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venezia Archivi - Comunicati stampa e News

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Anytime Fitness: siglato accordo di sponsorizzazione con l’Umana Reyer Venezia

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  • 13 Dicembre 2019

In concomitanza con la recente apertura del ventesimo club in Italia, a Marghera, nella città metropolitana di Venezia, il colosso del franchising Anytime Fitnessprimo franchising al mondo nel fitness, stipula un accordo di sponsorizzazione come partner sportivo, degli spazi del palasport “Taliercio”, casa di Umana Reyer.

Una collaborazione che si pone come ulteriore momento di radicamento al territorio veneziano da parte della catena di franchising: l’obiettivo è quello di contribuire alle attività della città metropolitana, dare visibilità al brand e di puntare sulla valorizzazione di realtà sportive come quella della società di basket. La Umana Reyer rappresenta, infatti, la principale società di pallacanestro della Venezia Metropolitana e milita in Serie A. Nel suo palmarès vanta quattro scudetti, conquistati nelle stagioni 1941-42, 1942-43, 2016-17, 2018-19 e la FIBA Europe Cup 2017-2018.

«Abbiamo scelto di puntare sulla sponsorizzazione di una società sportiva di questo livello in quanto rappresenta una realtà importante nel panorama nazionale e siamo certi ci saprà dare grandi soddisfazioni!» commentano Domenic Mercuri e Rino Centrella – Master Franchisee di Anytime Italia.

Il network di palestre arrivato in Italia tre anni fa e già formula di successo negli USA dal 2002, conferma il proprio posizionamento attraverso l’accordo con la società sportiva, che si articola nell’inserimento del marchio Anytime Fitness su un apposito led, posizionato sull’anello principale del Palasport “Taliercio” di Mestre. Si parla di 4 moduli per un totale di 36 metri, visibili durante tutte le gare casalinghe del girone di andata: 19 match, tra regular season, EuroCup maschile, regular season Serie A1 femminile e regular Season EuroCup femminile.

Un importante accordo che consolida la presenza dell’azienda leader internazionale del settore Fitness nel territorio veneziano e supporta la recente apertura del club Anytime Fitness a Marghera – Piazza Mercato 50.

IL MODELLO ANYTIME FITNESS

Anytime Fitness è il più grande franchising del fitness al mondo. Nato negli USA nel 2002, conta oltre 4.500 club in 37 Paesi – dal Canada al Giappone, dal Qatar all’Australia, dal Regno Unito al Cile – con più di 4 milioni di iscritti. In Italia è arrivato nel 2016, per volere di Domenic Mercuri e Rino Centrella, co-fondatori di Anytime Italia s.r.l, a cui si è aggiunto successivamente il terzo socio, Daniel Pagnoni. Nel giro di tre anni hanno già avviato ben 20 club lungo tutto lo Stivale. Il successo del modello proposto da Anytime Fitness è testimoniato anche da importanti riconoscimenti come il conseguimento, nel 2014 e per le tre edizioni successive, del primo posto nella classifica “Entrepreneur Franchising 500”, che ogni anno premia il “Miglior Franchising nel Mondo” per solidità finanziaria e tasso di crescita.

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Eventi Salute e Benessere

Anytime Fitness, il primo franchising al mondo per palestre, apre il suo primo centro nel Triveneto

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  • 30 Ottobre 2019

La rivoluzione del fitness arriva nel Triveneto e, in particolare, nell’area metropolitana di Venezia, a Marghera. Anytime Fitness, il più grande franchising al mondo per palestre, apre il primo club in Veneto attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, in Piazza Mercato 50.

Ambienti ultramoderni distribuiti in una struttura di 470 metri quadri: uno spazio su un unico piano, con un’area fitness, spogliatoi, zona cardio e sala pesi. Ottimi i riscontri già ricevuti: la palestra di Marghera, da luglio ha registrato in fase di prevendita un’accoglienza incredibile con più di 200 persone preiscritte appartenenti ad una fascia d’età molto ampia.

Come da format, il centro sarà aperto tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24, festività comprese. Anytime Fitness, marchio del fitness nato nel 2002 negli Stati Uniti d’America, punta infatti sull’alta qualità della sua offerta e sulla massima flessibilità degli orari, per venire incontro in maniera efficace alle esigenze dei clienti. Il tutto con prezzi equilibrati, lontani dalle proposte high level dei club più sofisticati, ma anche dalle formule low cost delle palestre più economiche e iper-affollate.

Anytime Fitness è la palestra per tutti, sempre. Perché i centri Anytime Fitness sono pensati affinché tutti, ad ogni età, possano trovare la risposta più efficace all’allenamento di cui hanno bisogno. I corsi spaziano quindi dal mondo aerobico a quello anaerobico: da zumba e total body alla ginnastica dolce e posturale.

A prendersi cura di ogni cliente sono personal trainer competenti e preparati, laureati in scienze motorie e con lunga esperienza professionale. La loro presenza è fondamentale non solo come accompagnamento durante l’allenamento, ma anche per favorire la socializzazione di ogni nuovo iscritto. Entrare a far parte di un centro Anytime Fitness, infatti, significa accedere ad un ambiente accogliente, con una community globale, in cui molto spesso vengono organizzate anche attività aggregative al di fuori del club.

Inoltre, grazie alla chiavetta magnetica che viene consegnata al momento dell’iscrizione, ogni iscritto può accedere a ogni centro nel mondo, in qualunque momento. Il tutto con la massima sicurezza: ogni club, anche quello di Marghera, è infatti video sorvegliato h. 24.

Ma il vero fiore all’occhiello delle palestre di Anytime Fitness sono i macchinari di ultima generazione che regalano una fitness experience altamente coinvolgente e interattiva, come il sistema modulare per l’allenamento funzionale ed il training in sospensione Queenax.

Ma non solo. Grazie all’App – ad uso esclusivo dei soci – sarà possibile inserire i dati personali e programmare il proprio allenamento avendo a disposizione video, esercizi, recuperi suggeriti e l’archivio degli allenamenti già svolti. Un database personale con cui sia il corsista che il personal trainer possono sempre monitorare i progressi fatti ed interagire fra loro.

E anche per l’allenamento a corpo libero c’è tutto ciò che serve: dalle palle mediche agli elastici a muro, dalle battle ropes sino ad arrivare al rack multifunzionale. Supporti indispensabili per allenare tutti i muscoli del corpo, da soli o in compagnia. La palestra mette infatti a disposizione un ricco calendario di corsi: dalla ginnastica dolce che lavora sulla postura, con specifica attenzione per gli over 50, alle attività AVQ, con esercizi a corpo libero che emulano le attività quotidiane.

Infine, per rilassarsi: spogliatoi privati e docce chiuse, a dimostrazione della grande attenzione riposta nella privacy e nella cura della persona. E per chi avesse bisogno di reintegrare, dopo l’attività, è disponibile anche una selezione di barrette energetiche, snack ideale per coloro che desiderano aumentare l’apporto proteico.

«Siamo molto felici di aprire il primo club nell’area metropolitana di Venezia ed i grandi riscontri avuti in prevendita confermano le nostre previsioni. Siamo convinti, infatti, che la formula di Anytime Fitness, con apertura h. 24 ed esercizi pensati per tutti i target e per tutte le esigenze, possa avvicinare sempre più persone al mondo del fitness, con importanti benefici estetici, ma soprattutto psicofisici» – dichiara il COO Roberto Ronchi.

IL MODELLO ANYTIME FITNESS

Anytime Fitness è il più grande franchising del fitness al mondo. Nato negli USA nel 2002, conta oltre 4.500 club in 37 Paesi – dal Canada al Giappone, dal Qatar all’Australia, dal Regno Unito al Cile – con più di 4 milioni di iscritti. In Italia è arrivato nel 2016, per volere di Domenic Mercuri e Rino Centrella, co-fondatori di Anytime Italia s.r.l, a cui si è aggiunto successivamente il terzo socio, Daniel Pagnoni. Nel giro di tre anni hanno già avviato ben 18 club lungo tutto lo Stivale. Il successo del modello proposto da Anytime Fitness è testimoniato anche da importanti riconoscimenti come il conseguimento, nel 2014 e per le tre edizioni successive, del primo posto  nella classifica “Entrepreneur Franchising 500”, che ogni anno premia il “Miglior Franchising nel Mondo” per solidità finanziaria e tasso di crescita.

