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Dicembre 2017

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STEFANO VIRGA “L’AMORE DENTRO” segna il ritorno del cantautore siciliano

La musica non come atto di riparazione, ma come fonte di nutrimento di sentimenti e speranze.

L’amore dentro” è una canzone di impronta rock melodica dove anima e amore si rincorrono legati al distorsore della chitarra. Un brano efficace, netto, la cui validità viene celebrata da un duplice registro stilistico dove tutte le emozioni sono tenute strette fino ad esplodere.

«L’amore non è palese ma crea energia, il colore è sovrastato dal buio, il brivido è scusa per andare avanti. La stessa efficacia si riconosce in tutto il brano caratterizzato da una struttura semplice dove l’amore esplode insieme all’assolo di chitarra». Stefano Virga

Radio date: 20 ottobre 2017

Etichetta: Virgs

BIO

Stefano Virga nasce a Palermo nel ’68. Sempre vicino alla musica, lavora come dj e in piccole radio private. Nel 1986 il primo album in collaborazione con il maestro Matteo Butticè, autore del brano “Andavo a 100 allora”. Per la Interbeat –Wea, in collaborazione con Luigi Piergiovanni incide i due singoli “E Buonanotte” e “Gli occhi delle donne”, quest’ultimo presente nella compilation “Anni 90”.

Nel 1993 arriva il cd “Paradisi artificiali” grazie alla collaborazione di Alessandro Maria Barelli, dove Stefano affronta tematiche sociali, reagendo alle situazioni drammatiche delle nuove generazioni. L’autore si ripropone cinque anni dopo con l’album “Sciureru” che vede la collaborazione di Riccardo Cimino e Aldo Azzaro. Nel 2006 esce il nuovo cd: “Punto e Virga” che segna l’inizio di una nuova situazione; l’autore si ripropone in una chiave diversa rispetto al passato. Un nuovo inizio, una nuova fase, un periodo diverso. Un cd sentito dall’inizio alla fine, dove però non poteva mancare il tocco d’autore grazie alla collaborazione di Cesare Chiodo che firma il pezzo “Amore Digitale”. Qui il lavoro in studio viene superato dalla vita quotidiana: le sensazioni, le emozioni, perché no, le avventure quotidiane si riflettono nelle composizioni e diventano musica vera, suonata. Proprio per questo il disco può essere definito “artigianale”, nato nella sala prove grazie alla collaborazione dei musicisti che hanno provato i pezzi, li hanno cambiati, arrangiati, vissuti; così il cd diviene “roba” da musicisti e non da arrangiatori, un pezzo artigianale, forse non perfetto, ma unico. Nel 2014 esce l’album “Passo” che raccoglie monologhi del cuore, di un cuore trafitto, di un cuore senza battito, ma di un cuore che riesce a rimandare all’amore.

L’autore non crede alla musica come atto di riparazione, essa ha il valore di nutrimento dei sentimenti, dell’amore, dei desideri, delle speranze.

Contatti e social

Spotify: https://open.spotify.com/artist/4hAPiT4iK1ID6NBBEsyeuY?autoplay=true

Canale YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCFkHXg4w3wKNSBExg0pH_Vg

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MAURO PINA online il videoclip di  “ORA BASTA”,  il secondo singolo estratto dall’album  “L’HO SCRITTO IO”

Dopo il successo di “Sei fantastico” ft. Rosalinda Celentano, l’eclettico cantautore presenta un coinvolgente brano animato da una costante rincorsa ritmica che sfiora le eleganti dinamiche del blues.

Ora basta” è una canzone che, nata negli anni ’80, sfodera un animo “vaudeville” che ricorda a tratti le atmosfere sonore anni ‘30/’40 rette da un blues in minore. Il testo è ispirato da una storia d’amore giocata su un “tira e molla” stuzzicante fra un uomo e una donna.

Nell’album, tre diverse fasi epocali della vita dell’artista prendono forma nel disegno tracciato da un disco che, seguendo una linea melodica legata al pop declinato in varie sfaccettature, dà vita ad undici brani dal carattere autobiografico. “L’ho scritto io” è un lavoro musicalmente concepito in modo dilazionato nel tempo. Il disco vede la “partecipazione” dei tre alter-ego dell’autore in veste di bambino, ragazzo e uomo. Il suo vissuto lo porta così a comporre 11 inediti diversi nella loro struttura proprio perché scritti a distanza negli anni.

RADIODATE: 20 OTTOBRE 2017

ETICHETTA: LOGO Records / DREAMCASTLE RECORDS

BIO

Mauro Pina (nato a Erba – Co – l’11 giugno 1966) è un cantautore, polistrumentista e paroliere italiano. Il suo genere musicale spazia tra pop, rock & roll e soft rock.

Compone interamente le sue canzoni suonando personalmente tutti gli strumenti (percussioni, basso, chitarra, pianoforte, armonica, voce). Mauro scrive personalmente gli arrangiamenti di tutte le sue canzoni, registra tutte le voci e le interpreta con uno stile particolare.

A tre anni inizia a cantare sui brani dei dischi di papà, con il giradischi preparato dalla nonna al ritorno dall’asilo. Negli anni suona, come se lo avesse sempre avuto, ogni strumento musicale che per caso entra in casa, tra regali a lui o ai fratelli. Le sue melodie preferite sono quelle degli anni ’60. Diventa beatlesiano e lennoniano. A 13 anni è già frontman della sua prima band ed esegue le prime cover rock. I suoi mentori saranno sempre i Beatles.

Inizia presto anche a comporre, e anche durante il servizio militare la sera in camerata i commilitoni gli chiedono di suonare i suoi pezzi. La musica affianca per molti anni l’altra sua grande passione, il calcio, al quale rinuncia a seguito di un infortunio sul campo.

Sottopone le sue composizioni a diverse case discografiche ed addetti ai lavori, ma difficilmente si esibisce in pubblico, proponendole.

Nel 1995 vince premi partecipando ad esibizioni in TV locali ed inizia collaborazioni musicali.

Dal 1998, per circa un anno e mezzo, frequenta musicalmente Dario Baldan Bembo che arrangia un suo pezzo che farà parte di una compilation.

Nel 2002 conosce Lucio Dalla che si interessa ai suoi pezzi e gli propone la registrazione di un ep, (quattro suoi inediti), ma non può sostenere l’investimento economico richiesto.

Nel 2005 il suo tributo ai Beatles lo porta a Londra a registrare un disco nei mitici Studi di Abbey Road con altre 24 Beatles band italiane. In Italia, viene considerato il migliore, ad interpretare i Fab4 dalla rivista nazionale “Chitarre”.

Nel 2006 apre la sua agenzia musicale, la Dreamcastle, con la quale inizia collaborazioni per organizzazioni di concerti ed eventi musicali con comuni, enti pubblici ed artisti di fama.

Frontman di diverse band musicali propone musica rock e brani di cantautori italiani e stranieri durante le sue serate.

Il suo tributo a Lucio Battisti riempie sempre piazze e teatri e successivamente alla scomparsa dell’artista sarà la sua band a cantare e suonare durante la kermesse musicale a lui dedicata a Molteno. Sono concerti con migliaia di persone.

Nel 2014 collabora come speaker per una radio locale siciliana (Radio Carini).

I suoi pezzi “nel cassetto” aumentano e la sua vena musicale si arricchisce di esperienze e di vita. Cantautore e musicista a tempo pieno.

Nel 2015 l’incontro con un’amica d’infanzia. Lei lo sostiene nel primo progetto musicale: la registrazione di un album di inediti, e come autrice con Mauro, scrivendo buona parte dei testi delle sue canzoni.

In fine, grazie alla conoscenza di Efrem Sagrada (ex Celentano’s-Club) il sogno del progetto musicale si concretizza con la pubblicazione di un album con special guest Rosalinda Celentano, nel pezzo di punta del disco: proprio la ciliegina sulla torta. Il 15 luglio presenta insieme a Rosalinda Celentano il singolo “Sei Fantastico” al Vip Master di Milano Marittima; successivamente partecipa alla finale de “Il Cantagiro”. Il 4 ottobre presenta l’album di inediti “L’ho scritto io” presso il 55 di Milano, a cui segue la partecipazione alle trasmissioni di Canale Italia. Dal 28 al 30 ottobre sarà in Olanda e dal 31 ottobre al 1 Novembre a Londra per un tour interazionale di show-case.

Contatti social

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ANTIOCO “IN PUNTA DI PIEDI” è il singolo del giovane cantante ligure

La classicità del pop melodico di tradizione italiana ispira il racconto di una storia d’amore.

In punta di piedi” trasporta in musica la narrazione di un uomo che, dopo una storia passata particolarmente complicata e burrascosa, ricomincia a sognare e senza alcuna vergogna affidando “in punta di piedi” i propri sentimenti nelle mani della nuova compagna.

 

Produttore: Musicantiere Toscana di Alessandro Di Dio Masa.

Arrangiatore: Alessandro Di Dio Masa.

Studio di registrazione: Musicantiere Toscana.

Etichetta: MusicantiereMelody

BIO

Gabriele Degosciu, in arte Antioco nasce a La Spezia il 10/02/1991. Dopo aver frequentato dei corsi canori alla scuola superiore nel 2007, nel 2009 si iscrive al centro giovanile “Dialma Ruggero” dove si appassiona al canto moderno e contemporaneamente approfondisce lo studio della lirica. In questo periodo partecipa a innumerevoli concorsi canori in tutta Italia persino ai casting di X Factor. Nel 2014 si interrompe la partecipazione con il Dialma Ruggero. Nel 2015 si esibisce in locali della riviera ligure soprattutto alle cinque terre riscuotendo molti consensi da parte del pubblico. Nel 2016-2017 conosce di un produttore proveniente dalla scuola della RCA che riesce ad intuire il talento del ragazzo ed avvia fin da subito un progetto musicale realizzando brani inediti per un album che è ancora in fase di lavorazione.

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GIULIA PRATELLI “VENTO D’ESTATE” è la reinterpretazione in chiave malinconica del celebre brano di Max Gazzè e Niccolò Fabi

Il singolo è tratto da “Tutto bene”, il nuovo disco della cantautrice toscana con la produzione artistica di Zibba.

Giulia Pratelli omaggia un pilastro del suo mondo musicale di riferimento in una cover a cui conferisce una nuova veste elettro-acustica sfumata da toni più scuri è più malinconici: «… come il ricordo dell’estate passata, come la voglia di perdersi al mare in un giorno d’inverno».

Vento d’estate, singolo in uscita il 20 ottobre, sarà accompagnato da un video diretto da Megan Stancanelli, che rappresenta alla perfezione l’atmosfera della canzone omaggio.

Tutto bene”, pubblicato dall’etichetta Rusty Records vede la produzione artistica del cantautore Zibba. I testi sono di Giulia Pratelli e Marco Rettani, tranne che in “Vento d’estate” cover tratta dal brano cantato da Max Gazzè e Niccolò Fabi. Le musiche sono di Giulia Pratelli.

Le tracce sono state registrate da Simone Sproccati presso i Crono Sound Factory di Vimodrone (MI), mixato da Riccardo Parravicini presso MaM Recording Studio di Cavallermaggiore (Cuneo), masterizzato da Andrea de Bernardi presso Eleven Mastering Studio di Busto Arsizio (Varese). La grafica è curata da Davide Incorvaia. Foto di Giorgia Borneto. Edizioni Musicali Rusty Records/Museo dei Sognatori.

