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Presentata la mostra “Segni e sogni d’alpe”

Venerdì 21 febbraio alle ore 18 a Palazzo della Ragione nella Sala delle Capriate in Città Alta sarà inaugurata la mostra fotografica di Marco Mazzoleni “Segni e Sogni d’Alpe – passione, orgoglio e resilienza”. La mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, in collaborazione con la rivista Orobie e curata da Moma Comunicazione S.r.l. rimarrà aperta dal 21 febbraio al 17 maggio 2020 ad ingresso libero. 

“L’esposizione è occasione per rinsaldare il legame, stretto, che Bergamo sempre ha intessuto con le sue valli: la città si fa cassa di risonanza del patrimonio paesaggistico e agroalimentare del suo territorio circostante e della vita che in esso si dipana – racconta l’Assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti –. Nelle fotografie di Marco Mazzoleni sfilano uomini e donne che riesumano antiche attività di famiglia o che, al contrario, decidono di intraprendere percorsi alternativi, ispirandosi a quella rinnovata attenzione all’ambiente e alle produzioni ispirate a un’economia sostenibili e circolare. L’uomo abita da millenni il paesaggio e, anche nelle nostre terre alte, ha reinterpretato e modificato i luoghi assecondando le necessità legate alle attività produttive e agroalimentari della nostra tradizione, tra cui spiccano l’alpeggio e la relativa produzione casearia. Ed è forse anche per questo che le nostre montagne sono così belle. È tempo di valorizzare e diffondere questo prezioso tassello di storia orobica, un patrimonio antropologico fatto di persone, mestieri, prodotti e saperi artigianali che deve essere, oggi più che mai, conservato e tramandato, anche come elemento di crescita culturale e civile di Bergamo”.

La mostra fotografica “Segni e Sogni d’alpe – passione, orgoglio e resilienza” è una selezione straordinaria di 70 foto, suddivisa in 3 sezioni tematiche. Il progetto vede il coinvolgimento di tre autori d’eccezione che hanno contribuito con i loro contenuti a sostenere la ricerca fotografica di Marco Mazzoleni: Roberto Mantovani (giornalista e storico dell’alpinismo), Prof. Renato Ferlinghetti (Professore di Geografia dell’Università di Bergamo) e Francesco Quarna (speaker di Radio Deejay, appassionato di alpinismo).

La mostra si fregia della collaborazione dell’architetto Davide Pagliarini di Newlandscapes per il progetto allestitivo, dei patrocini del FAI (Fondo Ambiente Italiano), dell’Università degli Studi di Bergamo, e dell’Associazione Maurizio Gervasoni.

Sponsor tecnici: Ravanelli Fabbro – Opere in ferro e manutenzioni (Gorle – Bg), NewLab S.r.l. di Brescia. L’occasione è golosa: il riconoscimento di Bergamo a “Città Creativa per la Gastronomia – Unesco”. Prende forma un progetto, che ha come ingredienti il paesaggio, il food, le tipicità e le eccellenze del nostro territorio, visti e vissuti attraverso l’occhio del fotografo Marco Mazzoleni, che, a distanza di tre anni, ritorna su un tema a lui caro per ampliare il discorso gastronomico al tema del disegno storicizzato del paesaggio con nuovi scatti. Lo scopo del progetto è quello di divulgare un principio di positività che esiste nella nostra realtà territoriale e che consiste nel conservare e tramandare le tradizioni in modo spontaneo alle nuove generazioni e in maniera rispettosa verso un ambiente, il cui paesaggio è appunto frutto di tali gesti antropologici. Il progetto mette in mostra la bellezza di questi gesti e del nostro territorio.

