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Roberta PrestitoaStatali.it

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Il Mistero dei Rotoli di Qumran presentati dal Biblista Mariano Coni

Il Mistero dei Rotoli di Qumran

“…la più fantastica scoperta di manoscritti dei tempi moderni”

E’ questa la definizione che William Foxwell Albright, il più grande archeologo del secolo scorso, ha dato dopo averli visti e studiati. Il biblista Mariano Coni terrà una serie di quattro incontri su questo avvincente tema presso la Sala conferenze Symposium in via Petrarca 18 a Pesaro (Quartiere Muraglia).

Gli incontri avranno luogo da mercoledì 14 maggio a sabato 17 maggio. Ci saranno delle proiezioni per poter meglio rispondere alle tante domande che tali rotoli suscitano a partire dalla descrizione storica di quando questo prezioso materiale è stato rinvenuto.

Questi rotoli sono così preziosi e straordinari che qualcuno li ha definiti: i manoscritti più protetti del mondo; sono custoditi, infatti, addirittura, in un sotterraneo a prova di bomba atomica! Un’ultima domanda: è vero che questi rotoli contengono profezie sorprendenti relative al nostro tempo? La sala dispone di 110 posti a sedere e saranno riservati solo a coloro che si prenotano per primi contattando il 389-31 822 42 oppure tramite la nostra pagina web:

www.ilMisterodeiRotolidiQumran.info

L’INGRESSO E’ LIBERO

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Prestiti per pensionati

Il numero dei pensionati in Italia si aggira intorno ai 208 mila. L’interruzione del lavoro, sia esso per motivi di anzianità o per il raggiungimento dei requisiti minimi richiesti, non implica però la cancellazione dei pensionati come soggetti economici attivi e, considerato che essi rappresentano una fetta importante di popolazione, anche per questa categoria sono state studiate formule finanziarie ad hoc, che tengano in considerazione la loro situazione economica specifica.

Rimanendo in ambito strettamente economico, una ricerca pubblicata dal quotidiano La Stampa parla di una percentuale decisamente incisiva in termini di soggetti richiedenti un prestito che rientrino nella categoria dei pensionati. Il 6.5% di coloro che richiedono un prestito personale infatti appartiene alla categoria sociale dei pensionati, rendendo la stessa rilevante da un punto di vista economico e finanziario.

Traducendo la percentuale in termini numerici, nell’arco dell’ultimo anno, i pensionati che hanno richiesto un finanziamento sono circa 360 mila e tracciando il profilo medio, si tratta di un uomo di 62 anni che richiede in prestito importi che si aggirano intorno ai 16mila euro da restituire secondo un piano di ammortamento della durata di 5 anni e mezzo, con una rata di rimborso media di 300 euro.

Il dato allarmante di queste ricerche è dato dalla motivazione per la quale un pensionato richiede l’accesso al prestito personale: oltre un quarto del campione di questa ricerca dichiara di avere bisogno di più contanti per affrontare le spese quotidiane.

Rappresentando una parte importante degli utenti dei prestiti personali, i pensionati possono usufruire, come le altre categorie economiche attive, di diverse tipologie di finanziamento studiate appositamente sulle esigenze e sulla situazione economica particolare.

La formula più conveniente e diffusa di prestito per pensionati è la cessione del quinto. L’INPS ha di recente stipulato e disciplinato l’accesso dei suoi membri ai prestiti personali con cessione del quinto, attuando l’art. 8 del decreto 313 del 27/12/2006 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’istituto di previdenza coinvolto nei prestiti con cessione del quinto ha un ruolo attivo nel rilascio del prestito, in quanto, esattamente come il datore di lavoro per i dipendenti, è lui stesso che trattiene la rata di rimborso dalla pensione ed è sempre lui che deve validare la richiesta avanzata dal pensionato all’istituto di credito, certificando la possibilità di trattenere la cifra della rata prevista sul piano di ammortamento.

Attenzione però: la cessione del quinto non è applicabile a tutte le pensioni. Da questa formula di prestito infatti rimangono escluse le pensioni di invalidità, quelle del personale bancario e gli assegni sociali e di reversibilità.

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GdF: 238 anni di lotta all’evasione

“Siate fieri del vostro paese e della vostra divisa”. Con queste parole il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha ringraziato il corpo della guardia di finanzia per il lavoro che sta svolgendo nell’ottica di migliorare il rispetto delle regole e della legge contro gli evasori dello stato.

Il 238^ anniversario dalla fondazione del corpo di Guardia di finanza si è svolto pochi giorni fa a L’Aquila alla presenza di diverse autorità oltre al presidente Napolitano: il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri,  il viceministro all’Economia Vittorio Grilli, il vicepresidente vicario del Senato Vannino Chiti, il vicepresidente della Camera Antonio Leone, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Gianni De Gennaro e il presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dell’Economia e delle Finanze, Mario Monti.

E proprio il premier Monti ha sottolineato l’importanza del ruolo dei finanze per ristabilire la legalità, definita “la miglior polizza di assicurazione per il futuro degli italiani: saremo intransigenti con i più forti e comprensivi con i più deboli e avremo la capacità di saper distinguere i primi dai secondi”.

Nella stessa occasione si è svolta anche la cerimonia di avvicendamento del Comandante Generale del Corpo d’Armata Saverio Capolupo che ha rassicurato le autorità presenti sull’impegno dei suoi sottoposti: “Daremo una risposta attenta e adeguata, leale e corretta (…) abbiamo un carico di responsabilità enorme ma siamo confortati dalla responsabilità, correttezza, trasparenza e lealtà di ogni finanziere”.