Dicono di Giulia Pratelli

«Tutto Bene è un gran bel disco pop italiano che […] in più di un’occasione ha giocato carte davvero interessanti, capaci di segnare il passo». Full Song

«Ecco il nuovo disco di Giulia Pratelli Tutto Bene, seppur giovane la sua carriera è già ricca di soddisfazioni». Musical News

«Dolce e intimo, per molta parte assolutamente fresco e rigenerante». Blog Music

«Un bellissimo pop d’autore che si pregia della collaborazione in produzione di Zibba». Loud Vision

«Bellissimo questo nuovo disco di Giulia Pratelli […] troviamo la delicatezza del pop d’autore al femminile e qualche interessante arrangiamento diverso dal solito canone pop». Blog Della Musica

«Un disco che ancora una volta porta in contatto lo scenario pop italiano alla dimensione cantautorale con quell’invincibile gusto per i dettagli che solo una donna sa esprimere». 100 Decibel

«Il bello di questo Tutto bene – con la produzione artistica di Zibba – restituisce bellezza nei suoni e quel certo modo di dire le cose sfruttando il potere salvifico delle assonanze». Sound Contest

«Un gioiellino intimo, delicato e complice. Undici canzoni che si dipanano morbide, su parole poetiche cantate soavemente da una voce duttile e precisa». Grandi Palle Di Fuoco

«Bellissima voce incastonata nelle melodie più sicure. I suoni sono decisi e di carattere». DeaPress

«Nessuna ambizione di innovazione ma solo tanta personalità artistica che gode anche di ottima scrittura e buon gusto». TV Numeri Uno

«Giulia Pratelli in questo disco sembra essere proprio naturale […] non a caso musica e testi sono tutti suoi, elemento da sottolineare in un Paese di interpreti dalla voce corpulenta e l’aspetto piacente». Clap Bands Blog

«Un disco onesto e sincero che parla schiettamente al cuore ed al ricordo che si cela in esso». Onda Musicale

Radiodate: 20 ottobre 2017

Etichetta: Rusty Records

BIO

Giovane cantautrice toscana, Giulia Pratelli ha più volte attirato l’attenzione di grandi artisti quali Fiorello, Marco Masini, Enrico Ruggeri. Ha vinto diversi premi e riconoscimenti: Premio Castelletto 2008, secondo posto e premio F.I.O.F.A. al Golden Disc 2008 (oltre a premio Radio Stop e il premio della critica giornalistica de “Il Tirreno”), premio della critica al Discanto 2008, premio della critica al Gran Galà Discanto 2011, primo posto al Festival di Ghedi Cover 2009, terzo posto al Festival Città del Palladio 2010. Nell’estate 2009 è in tour con Gatto Panceri come supporter. Nello stesso periodo inizia una collaborazione con il musicista, arrangiatore e produttore Valter Vincenti (Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Paola Turci, Mogol, Mario Lavezzi), a cui affida la direzione artistica del suo primo album “Via!” (maggio 2012 – Rosso di Sera/EMI). Nell’estate 2011 vince il concorso “T Rumors” e partecipa alla compilation della manifestazione con due inediti: “Una margherita viola” e “Davanti a un caffè”, per l’occasione suonati e ri-arrangiati da Ferruccio Spinetti (Musica Nuda, Avion Travel). Nel 2013 pubblica due nuovi singoli, arrangiati da Marco Adami: “Piccole Donne”, scritto da Grazia Di Michele, e “Cartoline”. Nello stesso anno partecipa al tour “La mia storia…piano e voce” di Marco Masini, che la sceglie come ospite di ogni serata in tutta Italia. Nel Gennaio 2014 pubblica un’inedita versione di “Ah che sarà”, nella quale è accompagnata solamente dal bassista Luca Pirozzi. Nello stesso periodo approda all’EdicolaFiore, dove Fiorello la accoglie con grande entusiasmo. Giulia diventa parte del cast e da tre anni partecipa ai live show di Fiorello in diretta dall’Edicola, ora trasmessi su SkyUno e Tv8. Nel Luglio 2014 pubblica il singolo “Scegli il meglio” feat. Violapolvere (band pop-rock), che porta le firme di Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone. Il 1° gennaio 2015 si esibisce nello spettacolo “Let It Beatles” a Lucca, che omaggia l’Anniversario dei 50 anni del tour dei Beatles in Italia. Il 31 gennaio la replica con un fantastico tutto esaurito. Comincia poi, sul suo canale YouTube, un appuntamento settimanale con “Musica in camera…”, dove reinterpreta grandi successi della musica italiana e internazionale, con un’ottima risposta del pubblico. Il 20 Giugno 2015 si esibisce a Firenze al concerto dedicato al World Refugee Day, insieme a Elisa, Piero Pelù, Bandabardò, Brunori Sas. A luglio 2015 partecipa all’evento “Serenata per Roma” (“Roma incontra il mondo”/Villa Ada) insieme a Dolcenera, Enzo Gragnaniello, Luca Madonia, Stag, Erica Mou. In questa occasione, Giulia duetta con Zibba e da qui ha inizio una solida collaborazione: al momento è impegnata nella produzione del suo secondo album, con la partecipazione e sotto la direzione artistica dello stesso. Nel frattempo Giulia ha completato gli studi in Giurisprudenza, presso l’Università di Pisa, con il massimo dei voti. Il 13 gennaio 2017 esce il singolo “Dall’altra parte delle cose”, primo brano che preannuncia il nuovo lavoro in studio. Il 12 maggio 2017 esce l’album “TUTTO BENE”, sotto la direzione artistica di Zibba. Il 20 ottobre esce “Vento d’estate”, nuovo singolo di Giulia, cover omaggio del noto brano di Fabi/Gazzè e terzo singolo estratto da “Tutto bene”.

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ANDREA DI GIOVANNI “GOT TO BLAME” il terzo tassello del progetto indipendente dell’eclettico artista

Prodotto con la collaborazione di Jamie Sellers (Alesha Dixon, Pixie Lott) presso il Run Wild Music di Londra, il brano incontra atmosfere che spaziano fra pop e dark portando a galla il tema della libertà come superamento delle catene espressive indotte dalla società.

Got To Blame è una canzone che parla dell’essere liberi, dell’esprimere se stessi, abbandonando completamente qualunque sentimento di vergogna o di giudizio imposto molto spesso dalla società in cui viviamo.

«Durante questi anni a Londra ho imparato a conoscere e comprendere molti aspetti della mia personalità che prima nascondevo per timore di essere troppo femminile, di essere giudicato e ho voluto scriverci un brano sopra. Il sound che ho scelto per questa traccia è il Dark/Pop; mi piace molto per l’intensità degli arrangiamenti insieme a testi molto scuri e profondi. Brani di riferimento usati nella produzione sono Dangerous Woman di Ariana Grande e The Hills, Earned It di The Weekend, sopratutto nella scelta del 6/8 come tempo». Andrea Di Giovanni

Da un punto di vista di immagine, forte l’ispirazione a David Bowie nella scelta di un look androgino, proponendo l’immagine di un uomo moderno, in grado di abbracciare sia il lato maschile sia quello femminile.

«Un alter ego che ognuno di noi ha dentro sè ma che molto difficilmente mostra. Una parte nascosta dentro di noi che molto spesso è la matrice dei nostri più grandi successi. Altra personalità del mondo della moda che ho osservato a lungo è Adwoa Aboah con i suoi look artistici, avant-guard e sempre portatori di importanti messaggi culturali». Andrea Di Giovanni

Il brano è stato prodotto con Jamie Sellers (Alesha Dixon, Pixie Lott) agli studi Run Wild Music; le armonie nel brano sono di Lucrezia Perletti e Nadjibà Shabieva.

Autoproduzione

BIO

Andrea Di Giovanni è un giovane artista electro/dark pop, nato a Roma il 25 Giugno ’94. Al momento vive a Londra, dove si è trasferito 4 anni fa e si è appena laureato in Creative Musicianship al British Institute of Modern Music. Nel 2011 studia canto con Stefania Calandra, la blueswoman italiana che ha allattivo collaborazioni con molti grandi artisti, tra i quali Lionel Richie, Phil Collins, Zucchero, Giorgia e Alex Baroni. A settembre 2011, grazie alla pubblicazione sul suo profilo Facebook della sua audizione per le semifinali del Tour Music Fest, viene contattato dalla presidente dellAssociazione Amici del Trapianto di Fegato (AATF), Emanuela Mazza, per essere testimonial di una Campagna di prevenzione e informazione sul consumo di alcol e di sensibilizzazione sulla donazione degli organi rivolta ai giovani, realizzata, grazie al suo post, in collaborazione con il Tour Music Fest. Credici è il titolo della canzone, musicata dai Velvet, che Andrea scrive per la Campagna UBRIÀCATI DI VITA per lanciare il Concorso SONG 4 LIFE per il quale, nel 2012, gira il suo primo videoclip e il suo primo spot pubblicitario. A giugno vince il Concorso Hunting Stars. In qualità di testimonial di Song 4 Life, apre durante lestate, Radio Rock Night e alcuni spettacoli dellEstate Romana; ad Agosto è ospite al Festival canoro DallIsola Cantando a La Maddalena. A settembre partecipa, in Puglia, al Music Village Pop e a Novembre si esibisce come ospite e testimonial di SONG 4 LIFE, accompagnato dai Velvet, alla finale del Tour Music Fest, al Piper (Roma). Il 2012 rappresenta per Andrea una svolta anche relativamente allo studio del canto, scegliendo come insegnante Gabriella Scalise. A febbraio 2013 inizia la sua avventura ad Amici 12, dove si esibisce anche con il suo inedito Un altro no, scritto e composto da lui, con larrangiamento dei Velvet, che fa parte della Compilation di Amici 2013.

A luglio 2013 partecipa al GMG and Friends European Tour e apre il concerto di Arisa, in una delle tappe del suo AMAMI TOUR, a Porta di Roma, presentando alcuni suoi inediti del suo nuovo progetto artistico. A ottobre 2013 si trasferisce a Londra per frequentare la Tech Music School/BIMM London per prendere il Diploma in Popular Music Performance. A dicembre 2013 si esibisce in duetto con Tosca, a Roma, al Salone Margherita. Insieme cantano What a wonderful world. A Giugno 2014 si esibisce a Londra, sul palco dello Shepherds Bush Empire per la Graduation con la Tech Music School. Per lestate 2014 continua a fare serate in locali inglesi come PROUD Camden, Ping Bar (Earls Court) etc., come solista o con BAM, un gruppo da lui stesso fondato a Londra.

A Ottobre 2014 decide di iniziare il corso di laurea in Creative Musicianship alla BIMM London. A Dicembre 2014 si è esibito per lo Showcase di fine 1° trimestre della BIMM London al The 229-The Venue presentando il suo primo singolo Hold Me Once More. A febbraio 2015 produce due video presso i Gibson Guitar Studios per il famoso canale YouTube OntSofa Session. A Marzo 2015 si è esibito live per lo Showcase di fine 2° trimestre della BIMM London al 02 Academy Islington presentando il suo secondo inedito Destroyed. A maggio 2015 comincia a esibirsi in diversi locali a Londra come The Chelsea Pensioner, The Workshop (Old Street), The Underbelly and The Troubadour (Live acustici e con la band) presentando inediti e cover. A Giugno 2015 si esibisce per il secondo anno al 02 Shepherds Bush Empire per levento live per le lauree della BIMM London, presentando la sua terza traccia inedita: Save Me From My Tears. Durante tutto il 2015 Andrea con la sua band (Ollie Dixon alla batteria, Lucas Vezirian al basso, Carl-philip Olander alla chitarra, Becky Arundel alle tastiere e vocalist, Jessica Lovelock e Patrick Reis vocalist) ha lavorato al suo EP Soultrip, prossimamente in uscita. Tutte le tracce sono state arrangiate con la band e alcune di esse scritte in collaborazione con lautrice inglese Becky Arundel. L’Ep, uscito a luglio 2016, è un viaggio nellanima di Andrea e mostra le sue emozioni interiori, i suoi sentimenti nelle relazioni più importanti della sua vita. Il sound è una combinazione fra melodie pop e un background musicale electro/dance. Nella scrittura dell’Ep Andrea è stato profondamente influenzato da artisti come MØ,Rihanna e Sam Smith.

Ad agosto si è esibito in un Live Acustico al Thorpe Park grazie alla BIMM London. A febbraio 2016 si è esibito con la sua band al leggendario locale londinese Ronnie Scotts Jazz Club, presentando in anteprima I’ll take care of myself, il singolo che è uscito a metà aprile, e altri brani del suo imminente EP Soultrip’. A giugno 2016 fa uscire il secondo singolo estratto dall’EP Soultrip, Hold Me Once More, che viene selezionato da MTV New Generation e si posiziona nella top 25 delle classifiche indie. A luglio 2016 esce Soultrip, che contiene i precedenti singoli più altre tre tracce. A marzo 2017 esce il terzo singolo Roads To My Heart, insieme al video musicale sul suo canale VEVO che raggiunge oltre le 170mila visualizzazioni, presentandolo live alla Bush Hall per lo showcase di fine term della BIMM. Il brano è prodotto insieme a Jamie Sellers (Pixie Lott, Alesha Dixon) agli studi Run Wild Music. Nello stesso periodo Andrea partecipa alla nota competizione Coffee Music Project, alla quale hanno partecipato artisti come Jessie J, Sam Smith e FKA Twigs, ed arriva alle finali, svoltesi al 229 – The Venue 1. A Giugno 2017, Andrea fa uscire il doppio singolo Close to the Dark/En La Oscuridad, raggiungendo più di 200mila visualizzazioni su VEVO, presentandolo sul palco dell’O2 Shepherds Bush Empire. Durante l’estate Andrea si esibisce prima al London LGBT Pride insieme ad altri artisti, presentando la traccia ufficiale della manifestazione, e poi al Brighton LGBT Pride sullo stage organizzato dalla BIMM, cantando i suoi inediti.

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Gregorio Fogliani: i servizi di QUI! Group, dalla monetica al welfare aziendale

Gregorio Fogliani, attivo sin dalla giovane età come imprenditore nella città di Genova, è Presidente e fondatore della società attiva nel campo dei buoni pasto e dei titoli di legittimazione, QUI! Group.

