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Vernissage di dipinti e ceramiche per l’olimpionica della danza sul ghiaccio Matilde Ciccia

Dai pattini da ghiaccio a spatola e pennello: Matilde Ciccia, 10 volte campionessa italiana di pattinaggio sul ghiaccio, e con eccellenti piazzamenti a mondiali, europei e olimpiadi, ha sempre nutrito una passione irrefrenabile per l’arte pittorica. Passione che nel corso del tempo ha assunto un’importanza assoluta nella sua vita, insinuandosi nel cuore e nella mente, fino a trasformarsi in una necessità quotidiana.

Le opere di Matilde Ciccia spaziano da quadri realizzati con la tecnica dell’acquarello e dell’olio su tela, raffiguranti paesaggi stilizzati, distese d’acqua, ritratti, fiori, a ceramiche come vasi e statue, che possono nascere da blocchi di creta grezza oppure da oggetti già esistenti, successivamente interessati da personalizzazioni con smalti colorati.

«L’arte, come il pattinaggio sul ghiaccio, richiede un’elevata dose di impegno e dedizione – rivela Matilde Ciccia -. Tra quadri e sculture sono riuscita a trovare la mia dimensione. E in certi momenti, mentre dipingo immersa tra mille tonalità e sfumature o modello la creta, mi sembra di rivivere quel sentimento di leggerezza che provavo quanto volteggiavo alle olimpiadi, quasi il tempo non fosse mai passato. Il mio estro nei confronti della pittura – aggiunge – è una forte sensazione che esce spontaneamente e che ha bisogno di sfogo immediato. In questi momenti sento in me stessa un desiderio incontenibile di esprimere quanto i miei occhi vedono tra i colori immaginari e reali».

«Da una passionalità intima trae sole e luce anche se il vissuto profondo è spine, tormento, disconferma e solitudine – così commentava le opere di Matilde Ciccia il mai dimenticato Gabriele Mandel, direttore dell’istituto di discipline artistiche all’Università Iulm di Milano -. Essere non comuni, esser sensibili più di molti altri è un bene prezioso che non sempre rende, ma che comunque si paga; e si paga a caro prezzo. A noi però resta il piacere di bagnarci in questo mare azzurro, di trovare il paesaggio di collina fatto di atmosfera e di tecnica candide in bilico fra il costruito e l’improvvisato, tra il gravemente saputo e il naif. Un paesaggio che assolve pienamente il suo compito fuggendo alle necessità di un’accademia impaludata e greve senza tuttavia cadere nella usuale svenevolezza di un falso naif da bottega. È, insomma, pittura fatta col cuore, pittura che esprime un sentimento, che lo fa vivere in modo sano e chiaro, e così, solo col cuore e col sentimento, va vista».

Una selezione della collezione dell’artista e sportiva sarà esposta all’Evento Artistico, in programma per venerdì 15 novembre 2019, a partire dalle 19.00, presso Tucci Service Colorificio, in via Lomellina 5 a Milano.

Il vernissage aprirà con un aperitivo a buffet seguito dalla presentazione delle opere a cura di Matilde Ciccia. All’appuntamento presenzieranno: Mario Lavezzi, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Mario e Andrea Giuliacci, Enrico Beruschi, il Conte Claudio Bellavitis. La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre 2019 (dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00).

Per informazioni: 0236595059

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Grande successo di “Spoleto Arte 2015” a cura del Prof. Vittorio Sgarbi

Si riconferma anche per l’edizione 2015 il grande successo di “Spoleto Arte” a cura del Prof. Vittorio Sgarbi. Inaugurata Sabato 27 Giugno con un evento di forte risonanza mediatica in un affollatissimo Palazzo Leti Sansi, nel cuore di Spoleto. La prestigiosa esposizione diretta e organizzata dal manager Salvo Nugnes, ha visto la partecipazione della straordinaria artista Amanda Lear, che nell’occasione ha esposto numerose sue tele appartenenti a diversi periodi della sua vita da pittrice. Affianco ad esse, le suggestive opere di un ricco parterre di artisti contemporanei, italiani ed internazionali. Numerosi gli ospiti illustri che hanno preso parte al vernissage, come il Sindaco Fabrizio Cardarelli, il Vice Sindaco Maria Elena Bececco e l’Assessore alla Cultura Gianni Quaranta, noto regista e sceneggiatore, che vanta tra i suoi riconoscimenti un Premio Oscar e un Premio César.

Il Prof. Sgarbi spiega: «Spoleto Arte vuole essere un osservatorio dell’arte contemporanea, nel quale fanno parte un selezionato gruppo di artisti, con caratteristiche distintive e stili diversi, riuniti insieme in esposizione in un armonioso allestimento di generi espressivi diversi. Ho accettato di guidare la mostra di Spoleto Arte, complementare al Festival Dei Due Mondi, con l’obiettivo di far conoscere e riconoscere artisti giovani e meno giovani, dando voce alla loro libera creatività, talvolta soffocata».

Durante il vernissage, è stato presentato da Sgarbi il catalogo di “Spoleto Arte” realizzato da Leima Edizioni, che contiene tutte le opere in mostra e i testi del curatore, del direttore organizzativo, del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, del Presidente della Regione Catiuscia Marini e del Sindaco Fabrizio Cardarelli, nonché una sezione dedicata alla seconda edizione del “Premio Margherita Hack” svoltosi nel contesto di Palazzo Leti Sansi, Domenica 28 Giugno (Per info: www.margheritahack.it).

L’organizzatore Salvo Nugnes spiega: «Particolarmente cara mi è diventata la città di Spoleto con cui negli anni si è instaurato e consolidato un forte legame creando con le grandi mostre di Spoleto Arte una sinergia di successo. È per me motivo di soddisfazione personale e professionale poter organizzare, nella città dei Due Mondi, progetti ambiziosi per la promozione dell’arte contemporanea».

La mostra, patrocinata dall’Expo 2015, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Spoleto e dal Vittoriale degli Italiani, è visitabile ad ingresso libero fino al 27 Luglio 2015. Per maggiori informazioni, per scoprire tutti gli artisti in esposizione e per vedere le foto dell’evento inaugurale, visitare il sito www.spoletoarte.it.

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L’artista contemporanea Solveig Cogliani parteciperà a “Spoleto Arte” a cura di Sgarbi

Il centro storico della città umbra di Spoleto ospiterà dal 27 giugno al 27 luglio 2015 l’esclusiva mostra “Spoleto Arte”, allestita nel secolare Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato. L’evento, con vernissage in data sabato 27 giugno alle ore 18.30, è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes e curato dall’illustre Vittorio Sgarbi, ospite d’onore della serata insieme ad Amanda Lear, personalità poliedrica, attrice, cantautrice, presentatrice televisiva, ma anche originale pittrice ed espositrice in questa stessa mostra.

“Spoleto Arte” sarà allestita in concomitanza del Festival dei 2 Mondi, manifestazione che darà maggiore visibilità agli artisti contemporanei che espongono alla prestigiosa mostra le loro opere.

Tra questi troviamo la pittrice Solveig Cogliani, di cui scrive il Prof. Strinati: «La Cogliani è una pittrice che si è sempre guardata intorno raccogliendo spunti alla rappresentazione attinti dalle sue esperienze immediate desunte dall’osservazione dei luoghi e degli spazi in cui si trova a vivere e operare. Siamo adesso al Vittoriano e allora immediatamente vengono evocate immagini di presenze solenni visibili nell’area circostante.[…] C’è, nella pittura della Cogliani, il costante quesito inerente alla identificazione e all’identità. L’artista rappresenta con viva icasticità le cose e le persone ma tende a incuneare nella mente di chi guarda la dimensione pressoché opposta della sparizione e della perdita di quella identità che pure di fatto ci qualifica in questo mondo. […] La pittura della Cogliani ci appare per quello che è, un autentico inno alla pace e alla bellezza viste attraverso il filtro di una ricostruzione cromatica di luoghi e situazioni nel contempo amati e minacciati. Merito dell’artista è quello di farci vedere la realtà con i suoi occhi, che sono occhi di riscatto, pacificazione, quiete interiore e, per ricordare un passo celeberrimo della Tosca di Puccini, di “recondita armonia”».