Il 30 ottobre 2019 Bergamo, capofila del progetto che coinvolge anche i territori di Lecco e Sondrio, è stata riconosciuta come Città Creativa per la Gastronomia Unesco. Si tratta di una rete creata nel 2004 dall’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura con lo scopo di promuovere la cooperazione tra le località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. Le aree comprese dalla Città creativa dell’Unesco sono le Cheese Valley ovvero le Orobie bergamasche (76 comuni), lecchesi (28) e valtellinesi (21).

Il riconoscimento Unesco punta a una tutela sempre maggiore degli alpeggi da parte di mandriani, pastori e casari, che devono essere architetti e giardinieri dei pascoli. Obiettivo della rete è anche quello di raccogliere e salvare le tecniche tradizionali e le tecnologie sostenibili utilizzate dalle culture antiche e incoraggiare le singole comunità a contribuire alla conservazione delle proprie conoscenze storiche. Un’occasione per promuovere tutte le produzioni alimentari di eccellenza tipiche generanti economia.

Fin dal XIII secolo i Bergamini in gran parte migravano in base alle stagioni tra pianura e montagna seguendo il percorso compiuto da millenni dai pastori di pecore e capre, le prime razze allevate.

Il paesaggio delle Orobie è nato anche dalla necessità degli allevatori di trovare terreni che fornissero foraggio per l’intero anno. Con il disboscamento e trasformando a pascolo anche le praterie, pastori e Bergamini hanno, nei secoli, sviluppato un ‘design spontaneo’ che ha definito ambiti di pregio, modificando con rispetto la morfologia particolare di queste aree montane e delle loro valli. Territori ricchi di storia che uniscono un’eccellenza ambientale per l’elevata biodiversità a una produzione agraria di qualità maturata da antiche tradizioni. Questo equilibrio discreto tra intervento dell’uomo e natura conferisce ai luoghi una ulteriore bellezza, che si manifesta in segni che variano nelle stagioni.

Cercarli, trovarli e interpretarli è un esercizio che ci aiuta a comprendere la storia, l’eleganza e la fragilità: un buon territorio produce un buon cibo e un buon cibo aiuta a definire e mantenere un buon territorio. Tutto ciò determina un’economia che coinvolge anche altri settori, come il turismo.

La ‘Città creativa’ ha dunque un grande compito quello di analizzare ciò che le generazioni precedenti hanno lasciato, per definirne gli orizzonti e produrre innovazione e opportunità.

C’è chi sostiene che la sensibilità ecologica si sia sviluppata guardando le immagini del nostro pianeta dalle immagini scattate dagli astronauti sbarcati sulla Luna. Una foto dall’alto delle Orobie dovrebbe forse aiutare a conferire sensibilità condivisa per uno sviluppo durevole di questo territorio.

La mostra si avvale anche di un prezioso video, realizzato da Moma Comunicazione con la regia di Fabio Cattabiani, in cui la testimonianza di un giovanissimo casaro, Daniel Moioli dell’Azienda Agricola Cornalì, intervistato da Roberto Mantovani, arricchirà l’esperienza del visitatore.

Saranno inoltre numerose le occasioni per approfondire e dare una maggiore efficacia formativa e culturale della mostra, attraverso una serie di visite con guide speciali: gli autori, accompagnati da Marco Mazzoleni, saranno a disposizione del pubblico per fare da guida alla mostra (le date delle visite in programma per ciascun autore sono evidenziate nella scheda finale). In particolare, l’ultima visita sarà realizzata con la guida speciale dello chef Michele Sana, prevista per il 16 maggio 2020.

In aggiunta il 3 aprile 2020 alle ore 10 presso la Sala Curò del Museo di Scienze Naturali di Bergamo è previsto il Convegno sulle tematiche trattate da Marco Mazzoleni tenuto dai relatori coinvolti nel progetto fotografico.

La mostra è corredata dal catalogo, edito Moma Edizioni, in vendita presso la Sala delle Capriate al costo di € 15,00.