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Consigli per affrontare l’esame di maturità

Non manca ormai tanto all’esame di maturità ed ora anche per gli studenti ritardatari cronici di pensare seriamente a come affrontare al meglio quest’ultima prova che scrive a parola fine sull’adolescenza e dà inizio a un percorso formativo, sociale e di vita più adulto e consapevole, che avrà un diretto sfogo nel mondo lavorativo. Il primo scoglio che il maturando si trova a dover affrontare è senza dubbio l’emozione. Questo lo sanno bene i docenti.

 

Per poter superare brillantemente questo ostacolo e presentarsi davanti alla commissione più rilassati si può mettere in pratica una tecnica usata principalmente in ambito sportivo: gli atleti, prima di ogni gara, immaginano mentalmente la loro performance, dall’inizio alla fine, creando nella loro mente, sensazioni, ostacoli, facce avversarie e finale, compresi gli applausi e la premiazione. Ripercorrendo più volte con l’uso della fantasia ogni tappa di ciò che ci aspetta, quando sarà il momento di viverlo realmente, affronteremo la situazione in modo più rilassato e naturale.

 

Il cervello umano infatti non distingue ciò che è immaginario e ciò che è reale, quindi sarà per lui come rivivere un’esperienza già vissuta, priva dunque della tensione della prima volta. Superato lo scoglio psicologico per superare l’esame si deve essere pronti e preparati sui temi prettamente scolastici, ma non solo; viene infatti richiesta una conoscenza anche dell’attualità, locale ed estera. Per questo è necessario restare aggiornati su eventi eccezionali che hanno avuto risalto sui mass media e che potrebbero inevitabilmente diventare oggetto di una delle prove scritte.

 

Anche la postazione del banco durante le prove scritte ha la sua importanza: scegliere gli ultimi banchi ci farà essere particolarmente controllati, dunque a meno che non ci si senta estremamente preparati, vestendo gli abiti del classico “secchione” e occupando la prima fila, il posto migliore si rivela sempre essere tra le file intermedie, circondato da compagni e fuori dall’occhio controllore della commissione che inevitabilmente sarà portato a controllare le ultime file. Occupando postazioni intermedie ne guadagneremo in tranquillità durante lo svolgimento della prova e, perché no, se si è fortunati, si potrà anche chiedere suggerimenti ai compagni vicini senza dare troppo nell’occhio. Per svegliare la mente e fornirle energie sarà indispensabile una sana e buona colazione prima di affrontare l’esame di maturità. Arrivare leggermente in anticipo poi sull’orario di apertura dei cancello dell’istituto permetterà il crearsi di un clima più familiare, poiché si potrà interagire con i propri compagni così come si è fatto per tutti gli altri giorni di scuola nel resto dell’anno, smussando la tensione per l’imminente prova d’esame. Ultimo e non meno importante consiglio: per guadagnare maggiore disinvoltura di fronte alla commissione è bene vestirsi con abiti consoni all’occasione, ma comodi, senza strafare in termini di eleganza. Sentirsi a proprio agio è il primo passo per mostrarsi sicuri e determinati verso un esito positivo.

 

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Prestiti d’onore per studenti

Esistono diverse forme di finanziamento per gli studenti universitari, offerti sia dall’ Università stessa sia da parte di società finanziare. E’ importante, infatti, aiutare i giovani nell’affrontare il percorso che lo porterà a gettare le basi del proprio futuro.

Tra le forme di credito più comuni ricordiamo il Prestito d’Onore.
Il Prestito d’Onore è una nuova e conveniente formula di finanziamento rivolta agli studenti particolarmente meritevoli, per garantire al giovane il pagamento ad esempio di libri di testo, alloggi e altri beni di necessità.
Ogni anno l’Università presenta un bando per assegnare questo tipo credito, che può essere rinnovato di anno in anno rimanendo meritevoli nel sostenere esami e puntuali nella propria carriera universitaria.
Ogni Università prevede solitamente una propria modalità di emissione del prestito ma generalmente consiste nell’apertura di un conto corrente bancario utilizzabile entro l’anno e rimborsabile a condizioni e in tempi molto favorevoli.

L’obbiettivo principale di questa tipologia di prestiti è dare l’opportunità agli studenti, a persone di talento che hanno bisogno di un sostegno economico per realizzare i loro progetti. Deve essere visto e interpretato, quindi, come un vero e reale investimento. Questi prestiti vengono anche concessi da enti pubblici come le regioni o la Unione Europea, sempre con l’obbiettivo di aiutare giovani geni.

 

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Uranio Impoverito, nemico dell’esercito italiano

L’ Uranio è un metallo pesante composto tra tre isotopi che si trova, in piccole quantità, in rocce, suolo, aria, acqua e cibi; tutti e tre gli isotopi che compongono l’Uranio sono radioattivi. L’Uranio ha una lunga vita media, ma attività molto bassa.

In alcuni casi, come per le armi nucleari, è indispensabile arricchire l’Uranio, così come lo si trova in natura, con isotopi fissili. In questo caso parliamo di Uranio arricchito.

L’Uranio impoverito è, invece, il materiale di scarto proveniente da questo processo; può derivare, inoltre, anche dal riprocessamento del combustibile nucleare esaurito, cioè dalle scorie dei reattori nucleari.
L’Uranio impoverito è radioattivo di circa la metà rispetto a quello naturale, collocandosi tra gli ultimi posti nella classifica degli isotopi radioattivi più rischiosi per la salute.