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Grazia Azzali espone a Possagno le sue opere elogiate da Vittorio Sgarbi

La Prof.ssa Grazia Azzali, esponente di spicco dell’ambito artistico attuale, è stata tra i protagonisti più apprezzati della mostra collettiva “Riflessioni Contemporanee”, allestita all’interno della rinomata zona museale di Possagno, dedicata all’illustre maestro scultore Antonio Canova, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes. In occasione del vernissage inaugurale, il Prof. Vittorio Sgarbi ha partecipato come presenza straordinaria, esprimendo positivi elogi per la prestigiosa iniziativa.

 

L’Azzali manifesta una visione dell’arte ispirata da una proiezione cosmopolita ad ampio raggio, condotta seguendo una ricerca sperimentale sempre attenta e meticolosa, dove mai niente viene lasciato al caso e all’improvvisazione. La sua è un’arte impegnata sul piano etico e sociale ed ispirata da finalità profonde, di cui ella si rende convinta portavoce. Nel parlare in merito all’Expo, ha commentato con argomentazioni di spessore, sottolineando dei concetti di fondo molto significativi. In particolare, ha dichiarato: “A mio parere l’Expo 2015 può divenire il fulcro per il futuro sviluppo dell’Italia. Un’economia ecocompatibile e più equa porrà fine agli sprechi del passato e diverrà il simbolo di una nuova alimentazione, per tutti i cittadini del mondo. Nutrire ha diversi significati, non solo fisici, ma anche intellettivi. Arte e scienza devono coesistere e collaborare insieme per creare i cittadini del futuro“.

 

E ha aggiunto, in riferimento a una delle sue creazioni, collegabile ai temi portanti dell’Expo: “La mia opera d’arte dal titolo -Royal Baby- vuole essere una denuncia nei confronti di un mondo, che ha dimenticato la ricchezza della diversità biologica, in favore di una mostruosa omogeneità”. Scrive di quest’opera il critico d’arte Gianluigi Guarnieri: “L’Azzali crea una mostruosa sequenza di ibridi di -assurda generazione-, enigmi mutanti dell’io senz’anima. Nella continuità spaziale di un drammatico vuoto cosmico -Royal Baby- assurge a unico interprete di un futuribile creato, senza spazio né storia. Come corrugato oggetto radiante, fluttua nell’atmosfera oscura di una realtà ormai geneticamente modificata. Una folla di terrificanti sementi sembra, che inceda ad un passo di una drammatica danza, tramite ossessive movenze dinamiche, espresse da una ripetitiva ritmicità“.

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Vittorio Sgarbi curatore della mostra fotografica di grande successo “Da Pier Paolo Pasolini a Maria Pia Severi” esposta al Museo Casa Natale Gabriele D’Annunzio a Pescara

Si è svolto in data Venerdì 6 Febbraio dinanzi ad un nutrito pubblico, attento e partecipe, il vernissage della mostra fotografica intitolata “Da Pier Paolo Pasolini a Maria Pia Severi” curata dal critico Vittorio Sgarbi e allestita presso il pregiato contesto museale del Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio a Pescara, che resterà in loco fino al 4 marzo 2015 con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione Spoleto Arte.

La doppia personale vede l’esposizione dei magnifici scatti inediti realizzati dal maestro fotografo Roberto Villa al celebre regista Pasolini sul set cinematografico delle riprese del famoso film “Il fiore delle mille e una notte”, nonché le suggestive immagini d’autore create dalla Severi, sperimentando una tecnica innovativa, molto originale e di sorprendente effetto coreografico d’impatto visivo.

La casa dove nacque D’Annunzio è stata proclamata monumento nazionale nel 1927, per tutelarla come edificio di notevole interesse storico e per commemorare la madre del poeta, Lucia De Benedictis, che visse lì fino al 1917. D’Annunzio ha mantenuto sempre un legame radicato e inscindibile per la sua abitazione e la concepiva come un “santuario”. Attualmente la struttura, d’impianto settecentesco, ospita al primo piano, che fu di proprietà della famiglia D’Annunzio, uno splendido museo, mentre al secondo piano si trovano gli uffici della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, presieduti dalla Soprintendente Lucia Arbace. Il contesto istituzionale è spesso sede di importanti iniziative artistiche, visite guidate, mostre d’arte, conferenze ed eventi culturali di forte risonanza mediatica.

Sgarbi nel commentare l’illustre figura di D’Annunzio dice “D’Annunzio rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la cultura italiana e non solo. Ha vissuto buona parte del secolo più vivo, ha influenzato persone distantissime da lui, come Eugenio Montale e persino Claude Debussy, ha abbracciato il comportamentismo, l’estetica e il teatro fondendoli in una vita sola. Insomma un grande, come tutti i grandi non adeguatamente celebrato dal suo Paese”.

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Il re del noir Andrea Pinketts e le vedute metafisiche di Maria Franca Grisolia alla Milano Art Gallery

Maria Franca Grisolia rientra nel selezionato gruppo di artisti che esporranno in collettiva all’interno della rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery“, in via Alessi 11, nel cuore della città a due passi dal Duomo. L’evento è organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes dal 20 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015. Al vernissage inaugurale,in data sabato 20 dicembre alle ore 18.00, è prevista la partecipazione straordinaria di Andrea Pinketts, noto scrittore e personaggio televisivo.

Le basi culturali domenicane di Maria Franca Grisolia si fondono con la formazione e l’attività artistica sviluppata in Italia. La sua variegata produzione spazia dalla pittura ad olio, al disegno, alla china. Dipinge per esprimere idee e concetti, frutto di profonde riflessioni interiori, e propone una ricerca sull’universo femminile, sull’identità e la rappresentazione della donna in un mondo in cui sessualità, fantasia e sentimento si congiungono ad intreccio. Forma e colori sono utilizzati come strumento per esternare uno stato interiore attraverso il superamento dell’improvvisazione. La rappresentazione pacata ed austera, con la sua umanità dignitosa, è la celebrazione dell’essere umano con le sue debolezze e le sue diversità. Nei suoi lavori c’è una costante analisi, che alimenta la tradizione figurativa classica, nella consapevolezza che la conoscenza dell’arte antica è presupposto fondamentale per conoscere ed amare quella moderna.

Sullo stile peculiare che la contraddistingue è stato scritto “Nelle opere si aprono architetture di contorno fantastiche; scene e prospettive di vedute metafisiche e surreali, esaltate e valorizzate dalla luce e dai sapienti effetti tonali chiaroscurali. Lo spettatore viene indirizzato verso la memoria, alimentando la connessione con immagini acquisite dalla coscienza in una scrittura narrativa luminosa, che sorregge l’articolazione spaziale in una visione emotiva, che attinge suggestioni dall’inconscio. Lo spazio lascia filtrare nuove gamme cromatiche annunciate da luci colorate, che si inseriscono e si insinuano nei piani della figurazione, conferendo all’insieme forte impatto. Il colore mette in gioco emozioni che la mente non riesce sempre a porre sotto il suo controllo. Le figure si fanno metafore attraverso il segno, le cromie e la matericità densa e corposa. La costruzione nella quale la coscienza sfugge al suo stesso inganno visionario, si affida alla referenzialità tattile della materia ,senza però estraniarsi dall’elemento onirico e porgendo attenzione a un’analisi che accoglie e lascia affiorare un dettato intimista, frutto di una pittura intesa non soltanto come ‘lente d’ingrandimento’ con cui vedere il mondo, ma come arguto approccio conoscitivo verso l’altro da sé”.

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Asti: Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi presente al vernissage della personale di Luciano Berruti

Attesissima la prestigiosa mostra personale dal titolo “L’essenza del colore” del noto pittore Luciano Berruti, che sarà inaugurata in data Mercoledì 17 Dicembre alle ore 18.00, con esclusivo vernissage e la presentazione del professor Vittorio Sgarbi, presso il Museo Diocesano San Giovanni, in Via Natta 36 ad Asti, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. L’esposizione resterà allestita in loco fino al 30 Dicembre 2014.

Su Berruti è stato scritto “Tutte le immagini che dipinge sembrano viste attraverso un filtro che attenua le linee dritte, lascia indefiniti i contorni, ma soprattutto dona una dominante cromatica, che diventa quasi una sigla, un segno di riconoscimento della sua pittura. La sua arte è un dialogo con gli oggetti, con la natura, con le suggestioni di un tempo, di ricordi e di sottili emozioni, che si traduce in una rappresentazione, in cui il colore costituisce l’elemento determinante nella costruzione del quadro“.