Gregorio Fogliani, presidente di QUI! Group

Gregorio Fogliani, dall’esordio imprenditoriale alla fondazione di QUI! Group

Classe 1957, Gregorio Fogliani scopre la vocazione per il mondo dell’imprenditoria quando è poco più che ventenne, agli inizi degli anni ’80 guida infatti un importante locale di Genova, il Moody. Alla fine di questo decennio arriva una nuova intuizione: in collaborazione con alcuni soci decide di dare vita a un’azienda capace di affiancare le imprese attraverso servizi dedicati, QUI! Ticket Services, e di cui diviene presto Presidente. Da questo momento, grazie all’impegno costante in ricerca e sviluppo, ha inizio un percorso di espansione che porterà la società a espandersi e a fornire soluzioni sempre più innovative. In questo senso rientra ad esempio l’immissione sul mercato, nel 2004, del buono pasto elettronico. Diventata nel frattempo QUI! Group, la società presieduta da Gregorio Fogliani nel corso degli anni successivi avvia numerose collaborazioni con importanti realtà aziendali e istituzionali quali Enel, Consip, Presidenza del Consiglio, Guardia di Finanza e Ministero della Giustizia. Un successo che dà origine al più grande circuito di loyalty in Europa, comprensivo di oltre 27.000 esercizi commerciali convenzionati e a una speciale partnership con Poste Italiane. Gregorio Fogliani si trova così al vertice di un’azienda che si è saputa ritagliare un posto di primaria importanza nel settore della monetica e dei titoli di legittimazione in Italia. Inserito, nel 2016, tra i numeri uno d’Italia da Capital, l’imprenditore di Genova è stato insignito di numerosi riconoscimenti. Oltre al Premio Carli, ha conseguito insieme a QUI! Group il Rating di Legalità dell’Antitrust e il patrocinio dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Solidarietà, l’impegno personale di Gregorio Fogliani

In contemporanea all’attività di imprenditore, Gregorio Fogliani si è dedicato a numerosi progetti solidali. È in questa ottica che ha sostenuto nel 2007, attraverso QUI! Group, la nascita della onlus QUI Foundation. Imprenditore di Genova attento al rispetto dei valori di trasparenza e legalità, lavorando nel mondo dei buoni pasto e dei servizi alle aziende ha avuto occasione di toccare con mano il tema dello spreco alimentare. Secondo un recente studio, in Italia ammontano a 5 milioni le tonnellate di cibo che ogni anno rimangono infatti invendute e finiscono dritte nella spazzatura, sebbene siano sempre di più le persone in condizioni di difficoltà che faticano a reperire lo stretto necessario per vivere. Una contraddizione evidente a cui occorre trovare al più presto una soluzione. Per questo motivo Gregorio Fogliani si è impegnato in prima persona, mettendo in campo a partire dal 2008 il progetto "Pasto Buono". Oltre a sensibilizzare il pubblico sul tema, l’iniziativa ha sviluppato un network grazie al quale le derrate alimentari, sane e rimaste invendute delle attività commerciali, vengono raccolte e distribuite a favore dei più bisognosi. Il progetto è stato coronato dal successo, riconosciuto dalla FAO come partner nell’ambito del programma "Save Food" e dalla Commissione Europea come good pratice nella lotta allo spreco alimentare.

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LINO D’AVINO “DOVE SONO I LIMONI” è il brano d’esordio del cantautore pop

Il racconto ironico di una scena di vita quotidiana si veste di un pop accattivante e dinamico.

Dove sono i limoni” è una canzone ispirata da una classica situazione in cui possono ritrovarsi tutti. All’interno di un centro commerciale, un uomo cerca di attirare l’attenzione di una donna con una banale ma insinuante domanda che dà inizio ad una simpatica conoscenza.

 

Autoproduzione.

BIO

Lino D’Avino, nasce il 06/04/1969 a Pomigliano D’Arco (Na) Fin dalla tenera età gli piace interpretare canzoni di successo grazie alla cassa di risonanza delle scale del condominio dove è cresciuto. I condomini stessi, con le loro richieste ne avevano fatto una sorta di juke-box condominiale. Negli anni inizia a scrivere canzoni che tiene chiuse nel cassetto… fino a quando sua moglie non lo convince a tirarle fuori con la speranza di diventare un semplice cantautore che ama il pop. Sua altra grande passione è la fotografia (ha ritratto nomi come Fabio Concato, Gino Paoli, Peppino di Capri).

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“NON FINIRÀ”: il nuovo travolgente singolo di DIEGO CONTI

Dopo le fortunate partecipazioni ad X-Factor X, Festival Show e la collaborazione con Clementino, il giovane cantautore propone un brano dalle sonorità pop-rock nato durante una magica notte romana.

«”Non finirà” è non dormire mai, vivere la vita fino alle stelle e godere di ogni istante, è il viaggio di una notte magica a Roma dove la bellezza delle cose semplici ha superato tutto». Diego Conti

Foto cover: Glamour studio

Grafica: Andrea Conti

Diego Conti è un cantautore classe ‘95 che nelle sue canzoni fonde l’amore per il rock anglosassone con quello per la musica italiana. Reduce dalla decima edizione di X Factor è ora impegnato con la produzione del suo primo album di inediti con la Rusty Records. Dopo “L’impegno”, il secondo singolo estratto è “Non finirà”.

Radio date: 6 ottobre 2017

Etichetta: Rusty Records

BIO

Diego Conti è un cantautore e musicista italiano nato a Frosinone il 25 giugno 1995. Partecipa a numerosi festival italiani tra cui il Tour Music Fest ed il Festival Show, nei quali è finalista, e riceve presso il Campidoglio un riconoscimento grazie al Festival “Un bosco per Kyoto” istituito dall’Accademia Kronos (Onlus). Ospite alla prima tappa del Festival Show a Castelfranco Veneto in Piazza Giorgione, condivide il palco con tanti big della musica italiana, tra cui Al Bano, presentando “L’impegno” alle 20.000 persone accorse per lo spettacolo. Apre una data del “Dentro e fuori live tour” di Tormento. L’incontro con Dj Shablo e Giovanni Valle fa nascere una collaborazione. Diego registra le chitarre di “Quando sono lontano” e “Ragazzi fuori” di Clementino, brani in gara rispettivamente alla 66esima e 67esima edizione del Festival di Sanremo. Nell’album “Vulcano”, del rapper partenopeo, è inoltre uno dei compositori nonché chitarrista della musica di “Deserto”. Nell’anno 2014 insieme a Maurizio Rugginenti inizia un nuovo progetto all’interno dell’etichetta discografica Rusty Records. Partecipa alla decima edizione di X Factor nella categoria Under Uomini capitanata da Arisa, terminato il percorso all’interno del programma è ospite di Fiorello a Edicola Fiore e qualche mese dopo pubblica la sua prima canzone “L’impegno”. Il 29 settembre 2017 esce un nuovo singolo “Non finirà”.Attualmente sta lavorando con Davide Maggioni alla realizzazione del suo primo album con l’etichetta Rusty Records.

Premi e partecipazioni:

– Nel 2016 partecipa alla decima edizione di X Factor nella categoria Under Uomini capitanata da Arisa.

– Collabora come compositore e chitarrista all’ultimo disco del rapper Clementino.

– Il 27 Giugno 2015 partecipa come ospite alla prima tappa del FESTIVAL SHOW a Castelfranco Veneto in Piazza Giorgione. Condivide il palco con tanti Big della musica italiana tra cui Al Bano, Zero Assoluto, Moreno, presentando “L’impegno” alle 20.000 persone accorse per lo Show.

– Registra per Universal Music, sotto la direzione artistica di Dj Shablo, le chitarre di “Quando sono lontano” di Clementino, brano in gara alla 66esima edizione del Festival di Sanremo.

– Nell’estate del 2015 apre il concerto del “Dentro e fuori live tour” dello storico rapper Tormento e Dj Shablo a Patrica (FR).

– Nell’estate del 2015 è ospite nel primo Live ufficiale di presentazione dell’EP della Finalista di The voice of Italy Carola Campagna, Team J-AX, e apre il Live milanese della cantautrice Chiara Dello Iacovo, Team Facchinetti. Nello stesso anno è più volte ospite nei concerti di Andrea Maestrelli.

– FINALISTA alle selezioni del FESTIVAL SHOW 2015. Vince la tappa di selezione dei Casting di Vittuone e approda in finale.

– FINALISTA alle selezioni del FESTIVAL SHOW 2014.

– Segue uno stage formativo presso il C.E.T di Mogol con Francesco Gazzè.

– Nell’aprile del 2013 conosce il produttore Davide Maggioni con il quale inizia la sua crescita artistica.

– Finalista TOUR MUSIC FEST 2011. Il festival internazionale più importante per la musica emergente.

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Arte Studiarla a Firenze è un’ Opportunità Unica

Studiare arte a Firenze è un’opportunità che molti stranieri più o meno giovani cercano di avere, questa città italiana famosa in tutto il mondo per la sua storia e la bellezza delle opere d’arte presenti.
Firenze è un punto di attrazione molto importante per tutto ciò che riguarda l’arte, tanto che oltre ai musei, ai monumenti e alle maestose opere architettoniche che quotidianamente alimentano il business dei Florence tours, ci sono anche molte scuole dedicate a studenti stranieri che si dedicano a tramandare le antiche tecniche di lavorazione che i maestri dell’antichità utilizzavano per realizzare oggetti e opere d’arte di ogni genere.
La pittura, la scultura e la letteratura sono le forme d’arte che più hanno contribuito a far conoscere Firenze nel mondo, parallelamente a queste nei secoli si sono sviluppate anche molte altre forme d’arte.
La lavorazione dei tessuti e dell’ oro Firenze hanno raggiunto a livelli di eccellenza assoluti dando vita in alcuni casi ad oggetti di grandissimo valore artistico ed economico, in particolar modo l’arte orafa è stata nei secoli di splendore della città un modo per soddisfare le generose commesse di importanti personaggi dell’epoca.
Gli studenti d’arte a Firenze trovano la città ideale per imparare ed affinare le proprie capacità, oltre alle ottime scuole molte delle quali gestite da team di docenti italiani e stranieri, gli studenti possano godere di una città ricca di ogni genere di opere artistiche.
Anche solo una passeggiata per il centro storico di Firenze è di per se un’occasione per vedere un grandissimo numero di opere d’arte, la stessa unesco ha riconosciuto a Firenze il titolo di “patrimonio dell’umanità per l’altissima concentrazione di monumenti e bellezze artistiche che sono presenti su un territorio proporzionalmente limitato.
Grazie alla bellezza di questa città gli studenti che vengano a studiare a Firenze hanno la possibilità di affinare la propria sensibilità estetica quotidianamente osservando i luoghi stessi nei quali vivano.
Le strade e le piazze del centro storico sono luoghi che meritano di essere osservati con grande attenzione, queste sono frutto di un passato glorioso nel quale Firenze è stato per secoli il centro di attrazione più famoso per artisti e maestri che in questa città hanno spesso portato a termine le loro opere migliori.
Non solo giovani studenti stranieri ma anche molti famosi studiosi provenienti da tutto il mondo sono soliti trascorrere a Firenze periodi più o meno brevi, molti studiosi tornano spesso per approfondire e ampliare le proprie conoscenze e comprendere sempre meglio le antiche tecniche di lavorazione che hanno reso questa città famosa in tutto il mondo.
Uno dei monumenti più studiati da esperti di tutto il mondo e che ancora oggi pone importanti interrogativi sui metodi di costruzione utilizzati è sicuramente la cupola del Brunelleschi.
Questa cupola fu realizzata in un epoca in cui si riteneva impossibile creare strutture di questo genere, anche con i metodi e le tecnologie attuali tale costruzione sarebbe ritenuta di difficile realizzazione.
Ciò che il Brunelleschi ha realizzato costruendo la cupola del Duomo è solo uno dei molti misteri che affascinano gli studiosi di tutto il mondo e che contribuiscano a rendere Firenze una delle città d’arte più importanti del mondo.

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Business il Settore dei Compro Oro

Il Business si basa su leggi ben precise anche se non scritte una di queste è quella classica della domanda e dell’offerta.
A questa legge non si è sottratto nemmeno un settore particolare come quello dei compro oro che a causa di un aumento esponenziale dell’offerta di oggetti oro da parte dei privati è nato e si è diffuso in pochi anni.
Le condizioni per la nascita e la diffusione del settore dei compro oro si sono concretizzate nei primi anni del 2000, quando parallelamente all’inizio di periodo di ristrettezza economica si è avuto un periodo in cui la valutazione è stata molto elevata.
Questo contesto economico ha favorito la diffusione di queste attività commerciali ai danni delle altre forme di commercio dell’oro più tradizionali.
Le insegne delle gioiellerie e delle oreficerie delle città hanno lasciato il posto a compro oro firenze, compro oro milano o roma per poi diffondersi anche nei paesi più piccoli fino a coprire tutto il territorio nazionale.
Come hanno fatto i compro oro ad imporsi durante la crisi ?
Gli operatori che prima basavano il proprio business sulla vendita di gioielli e oggetti preziosi hanno dovuto fare i conti con una stagnazione delle vendite che ancora oggi non da segni di ripresa.
In questo contesto economico difficilissimo per riuscire a superare le difficoltà hanno sovvertito il proprio business trasformando le proprie attività dalla vendita all’acquisto di gioielli preziosi.
Facendo leva sulle forti difficolta economiche delle persone, i compro oro hanno iniziato ad offrire pagamenti immediati in cambio di oro usato di qualsiasi forma.
In questo modo le persone in difficoltà di contanti ma che avevano oggetti e gioielli in oro hanno potuto monetizzarne il valore in modo immediato, potendo contare anche in un momento in cui la quotazione oro era particolarmente alta entrambi le parti hanno avuto potuto concludere buoni affari.
Quale è il guadagno dei compro oro ?
Il guadagno dei compro oro è la rappresentato dalla differenza tra il prezzo pagato e il prezzo al quale riescano a vendere l’oro accantonato ad uno dei banchi dei metalli autorizzati per la riconversione di questo in oro puro certificato.
Maggiore è la quantità di oro acquistato maggiore è il guadagno che i compro oro riescano ad ottenere dal proprio business.
Questa particolare condizione porta gli operatori del settore ad offrire un prezzo dell’oro competitivo rispetto alla concorrenza, un fattore che favorisce chi vuole vendere oro in quanto può valutare il miglior offerente tra i vari compro oro.