Inoltre, l’Uranio impoverito possiede delle proprietà fisiche uniche, tra le quali una densità elevatissima, una notevole duttilità e la possibilità di prendere fuoco a contatto con l’aria; questo gli permette di essere utilizzato in diversi ambiti e modi.

I suoi usi più comuni sono:
– in medicina come materiale per la schermatura dalle radiazioni;
– in mineralogia come peso per fare affondare strumenti nei pozzi petroliferi pieni di fango;
– in ambito aerospaziale e navale come contrappeso e per le superfici di controllo degli aerei.

In ognuno di questi casi, l’Uranio impoverito non comporta nessun rischio per la salute, poiché contenuto in appositi spazi, non soggetti ad esplosione.

Può essere utilizzato anche in ambito militare nelle munizioni anticarro, come sostituto del più costoso tungsteno monocristallino; l’uranio colpendo l’aria esplode in frammenti incandescenti. In questo caso, il contatto prolungato a cui sono sottoposti i militari potrebbe comportare loro alcuni danni alla salute, soprattutto a livello dei reni.

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Prestito delega per dipendenti

Il prestito delega o doppio quinto è un finanziamento che viene richiesto solitamente per quelle persone che hanno in corso una cessione del quinto ma necessitano di somme superiori di denaro. L’iter e i requisiti per ottenere un prestito delega è molto simile alla cessione del quinto. Infatti, è necessario avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato e il rimborso, come nella cessione del quinto, avviene tramite la busta paga.

Il prestito delega è consigliato sopra tutto nel caso di dipendenti che hanno già in corso dei finanziamenti ma hanno bisogno di ulteriore liquidità. Questa forma di prestito permette la trattenuta di una rata che può arrivare fino ai 2/5 dello stipendio e per questo sono affiancati alla cessione del quinto dello stipendio.

Indicativamente, con il prestito delega è possibile richiedere una somma che va da un minimo di 3.000 euro ad un massimo di 40.000 euro. Anche nel prestito delega, sia la rata di rimborso sia il tasso d’interesse sono fissi per tutta la durata del finanziamento, inoltre è compresa un’assicurazione sulla vita del titolare del prestito e viene precisata nel contratto la possibilità di estinzione anticipata.

Il prestito delega  è ottenibile anche nel caso di dipendenti con segnalazioni o protesti ma, al contrario della cessione del quinto, non è garantito a tutti i  dipendenti. Ciò significa che nel caso di dipendenti pubblici, sarà l’amministrazione di appartenenza a decidere se consente oppure no la seconda trattenuta in busta paga dei suoi dipendenti.

Lo Staff CessioneQuintoNetwork.it

 

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Prestito Vitalizio: soluzione finanziaria per pensionati

Un prestito vitalizio ipotecario è un finanziamento molto innovativo riservato alle persone che hanno già compiuto i 65 anni e sono proprietarie di una casa. La particolarità più rilevante dei prestiti vitalizi è che permettono ai richiedenti di ottenere somme molto elevate di denaro in prestito velocemente ma senza dover far fronte a nessuna rata ne pagamento. Infatti, questi finanziamenti prevedono un rimborso a lungo termine, di solito, la restituzione avviene a carico degli eredi dopo la scomparsa dei richiedenti del prestito.

L’importo massimo ottenibile tramite il prestito vitalizio infatti, dipende dal valore della casa data in ipoteca e dall’anzianità del pensionato. Maggiore è il valore dell’immobile e l’età del richiedente, maggiore sarà la somma finanziabile: ad esempio, l’ipoteca su un’immobile con valore 200.000 euro permetterebbe ad un pensionato di 85 di ottenere fino 90.000 euro ma, nel caso di un pensionato di 70 anni, il massimo sarebbe di 60.000 euro.

Per quanto riguarda il rimborso del prestito vitalizio ipotecario, gli eredi hanno la possibilità di scegliere, entro i 12 primi mesi dopo la scomparsa del richiedente, se pagare o no il debito per riscattare la casa dell’ipoteca. Se gli eredi preferiscono non effettuare il pagamento, l’istituto erogante avrà la facoltà di vendere l’abitazione per ricuperare il credito e, in questo caso, verserà agli eredi del richiedente l’eventuale differenza tra il debito e l’importo ricavato con la vendita.

Un prestito vitalizio è la soluzione giusta per quei pensionati che abbiano esigenze di somme molto elevate di denaro in prestito per aiutare i propri figli, consolidare i debiti, integrare la pensione o far fronte a spese sanitarie. In ogni caso, contrarre un prestito personale non è una decisione semplice perché coinvolge anche la propria famiglia, per questo motivo la cosa migliore e sempre studiare bene le diverse alternative e cercare la consulenza di professionisti.

Approfondimenti sul prestito vitalizio ipotecario e cessione del quinto a pensionati.

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Società finanziarie online

Dalle assicurazioni ai siti di compravendita passando per gli hotel e i mezzi di trasporto, oggi è possibile trovare qualunque tipo di prodotto, come i prestiti cessione del quinto, o servizio anche in rete. Internet infatti è ormai un vero e proprio mondo parallelo in cui tutto scorre più veloce e senza i vincoli burocratici del mondo reale. Questo è vero anche per il panorama finanziario: le stesse banche offrono servizi di home banking per facilitare l’accesso alle informazioni relative ai propri risparmi o per effettuare bonifici, ricariche e pagamenti comodamente dalla propria casa.

