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Il cioccolato fondente che ci sorprende

Migliora la salute cardiovascolare e aiuta l’apprendimento e la memoria.
Un gruppo di ricercatori della Loma Linda University, guidati dal dott. Lee Berk, ha confermato che il consumo di cioccolato fondente (cacao) migliora la salute del cervello. Berk ha presentato questi risultati al 45° Congresso annuale della Society for Neuroscience a Chicago, in Illinois.
Gli studi iniziali del gruppo di ricerca hanno dimostrato che i flavonoidi del cacao una volta assorbiti dall’organismo si accumulano nelle regioni del cervello associate all’apprendimento e alla memoria, con conseguente crescita delle cellule nervose, aumento delle funzioni e della comunicazione nel cervello, miglioramento del flusso sanguigno e formazione di vasi sanguigni cerebrali e sistemi sensoriali.
Il cacao, o il cioccolato fondente (con il 70 per cento di cacao), è una delle principali fonti di flavonoidi, potenti antiossidanti e anti-infiammatori che, è stato già dimostrato, hanno effetti benefici sulla salute cardiovascolare.
‘Per la prima volta abbiamo dimostrato che esiste una possibile connessione con l’attività neuroelettrica che dà il via ai meccanismi dei benefici effetti del cacao sul ragionamento e l’intelletto, la sincronizzazione, la memoria, il ricordo, l’umore e il comportamento’, ha spiegato il dott. Berk.
Pur contento dei risultati ottenuti, il medico avventista è consapevole che la ricerca deve continuare soprattutto se si pensa alle possibili applicazioni su alcune malattie degenerative del cervello.
‘Siamo veramente entusiasti di ciò che questi risultati possono potenzialmente significare per la salute del cervello’, ha affermato il dott. Berk, ‘Il cacao è capace di regolare i vari livelli di consapevolezza sensoriale e aumentare in modo uniforme la densità spettrale di potenza (UV2) di diverse frequenze elettroencefalografiche (EEG). La maggiore scoperta è che la frequenza delle onde gamma – associata al livello più elevato di elaborazione mentale, memoria e ricordo potenziati, e benefici fisiologici – è quella che è significativamente aumentata su tutte le altre frequenze cerebrali’.
Lo studio, secondo il dott. Berk, fornisce la prova imparziale che la frequenza delle onde gamma (γBA) è avviata da diversi compiti di sensibilizzazione sensoriali del cacao che vanno dalla prima esperienza condizionata al consumo acuto di cacao, con conseguente modulazione dei benefici per il cervello, il comportamento e il fisico.
‘Tutto ciò potrebbe aprire la porta a un potenziale uso riparativo di alte concentrazioni di cacao (70 per cento) negli individui con problemi di memoria, ricordo, demenza e questioni connesse con l’invecchiamento’, ha concluso.
Per dare risposte sempre più avanzate sull’applicazione che queste scoperte potrebbero avere, il team del dott. Berk continua le ricerche presso la Loma Linda University.

Rassegna stampa da news.avventisti.it

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