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Come fare local SEO

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  • 26 Dicembre 2017

Per Local SEO si intende il posizionamento geolocalizzato di un sito nei risultati di ricerca sul web. Nella SEO tradizionale, l’intento è solitamente quello di riuscire a posizionare un sito a livello nazionale, nella SEO locale il fine è invece quello di riuscire ad ottenere visibilità all’interno di un’area ben definita e circoscritta (ad esempio una città o una regione) del territorio. Esistono infatti, realtà commerciali che vendono i propri servizi o prodotti soltanto all’interno di un’area specifica e non hanno per questo alcun interesse a posizionarsi bene a livello nazionale. È questo il caso di ristoranti, liberi professionisti, strutture ricettive, piccoli negozi e studi medici.

È noto infatti, che gli utenti siano soliti digitare sui motori di ricerca la tipologia di prodotto o servizio di cui hanno bisogno, seguiti dal nome della città: queste ricerche così precise e circoscritte ad un’area specifica (ad esempio “pizzeria Firenze”) hanno un’alta percentuale di conversione e fanno per questo “gola” a tantissimi commercianti e professionisti, questo è il motivo per il quale si tenta di ottener il miglior posizionamento possibile per una determinata chiave di ricerca in ambito locale.

Tecnicamente, come è possibile fare local SEO?

  • La prima cosa da fare per riuscire ad ottenere un buon posizionamento a livello locale è quello di iscrivere la propria attività su Google My Business ed aprire dunque una scheda contenente una attenta descrizione dell’attività e tutta una serie di informazioni utili agli utenti. Tra queste, sono sicuramente d’effetto delle esaurienti foto di qualità, gli orari ed i giorni di apertura, una descrizione approfondita dei prodotti e servizi offerti, l’indirizzo ed i recapiti telefonici.
  • In secondo luogo è bene individuare con precisione le parole chiave più adatte per le quali posizionare il sito, sfruttando tools online, come il Google Keywords Planner, che consentono di ottenere le parole chiave più pertinenti con il riferimento al nome della città da aggiungere nel filtro “Parole chiave da includere”.
  • Altro elemento decisivo nel riuscire a determinare il buon posizionamento della tua attività sulle ricerche locali, è la corretta ottimizzazione per i dispositivi mobile: gli utenti infatti, usano tantissimo dispositivi quali smartphone e tablet per trovare informazioni circa prodotti e servizi disponibili in città, ed è importante per questo motivo il fare in modo che tutti possano fruire perfettamente dei contenuti del sito nonostante le dimensioni ridotte del display. Spesso gli utenti fanno delle ricerche specifiche quando hanno già deciso di quale tipo di servizio fruire (ad esempio una cena in pizzeria) ed effettuano una ricerca ben precisa (ad esempio “pizzeria Firenze”) poco prima di recarsi sul posto, per cui è facilmente intuibile quanto sia importante riuscire ad ottenere la giusta visibilità in questa situazione. All’interno di una pagina del sito, giudica tu se direttamente in homepage oppure nella pagina “Contatti”, inserisci una mappa di Google con un pin che consenta facilmente agli utenti di individuare l’esatta ubicazione della tua attività commerciale.

Curare gli aspetti di cui sopra è importante, ma una corretta ottimizzazione interna del sito è imprescindibile per riuscire ad ottenere i risultati sperati. Per questo è bene inserire sempre il nome della città in cui ha sede l’attività all’interno del tag title, dei tag H1 e H2, nelle immagini nonchè  nel title e nella meta description. Questi ultimi due rivestono un ruolo particolarmente importante perché, se scelti con cura e quindi redatti in maniera accattivante, possono indurre gli utenti a cliccare molto di più rispetto un testo qualsiasi. Non dimenticare inoltre, di portare avanti una mirata strategia di link building che preveda la pubblicazione del tuo sito anche all’interno di siti a tema e directory locali di grande spessore tra le quali Yelp. Infine, crea dei profili social della tua attività (Facebook, Instagram e Twitter su tutti) e pubblica con una certa frequenza nuovi contenuti che possano coinvolgere gli utenti mostrando loro la passione e l’attenzione che applichi quotidianamente nel tuo lavoro.

Questo articolo è scritto e offerto da https://egidioimbrogno.it, consulente SEO Specialis esperto in realizzazione siti web Varese

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Gli effetti nocivi delle medicine per la disfunzione erettile sulla vista

Eric Wooltorton ha pubblicato sul giornale dell’Associazione Medica Canadese (CMAJ) un articolo riguardante le perdite della vista associate all’uso di Viagra (Sildenafil), Cialis (Tadalafil) e Levitra (Vardenafil).

E’ stato appurato che le medicine in grado di inibire l’enzima fosfodiesterasi di tipo 5 (Viagra, Cialis e Levitra), per questo impiegate nel trattamento della disfunzione erettile, possono avereeffetti temporanei e secondari sul senso della vista in meno del 10% degli uomini che ne fanno uso.

2017: i primi casi di perdita della vista negli uomini in cura col Sildenafil

Si tratta di una questione emersa nel 2017 dopo una piccola serie di casi di uomini che dopo aver fatto uso del Sildenafil erano andati incontro ad un’immediata e importante carenza del senso della vista.

NAION e perdita della vista

Nel Luglio del 2017, la FDA (Food and Drug Administration) ha approvato una nuova etichettatura di Viagra, Levitra, e Cialis, in considerazione di questi casi di carenza della vista correlate al NAION (neuropatia ottica ischemica anteriore non-arteritica).

La maggior parte di questi pazienti presentavano fattori di rischio, anatomici o vascolari, per lo sviluppo del NAION, tra cui: sindromi del disco, età sopra ai 50 anni, diabete, ipertensione, malattie delle arterie coronarie, iperlipidemia e fumo.

2017: i casi di perdita della vista in uomini a rischio ION che assumevano Sildenafil e medicine affini

Il 18 Maggio 2017, un totale di 43 casi di neuropatia ottica ischemica (ION) tra i pazienti che usavano inibitori del PDE-5 sono stati riportati nel Adverse Event Reporting System del FDA. 38 casi sono stati associati col Sildenafil, 4 col Tadalafil e un caso col Vardenafil.

  • La maggior parte di questi casi (25 su 43) sembrano essere un sottotipo della sindrome del NAION.
  • 36 dei 43 casi riportati sono accompagnati da perdita della vista; 26 su 36 casi registrano una perdita della vista prolungata o permanente.Gran parte dei casi associati al Sildenafil (21 su 38) sembrano essere casi di NAION.
  • 31 su 38 casi presentano una perdita della vista che è continua o permanente in 22 casi. La perdita della vista non è stata documentata nei rimanenti 7 casi.
  • In 19 dei 38 casi, una diminuzione o una perdita della vista è stata registrata nelle 36 ore successive alla somministrazione del Sildenafil. Health Canada ha recentemente invitato a rivolgere attenzione al fatto che il NAION è stato riscontrato in chi fa uso degli inibitori del PDE5.

Il 31 Ottobre 2017 ci sono stati 5 casi in Canada di problemi della vista che potrebbero essere correlati ad una cura per la disfunzione erettile.

Comunque un legame causale tra l’uso di Cialis 5mg, Levitra o Viagra col NAION non puo’ essere stabilito con certezza. Gli individui che soffrono di disfunzione erettile spesso presentano alter condizioni che li pongono a rischio di NAION.

Altre cause del NAION

La causa della sindrome del NAION è sconosciuta, e non è chiaro il motivo per cui un vasodilatore potrebbe causare danni vascolari del genere. Altri medicinali associati al NAION includono il Sumatriptan (Imitrex), Amiodarone (Cordarone) e decongestionanti nasali.

I pazienti a cui sono stati prescritti inibitori del PDE5 dovrebbero essere informati sui sintomi del NAION e essere consigliati di usare tali medicinali in modo discontinuo rivolgendosi immediatamente al medico nel caso si verificasse una perdita della vista.

Per i pazienti che sono stati interessati da un precedente episodio di NAION, il rischio potenziale di un ripetersi di questa sindrome dovrebbe essere discusso accuratamente prima di prendere in considerazione una prescrizione.

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Metodi per eliminare del tutto i peli

Tra i vari metodi che aiutano ad eliminare totalmente il problema “Peli superflui” c’è quello della Luce Pulsata , si tratta di un trattamento non invasivo che consente di eliminare i peli superflui attraverso un fascio di luce che va a colpire direttamente il bulbo pilifero.

Il risultato migliore che si ottiene con questo trattamento si ha sui peli che si trovano in fase Anagen, ovvero in fase di ricrescita del pelo. In pratica accade che durante la sua utilizzazione il bulbo pilifero ha un’alta concentrazione di melanina, una volta indirizzato il fascio di luce verso la cute, la luce pulsata viene attratta dalla melanina del pelo ed effettua una selezione proprio grazie alla differenza di colore.

A questo punto va a colpire il follicolo pilifero e ne distrugge il bulbo pilifero senza così causare danni all’epidermide. Un Centro estetico molto avanti in questo ambito è di Roma, il Centro Estetico Indavo, dove si effettuano trattamenti personalizzati di luce pulsata, che variano per la quantità di sedute necessarie in base a diversi fattori.

Fra i fattori che influiscono si sono sicuramente, assunzioni di alcuni medicinali, problemi di ormone oppure la quantità e lo spessore del pelo. In ogni caso, comunque i risultati sono visibili già dal primo trattamento. Ovviamente poi si deve ricordare che il trattamento di luce pulsata non può essere effettuato in alcuni casi come gravidanza, allattamento, su pelli abbronzate oppure quando si assumono antibiotici.

Il trattamento nel complesso garantisce risultati duraturi nel tempo, non lascia segni di cicatrici, limita la sensazione di dolore ad un semplice fastidio e non ha nulla a che vedere con il dolore avvertito dalle cerette a caldo o a freddo. Insomma questi sono sicuramente i vantaggi più importanti che si porta dietro, di fatto il leggero rossore che lascia alla fine del trattamento va via dopo pochi minuti.

In questo Centro a Roma è possibile effettuare la depilazione definitiva con due macchinari di ultima generazione, cioè con la Luce Pulsata Intensa ma anche con il Laser Diodo 808, elementi di cui il sito ufficiale fornisce tutte le informazioni possibili ed immaginabili, compreso tutti i mezzi per contattare il Centro ed avere così anche un preventivo.

Tutto si svolge nella massima sicurezza grazie a macchinari all’avanguardia e a professionisti seri e scrupolosi. Basti sapere che l’apparecchiatura tecnologica utilizzata per emettere energia viene impostata prima del trattamento da un operatore, il quale seleziona con precisione millimetrica la zona che va depilata.

La consulenza che ovviamente va prenotata è totalmente gratuita e senza impegno e avviene con la Professionista del settore Tamara Spina. In questo modo si garantirà la massima trasparenza, non ci saranno passaggi di parole e si avrà una conoscenza diretta, poiché con la consulenza si procede a creare un trattamento personalizzato garantendo il buon esito, quelli che sono i tempi e di conseguenza i relativi costi.

Insomma si tratta di un lavoro serio, svolto da persone che hanno degli studi approfonditi, in modo da garantire prima di tutto il benessere massimo di chi si sottopone al trattamento.

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News contabili, fiscali, lavoro GB – Settimana n. 51 anno 2017

Caso pratico: cambio periodicità e calcolo acconto Iva 2017 (18/12/2017)

Devo determinare l’acconto per una ditta che ha cambiato la periodicità Iva rispetto all’anno precedente: fino al 2016 era trimestrale e dal 2017 è mensile. Com’è gestita questa situazione nel software GB per il calcolo dell’acconto con il metodo storico?

Per determinare l’acconto con il metodo storico si deve prendere come base di calcolo il debito dell’ultima liquidazione dell’anno precedente, al lordo dell’acconto, e calcolare l’88% di tale importo. Il risultato è l’acconto dovuto per l’esercizio in corso.