Da questa realtà in continua espansione è piuttosto naturale vedere sorgere e svilupparsi anche vere e proprie società online che fanno capo a un sito e non a una sede fisica. Sebbene questo genere di società rappresentino buona parte del futuro della finanza mondiale, esiste tuttavia ancora molta diffidenza e una buona fetta di popolazione stenta ad affidare i propri documenti personali o addirittura i propri risparmi a un ente concretamente senza una sede presenziale. In realtà proprio questo forte sviluppo e la conseguente competitività nata in questo ambito, ha reso le società online, non solo una sicura alternativa per la maggior parte dei prodotti finanziari, ma anche un mezzo comodo e veloce per ottenere gli stessi servizi con costi di gestione spesso inferiori.

Se da un lato è necessario ponderare attentamente la scelta di una società online, rivolgendosi solo a enti accreditati e certificati, composti da personale competente e preparato, pronto a fornire informazioni e preventivi, dall’altro decidere di usufruire di alcuni servizi finanziari online è un risparmio certo: non essendoci costi fissi infatti, le spese istruttorie e di gestione ad esempio a fronte di un prestito sono molto inferiori rispetto a quelle richieste da una banca o da una finanziaria tradizionale.

È bene comunque richiedere diversi preventivi prima di scegliere una società piuttosto che un’altra confrontando non solo il risparmio economico ma anche i servizi inclusi e soprattutto le credenziali della società; va ricordato infatti che il web è un mondo in continua espansione ma non ancora completamente regolamentato, per cui, specialmente in ambito economico, i propri dati sensibili vanno affidati a personale competente e professionale, affinché l’uso che ne viene fatto rimanga circoscritto al servizio richiesto. Dunque se si sceglie una società online accreditata e certificata, si avrà facile accesso a ogni genere di servizio finanziario con tempistiche ridotti e costi contenuti.

Lo Staff CessioneQuintoNetwork.it

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Cessione del quinto per pensionati

La cessione del quinto è diventato, negli ultimi anni, il prestito personale maggiormente richiesto tra i pensionati. Infatti, è la modalità di prestito più diffusa anche tra le diverse categorie di lavoratori dipendenti per diversi motivi che procediamo ad elencare.

Nel caso dei pensionati appartenenti agli enti previdenziali INPDAP, INPS, ENPALS e IPOST, la cessione del quinto è una soluzione ottimale per ottenere un’interessante quantità di denaro in prestito da rimborsare comodamente tramite la propria pensione. Ecco uno dei vantaggi più importanti della cessione del quinto: prevede una restituzione automatica attraverso la trattenuta delle rate dalla pensione dei richiedenti, pertanto, in questo prestito non esiste il rischio di dimenticare alcun pagamento. Inoltre, i pensionati che decideranno di richiedere una cessione del quinto, otterranno un prestito a tasso fisso e rata invariabile che, inoltre, include una polizza assicurativa “rischio vita” a tutela della famiglia del richiedente.

Per ottenere una cessione del quinto, i pensionati interessati non devono giustificare con documenti la richiesta di finanziamento e possono utilizzare del denaro erogato nel modo che considerano conveniente. Si tratta di un prestito adeguato per diversi scopi come assicurarsi un’assistenza sanitaria a domicilio, per pagare cure mediche oppure per realizzare un viaggio. Anche nel caso di altri prestiti in corso è possibile ottenere una cessione del quinto, infatti si tratta di una soluzione molto valida per consolidare i propri prestiti in corso e fare in modo di saldare tutti i debiti attraverso una sola rata mensile.

Per ottenere una cessione del quinto è necessario percepire almeno una pensione di 600 euro al mese e non avere superato i 75 anni nel momento della richiesta del finanziamento. Pertanto, se rientri in questo profilo di pensionati e hai bisogno di liquidità, puoi chiederci un preventivo, al resto ci pensiamo noi.

Lo Staff PrestitoaStatali.it

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PRESTITI PER DIPENDENTI DELL’ESERCITO

Tutti i dipendenti dell’Esercito Italiano, proprio per la loro appartenenza al Ministero della Difesa, hanno la possibilità di accedere a finanziamenti e prestiti in maniera molto agevolata e semplice. Nel loro caso, il possesso di un contratto a tempo indeterminato come dipendenti statali permette loro di ottenere una cessione del quinto a condizioni davvero convenienti.

Gli appartenenti all’Esercito che abbiano necessità immediate di liquidità, per diversi motivi, possono ottenere quantità considerevoli di denaro in prestito da rimborsare comodamente attraverso la busta paga. La cessione del quinto dello stipendio è un prestito, esistente soltanto in Italia, che permette ai dipendenti di ottenere fino a 70.000 euro attraverso un prestito rimborsabile tramite lo stipendio. Infatti, nel caso dei dipendenti dell’esercito, è proprio il Ministero della Difesa a trattenere direttamente il corrispondente alle rate di restituzione dalla busta paga dei richiedenti.

La cessione del quinto è un prestito personale non finalizzato e quindi, i dipendenti dell’Esercito richiedenti non sono obbligati a presentare documenti per giustificare la richiesta di prestito. Inoltre, è possibile ottenere il finanziamento anche nel caso di dipendenti protestati, segnalati o pignorati.

Per ottenere una cessione del quinto è soltanto necessaria la firma singola del richiedente, senza ulteriori garanzie o altre firme. In più, non ci sono spese d’istruttoria e sia il tasso d’interesse sia la rata di rimborso sono fissi per tutta la durata del contratto di prestito. Una delle particolarità della cessione del quinto è il fatto che la rata di rimborso non può mai superare un quinto dello stipendio del richiedente.

