, e la fierezza che ci appartiene. Solo in questo modo sarà possibile combattere il disagio culturale, spirituale e socio-economico della nostra realtà.”

Così per l’attività accademica sono stati premiati il prof. dott. Antonio Recca, ex Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania, già Preside della Facoltà di Ingegneria di Catania, oggi docente della stessa; il prof. dott. Roberto Lagalla, già Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, attualmente docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo e vice presidente del CNR; il prof. dott. Massimo Buscema, presidente dell’Ordine dei Medici di Catania e docente di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Catania; la prof.ssa dott.ssa Wilma Barcellini, dirigente medico Unità Operativa Semplice di Fisiopatologia delle Anemie dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, terza al mondo nella cura e nella ricerca delle anemie ematologiche autoimmuni; il prof. dott. Giuseppe Firrincieli – i cui testi sono adottati presso la Facoltà di Sociologia di Genova – Preside della Facoltà di sociologia dell’Università Unisanraffaele; Mons. Roberto De Odorico, Segretario Generale dell’Università Pontificia Lateranense, e docente di Filosofia delle Relazioni presso l’Unisanraffaele. Per l’attività nel campo degli studi sociologici, è stato premiato il dott. Pietro Zocconali, Presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi, accreditata presso il Ministero della Giustizia. Per la Cultura e la Legalità il prof. dott. Attilio Cavallaro, presidente del Comitato Spontaneo Antimafia Livatino Saetta Costa. Per essersi distinto nel mondo didattico e culturale, il Rettore dell’Università degli Studi Petru Andrei di Iasi in Romania, Doru Tompea, assente per motivi istituzionali e sostituito dalla dott.ssa Ionelia Benedict, che ha ritirato la targa.

Dopo la cerimonia gli ospiti sono stati invitati a cena dal Rettore Labisi; il brindisi e il taglio della torta raffigurante il logo dell’Università telematica Unisanraffaele hanno suggellato la serata.

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RI-GIOCATTOLIAMO: Folletti impacchettano pacchi dono nel laboratorio di Babbo Natale

AAA Cercasi aspiranti folletti laboratorio di Babbo Natale per confezionare pacchi dono!!!

E` giunta alla 14° edizione l`iniziativa “RI-GIOCATTOLIAMO”, la raccolta di giochi nuovi e usati che diventano doni per bambini e adolescenti.

Un appuntamento ormai atteso e immancabile che rende speciale il periodo di preparazione alle feste natalizie e che in questi lunghi anni ha acquisito un interesse inter-regionale.
E` un`iniziativa aperta a tutti coloro che vogliono illuminare con un sorriso il volto di un bambino che non conoscono. Sabato 10 dicembre presso il Centro Parrocchiale di  Pontevigodarzere dalle 15.30 in poi potrete trovare un vero e proprio laboratorio dei folletti di Babbo Natale, intenti a impacchettare regali.

Molti sono i modi con cui grandi e piccoli sono invitati a collaborare: dal passaparola, al “rimettere in gioco” libri, cd, peluche e giocattoli nuovi o usati, dal collaudare i giochi all’aiutare a confezionare i pacchi dono.

Il “Ri-Giocattoliamo”, presentato da Atelier delle Idee e Famiglie in Rete per la Pace, distribuisce numeri eccezionali di pacchi dono uscendo dai confini della nostra regione.

Le famiglie in situazioni di momentanea difficoltà sono spesso molto vicine alla nostra quotidianità: “Ecco la mia lista di doni, perché mia figlia, che è più sveglia di me, mi ha detto che la sua compagna non avrà il regalo di Natale.” Grazie al contatto diretto con operatori in contatto con famiglie, associazioni, comunità, strutture per l`infanzia, distretti sanitari, moltissimi bambini hanno l`opportunità di ricevere un dono a Natale.
Ti aspettiamo sabato 10 dicembre dalle 15,30 in poi: l`emozione di essere un aiutante di Babbo Natale aspetta solo te!!!

Per maggiori informazioni tel. 338.4151228 (Cristina Toso)

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Gullit, Van Basten, Rijkaard a “Sport Movies & Tv 2016”. A Milano dal 16 al 21 Novembre in Piazza Mercanti

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  • 28 Ottobre 2016

Nell’anno degli Europei Francia 2016, il calcio sarà tra i protagonisti sullo schermo (e non solo) a “Sport Movies & Tv 2016 – 34th Milano International FICTS Fest”, Finale di 16 Festival (nei 5 Continenti) del “World FICTS Challenge”, Campionato Mondiale della televisione, del cinema, della comunicazione e della cultura sportiva in programma a Milano dal 16 al 21 Novembre.

Ruud Gullit, Marco Van Basten e Frank Rijkaard, storico “Trio Olandese” dell’AC Milan di Arrigo Sacchi che condusse il club rossonero a una lunga serie di vittorie internazionali negli anni ‘80/’90 (uno scudetto, una Supercoppa Italiana, 2 Coppe dei Campioni, 2 Supercoppe Europee e 2 Intercontinentali), saranno tra gli “Ospiti d’Onore” alla “Cerimonia di Inaugurazione” in programma Mercoledì 16 Novembre (ore 17.30) presso il seicentesco Palazzo Giureconsulti, nel cuore della città di Milano (Piazza Mercanti, 2 – Piazza Duomo) che sarà il “Core business” dell’evento (ingresso ad inviti. Accredito gratuito su http://www.sportmoviestv.com/accredito-sport-movies-tv-2016/).

Ruud Gullit, soprannominato “Tulipano nero”, fu il primo uomo dello sport  ad intraprendere una vera e propria azione politica quando, nel 1993, dedicò il “Pallone D’Oro”, conquistato con il Milan nel 1987, a Nelson Mandela, il leader del movimento anti-apartheid allora detenuto. E’ nota la sua lotta al razzismo viste anche le sue origini del Suriname.

L’AC Milan del recente passato sarà presente, a “Sport Movies & Tv 2016”, con una Mostra di “Casa Milan” curata dal Dott. Marco Amato. In esposizione, per tutta la durata del Festival, la “Coppa dei Campioni” e alle maglie autografate indossate nell’ultima partecipazione alla Champions League dallo storico “capitano” Paolo Maldini (detentore del record di 8 finali giocate) e da Massimo Ambrosini erede della fascia dopo il ritiro di Maldini nel 2009. Saranno esposte anche le maglie dell’attuale capitano della F.C. Inter Mauro Icardi e quella di Javier Zanetti attuale V. Presidente dei nerazzurri.

“Sport Movies & Tv 2016” – dedicato a Bud Spencer e a Pietro Mennea – si articola in 145 Proiezioni selezionate tra 73 Nazioni (tra cui 30 Anteprime mondiali ed europee in 5 Sale di proiezione contemporaneamente), 4 Mostre, 8 Meeting, 2 Workshop, 2 Conferenze Stampa, 7 Eventi Collaterali di sport e cultura distribuiti in diverse sedi della città in collaborazione con organizzazioni culturali, accademiche e sportive, 23 Premiazioni di ospiti internazionali con la collaborazione di BMW Milano e di Sergio Bonelli Editore fondatore della omonima casa editrice leader del mercato del fumetto in occasione dei 30 anni di “Dylan Dog”.

Martedì 8 Novembre (ore 11) presso Sala Parlamentino di Palazzo Giureconsulti (Piazza Mercanti, 2 – Milano) avrà luogo la Conferenza Stampa di Presentazione di “Sport Movies & Tv 2016”.

Quest’anno l’accesso al Festival è riservato solo a coloro che si accreditano (Accredito gratuito). Per partecipare, per tutta la durata del Festival, oltre alle Conferenze Stampa, alle Proiezioni, ai Workshop, agli Incontri, al Club FICTS e alle Cerimonie è necessario compilare il Form disponibile al seguente link http://www.sportmoviestv.com/accredito-sport-movies-tv-2016/.

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A GOLOSARIA MILANO, LO STREET FOOD DEL CONSORZIO BRIANZA CHE NUTRE

Il Consorzio Brianza Che Nutre partecipa all’undicesima edizione di Golosaria, rassegna enogastronomica ideata dal giornalista Paolo Massobrio. E’ l’unica realtà di aggregazione a rappresentare la Brianza. Il food truck del consorzio proporrà le specialità territoriali che valorizzano anche il riutilizzo alimentare, in perfetta linea con il tema di quest’anno: il cibo come fattore di civiltà.

Milano – Dal 5 al 7 novembre prossimi il food truck di Brianza Che Nutre, un Bedford vintage anni ’70 con la carrozzeria decorata a mano dall’eclettico artista Alberto Casiraghy, servirà nei tre giorni di Golosaria, rassegna che celebra il gusto e i sapori d’Italia, i piatti del menu della tradizione brianzola con un valore intrinseco aggiunto: la valorizzazione del riutilizzo alimentare.