 

IL FOTOGRAFO

Marco Mazzoleni

Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, docente, fino allo scorso anno, presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, sin dal 1970 ha maturato un profondo interesse per la fotografia, che nel 1988 lo ha portato a diventare fotografo professionista. La sua attività è dedicata alla documentazione su temi di architettura, arte e paesaggio; Mazzoleni ha curato svariate ricerche e pubblicazioni, con reportage sulle diverse forme di produzione agricola e artigianale del territorio.

Collabora da anni con la rivista Orobie.

 

GLI AUTORI

Roberto Mantovani

Nato nel 1954 a Torre Pellice, dove risiede attualmente, è giornalista professionista e storico dell’alpinismo. Ha cominciato ad occuparsi di montagna da giovanissimo, prima come escursionista, alpinista e sciatore e successivamente (senza abbandonare mai l’attività sul terreno) come studioso. Ha diretto per circa vent’anni anni la Rivista della Montagna, un periodico presente sul mercato sin dal 1970, e successivamente si è occupato di alcuni numeri speciali di Alp. Dal 1995 al 2000 ha lavorato anche per il Museo nazionale della montagna, occupandosi del CISDAE (Centro italiano studi documentazione alpinismo extraeuropeo) e dei cataloghi delle mostre temporanee. Oltre ad aver maturato una lunga esperienza nel settore editoriale, ha pubblicato oltre trenta libri per vari editori. Negli anni ’80 e ’90, ha curato l’intera sezione alpinistica di tre successive edizioni della grande enciclopedia La Montagna della De Agostini. Per diversi anni è stato collaboratore fisso della trasmissione TGR Montagne di Rai2.

Renato Ferlinghetti

Naturalista e geografo è professore associato di Geografia presso l’Università degli Studi di Bergamo dove insegna Geografia regionale e urbana, Geografia dell’ambiente e Istituzioni di Storia e Geografia nei corsi di laurea in Lettere e Scienze dell’educazione primaria. È inoltre docente di Culture dell’urbanità nella laurea magistrale in Geourbanistica attivata, per la prima volta in Italia, nell’a.a. 2019/2020 presso l’Università di Berga- mo. È vicedirettore del Centro Studi sul Territorio ‘L. Pagani’ dell’Università di Bergamo, membro dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo e Consigliere del Direttivo del Parco Regionale dei Colli di Bergamo. È autore di un centinaio di pubblicazioni sul paesaggio, la biodiversità, la gestione e la lettura territoriale con particolare attenzione alle aree ad elevata densità. Tra i testi: Per una cultura dei luoghi. Antologia di scritti di Lelio Pagani (2008), Metamorfosi del paesaggio. Interpretazioni della geografia e dell’Architettura (2011), con Maria Chiara Zerbi, Uomini e ambienti dalla storia al futuro, con Paolo Cesaretti (2014), Le mura da antica fortezza a icona urbana (2016), con GianMaria Labaa e Monica Resmini (2016), Le valli d’Argon. La natura, il paesaggio, i segni dell’uomo, con Arturo Arzuffi, Moris Lorenzi (2018).

Francesco Quarna

Nato all’ombra del Monte Rosa nel 1980, muove i primi passi nella radiofonia negli anni ’90. Dopo le esperienze come disc jockey in alcune emittenti regionali, nel 2003 approda a Radio DEEJAY. Parallelamente ha scritto decine di articoli per riviste musicali. Dal 2011 al 2019 ha coordinato l’area web e social di DEEJAY, mentre dal 2019 collabora con la redazione musicale. Attualmente è in diretta da lunedì a venerdì alle 14 con Federico Russo nella trasmissione Play DEEJAY. Oltre alla musica, le sue passioni sono l’alpinismo, la viticultura, l’enogastronomia e la cultura delle “terre alte”.