Inoltre, il contratto della cessione del quinto include due polizze assicurative “rischio vita” e “rischio perdita impiego” a tutela della famiglia del richiedente.  D’altro canto, l’iter per ottenere il finanziamento è molto semplice, basta soltanto affidarsi a consulenti seri e professionali per avviare la pratica. I documenti necessari sono:

• copia della Carta ID

• copia del Codice Fiscale

• Ultime due buste paga

• Stato di servizio rilasciato dalla tua amministrazione. Se preferisci puoi delegarci a noi la richiesta di questo modulo

La cessione del quinto è un prestito conveniente e indirizzato ad ottenere un sostegno economico facile e veloce, nel caso di dipendenti e pensionati. In ogni caso, è fondamentale rivolgersi sempre a società finanziarie di fiducia per ottenere la cessione del quinto nel modo più sicuro e ottimale. 

Lo Staff PrestitoaStatali.it

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MONITORATA e i prestiti personali

Nel momento in cui si valuta di fare richiesta di un prestito personale, anche i prestiti cessione del quinto, da rimborsare attraverso rate mensili, conviene valutare con attenzione la propria situazione finanziaria per fare in modo che le entrate possano garantire la restituzione del prestito con serenità. Proprio per questo scopo è nato Monitorata: un aiuto per esaminare il bilancio familiare.

La Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare, ASSOFIN, ha creato un servizio online che permette alle persone interessate ad un prestito personale di analizzare la propria situazione finanziaria. Questo sistema ha il nome di Monitorata ed è diventato un valido supporto per conoscere le entrate e uscite abituali nell’economia famigliare e conoscere, almeno in modo approssimativo, il margine mensile utilizzabile per il rimborso di un prestito personale.

Monitorata funziona tramite un questionario studiato da ricercatori del Dottorato in Banca e Finanza dell’Università di Roma. Questo questionario, ovviamente anonimo, richiede dati in merito alla situazione lavorativa del richiedente (professione e stipendio), alla situazione finanziaria (altri prestiti in corso, segnalamenti, protesti o pignoramenti) e alla situazione famigliare (affitti, figli a carico, ecc….). Tutti questi dati sono necessari per dare un’indicazione ai ricercatori sulla stabilità del bilancio familiare e personale.

Una volta che sono stati inseriti questi dati, si deve rispondere ad alcune domande da rispondere in relazione alle spese fisse mensili: abbigliamento, alimenti, spese in tempo libero o altri servizi.

Con tutte queste indicazioni, Monitorata è in grado di fornire un grafico, raffigurato da una scala colorata dal verde al rosso in base alla sicurezza di ogni prodotto finanziario. Ad esempio, se il risultato viene posizionato nella zona rossa significa che con il prestito che si richiede non viene garantita la stabilità della finanza famigliare, pertanto conviene rivedere le proprie spese e le uscite in modo da equilibrare il bilancio e scegliere un’altra tipologia di finanziamento.

Conviene ricordare però, che Monitorata è una prestazione pensata come un aiuto ma non deve sostituire una consulenza seria procurata da professionisti del settore che saprà guidarti per la strada giusta nel momento in cui si desidera di ottenere un prestito personale.

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Prestiti a medici convenzionati con Prestitoastatali

In questo momenti di crisi economica generalizzata, nessuna categoria di lavoratori è esente dal richiedere un supporto finanziario e anche professionisti come i medici convenzionati rientrano in questa fascia e come gli altri necessitano di prestiti ad hoc, studiati per le loro esigenze.

In questo momento noi ci occuperemo di una parte definita di questa categoria professionale, ovvero i medici convenzionati, cioè coloro che possono essere equiparati in tema di benefici ai dipendenti statali. I medici convenzionati lavorano dunque in un regime di convenzione con l’Asl, ricevendo uno stipendio pressoché uguale ogni mensilità e per questo comparabile a un dipendente statale.

Esattamente come gli statali anche i medici convenzionati possono richiedere prestiti studiati appositamente sui loro stipendi; uno di questi è il prestito delega. I medici convenzionati possono avvalersene anche quando esiste già un prestito in corso o quando si necessita di una somma particolarmente alta, che con i normali prestiti sarebbe difficile ottenere.

I prestiti delega vengono spesso affiancati alla cessione del quinto e permettono di giungere fino alla restituzione mensile dei due quinti dello stipendio netto. Esattamente come per la cessione del quinto, la rata del prestito viene direttamente trattenuta dall’amministrazione che eroga lo stipendio. Non esiste un limite massimo di capitale che può essere erogato con i prestiti delega, ma tutto varia in base allo stipendio dei medici convenzionati che ne fanno richiesta.

Tra i medici convenzionati, coloro che possono avvalersi dei prestiti delega sono quelli soggetti alla gestione previdenziale di ENPAM (medici e pediatri), ENPAP (psicologi), ENPAF (farmacisti) ENPAV (veterinari) o ENPAB (biologi) oppure quelli convenzionati con APSS, USL, ASL, USSL, AUSL, AUSL, ASSL, OSPEDALE, PRESIDIO OSPEDALIERO, AO AZIENDA OSPEDALIERA, ULSS, AS POLICLINICO, POLISPECIALISTICA, ASO, SSN, EO ENTE OSPEDALIERO.

Quali garanzie vengono richieste ai medici convenzionati? La risposta è nessuna. I medici convenzionati possono limitarsi a presentare il cedolino mensile e a dimostrare un’anzianità di servizio e con queste informazioni otterranno i prestiti.