Così spiega il neopresidente del consorzio Carlo Maria BrambillaE’ passato solo un mese dall’approvazione della legge contro gli sprechi alimentari e i piatti della tradizione brianzola che proponiamo in questa rassegna, come unici rappresentanti di una realtà di aggregazione, sono di estrema attualità in quanto dimostrano come, da sempre, sia possibile cucinare con prodotti semplici, poveri ma gustosi e che il riutilizzo alimentare sia etico e civile. Lo spreco non appartiene a nessuna cultura contadina.”

Le ricette tipiche sono un esempio concreto di come la cucina della tradizione brianzola abbia da sempre utilizzato anche le parti meno nobili delle materie prime, come il musetto, l’orecchio o la cotenna del maiale (cassoeula), il pane raffermo (torta paesana) o gli avanzi di carni varie anche cotte in modi diversi (mondeghini), con risultati eccellenti.

Il Consorzio Brianza Che Nutre, dunque, condivide e rilancia le indicazioni di Andrea Segrè, professore all’università di Bologna e creatore dell’Osservatorio nazionale Waste Watchers, che promuove la sensibilizzazione dei cittadini per diminuire la quantità di rifiuti domestici indirizzandoli verso comportamenti virtuosi. Senza però rinunciare, naturalmente, alla qualità e al gusto.

Infatti le materie prime utilizzate dal food truck provengono quasi esclusivamente dal territorio a Km zero in quanto tra i consorziati vi è chi produce e fornisce carni, verdure e frutta biologica, vino, birra artigianale, pane e dolci.

Il furgone di Brianza Che Nutre, a cura dello staff del consorziato Manifattura del Gusto di Monza, sarà presente a Golosaria nell’area interna Cucine di Strada. Qui si potranno degustare le specialità ideate per l’occasione dal Tavolo della Ristorazione e rivisitate dagli chef dei ristoranti eccellenti appartenenti al consorzio, nella loro versione street:

Mondeghini – uno tira l’altro ovvero polpettine di carne, pane ammollato nel latte, aglio, prezzemolo, scorze di limone, uovo, pane grattuggiato, sedano, carote, cipolle, noce moscata, sale, pepe.

Pan cassoeula – panino per tutte le stagioni. Pane croccante all’olio con verza nell’impasto, costina disossata, verza, verzit, stufati con sedano, carote, cipolle, salvia e aglio.

Torta paesana su stecco – tradizione e innovazione.

Il consorzio è formato da una trentina di soci ed il settore alimentare e della ristorazione è un punto di forza, un settore consolidato e di prestigio, che unisce innovazione, tradizione ed eccellenza. Il personale è esperto e altamente professionale. Brianza Che Nutre ha stipulato una convenzione di collaborazione con cinque scuole superiori, tra cui una alberghiera: agli studenti vengono offerte possibilità di stage e di alternanza scuola-lavoro.

Ideata dal giornalista Paolo Massobrio, l’undicesima edizione della kermesse si svolgerà a Milano dal 5 al 7 novembre negli spazi del MiCo – Fieramilanocity (zona Amendola Fiera – MM Lilla fermata Portello.

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Un museo al mese @ Campanone!

L’iniziativa “Un museo al mese” di Fondazione Bergamo nella storia non va in vacanza neanche in agosto, ma rilancia con una visita sorprendente!

 

Lunedì 15 agosto alle ore 21.00 Un museo al mese vi porta al Campanone! Salite con noi sulla sua terrazza panoramica per ascoltare i 180 storici rintocchi della campana più grande della Lombardia; Piazza vecchia, Palazzo del Podestà e Torre civica non avranno più segreti: vi racconteremo la loro storia e le loro curiosità!
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti al numero 035.247116
Visita guidata gratuita

Ingresso al Campanone: 3 euro

(gratis sotto ai 18 anni)

 

COSA É UN MUSEO AL MESE?

É un invito a conoscere i luoghi di Fondazione Bergamo nella storia.

Ogni mese vi accompagneremo in uno dei nostri musei attraverso visite guidate gratuite e laboratori per bambini dai 7 agli 11 anni.

Ogni mese, un percorso diverso!

 

Per informazioni sulle iniziative del calendario “Un museo al mese” e sulle attività di Fondazione Bergamo nella storia:

www.bergamoestoria.it

facebook: Fondazione Bergamo nella storia

twitter: @BergamoStoria

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31 Luglio: chiusura delle iscrizioni a “Sport Movies & Tv 2016”. Sport, Television, Cinema, Communication e Cultura a Milano

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  • 28 Luglio 2016

Mancano 3 giorni (31 luglio – ore 18) alla chiusura – inderogabile – delle iscrizioni a “SPORT MOVIES & TV 2016 – 34th Milano International FICTS Fest” (www.sportmoviestv.com) Finale del “World FICTS Challenge” Campionato Mondiale della Televisione, del Cinema, della Cultura e della Comunicazione sportiva (articolato in 18 Festival nei 5 Continenti) in programma a Milano dal 16 al 21 Novembre. Le produzioni riguardanti i Giochi Olimpici Rio 2016 – ed unicamente queste – saranno ammesse al Festival entro il 30 settembre.

Sei giorni di Tv, Cinema e Cultura sportiva, un qualificato momento di incontro per Network mondiali, new media, case di produzione, produttori, registi, Comitati Olimpici e Federazioni sportive, campioni sportivi, radio, agenzie pubblicitarie e di comunicazione che illustreranno l’universo della televisione e del cinema sportivo – per 5 giorni in 5 punti di proiezione contemporaneamente – attraverso documentari, spot, reportage, fiction, cartoon, etc. in una delle 7 le Sezioni competitive: 1) Giochi Olimpici, 2) Documentari, 3) Trasmissioni Tv e Nuove Tecnologie, 4) Sport & Società, 5) Movies, 6) Sport & Pubblicità, 7) Movies & Tv Football e, per i più giovani, è prevista una speciale Sezione riguardante i “Cartoon”. Per iscrivere la propria opera a “Sport Movies & Tv 2016”: il Regolamento ufficiale è disponibile al link http://www.fictsfederation.it/regolamento_spmtv2016.pdf, la “Scheda d’iscrizione” al link https://wcpapp.wcpmediaservices.com/wcpApp/free/festival/festivalForm.

Fino a questo momento sono prevenute al Comitato Organizzatore produzioni su 35 discipline sportive (provenienti da 35 Paesi) con il calcio a farla da padrone. Il Barcellona FC dei record, lo scudetto dell’“altro Grande Torino” del 1976, Dino Zoff, il Bayern Monaco di Pep Guardiola, ma anche baseball, ciclismo, boxe, rugby, etc. e film di inchiesta e denuncia al doping nello sport. All’interno del Palazzo Giureconsulti sarà allestita la “Sala Olimpica” che ospiterà esclusivamente film di argomenti olimpici ed, in collaborazione con la Olympic Foundation for Culture and Heritage, saranno proiettati, in loop, le più significative immagini dei Giochi Olimpici di tutti i tempi compreso il film ufficiale di Sochi 2014.

Il seicentesco Palazzo Giureconsulti, nel cuore della città di Milano (Piazza Mercanti 2 – angolo Piazza Duomo) sarà il “Core business” dell’evento (ingresso ad inviti) articolato in 150 Proiezioni (tra cui 30 Anteprime mondiali ed europee, etc.), 4 Mostre, 4 Meeting, 2 Workshop, 2 Conferenze Stampa, Eventi Collaterali di sport e cultura distribuiti in diverse sedi della città in collaborazione con organizzazioni culturali, accademiche e sportive, 23 Premiazioni di ospiti internazionali con la collaborazione di BMW Milano e di Sergio Bonelli Editore. Il 16 Novembre (ore 18), la pittrice e stilista greca Mina Papatheodorou – Valyraki,IOC Sports Artist of the Year 2014”, presenterà – per la prima volta in Italia presso il Palazzo Giureconsulti – la Mostra d’arte dedicata allo sport intitolata “Arte e Movimento” sponsorizzata dalla “Ethniki Insurance Company”.  L’evento si concluderà il 21 Novembre in occasione della “Giornata Mondiale della Televisione” e sarà preceduto dal tradizionale Workshop “Tecniche innovative di produzione” organizzato in collaborazione con WCPMedia Services sulle tendenze del settore cine-televisivo, Internet e piattaforme mobili a cui seguiranno gli incontri “One to One” tra registi, produttori,  operatori del settore.

“Sport Movies & Tv 2016”, a cui è garantita un’ampia partecipazione internazionale (giornalisti, operatori ed esperti del settore, campioni sportivi), costituisce una considerevole “vetrina mondiale” per le produzioni provenienti dai 5 Continenti che concorreranno per l’assegnazione dell’“Oscar del Cinema e della Tv sportiva” ovvero la “Guirlande d’Honneur”, oltre alle “Mention d’Honneur” e ai “Premi Speciali” che saranno assegnati per ogni Sezione da una Giuria Internazionale (Presidente Onorario Dott. Carlo Bozzali) composta da esponenti del cinema, della televisione, dei media, dello sport e della cultura dei Paesi che non partecipano al Festival. Tutte le 150 opere ammesse al Festival, oltre ad essere proiettate, verranno presentate con una scheda illustrativa inserita nel Catalogo ufficiale del Festival.