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Come scegliere i migliori corsi di meditazione a Venezia

Esistono numerosi corsi di meditazione a Venezia gratuiti e non. È possibile scegliere tra vari tipi di meditazione da preferire magari in base a quelle che sono le esigenze di tempo, ma anche per quanto concerne le discipline che vengono messe a disposizione degli utenti. Tra i corsi di meditazione più famosi cioè quello che riguarda il Sahaja Yoga, ovvero lo yoga spontaneo. Si tratta di un metodo di meditazione che è stato scoperto nel 1970 in India ed è diffuso in tutti i paesi del mondo. Questo metodo consiste nella possibilità di liberare la propria mente e di meditare su tutti quelli che sono i segreti della vita. Un altro corso di meditazione a Venezia che potrebbe essere seguito riguarda il corso sulla compassione e la cura di te. Si tratta di un corso per la meditazione che serve a far riscoprire la propria consapevolezza. Questo corso consiste in una sorta di passeggiata nell’anima che vi garantirà di coltivare la fiducia la felicità e del benessere.

 

Trova un corso di meditazione a Venezia

Se avete intenzione di trovare un valido corso di meditazione a Venezia, allora potete cercare in rete tra gli esperti del settore così da potervi garantire senza troppi problemi tutte le informazioni di cui avete bisogno. Ogni corso sarà strutturato in sezioni differenti e secondo l’Organizzazione, avrà dei diversi moduli. Bisognerà trovare un corso che sia compatibile con i vostri impegni e poi iniziare questo percorso individuale in modo tale da potervi garantire di raggiungere ciò che avete intenzione di trovare in questo viaggio. I corsi di meditazione a Venezia così come quelli in altre città, servono proprio a ristabilire un contatto con il proprio io e sono preziosi per coloro che vogliono ritrovare se stessi in maniera naturale e seguendo quelle che sono le indicazioni della cultura orientale.

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Come scegliere corsi di meditazione a Venezia

A Venezia sono disponibili diversi tipi di corsi di meditazione e, in base a quella che è l’esperienza che si intende fare, si può scegliere per un corso piuttosto che per un altro. Infatti, esistono dei corsi di meditazione che si concentrano soprattutto sull’aspetto spirituale, mentre invece ce ne sono altri che sono più nettamente concentrati su quello che l’aspetto psicofisico dell’approccio, rispetto a questa disciplina di tipo orientale. I corsi di meditazione che si tengono nelle principali città italiane, come per esempio, a Venezia si concentrano sulla ricerca del significato, di quello che si intende per vivere e soprattutto, si concentra sulla necessità di trovare l’energia per il proprio corpo e la propria mente, attraverso una serie di esercizi svolti alla ricerca interiore del benessere umano e sociale.

 

I benefici di un corso di meditazione

Un corso di meditazione è sicuramente in grado di regalare dei grandi benefici in pratica, ed è per questo che sempre più persone decidono di avvicinarsi al mondo della meditazione, proprio con lo scopo di trovare una nuova frontiera del benessere e soprattutto, di dare il via ad un lavoro interiore che sarà in grado di ricevere i benefici fin dai primi istanti. I corsi di meditazione a Venezia sono tantissimi e per sceglierne uno, bisogna chiedersi prima di tutto che tipo di esperienza si vuole fare e informarsi bene su qual è l’indirizzo del corso, in maniera specifica. E’ solo così si potrà avere di fronte una soluzione in questo senso, davvero valida e che vale la pena provare, per cercare di capire quali sono i segreti di questa disciplina oramai divenuta famosa, anche nel mondo occidentale, non solo più su quello orientale. Non bisogna essere timidi: un corso di meditazione aiuterà senza ombra di dubbio nel rapporto con gli altri, ed in quello con sé stessi. Quindi vale la pena iniziarlo senza pregiudizi ma facendolo solo in maniera seria.

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Milano Art Gallery Pavilion: festeggiamenti per compleanno Sgarbi e vernissage mostra Pro Biennale

L’esclusivo spazio veneziano della Milano Art Gallery Pavilion, presso lo storico Palazzo Giustinian Faccanon in San Marco 5016, zona Ponte di Rialto, accoglierà un doppio appuntamento di prestigio in data 8 maggio 2016, con la festa per il compleanno del noto critico Vittorio Sgarbi e il vernissage della mostra “Pro Biennale” in cui Sgarbi sarà ospite d’eccezione. Ad organizzare i due eventi di prestigio è il manager della cultura Salvo Nugnes, direttore delle Milano Art Gallery. L’esposizione, che raccoglie opere di un selezionato gruppo artisti di fama del panorama attuale, italiani e stranieri, resterà allestita in loco fino al 30 maggio 2016 ed è visitabile ad ingresso libero.

Durante i festeggiamenti in onore di Sgarbi, è prevista la partecipazione straordinaria di rappresentanze istituzionali di zona e di personaggi vip, suoi amici ed estimatori, tra cui bruno vespa, Francesco Alberoni, Mario Biondi, Cristiano De André, Paolo Limiti, Alviero Martini, Dalila Di Lazzaro, Alba Parietti, José Dalì e altri nomi di spicco.

Per ricevere ulteriori informazioni sull’adesione alla mostra pro biennale, è possibile contattare i seguenti riferimenti:

Tel 0424.237636
Mail org@spoletoarte.it

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La SAIT Srl restaura il leone dell’Arsenale a Venezia

La S.A.I.T.  S.R.L. – società che gestisce i campeggi “Camping dei Fiori” e “Camping Mediterraneo” a Cavallino Treporti ed il Camping “Park Gallanti” al Lido di Pomposa – comunica il suo progetto di  sponsorizzazione dell’intervento di restauro del bassorilievo  “Il Leone Marciano dell’Arsenale”, posto sulla facciata esterna del muro di cinta dell’Arsenale di Venezia;  in questo progetto è assistita da FONDACO S.R.L., società leader in Italia nel settore della consulenza e strategia nella comunicazione associata al recupero e al restauro di opere d’arte e dei beni culturali.

 

Il Leone è il simbolo della Città di Venezia – tanto da essere raffigurato nella sua bandiera – e simboleggia il coraggio, la ferocia e la saggezza come emblema di potere e giustizia: il Leone dell’Arsenale è forse quello che – anche per il luogo in cui è collocato – meglio rappresenta questa identità espressione della potenza della Repubblica Serenissima.

Alessandro Cattel, nella sua veste di amministratore e socio della S.A.I.T., non nasconde il suo orgoglio, “con questo intervento vogliamo restituire – almeno in parte – il contributo che la Città ci ha dato nel nostro percorso imprenditoriale; lo abbiamo fatto avendo la possibilità di prenderci cura del Leone Marciano come elemento che meglio rappresenta la città di Venezia, una della capitali della cultura e dell’arte nel mondo”.

“Perché il Leone dell’Arsenale? Perché ci è sembrata evidente l’analogia dell’Arsenale – come struttura organizzata – allo stesso modo in cui  – per certi versi – lo sono le nostre, capaci di essere autonome rispetto all’ambiente esterno”.

“In un periodo in cui stiamo ristrutturando le infrastrutture dei nostri campeggi al fine di migliorarne sempre più il servizio, abbiamo sentito, ancora più nostro, questo contributo alla Città e desidero ringraziare il Comando della Marina Militare, il Comune di Venezia, la Soprintendenza e Fondaco per aver reso possibile questo progetto”  ha concluso lo stesso Cattel.

I lavori di restauro, che verranno realizzati dalla Lares, prenderanno il via nei prossimi giorni e termineranno all’inizio di luglio restituendo alla città l’opera – oggi in un evidente stato di degrado – nella sua luce originaria.

“La Marina Militare è particolarmente lieta dell’iniziativa avviata da parte della SAIT che contribuirà a restituire all’antico splendore un’opera d’arte di alto valore storico e simbolico per tutto l’Arsenale”, ha commentato l’ammiraglio Marcello Bernard, comandante dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia.