L’artista racconta: “Mi sono avvicinato all’arte pittorica nella prima metà degli anni Sessanta, ma la mia attività è stata da sempre legata al mondo del colore. Ad Asti, il mio negozio d’abbigliamento era conosciutissimo e mi ha permesso di acquisire grande esperienza nell’ambito tessile della maglieria, del cashmere e di realizzare originali creazioni colorate, avvalendomi del prezioso filato, molto apprezzate da Zegna, Krizia, Valentino e Donna Karan. Il lavoro mi ha portato a viaggiare parecchio e a soggiornare nelle più affascinanti città d’arte italiane ed estere. L’assiduo e intimo contatto con i luoghi, in cui si respira e si valorizza al meglio la componente spirituale, ha accentuato in me il già consolidato feeling con l’elemento cromatico e mi ha spronato a dipingere opere, definite -emozioni allo stato puro-“.

Segni e raffinate orchestrazioni cromatiche, in armonia con le forme astratte e ariose, si ritrovano nei suoi dipinti, confermandone la delicata sensibilità e l’indubbio spessore creativo. Tutto poggia su dati di una realtà, che si piega alle sensazioni e si modifica alla propulsione della fantasia, fino a farsi linguaggio dialettico, tra la forza delle pennellate e la lieve gradualità della timbratura.

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Ad ammirare la mostra di Max Laudadio curata da Vittorio Sgarbi anche Giovanni Gelmetti l’ideatore della Giax Tower milanese

L’imprenditore immobiliare milanese Giovanni Gelmetti, sotto i riflettori per l’ideazione del grattacielo avanguardistico Giax Tower, è stato ospite al vernissage della mostra fotografica di Max Laudadio, storico inviato di Striscia la Notizia, dal titolo “Quattr’occhi sul Mondo” a cura di Vittorio Sgarbi, presso la Milano Art Gallery. Tra i numerosi presenti, illustri personaggi conosciuti del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport: Antonio Ricci, ideatore del noto tg satirico, la simpaticissima Anna Maria Barbera, diversi comici di Zelig, il fotografo di fama internazionale Bob Krieger, il cabarettista Enrico Beruschi, il maestro di canto di Amici di Maria De Filippi Luca Jurman e il campione olimpico Igor Cassina.

 

Gelmetti in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione dichiara “Apprezzo molto i lavori fotografici di Max Laudadio. I suoi scatti emozionano, sono carichi di energia, li trovo geniali ed originali” e continua “Ha saputo trovare una sua personale visione di vedere il mondo, tramite colorate e variegate lenti di occhiali“.

 

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Grandi consensi per il vernissage inaugurale della mostra di Piercarlo Malinverni “l’artista della Casa Reale dei Savoia”

 

Nell’esclusiva Milano Art Gallery in via Alessi 11 a Milano, si è svolto con grandi consensi il vernissage inaugurale della mostra “Le Dive nell’arte” di Piercarlo Malinverni, detto “L’artista della Casa Reale dei Savoia”, in data 23 marzo. La pregiata esposizione di opere, organizzata dal noto manager produttore Salvo Nugnes, resterà in loco fino al 7 Aprile. Hanno presenziato all’importante evento anche rinomati personaggi come lo scrittore Andrea Pinketts, che ha espresso significativi commenti di apprezzamento verso l’artista, un gruppo di comici della popolare trasmissione Zelig, la giornalista volto tv Mediaset Annamaria Consolaro, nonché rinomate personalità dal “sangue blu”.

 

Le opere sono in buona parte dedicate alle mitiche attrici e dive nazionali e internazionali del cinema degli anni cinquanta e sessanta, come simbolico omaggio a queste eteree ed eterne bellezze senza tempo, che vengono rievocate in tutto il loro ammaliante splendore attraverso le suggestive raffigurazioni. In tal modo Malinverni sviluppa un interessante legame in parallelo tra mondo del cinema e mondo dell’arte, intesi come universi intercomunicanti per diffondere un linguaggio espressivo universale, che si congiunge in armonioso intreccio con i messaggi subliminali inseriti nelle immagini rappresentate che l’occhio attento e sensibile dell’osservatore deve carpire e interpretare.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes, parlando dell’appassionata vocazione di Malinverni dice “Fin dal primo contatto di approccio conoscitivo con Piercarlo Malinverni ne ho da subito percepito la spontanea e innata propensione artistica. Ho colto in lui una personalità versatile e un’indole carismatica, attraverso cui si è cimentato nella duplice dimensione di autorevole professionista della medicina e di talentuoso artista dalla fantasiosa abilità creativa. All’appassionata vocazione per l’arte coniuga quella spiccata sensibilità, quella calorosa umanità, quell’intensa energia positiva, che dimostra anche nel ruolo di esperto medico, tracciando un significativo legame di connessione virtuale in perfetto equilibrio tra i due ambiti, seppur così diversi, per unirli ad intreccio simbolico nel suo percorso esistenziale“.

 

Nel novero  degli affezionati estimatori e collezionisti di Malinverni ci sono i membri della Casa Reale dei Savoia, che ormai da molto tempo lo seguono nel suo multiforme percorso e con i quali ha instaurato un rapporto di solida amicizia. Di loro racconta “l’incontro con i Savoia è datato negli anni, abbiamo frequentazioni comuni in Corsica, in particolare presso l’Isola di Cavallo. Inoltre, sono loro consulente medico di fiducia. Mi hanno commissionato diversi lavori, tra cui opere legate ad atmosfere e scenari marini ed altre creazioni connesse ad espressioni di matrice astratta, di tipo informale-materico, su cui attualmente sto concentrando la mia evoluzione di ricerca e sperimentazione“.

 

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Ospite la dottoressa Nicoletta Fiorese alla prestigiosa mostra di Luciana Matalon curata dal noto critico Vittorio Sgarbi

Nicoletta Fiorese, rinomata consulente del lavoro bassanese, è stata ospite di un grande evento cultural-artistico. Si tratta del vernissage della prestigiosa mostra personale dell’artista Luciana Matalon, curata niente di meno dal noto critico e scrittore Vittorio Sgarbi. Iscritta all’ordine dei Consulenti del Lavoro di Vicenza e conosciuta per la sua professionalità, diligenza e competenza, la Fiorese, svolge la sua attività nel suo studio privato a Cassola (VI) e si occupa della gestione delle risorse umane per conto di realtà imprenditoriali di piccole, medie e grandi aziende.  Sulla mostra dichiara “Apprezzo l’arte della Matalon, poliedrica artista di origini venete, di cui hanno scritto noti studiosi e critici d’arte, come Giordano Bruno Guerri” e continua “Sono rimasta molto compiaciuta di aver preso parte a questa straordinaria inaugurazione. Quando il lavoro me lo permette, partecipo con molto piacere ed interesse a mostre, conferenze ed iniziative culturali di questa portata”.

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Grande successo per la collaborazione tra il Caffè Pedrocchi e Promoter Arte per il vernissage della mostra di Amanda Lear a Padova

Ottima collaborazione tra Promoter Artee il Caffè Pedrocchi, che mercoledì 11 settembre 2013 ha contribuito all’eccellente riuscita del vernissage della mostra “Visioni” di Amanda Lear tenutasi presso la Galleria Civica Cavour a Padova. In questa occasione infatti, ha riscosso particolare successo il buffet offerto da Roberto Turrin, responsabile dello storico Caffè del centro patavino. Il manager Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte e organizzatore della mostra, si è dichiarato molto entusiasta dell’evento affermando che “È dal buffet che si decreta il successo di una mostra”.

A riguardo Roberto Turrin afferma “L’esposizione delle opere d’arte di Amanda Lear, è veramente un appuntamento importante. Abbiamo ritenuto d’obbligo partecipare a nostro modo” e ama ricordare inoltre che da sempre il Pedrocchi è considerato il “Salotto della Città” ed è ampiamente conosciuto per gli eventi cultural mondani che vengono realizzati all’interno e che spaziano dalla musica alla presentazione di libri alle cene di gala.

L’inaugurazione ha ottenuto un successo eclatante e ha radunato tante presenze illustri, tra esponenti istituzionali, giornalisti e vip che hanno potuto apprezzare la Lear in veste di talentuosa pittrice. Molti anche i fan e gli appassionati d’arte che hanno gremito la galleria e tutta la piazza per l’occasione, per poter presenziare all’importante evento.

