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Togliamoci il vincolo di essere costretti a pagare i diritti d’autore, adoperiamo un genere di musica libera da diritti

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  • 22 Gennaio 2012

Quando si utilizza un pezzo musicale per fare un lavoro, una presentazione, o semplicemente come sottofondo sonoro mentre lavoriamo in un luogo aperto al pubblico, è buona cosa assicurarsi che si tratti di musica libera da diritti. In caso contrario è necessario pagare dei diritti a coloro che hanno realizzato il pezzo.
Si trovano pezzi musicali, quelli appunto liberi da diritti, per i quali si deve pagare solamente il costo iniziale, ed è permesso riprodurre poi il pezzo tutte le volte che desidera e per tutto il tempo che si vuole. Non è più necessario pagare per ogni uso i diritti d\’autore alla SIAE. Il costo verrà sostenuto una sola volta e i testi si potranno riprodurre comunque in maniera regolare e seguendo la normativa.
E\’ possibile trovare dei pezzi di musica libera da diritti anche direttamente in rete. Si trovano siti che propongono brani di diverse lunghezze, realizzati in diversi formati, pensati anche perchè siano riprodotti da dispositivi digitali che sono dotati di una RAM limitata, per proporre una vasta scelta con una ampia possibilità di utilizzi. Parliamo di pezzi che possono diventare la colonna sonora di un video, il sottofondo musicale durante il lavoro un\’attività commerciale, la suoneria di un cellulare o la musichetta di un gioco per pc… gli utilizzi possono essere davvero tanti.

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