Sul nuovo Portale della FICTS www.sportmoviestv.com ampliato di nuove categorie, informazioni e notizie aggiornate sul mondo del cinema, della televisione, del web e della cultura sportiva saranno pubblicati la scheda completa e il trailer dell’opera.

L’accesso al Festival è riservato solo a coloro che si accreditano: per partecipare, per tutta la durata del Festival, oltre alle Conferenze Stampa, alle Proiezioni, ai Workshop, agli Incontri, al Club FICTS e alle Cerimonie, è necessario compilare il Form disponibile al seguente link http://www.sportmoviestv.com/accredito-sport-movies-tv-2016/.

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Consegnati i riconoscimenti del XXIII Premio Internazionale Antonietta Labisi

Vocazione internazionale ma identità fortemente italiana: ha aperto il sipario, come da tradizione, con l’Inno di Mameli il Premio Internazionale Antonietta Labisi, la prestigiosa targa d’argento assegnata ogni anno a personalità ed organismi distintisi nel campo sociale, della ricerca, della scienza e della cultura.

Sabato scorso all’Hotel Nettuno per la sua ventitreesima edizione, la kermesse è stata occasione di riflessione oltre che evento di mondanità. Un riconoscimento che premia l’agire e stimola ad agire, in un’unica direzione: quella dell’impegno.

Organizzato dall’Associazione Internazionale “Antonietta Labisi” presieduta dal prof. avv. Corrado Labisi che la istituì per ricordare la scomparsa prematura della madre Antonietta, fondatrice e direttrice dell’Istituto medico psicopedagogico “Lucia Mangano” – struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68, 1050 Bruxelles) – il premio, anche per il 2016, conferma la attenzione verso il sociale, e sceglie undici illustri personaggi che hanno operato nel territorio nazionale ed internazionale.

 

Sul palcoscenico a bordo piscina dell’Hotel Nettuno di Catania, alla presenza di un pubblico numerosissimo e di autorità civili, religiose e militari, Nino Graziano Luca e Simona Pulvirenti, a condurre una serata all’insegna dell’eleganza e della professionalità. Sponsor ufficiale dell’evento l’Università telematica privata Unisanraffaele di Zurigo, della quale l’avv. Labisi, oltre ad essere docente di Diritto Internazionale nelle Facoltà di Scienze Politiche e Giurisprudenza, è stato anche di recente nominato Pro Rettore.

 

Ad introdurre la serata un video che racconta Antonietta Labisi, eroina della carità e antesignana della lotta alla mafia: donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati, soprattutto nel quartiere di San Cristoforo, dove Antonietta Azzaro Labisi ha operato per diversi anni, portando assistenza ai piccoli e agli anziani. Una figura carismatica per la quale è in corso un processo di beatificazione.

 

Poi al via la consegna dei riconoscimenti. Il premio alla Cultura è andato al Rettore del Collegio Lateranense, nonché segretario generale della Pontificia Università Lateranense, Mons. Roberto De Odorico, premiato dall’On. Marco Forzese; alla giornalista Marina Nalesso, conduttrice del Tg1, che da esperta di economia ha detto la sua sulla questione “Brexit”, criticando i sensazionalismi creati da alcuni media, il premio Giornalismo, consegnato dal colonnello Mario Strano, Comandante della Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Catania.

L’avv. Giovanni Magrì, difensore degli indifesi, e autore del progetto per la nascita dell’Avvocatura Militare per l’Arma dei Carabinieri, ha ricevuto il premio per le Battaglie Legali, consegnato dal prof. avv. Corrado Labisi.

 

La presenza dell’Ambasciatore del Senegal in Italia S.E. Mamadou Saliou Diouf, premiato per i Rapporti Diplomatici, accompagnato dall’avv. Franco Ruggeri, console onorario del Senegal, ha poi aperto una finestra sull’Africa e sulla numerosa comunità africana che vive a Catania, della quale una rappresentanza ha partecipato alla serata.

Sul palco, per la consegna del riconoscimento, anche il giovane ingegnere catanese Dario Di Stefano, promotore di un progetto di raccolta fondi per la salvezza di 80 mila persone in Senegal, e la dott.ssa Francesca Labisi, madrina di solidarietà dell’iniziativa.

 

Targa d’argento alla Scrittura per la scrittrice e giornalista Susanna Schimperna, che ha presentato il suo ultimo libro “Eterne adolescenti”, brillante disamina della sindrome di Peter Pan al femminile, premiata dalla dott.ssa Francesca Labisi, consigliere d’amministrazione dell’Istituto Medico Psicopedagogico Lucia Mangano; all’attrice Anna Maria Spina, vittima di un tentato omicidio e promotrice di una proposta di legge contro il femminicidio, il premio per la Lotta al Femminicidio, consegnato da Melinda Miceli, giornalista, scrittrice e critica d’arte. Per l’impegno nella Lotta alla Mafia, premiato Angelo Jannone, ex colonnello del ROS, autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò Riina, e per due anni infiltrato all’estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legati a camorristi, autore del libro “Aspettando…giustizia”. A consegnare il riconoscimento il sindaco di Corleone Leoluchina Savona, che sul palcoscenico della kermesse ha raccontato le minacce subite dalla mafia.

A Giuseppe Pero, docente di Neuroradiologia, pioniere della neuroradiologia a Catania, il premio per le Scienze Neorologiche, dal dott. Salvo Labisi, vice presidente generale dell’ass. internazionale Antonietta Labisi; al magistrato della Suprema Corte di Cassazione Domenico Platania, il premio alla Carriera consegnato dal prof. Giovanni Pugliesi, preside della Facoltà di Farmacia e presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catania.

Il riconoscimento per l’Impegno Sociale è stato consegnato dal prof. Salvatore Ranno, già direttore della cattedra di Urologia dell’Università di Catania, alla presidente provinciale ACLI Lazio Lidia Borzì, promotrice di diversi progetti di solidarietà, tra il quali “Il Pane a chi serve 2.0”, per recuperare il pane del giorno prima e distribuirlo ai più poveri; e infine il premio per la Medicina è andato al primario del reparto di Ematologia Ospedale San Vincenzo Taormina Giuseppe Longo, docente presso il Dipartimento di Medicina e Farmacologia della Robert Wood Johnson Medical School, della Rutgers University del New Jersey (USA), consegnato dal prof. Attilio Cavallaro, presidente del Comitato Nazionale Antimafia Livatino Saetta Costa.

 

Non sono mancati i momenti di spettacolo con il duo comico Dandy Danno e Diva G, il soprano e il baritono giapponesi Yukari Takahashi e Yusuke Ito, e l’esibizione di Antonella Arancio.

 

Ovazione per il gran finale, con il tenore Filippo Micale che ha interpretato magistralmente “Nessun dorma”, e i saluti dell’avv. Corrado Labisi, che ha voluto accanto a sé sul palco tutta la sua famiglia e i premiati, per suggellare il successo della ventitreesima edizione del Premio Internazionale Antonietta Labisi.

 

 

 

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L’aperitivo estivo del vero Gentleman è un’esclusiva solo del giardino al Salotto Bistro di Verona

Verona, Luglio 2016“Tuesday for Gentleman” questo il nome dell’appuntamento estivo che il Boutique Hotel The Gentleman of Verona lancia a partire dal 12 luglio. I martedì da segnare in agenda sono tutti quelli di luglio – agosto – settembre, per trascorrere una serata diversa, in compagnia degli amici in un esclusivo giardino curato e raffinato, il tutto accompagnato da live acoustic performances e dj set dal vivo.

 

“Abbiamo inaugurato questo ciclo di happening” spiega il General Manager, Angelo Spinalbelli “per offrire sia ai nostri ospiti, sia ai cittadini un punto di riferimento dove vivere emozioni uniche e diverse, in un ambiente riservato ed equilibrato che regala piacevoli attimi di convivialità”. Il giardino del The Gentleman of Verona ed il ristorante Salotto Bistro, aperti anche agli ospiti che non soggiornano nel boutique hotel, accolgono in un’atmosfera che fa viaggiare la mente grazie ad arredi e oggetti che lo completano e che arrivano da ogni parte del mondo.

 

Amici, amanti dell’arte, professionisti, semplici curiosi, invitati nel secret garden del centralissimo luxury hotel veronese. L’aperitivo “ad arte” che offre anche la possibilità di vistare la personale mostra di alcuni pezzi dell’allestimento “Buio Reale” dell’artista Riccardo Bagnoli, da martedì animerà il #boutiquehotel scaligero, un appuntamento da segnare in agenda.

Quando? Tutti i martedì estivi (da luglio a settembre), dalle 19 alle 23

Dove? Elementare, a casa Gentleman of Verona nell’unico vero esclusivo giardino veronese.

 

Per trascorrere una serata alternativa, gustando ottimi cocktail e ascoltando della buona musica, accompagnati dai coinvolgenti ritmi live dei dj che si alterneranno, nel corso delle serate, per animare il martedì veronese di luci, suoni e colori ogni volta differenti.