Al fine di saldare il legame tra i numerosissimi ospiti dei Camping dei Fiori e Mediterraneo con Venezia e l’Arsenale in particolare, verranno organizzate in accordo con il Comando della Marina Militare delle visite guidate durante il periodo estivo consentendo loro di apprezzare e conoscere questo splendido spazio di Venezia.

Un particolare ringraziamento al contributo della S.A.I.T. è stato espresso anche da Enrico Bressan, fondatore di Fondaco, “questo intervento di restauro costituisce senz’altro una operazione di corporate social responsability, ma è anche il frutto di una particolare sensibilità dell’impresa Sait srl testimone e dimostrazione dell’attaccamento dell’imprenditore con il territorio e con i suoi valori”.

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Sì!Happy, fare marketing non è mai stato così facile

Sì!Happy, fare marketing non è mai stato così facile.

Il futuro è incerto? Sì, ma non del tutto. Se da un lato il nostro domani può riservarci misteri ed ombre, dall’altro su alcuni aspetti possiamo essere più che sicuri: web, social media e mobile. Sì, perché questo “tridente” digitale presenta dati sempre più in crescita. Basti pensare che quando nel 2015 strabuzzavamo gli occhi davanti ai tre miliardi di utenti online e i due miliardi attivi sui social, ora non possiamo far altro che constatarne l’ulteriore crescita: già del 3% in pochi mesi. O meglio, qualcosa possiamo fare: sfruttare questa tendenza per il nostro business. Come ogni cambiamento epocale, infatti, c’è chi ne rimane soffocato, inerme sotto il peso dei propri indugi, e chi invece cavalca l’onda, traendone enormi vantaggi.

In quest’ottica si inserisce di diritto Sì! Happy, il servizio offerto da Pagine Sì Spa per pubblicare offerte ed eventi in multi piattaforma alla velocità di un click. Dare visibilità al proprio annuncio, infatti, non è mai stato così rapido e veloce. Inserisci ora la prima offerta e ricevi in pochi minuti nuovi utenti. L’esperienza di tutor professionali che ti aiuteranno a definire l’offerta migliore per il tuo business.  Per pubblicare l’offerta subito clicca qui: Pubblica offerta.

Pubblicare la propria offerta è semplicissimo. Basta registrarsi a www.sihappy.it/, entrare nella Plancia di Comando, optare per la funzione “Pubblica”, scegliere la propria Categoria, infiocchettare il tutto con un titolo accattivante ed un’immagine copertina, e il gioco è fatto. Veloce ed intuitivo.

Una volta pubblicato, in pochi istanti la proposta commerciale appare nel portale Sì! Happy e nella pagina Facebook Sì!Happy della relativa città e, in caso di volontà, anche nel nostro profilo personale del cliente, nonché in tutte le fanpage da lui gestite.

E una volta pubblicato? Ovviamente un contenuto non “cammina” da solo sui social media, ma ha bisogno di una spinta, di un incentivo mirato che vada a coinvolgere solo i clienti che possano essere realmente interessati all’offerta. Ed è per questo che

Sì!Happy comprende anche una campagna Advertising, per raggiungere tramite Facebook chi vogliamo, quando lo vogliamo.

Ma non solo. L’offerta, contemporaneamente, appare su Google Plus, Twitter, Instagram e TripAdvisor, per una visibilità a 360 gradi. E se il mondo social non dovesse essere sufficiente, nel frattempo l’annuncio si posiziona sui motori di ricerca e compare nel sito aziendale, consentendo di essere intercettato dagli utenti in navigazione “extrasocial”.

“Direzione progresso”, dunque, ma sempre con uno sguardo alla tradizione. Se, infatti, un’annuncio non può prescindere da un’adeguata presenza in rete, questo non vuol dire che le “vecchie maniere” siano tutte da cestinare, anzi. E’ per questo che il

servizio comprende anche la stampa di un volantino relativo all’offerta, da distribuire nei pressi dell’attività.

Tutto questo con pochi e semplici click.

A pensarci bene, forse esiste solo un modo per rendere il tutto ancor più comodo: qualcuno che lo faccia per noi. Qualcuno esperto, professionale, ma al tempo stesso a disposizione. In altre parole un Tutor: proprio quello che Sì!Happy mette a disposizione per ogni cliente.

 

A questo punto resta solo da pensare a quale offerta promuovere, al resto pensa a tutto Sì!Happy.

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Maria Pia Severi partecipa alla mostra Spoleto incontra Venezia a cura di Sgarbi

È iniziato il conto alla rovescia per l’inaugurazione della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” prevista per sabato 10 ottobre, all’interno della rinomata sede veneziana della “Milano Art Gallery”, in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro. L’allestimento resterà in loco fino al 31 ottobre 2015. La direzione organizzativa dell’evento è del manager della cultura Salvo Nugnes. In esposizione anche una serie di interessanti scatti d’autore, realizzati dall’artista Maria Pia Severi.

Sullo stile fotografico della Severi, è stato scritto: “La banale e rigida realtà viene magicamente trasfigurata e assume quell’infinitezza e indeterminatezza, che la sublimano, le tolgono materialità, pesantezza e inerzia e la elevano, attraverso l’imprecisione dello sfumato, il vago e l’indefinibile, verso una più alta percezione, della sua misteriosa essenza. La Severi riesce a imprimere un marchio personalizzato di creatività all’arte fotografica e si ricava un proprio linguaggio espressivo, che suscita immediata emozione e curiosità nel fruitore e lo coinvolge a interagire con le immagini immortalate dall’obiettivo”.

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Venezia: Intervista al Prof Vittorio Sgarbi in occasione della mostra Spoleto incontra Venezia presso Milano Art Gallery Pavillion

Sabato 10 Ottobre 2015 verrà inaugurata la prestigiosa mostra “Spoleto incontra Venezia”, organizzata del manager della cultura Salvo Nugnes, con la curatela di Vittorio Sgarbi. L’interessante iniziativa artistica sarà in allestimento fino alla fine del mese presso “Milano Art Gallery Pavillion” situato in Calle dei Cerchieri, nel cuore di Venezia. A fare da fiore all’occhiello al grande evento, la mostra “D’Io” del celebre artista Gino De Dominicis.
Di seguito l’intervista al Prof. Vittorio Sgarbi:

1) Professore, abbiamo avuto notizia, che si rinnova l’appuntamento annuale della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia”, a fronte del successo ottenuto lo scorso anno, che quest’anno si terrà presso la Milano Art Gallery a Venezia. Come nasce l’idea di collegare simbolicamente due poli centrali per la diffusione dell’arte e della cultura in generale, come sono Spoleto e Venezia?

Per diverso tempo, all’ incirca per tre anni, sono stato il direttore artistico di Spoleto e della Biennale Arte al Padiglione Italia, quindi in quel periodo avevo due funzioni, per questo e fu facile collegare l’una e l’altra. All’epoca io facevo le mostre a Spoleto per il Festival dei Due Mondi; solo più tardi ho iniziato a collaborare con Salvo Nugnes per Spoleto Arte. Spoleto Arte è nata quale “osservatorio dell’arte contemporanea”, vi confluisce un selezionato gruppo di artisti, con caratteristiche e stili vari, appartenenti al panorama attuale, riuniti in una collettiva, dando così origine ad una commistione di generi espressivi eterogenei e armoniosi.

2) Come si svolgerà questa importante iniziativa, da Lei curata?

“Spoleto incontra Venezia” verrà inaugurata il 10 Ottobre e durerà fino alla fine del mese. L’iniziativa riprende il concetto di “osservatorio sull’arte contemporanea” su cui sia basa anche “Spoleto Arte”, mettendo in mostra le opere di artisti sia affermati sia emergenti, appartenenti a generi artistici differenti e provenienti da tutta Italia e dall’estero.

3) “Spoleto incontra Venezia” sarà allestita presso la Milano Art Gallery a Venezia. Qual è la valenza di prestigiose gallerie d’arte come questa?