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Grande successo per il vernissage di Luigi Galligani alla Milano Art Gallery alla presenza di Vittorio Sgarbi

Nella storica “Milano Art Gallery” in via G. Alessi 11 a Milano, Giovedì 19 Settembre si è tenuto il vernissage inaugurale della mostra personale “Mitologia Contemporanea” di Luigi Galligani, organizzata dal manager Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte, che durerà fino al 2 Ottobre 2013. All’evento hanno partecipato importanti personalità tra cui il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz e il professor Vittorio Sgarbi, che si è complimentato con l’artista apprezzandone le spiccate doti e la talentuosa versatilità dello stile creativo, scultoreo e pittorico nel recupero delle tradizioni arcaiche sul mito e le avventurose storie leggendarie, tramandate nei secoli e da sempre insite nel mondo dell’arte.

Galligani afferma “Ho una visione figurativa dell’arte e sono affascinato dal mito mediterraneo. La storia e il mito sono il mio filo conduttore dal quale traggo spunto per raccontare i miei pensieri e i drammi di oggi. Nel 2000 ho iniziato a lavorare a un innovativo progetto per creare un nuovo umanesimo, dove l’uomo torni ad avere la sua posizione di centralità universale“. La vocazione di Galligani nasce negli anni Settanta e si sviluppa dapprima nel disegno e nella scultura e in seguito si estende alla pittura. In riferimento alle tecniche strumentali utilizzate spiega “Parto dal disegno, che devo realizzare e concludere in completa solitudine. Sono un modellatore di materiali di tutti i tipi, che si prestano alla lavorazione come l’argilla, il gesso, la cera, il bronzo. La mia tecnica pittorica preferita è ad olio“.

L’organizzatore Salvo Nugnes dice “Le creazioni di Galligani sono frutto di uno stile caratterizzato dal moderno dinamismo e dall’esuberante e briosa capacità d’inventiva. Coniuga passato e presente con uno stretto legame virtuale, un filo conduttore che li unisce saldamente per risvegliare il senso di appartenenza ad un linguaggio mistico-allegorico universale“.

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Intervista al manager Salvo Nugnes Direttore di Agenzia Promoter sulla scelta vincente di organizzare importanti eventi artistico culturali a Milano anche nel periodo estivo

1)     Innanzitutto ricordiamo lo strepitoso successo del vernissage inaugurale della mostra della mitica Amanda Lear svoltosi il 31 luglio alla “Milano Art Gallery”;

 Direi, che la scelta coraggiosa di collocare un evento così altisonante per Milano nel pieno dell’estate ci ha assolutamente premiato ancora una volta. All’inaugurazione, oltre ai tanti vip e volti celebri, tra cui Elio Fiorucci, Alviero Martini erano presenti centinaia di persone, un pubblico davvero entusiasta venuto apposta per omaggiare la cara amica Amanda ed elogiarne il brillante talento pittorico. La mostra durerà fino al 24 agosto e lo storico contesto della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano è pronto per ricevere il folto gruppo dei visitatori.

2)     Perché la scelta di organizzare iniziative così prestigiose anche durante il periodo estivo?

 Penso, che a prescindere dal periodo stagionale, la voglia di partecipare a eventi e iniziative interessanti e arricchenti in ambito artistico culturale è sempre ai massimi livelli. Abbiamo ormai consolidato questa formula di successo e la gente la apprezza e interviene molto volentieri con un passa parola eccezionale. Ricordo come il 31 luglio 2012 sempre nel contesto della “Milano Art Gallery” abbiamo fatto un trionfale vernissage della mostra dedicata al grande maestro Gillo Dorfles il decano ultracentenario dei critici italiani, con un’affluenza di pubblico straordinaria e numerosi esponenti di spicco del panorama attuale, come Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Claudio Brachino, Alessandro Sallusti. E non dimentichiamo gli eventi del festival artistico letterario “Cultura Milano.it” che organizzo da tanto tempo anche nei mesi estivi alla “Milano Art Gallery” e in altre rinomate sedi cittadine con consenso unanime.

3)     Pensa che ormai le vacanze estive siano diventate meno rigide e rigorose come periodo di collocazione e quindi le città non si svuotano più come un tempo? 

Senza dubbio le abitudini e lo stile di vita si sono trasformati e la prassi consolidata della vacanza estiva fatta in un certo periodo preciso e definito è ormai decaduta, lasciando spazio a una visione più elastica e libera. Le ferie hanno collocazione eterogenea e frazionata durante l’arco dell’anno e quindi tanta gente in estate rimane in città e desidera trovare situazioni d’intrattenimento stimolanti e diversificate per rilassarsi e stare in gruppo divertendosi in modo sano e salutare.

4)     La crisi economica globale influisce sulla scelta delle vacanze? 

Ovvio anche la crisi e la scarsa disponibilità economica hanno un forte peso e hanno contribuito al decentramento del calendario vacanze fuori città. Di rimando le scelte collettive sono più forzate in generale e giocate al risparmio, privilegiando ferie brevi o rinuncia totale nei casi più estremi. I sondaggi in materia sono eloquenti e le città in estate rimangono assai popolate da un target vasto e vario di gente.

5)     Oltre a Milano in quali città ha organizzato eventi estivi di rilievo con positivo riscontro d’affluenza?

 Posso menzionare Padova, dove all’interno del Festival Artistico Letterario “Cultura Padova.it“, da me ideato, abbiamo organizzato in piena estate eventi davvero speciali con la compianta Margherita Hack, Umberto Veronesi, Vittorio Sgarbi, che hanno ricevuto un’accoglienza meravigliosa in contesti gremiti di pubblico, dal Palazzo della Ragione al Caffè Pedrocchi è stata una vera standing ovation per loro.

6)     C’è un segreto per descrivere la formula vincente di questi successi estivi così clamorosi nell’ambito degli eventi?

 Nessun segreto, ma semplicemente cito il nostro motto propulsore trainante di rendere la cultura e l’arte accessibili a tutti, in modo concreto e tangibile. Infatti, ogni evento è ad ingresso gratuito e le mostre sono visitabili ad ingresso libero. Pensiamo, adesso più che mai, alle consistenti difficoltà sociali. Bisogna dare un supporto reale e offrire a tutti l’occasione di un contatto diretto e ravvicinato con artisti e personaggi illustri senza discriminazioni e selezioni economiche di alcun genere.

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Il noto imprenditore Giovanni Gelmetti ideatore della Giax Tower, il grattacielo alla moda di Milano, incontra Amanda Lear

Dopo una fantastica serata di galà per l’inaugurazione della mostra “Visioni” della poliedrica Amanda Lear presso la prestigiosa Milano Art Gallery, l’eclettica pittrice saluta l’imprenditore Giovanni Gelmetti del futuristico grattacielo alla moda Giax Tower.

 Amanda ha potuto conversare con il noto imprenditore immobiliare dell’avveniristica Giax Tower, struttura di 25 piani che sta riscuotendo un grandissimo successo a Milano. La Giax Tower si inserisce nel contesto del quartier Maciachini, il nuovo quartiere di tendenza vicino al Parco Nord, uno dei polmoni verdi più belli di Milano. Davvero mozzafiato il panorama che regala il grattacielo in tutta la sua maestosità, la Lear ha anche potuto esprimere a Gelmetti il suo apprezzamento per questa innovativa forma d’arte.

Il noto imprenditore Giovanni Gelmetti ha ideato il grattacielo alla moda della città come punto di riferimento, di aggregazione e di svago, orientato al relax dei residenti grazie alle due piscine, al club house, alla spa, alla palestra e molto altro. La Giax Tower è inoltre facilmente raggiungibile dal centro storico, tramite la linea 3 della metro gialla ed è nelle immediate vicinanze dei principali accessi autostradali e ferroviari.

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Isola d’Elba, una passeggiata con i traghetti per la mostra d’arte

L’isola d’Elba apre le porte al turismo culturale con la mostra d’arte di Adriana Martorella, dal 25 luglio al 04 agosto alla Casa del Parco di Rio nell’Elba. Nello scenario dei colori naturali del mare e della natura rigogliosa dell’Isola d’Elba, sarà possibile ammirare le creazioni dell’artista che ha saputo coniugare la ricercatezza dell’antica tradizione pittorica all’ecologia dei materiali riciclati. Un’occasione in più per concedersi delle vacanze a Elba o una breve passeggiata sull’isola, che è facilmente raggiungibile dalla terraferma con i traghetti isola d’Elba. Le opere di Adriana Martorella saranno esposte a Rio nell’Elba a partire dal vernissage  di giovedì 25 luglio alle 18.00 fino al 04 agosto 2013. Gli orari della mostra all’isola d’Elba sono dal giovedì al sabato ore 10.00 – 13.00 e 16.00 – 20.00 e di domenica con orario 10.00 – 13.00. E’ possibile arrivare alla Casa del Parco di Rio nell’Elba dalle principali strade cittadine e dai porti dei traghetti per Elba.