 

Ufficio Stampa Gruppo Leoncino Hotels

Stefano Colombo

Via Teatro Filarmonico, 12 – 37121, Verona

Tel. +39 045 800 74 18 | [email protected]

www.thegentelemanofverona.com

www.ilsalottobistro.com

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Nella Capitale l’exclusive Opening Thesign Gallery

Exclusive Opening Thesign Gallery

Lo spazio dove vivere il design

Giovedì 16 giugno ore 20:00

Giovedì 16 giugno 2016  alle ore 20,00 si inaugurerà l’elegante showroom Thesign Gallery diSalvo Nicosia, Stefano Liardo e Cinzia Giagnotti.

In uno spazio architettonico di 240 mq, nel pieno centro storico di Roma (Via Piemonte,125/A) aprirà le porte l’esclusivo spazio espositivo, definito la culla della creatività”: concepito come contenitore di idee, aperto a contaminazioni esterne, dove il confronto tra punti di vista differenti genera soluzioni originali.  

Lo spazio dinamico e polifunzionale, ubicato nel cuore della capitale diverrà un punto d’incontro tra moda arte e cultura dove si svolgeranno eventi unici, pubbliche relazioni e direzione artistica saranno a cura di Monica Mabelli, leader nell’organizzazione di eventi di grande prestigio ed altissimo livello artistico.

Sono state create installazioni sensoriali appositamente pensate per lo spazio espositivo ed ispirate ai quattro materiali protagonisti (ferro – legno – fibra – ceramica) utilizzati nella produzione delle aziende coinvolte. Prenderanno dinamicamente vita attraverso i danzatori acrobati dellaCompagnia Eleina D. artisti di fama internazionale, diretta da Vito Cassano e Claudia Cavalli vincitrice assoluta al concorso internazionale di danza aerea PPS Aerial Performance Tournament svoltosi ad Hong Kong.

Selezione musicale a cura di Roberto Sallusti,  music live performer Andrea Balda.

L’opening esclusivo vedrà le performance di corpi, suoni e video proiezioni che si fonderanno sino a condurre gli ospiti presenti in un’esperienza emozionale unica.

Il tutto sublimato dai costumi della linea Fada for Theatre di Fadatelier di Franco Colamorea e Natascia Zaccaria.

Presenta la serata, il conduttore Sky Anthony Peth, con la partecipazione di noti volti dello spettacolo, moda, cultura, stampa, cinema e televisione.

Ufficio Stampa
Natascia e Romina Malizia
[email protected]

Direzione Artistica
Monica Mabelli
[email protected]

Thesign Gallery
Via Piemonte, 125/A

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CHIUDE BASCHENIS MA IL TRITTICO AGLIARDI RIMANE A PALAZZO FINO AL 15 GIUGNO

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  • 27 Maggio 2016

IL TRITTICO AGLIARDI RESTA A PALAZZO CREBERG FINO AL 15 GIUGNO.

IL DIPINTO DI PARIS BORDON TORNA, RESTAURATO, ALL’ACCADEMIA TADINI DI LOVERE. CERIMONIA DI RESTITUZIONE MARTEDI’ 31 MAGGIO.

Bergamo, 26 maggio 2016 – Ultimo giorno di apertura per “Baschenis, Ritorno a Palazzo”, 18 opere in mostra a Palazzo Creberg fino a venerdì 27 maggio 2016, in occasione del decennale delle attività espositive della Fondazione Credito Bergamasco.

A seguito del grande interesse da parte del pubblico, il protagonista assoluto del panorama pittorico del Seicento, Evaristo Baschenis – nei 22 giorni e tre weekend di apertura del Palazzo Creberg – ha totalizzato 54 visite guidate e oltre 11 mila visitatori. Per gentile concessione della famiglia Agliardi, il «Trittico Agliardi» rimarrà esposto a Palazzo Creberg fino al 15 giugno e sarà visitabile negli orari di apertura della sede Creberg (8,20-13,20 e 14,50-15,50) in Largo Porta Nuova. Le altre opere torneranno alle collezioni private di provenienza.

Ritorno a casa anche per Paris Bordon “Madonna con il Bambino, San Cristoforo e San Giorgio” (Pala Manfron) che torna all’Accademia Tadini di Lovere in tutta la sua bellezza grazie agli interventi di restauro effettuati dalla Fondazione Credito Bergamasco nella Sala Consiliare di Palazzo Creberg, ad opera di Alberto Sangalli e Minerva Tramonti Maggi.

I lavori di restauro saranno presentati in occasione della cerimonia di restituzione in programma il prossimo martedì 31 maggio, alle ore 18.00, presso la Sala dei Concerti dell’Accademia, subito dopo l’inaugurazione della Filiale di Lovere del Credito Bergamasco, in programma alle 17.30.

Ufficio Stampa Fondazione Credito Bergamasco

Claudia Rota

Cell. 348 5100463

[email protected]

Emanuela Capitanio

Cell. 347 4319334

[email protected]

Per info www.fondazionecreberg.it

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Arriva MuseON, visitare i musei 24h/24 ora si può

Dall’unione tra una buona idea e l’uso delle tecnologie digitali, nasce il modo per usufruire della cultura senza vincoli d’orario. E non stiamo parliamo di una visita virtuale.

Da adesso in poi scordatevi di dover fare le corse o di dover incastrare mille impegni per poter visitare quel museo che tanto vi interessa. Non dovrete più rispettare alcun limite d’orario di apertura, né di chiusura, perché Larin, agenzia di comunicazione bellunese specializzata nella ricerca di soluzioni digitali per istituzioni culturali e nella promozione turistico-culturale, e Mostaza, startup residente nel Talent Garden di Padova e specializzata nello sviluppo di digital solution on cloud, hanno ideato il modo per visitare i musei 24 h/ 24, sette giorni su sette.

In occasione del convegno promosso il 14 aprile da Confindustria intitolato Contaminazioni, dedicato allo sviluppo delle sinergie tra il settore manifatturiero e culturale, è stato lanciato MuseON, il primo kit digitale al mondo che reinventa il modo di vivere i musei rendendoli accessibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Proprio Grazie a MuseON i visitatori potranno far parte di un’esperienza multimediale e interattiva a 360° in cui immagini, video e narrazioni li accompagneranno in un tour personalizzato.

“Il progetto è nato dopo aver vinto una gara che ci ha permesso di cablare con dispositivi Beacons 5 musei” commenta Marco Da Rin, CEO delle due aziende. “Ci siamo chiesti: come sarà il museo del futuro? Come permettere alle persone di avvicinarsi alla cultura in maniera più smart? Da queste riflessioni è nato MuseOn. Attualmente abbiamo validato e prototipato le varie tecnologie, ma abbiamo già la disponibilità di un museo interessato a ospitare la nostra soluzione e speriamo di raccogliere a breve i fondi che ci servono per completare lo sviluppo, da investitori privati o tramite il programma Horizon2020 della Commissione Europea”.

Larin e Mostaza hanno inventato il modo di automatizzare numerose fasi della visita ad un museo, a partire dall’acquisto dei biglietti e dall’apertura delle porte, fino al bookshop e al merchandising. Anche la vecchia audioguida potrà essere sostituita da una guida virtuale multilingua che entrerà nello smartphone del visitatore, garantendo così l’accessibilità anche a chi parla una lingua straniera, un problema non da poco nella realtà museale odierna che spesso, infatti, non offre il servizio di traduzione.

Come funziona MuseON? 
Attraverso il download di un’App, MuseOn permette di acquistare il biglietto di ingresso per un gruppo di persone, pagando direttamente con la carta di credito. Utilizzando una connessione Bluetooth, lo smartphone provvede all’apertura della porta d’ingresso, e un circuito di videocamere a riconoscimento facciale garantisce che gli accessi si svolgano correttamente. Le informazioni necessarie per muoversi all’interno del museo vengono fornite tramite tecnologia beacon che permette di geolocalizzare il visitatore all’interno dell’edificio in modo che il suo dispositivo digitale sia in grado di fornirgli sia informazioni pratiche, che contenuti relativi alle opere esposte che potranno essere testi, immagini interattive, video e altro ancora.

Perché MuseON è un’opportunità di crescita per i musei? 
Adottando questa soluzione, i musei potranno garantire al pubblico un’apertura prolungata, innovare la distribuzione dei contenuti e dei servizi educational, dare maggiori garanzie di accessibilità con percorsi dedicati a persone con disabilità sensoriali e contenuti tradotti in numerose lingue straniere.