 

INGRESSO LIBERO ORARI DI APERTURA:

Ven / Sab / Dom nei mesi di febbraio/marzo:

dalle ore 10 alle ore 17

Ven / Sab / Dom nei mesi di aprile/maggio:

dalle ore 10 alle ore 18 Lunedì dalle ore 9 alle ore 13 Martedì giorno di chiusura

Merc / Gio dalle ore 14 alle ore 18

VISITE GUIDATE SPECIALI:

_ Marco Mazzoleni sabato 29 febbraio, 28 marzo e 9 maggio ore 11

_ Roberto Mantovani sabato 7 marzo ore 11

_ Prof. Renato Ferlinghetti sabato 4 aprile ore 15

_ Francesco Quarna sabato 18 aprile ore 11

_ Michele Sana sabato 16 maggio ore 16

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A Forni di Sopra la Befana cul firâl

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  • 29 Dicembre 2015

Nella Alpine Pearl friulana di Forni di Sopra, ogni anno la sera del 5 gennaio un numeroso pubblico si raduna in grande attesa per il ripetersi dell’evento: la Befana scende dal Campanile della Chiesa Parrocchiale della frazione di Cella portando una gerla piena di doni per tutti i bambini presenti.
La Befana munita di scopa, gerla e Firaal (antico lampioncino) viene “aiutata” a scendere dal campanile per mezzo di una teleferica inclinata dai volontari del Soccorso Alpino di Forni di Sopra, i quali intrattengono il pubblico con ardite e suggestive discese in corda doppia lungo le pareti del campanile. L’arrivo della Befana viene annunciato con uno spettacolo di fuochi artificiali senza botti.
Il Campanile di Cella è il più alto della Carnia con i suoi 46 metri. E´ stato recentemente ristrutturato e le tre grandi campane sono state sostituite nel 2006. L’evento ha inizio alle ore 18:00 con la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale, al termine della quale, non appena tutta la gente è uscita dalla chiesa, la Befana inizierà la sua discesa.
Questa suggestiva manifestazione, evento unico nel suo genere in Regione, richiama ogni anno a Forni di Sopra un migliaio persone provenienti da Friuli e Veneto. Sovrastata dalle splendide vette delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, Forni di Sopra è una delle più belle località turistiche della Carnia. Forni si trova nel cuore di un’ampia conca soleggiata all’interno del Parco delle Dolomiti Friulane ed è circondata da bellissimi boschi e prati fioriti. Il Parco è un paradiso geologico, ambientale e naturalistico, uno scenario ideale per attività all’aria aperta a stretto contatto con la natura, sia in estate che in inverno.

(Ufficio Stampa Alpine Pearls Italia: OfficineKairos.it)

Turismo FVG – Forni di Sopra
Via Cadore 1 – 33024 Forni di Sopra (UD)
Tel.: 0433 886767 Fax: 0433 886686
[email protected]

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In Spagna per il Cammino di Santiago