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NYC 1998: Mostra Fotografica di Alessandro Gruttadauria a Catania

Catania: dal 21 al 30 Giugno 2013, dalle 09.00 alle 22.00, all’interno di Mignemi Mastro Fornaio sito in viale Vittorio Veneto n° 140, prende avvio, con il vernissage che si terrà venerdì 21 giugno dalle 21.30 alle 23.30, NYC 1998, mostra fotografica personale di Alessandro Gruttadauria. La direzione artistica sarà a cura della NISI event.
New York, terra degli eterni contrasti, città di grandi film, città di grandi amori e di mille misteri, ha ispirato l’artista nel lontano 1998 facendogli scattare 13 tra le foto più emozionanti del suo viaggio.
Fra scenari suggestivi, statue titaniche e ponti estesi, Alessandro, fotografo alle prime armi, immortalò quello che lo impressionò maggiormente, ed oggi, a distanza di anni, ha ripreso quelle foto per dare un senso a quel suo viaggio che si stava spegnendo dentro di se e che adesso, grazie a quegli scatti, ha ripreso a vivere e a diventare nuovamente limpido.
Immergiamoci in questo mio piccolo viaggio fatto di cemento e geometrie , di torri che sono diventate polvere e di gente che magari ho incontrato, e adesso riposano sotto quella polvere”.

CONTATTI STAMPA:
Nisi Samuela
[email protected]
ph: +39 347 3106 479

Alessandro Gruttadauria
www.alessandrogruttadauria.it

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‘Disinvolti’- Personale di Julia Maurer

Felici di ospitare un’artista unica, e le sue ‘donne’, meravigliose creature mostrate attraverso i suoi occhi.

Disinvolti è l’urlo muto della bellezza che, a labbra serrate, si staglia dall’inarticolato della notte, della selva, del corallo, di un riflesso cangiante di un amplesso di fuoco, financo dal chiarore invernale di un’industria moscovita.

Il concetto di “non coinvolgimento” la fa da padrone in questa riappropriazione tutta al femminile del proprio spazio cinetico incurante dell’approvazione del contenitore culturale, o del chiacchiericcio puntiforme nel quale un sorriso beffardo e, perché no, anche cattivo non è che una percezione esterna che si ferma alla frontiera di quei grandi occhi. Occhi che non guardano per coinvolgere, né per sedurre; occhi che esistono perché sempre appena nati, in quell’impeto di conquista dello spazio esistenziale che è la nascita stessa.

Dagli sfondi appena intuibili risale una marea di autodeterminazione quasi come “dovere dell’esistenza”, senza chiedersi come, senza programmare il proprio vissuto, senza sterili pianificazioni, senza vendersi, né tantomeno svendersi in nome di chissà quale futuro benessere.

Disinvolti è qui, è adesso…
Domani chissà, ma non importa, è questo il bello.

Julia Maurer è una designer ed artista tedesca che fin da piccola mostra amore per tutto ciò che è arte.
Affascinata dai colori, dalle molteplici combinazioni possibili, le tonalità che si possono ottenere dalle varie tinte, la magia del cambiamento con un tocco le danno un senso di infinito che le permette di osservare il mondo con gli occhi del creatore che ammira, scruta, interpreta e reinterpreta.

A cura di Linda Ferrari

http://bond-art-milano.blogspot.it/

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A Villa Baragiola sarà inaugurata “Tracce”, mostra personale della pittrice Michela Banfi

Sarà inaugurata sabato 11 maggio, alle 18.00, presso lo spazio espositivo temporaneo di Villa Baragiola, la personale di Michela Banfi, artista impegnata da diversi anni in una ricerca tesa a indagare le proprietà espressive della figura umana, simbolo ed emblema di una condizione universale.
Profondamente e intimamente legata alla tradizione pittorica italiana, Michela Banfi ha maturato uno stile personale capace di mettere in relazione elementi classici e dettagli di estrema modernità, ricreando atmosfere metafisiche in cui reale e irreale si fondono e si confondono.
Muovendosi su più piani di lettura, l’artista invita l’osservatore a calarsi in una dimensione definita da coordinate spaziali e temporali che appartengono al mondo del fantastico e del meraviglioso: luminosi spazi bianchi opalescenti accolgono, come una scena teatrale, personaggi che sembrano provenire da un passato remoto, come se affiorassero alla coscienza da un sogno o da un ricordo. Un graduale disvelamento di pensieri, sensazioni e pulsioni mai sopite che ritrovano vivacità nei colori caldi e sgargianti, nelle pennellate rapide e corpose, nelle graffiature che incidono il gesso ancora fresco lasciando trasparire la materia sottostante.
Un cromatismo acceso e un sapiente accostamento di tecniche pittoriche differenti rappresentano la cifra stilistica di un percorso giunto ad una consapevole maturità, un cammino mosso dalla volontà di cogliere la vera essenza delle cose valicando i confini della realtà sensibile per approdare ai significati e ai valori più profondi dell’esistenza.
Gli affetti, i legami con gli ambienti familiari e le esperienze che conducono l’individuo verso la maturità sono infatti i temi privilegiati dall’autrice, che spesso ricerca metafore esemplificative nel repertorio fiabesco della tradizione popolare. L’interesse per la letteratura per ragazzi e per la rappresentazione simbolica nei disegni infantili deriva dalla sua esperienza di insegnante nella scuola primaria ma anche, probabilmente, dalla condizione personale di donna e di madre. L’artista racconta con piacere di aver iniziato ad inserire nei dipinti i personaggi stilizzati alla maniera dei bambini prendendo spunto dai disegni dei propri figli; disegni conservati con cura nel corso degli anni e poi rielaborati in chiave artistica, aggiungendo un interessante elemento autobiografico allo svolgimento del racconto pittorico.
La mostra presentata a Villa Baragiola intende valorizzare un’artista varesina che si è distinta per originalità creativa, studio metodico e costanza, offrendo ai visitatori un taglio specifico della produzione più recente dela pittrice. “Tracce” è infatti una selezione di quelle opere che maggiormente affrontano il delicato tema dell’identificazione dell’Io attraverso le esperienze che hanno portato alla sua definizione. In queste tele, passato e presente, reale e immaginario, oggettività e soggettività, si rispecchiano l’un l’altro completandosi a vicenda, esortando chi osserva a partecipare attivamente alla definizione del senso compiuto del messaggio racchiuso nei tanti riferimenti simbolici. Un invito, rivolto dall’autrice con grazia e delicatezza, ad abbandonarsi al piacere di contemplare scene di grande armonia, figure femminili che si muovono soavi e leggere, teneri ritratti di bambini sognanti e interni domestici animati da curiosi e accattivanti personaggi di fantasia.
Opere che rivelano un desiderio profondo di comunicare sensazioni piacevoli e rassicuranti, di riportare la mente alla spensieratezza dell’infanzia, alla fascinazione sensuale o all’incanto di certi attimi di vita gelosamente custoditi nel ricordo. Le composizioni irradiano una gioia che è altro dal disimpegno; rivelano la volontà di affermare con forza uno stato d’animo che l’uomo contemporaneo rincorre affannosamente ma che difficilmente riesce a trattenere: la capacità di cogliere non solo la bellezza della vita ma anche la sua ciclicità, una consapevolezza necessaria per poter guardare al proprio futuro con serenità e ottimismo.