Il sistema MuseON sarà per i musei un’inesauribile fonte di informazioni: i beacon infatti possono essere usati per raccogliere dati insight sul comportamento dei visitatori, quanto tempo trascorrono nelle diverse sezioni del museo e quali sono i punti di maggior interesse. Grazie alla digitalizzazione delle opere e dei contenuti, inoltre, sarà possibile creare dei database facilmente consultabili e condivisibili sia da professionisti del settore che da appassionati

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Waiting for…fashion

“Waiting for…, Milano premia i giovani” giunge alla VIII edizione e viene scelto dal Comune di Chicago come progetto ponte del gemellaggio con la città di Milano.
Ideato da Francesca Parvizyar, creatrice di format culturali internazionali con un passato da cantante lirica, “Waiting for…” anticipa ogni anno la prima scaligera con un grande evento dedicato all’opera che inaugura la stagione de La Scala. Quest’anno saranno le splendide sale delle Gallerie d’Italia a Milano ad ospitare, il prossimo 2 dicembre, “Waiting for…Pulzella d’Orléans”, una serata di arte, musica e cultura a sostegno dei giovani talenti.

Ed essendo la Kermesse dedicata ai giovani talenti, non potevano mancare tra gli sponsor della serata quattro giovani talenti del mondo della moda: Athena Chuang, di Taiwan, con la sua collezione di abiti propone la rivisitazione in chiave moderna degli antichi abiti tradizionali cinesi, Aki Nagai, giapponese, che propone la sua collezione di gilet dall’originale design e Juhree Jung, creatrice di prodotti di pelletteria dalle linee eleganti, semplici e genuine. Insieme a questo trio di stiliste asiatiche, che hanno già presentato le loro creazioni durante l’ultima fashion week milanese, sotto il nome di JAA Studio ci sarà anche Pierre Prandini giovane e creativo stilista di GP Jewels & Furs che presenterà al pubblico della kermesse le sue esclusive creazioni: gioielli e pregiatissime pellicce.

Gian Giacomo William Faillace & Eliana Kuo

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PRESENTE! Rassegna su contemporaneo e formazione.

PRESENTE!

RASSEGNA SU CONTEMPORANEO E FORMAZIONE

Un progetto di Teatro Azione | Scuola di recitazione
Direzione artistica: Kira Ialongo e Valentino Villa
Collaborazione artistica: Domenico Casamassima

 

9 | 10 | 11 ottobre – 16 | 17 | 18 ottobre  – 23 | 24 | 25 ottobre 2015

 

TEATRO AZIONE

via dei Magazzini Generali 34 Roma

 

Il 9 ottobre 2015 andrà in scena la prima edizione di PRESENTE!, la rassegna su contemporaneo e formazione ideata da Teatro Azione Scuola di Recitazione, curato da Kira Ialongo e Valentino Villa.

Nata con l’intento di indagare il rapporto tra scena teatrale contemporanea e formazione, la rassegna con i 3 spettacoli in cartellone dal 9 al 25 ottobre, cercherà, attraverso lo scambio e l’incontro di compagnie operatori, critici, formatori e giovani allievi, nuovi spunti di riflessione sulla ricerca e la formazione degli attori.

 

Ad accompagnare il percorso di visione e confronto sarà la piattaforma online di critica teatrale “Teatro e Critica” chiamata a seguire la rassegna con un laboratorio di visione dedicato agli allievi e con degli incontri aperti al pubblico alla fine della prima serata di replica, con il coinvolgimento diretto delle compagnie e dei singoli artisti.

 

Le tre compagnie selezionate, tra più di 70 progetti pervenuti, sono:

 

STRUTTURE PRIMARIE, con Madame Bovary (Vincitore Stazioni d’Emergenza – Atto VI)
COMPAGNIA ZIBA, con La Tana (Menzione Speciale Premio Museo Cervi 2015, Premio Incroci Teatrali 2015, Premio Docenti Giovani Realtà del Teatro 2014)
FRIGO PRODUZIONI, con Socialmente (Vincitore Premio Anteprima 2015, Vincitore PremioPancirolli 2014, Vincitore Festival Young Station 2014, Vincitore OFFerta Creativa 2014. Segnalazione critica di Renato Palazzi su DelTeatro.

 

 

CONTATTI
Rassegna

www.teatroazione.org/presente2015
[email protected] | 3473402275

Teatro Azione | via dei Magazzini Generali 34 Roma | [email protected]

Biglietti: INTERO 10 EURO | RIDOTTO allievi 8 EURO

Ingresso consentito ai soci: tessera associativa annuale € 2

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PROGETTARE CULTURA – Arte, design, imprese culturali. PERCHE’ LA CULTURA HA BISOGNO DI PROGETTISTI?

La risposta nel Master di POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano e ALMED, Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica

Il mondo della cultura è alla ricerca di nuovi profili professionali in grado di gestire progetti culturali innovativi, dove il successo dei contenuti passa inevitabilmente attraverso le capacità ideative, tecniche e organizzative necessarie per la realizzazione di mostre, eventi, installazioni e manifestazioni diffuse a livello cittadino o territoriale. Affinché un progetto sia riconoscibile serve un linguaggio visivo efficace; affinché un’opera, un’installazione o un padiglione siano realizzati o allestiti, servono competenze progettuali di design e architettura. Oltre alle tradizionali competenze in campo artistico e umanistico, anche le discipline del progetto concorrono pertanto in maniera fondamentale alla riuscita e al successo di ogni format culturale: dal design degli interni alla comunicazione, dall’architettura al design dei servizi, fino al design strategico.

Il Master PROGETTARE CULTURA – ARTE, DESIGN, IMPRESE CULTURALI è frutto della collaborazione fra due eccellenze accademiche: ALMED, l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica e POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano che hanno dato vita a un percorso formativo in cui convergono i saperi e i know how professionali di Università Cattolica del Sacro Cuore e del Politecnico di Milano.

400 ore sono dedicate allo stage, finalizzato all’inserimento formativo del partecipante nel contesto reale dell’ideazione, gestione e comunicazione di progetti culturali presso istituzioni e aziende convenzionate che hanno maturato una consolidata collaborazione con i due atenei. Tra le realtà coinvolte negli anni, studi professionali (Studio Cerri & Associati, Interaction Design, Lab, Migliore + Servetto), fondazioni, istituzioni e associazioni (Fondazione Prada, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Gruppo Credito Valtellinese), incubatori (Make a Cube), case editrici (Electa, Skira), gallerie e musei (Museo Poldi Pezzoli).

Il profilo in uscita sarà in grado di rispondere alle esigenze dei nuovi format culturali, e avrà acquisito le skill necessarie per la creazione di nuove imprese culturali e sociali in grado di operare sul territorio.

Designer, architetti, ingegneri gestionali, urbanisti, esperti in beni culturali e relazioni pubbliche, sono solo alcuni dei profi­li in target con il percorso proposto e non stupisce dunque, data la peculiare struttura didattica, che il Master abbia attratto negli anni studenti con background formativi eterogenei che hanno potuto confrontare in aula i propri differenti approcci all’insegna del dialogo e dell’interazione.

Dalla testimonianza diretta di alcuni ex partecipanti, emerge chiaramente che chi si iscrive al Master Progettare Cultura è interessato soprattutto a questa dinamica interdisciplinare. Marzia Moreschi, Laurea Triennale in Scienze dei Beni Culturali: “Il Master racchiudeva in sé tutto quello che stavo cercando a partire dai corsi di arte contemporanea, a tutti quelli con una base economica (budget, fundraising, marketing..), fino a quelli in collaborazione con il Politecnico, che mi sembravano interessanti anche da un punto di vista pratico, in quanto con la mia formazione non avevo mai avuto a che fare con argomenti di tipo tecnico“. Eleonora Valenti, Laurea Specialistica in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali, ha visto invece nel Master l’occasione per un rilancio professionale: “Avevo studiato urbanistica e architettura e lavoravo in uno studio: la crisi del settore mi ha portata a cercare di allargare la base della mia formazione”. Enrica Ponzo, Laurea magistrale in architettura, partecipante dell’edizione 2013 del Master, invece, riassume così le sue motivazioni: “L’obiettivo che mi ero prefissata era di riuscire a coniugare le mie passioni per l’arte, il design e l’architettura con tematiche di marketing, comunicazione e project management perché volevo entrare nel mondo del lavoro con skills specifiche”. Aggiungendo poi: “Le aspettative non sono state deluse e gli obiettivi iniziali sono stati conseguiti: terminato il periodo di didattica frontale, ho iniziato l’internship presso IdLab; dopo tre mesi, mi è stato proposto di continuare a lavorare per questo studio con il ruolo di Junior Project Manager, che attualmente ricopro”.

Il Master Progettare cultura si rivolge a laureati italiani e stranieri.

Le domande di ammissione dovranno essere inviate entro il 20 ottobre 2015 scrivendo a [email protected]

Le candidature saranno valutate in ordine di ricevimento fino ad esaurimento dei posti previsti.

Il numero degli ammessi è fissato a 20 partecipanti.

Il Master inizia il 17 novembre 2015. Le lezioni si concludono entro giugno 2016.