Per i prestiti delega, così come la cessione del quinto, non vengono richiesti l’affidabilità dei medici convenzionati o le motivazioni e le finalità dei prestiti. Dunque segnalazioni al Crif o pignoramenti non inficiano la richiesta. La rata dei prestiti viene direttamente trattenuta dall’amministrazione che eroga l’introito mensile, rendendo più agevole e comodo il pagamento.

Per informazioni e preventivi gratuiti e per conoscere tutti i reali vantaggi di queste tipologie di prestiti, se rientri nella categoria dei medici convenzionati richiedi un consulto ai consulenti Prestitoastatali.it e scoprirai quanto facile può diventare ottenere un prestito agevolato.

Staff di Prestitoastatali.it

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Cancellazione centrali rischi e banche dati cattivi pagatori

Vi siete mai chiesti che fine fanno i dati personali che vengono richiesti quando accedete ai prestiti? Certo, servono per ottenere il prestito stesso, ma, cosa ancora più importante, vanno ad ingrossare la banca dati di quelle società che hanno il compito di fornire uno storico sulle situazioni dei richiedenti di un prestito.

La banca dati non è altro che un raccoglitore di storie di vita finanziaria a fronte delle quali gli istituti di credito decidono l’erogazione del loro prestito e dalle quali è prevista la cancellazione. La legge prevede infatti che si possa ottenere la cancellazione dalla banca dati di queste società solo per un prestito con rimborso regolare, ma tale cancellazione non facilità l’ottenimento di prestiti futuri, in quanto paradossalmente gli istituti di credito valutano positivamente la presenza nella banca dati della piena solvibilità del richiedente. in altre parole se c’è una cancellazione dalla banca dati, si estingue la possibilità per chi eroga di ottenere informazioni sul richiedente.

Una delle banche dati più utilizzate è quella della Centrale Rischi Finanziari, Crif che raccoglie informazioni su tutti coloro che richiedono l’accesso a qualunque tipo di prestito, registrando sia le insolvenze che i pagamenti regolari. La banca dati crif rappresenta una vera e propria risorsa di conoscenza per gli istituti di credito.

Un’altra banca dati importante è invece il registro dei protesti che si distingue dalle altre perché riguarda solo le insolvenze dei pagamenti con assegno.

Se per gli istituti di credito la banca dati è una risorsa, per i richiedenti diventa un legame col passato che deve portare alla cancellazione dei dati negativi assegnati. Ecco perché è importante sapere le procedure di cancellazione. Nel caso della banca dati Crif, la cancellazione avviene in via automatica dopo 36 mesi dall’estinzione del prestito. Ma non tutte le banche dati funzionano così. Quella del registro dei protesti infatti per la cancellazione richiede l’estinzione del prestito in sospeso e l’attesa di un anno prima di poter essere riammessi allo status di buon pagatore attraverso una vera e propria domanda di riammissione al prestito in due distinte sedi.

Essendo uno stato transitorio nella banca dati, la cancellazione potrebbe sembrare solo una questione di forma. In realtà la cancellazione diventa prioritaria se si ha necessità di richiedere un prestito immediato. Prima di arrivare alla cancellazione comunque è bene non farsi etichettare come cattivo pagatore nella banca dati. Per farlo basta affidarsi a mani esperte che valutino ad hoc le migliori tipologie di prestito in base alle possibilità presentate. La cancellazione dalla banca dati dei cattivi pagatori a fronte di un prestito passato diventa del tutto irrilevante nei casi di cessione del quinto, ovvero in quei casi di prestito dove l’unica garanzia è la propria busta paga o pensione. L’iscrizione o la cancellazione da una qualsiasi banca dati non ha alcuna importanza per l’esito positivo della richiesta di prestito, proprio perché a farsi carico dello stesso è il proprio datore di lavoro. Affidatevi all’esperienza di un consulente qualificato per essere consigliati al meglio nella scelta del prestito migliore.

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Conoscere la Cessione del Quinto

Il termine cessione del quinto viene coniato nel 1950 quando, il decreto legislativo n. 180 determina che tutti i dipendenti statali e pubblici possono richiedere ed ottenere una somma di denaro in prestito restituendola tramite trattenute del valore massimo pari alla quinta parte del proprio compenso mensile.

Nel 2004-2005 l’opportunità di godere di un prestito personale di questo tipo viene concessa anche ai dipendenti privati assunti con contratto a tempo indeterminato ed ai pensionati.

Il target così composto può scegliere quindi di restituire una somma di denaro in prestito, erogata in modo proporzionale all’entrata mensile del richiedente, lavoratore o pensionato che sia, attraverso un sistema di rateizzazione il cui punto di forza sta nello spostare la parte di liquidi da restituire con cadenza mensile dall’erario del richiedente alle casse dell’ente erogante.

In questo modo la finanziaria o l’Istituto Bancario che ha concesso il prestito è tutelata sotto l’aspetto della restituzione dei soldi: a pagare puntualmente le rate sarà il datore di lavoro o l’ente pensionistico del richiedente che, nel momento del versamento del compenso mensile, provvederà al passaggio di denaro dal beneficiario del prestito all’ente erogante.

Richiedere ed ottenere questo tipo di prestito è semplice e veloce e non richiede alcuna ulteriore garanzia da parte del richiedente, inoltre è accessibile a tutti coloro che in passato sono risultati cattivi pagatori e quindi sono stati segnalati presso CRIF oppure protestati.