MICHELA BANFI è nata e vive a Saronno (VA).
Dopo anni di insegnamento nella scuola primaria si dedica esclusivamente alla pittura, arte per la quale ha sempre avuto grande interesse fin da bambina. Nel 2004 entra a far parte stabilmente del laboratorio “FARE ARTE” di Caronno Pertusella, il cui direttore artistico è il maestro Vanni Saltarelli.
Filo conduttore della sua pittura è la figura umana come simbolo esistenziale e sociale, una continua ricerca all’interno della “dimensione uomo”.
Ha partecipato a concorsi, mostre collettive e personali, ottenendo numerosi riconoscimenti e consensi di pubblico.
Sito personale:
www.michelabanfi.it

“TRACCE” – Mostra personale di Michela Banfi
11 – 26 maggio 2013
a cura di Emanuela Rindi
con la collaborazione del Comune di Varese

INAUGURAZIONE: SABATO 11 MAGGIO, ore 18.00
Spazio espositivo temporaneo di Villa Baragiola
Via Caracciolo, 46 – 21100 VARESE
ORARI
Venerdì 10.30 – 12:30
Sabato 15:30 – 18:30
Domenica 10.30 – 12:30; 15:30 – 18:30
Gli altri giorni su appuntamento ([email protected] | Tel. 338 719 66 66).
INGRESSO LIBERO

Ufficio Stampa: Rindi Art | [email protected]

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Souvenirs de la maison close

Personale di Drunkenrabbit
Sabato 6 Ottobre 2012
Vernissage dalle 18:00
“L’Oeil”, Via San Martino 12, Lodi

Le bambole di Linda Ferrari/ Drunkenrabbit vi attendono ansiose, saranno pronte ad accogliervi su tele dai colori forti, si mostreranno allo spettatore con il loro spirito gotico-fiabesco, e vi sproneranno ad aprire gli occhi su un eden in cui la mela è stata colta da molto tempo, i loro dettagli poco rassicuranti ma carichi di ironia vi trascineranno in un dialogo sulla condizione della donna critico-complice.

http://drunkenrabbit.jimdo.com/

Questa volta il coniglio ubriaco ha scelto una Galleria d’arte a forma di casa: “L’Oeil”, accogliente antro permeato di creatività di Valentina Guasconi.
(per saperne di più leggete a pagina 5 di Progetto-9 di Settembre 2011 http://issuu.com/eieleien/docs/p-9_sett)

Dal 6 Ottobre al 6 Novembre 2012

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Siamo Alla Frutta

Opening Domenica 12 Gennaio 2012
dalle 19:00

Sergeant Pepper’s, Via Vetere 9, Milano

12 Gennaio-26 Gennaio

Ci è piaciuto perchè è forte, e non le manda a dire. Non perdetevi una mostra che racconta con tagliente ironia il nostro quotidiano.
Critica ironica all’attuale momento del nostro Belpaese. Un tema talmente sentito che va anche visto, un tarlo nell’occhio contro quel senso d’impotenza a cui si reagisce solo agendo.

Antipasto di disfattismo, primi lamenti, secondi di disprezzo, contorno di insulti. E adesso siamo alla frutta. Questa è l’Italia di oggi. Possiamo farla a pezzi, spaccarla a metà, tagliarne anche i semi: ma il succo è che il sangue non ci porterà a raccogliere i frutti. Posiamo i coltelli, spremiamoci le menti, sfruttiamo ciò che sappiamo fare. Siamo alla frutta ed è ora di alzarsi: non solo da tavola.

Nato nel 1976 Giuseppe Grasso è da sempre un creativo e un fotografo che vive di passione per tutto quanto è creatività e comunicazione visiva. Passando attraverso gli studi d’arte inizia la sua carriera fotografica come assistente per poi appassionarsi alla comunicazione pubblicitaria. Dopo aver lavorato per anni in diverse agenzie pubblicitarie milanesi ricoprendo il ruolo di art director, la fotografia riappare nella sua vita aprendo le porte a una nuova visione del concetto di creatività: la fotografia artistica.

a cura di Linda Ferrari

Sergeant Pepper’s, Via Vetere 9, 20123, Milano

all info at 0258102814

www.bizarremind.com – [email protected]

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Dipingere su tela con le bombolette spray: a Milano la Castelli Gallery inaugura “Madame B”, mostra personale di Alessandro Zenok Lombardo.

Da sempre attenta ai giovani talenti emergenti e alle nuove tendenze artistiche che animano il panorama culturale italiano, la Castelli Gallery di Milano decide di dedicare la prossima esposizione a “Madame B”, personaggio femminile di grande fascino nato dalla fantasia di Alessandro Lombardo, in arte Zenok.
Writer, grafico e pittore, già negli anni Novanta Zenok si è distinto come uno dei protagonisti più promettenti dell’Aerosol-Art, disciplina artistica ormai giunta ad una propria dignità e autonomia stilistica. In anni più recenti, il giovane autore ha intrapreso un percorso sperimentale che lo ha condotto a elaborare un linguaggio autonomo, capace di congiungere la propria esperienza, maturata sui muri del contesto urbano, alla tradizione pittorica più classica, rappresentata dal quadro; una scelta che, per molti versi, rappresenta una sfida artistica e concettuale.
Con entusiasmo e libertà immaginativa, ma sempre con coerenza e rispetto per la tradizione, Alessandro si è cimentato con una realtà del tutto nuova, caratterizzata da dimensioni notevolmente ridotte e da una fruizione più intima e personale, che ha richiesto l’elaborazione di soggetti, temi e stili appropriati. Personaggi colorati, caricaturali, ironici e dall’aspetto fumettistico hanno iniziato ad affollare l’angusto spazio delimitato dalla cornice finchè, tramite un attento lavoro di sintesi e di riduzione, non è comparsa lei: Brigitte, “Madame B”, l’enigmatica e magnetica protagonista degli ultimi dipinti. E’ comparsa sulla scena con quella sicurezza che possiedono solo le grandi dive e con la determinazione di chi intende lasciare un’immagine indelebile di sé nei ricordi di chi l’ha incontrata.
Brigitte non corrisponde ai canoni classici e collettivi di “bellezza”: il naso imponente ed arcuato, l’enorme occhio languido e i fianchi formosi la rendono però “unica” e interessante, capace di catturare l’attenzione dello spettatore e di invitarlo a indulgere nell’osservazione del dipinto alla ricerca di particolari che ne rivelino la personalità. Madame B è semmai un’icona di stile e di femminilità, un’ammaliante seduttrice che si svela con sapiente e misurata maestria rivelando, di opera in opera, un carattere poliedrico e inafferrabile. Brigitte appare sempre a proprio agio nelle differenti situazioni in cui viene raffigurata, mantiene la propria compostezza anche mentre ci osserva, imperturbabile e distante, languidamente sdraiata su un letto o su una poltrona, ricordandoci le immagini più intense di Valentina disegnate da Guido Crepax e Milo Manara. Ma è nei contesti meno intimi, come i bar o i salotti, presumibilmente affollati, che mostra appieno la propria sensualità, fiera e consapevole: gli abiti raffinati che mettono in risalto il collo sottile e le spalle, gli ampi cappelli a tesa larga che in parte ne nascondono il viso, la ricercatezza dei gioielli e del trucco rivelano la cura con cui si è preparata all’appuntamento, l’attenzione con cui ha scelto il lato di sé che intendeva mostrare. Il gusto per i dettagli, in particolare per gli accessori, per la centralità e la caratterizzazione della figura femminile e, soprattutto, per il dinamismo impresso alla composizione da linee di forza oblique, rimandano all’opera di una pittrice che ha dedicato un’ampia parte del proprio lavoro alla fascinazione femminile: Tamara De Lempicka.
Brigitte non ha forse la fisicità delle donne dell’artista polacca ma ne riprende la posa innaturale, lo sguardo ora distratto ora malizioso, la ricercatezza e, più di ogni altra cosa, la modernità, ossia il desiderio di essere ritratta come un emblema di questo spazio e di questo tempo. La forza comunicativa del personaggio risiede proprio nella sua contemporaneità, per quanto ideale.
Madame B sembra volerci guidare nel gioco della seduzione per svelarcene il fascino; seduta al tavolo, difronte ad un calice di vino, ci osserva silenziosa domandandosi, forse, se ci abbandoneremo con la fantasia alla bellezza del suo mondo dai colori vivaci e sgargianti, cogliendone l’aspetto più ludico e superficiale, o se sceglieremo di cogliere quelle verità spesso taciute che appartengono tanto al suo mondo quanto al nostro: la fragilità nascosta dietro al velo della vanità, l’incessante ricerca dell’altro e il timore del suo giudizio, la malinconia e la struggente solitudine dei momenti di attesa.