Nell’813, in Galizia, l’eremita Paio rinvenne la tomba di Giacomo il Maggiore, il figlio del Tuono, cui, secondo la tradizione, va il merito di aver evangelizzato la Penisola Iberica settentrionale, e, sin dalla sua scoperta, questa tomba è diventata un punto di riferimento per il mondo cristiano al pari di un magnete come Roma e Gerusalemme. Compostela ha attratto viandanti da tutti gli angoli della Terra, desiderosi di seguire l’itinerario delle stelle, la Via Lattea, per redimersi dalle proprie colpe, come si dice fece lo stesso imperatore Carlo Magno che, stando alla tradizione popolare, inaugurò l’itinerario di Santiago de Compostela.
Oltre alla sua valenza strettamente spirituale, il Cammino di Santiago (Patrimonio Mondiale dell’UNESCO) racchiude altri valori storici come il fatto di esser stato la colonna vertebrale dell’unità culturale europea, grazie al flusso di viandanti provenienti da Svezia, Polonia, Paesi Bassi, Irlanda, Gran Bretagna e Turchia diretti in Galizia. A questo flusso umano, Dante diede il nome di “pellegrinaggio”.
Il pellegrino intraprende così questo cammino di andata e ritorno, alla ricerca di se stesso e degli altri in ogni tappa, in ogni pensione e in ogni monjoie (monticello di pietra) fino alla tappa finale che lo condurrà dinnanzi all’altare dell’Apostolo. L’arrivo quindi a Compostela, centro dell’Europa e città di bellezza millenaria, traguardo di questa avventura, è agli occhi del viandante il culmine dei suoi desideri, l’accesso al paradiso che ciascuno ha saputo costruire per sé.
Esistono diversi cammini per raggiungere Santiago, ma il più popolare è il Cammino Reale Francese che attraversa le regioni Navarra, La Rioja, Castiglia e León e Galizia, e le città di Pamplona, Logroño, Burgos e León.
Il percorso si svolge principalmente su terreno sterrato, ma sono presenti anche brevi tratti su asfalto. Nella prima tappa del percorso si valicano i Pirenei, si prosegue poi nei boschi della Navarra per poi raggiungere La Rioja con le sue coltivazioni. Giunti a Burgos si attraversano gli altipiani delle mesetas fino alla città di Leon. Superati i Montes de León si giunge in Galizia con i suoi boschi di eucalipti. Giunti a Santiago è possibile proseguire per raggiungere l’oceano Atlantico a Capo Finisterre.
Decine di ostelli (chiamati albergues) sono operativi lungo tutto il percorso per assicurare un letto e a volte un pasto caldo ai pellegrini a cifre modiche.
Altri cammini da menzionare sono il Cammino Portoghese che nel suo percorso verso nord attraversa boschi, terre coltivate, villaggi, borghi e città storiche, quello del Nord, quello del Sud Est o Ruta della Plata ed infine il cammino di Finisterre e Muxia, l’unica via che ha origine da Santiago e ha come meta Capo Finisterre e il santuario da Virxe e da Barca a Muxia.
Il Girasole Viaggi propone una formula diversa di “vivere” il cammino, il bono iacobus, un servizio turistico concepito in modo specifico per il cammino di Santiago.
Questo servizio permette ai “pellegrini ” di poter godere dell’ospitalità di strutture rurali situate alla fine di ogni tappa e di assaggiare la cucina ricca e variegata, di un importante patrimonio artistico.
Il Girasole offre inoltre la possibilità di costruire programmi diversi, partendo dalle singole città italiane e richiedere quotazioni per piccoli e grandi gruppi.

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ARTE, LA SICILIA RIFLESSA NEL “VIAGGIO” DI CERAMICA E COLORI. LA COLLEZIONE PRIVATA DI GIACOMO ALESSI IN MOSTRA ALL’OUTLET VILLAGE

SICILIA OUTLET VILLAGE – Un viaggio nella Sicilia, nella sua storia e nella sua arte, nei suoi simboli e nella sua letteraria isolitudine. Un viaggio che è metafora dell’essere umano: bellissimo, grottesco, potente, rarefatto, commovente. Dove la commozione è quel moto dell’anima che all’improvviso si vede riflessa al di fuori del proprio corpo. È “Il viaggio” di Giacomo Alessi, il percorso visivo e interiore all’interno della sua collezione privata, tra le opere in terracotta di uno dei più noti ceramisti italiani, «tesoro umano vivente» secondo l’Unesco, che lo ha inserito nel Registro delle eredità immateriali siciliane.
Cinque dei suoi capolavori maiolicati – alcuni già protagonisti alla Biennale di Venezia – custoditi privatamente nella “Città della ceramica”, la sua Caltagirone, verranno esposti nella mostra d’arte che avrà luogo al Sicilia Outlet Village dal 15 marzo al 21 aprile – tutti i sabati e le domeniche, dalle 10 alle 21, con ingresso libero – e che porta il titolo “Giacomo Alessi. Il viaggio”. L’artista sarà presente al vernissage che inaugurerà la mostra, sabato 15 marzo, alle 12, nel Temporary Store che si affaccia sulla Piazza Eventi del Centro.
Il Sicilia Outlet Village, come già in passato, manifesta la propria sensibilità all’arte, quella che celebra le eccellenze della Sicilia e il suo legame con il territorio dell’isola. L’impegno del Centro si concretizza infatti in iniziative di rilievo che offrono a visitatori e turisti una ricca esperienza culturale.