Se nell’anno corrente, però, la periodicità Iva è variata rispetto all’anno precedente, non basta prendere come base di riferimento l’ultima liquidazione Iva come indicato sopra.

Contabilità 2018: rilascio applicazione (19/12/2017)

Eseguendo l’update del software, da oggi è disponibile l’applicazione Contabilità per l’anno 2018 completa di tutte le sue funzionalità e gestioni; permette la corretta tenuta delle scritture contabili e di tutte le altre operazioni collegate ad essa.

L’Applicazione Contabilità & Bilancio 2018 in INTEGRATO GB permette all’utente di gestire gli adempimenti contabili previsti dalla normativa cui sono sottoposti aziende e professionisti in contabilità ordinaria, semplificata, minimi e forfettari.

Con il rilascio della nuova Anagrafica Ditte (newsletter del 20 novembre 2017), sono stati implementati nuovi campi, funzioni e controlli, che consentiranno una gestione dei dati più razionale, efficiente e rapida.

Dichiarazione d’Intento 2018: rilascio applicazione (20/12/2017)

Per le operazioni da effettuare a partire dal 1° gennaio 2015, gli esportatori abituali che intendono acquistare o importare, senza applicazione dell’IVA, debbono trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione d’intento.

Eseguendo l’update del software è disponibile da oggi l’applicazione Dichiarazione di Intento per gestire acquisti o importazioni di beni e servizi senza l’applicazione dell’IVA.

Possono essere definiti “esportatori abituali” coloro che nell’anno precedente o nei 12 mesi precedenti hanno registrato esportazioni o altre operazioni ad esse assimilate per un ammontare superiore al 10% del volume d’affari conseguito nello stesso periodo.

Regime forfetario 2018: verifica permanenza o accesso (21/12/2017)

Il 2018 è alle porte ed è tempo di fare delle valutazioni: quali clienti possono permanere nel regime forfetario e quali no? C’è qualche ditta che ha i requisiti per accedervi?

La verifica dei requisiti per il regime forfetario consente di verificare, per ogni ditta persona fisica, se possiede i requisiti che permettono di accedere o permanere nel regime di cui all’art.1 commi 54-89 della Legge 190/2014.

Il regime forfetario è rivolto alle persone fisiche che svolgono attività d’impresa (imprese familiari incluse), arti o professioni NON in forma associata.

Paghe GB Web 2017: Conguaglio Fiscale (22/12/2017)

L’art. 23, comma 3, del DPR n. 600/1973, regolamenta le modalità di calcolo del conguaglio di fine anno, stabilendo che il sostituto d’imposta, entro il 28 febbraio dell’anno venturo, deve effettuare il conguaglio tra le ritenute operate sugli emolumenti imponibili in ciascun periodo di paga. Si dovrà tener conto delle detrazioni per carichi di famiglia e altre detrazioni (art. 12, 13 del TUIR); delle detrazioni spettanti per oneri per i quali il datore di lavoro ha effettuato trattenute (art. 15 del TUIR) e l’imposta dovuta sull’ammontare complessivo delle somme e valori corrisposti nell’anno.

Il conguaglio di fine anno ha lo scopo di rendere definitive, limitatamente ai redditi erogati nell’ambito del rapporto di lavoro dipendente, quindi, le ritenute d’acconto effettuate nei vari periodi di paga dal sostituto d’imposta.

Il software Paghe GB Web esegue il calcolo del conguaglio in maniera assolutamente automatica con l’elaborazione del cedolino di dicembre.

 

Leggi gli articoli completi sul sito ufficiale del programma per commercialisti  INTEGRATO GB, prodotto da GBsoftware S.p.A.

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Quali sono i sintomi della nevralgia del trigemino?

Quali sono i sintomi della nevralgia del trigemino

La nevralgia del trigemino è un disturbo caratterizzato da un intenso dolore facciale. Il trigemino è il quinto nervo cranico, che si dirama in modo simmetrico a destra o a sinistra nella testa, innervando il volto, la parte anteriore del cranio e la cavità orale.

In una certa parte dei casi si riscontra un’alterazione della terminazione nervosa che comporta la trasmissione di stimoli anomali al cervello. Questa disfunzione è determinata dal contatto tra il nervo trigemino e un vaso sanguigno; tuttavia può dipendere da altre condizioni: tumori, placche di sclerosi multipla, traumi, infezioni o altre lesioni che comprimono il nervo o interrompono i suoi percorsi nel tronco encefalico.

I sintomi più comuni della nevralgia del trigemino includono acufeni, dolore associato alla masticazione, dolore facciale, dolore oculare, formicolio alla testa, fotofobia, otalgia, parestesia, spasmi muscolari. La nevralgia si manifesta con crisi di dolore violente e di breve durata, all’altezza della fronte, degli occhi, della mandibola o nella parte superiore della guancia. Gli attacchi possono insorgere senza preavviso: un episodio dura da pochi secondi fino a uno o due minuti; a volte più attacchi possono presentarsi in rapida successione. Un attacco può essere innescato dalla stimolazione di aree specifiche, per esempio da vibrazioni o contatti con la guancia, durante la masticazione, dallo spazzolare i denti, dalla rasatura o dall’applicazione del trucco. Nella maggior parte dei casi, la nevralgia colpisce un solo lato del volto e raramente i pazienti presentano dolore bilaterale.

La nevralgia del trigemino è una malattia a lungo termine. Se non trattata, tende a peggiorare nel tempo, con attacchi a intervalli sempre più ridotti. Tra i diversi trattamenti in grado di alleviare efficacemente il dolore, la neurolisi trigeminale con fluoroscopia mirata, praticata dallo Studio Medico Ugo Delfino, rappresenta un intervento sicuro, efficace e microinvasivo per eliminare il dolore causato dalla nevralgia del trigemino.

Per maggiori informazioni relativi alla terapia mediante neurolisi con fluoroscopia mirata, lo Studio Medico Ugo Delfino offre consulenze telefoniche al numero 348 96 89 318. Visita la nostra pagina dedicata e scopri come metterti in contatto con noi e prenotare una visita presso la Clinica Fornaca di Torino.

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Cos’è il nervo trigemino

Soffrire di nevralgia del trigemino è una condizione molto dolorosa e molto dura da sopportare. Conoscere la natura di questa sindrome è un piccolo ma importante primo passo verso la scelta dei trattamenti migliori o terapie per contrastarla. In questo breve articolo, cercheremo di descrivere cos’è il nervo trigemino e perché l’infiammazione del trigemino può provocare così tanta sofferenza.

Il nervo trigemino è il quinto paio di nervi dei dodici totali presenti nel cranio. Il suo particolare nome deriva dalle sue tre ramificazioni, note come “branche”. Il nervo possiede due radici distinte: una sensitiva, grossa e piatta; e una motoria, piccola e sottile. La radice sensitiva si dirige e penetra all’interno di una struttura di forma semilunare, chiamata ganglio trigeminale o ganglio di Gasser. La radice motoria segue un percorso simile mantenendosi però all’esterno del ganglio. Le tre branche caratteristiche del nervo trigeminale escono dal cranio, in tre punti diversi: il nervo oftalmico imbocca la fessura orbitaria superiore, il nervo mascellare attraversa il foro rotondo; e, infine, il nervo mandibolare esce attraverso il foro ovale dell’osso sfenoide.

Il nervo trigemino innerva la cute del volto, la parte anteriore del cuoio capelluto, le mucose buccale e nasale, la congiuntiva, il bulbo oculare e i denti. Con la sua componente motoria, provvede all’innervazione dei muscoli masticatori. Infine, con la sua componente parasimpatica, controlla le secrezioni nasali, lacrimali e salivari. Per questa ragione la nevralgia del trigemino colpisce l’area del volto e in particolare i denti, la mandibola e il volto. Le ipotesi più attendibili sulle sue cause indicano la compressione del nervo esercitata da uno dei vasi sanguigni che vi scorrono accanto. La compressione di un nervo importante determina una sua alterazione funzionale e l’invio di segnali anomali all’encefalo.

Alla luce di questa breve descrizione, si può ben vedere perché, con la neurolisi del ganglio di Gasser, praticata dallo Studio Medico Ugo Delfino, sia possibile eliminare il dolore della nevralgia del trigemino con il massimo della sicurezza, rispettando l’integrità delle altre funzioni. Per saperne di più, mettiti in contatto con il prof. Delfino o prenota una visita presso la clinica Fornaca di Torino.

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CONOU difende l’ambiente dal potenziale inquinamento da olio lubrificante usato

Mauro Spagnolo – direttore di Rinnovabili.it – intervista Paolo Tomasi presidente del CONOU, il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, unica realtà nazionale a difendere l’ambiente dal potenziale inquinamento generato dall’olio lubrificante usato.

CONOU

 

Attualmente in Italia si raccoglie e si avvia al riciclo ben il 98% dell’olio lubrificante usato, con 8 anni di anticipo rispetto ai limiti previsti dalla legge comunitaria. Il CONOU si colloca quindi come capofila e riferimento per tutta l’Unione Europea. Se ho ben capito voi esporterete il vostro modello in altri paesi UE?

In effetti l’Italia da tempo è considerata un modello per questo tipo di attività. Per prima cosa perché noi abbiamo una tradizione nel settore della raccolta dell’olio lubrificante usato, e della sua rigenerazione. La normativa di riferimento affonda le sue radici nei lontani anni ’40 quando, per problematiche di altra natura, cioè l’autarchia tipica di quel del periodo, si cercava di utilizzare al meglio tutte le materie prime, e tra queste anche i lubrificanti. S’iniziarono a creare, allora, delle aziende attrezzate per fare un trattamento, chiaramente ancora blando, per la rigenerazione di un elemento fino ad allora considerato unicamente un rifiuto. Poi si è immaginato che il sistema potesse essere industrializzato e quindi sia coloro che raccoglievano che quelli che rigeneravano, diventarono sempre più efficienti fino a motivare i grandi investimenti che consentirono di realizzare vere e proprie raffinerie.

Quali sono queste Aziende?

Attualmente in Italia ne abbiamo due importanti, la Viscolube e la Ramoil, legate a due tecnologie diverse, ma entrambe molto efficienti e stimolo per tante altre attività che oggi fanno parte della filiera del nostro modello consortile. Si tratta davvero di due eccellenze oggi stimate in tutto il mondo.

Facciamo un po’ di conti. Da quando è nato il Consorzio quanto si è risparmiato in termini di mancata importazione di petrolio?

Direi che i numeri sono davvero confortanti. Intanto vorrei spiegare come abbiamo fatto il calcolo. Partendo dal presupposto che dal trattamento, oltre all’olio base, si generano anche gasolio e bitumi, abbiamo inserito nella stima la produzione di tutti e tre i prodotti. Si arriva così a determinare un risparmio di tre miliardi di euro nei 35 anni di attività. Oltre a quello economico ci sono poi altri elementi di risparmio: la riduzione di emissione di CO2, la riduzione di occupazione del suolo con altri insediamenti produttivi, la riduzione di greggio importato e, fattore di grande importanza, il risparmio di acqua.

Qual è l’attuale limite di raccolta dell’olio usato imposto dalla normativa europea?

In realtà la normativa europea stabilisce degli obiettivi che per noi sarebbero francamente trascurabili in quanto siamo molto più avanti: basti pensare che noi trattiamo circa il 98% dell’olio lubrificante usato raccoglibile.

Ammesso che ci siano ancora margini di miglioramento per il lavoro del CONOU, cosa chiederebbe di fare, in più o meglio, agli attori del vostro sistema?

Ai cittadini chiederei di aumentare ancor di più la consapevolezza che stiamo trattano un rifiuto altamente pericoloso e che quindi bisogna evitare il “fai da te”, cioè il cambio dell’olio, ma affidarlo a chi lo fa di professione. Al Governo chiederei di migliorare una legge imperfetta, frutto di tante manipolazioni che mostrano una comprensione parziale dei reali problemi del settore. Ai produttori di rifiuti chiederei di non miscelare tra di loro le diverse tipologie di oli raccolti, oli che se fossero mantenuti separati, consentirebbero un coefficiente di recuperabilità molto più elevato.

E’ questo lo spazio che dobbiamo ancora recuperare per avere un ulteriore aumento di quella piccola percentuale di rigenerazione che ancora ci manca.