A Venezia c’è una particolare attenzione per l’arte contemporanea quindi pubblico e privato si incrociano, molti palazzi sono privati quindi non esiste una distinzione tra luogo pubblico e privato come in altri luoghi. Per esempio oggi a Venezia c’è una mostra dell’Azerbaijan in un palazzo privato, ma quello che conta è l’esposizione, quindi il fatto che sia fatta alla Milano Art Gallery va benissimo.

4) Spoleto Arte si terrà in concomitanza con la Biennale di Venezia. Cosa ne pensa della Biennale?

Nel 2011 sono stato incaricato dal Ministero per curare personalmente il Padiglione Italia della 54esima Biennale d’Arte di Venezia. A suo tempo avevo elaborato un progetto che era stato pensato con un criterio originale: gli oltre 200 artisti in esposizione erano stati indicati da scrittori, poeti, registi, uomini di pensiero chiamati a far parte di un Comitato tecnico scientifico, presieduto da Emmanuele F.M. Emanuele. Gli Intellettuali, invece erano stati individuati tra le personalità di riconosciuto prestigio internazionale, volutamente non-critici d’arte. La Mostra degli artisti italiani nel Padiglione Italia è stata un avvenimento senza precedenti: volevo conferirgli una dimensione del tutto inconsueta. Il progetto era esteso a tutte le Regioni e a tutti gli Istituti di Cultura Italiani all’estero e intendeva documentare lo stato dell’arte italiana contemporanea.

5) E dell’attuale edizione della Biennale?

La Biennale quest’anno si è dimostrata essere piuttosto evanescente, non ne rimane che qualche artista, ma è fondamentalmente senza principi e senza opere.

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La “Milano Art Gallery” di Venezia ospita Amanda Lear e la sua personale creatività

L’esclusivo contesto veneziano del “Milano Art Gallery Pavillion” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, è la location ospitante dell’attesissima mostra personale di Amanda Lear dal titolo “Passioni”, inaugurata con grande successo il 13 giugno, che rimarrà allestita fino al 14 luglio, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. In esposizione una corposa carrellata di suggestivi dipinti appartenenti alla vulcanica Lear, personalità spumeggiante di fama internazionale, dallo spiccato talento e dal vivace spirito d’inventiva, che si ispira a tematiche eterogenee e molto stimolanti nella chiave interpretativa.

Vittorio Sgarbi di lei ha dichiarato: “È una figura interessante nel mondo dell’arte, direi che il suo stile si avvicina alla transavanguardia, ne è un’anticipazione. Potrei trovare delle similitudini con Sandro Chia. Anche il messaggio legato all’arteterapia e alla cromoterapia, sul quale lei rimarca, mi sembra interessante“.

Philippe Daverio, nel raccontare l’amicizia che lo lega da lunga data alla Lear, ha spiegato: “La cara Amanda è diventata veramente grande ed ha vissuto in modo particolare. La conosco molto bene, perché veniva da me in galleria ancora 30 anni fa e la sua arte, così originale e spiritosa, corrisponde appieno con la sua persona e la sua singolare e frenetica vita. È un personaggio molto creativo e molto alternativo“.

Giordano Bruno Guerri invece ha evidenziato: “L’influenza di un mentore e pigmalione eccelso come Salvador Dalì è indiscutibile. Per me sono stati una coppia esemplare, perfetti nel loro equilibrio di artisti creativi. Potrei dire, che sono stati una coppia a modello appartenente a quel filone di storie d’amore sempre speciali e mai banali. Immagino, che Dalì ovunque si trovi, sia pienamente soddisfatto e compiaciuto della sua musa e dell’importante percorso“.

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Milano Art Gallery a Venezia le opere della carismatica Amanda Lear in una mostra dal titolo “Passioni”

La popolare Amanda Lear, personalità a tutto tondo con fama internazionale consolidata da una lunga carriera di successi, sarà protagonista di una mostra pittorica dal titolo “Passioni”, allestita presso l’esclusiva “Milano Art Gallery“, in Calle dei Cerchieri, zona Dorsoduro, posizione centralissima di Venezia, che si terrà dal 13 giugno al 14 luglio 2015. L’iniziativa, che sta già attirando l’attenzione da parte dell’opinione pubblica, oltre che degli addetti di settore, è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes. Il vernissage inaugurale è fissato per sabato 13 giugno alle ore 18.00.

 

Nel commentarne la vocazione artistica, il critico Achille Bonito Oliva ha rimarcato come Amanda Lear “Abbia anche l’intento di affermare la sua presenza in quanto donna nel mondo dell’arte, per tanto tempo dominato da una concezione maschilista. La sua arte appare liberatoria e disinibitoria, in un’alchimia che attira“.

 

Philippe Daverio invece racconta: “Amanda veniva spesso da me in galleria. I suoi dipinti corrispondono appieno alla sua singolare e intensa vita. La sua arte è originale e spiritosa. È un personaggio molto creativo e molto alternativo, che ha qualcosa di geniale“.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes dice: “Amanda si interroga di continuo, si rinnova e cambia sempre, è curiosa di indagare gli orizzonti infiniti, che si celano oltre e al di là del visibile. Sente e recepisce la meraviglia dell’arte e la percorre ponendosi domande e cercandone le risposte, nell’intento di sondare l’anima del mondo e trovare la luce, che la illumina“.

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Presso la Milano Art Gallery veneziana le opere della carismatica Amanda Lear in mostra da sabato 13 giugno

Dal 13 giugno al 14 luglio 2015 la prestigiosa sede veneziana della “Milano Art Gallery” situata in Calle dei Cerchieri 1270, in zona Dorsoduro e Ca’ Rezzonico, ospiterà l’attesissima mostra “Passioni” della carismatica Amanda Lear, per l’occasione in veste di poliedrica pittrice dallo stile cosmopolita. L’evento, organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, verrà inaugurato con forte risonanza mediatica in data sabato 13 giugno alle ore 18.00.

 

Nel raccontare il suo percorso evolutivo nel mondo dell’arte, che si snoda in un intreccio espressivo di multiforme e variegata connotazione, la Lear evidenzia: “Per me l’arte assume quasi una valenza di benessere terapeutico dell’anima, ha una finalità speciale, perché riesce ad infondermi un equilibrio, che non trovo altrove. Io sono una sostenitrice convinta dell’arteterapia, che ormai viene comunemente utilizzata anche in particolari contesti, ad esempio nella cura dei disagi mentali e negli istituti penitenziari, con risultati davvero efficaci”.

 

E prosegue spiegando: “La mia ispirazione artistica nasce innanzitutto dall’amore appassionato per i colori, anche quelli più vivaci e accesi nelle tonalità cromatiche e che sfoggio spesso anche nel mio look. I colori sono lo specchio riflesso della vita, che è sempre multicolore, non è mai soltanto bianca o nera”.

 

Su di lei Vittorio Sgarbi ha dichiarato: “È una figura interessante nel mondo dell’arte, direi che il suo stile si avvicina alla transavanguardia, ne è un’anticipazione. Conosco bene Amanda Lear da molti anni, è davvero simpatica e brillante”.

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Alla Milano Art Gallery, nella splendida Venezia le opere di Amanda Lear esposte per l’imperdibile mostra “Passioni”

La splendida ambientazione lagunare veneziana fungerà da cornice simbolica all’imminente mostra di Amanda Lear, intitolata “Passioni”, che aprirà i battenti con un esclusivo vernissage in data sabato 13 giugno alle ore 18.00 all’interno della rinomata “Milano Art Gallery” in Calle dei Cerchieri 1270, tra Dorsoduro e Ca’ Rezzonico, a due passi da San Marco. L’esposizione è organizzata dal manager Salvo Nugnes e resterà in loco fino al 14 luglio 2015.

 

Sgarbi, parlando di lei e del suo eclettico trasformismo, ha dichiarato: “Potrei affermare, che la vera opera d’arte è la vita stessa della Lear, con l’elemento della provocazione sempre presente e protagonista in ogni circostanza e situazione. È un personaggio provocatoriamente borderline e fuori dagli schemi nella vita così come nell’arte. In ambito teatrale penso, che abbia una buona padronanza del palcoscenico e una buona capacità di battuta nella recitazione. Oltre alla vocazione all’arte possiede anche quella teatrale”.