In quanto prestito non finalizzato, una volta erogata la somma di denaro il beneficiario può disporne a suo piacimento: in nessun momento è tenuto a specificare il fine della propria richiesta di denaro. Ciò significa che è possibile utilizzare i soldi provenienti dalla cessione del quinto anche per estinguere un prestito acceso precedentemente.

Unico obbligo imposto per legge, per chi intendesse optare per questa formula di prestito, consiste nella stipula di una polizza che tutela il richiedente o il suo diretto erede in caso di perdita dell’impiego o di morte.

L’iter per ottenere un prestito tramite cessione del quinto, oltre ad essere davvero semplice e veloce, non ha alcune spese di apertura pratica od istruttoria.

La cosa migliore è recarsi presso la propria finanziaria di fiducia e mettersi nelle mani di un consulente che saprà valutare la singola situazione del richiedente proponendogli soluzioni su misura. Attenzione però: affinché l’iter burocratico vada a buon fine e vi renda soddisfatti pretendete sempre la massima trasparenza da parte del vostro consulente.

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Guida ai prestiti di Prestitoastatali.it

Accendere un prestito personale spesso è doveroso, ma a volte chi arriva a questa scelta lo fa pensando che più che un effettivo beneficio si stia per incappare in una situazione che, potendo, sarebbe stato bene evitare.

Di certo un prestito personale non è una passeggiata: è una decisione che va attentamente ponderata ma che, seguendo delle semplici regole, in effetti apporta solo benefici. Ecco dei piccoli consigli che possono rendere questa procedura semplice e sicura, alla portata di tutti.

Prima di passare alla “fase operativa” è bene fare una piccola analisi della propria situazione finanziaria. Ciò significa chiedersi: “ Di che cifra effettivamente ho bisogno in questo momento?” Porsi questa domanda è importantissimo perché in base alla cifra che verrà erogata, varierà l’ammontare della rata mensile da versare. Di conseguenza è bene aver presente di quanto denaro si potrà disporre mensilmente per saldare il proprio debito senza per questo creare problemi al proprio budget familiare.

Una volta schiarite le idee è bene iniziare a raccogliere più informazioni possibili: le finanziarie creano opzioni su misura del richiedente, ma ovviamente applicano tassi diversi od offrono agevolazioni, aver più di un prospetto da confrontare sarà utile per individuare la soluzione più idonea alle proprie esigenze.

Intuire al volo la soluzione che fa per sé non è una cosa immediata, ma il miglior metro di misurazione sta appunto nel valutare l’attendibilità del consulente che sembra proporre la soluzione migliore. La cosa importante è accertarsi che la figura professionale a cui ci si sta rivolgendo sia in possesso di certificazione che lo qualifichi.

Se la persona che si ha davanti effettivamente è il partner ideale è bene affidarsi a lei per individuare assieme la formula migliore che tuteli la propria situazione finanziaria  e offra un prestito conveniente.

Prima di siglare il contratto è bene innanzitutto valutare nuovamente la cifra mensile di cui disporre per restituire il prestito a cui si sta per accedere, inoltre non meno importante, pretendere la massima trasparenza da parte della finanziaria.

Detto ciò non mi rimane che augurare buon prestito a tutti!

Per saperne di più, leggi la guida ai prestiti gratuita di Prestitoastatali.it

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Certificato di stipendio – Prestitoastatali.it

Richiedere ed ottenere un prestito personale sotto forma di cessione del quinto del proprio stipendio è molto semplice ma richiede accuratezza nella raccolta della documentazione necessaria per avviare la pratica  a proprio carico.

Ricordiamo che possono richiedere ed ottenere un prestito di questo tipo i dipendenti, statali o privati, ed i pensionati.

Mentre per i pensionati è importante entrare ottenere dal proprio ente pensionistico la documentazione inerente alla propria quota cedibile, i lavoratori dovranno chiedere al proprio datore di lavoro il rilascio del certificato di stipendio.

Il certificato di stipendio attesta la situazione del lavoratore dal momento dell’assunzione fino ad oggi: riporta informazioni riguardo l’ingresso del richiedente nell’ambito lavorativo attuale, gli anni di servizio, il compenso percepito mensilmente, sai al lordo che al netto, l’ammontare di tredicesima e quattordicesima, il TFR maturato ed eventuali trattenute applicate in busta paga come, ad esempio, pignoramenti od alimenti.

Per la corretta stima del possibile prestito da erogare è fondamentale che il certificato di stipendio riporti in modo corretto tutte le informazioni di cui sopra, onde evitare spiacevoli situazioni.

Occorre verificare accuratamente che i dati riportati su tale documentazione siano aggiornati, cosa succederebbe se il TFR, ad esempio, non rispecchiasse l’effettiva situazione?

Ipotizziamo che il richiedente abbia goduto di un anticipo sul TFR e che tale dato non sia riportato sul proprio certificato di stipendio. In tal caso esiste la possibilità quest’ultimo venga concesso un prestito personale che vada ben oltre le sue attuali possibilità di restituzione. Cosa succederebbe allora se il soggetto in questione, ad esempio, venisse licenziato? Di certo il TFR maturato non sarebbe sufficiente a coprire il valore del prestito erogato.

La cosa migliore da fare è affidarsi a una consulenza esperta  in previsione della  richiesta di un prestito.

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Prestito a protestati con Prestitoastatali.it

Crif, per molti questo acronimo può non significare niente di particolari, ma chi in passato ha avuto difficoltà a restituire un prestito erogato sa benissimo di cosa si sta parlando.