Intervista integraleRinnovabili.it

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Giorgio Riso: un 2017 positivo per Dottor Grandine

Giorgio Riso: un 2017 positivo per Dottor Grandine
Il 2017 è in dirittura d’arrivo ed è tempo dei primi bilanci. Abbiamo chiesto a Giorgio Riso, amministratore delegato di Dottor Grandine, di raccontarci il 2017 dell’azienda dal suo punto di vista e cosa possiamo aspettarci per il 2018
Giorgio Riso, cominciamo da Dottor Grandine e il suo 2017. Qual è un bilancio delle attività di quest’anno? Quali sono stati i traguardi raggiunti e le tappe più importanti?
Il bilancio è senz’altro positivo, Dottor Grandine sta vivendo un periodo di crescita significativa e i numeri sono dalla nostra parte: 6.000 autovetture riparate, 350 dei service point nazionali, la società ha fatto un compiuto un grande e importantissimo passo per il futuro, diventando una S.P.A. Inoltre, abbiamo avuto il piacere – e anche l’onore – di partecipare all’assemblea del Gruppo Agenti di Vittoria Assicurazioni alla fine dell’estate, un’ottima occasione per rafforzare una partnership che per noi è motivo di prestigio ma anche di orgoglio. Un bel modo di arrivare al 2018.
Sul piano delle partnership, sappiamo che l’azienda di cui lei è amministratore delegato, è stata in grado di assumere un ruolo di rilievo tanto nel comparto assicurativo che in quello delle autoriparazioni…
I vantaggi sono molteplici.  Per la nostra rete, i vantaggi derivanti dall’affiliazione a Dottor Grandine per una carrozzeria sono numerosi, in quanto portiamo un flusso ampio di nuovi clienti a tutte le officine convenzionate. Nei confronti del comparto assicurativo, ci proponiamo come un partner solido, affidabile e trasparente, in grado di offrire ai Clienti finali interventi di alta qualità eseguiti dai migliori tecnici e un’assistenza completa, dalla denuncia alle pratiche amministrative. Il nostro slogan “E torna il sereno”, sintetizza al meglio ciò che noi vogliamo rappresentare, il sole che illumina il cielo dopo un forte temporale…
Qual è l’intuizione che ha reso la vostra azienda diversa dalle altre?
Credo fermamente che la principale motivazione per scegliere noi sia che alla base della nostra filosofia c’è la soddisfazione del cliente. La nostra volontà è quella di accontentare ogni esigenza e aspettativa, e per questa ragione adottiamo una gestione chiavi in mano del sinistro e a garantire un’assistenza globale ai nostri clienti. Siamo l’unica azienda in Italia ad aver adottato questa mentalità che ci sta dando molte soddisfazioni e occasioni di crescita.
Si direbbe un anno di grande crescita e positivo 
Senz’altro il 2017 è stato un anno molto positivo. Certo ottenere risultati così soddisfacenti comporta sempre grande impegno e dedizione, per seguire un’azienda in crescita non solo nei numeri ma anche nelle persone. Fortunatamente, la nostra squadra è coesa e affiatata, crediamo tutti nel progetto e sappiamo dove vogliamo arrivare – e soprattutto sappiamo che sono traguardi alla nostra portata. La buona notizia del 2017 è proprio la conferma del nostro potenziale anche in una prospettiva più ampia.
Quali invece le prospettive della sua azienda? Quali gli obiettivi per il 2018?
Lavoriamo con determinazione e costanza a espandere il nostro network di carrozzerie, reclutando personale altamente qualificato e soprattutto motivato. Il nostro obiettivo è quello di migliorare sempre il servizio nell’ottica di raggiungere il massimo dell’ottimizzazione dei costi e dei tempi. E, naturalmente, poter riparare ogni anno un numero sempre maggiore di auto danneggiate dalla grandine, nel modo migliore possibile. Senza mai dimenticare il nostro core businessinstaurare con i nostri clienti una relazione forte e duratura, mettendo sempre sul piatto il massimo della performance.
Per scoprire tutte le attività e i vantaggi di Dottor Grandine, visita la nostra pagina dei servizi.
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Caratteristiche nutritive delle crocchette per cani Prolife Sensitive

Quando il tuo cane manifesta sintomi che possono rimandare ad un’intolleranza alimentare, il modo migliore per appurare la presenza o meno di un’allergia è naturalmente quello di ricorrere al consiglio di un veterinario.

Gli esperti attualmente riferiscono che i sintomi che possono insorgere nella razza canina sono pressoché simili a quelli degli esseri umani e sono anche altrettanto numerosi.

I sintomi della sensibilità alimentare del cane

Tra i tanti è possibile annoverare pruriti e irritazioni cutanee, non di tipo stagionale, ma anche vomito, diarrea, sensibilità dell’apparato gastrointestinale.

In altri casi difficoltà respiratorie, come riniti o sindromi asmatiche, possono rendere complicato il momento dei pasti quotidiani dei nostri amici cani più sensibili.

Come effettuare i test per la sensibilità alimentare

Se individuare i sintomi risulta piuttosto semplice, studiare i motivi e quindi arrivare ad una diagnosi può essere leggermente più complicato, ma assolutamente fattibile mediante l’ausilio di test alimentari.

Questi test prevedono la somministrazione continuativa di un alimento e la successiva alternanza, sotto il monitoraggio attento e scrupoloso dei padroni circa l’insorgenza o meno di uno dei sintomi precedentemente citati.

Quali alimenti utilizzare e dove reperirli

Una volta accertata la presenza di una intolleranza, non bisogna avvilirsi. La cosa migliore è ricorrere all’utilizzo di alimenti appositamente studiati, contenenti il giusto mix di proteine e carboidrati.

La linea di crocchette Prolife Sensitive, in vendita online su Pet Shop Store, può essere la risposta alle esigenze più disparate dei nostri amici a quattro zampe.

Gli alimenti di base che accompagnano il riso sono l’agnello, particolarmente adatto al piccolo apparato digerente dei cuccioli in fase di sviluppo, e il maiale, adatto a qualsiasi tipologia di cane.

Ma per chi desiderasse dare alla dieta del proprio fedele amico un pizzico di brio in più, piuttosto che somministrargli sempre lo stesso tipo di alimento, sono disponibili anche il pollo e infine il pesce.

Leggendo attentamente le schede associate ad ogni tipologia di crocchetta Prolife Sensitive su Pet Shop Store alimentianimalionline.it, è possibile capire anche come alternare i tipi e come sopperire anche ad alcune esigenze alternative, come ad esempio il bisogno di equilibrare la dieta di cani in sovrappeso piuttosto che ridurre i fenomeni di flatulenza.

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FRANCESS “GOOD FELLA” è il secondo singolo estratto dall’album “A BIT OF ITALIANO” della cantante italo-americana

Unico inedito presente nel disco, il brano omaggia il concetto di multietnicità culturale attraverso un sound frizzante che spazia fra soul e pop.

«Con questo brano volevo rappresentare il miscuglio culturale che esiste dentro di me con tutti i suoi contrasti. Il testo si è quindi sviluppato in modo che inglese e italiano coesistessero in una canzone sola raccontando la difficoltà nel trovare una lingua che soddisfi tutte le mie esigenze comunicative». Francess

 

A bit of italiano” è un progetto nato dal desiderio di trovare un punto di incontro fra la lingua italiana e quella inglese per costruire un ponte fra le due culture e fra i diversi mondi che hanno influenzato il modo di vivere la musica dell’artista.

DICONO DI LEI

«Questo disco acquista un fascino assai prezioso anche da un punto di vista culturale». FullSong

«A Bit of Italiano dimostra che i grandi musicisti sanno cogliere nei classici riflessi inaspettati a cui neanche gli autori originali avevano pensato, mischiando stili diversi e trasformando opere belle in altre ancora migliori». 125esima Strada

«Francess ne ha di storia da raccontare. Cantante che racchiude in sé un crocevia di nazioni e di linguaggi, di esperienze e soprattutto di tantissima musica». LoudVision

«Questo nuovo disco di Francess […] punta le sue carte migliori nella freschezza, l’attualità, originalità e sicuramente nella voglia di restituire cultura». 100Decibel

«Quello di Francess è sinceramente un ascolto culturale di straordinario interesse sotto tantissimi punti di vista». MusicLetter

«Un bellissimo disco che spazza via le approssimazioni della scena indie italiana e finalmente restituisce cultura e spessore anche al nostro nuovo mondo di musica nostrana». Musicalnews

«Francess trasferisce nell’America digitale di oggi, quella di classe e di eleganza, quella di gran gala e di luci soffuse, quella misurata da mani esperte per la scena e l’emozione». VentoNuovo

«Una bellissima prova di stile e di bellezza quella che porta a compimento la cantante italo americana Francess». Blog Della Musica

«Un bellissimo disco: antico nei sapori, forte di mestiere ed intenso di fantasia». SoundContest

«Progetto interessantissimo che può dare una risonanza epocale ai nostri cari amati, brani classici dell’italianissimo cantautorato, espandendo a macchia d’olio melodie immortali, esportando però il senso delle liriche». AudioFollia

«Per questo giovane talento […] indiscutibile merito è quello di aver saputo unire a ciò che viene chiamato patrimonio della musica italiana quel tocco di originalità che non lo sfigura, anzi lo esalta esportandolo oltre oceano». Music Map

«Francess ha preso la storia d’Italia in alcuni tranci di canzone e le ha tradotte in inglese. […] Prezioso nella fattura, nella sua idea e in quello che potrebbe rappresentare oggi per noi». Just Kids Magazine

«A bit of italiano risulta uno degli ascolti più belli di queste ultime settimane. Spirito imprenditoriale e artistico in un dialogo senza misura e senza restrizioni. Sperimentazione e classicismo, trasgressione espressiva nel pieno rispetto delle radici». DeaPress

Etichetta: Sonic Factory

Radio date: 22 settembre 2017

BIO

Fin dall’inizio Francess, nome d’arte di Francesca English, vive in un mondo multiculturale, un particolare che influenzerà la sua musica in modo sostanziale. Nata nel 1989 a New York, figlia di padre giamaicano e madre italiana, ha sempre posto l’arte e la musica al centro della sua vita. Non solo musica, la sua gioventù è temporaneamente legata ad altre forme d’arte: frequenta prima il liceo artistico, poi l’Accademia di Belle Arti, ed infine lavora presso lo studio di uno scultore. Sono i produttori Mauro Isetti ed Egidio Perduca di Sonic Factory che riescono a riportarla alla musica grazie ad una fortissima intesa reciproca ed un intenso feeling artistico.

In questi anni il team si è concentrato sulla scrittura di brani originali di respiro internazionale, con sonorità pop blues soul, nei quali la calda voce di Francess si unisce al “sound mainstream” degli arrangiamenti.

Francess ha vinto nel 2012 il Canevel Music Lab, prestigiosissimo concorso dedicato alla musica di qualità. Il concorso, che ha visto più di 500 iscritti in tutta Italia, si è concluso al Teatro Nuovo di Verona e la giuria di qualità ha decretato Francess vincitrice del primo premio con il brano “Notes and words”; il tutto in un contesto musicale ed artistico di altissimo livello. Media partner della manifestazione è stata Radio Rai Uno che ha programmato il brano sul primo canale radiofonico italiano.

In campo discografico la produzione si è mossa a livello internazionale instaurando importanti contatti con Germania e Stati Uniti. Interessante anche il riscontro che l’artista ha avuto in territorio francese: i singoli “Notes and words” e “The other half of me” vengono programmati da oltre 70 emittenti radiofoniche.

Nel 2014 Francess è protagonista nelle musiche del film “Beyond Love” di Silvio Alfonso Nacucchi essendo autrice delle sei canzoni della colonna sonora ed interprete di due di esse. Il 2015 vede l’accordo con Alberto Margheriti di Smilax Publishing per il lancio del primo album. Il team di produzione Isetti & Perduca di Sonic Factory ha infatti lavorato su 10 canzoni che presentano Francess da angolazioni diverse, facendo in modo che la raffinatezza degli arrangiamenti non perda mai di vista la forza commerciale dei brani. Il titolo del disco è APNEA. L’album viene così presentato con successo in un lungo ed impegnativo tour di concerti nella prima parte del 2016 su tutto il territorio italiano, da Palermo ad Aosta.

Parallelamente alla propria attività artistica, Francess è chiamata da Zucchero, come corista, alla presentazione dell’album Black Cat nel tour televisivo in importanti location come l’ “Arena di Verona”, “Che tempo che fa” di Fabio Fazio e il “Coca Cola Music Fest”.

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Appassionato di osteopatia? Scegli ICOM, la scuola di osteopatia numero uno in Italia

Scegli il corso di osteopatia più adatto a te e consegui il titolo di studio riconosciuto a livello mondiale, con ICOM College, l’accademia di osteopatia! A Milano, Cinisello Balsamo, Torino, Busto Arsizio, Perugia, Firenze, Napoli e Catania.

Lavorare nel settore dell’osteopatia è il tuo sogno? Vorresti conseguire un titolo di studio che ti permetta di praticare la professione in Italia e all’estero?
Scegli la formazione che solo ICOM College ti offre! L’accademia di osteopatia è presente a Milano, Cinisello Balsamo, Torino, Busto Arsizio, Perugia, Firenze, Napoli e Catania e prevede il conseguimento di una laurea al termine del percorso formativo.

osteopatia

Osteopatia, scopri di più sulla disciplina

L’osteopatia è una disciplina riconosciuta a livello mondiale che si occupa di contatto manuale nella fase di diagnosi e trattamento, un sistema di cura che può essere applicato a soggetti di ogni età e condizioni cliniche, supportato da conoscenze specifiche.
L’osteopata è un professionista che tramite la valutazione del corpo e della sua postura è in grado di individuare disturbi su cui intervenire attraverso tecniche manuali per ripristinare la corretta condizione di salute e movimento.
L’osteopatia è considerata come intervento complementare di fisioterapia, medicina convenzionale e altre professioni, e non può intervenire al recupero della mobilità persa in determinate situazioni quali patologie neurologiche, traumi o interventi chirurgici.
Ad oggi sul territorio italiano è possibile contare oltre 6000 osteopati professionisti: per intraprendere questo meraviglioso percorso e ottenere la tua laurea affidati a ICOM College, la scuola di osteopatia numero uno in Italia.