Giacomo Alessi (Caltagirone, 1955) è uno dei più noti ceramisti italiani, profondo conoscitore della millenaria tradizione della terracotta calatina e italiana. Le sue opere sono state esposte in alcune delle più importanti rassegne artistiche d’Italia e del mondo, tra cui la Biennale di Venezia, e in celebri musei come il MoMA di New York. Nominato nel 2007 Cavaliere della Repubblica, è firmatario del “Manifesto delle arti applicative del nuovo secolo”. L’Unesco lo ha inserito nel libro Tesori umani viventi del Registro delle eredità immateriali siciliane.

www.siciliaoutletvillage.it | [email protected]

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“Patrimonio mondiale, identità locali”, convegno interdisciplinare a Ragusa Ibla sull’Unesco

Ragusa – «Patrimonio mondiale, identità locali. Storia, patrimonio, diversità culturale nei documenti Unesco (1972 – 2005)». È il titolo di un convegno organizzato dalla Cattedra di Storia contemporanea della Struttura didattica speciale di Ragusa – Università di Catania, venerdì 8 novembre alle ore 10.00 nell’Auditorium S. Teresa di Ragusa Ibla.

L’obiettivo del convegno è avviare un confronto multidisciplinare sui processi storici di patrimonializzazione innescati all’inizio degli anni Settanta dalla Convenzione Unesco sul Patrimonio dell’Umanità. Una particolare attenzione sarà dedicata all’analisi dei processi locali.

Due le sessioni previste: la prima avrà inizio alle ore 10.00, l’altra alle 16.00.

Apriranno i lavori il sindaco di Ragusa Federico Piccitto e il vicepresidente della Struttura didattica speciale di Ragusa Giuseppe Traina con un saluto di benvenuto ai presenti.

A seguire Gabor Sonkoly, storico, direttore del Dipartimento di Storiografia europea e scienze sociali all’Eötvös Loránd University (ELTE) di Budapest (Ungheria), svolgerà una relazione dal titolo “The Historic Urban Landscape, between

Modernism and Presentism”. Gino Satta docente di Antropologia economica nell’Università di Modena e Reggio Emilia concluderà la sessione mattutina con una relazione dal titolo “Intangible Cultural Heritage: a postcolonial shift in UNESCO’s policies”. Presiederà Melania Nucifora, docente di Storia contemporanea dell’Università di Catania.

Tre gli interventi previsti nella sessione pomeridiana: Sabina Fontana, docente di Linguistica generale dell’Università di Catania, discuterà di “Paradigma del multiculturalismo e diversità linguistica: problemi e opportunità”; Santo Burgio, docente di Storia del pensiero filosofico (Università di Catania) affronterà il tema “Storie di negoziati. Tradizionale, popolare, locale”. Infine, Giorgio Flaccavento del Laboratorio Insieme in città (Ragusa) parlerà di “Città tardo-barocche del Val di Noto: genesi di una candidatura”.

Seguirà un dibattito, animato da Melania Nucifora, Gino Satta, Gabor Sonkoly e Salvo Torre (docente di Geografia culturale, Università di Catania) nelle vesti di discussants, con interventi di attori locali: amministratori, tecnici e rappresentanti di club Unesco.