 

Achille Bonito Oliva, nell’attribuire un’identità artistica alla Lear, afferma: “Riscontro nei suoi dipinti una sorta di continuità nel Dadaismo, nell’idea dell’arte intesa come comportamento e come Body Art. La reputo un’artista con una spiccata connotazione androgina. Possiede un lato maschile e un lato femminile nel carattere e nell’indole, che trasferisce anche nell’espressione pittorica, nel suo modo di concepire l’arte e fare arte. Questa caratteristica emerge poi in tutto il suo percorso di vita, privata e professionale”.

 

Philippe Daverio invece racconta: “Amanda veniva spesso da me in galleria. I suoi dipinti corrispondono appieno alla sua singolare e intensa vita. La sua arte è originale e spiritosa. È un personaggio molto creativo e molto alternativo, che ha qualcosa di geniale”.

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Milano Art Gallery: grande accoglienza a Venezia per Vittorio Sgarbi ospite d’onore al vernissage di “Pro Biennale”

Il Professor Vittorio Sgarbi ha presenziato all’esclusivo vernissage della mostra collettiva “Pro Biennale”, che si è tenuto con notevole affluenza di pubblico all’interno della “Milano Art Gallery” situata nell’incantevole cornice veneziana, in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro. L’esposizione è organizzata dal manager produttore di grandi eventi Salvo Nugnes. L’allestimento coinvolge un gruppo di rinomati artisti contemporanei, italiani e stranieri, e resterà nel rinomato contesto fino al 4 giugno 2015.

 

Il Professor Luigino Rossi, presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, nel commentare la positiva iniziativa artistica, ha evidenziato: “I miei apprezzamenti alla mostra collettiva -Pro Biennale- che prende avvio in occasione della Biennale e all’organizzatore Salvo Nugnes, che si avvale dell’esperta -longa manus- del Professor Vittorio Sgarbi, con la sua autorevole competenza e valente preparazione in materia. Da presidente dell’Accademia delle Belle Arti non posso che essere compiaciuto e favorevole verso tutte quelle iniziative, che avvicinano anche i giovani e le nuove generazioni al mondo dell’arte e della cultura, stimolando un approccio positivo e costruttivo“.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes, spiegando il filo conduttore simbolico della mostra, ha dichiarato: “Venezia è un contesto assolutamente speciale e unico nel suo genere, che tutto il mondo ci invidia con meraviglia e stupore. L’idea di convogliare un gruppo selezionato di nomi di spicco del panorama artistico attuale, si basa sull’intento di innescare un simbolico rapporto di connubio sinergico e di stretta coesione con la Biennale, che ha aperto i battenti proprio in concomitanza con l’inaugurazione della nostra mostra“.

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Venezia, Milano Art Gallery: il noto critico Vittorio Sgarbi ospite straordinario al vernissage di “Pro Biennale”

In concomitanza con l’inizio della Biennale, si è svolta con ottimi consensi, in data venerdì 8 maggio, l’inaugurazione della mostra collettiva “Pro Biennale” in presenza del critico Vittorio Sgarbi, intervenuto per l’occasione all’evento di prestigio in qualità di autorevole ospite d’eccezione. L’iniziativa, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, è stata accolta presso l’elegante sede veneziana della “Milano Art Gallery” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, e resterà in loco fino al 4 giugno 2015, coinvolgendo un selezionato parterre di talentuosi artisti appartenenti al panorama contemporaneo, con una ricca ed eterogenea carrellata di opere. L’esposizione è visitabile con ingresso libero al pubblico.

 

Nel commentare la prestigiosa mostra l’organizzatore Salvo Nugnes ha dichiarato: “Il titolo scelto è già di per sé molto eloquente, per esprimere la volontà di creare un positivo sodalizio con l’importante evento veneziano della Biennale, allo scopo di valorizzare al meglio il comparto dell’arte in generale e divulgare un efficace messaggio a favore del suo potente linguaggio comunicativo, capace di intercettare e conquistare ogni target di fruitori, senza distinzione di provenienza sociale, età anagrafica, formazione culturale, generando aggregazione collettiva e scambi sociali interessanti“.

 

E ha proseguito rimarcando: “In parallelo, si vuole individuare un ponte di collegamento e connessione con l’Expo, inaugurato ufficialmente il 1° maggio, in virtù della presenza straordinaria durante il vernissage dell’esperto critico Vittorio Sgarbi, nominato ambasciatore dell’Expo e portavoce ufficiale della grande esposizione universale milanese”.

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Milano Art Gallery di Venezia:  Maria Stefania Fuso insieme ad un gruppo rinomato di artisti scelti esporrà in occasione della mostra collettiva “Pro Biennale”

La pittrice Maria Stefania Fuso è stata selezionata tra i nomi di spicco per partecipare alla mostra collettiva “Pro Biennale” ambientata all’interno della “Milano Art Gallery” in Calle dei Cerchieri 1270, zona Dorsoduro, nel cuore della meravigliosa città lagunare. L’organizzazione dell’iniziativa, che si tiene dall’8 maggio al 4 giugno 2015, è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte“. Durante l’inaugurazione, fissata per venerdì 8 maggio alle ore 18.00, è confermato l’intervento eccezionale dell’esperto critico Vittorio Sgarbi, che verrà anche festeggiato per il suo 63° compleanno, che cade proprio in quella data.

Nello spiegare le connotazioni, che contraddistinguono l’estro creativo della Fuso, la dottoressa Elena Gollini ha scritto: “Nella sua arte si ritrovano le immagini, le situazioni, ciò che incontra e conosce nel suo percorso variegato di donna e artista dal piglio acuto e dal pensiero moderno, ciò che la colpisce, la impressiona, la emoziona. La sua missione di pittrice è quella di attribuire e conferire all’arte -un’immagine permanente e credibile- di profonda e radicata umanità“.

Inoltre, ha evidenziato come “La stesura armoniosa delle cromie e i giochi di luci e ombre danno vita a coreografie di immediato coinvolgimento e acquistano la valenza di ordinata e sequenziale raffigurazione, aderendo a un’impronta tradizionalmente figurativa di limpida adesione alla realtà, senza bisogno di compiere grandi stravolgimenti e drastiche trasformazioni, ma rientrando nei binari di una pittura di aggraziata e discreta fattezza. È una pittura, che delinea una figurazione ben congegnata e calibrata, dotata di un’efficace orchestrazione cromatica, nel bisogno di esternare e dipingere le proprie emozioni, i sentimenti, gli stati d’animo, le pulsioni del cuore, gli umori dalle mille e molteplici sfumature e sfaccettature intuitive, assegnando però sempre la giusta rilevanza alla visione di matrice realistica“.

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Prenotazioni visite mediche, con Medicalbox è facile e puoi risparmiare

Sono sempre più sconfortanti i dati della Sanità Pubblica Italiana per quanto riguarda i tempi di attesa nel riuscire ad effettuare una visita medica e, anno dopo anno, i trend si confermano negativi.

Quando ci si reca al CUP (Centro Unico Prenotazione) per prenotare una prestazione medica non si parla di giorni, e nemmeno di mesi, si parla di anni per riuscire ad effettuare una prenotazione. Per alcuni la soluzione più comoda trovandosi difronte a questa assurdità, è quella di ricorrere ad esami e prestazioni presso studi privati. Soluzione valida per tanti ma non per tutti, perché di questi tempi si sa che la situazione economica delle famiglie è molto fragile.

Perché sì, questa alternativa è efficace ma comporta un costo notevole rispetto alla prestazione erogata dal SSN, nel quale i pagamenti avvengono tramite ticket sanitario, basato sulla fascia di reddito di ciascun paziente.

Quali sono i tempi d’attesa per una visita specialistica nella Sanità Pubblica?