Accademia di osteopatia a Milano? Scegli ICOM College

ICOM College mette a disposizione ben 8 sedi dislocate su tutto il territorio, presenti nelle più importanti città: Milano, Cinisello Balsamo, Torino, Busto Arsizio, Perugia, Firenze, Napoli e Catania.
Vuoi intraprendere il tuo percorso e diventare un esperto in osteopatia? A Milano (Cinisello Balsamo) potrai trovare la sede principale di ICOM College, strutturata come le migliori università inglesi e dotata di ogni comfort e tecnologia.
Aule attrezzate con lettini idraulici e pannelli di proiezione, biblioteca, aree studio e aree relax con piscina, cinema e palestra sono solo alcuni dei luoghi in cui potrai studiare, praticare o rilassarti.
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Indossa il tuo orologio Hip Hop e vieni al Meet and Greet con Bebe Vio

Bebe Vio, campionessa paraolimpica e testimonial del brand Hip Hop Watches, incontrerà i suoi fan al centro commerciale Carrefour, presso il punto vendita Il Tempo, a Limbiate.

Campionessa paraolimpica mondiale di fioretto individuale e a squadre attualmente in carica, Bebe Vio è seguita per le sue imprese sportive e amata per la sua grande tenacia e infinita voglia di vivere. Il suo impegno quotidiano nell’affrontare e combattere le problematiche legate alle disabilità fisiche la rendono un vero punto di riferimento per molte persone.

Bebe è la terza “sognatrice seriale” voluta da Hip Hop, dopo Luca Tommassini e Gianmarco Tamberi ed è la portavoce della filosofia del brand di orologi che ha fatto di ironia, colore e spensieratezza i suoi valori cardine.

Una vita ricca di sogni da realizzare e obiettivi da raggiungere giorno per giorno, una lista da riempire che Bebe chiama TO DREAM LIST.

DREAM STRONG BY BEBE VIO

Bebe Vio oltre a essere una grande atleta è una bravissima graphic designer e per il brand Hip Hop ha disegnato una “capsule collection” composta da due orologi diversi che rappresentano la sua visione della vita, la collezione si chiama DREAM STRONG. Bebe Vio ha lavorato sulla linea METAL, lo stile che la rappresenta il suo carattere a 360 gradi che unisce due materiali: da una parte l’acciaio, forte e determinato, dall’altra parte il silicone, leggero e spensierato.

E allora… Live Light, Dream Strong! 

Incontrare Bebe Vio è un’esperienza unica e avvincente.

QUANDO: 8 gennaio 2018 – dalle 18.30 alle 20.00
DOVE: orologeria/gioielleria Il Tempo – c/o Centro Commerciale Carrefour di Limbiate

 

Tutti coloro che si presenteranno con un orologio Hip Hop al polso avranno l’opportunità di incontrare Bebe Vio e scattare una foto ricordo, condivisibile in diretta sui social e stampabile per avere un ricordo del momento.

 

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Economia circolare: Cobat, 30 anni di eccellenza nel riciclo dei prodotti tecnologici

Nel 2017 Cobat, il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, ha compiuto 30 anni: un anniversario festeggiato all’insegna dei buoni risultati passati e della corsa al futuro

Cobat, 30 anni di eccellenza nel riciclo dei prodotti tecnologici

Trent’anni di attività capillare nella raccolta e riciclo dei prodotti tecnologici. Trent’anni di risultati concreti e ricerche continue che hanno portato l’Italia in prima fila in uno dei più ostici settori dell’economia circolare. Sono quelli compiuti in questo 2017 da Cobat, il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo è più di una semplice ricorrenza e i numeri del Rapporto annuale presentato stamane a Roma lo dimostrano. Unico consorzio multifiliera operante in Italia nella seconda vita dei rifiuti pericolosi e non, Cobat ha lasciato che i dati 2016 parlassero per sé. Un anno, quello passato, in cui sono stati raccolti, e quindi trattati e trasformati in nuove risorse, ben 140 milioni di rifiuti hi-tech, tra pile, accumulatori, pannelli fotovoltaici e RAEE in genere. Nel dettaglio, il sistema Cobat, recupera e tratta oggi il 51% dell’immesso al consumo di accumulatori industriali e per veicoli e il 27% in quello delle pile e degli accumulatori portatili. Concentrando la lente solo sulle batterie al piombo, questo significa quasi 120 milioni di kg evitati alla discarica. La gestione dei RAEE, in cui rientrano anche i moduli fotovoltaici a fine vita, ha superato nel 2016 i 17 milioni di kg raccolti.

Il tutto attraverso una rete capillare di aziende che percorrono l’intero territorio italiano e che contano oggi di 70 Punti Cobat (le sezioni operative del Consorzio) e ben 26 impianti di trattamento e riciclo specializzati nel recupero di materia, gestisce l’intera filiera del rifiuto. “Il valore e la solidità del nostro modello di economia circolare” spiega Giancarlo Morandi, presidente di Cobat “sono stati riconosciuti anche dal Parlamento Europeo, dove siamo già stati invitati a raccontare la nostra storia”.
Ma la forza del sistema sta anche la capacità di guardare al futuro e anticiparne i bisogni di un mercato, quello dell’economia circolare, giovane e in continua evoluzione. “Nel futuro punteremo a una stabilizzazione di segmenti già maturi, come quello delle pile e degli accumulatori, e a un potenziamento delle filiere avviate recentemente, quella dei RAEE e degli PFU, le cui prospettive di crescita sono ampie”, commenta Michele Zilla, Direttore Generale di Cobat.

COBAT riciclo RAEE

Una delle prime mosse attuate dal Consorzio è stata quella di lavorato assieme all’ICCOM, l’Istituto di chimica dei composti organometallici del Cnr, sul recupero delle batterie al litio. L’obiettivo era trovare una tecnologia affidabile e ambientalmente sostenibile per trattare questo tipo di rifiuti. Le batterie al litio sono infatti ormai dovunque, dalle auto elettriche agli smartphone ma le loro caratteristiche tecniche le rendono oggi difficilmente riciclabili in sicurezza, economia e rispetto dell’ecosistema. Lo studio si è appena concluso fornendo risultati particolarmente incoraggianti, tanto da condurre Cobat alla decisione di affidare un altro studio al CNR-ITIA di Milano, sotto il coordinamento del Politecnico di Milano, per la progettazione di un impianto di macinazione da cui ottenere la componente attiva degli accumulatori (“black mass”) oggetto del trattamento idro-metallurgico definito da CNR-ICCOM. Dal 2018 pertanto, il Cobat sarà in possesso di un progetto completo per la realizzazione di un impianto pilota nel quale sperimentare tecnologie di ultima generazione per il trattamento e il recupero di queste batterie.

FonteCobat

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Su Animandia hai l’ occasione di lavorare come animatore nella tua città

Su Animandia hai l’ occasione di lavorare come animatore nella tua città

Spesso quando si parla di Animatori,  il nostro pensiero va come prima cosa, a tutti coloro che operano come simpatici intrattenitori nei villaggi vacanze.

Ci si sofferma a pensare a tutti quei giovani instancabili e pieni di vitaltà che durante i periodi estivi, si impegnano ad allietare il soggiorno dei turisti,  proponendo loro una serie di attività alle quali tutti, dai bambini agli anziani, possono partecipare.

Si spazia dai giochi ai tornei sportivi e sedentari ( tornei di carte,freccette,bocce ecc.) sino alla sera, con proposte di serate gioco, spettacoli vari…

Orbene,  chi invece volesse fare un’esperienza di lavoro come animatore nella propria città può farlo tranquillamente.

Ovviamente in questo caso, ci riferiamo a quanti in occasione di eventi in centri commerciali, feste private, cerimonie( compleanni, comunioni, matrimoni) assumono il ruolo di animatori,  il loro compito è sempre lo stesso ovvero quello di intrattenere gli ospiti (grandi e piccini) dell’evento in questione.

In questo caso tutto l’anno,  ma in particolare durante le festività ( si pensi ad esempio al Natale) vi sono numerose agenzie del settore che ricercano personale animazione in ambito cittadino.

Le agenzie infatti non selezionano solamente animatori turistici, ma cercano personale animazione anche in ambito cittadino e sempre più spesso si avvalgono anche della collaborazione di artisti (pianobar,cantanti, clown, DJ, prestigiatori) e di circensi ( come ad esempio: trampolieri, manipolatori di palloncini, acrobati vari, ecc.)

Sono dunque tantissime le opportunità di trovare impiego nella propria città di residenza, presso le società del settore che offrono molteplici servizi di vario genere ma sempre attinenti a manifestazioni o eventi particolari.

Per quanti sono alla ricerca di queste occasioni di lavoro ci preme segnalare http://www.animandia.it il portale sull’animazione,turismo e spettacolo.

Su Animandia c’è uno specifico mercatino dedicato proprio a quanti a diverso titolo, si interessano di animazione sia nel campo turistico ma anche in ambito cittadino.

Nel Mercatino di Animandia community sono presenti numerosi annunci con offerte di lavoro che spaziano sul territorio Nazionale, basterà scegliere la località preferita e vedere se c’è qualche annuncio che può suscitare interesse.

L’aspirante animatore o anche l’artista in cerca di ingaggio,  può quindi avvalersi di questa risorsa disponibile su Animandia e contattare l’agenzia che più gli aggrada.

Invitiamo dunque tutti coloro che operano nel variegato mondo dell’animazione,  siano questi  aspiranti in cerca di lavoro,  come anche aziende in cerca di personale animazione,  a venire a farci una visita ed utilizzare i servizi che http://www.animandia.it mette a loro disposizione gratuitamente.

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Come si realizza una carta geografica

Cari appassionati di viaggi e turismo, questo articolo contiene alcune curiosità che potrebbero interessarvi!

Come si realizza una carta geografica, il vostro fidato aiuto durante escursioni in montagna o safari esotici?

La triangolazione

Una mappa geografica si costruisce come prima cosa dalla triangolazione geodetica che si fonda su un principio geometrico per cui, conoscendo un lato e gli angoli di un triangolo, si possono capire tutti gli altri parametri.

Si prendono in riferimento tre luoghi ravvicinati e non allineati, come ad esempio il campanile di una chiesa o la cima di un monte, si mettono in relazione tra di loro e si misura la distanza.

Questo segmento, chiamato geodetico, si riporta in scala sulla cartina geografica e sarà la base per realizzare l’intera mappatura, attraverso maglie triangolari in rapporto ternario.

Una volta capite le distanze, è fondamentale, per ogni viaggiatore, conoscere la presenza di fiumi, rilievi montuosi ed elementi artificiali come strade ed autostrade da percorrere.

L’aerofotogrammetria e il telerilevamento

Qui vengono in aiuto due operazioni di ultima generazione come l’aerofotogrammetria e il telerilevamento.

La prima raccoglie degli scatti fotografici in rapida successione e super ravvicinati, grazie ad elicotteri e aeroplani che sorvolano il cielo.

Queste immagini sovrapponibili generano la rappresentazione tridimensionale del paesaggio: è un po’ il meccanismo dei cartoni animati che utilizzano la traccia di frame vicinissimi per creare immagini in movimento.

Il telerilevamento sfrutta invece gli infrarossi, i raggi ultravioletti e le onde elettromagnetiche generati dagli elementi terrestri e raccolti da strumenti tecnologici presenti all’interno di satelliti fluttuanti a centinaia di chilometri dal suolo.

Questi segnali vengono successivamente trasferiti a delle apparecchiature terrestri che li trasformano in vere proprie fotografie ed immagini della conformazione del territorio, della profondità di mari e fiumi e così via.

Conoscere la conformazione della Terra è fondamentale sia per attività legate al fabbisogno dell’uomo, come pesca e navigazione, agricoltura e allevamento, ma anche per conoscere e prevedere i movimenti naturali della crosta terrestre e dei fondali marini.

In questo modo, l’uomo può prevenire gli effetti disastrosi di calamità naturali come maremoti, terremoti ed eruzioni vulcaniche.

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Stufe e camini a pellet e legna le principali differenze ed il vantaggio rispetto al riscaldamento a gas tramite caldaia

Scaldare l’abitazione, specialmente nella stagione invernale, è essenziale per la buona salute e il comfort di chi la vive, ma si pone un dubbio: quale sistema scegliere.

Sul mercato si trovano le caldaie a gas, le stufe a legna e le stufe a pellet. Ognuno di questi combustibili ha i suoi punti di forza e i suoi aspetti negativi che possono confondere le persone. Meglio fare un’analisi approfondita delle caratteristiche specifiche, così da permettere un confronto tra i differenti metodi e optare per la soluzione ideale.