 

Ufficio Coordinamento Formazione POLI.design

Tel. (+39) 02.2399.7217 –  fax. (+39) 02.2399.5970

Via Durando 38/a 20158 Milano Bovisa

[email protected]

www.polidesign.net/progettarecultura

Press Contact:

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 02.2399.7201

[email protected]

 

Ufficio Master, Università Cattolica del Sacro Cuore

tel +39-02-7234 3860 | fax +39-02-7234 5202

via Carducci 28/30, I – 20123 Milano

[email protected]  |  [email protected]

http://master.unicatt.it/milano/progettarecultura

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Rinvenuto un eccezionale sito megalitico vicino Roma

Castel Giuliano, una località tra Bracciano e Cerveteri, già nota al turismo locale per le sue bellissime cascate ed all’archeologia per le tracce etrusche e medievali, potrebbe ora rivestire un ruolo centrale nello studio delle concezioni astronomiche e rituali dall’età del bronzo agli stessi Etruschi.

Da alcuni anni, l’associazione CIVITAS (Corpo Italiano di Vigilanza agli Itinerari Turistici Archeologici e Storici) un gruppo di appassionati e professionisti che dedica volontariamente il proprio tempo libero a salvaguardare il nostro patrimonio archeologico e paesaggistico, ha avviato un programma di mappatura degli antichi tracciati, servendosi di vecchie mappe, delle testimonianze scritte dal passato (grazie anche ad esploratori ed archeologi come Dennis, Nibby, Lanciani, Coppi e Tomasetti), delle individuazioni, le segnalazioni o i ritrovamenti di volontari, trekkers e bikers, tutte informazioni elaborate attraverso la recente tecnologia informatica e satellitare. Con questo sistema, solamente nel Lazio sono stati individuati almeno un centinaio di siti ed itinerari ormai quasi perduti dalla memoria del turismo moderno.

Un recente studio sperimentale del gruppo CIVITAS si è concentrato nel seguire un ipotetico percorso della cosiddetta “Via degli Inferi”, una strada sacra che, dopo aver attraversato longitudinalmente la necropoli de “La Banditaccia” nei pressi di Cerveteri, sembra perdersi nel nulla.

E’ infatti noto come gli Etruschi difficilmente avrebbero limitato una strada così importante ad un singolo abitato (e la citata necropoli, è disegnata come una città dei vivi), anche per la ossessiva commistione tra il senso profano (utilità per gli spostamenti) ed l’ispirazione sacra (orientamento, profondità, tappe e destinazione). Quel popolo era ben consapevole del significato simbolico nel riproporre una pianta urbanistica di vita quotidiana applicata ad una necropoli, quindi la “via centrale” doveva rispecchiare il medesimo senso mistico di ascesi rituale, come un’autostrada verso l’oltretomba. Per questa ricerca, è stato appositamente adottato un approccio empirico più che scientifico (da qui il senso sperimentale), anche perché dal punto di vista archeologico, moltissimi eminenti studiosi hanno studiato quest’area in modo rigoroso (ricordiamo tra questi, Judson-Hemphill, Mengarelli, Nardi, Enei) ma pochi si sono focalizzati sull’aspetto prettamente “religioso” fondato spesso su fattori aleatori piuttosto che tecnici. Abbiamo dunque preso il modello anticamente universale sui culti femminili rivolti alla Dea Madre, dove la presenza dell’acqua come principio vitale era fondamentale, per applicarlo ad un territorio che vede una forte presenza pelasgica e pre-Etrusca, Villanoviana o di quei popoli appartenenti alla cosiddetta “Cultura del Rinaldone”.

La storia ci insegna come i culti più antichi si siano spesso trasferiti alle culture successive, seppur con le dovute modificazioni: le divinità greche ed etrusche possono essere riscontrate con sottili differenze nei Romani, come molti concetti pagani (in particolare mitraici) nello stesso Cristianesimo. Seguendo l’assunto dello storico Jaques Le Goff secondo il quale “il sacro è tenace” cioè un luogo consacrato da una civiltà tende a conservare il suo status mistico per le popolazioni ed i culti successivi, ne deriva la lecita ipotesi che un percorso sacro varato da popolazioni antichissime sia poi stato riutilizzato dagli Etruschi collegandolo ad una viabilità cerimoniale edificata per il loro culto. Una “Via degli Inferi” che addirittura percorresse una necropoli delle dimensioni e dell’importanza come La Banditaccia (una delle più estese al mondo e patrimonio dell’UNESCO), non poteva –a maggior ragione- essere congeniata come fine a sé stessa.

A titolo informativo, ricordiamo che il concetto di “inferi” non era visto dagli Etruschi in accezione negativa, connotazione tipica del Cristianesimo, ma di un pantheon divino collocato nelle viscere della Terra più che nei cieli. Un “Olimpo” molto più vicino alla vita di tutti i giorni, a stretto contatto con gli eventi naturali, dove il mondo dei morti spesso si confondeva con quello dei vivi. La necropoli de La Banditaccia, sembra esprimere sia architettonicamente che emotivamente tutto il culto del “trapasso” e dell’aldilà tipici della fede etrusca. Basti pensare ai sarcofagi con la figura del Cerbero rinvenuti nell’area ed al nome stesso della vicina città di Cerveteri la quale apparirebbe su alcuni documenti antichi come “Cerbeteri” o “Castrum Cerbetere” (terra del Cerbero?), come congetturato da A.Szabo. Un’ipotesi non meno ardita della leggenda che vede tramutare il nome di Agylla in Caere per via di un saluto mal interpretato… La teoria di una toponomastica pagana e la successiva damnatio memoriae cristiana si fonderebbero nell’ancora attuale stemma comunale: un cervo nella postura tipica adottata per gli “Agnus Dei” … ed ancora più stranamente tricefalo.

Qualcosa ci diceva che seguendo i principi della spiritualità etrusca, questa Via degli Inferi dovesse rivestire un valore iniziatico e rituale, anche più elevato delle conosciute vie lucumoniche (o “tagliate”), un po’ come si sta dimostrando per l’antico tracciato che univa il santuario di Pyrgi ad Agylla e quindi a Caere. Il percorso, una volta usciti dalla necropoli, sembra dividersi in due opzioni. Una strada prosegue in direzione Nord su altipiani e la seconda, quella presa in esame, scende in un vallone fino alle sponde del fosso “Manganello” per poi, superato il moderno cimitero, proseguire in direzione NE in un’angusta gola dove confluiscono altri torrenti. L’intero cammino copre un dislivello di circa 300 mt in circa 12 km, tutto infossato tra le ripide pareti tufacee del “Fosso della Mola”.

Lungo il percorso, ben quattro cascate con un salto considerevole danno vita ad altrettanti laghetti, offrendo scenari impensabili alle porte di Roma e dei momenti di ristoro nel non facile cammino. Tutto sembra celebrare la sacralità delle acque, la cui dea Uthur (Orcla, Giuturna) era tra le principali nel pantheon etrusco. Superata l’ultima cascata che nasconde una grotta grossolanamente murata, ci si ritrova su un altopiano alle falde del monte “La Guardia”, tra i più alti della zona (escludendo il “Monte Santo” di circa 450 mt ed in prossimità della linea costiera).

E’ in questo luogo che iniziamo a rilevare dei massi levigati con incise decine di “coppelle” di varia forma e diametro.

Uno di questi sembra un seggio o una duplice vasca votiva ed un altro ha chiaramente scolpiti dei gradini. Altri monoliti hanno forme ovoidali o sono intagliati con figure geometriche: uno in particolare, di forma piramidale, cela a pochi metri i resti di una tomba a camera singola di chiara fattura etrusca, oggi ricovero di bestiame. Salendo su uno di questi megaliti, è stato possibile scorgere una protuberanza di roccia levigata emergere dal bosco, con al centro un grande foro ellittico, particolare che ci ha convinti ad addentrarci nella macchia. Con stupore (e molta fatica, perchè la fittissima vegetazione ricopre ormai ogni cosa), abbiamo rilevato centinaia di metri di pareti tufacee piene di coppelle ed altre nicchie di varie forme regolari, stese come un nastro pronto a misurare o raccontare qualcosa. All’interno del bosco non è stato possibile contare con esattezza la grande quantità di altri monoliti, dei quali nessuno sembra essere collocato in modo casuale: uno, in particolare, nel suo incavo ospita un tempietto matriarcale apparentemente intatto. Pur non essendo semplice individuare i confini precisi del complesso a causa dei rovi che rendono inaccessibile la risalita della collina, percorrendo il bordo esterno del bosco è apparso evidente come la presenza di incisioni e pietre lavorate ricopra tutto il versante Ovest della montagna. Interessante è l’andamento ad “imbuto” dell’insenatura principale dove la parete di destra (rivolta ad Est) sembra ricevere l’ombra da una vicina altura (area dove stiamo conducendo alcuni sopralluoghi o comunque da uno gnomone posto in posizione elevata, mentre la parete di sinistra sembrerebbe riportare le fasi lunari con le incisioni degli “spicchi” calanti e crescenti distanziati, fino al globo intero intagliato del megalite a forma di seggio. Non sforziamo la fantasia nell’intravedere in un monolite di forma sferica le fattezze stesse del nostro satellite.

Un foro confuso tra gli altri, situato verso l’uscita dell’altopiano si è in realtà rivelato una presa d’aria verso il centro del monte (corrente fredda percepibile fisicamente), destando il lecito sospetto circa la presenza di ambienti o passaggi sotterranei.