Ad oggi quando ci rechiamo al CUP per prenotare una visita specialistica lo scenario che ci troviamo di fronte è questo:

> Mammografia: 14 Mesi d’attesa

> Visita Psichiatrica: 20 Mesi d’Attesa

> MOC e TAC: 12 Mesi d’attesa

> Colonscopia: 11 Mesi d’attesa

> Ecodoppler: 10 Mesi d’Attesa

> Visita Oculistica: 9 Mesi d’Attesa

> Risonanza Magnetica: 9 Mesi d’Attesa

> Eco-cardiogramma: 9 Mesi d’Attesa

> Ecografia: 8 Mesi d’Attesa

> Visita Cardiologica: 7 Mesi d’Attesa

 

Queste tempistiche sono veramente troppo lunghe, possono andar bene a chi effettua controlli di prevenzione ogni anno ma, per chi ha esigenza in un breve lasso di tempo, diventa insostenibile. La conseguenza diretta di questo sistema è che le persone decidono di rinunciare a visite di prevenzione infatti la spesa media annuale delle famiglie per prestazioni mediche da 491,00 è passata a 458,00 euro.

Per questo motivo Medicalbox ha deciso di convenzionare centri medici privati per erogare un servizio a supporto di tutte quelle persone attente alla salute e al risparmio, dando la possibilità a chi acquista la prestazione medica sul sito www.medicalbox.it di effettuare la visita dai 10gg e massimo 30gg dopo l’acquisto, tagliando drasticamente i tempi d’attesa della Sanità Pubblica fino ad arrivare ad un -80% e, per quanto riguarda i costi, alcune prestazioni possono arrivare a sconti del 50%.

 

Con Medicalbox risparmi tempo e denaro

– Tempi d’attesa ridotti dell’80%

+ Risparmio fino al 50% su alcune prestazioni

 

Un servizio che fa risparmiare – come dice il detto – tempo e denaro, che ora come ora di certo non guasta.

Non ti resta che verificare tu stesso come funziona il servizio e, se hai bisogno di assistenza, oltre ai classici contatti come mail e telefono puoi utilizzare la chat online per richiedere informazioni in maniera diretta allo staff.

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EDIL EUGANEA a Venezia: monoblocchi prefabbricati biglietterie per LA MOSTRA DELL’ARCHITETTURA.

Venezia ospita in questi giorni la 14’ Edizione della Mostra Internazionale dell’Architettura intitolata FUNDAMENTALS, organizzata dalla Biennale di Venezia e che vede come luoghi interessati i Giardini e l’Arsenale nel centro storico della bella città di Venezia.

La cerimonia di inaugurazione e di premiazione si è tenuta sabato 07 Giugno con la consegna del Leone d’Oro alla carriera a Phyllis Lambert e altri premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale.

65 i paesi partecipanti a questo famoso evento che tratta il tema dell’architettura e ne ripercorre la sua crescita durante gli ultimi 100 anni.

Il direttore della mostra Rem Koolhass ha ideato tre esposizioni:

-ABSORBING MODERNITY 1914-2014: 65 partecipanti che hanno lavorato su un unico tema comune ossia raccontare il cambiamento dell’Architettura negli ultimi 100 anni;

-ELEMENTS OF ARCHITECTURE: ossia gli elementi che compongono l’Architettura come pavimenti, pareti, tetti, scale, serramenti e così via;

-MONDITALIA: 41 progetti ospitati all’Arsenale che disegnano un ritratto dell’Italia coinvolgendo anche cinema, danza, musica e teatro. Le corderie ospiteranno quindi esposizioni, rappresentazioni teatrali e spettacoli che trattano sì di architettura ma anche di altre ricchezze del nostro paese.

I biglietti per visitare queste mostra unica nel suo stile sono acquistabili all’Arsenale o ai Giardini. Anche quest’anno fornitore  storico delle biglietterie per La Biennale è la ditta EDIL EUGANEA SRL con sede a Saletto (PD). La ditta produce prefabbricati metallici con vari usi e destinazioni e anche quest’anno ha fornito monoblocchi prefabbricati che sono utilizzati nel corso della mostra ed impiegati come biglietterie e/o infopoint.

www.edileuganea.com/it/products/prefabricated-shelter

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“Spoleto Incontra Venezia”: Ha Presentato Le Sue Opere Uniche L’artista Toni Zarpellon

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” si è conclusa di recente con ottimi riscontri di pubblico e critica. L’evento curato dal Professor Vittorio Sgarbi e diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, è stato allestito dal 28 Settembre al 24 ottobre 2014 all’interno di due pregiati edifici veneziani di nobile origine, il Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nel selezionato novero degli artisti scelti per partecipare all’importante iniziativa, il pittore Toni Zarpellon ha ricevuto positivi apprezzamenti con la sua originale espressione stilistica.

Sul concetto di arte Zarpellon afferma “Io concepisco l’arte e il mio percorso artistico come un cammino di rinascita, con la scoperta di una centralità spirituale e fisica per ridare il senso alla realtà circostante. Il senso di vuoto e la mancanza di consapevolezza della realtà sono legati alla struttura e allo spazio mentale nei quali deve essere ristabilito un equilibrio di armoniosa rinascita, seppur con tutte le inquietudini e i disagi interiori presenti”. E aggiunge “L’arte deve evolversi verso nuovi mondi. Deve avvenire una rivolta di ribellione e rifiuto contro l’omologazione e l’appiattimento standardizzato dell’arte, in ogni sua forma ed espressione, per generare un nuovo rapporto dialettico con il mondo”.

Il noto imprenditore Renzo Rosso, storico fondatore e patron della Diesel, appassionato estimatore di Zarpellon, con cui è legato anche da amicizia di lunga data, dice “Le sue opere sono molto forti e caratteristiche, emerge sempre il profondo e radicato rapporto con la terra d’origine e gli ambienti in cui è cresciuto. L’arte di toni è davvero unica nel suo genere, non ha riferimenti copiativi né imitazioni. Ci accomuna l’eclettico spirito di creatività. Ogni anno mi dona un suo quadro, di cui vado molto fiero per la sincera amicizia, che ci unisce da tanto tempo”.

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Spoleto incontra Venezia: Grande attrazione per le opere geometriche di Nino Leanza

In occasione della grande mostra veneziana di “Spoleto incontra Venezia” a cura del critico Vittorio Sgarbi è possibile ammirare una corposa carrellata di creazioni di altissimo livello nel contesto di due strutture espositive di aristocratica origine, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, si svolge dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 ed è visitabile ad ingresso libero. Tra i nomi salienti si annoverano Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì. Il noto pittore Nino Leanza è stato selezionato nell’esclusivo gruppo dei partecipanti con i suoi dipinti dal coreografico cromatismo.

 

Nel commentarne l’abilità creativa è stato dichiarato “Non l’idillio, ma l’enigma del paesaggio egli fissa con colori terrosi, che sanno di antichissime emozioni, di stravolgimenti tellurici, di detriti e di cenere. Pittura pregna dello sgomento della natura, di un frammento cosmico, che nel divenire del tempo e nel mutare delle stagioni è metafora dell’essere e dell’esistere. I colori materici, grumosi, si frantumano, si spezzano, si compongono a tratti e macchie. Sono eredi più che del tardo impressionismo, dell’energia espressionista, della drammaticità disperante con una semantica personale, che è insieme realismo sognante e accensione Fauve”.

 

Dopo aver conosciuto Monet, Degas, Matisse e Vlaminck Leanza elabora una poetica visionarietà del paesaggio. C’è anche un’esperienza d’ispirazione astratta di chiara matrice costruttiva. La sintassi geometrica e razionale segue campiture di colori serigrafici che rimandano all’influenza dei maestri russi così come dei futuristi per il dinamismo delle forme, che si ritagliano e si strutturano come una sorta di puzzle su tela, che rievoca soli, cieli, montagne, mari in un mondo surreale e giocoso, che si sviluppa nella scansione di cunei, piani, sfere intersecanti, che planano e roteano simultaneamente, creando un vivace effetto d’insieme molto originale e d’immediato impatto visivo.