ALESSANDRO “ZENOK” LOMBARDO nasce il 18 dicembre del 1978 a Campi Salentina, in provincia di Lecce.
Cresciuto in un ambiente aperto e creativo (entrambi i genitori sono esperti maestri vetrai) non segue un percorso scolastico prettamente artistico ma l’innato talento e la sua forte vena artistica lo spingono fin da giovanissimo ad intraprendere un percorso di studio e di ricerca da autodidatta.
Libero dai rigidi schemi delle scuole d’arte, nei primi anni 90 si affianca al neonato movimento dell’Aerosol-art facendosi notare per il suo lettering e per i suoi personaggi che diventano da subito punto di riferimento stilistico per tanti giovani graffitisti italiani e che gli permettono di confrontarsi con graffitisti di fama internazionale.
Dal 1996 ad oggi, molte le partecipazioni ad eventi e manifestazioni di importanza nazionale, numerose le apparizioni su riviste specializzate, interviste, commissioni televisive ed esibizioni dal vivo.
Nel 2004 realizza le prime opere su tela con la tecnica dello spray per l’evento internazionale “Airbrush 04” a Milano. Da lì a poco, molti progetti prendono vita e dalla strada, animando luoghi senza identità né colore, viene accolto nelle gallerie d’arte, maturando uno stile distinto e riconoscibile.
Sito personale:
www.alessandrozenok.com

“Madame B” – Mostra personale di Alessandro Zenok Lombardo
Dal 5 al 16 novembre 2011
a cura di Emanuela Rindi

Inaugurazione: sabato 5 novembre, ore 19.00

Castelli Gallery
Via Cerano, 15 – 20144 MILANO
Orari:
Tutti i giorni dalle 7:30 alle 2:00.
INGRESSO LIBERO
www.castelligallery.it

Ufficio Stampa: Rindi Art
[email protected]

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Il ritmo sensuale della pittura alla Castelli Gallery di Milano con “ROSSO REGGENTE”, mostra personale di Nicoletta Magnani.

Mercoledì 5 ottobre 2011, alle ore 19.00, la Castelli Gallery di Milano inaugurerà “Rosso Reggente”, a cura di Emanuela Rindi, mostra personale di Nicoletta Magnani, eclettica artista varesina dalle personalissime soluzioni e invenzioni compositive che le permettono di trasporre sulla tela i ritmi della musica e le sensazioni del corpo.
Da sempre affascinata dal rapporto tra entità universalmente contrapposte e dal confine, spesso labile, che distanzia dicotomie apparentemente inconciliabili, negli anni Nicoletta Magnani ha individuato soggetti e tematiche psicologiche che le consentissero di elaborare un proprio percorso espressivo avvalendosi di tecniche e linguaggi propri di diverse discipline, dalla pittura alla musica alla scrittura.
In ambito pittorico, musicalità e gusto per il racconto sembrano guidare la mano dell’artista nel descrivere situazioni in cui il reale e l’immaginario si fondono in un’unica visione, dando vita ad una dimensione del tutto nuova in cui la razionalità si confronta con la soggettività portando alla luce quella parte dell’Io più profonda e misteriosa.
Figure femminili solitarie e malinconiche, disegnate in chiaroscuro con perizia iperrealista, vengono così sospese in uno spazio indefinito, liquido, permeato da un’energia vibrante che, non essendo costretta nella cornice, si espande nello spazio circostante, richiamando con forza straordinaria la partecipazione dello spettatore. Una partecipazione, però, sempre richiesta e mai imposta. Al rigore formale della resa anatomica fanno da contrappunto colorati e fantasiosi elementi grafici bidimensionali che si muovono nello spazio liberi e sinuosi; un vivace contrappunto visivo che determina soprattutto il “ritmo” della fruizione dell’opera, suggerendo a chi osserva di alternare momenti di stasi e di riflessione, scaturiti dall’osservazione del soggetto, a piacevoli momenti di abbandono in cui seguire il leggero movimento ondivago che caratterizza l’intera composizione.
Da sempre alla ricerca di nuove formule espressive e nuovi progetti in cui convogliare e far dialogare tra loro i suoi molteplici interessi, recentemente Nicoletta ha dato vita ad un ciclo che potremmo definire “pittorico-musicale”, il cui primo esemplare sarà esposto in anteprima alla Castelli Gallery.
Si tratta di “BWV 1008”, dipinto che riprende un fotogramma tratto dal film “Il danno” di Louis Malle, interamente progettato e realizzato durante l’ascolto della seconda Suite per violoncello di Bach, BWV 1008; un progetto che prevede la realizzazione di altre cinque opere pittoriche ispirate alle rispettive Suite del celebre compositore e di cui, in futuro, sarà interessante seguire gli sviluppi.

Nata a Reggiolo, nell’Emilia, e residente a Varese da molti anni, Nicoletta Magnani è flautista, violoncellista e apprezzata cantante, scrive poesie e racconti brevi, è laureata in Architettura al Politecnico di Milano ed è entrata a far parte di diritto nel Circolo degli Artisti di Varese. I suoi quadri sono stati pubblicati su prestigiose riviste, come Elle Decor e Grazia Casa, ed ha partecipato a concorsi artistici e letterari.
Sito personale dell’artista:
www.nicolettamagnani.it

“ROSSO REGGENTE” – Mostra personale di Nicoletta Magnani
Dal 5 al 15 ottobre 2011
a cura di Emanuela Rindi
Inaugurazione: mercoledì 5 ottobre, ore 19.00

Castelli Gallery
Via Cerano, 15 – 20144 MILANO
Orari:
Tutti i giorni dalle 7:30 alle 2:00.
INGRESSO LIBERO
www.castelligallery.it

Ufficio Stampa: Rindi Art
[email protected]

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GENTE DI CINEMA

mostra fotografica
GENTE DI CINEMA
registi, attori, sceneggiatori, compositori, produttori, scrittori ed editori
che hanno fatto grande il cinema internazionale ritratti dal fotografo Claudio Moschin

da Christian De Sica a Pupi Avati, da Franca Valeri a Vincent Cassel,
da Stefano Accorsi a Gabriele Muccino,
da Bruno Bozzetto ad Aldo, Giovanni e Giacomo

5 – 14 ottobre 2011

Atelier Gluck Arte
Via Cristoforo Gluck, 45 – Milano
Info www.ateliergluckarte.org – Tel: 331.9963519
INGRESSO LIBERO

A partire dal 5 ottobre 2011 (con vernissage alle ore 19.00) l’Associazione Culturale Atelier Gluck Arte ospita una mostra personale del fotografo-giornalista Claudio Moschin. Oltre una sessantina di ritratti di attori e registi, sceneggiatori, musicisti e produttori, una “carrellata” straordinaria di visi intensi, mai banali, sempre raccontati nella loro spontaneità, volti senza trucco e senza posa.
Ritratti di grande formato che appaiono come finestre virtuali su un mondo, quello del cinema, sempre affascinante e spesso considerato misterioso. Fotografie sospese come intuizione di un fugace ed indifeso stato d’animo, cronaca silenziosa di un attimo che racconta l’uomo o il suo copione. L’intensità delle fotografie in bianco e nero svela volti a cui nessuno ha dato il “Ciak!”, così come nel palcoscenico dell’umanità l’obiettivo del fotografo rivela la maschera della vita.
Ecco allora apparire ad esempio Aldo Baglio in posa “seriosa”, Christian De Sica e Carlo Verdone stupiti, la bellezza di Marisa Berenson, Tilda Swinton, Vittoria Puccini, Laura Morante e Claudia Gerini, i pensieri di Ferzan Ozpetek, Ennio Fantastichini e Ivan Cotroneo, il carisma personale di Bernardo Bertolucci e Marco Bellocchio, la risata di un grande Arnoldo Foà e per concludere un cordiale omaggio dovuto al grande Mario Monicelli.
Inoltre, grazie alla collezione dell’Associazione Atelier Gluck Arte, che conta più di 5000 pezzi, molte fotografie saranno corredate dai manifesti cinematografici originali delle opere più rappresentative di ogni personaggio. Ecco quindi il volto intenso di Monicelli risaltare a fianco del manifesto originale de L’Armata Brancaleone, quello androgino di Tilda Swinton vicino a quello di Orlando e quello pensoso di Bernardo Bertolucci accendersi coi colori di Ultimo tango a Parigi o ancora l’insolito trio formato dall’editore Sergio Bonelli, l’attore Giuliano Gemma e il disegnatore Claudio Villa rendere omaggio al loro Tex Willer. Una mostra dentro la mostra che omaggia il grande cinema con la C maiuscola.