Decidiamo quindi di salire sulla cima del “Monte La Guardia” (nome appropriato, visto che si può godere di una vista a 360° per molte decine di km) dove troviamo un agriturismo (inesistente prima del 2003 e non collocato su precedenti manufatti, (come si può evincere dalle mappe cronologiche di Google Earth) dal quale dipende tutta la proprietà dell’area, cascate comprese. Il proprietario della tenuta “Monte La Guardia”, Sig.Gioacchino De Sanctis, con il quale ci siamo piacevolmente intrattenuti acquisendo la conoscenza di antefatti e notizie sul territorio e raccogliendo il disagio per un turismo sempre meno rispettoso del paesaggio naturale e delle proprietà che lo ospita, è parso molto interessato ai risultati che stanno via via emergendo, concedendoci l’autorizzazione a visitare il resto dell’area. Proprio sopra il versante interessato dai monoliti, appaiono evidenti alcuni basamenti di un esteso abitato arcaico, presumibilmente dell’Età del Bronzo, anche se alcuni frammenti di selce potrebbero far anche pensare ad un utilizzo in epoche precedenti. Anche in questo caso, le vie che dovrebbero accedere al complesso sottostante, sono rese inaccessibili dalla vegetazione.

Come analisi generale, la disposizione dei monoliti e delle simbologie parietali ricalcano quanto già rilevato in molti altri siti in Italia ed in Europa, lasciando presagire la correlazione tra il culto femminino della Dea generatrice di vita attraverso l’acqua e lo scorrere del tempo stagionale misurato con l’osservazione degli astri. L’umanità, già dal più recente neolitico, non si percepiva come un unicum accentratore del creato, bensì parte di un mondo naturale scandito dall’avvicendarsi delle stagioni da cui dipendeva la caccia, l’agricoltura e la vita stessa. Nella natura/Terra (che solo in seguito sarà considerata come una divinità antropomorfa), l’uomo osservava già il proprio ciclo di vita e morte come proiezione di un ciclo cosmico. La natura/Terra diviene così Madre benefica e sacrificale al contempo; essa è raffigurata da simboli semplici ma evocativi, in modo che ogni luogo sacro prescelto possa rappresentarne le sue peculiarità: la riproduzione e la vita. Essi riconoscevano nel parto ed in tutto il ciclo che precedeva l’evento, il maggior miracolo e mistero portato a termine dalla donna, esattamente come i frutti della natura giungevano al termine di cicli portati a termine dalle stagionalità dalla Terra, la Grande Madre. Si affacciano i primordi del concetto filosofico secondo il quale “ciò che in alto si manifesta anche in basso”.

A differenza dei successivi culti monoteisti maschili, lo stesso ciclo mestruale non era considerato impuro ma, anzi, una “magia”: l’uomo sanguina perché ferito o morente ma la femmina attraverso un evento emorragico incredibilmente si rigenera. Per questi motivi, nonostante la presenza di entità maschili propedeutiche come il Sole, si afferma in quasi tutto il mondo antico il culto del femminino sacro. Le prime società organizzate potevano dunque scegliere i luoghi che, per morfologia, risorse idriche o altitudine, potessero inscenare lo spettacolo della vita.

Come citato, esistono numerose località che nell’antichità hanno rivestito questo ruolo con simbologie più o meno delineate o rivolte maggiormente all’osservazione astronomica piuttosto che alla ritualità, ma nel sito di Monte la Guardia, assistiamo a qualcosa di differente, anche se forse meno scenografico dei menhir di Poggio Rota (G.Feo) o della Ziqqurat di Monte d’Accoddi (E.Contu): disegnando l’andamento ad imbuto dell’avvallamento dove risiedono la maggior parte delle tracce, notiamo evidenti segni di lavorazione plastica alla morfologia dell’area, fino ad ottenere una (poco casuale) somiglianza con la simbologia triangolare genitale femminile dello Yoni. Tale osservazione può essere avvalorata da un canale idrico artificiale scavato nel tufo che percorre, dal vertice del triangolo, parte dello schema, completando lo Yoni con il concetto orientale dei fluidi sacri dell’amore e della vita, “Tattva”, o mestruali, “Puspa”, anche questi in armonia con i cicli lunari ed astronomici e quindi temporali. La traiettoria del canale punta verso il monolite dalla forma ovoidale.

Le “coppelle”, il menhir (simbologia fallica propedeutica al ciclo vitale) posto sul lato rivolto al Sole, i megaliti sferici e ovoidali, le simbologie lunari sul lato opposto al Sole, gli altari ed i corsi d’acqua, a Monte la Guardia si fondono in un complesso ed articolato sito sacro dove l’uomo ha plasmato la natura senza invaderla con elementi ad essa estranei. Non solo l’Essere Umano è armonizzato con la Madre natura, ma la stessa Terra accoglie le proiezione del cielo quasi a voler equilibrare il proprio ciclo vitale. Da una prima analisi, in Italia fino ad oggi non esiste documentazione a descrizione di un sito così poliedrico, esteso e completo, come non abbiamo trovato traccia di precedenti analisi o studi relativi a questo sito, in chiave sacra e rituale.

Se ciò potrà essere confermato dagli studiosi che il CIVITAS sta interpellando, la piccola squadra di ricognizione composta da Germano Assumma, Ilaria Bartolotti e Massimo Bonasorte (assieme ad altri partecipanti dediti a studi astronomici, religiosi ed archeologici) potrebbe aver localizzato uno dei maggiori complessi astronomici e sacri in Italia utilizzati dall’Età del Bronzo, fino all’epoca etrusca o successive.

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EXPO 20 Agosto 2015: l’Ungheria festeggia 1015 anni di storia

Si terrà giovedì 20 agosto all’Expo di Milano la festa della fondazione dello Stato ungherese con eventi straordinari, danze tradizionali, concerti ed esibizioni di grandi talenti nazionali, tra cui il grande pianista Gergely Bogányi.
La giornata si aprirà con la festa del pane nuovo: la tradizione vuole che dopo la raccolta del grano, si prepari il primo pane ottenuto dalla nuova farina. Il pane rappresenta la vita, la sopravvivenza, la casa: simboli della festa dello Stato Ungherese.
Per conoscere le tradizioni artigiane e popolari ungheresi saranno presentati “la casa dei pizzi Halasi” e la “Comunità di Artigiani dell’ Alleanza Tradizionale di Kalocsa” accompagnati da spettacoli e danze popolari. Naturalmente non mancherà la gastronomia locale: si ripercorrerà la via dei sapori ungheresi, la manifestazione che tradizionalmente si svolge lungo la riva del Danubio.
Infine si segnalano due concerti straordinari: il pianista Gergely Bogányi e i musicisti riconosciuti con il Premio Junior Príma dell’ Accademia di Musica Liszt Ferenc. Si esibiranno nel padiglione ungherese anche molti giovani artisti italiani: una vera e propria celebrazione del legame storico e culturale tra Italia e Ungheria.

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Un libro per la cultura dell’Intelligence e della Sicurezza Nazionale

Intelligence e Sistema di Informazione nella Repubblica Italiana, questo è il titolo del nuovo libro di Glicerio Taurisano, editato da Aracne Editrice.  Il testo, frutto di ricerca e studi, propone per la prima parte un raccontare i servizi segreti italiani iniziando dal profondo passato, attraverso tre pilastri fondamentali: storia, filosofia e scienza, utili per argomentare in modo dialogico, comparativo e propositivo di quest’ organismo che per lo più è stato, negli anni passati, avversato e accusato delle più fantasiose deviazioni; fino a giungere alla straordinaria evoluzione di cui hanno beneficiato, grazie a persone che di questa Istituzione hanno ben inteso una necessità evolutiva e comunicativa. Metodi scientifici e di ricerca sono invece proposti nei tre capitoli dedicati all’Intelligence, al suo poter essere definita come scienza e attraverso quali canoni ciò è possibile. Quindi la sua storia, il suo probabile passaggio tra l’essere praticata come spionaggio o come esclusiva ricerca di informazioni, la possibilità di poterla inserire a pieno titolo nella ricerca scientifica e quali metodi e teorie ad essa applicare. Il volume propone inoltre alcuni paradigmi sul Ciclo dell’Intelligence e su altre metodologie interpretative, comunicative, operative e strategiche.

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Spoleto Arte: Gabriella Martino presenta la sua arte pittorica

Grande affluenza di visite alla mostra collettiva di “Spoleto Arte” curata da Vittorio Sgarbi e allestita fino al 31 agosto 2015 dentro l’antico Palazzo Leti Sansi a Spoleto, nel cuore del centro storico, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. Ad organizzare l’importante iniziativa è il manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. Tra i protagonisti dell’esposizione c’è la pittrice Gabriella Martino.