 

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“Spoleto incontra Venezia”: Il futurismo di Matteo D’Errico ottiene particolari consensi elogiativi

Si è conclusa di recente con forte risonanza mediatica la grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura del Professor Vittorio Sgarbi, allestita dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, nel contesto veneziano di due affascinanti edifici secolari, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. Nel selezionato parterre di artisti partecipanti lo scultore di matrice futurista Matteo D’Errico ha ricevuto significativi riconoscimenti di apprezzamento.

 

Sulla sua peculiare espressione stilistica di originale sperimentazione è stato commentato “Nel rispetto dell’essenza dei componenti utilizzati, squisitamente tecnica, quali l’alluminio, il rame, la bachelite, i materiali plastici e altre misteriose leghe isolanti, le opere non mostrano integrazioni cromatiche, esibite invece negli sgargianti cavi elettrici. Si tratta di arte generata dal riciclo di materiali, che rimanda ad una concezione sociale per nulla ludica, anzi contraddittoria di una società dei consumi, che produce scorie inutilizzabili e inquinanti. Arte, che si attesta come momento di denuncia, ma che ritrova in se stessa una funzione comunicativa, rinascendo a nuova vita. Archeologia e modernità, geometria e visione idealistica dell’architettura urbana convivono con esercizi di pura fantasia. È artefice di una ricerca artistica con connotati sociali, in cui lo spettatore viene chiamato in causa con la possibilità di inventare ed interpretare a sua volta la realtà immaginata”.

 

D’Errico considera tra i principi ispiratori del suo eclettico modo di fare e concepire l’arte, il Minimalismo, lo Spazialismo, il Realismo e il Serialismo, dai cui trae spunti per rivisitare, riassemblare e trasformare con innata arguzia ideativa e progettuale oggetti, elementi e componenti di svariata tipologia creando delle vere e proprie “molecole d’arte” avveniristiche e innovative.

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“Spoleto incontra Venezia”: Grandi apprezzamenti per Anna Sticco nota come la pittrice di Maria Callas

E’ terminata con indiscusso successo la vetrina internazionale della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” con l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi e la direzione del manager produttore Salvo Nugnes, svoltasi dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014. Le location veneziane ospitanti scelte per la pregevole iniziativa sono state due secolari dimore nobili, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. Nel corposo gruppo dei talentuosi artisti in esposizione Anna Sticco, conosciuta come la pittrice di Maria Callas si è distinta ricevendo notevoli encomi.

 

Parlando della sua concezione sull’arte spiega: “L’arte per me è un mezzo indispensabile, uno strumento prezioso e fondamentale per esprimere me stessa, per comunicare il mio moto dell’anima nella sua essenza più intima e introspettiva. Il mio stile è assolutamente personale e personalizzato. L’arte influisce in modo radicale in ogni mia scelta“. Sulla tecnica da lei prediletta dice: “Uso in prevalenza la tecnica mista, tenendo l’acrilico come base principale integrata con la china, i gessetti, le matite, il collage, la foglia oro 24 carati, cercando di compiere una ricerca sperimentale eterogenea e in continua evoluzione“.

 

Raccontando la sua fervida passione per l’icona del bel canto per antonomasia rivela: “Nel 2006 mentre ero a Parigi ho avuto una vera folgorazione, un’illuminazione imprevista e inaspettata, sentendomi catturare e conquistare da un magnifico manifesto della Callas esposto all’Opera e da lì ho iniziato un percorso di ricerca approfondita, che mi ha portato a contatto con persone e ambienti a lei vicini e sono diventata anche una collezionista appassionata dei suoi cimeli e oggetti a lei più cari appartenuti“.

 

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“Spoleto incontra Venezia”: Si consolida il successo del pittore spoletino Alessandro Testa

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi si è tenuta dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 con forte risalto mediatico. Allestita nell’emozionante atmosfera di Venezia presso due strutture di antichissima tradizione nobiliare, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes ha coinvolto numerose personalità di prestigio del panorama odierno. Tra i rinomati artisti presenti il pittore Alessandro Testa ha ottenuto ottimi riscontri a favore con le sue opere di matrice astratta, dove l’elemento cromatico assume una rilevanza di primo piano.

 

Nel commentarne lo stile espressivo è stato scritto “Per lui la pittura è essenzialmente simbolo di colore, che s’intreccia, si espande e si dipana all’interno del quadro come un arcobaleno variopinto, trasformandosi in un prezioso strumento per suscitare emozioni e sensazioni, così come in efficace e potente mezzo per generare un legame armonioso ed inscindibile, tra se stesso e le immagini realizzate. Dipinge di getto, senza schemi dogmatici predefiniti, senza filtri, senza barriere emotive. Le opere sono il frutto di una miscela di ribellione e caparbietà, tenacia e disperazione con una vena di speranza e positività, che affiora nel tripudio colorato“.

 

Testa spiega: “Nell’atto di dipingere il mio intento primario è quello di lanciare un messaggio da poter condividere con lo spettatore“. Sgarbi, che l’ha paragonato a Tancredi ha sottolineato: “Testa lavora con gestualità marcata e incisiva, istintiva quasi nervosa e irrazionale, graffiando le superfici limacciose e materiche delle tele, con macchie distribuite a sprazzi di colori volutamente contrastanti“.

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“Spoleto incontra Venezia”: Riceve ottimi elogi la pittura d’ispirazione orientale di Stella Maris Garro Pecchioli

In occasione della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” svoltasi nello splendido capoluogo lagunare dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 con l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi, è stato particolarmente elogiato il talento pittorico di Stella Maris Garro Pecchioli. L’evento diretto dal manager produttore Salvo Nugnes è stato accolto tra le mura di due grandiosi edifici aristocratici, il Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich.

 

Sull’espressione artistica della Garro Pecchioli è stato dichiarato “I movimenti ascendenti di piante fiorite e girasoli raggianti, dominati decisamente dagli inchiostri gialli, verdi e neri, ma al contempo tenui, sono veramente affascinanti. Figure, che si allontanano con tenacia verso l’alto, ma in un movimento delicatamente circolare di spirale appena accennata. Dipinti, che sanno coniugare i contrasti cromatici con la loro contemporanea delicatezza in un gioco sapiente di tinte decise, ma delicate. Così anche il movimento delle figure predilige in taluni casi una circolarità ascendente o profonda in altri. La sensazione che se ne riceve è quella di una felice e armoniosa -commistione- di contrari. Lavori dal sapore orientale estremo, con il tocco e il carattere di un’artista fine, che è riuscita abilmente a reinterpretare quel gusto secondo un determinato umore e un peculiare carattere tipicamente occidentale”.

 

Le originali trasparenze irregolari e patinate dei fogli di carta di riso utilizzati come superficie di base, mostrano le pennellate variopinte inchiostrate e impresse dall’autrice. Si delineano tratteggi stesi in senso circolare o anche ascendente, rossi e neri, neri e gialli, scale graffiate di grigio e neri, colori accoppiati talvolta miscelati e punteggiati di cromia dorata, ma sempre molto discreti e sobri nelle sfumature tonali. Le forme circolari rievocano gioiose girandole fantastiche o simbolici occhi interiori, che scrutano virtualmente nascosti, in un io vorticosamente turbato, una qualche interessante realtà da apprendere, attirare oppure fuggire, allontanare.

 

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“Spoleto incontra Venezia”: Positivi riconoscimenti per l’arte materico informale di Daniela Grifoni

Nella vetrina internazionale della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal critico Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes tanti gli artisti affermati in esposizione dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso due sedi veneziane altisonanti, il Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. Nel novero selezionato degli illustri partecipanti la pittrice Daniela Grifoni ha ricevuto notevoli consensi, con le sue creazioni d’impronta materica e informale.

 

Raccontando i suoi esordi in campo artistico dice: “Avendo una madre pittrice e una sorella drammaturga teatrale mi sono aperta completamente al mondo della pittura da circa 20 anni. Mi cimento anche nell’elaborazione di particolari scenografie da destinare all’ambito dello spettacolo e del teatro. Ho coniato un termine speciale il -magmatismo- per indicare quell’energia intrinseca, che qualifica la mia espressione stilistica, concepita come una struttura formale in dinamica inversione, dalla forma plastico cromatica al senso percettivo. Considero metaforicamente il processo creativo analogo a quello di uno scrittore, che compone un testo”.