La mostra conterrà anche un omaggio all’editore Sergio Bonelli recentemente scomparso, anche lui in un certo senso “persona di cinema”. Accanto al suo ritratto fotografico saranno esposti quelli del disegnatore Claudio Villa, copertinista ufficiale di Tex Willer, quello di Giuliano Gemma, interprete del ruolo di Tex Willer nel film di Duccio Tessari di cui sarà esposto il manifesto originale.

Vernissage
Mercoledì 5 ottobre 2011
dalle ore 19

L’evento è realizzato con la collaborazione di Shabby Cupcakes – Homemade cakes, cookies & cupcakes; cake filling mix & match

in collaborazione con

Contatti utili
Associazione Culturale Atelier Gluck Arte
Via Cristoforo Gluck 45, Milano
www.ateliergluckarte.org

Ufficio Stampa e Direzione Artistica Rosaspinto
Indira Fassioni
+39/3338864490
[email protected]
www.rosaspinto.it
HTTP://WWW.FACEBOOK.COM/PAGES/ROSASPINTO/107767055930798

Ufficio stampa Atelier Gluck Arte
Enrico Ercole
349/5422273

Shabby Cupcakes Milano
http://shabbycupcakes.altervista.org
[email protected]

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“CON LE RUOTE A MEZZ’ARIA”

ROSASPINTO
presenta:

Venerdì 20 Maggio 2011, ore 19.00

“CON LE RUOTE A MEZZ’ARIA”
mostra fotografica di Dario Ponzo
a cura di Indira Fassioni

c/o Le Biciclette Art Bar

Acrobazie in volo e aspirazione all’assoluto.
Lo skateboard come via di fuga e strumento di salvezza. 15 immagini di poesia urbana.

Dario Ponzo, classe 1982, vive a Milano. Dice di sé: «Posso considerare la fotografia come il più bel dono che mi ha fatto la vita. A ventitré anni ho ricevuto per la prima volta in regalo una compatta. Da quel giorno fino ad ora si è scatenato un turbine di emozioni, un crescendo inaspettato: dalla compatta ad un’entry-level, da un’entry-level ad una macchina fotografica professionale. Un passaggio del tutto naturale, come la voglia continua di confrontarsi. Questa è stata la mia scuola».

La mostra fotografica di Dario Ponzo “Con le ruote a mezz’aria”, a cura di Indira Fassioni, propone quindici fotografie che hanno la leggerezza dell’etere e la concretezza dei corpi delle persone ritratte. Quindici scatti sospesi tra terra e cielo: l’uomo prova a volare e a dominare l’impalpabile.

Snowboard, skate e surf non hanno in comune solo una tavola, ma un elemento: l’aria. Questi tre sport solitari, nelle parole del fotografo, mettono in contatto profondo con la natura e permettono di fluttuare nello spazio per brevissimi istanti. Un contatto che si può trovare ovunque, non solo nelle grandi città.

Per questo Dario Ponzo si è sempre sentito attirato verso le piazzole di cemento piene di scivoli ovunque si trovasse. Durante il suo ultimo viaggio in California Dario ha utilizzato lo skate park di Santa Barbara come scenario, soffermandosi a parlare e a sognare con gli skaters.

La colorazione vintage delle fotografie è una precisa scelta estetica: chiunque può guardare le immagini attraverso un paio di immaginari occhiali da sole.

Chissà che questa non sia l’occasione per scoprire lo skate e le piccole grandi possibilità che l’uomo ha, tutti i giorni, per “volare”, avvicinarsi al cielo e a se stesso.

Dj set D’AN (Turpe / Djpersignora)

Le Biciclette Art Bar + Ristorante
Via Gian Battista Torti, 1
Milano

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“Karussell gen Osten & Ornamented with Trophies” Fragilecontinuo presenta Irina Von Brota

Ventisei personaggi, un dipinto, tre brani, un testo poetico per un progetto multidisciplinare in mostra dal 13 al 29 maggio 2010

“Karussell gen Osten & Ornamented with Trophies” è un libro d’artista accompagnato da un cd musicale che ho prodotto nel 2009. Il progetto è stato presentato a Londra presso il London College of Communication nel giugno del 2009 ed è stato ulteriormente sviluppato producendo una serie di ventisei stampe. Ho voluto dare enfasi alla presenza dei ventisei  personaggi principali (gli elementi delle stampe) che appaiono nel dipinto e gli eventi narrativi in esso presenti. Ogni personaggio ha infatti un ruolo che lo collega agli altri sviluppando la trama narrativa dell’opera. Testo e musica nascono strettamente connessi al dipinto e ne sono parti complementari. Il libro è dunque una sorta di mappa poetica che permette una diversa e più approfondita partecipazione visiva del dipinto.”

Così Irina Von Brota descrive il progetto in mostra dal 13 al 29 maggio 2010 a Fragilecontinuo, progetto che nasce inizialmente dall’esigenza di rivelare almeno in parte la poetica delle sue opere pittoriche. È infatti proprio la pittura – acrilico e olio su tela, amalgamati al collage – il perno del suo personale percorso artistico e creativo che, da questa, è poi in grado di approdare alla performance multimediale, passando attraverso la creazione di soundscapes che circondano la fruizione visiva.

Un percorso particolarmente originale, che si rivela estremamente complesso e multistratificato, nel suo essere condotto all’interno della più alta tradizione pittorica italiana pur rivolgendosi, allo stesso tempo, alle forme più avanzate della ricerca artistica contemporanea. È infatti il collage la cifra stilistica caratteristica: una programmata opera di decomposizione e ricomposizione di frammenti di immagini che si sovrappongono in turbini di significati, infiniti piani di fuga, pur rimanendo intrinsecamente pittura.

INFORMAZIONI GENERALI

Chi           Irina Von Brota
HYPERLINK “http://www.myspace.com/irinavonbrota”http://www.myspace.com/irinavonbrota
Cosa    Karussell gen Osten & Ornamented with Trophies
Dove    Fragilecontinuo
HYPERLINK “http://fragilecontinuo.blogspot.com/”http://fragilecontinuo.blogspot.com
Vicolo de’ Facchini 2/a (angolo via Mentana), Bologna
Quando    Vernissage 13 maggio 2010 – ore 21.00
Mostra 13 – 29 maggio 2010
Contatti    Elisa Visentini
[email protected]
335.7413307

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Arte, interazione, comunicazione:

Dal 28 maggio al 16 giugno 2009, in mostra “Transmissionz”, installazione site-specific dell’artista canadese

Parte dalla complessità dell’interazione tra esseri umani la ricerca artistica di Paul Aloisi – a.k.a. TheSnowyOwl –, artista canadese con un particolare interesse per la comunicazione indagata attraverso l’analisi di spazi pubblici, architetture, testi, in un collage di frammenti che nel tutto ricompone le relazioni tra le parti anche attraverso l’uso di un linguaggio interdisciplinare, che spazia dalla scultura, all’utilizzo di diversi media, fino ad arrivare all’installazione.

Proprio la centralità del posto occupato dalla comunicazione nella sua ricerca artistica fa sì che Paul Aloisi prediliga gli spazi pubblici come luoghi di creazione, in cui fondamentale diventa l’apporto attivo del pubblico. È nell’interrelazione, infatti, che avviene quello scambio di messaggi, idee, energie che, nei suoi precedenti lavori, venivano condensati nelle icone- simbolo delle torri di trasmissione, metafore del corpo umano e della sua capacità di inviare e ricevere segnali.

In “Transmissionz”, installazione site-specific realizzata per Fragilecontinuo, Paul Aloisi si propone di visualizzare e rendere tangibile l’architettura primordiale delle infrastrutture comunicative, alla ricerca della presenza di energia umana nelle lunghezze d’onda che ci avviluppano. La creazione è intesa come un work in progress che il pubblico potrà vedere in itinere visitando lo spazio.


INFORMAZIONI GENERALI

Chi Paul Aloisi a.k.a. TheSnowyOwl
http://www.thesnowyowl.com
Cosa “Transmissionz” – Personale
Dove Fragilecontinuo
http://www.fragilecontinuo.blogspot.com
Vicolo de’ Facchini 2/a (angolo via Mentana), Bologna
Quando
Vernissage 28 maggio 2009, dalle 20.00
Mostra 28 maggio – 16 giugno 2009
Contatti    [email protected]
328.0560069/335.7413307

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