Individuando le componenti distintive del suo stile, è stato spiegato: “È una pittura d’ordine informale quella, che mette in campo la Martino, particolarmente attenta alle vibrazioni materiche e scrupolosa custode d’una gestualità che diventa lo strumento portante fondamentale della sua esplicazione creativa. Nella sperimentazione pittorica ella combatte e al contempo ama il colore e lo fa suo, distribuendolo sulla superficie con la potenza incalzante e l’enfasi sferzante della tecnica strumentale consolidata, congiunta e connessa saldamente al pensiero e al pathos, che l’accompagnano e la sorreggono”.

E viene anche sottolineato: “Indagando e analizzando meticolosamente le variabili delle declinazioni cromatiche e le gradazioni delle sfumature dei pigmenti, arriva ad elaborare un linguaggio personalizzato di efficace e incisivo impatto scenico, che si spinge a tracciare i -labirinti- in cui si snoda e si dipana il pensiero introspettivo di donna-artista. Vitalità sperimentale e forza creativa contraddistinguono la sua pittura e il multiforme e poliedrico tessuto espressivo di matrice simbolista, collocandola di buon conto nel variegato comparto dell’arte contemporanea”.

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Consegnate le Targhe d’Argento del Premio Internazionale Antonietta Labisi – XXII edizione

Un messaggio di pace, amore e solidarietà che dal palcoscenico dell’Hotel Nettuno ha raggiunto Ucraina, Israele, Palestina, Paesi in guerra, simbolicamente gemellati con la Sicilia grazie al Premio Internazionale Antonietta Labisi. Un riconoscimento creato dall’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” per ricordare la madre Antonietta, prematuramente scomparsa in un incidente automobilistico, per la quale è in corso un processo di beatificazione. E ad aprire la kermesse infatti, il ricordo in video e musica di Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto, che ripercorre le tappe più significative di una vita dedicata agli altri.

Sul palcoscenico a bordo piscina, Nino Graziano Luca e Simona Pulvirenti a condurre una serata all’insegna dell’eleganza e della professionalità, alla quale hanno preso parte autorità civili e militari, tra le quali S.E. il Procuratore generale Salvo Scalia, l’ex Procuratore generale Gianni Tinebra, il Prefetto di Pavia Peg Strano Materia, e un pubblico entusiasta di oltre ottocento persone. Assente, per impegni istituzionali, S.E. l’Ambasciatore d’Israele in Italia Naor Gilon, che con una lettera ha voluto però complimentarsi con l’avv. Labisi ed esprimergli apprezzamento per la preziosa attività che l’Associazione Internazionale Antonietta Labisi porta avanti da anni, nello spirito della sua ispiratrice, a favore dell’umanità sofferente.
E’ il premio al lavoro, alla dedizione e all’impegno la Targa d’Argento Antonietta Labisi, assegnato a personalità ed organismi che si sono distinti nel campo sociale, della ricerca, della scienza e della cultura, quest’anno giunto alla ventiduesima edizione.
L’impegno come valore e forza vitale, lo ribadisce anche Andrea Tidona – La vita è bella, Il Caimano, I cento passi, Nastro d’argento come attore protagonista de La meglio Gioventù – uno dei tredici illustri ospiti che si sono alteranti sul palco della Targa d’Argento Antonietta Labisi; a lui il premio per l’Arte 2015, consegnato dalla giovane attrice Alice Viglioglia. Per la Medicina, premiato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Catania Massimo Buscema, Giuseppe Riccardo Spampinato, direttore dell’Unità operativa complessa di Odontoiatria Speciale Riabilitativa nel Paziente Disabile del “Policlinico Vittorio Emanuele” di Catania e professore incaricato di Odontoiatria preventiva e di Comunità all’Università di Catania. Doppio riconoscimento per la Pace e la Cultura, a due donne candidate nel 2005 al Premio Nobel per la Pace: Angelica Edna Calò Livnè, insegnate, giornalista, regista e scrittrice israeliana, fondatrice e direttrice artistica della Fondazione Beresheet LaShalom – Un inizio per la pace, e Samar Sahhar, insegnante palestinese e direttrice di un orfanotrofio in Palestina, premiate rispettivamente dall’Ammiraglio Gaetano Paolo Russotto e dal dott. Salvo Labisi, vice presidente generale dell’Associazione Internazionale Antonietta Labisi.
Un’amicizia quella tra Angelica e Samar che è anche un messaggio di comunione tra due popoli storicamente in conflitto. “Nelle guerre non ci sono vincitori, solo morti e feriti”, dicono, e per costruire un ponte di reciproca comprensione tra Israele e Palestina hanno creato in Betania un panificio, dove le donne israeliane e palestinesi fanno simbolicamente insieme il pane per la pace.
Premio alla Carriera al Contrammiraglio Nicola De Felice, Comandante del Comando Marittimo di Sicilia e Presidente del Comitato interforze dei Centri di eccellenza nazionali e accreditati presso la NATO, e all’Ammiraglio Domenico De Michele, Direttore marittimo della Sicilia Orientale, Capo del Compartimento Marittimo, consegnati da rispettivamente da Giovanni Puglisi, preside Facoltà di Farmacia e Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catania, e da Alexadre Kapustin, vice Ambasciatore dell’Ucraina in Italia.
Premio per la Tutela dell’Ambiente da Salvatore Ranno, già direttore della Clinica di Urologia dell’Università di Catania, a Claudia Salvestrini, direttore di “Polieco”, consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene, e segretario generale di European eco-trust.
Per la Lotta alla Mafia a ritirare la Targa d’Argento consegnata da Alexadre Kapustin, Carmelo La Rosa, vice presidente dell’Associazione Nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”, accompagnato dal figlio del Carabiniere ucciso dalla mafia, Giuseppe Agosta. A Yevhen Shkvyra, Consigliere e vice capo dell’Ufficio della Pianificazione e dell’Analisi di Dipartimento degli Affari Consolari del Ministero Affari Esteri, e primo segretario Capo sezione Culturale e di Informazione presso l’Ambasciata Ucraina in Italia, conferito il premio per i Rapporti Diplomatici, consegnato da Attilio Cavallaro, presidente del Comitato Antimafia Livatino-Saetta.
Spazio poi al giornalismo con Lucia Bellaspiga, inviata del quotidiano Avvenire, autrice di diversi libri tra i quali una biografia su Carlo Urbani, il primo medico italiano vittima della SARS. Ha parlato di storia la Bellaspiga, e di quei vuoti che restano nella cultura del nostro Paese, come le foibe e l’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati. A consegnare il premio Angelo Jannone, ex colonnello del ROS, autore con Giovanni Falcone delle indagini sul patrimonio di Totò Riina, e per due anni infiltrato all’estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legati a camorristi, che ha presentato il suo secondo libro “Aspettando…giustizia”, sul caso irrisolto di Luca Orioli e Marirosa Andreatta, i cui corpi furono rivenuti privi di vita nel bagno della ragazza a Policoro sullo Ionio Lucano, alla presenza anche del colonnello dei Carabinieri in congedo Salvino Paternò, protagonista del romanzo.
A Sergiy Fomenko, musicista ucraino, ardente sostenitore dell’integrazione europea dell’Ucraina, impegnato costantemente nella zona delle azioni militari dell’Ucraina dell’Est, dove organizza concerti solidali, con lo scopo di risollevare lo spirito di militari, civili e volontari, il premio per i Diritti Umanitari, consegnato dal Maestro premio Oscar Stelvio Cipriani. E gli ultimi due riconoscimenti vanno a due catanesi, Maria Monsè, conduttrice e attrice, autrice di alcuni libri, l’ultimo dal titolo sfizioso, “In cucina col tacco 12”, perché nemmeno ai fornelli bisogna perdere la femminilità, premiata da Domenico Platania, già Sostituto procuratore generale del Tribunale di Catania; e Vincenzo Cosentino, regista laureato in economia e specializzato in cinema in Australia, con all’attivo 13 cortometraggi e la partecipazione a festival prestigiosi tra i quali Cannes. Il suo corto “Handy” è diventato un film con protagonista Franco Nero, pluriselezionato in America e in altre dieci metropoli europee. A quest’ultimo il premio Giovani Talenti, consegnato dall’avv. Corrado Labisi.
Non sono mancati i momenti di spettacolo all’interno della serata, con la musica del premio Oscar Stelvio Cipriani, le esibizioni canore del soprano Cosetta Gigli, del tenore Filippo Micale, del cantante pop romeno Bodgan Vladau, e le performance dal gusto esotico di Jada Morad e le Oriental girls.
Il Premio è stata anche occasione per raccontare il tour della legalità che l’avv. Corrado Labisi ha percorso insieme con il Comitato Antimafia Livatino-Saetta, che dall’inizio dell’anno scolastico ha toccato diciassette istituti superiori del capoluogo etneo ed alcuni anche della provincia, incontrando oltre ottomila ragazzi, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani alla cultura della legalità e del rispetto per le regole. Sette di queste scuole hanno voluto poi intitolare ai magistrati Livatino e Saetta, e alla Nobildonna Antonietta Azzaro Labisi, eroina della carità e antesignana della lotta alla mafia, le proprie aule magne.

 

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