Una volta iscritti nel registro informatico istituito dalla Camera di Commercio, elenco creato per monitorare coloro che sono stati protestati, lavoratori, dipendenti o artigiani, o pensionati, costoro incontrano spesso grosse difficoltà ad accendere un nuovo prestito a loro nome. Questo meccanismo fa si che ogni qualvolta colui che è stato protestato chieda ad un istituto bancario una somma di denaro in prestito, ai primi controlli sull’affidabilità del richiedente, venga evidenziata la sua situazione pregressa.

Tuttavia, la condizione di protestato non necessariamente è definitiva. Esistono, per i pensionati ed i lavoratori dipendenti, ben due modi per riscattare il proprio status mente, per i lavoratori autonomi, la via della cancellazione del proprio passato  è una sola.

Pensionati e lavoratori hanno a disposizione la possibilità di cedere un quinto della propria pensione o stipendi, destinandolo a saldare mensilmente una somma di denaro erogata o dal proprio ente pensionistico o dal proprio datore di lavoro. A garantire la restituzione del prestito è proprio il meccanismo che sta alla base della cessione del quinto: ogni mese sarà compito del titolare o di INPS/INPDAP trattenere fino ad un massimo del 5° della mensilità percepita dal protestato per convogliarla nelle casse di chi ha provveduto a fornire il prestito.

L’unica alternativa, alla quale possono accedere anche i lavoratori autonomi protestati, è imboccare la strada che porta a riscattare la propria  affidabilità creditizia. In altre parole colui che è stato protestato perché cattivo pagatore dovrà provvedere a regolarizzare la proprio situazione al fine di ottenere la cancellazione dal Registro Informatico di cui sopra.

Oggi il riscatto è possibile, anche in situazioni che possono sembrare definitive.

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Trasparenza nel settore prestiti: Prestitoastatali.it

Al giorno d’oggi esiste un consulente per ogni tipo di situazione: matrimonio, lavoro e sempre di più controversie. Oggi vorrei parlare dell’Arbitro Bancario Finanziario, una figura fondamentale per coloro che incappano in dispute con istituti finanziari, bancari, clienti od intermediari.

Si tratta di una figura professionale che interviene in casi di contratti tra individui che hanno richiesto ed ottenuto l’erogazione di prestiti personali da Banche o Istituti di Credito ma che ritengono di aver subito un torto e che scelgono di rivolgersi ad un Arbitro Bancario Finanziario piuttosto che imboccare la strada della Giustizia Ordinaria.

L’Arbitro Bancario Finanziario è un intermediario tra le parti che per risolvere tali tipi di controversie non ricorre al sistema giudiziario ordinario. In modo rapido, semplice e soprattutto economico tale professionista può intervenire in dispute che coinvolgono cifre di denaro non superiori a 100.000, € e contratti stipulati non prima del 01/01/2007.

Il compenso per chi svolge il ruolo di Arbitro Bancario Finanziario si aggira attorno ai 20€ a consulenza, compenso previsto in caso di accordo tra le parti. Spetta alla controparte provvedere al compenso del professionista.

Qualche piccola precisazione: l’ Arbitro Bancario Finanziario può intervenire solo qualora l’interessato abbia tentato, senza ottenere risultati, una via di conciliazione con la controparte.

In quanto figura “extragiudiziale” la decisione presa da parte dell’Arbitro Bancario Finanziario non è in alcun modo vincolante, ciò significa che, se non si ritiene soddisfatto, il’interessato potrà in qualsiasi momento rivolgersi alla Giustizia ordinaria.

In  una società dove il tempo è denaro, è bello saper di poter contare su professionisti seri pronti ad affiancarci nei momenti di difficoltà in modo rapido, semplice e perché no, economico! Affidati sempre e unicamente a istituti di credito che ti informano su questo tuo diritto: Prestitoastatali.it ti fornisce tutta la documentazione necessaria per tutelare i tuoi diritti!

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Convenzione Carabinieri

PrestitoaStatali.it, partner SiglaCredit, comunica ai carabinieri intenzionati a chiedere un prestito che possono avvalersi della convenzione per carabinieri.

I carabinieri, in quanto dipendenti statali, infatti hanno la possibilità di richiedere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio ad un tasso agevolato. La cessione del quinto per i carabinieri è un tipo di prestito sicuro e veloce, che è possibile estinguere comodamente tramite la trattenuta diretta delle rate in busta paga.
PrestitoaStatali.it è specializzata nella richiesta di prestiti per dipendenti statali e si avvale della convezione nazionale a loro riservata. PrestitoaStatali.it lavora da tempo per i corpi delle forze armate, in particolare i carabinieri e, grazie alla pluriennale esperienza al servizio di dipendenti statali di tutta Italia è in grado di garantire un servizio efficiente e veloce.

PrestitoaStatali.it assegna un consulente personale a ogni cliente poiché vogliamo offrire una consulenza di qualità e soprattutto crediamo nell’importanza e nel valore del rapporto umano. Come l’arma dei carabinieri e le forze armate proteggono i cittadini, così PrestitoaStatali.it intende tutelare il credito dei suoi clienti.
Ai carabinieri che decidono di servirsi della convenzione del prestito tramite cessione del quinto, PrestitoaStatali.it offre un preventivo completamente gratuito e una consulenza che li assista in ogni fase della pratica.

Visitate il nostro portale all’indirizzo www.prestitoastatali.it e non esitate a chiederci qualsiasi tipo di informazione.

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