 

Sulla Grifoni è stato scritto “Rivendica una presa di distanza dai dettami dell’espressionismo astratto e dalla degenerazione del concetto di -creazione spontanea e subcosciente-. La vulcanica e camaleontica memoria visiva le permette di cogliere immagini classiche, rapportandosi a esse seppur inconsciamente e rielaborandole in chiave di armonie compositive, che catturano la libera fuoriuscita della pasta cromatica e donano all’opera una visione contestuale di frizzante esuberanza e ordinata e lineare compostezza, con inedite fusioni di plasmi tonali, magmi in discesa e plastiche combinazioni ad effetto tridimensionale di fuoco-terra-colore”.

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“Spoleto incontra Venezia”: La pittrice Luana Tuis ottiene ampio consenso elogiativo

Si è conclusa con strepitosi riscontri mediatici la grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura del Professor Vittorio Sgarbi, allestita dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 a Venezia, presso due magnifici edifici nobiliari, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Nel nutrito ed esclusivo novero dei partecipanti la pittrice Luana Tuis ha proposto con successo le sue coinvolgenti creazioni.

 

Nel descriverne la spiccata capacità elaborativa è stato scritto “Lo stile compositivo unitario e omogeneo è caratteristica saliente principale delle opere. Alcune tonalità cromatiche qualificabili come ‘neutre’ vengono amalgamate in impasti e mescolanze, che danno risalto alle forme raffigurate in una visione panoramica d’insieme allargata, tersa e luminosa. Spiccano qua e là cromie più incisive, marcate e squillanti dei gialli, rossi, verdi. Avverte da subito il fascino dei fiumi, dei laghi, delle paludi, tematiche che predilige, poiché nutrono profonda affinità con il suo animo, che forse s’identifica in questi soggetti, distendendosi e placandosi oppure talvolta sconvolgendosi tumultuosamente. Per lei la superficie dell’acqua è in stretto rapporto con il cielo e con la vegetazione”.

 

La Tuis nativa della Svizzera dimostra una passione e un talento precoce per il disegno e il colore. Dei suoi esordi in campo artistico racconta “A 12 anni ho iniziato a dipingere la porcellana e a 13 anni ho realizzato il mio primo ritratto dedicato alla nonna materna. A 15 anni mi sono cimentata nell’uso della tecnica ad olio. Prediligo il figurativo come mezzo di espressione e mi piace anche realizzare opere in stile trompe-l’oeil, su pannelli, tele, quadri su tela o telaio oppure operando direttamente sulla parete. I colori che adopero sono tutti lavabili, garantiti a lungo termine e di agevole manutenzione”.

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“Spoleto incontra Venezia”: L’arte è difficile da definire così si esprime Claudio Messini, a voi l’intervista

L’artista Claudio Messini, già presente con successo a “Spoleto Arte”, riscuote ampi gradimenti anche alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate dal critico Vittorio Sgarbi e dirette dal manager produttore Salvo Nugnes, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso gli storici e pittoreschi edifici Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista, Messini parla della sua esperienza a Venezia e del suo amore per l’arte.

D: È la prima volta, che espone a Venezia?
R: Sì, confermo che è la prima volta che porto le mie opere nel capoluogo Veneto.

D: È compiaciuto di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?
R: Certamente per Dario Fo ed Eugenio Carmi, ad esempio. Molti altri artisti ho avuto modo di conoscerli in occasione di Spoleto Arte, presso Palazzo Leti Sansi.

D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?
R: Indubbiamente accostare le due location costituisce un impatto significativo. Entrambe evocano arte e bellezza.

D: Quando e com’è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?
R: Il mio approccio col mondo dell’arte risale alla prima giovinezza. Ho seguito studi artistici e poi mi sono dedicato alle arti figurative e al teatro.

D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale?
R: Diciamo che le definizioni non mi sono consuete e, inoltre, l’arte è difficilmente definibile.

D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?
R: Il Novecento è estremamente vario e vasto, ma dovendo citare un nome direi Mirò, senza nulla togliere ad altri grandi.

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Fabrizio Berti presenta le sue opere intrise di poeticità a “Spoleto incontra Venezia”

Un ricco parterre di nomi altisonanti partecipa alla grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” a cura di Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes: da Dario Fo a Eugenio Carmi, da José Dalì a Pier Paolo Pasolini, la collettiva si snoda tra le sontuose mura di due antichissimi edifici veneziani, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. Dal 28 Settembre al 24 Ottobre sarà possibile visitare con ingresso libero le prestigiose location nel cuore della magica Venezia. Tra gli artisti selezionati per l’illustre vetrina internazionale si inserisce il pittore Fabrizio Berti con una coinvolgente serie di dipinti di ricercata espressione intimista.

Nel commentarne la ricerca stilistica è stato detto “Una raffigurazione essenziale e intrisa di spiritualità quella di Fabrizio Berti. I suoi lavori si basano su giochi tonali di grande abilità e su una stesura variegata, che ben accompagnano lo scenario contenutistico. Attinge al verismo, celebrando la solennità di gesti di antica consuetudine nella concretezza stilizzata delle sagome, dai raffinati e armoniosi contorni. Appare la liricità di un artista, che opera nei canoni tradizionali, diffondendo un messaggio poetico sempre attuale e presente, al di fuori del tempo e della storia”.

Berti concepisce l’arte come mezzo strumentale e considera il suo fare arte come una missione, una forma di vocazione assoluta e innata, una missione trasmessa fin dalla nascita, finalizzata a suscitare emozioni nello spettatore per dare voce alla dimensione interiore e all’anima. Guardando le creazioni si viene trasportati in un viaggio iniziatico di illuminazione esistenziale e spirituale per unificare quella scintilla primordiale, che dal caos genera il cosmo, l’ordine, l’armonia del creato e sostiene e conferisce il significato primario a ogni essere vivente.

Su di lui è stato scritto “È indispensabile la sua esperienza filosofica e poetica all’evoluzione della spiritualità, intesa come riscoperta del sé, della sfera introspettiva, che diventa l’essenza stessa del vivere, la fonte d’ispirazione imprescindibile per lo studio approfondito sulla forma, sulla figura e sul colore. Emerge la sintesi formale della narrazione, che si trasforma in ricordo e memoria del vissuto, con una costante evoluzione fatta sull’analisi della percezione interna della -ratio- in relazione al senso di infinito, che trapela dall’insieme compositivo”.

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“Spoleto incontra Venezia”: Ampio riconoscimento per l’eclettismo scultoreo di Amalia Borin

La grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” si è conquistata forte risonanza mediatica internazionale. La curatela dell’evento è affidata al professor Vittorio Sgarbi con la direzione del manager produttore Salvo Nugnes. L’esposizione, che si svolge dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 nella splendida Venezia, è racchiusa tra le mura di due location secolari di nobile origine, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich e accoglie opere di personalità di spicco tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, Pier Paolo Pasolini, José Dalì. Tra gli artisti di rilievo partecipanti è annoverata la nota scultrice Amalia Borin con le sue originali creazioni variopinte, come inno all’insegna della cromoterapia.

Su di lei hanno commentato “I suoi nastri colorati ricordano i fiumi e i canali di quella terra d’origine, che in qualche modo a distanza ricorda rivolgendole, quasi dedicandole, la poesia di questa esplosione cromatica”. E ancora è stato scritto “Una vera e propria danza cromatica si ritrova nelle opere della Borin. Una danza, che arriva a definire l’armonia del segno e contraddistinta dall’acceso simbolismo, che traccia infiniti misteri esistenziali. Un significato esplicito, che si lega a un significato, che invece va ricercato”.

La Borin svela l’arcano dell’universo con un agile linguaggio artistico, che è nato dal talento della ricerca. Ogni sua opera è un messaggio tematico, che trasmette al fruitore rispetto per l’universo e per la vita, ma anche per il pensiero e per la fantasia dell’uomo. Nella scultura riesce perfettamente a coniugare figurativo e astratto, classico e moderno, passato e presente, oriente e occidente.

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