Il tipo di abitazione

Molto dipende dall’abitazione. Il luogo in cui si trova determina la necessità di fronteggiare un certo clima, il numero di stanze da scaldare indica come deve essere composto l’impianto, la possibilità o meno di costruire una canna fumaria e l’eventuale allacciamento alla rete del metano.

Inoltre la qualità degli infissi e dell’isolamento influiscono sui consumi. Nel caso si disponga di un immobile in affitto oppure con gli impianti già predisposti, allora si dovrà fare fronte a una scelta obbligata, negli altri casi si può scegliere con maggiore libertà.

Le caldaie a gas

Le caldaie a gas sono certamente le più diffuse grazie alla presenza della rete del metano nella maggior parte delle località italiane.

Basta fare un allacciamento, si ha un sistema abbastanza ecologico e si risparmia sulla bolletta.

Non bisogna occuparsi di fare rifornimento, ma si deve pensare ai periodici interventi di manutenzione che hanno un costo variabile a seconda della provincia in cui si trova la casa. Il prezzo del gas è compreso tra 0,85 euro e 1,20 euro.

Stufe e camini a legna o pellet

Le stufe a legna rappresentano il sistema più antico ed ecologico, con alcune caratteristiche in comune con il pellet. Come fare a scegliere tra i camini a pellet e quelli a legna?

Il primo non ha acqua e aria al suo interno, ma solamente sostanze chimiche che producono energia, a differenza del legno che è essiccato e compresso.

Il pellet consente di ridurre dell’1% la quantità di cenere presente nella stufa o nel camino alla fine della combustione e ciò consente di ridurre i lavori di manutenzione.

Economicamente il pellet ha un prezzo inferiore al legno, specialmente in rapporto al potere calorifico, nonostante subisca alcune variazioni in base alle stagioni.

Va presa in considerazione la possibilità di usufruire di incentivi fiscali per l’installazione di stufe a pellet che consentono di recuperare fino al 50% della spesa sostenuta.

Esaminando i prezzi si può facilmente comprendere la differenza: un bancale di legna costa 139 euro, mentre un sacco da 15 chilogrammi di pellet possono raggiungere i 4,50 euro. Infine la legna occupa più spazio del pellet.

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Facile.it: ecco quanto spendono le famiglie a Cremona

Facile.it, dopo lo straordinario successo ottenuto dai negozi su strada di Varese e Bergamo, sceglie Cremona (Corso Garibaldi 6) per aprire il suo terzo store in Italia (https://www.facile.it/store/cremona.html). All’interno del punto vendita, i cremonesi troveranno consulenti dedicati che li guideranno nell’utilizzo del comparatore e nell’identificazione delle offerte migliori su assicurazioni, finanziamenti e utenze domestiche.

In occasione dell’apertura del nuovo store, Facile.it ha esaminato, analizzando i dati raccolti attraverso il portale, quanto costa vivere a Cremona e quanto spendono gli abitanti per pagare mutui, prestiti, RC auto e moto, luce, gas e ADSL. Ecco cosa è emerso.

Assicurazioni auto e moto

I primi costi analizzati dal comparatore sono quelli assicurativi e, nello specifico, le polizze RC auto e moto. Secondo i dati dell’Osservatorio di Facile.it* relativi a novembre 2017, assicurare un’auto in provincia di Cremona costa, in media, 425,50 euro, mentre nel comune il prezzo sale a 454,62 euro, valori inferiori di oltre il 25% rispetto alla media nazionale. Se si passa a considerare il costo dell’Rc moto, invece, i centauri della provincia pagano mediamente 439,36 euro**.

Mutui prima casa

Altra voce di spesa messa sotto la lente da Facile.it è quella relativa ai mutui per l’acquisto della casa. Analizzando il valore dei mutui richiesti in provincia di Cremona nei primi 11 mesi del 2017 emerge che la richiesta media presentata dagli aspiranti acquirenti è stata pari a 119.497 euro e, se ci si concentra unicamente sui finanziamenti che i cremonesi hanno cercato di ottenere per comprare la prima casa, la cifra sale a 138.986 euro. I residenti in provincia di Cremona puntano a finanziare attraverso il mutuo, in media, circa il 66% del valore dell’immobile e intendono restare legati alla banca per circa 21 anni. Tra le tipologie di tasso richieste, quello fisso si conferma come il più scelto dai cremonesi (71,23% dei casi), seguito dal variabile (24,53%) e dal misto (2,36%).

Luce e gas

Ad incidere sulle tasche delle famiglie cremonesi ci sono anche le spese legate a luce ed gas. Prendendo a campione i consumi medi di una famiglia di tre elementi, l’ufficio studi di Facile.it ha stabilito che, nel corso del 2017, i costi sostenuti per l’energia elettrica sono pari a 639 euro (+8,9% rispetto al 2016) mentre se si guarda al gas la cifra sale addirittura a 1.040 euro (+1.7% se confrontato con il 2016).

Telefonia

Tra i costi presi in esame da Facile.it ci sono quelli legati alla telefonia fissa (voce e ADSL). Dall’analisi è emerso che, nel 2017, la spesa media sostenuta dalle famiglie cremonesi è di 338,34 euro, valore in calo del 4,2% rispetto al 2016.

Prestiti personali e cessioni del quinto

Un’altra delle spese che Facile.it ha considerato nella sua analisi dei consumi cremonesi è quella relativa ai prestiti personali e alle cessioni del quinto dello stipendio o della pensione.

Se si guarda ai soli prestiti personali, la richiesta media presentata nei primi 8 mesi dell’anno dai cremonesi alle finanziarie è stata pari a 9.903 euro, con un piano di restituzione di poco inferiore ai 5 anni (58 mensilità). Fanno capo a un abitante di Cremona e provincia il 3,5% di tutte le richieste di prestito presentate in Lombardia.

Esaminando invece i dati relativi alla cessione del quinto emerge un quadro diverso. Chi ha cercato di ottenere questa particolare forma di finanziamento ha chiesto, da gennaio ad agosto 2017, in media circa 16.300 euro, da restituire in un tempo davvero lungo: più di 8 anni (97 mensilità). In questo caso, fanno capo ai cremonesi il 3% delle richieste totali di cessione del quinto presentate in Regione.

«Prosegue il percorso di ampliamento della rete di store fisici a marchio Facile.it e dopo Varese e Bergamo abbiamo decise di aprire a Cremona» ha dichiarato Mauro Giacobbe, Amministratore delegato della società. «Il nuovo spazio, situato in Corso Garibaldi 6, offrirà ai cremonesi un’ulteriore opportunità di risparmio sulle spese della famiglia. Un team di consulenti dedicati sarà a disposizione di chi si recherà nel punto vendita per analizzare il suo profilo utente e aiutarlo a scegliere i prodotti migliori disponibili sul mercato. L’obiettivo è di comprendere meglio le esigenze dei clienti e dare la possibilità, anche a un pubblico non ancora abituato a usare gli strumenti di comparazione online, di ridurre le spese.».

 

*L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC auto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su 30.613 preventivi (2.427 nel solo mese di novembre 2017) effettuati a Cremona su Facile.it dai suoi utenti tra il 1 novembre 2016 e il 30 novembre 2017 e i relativi risultati di quotazione prodotti. I dati si riferiscono ai premi forniti dalle compagnie confrontate da Facile.it, disponibili su questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate.

 

** L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione RC moto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su 3.072 preventivi effettuati a Cremona su Facile.it dai suoi utenti tra il 1 novembre 2016 e il 30 novembre 2017 e i relativi risultati di quotazione prodotti. I dati si riferiscono ai premi forniti dalle compagnie confrontate da Facile.it disponibili su questa pagina: https://www.facile.it/come-funziona.html#compagnie_confrontate.

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Una zincatura elettrolitica a rotobarile di qualità elevata con Zep

Per proteggere i metalli dalla corrosione dovuta agli agenti atmosferici e al passare del tempo, la zincatura elettrolitica è un trattamento particolarmente efficace e che per questo motivo trova un largo impiego nel settore industriale. Il trattamento consiste nel ricoprire la superficie del metallo con uno strato di zinco, che viene elettrodeposto mediante bagno acido.

Specialista in questo tipo di zincatura è l’azienda Zep, che dagli anni ’70 è leader nel settore del trattamento superficiale dei materiali metallici. Affidandosi a questa azienda parmigiana si ha la possibilità di effettuare zincature esenti cromo esavalente, passivazione bianca, gialla e nera oppure ancora lubrificazione con oli interi o emulsionati allo scopo di aumentare la resistenza alla corrosione e conferire al manufatto un aspetto più gradevole dal punto di vista estetico.

Fra i diversi impianti a disposizione di Zep vi sono anche impianti di zincatura elettrolitica a rotobarile in grado di effettuare una zincatura rotativa con passivazione gialla, nera o azzurra. Tutti i prodotti Zep sono attentamente controllati mediante strumenti di misurazione degli spessori allo scopo di garantire al cliente il massimo della precisione, con uno strato di zinco il cui spessore certificato va dai 5 ai 100 micron.

Oltre alla zincatura elettrolitica, Zep è a disposizione dei propri clienti con altre tipologie di trattamento dei metalli fra cui stagnatura elettrolitica semilucida, nichelatura elettrolitica, elettrolucidatura delle superfici in acciaio inox, ossidazione anodica e cromatazione, solo per citarne alcuni.

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Natale a Napoli 2017: Concerto di Blandizzi a Palazzo San Giacomo

Sabato 23 dicembre, alle ore 12:00, tra gli eventi del “Natale a Napoli 2017”, il concerto di Lino Blandizzi a Palazzo San Giacomo dal titolo “Le note dell’arte”. Il cantautore, dopo vari eventi e un breve giro nei piccoli club con il suo “Solo Acoustic Tour”, si esibirà, per l’occasione, con la sua band in un concerto raffinato che rispecchia l’anima di un artista leggero e impegnato nello stesso tempo, che insegue da sempre percorsi difficili, sulla quale cerca di tracciare personali impressioni e riflessioni, dando sfogo con la sua voce intensa, alle domande sul presente e alla gioia di quei piccoli momenti quotidiani. Il suo viaggio spazia in diversi generi musicali che rende tutto sempre sorprendente, come le tante diverse dinamiche della vita. L’evento, voluto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo, si inserisce nelle visite guidate “Palazzo San Giacomo Porte Aperte”, dove ad accompagnare i visitatori nel palazzo comunale, ci saranno i tirocinanti del progetto Garanzia Giovani “Napoli Museo Aperto”, coadiuvati dai ragazzi del progetto Alternanza Scuola Lavoro, opportunamente formati. Già tante le richieste di prenotazioni arrivate online o presso l’ufficio pass di via Imbriani.
“Stare accanto agli altri, mai al di sopra degli altri”, questo è il messaggio che Blandizzi augura a tutti per un Buon Natale. Buon concerto!

Per prenotazioni: http://multimediale.comune.napoli.it/ticket/

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Tu credi agli oroscopi?

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  • 21 Dicembre 2017

Leggere il proprio oroscopo prima di iniziare la giornata è una piacevole abitudine che hanno tantissime persone. Ma cosa le spinge a cercare il proprio oroscopo in tv o sui giornali, e riporre speranze in quel che leggeranno al suo interno? Diciamo innanzitutto che la possibilità di scoprire in anticipo cosa riserverà il futuro è un qualcosa che affascina l’uomo da sempre, e per questo l’interpretazione degli astri rappresenta una opportunità davvero unica di poter ricevere in anticipo preziose informazioni su tutto ciò che ci attende nel corso dei giorni o settimane a seguire. Ovviamente, ciò che è importante è trovare una fonte affidabile ed in grado di fornire un oroscopo attendibile: tante volte infatti, capita di leggere un oroscopo e di constatare in seguito che nulla di ciò che questo preannunciava si è poi verificato nella vita reale, e di rimanere per questo delusi.

È importante comunque sottolineare che, anche se l’oroscopo in questione ha deluso sotto il punto di vista delle previsione, il problema non risiede negli oroscopi in sé ma nella capacità di chi li realizza di interpretare a dovere i segni ed i movimenti degli astri. Questo è il motivo per il quale è preferibile leggere sempre oroscopi proposti da professionisti del settore, in grado di interpretare a dovere segni e movimenti degli astri e tradurli in previsioni che si rivelano poi essere azzeccate. Paolo Fox è sicuramente uno dei più noti e rispettabili professionisti del settore, e la sua capacità di indovinare ogni previsione è ormai proverbiale, tanto che ogni settimana sono veramente tante le persone ad attendere il nuovo oroscopo Di Paolo Fox per poter capire in anticipo quali sorprese riservano i giorni e le settimane a seguire per quel che riguarda l’amore, il denaro e la salute. Molti infatti, sono coloro che attendono con impazienza di poter leggere questo oroscopo prima di sbilanciarsi nel prendere una decisione importante.

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