 

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Sky Race delle Dolomiti Friulane

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  • 19 Agosto 2013

Per gli appassionati di corsa in montagna l’appuntamento con la Sky Race delle Dolomiti Friulane, nella Perla di Forni di Sopra, è assolutamente da non perdere. La gara non competitiva individuale maschile e femminile si snoda su un tracciato impegnativo lungo piste forestali e sentieri CAI segnalati.Il dislivello in salita è di 1700 metri per un totale di 20 km tutti da correre, fiato e gambe permettendo. Si sale fino a quota 2175 metri (punto più alto del percorso) e il tempo massimo per completare il percorso è indicato in 7 ore.
La partecipazione, aperta non solo agli atleti ma anche ad amatori ed escursionisti, è un’occasione per conoscere alcune tra le più belle e suggestive aree naturali e selvagge del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, il “Truoi dai Sclops” (Sentiero delle Genzianelle). Il “Parco Naturale delle Dolomiti Friulane”, fondato nel 1996, è un vero e proprio paradiso naturale immerso tra le imponenti vette delle Dolomiti, patrimonio UNESCO. Dalle aquile reali agli stambecchi, dai galli cedroni alle marmotte, il parco pullula di vita ed esplorarlo percorrendo gli stupendi sentieri che lo attraversano è un’esperienza da non perdere per tutti gli amanti della montagna.
Il Soccorso Alpino garantisce l’assistenza sul percorso per eventuali “ritardatari”.

(PR Alpine Pearls Italy – Officine Kairòs S.a.s.)

INFO
Turismo FVG – Forni di Sopra
Via Cadore 1
33024 Forni di Sopra (UD)
Tel.: +39 0433 886767
Fax: +39 0433 886686
[email protected]
www.fornidisopra.net

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> Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo

> Il 21 maggio di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, proclamata dalle Nazioni Unite nel 2002, subito dopo l’adozione da  parte dell’UNESCO della Dichiarazione
> Universale sulla Diversità Culturale.Quest’anno la Giornata assume un significato ancora maggiore, poiché si iscrive nel più ampio contesto dell’Anno internazionale del riavvicinamento tra le culture, durante il quale - come dichiara lo stesso Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon - “si renderà omaggio alla diversità culturale e si mostrerà come la comprensione e il dialogo interculturali siano essenziali per la realizzazione di un mondo più pacifico. Inoltre, sarà sottolineato il ruolo fondamentale che la cultura gioca  nell’ambito dello sviluppo”.
> Alla luce di tali considerazioni anche i volontari “Amici di L. Ron Hubbard” suggeriscono di consultala il sito: www.youthforhumanrights.org come allineamento all’iniziativa allo scopo di far diventare una realtà ciò che  finora è ancora un sogno.
> Ma comunque la campagna educativa sui diritti umani continua, utilizzando il DVD che contiene 30 spot sui diritti umani: ognuno di loro descrive uno dei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
>I materiali gratuiti, che possono essere richiesti attraverso il sito sono di grande supporto per la creazione del nostro futuro, fornendo ai giovani ed ai docenti gli strumenti per comprendere e combattere la discriminazione e la violenza; fornire loro dei modelli migliori e una vera educazione sui diritti umani nelle scuole. 
>  Per info:
> Aiudi Renata 335 7864031
> 16 maggio 2013
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Fabianelli presenta il cuore della dieta Mediterranea. Un piatto di pasta

Pastificio Fabianelli - PastaNel 2010 l’Unesco ha premiato lo stile alimentare basato su pomodoro, olio d’oliva, pasta, frutta, verdura e vino, facendolo entrare nel patrimonio culturale immateriale. La pasta di semola di grano duro, come quella prodotta da Pastificio Fabianelli, e quella integrale si confermano dunque tra gli alimenti privilegiati della Dieta Mediterranea, un regime alimentare riconosciuto anche dall’OSM e dalla Fao.

Sulla base degli studi scientifici diffusi a livello mondiale, anche Fabianelli promuove l’equilibrio nutrizionale e la Dieta Mediterranea, quali aspetti importanti per prevenire problemi di salute, in particolare quelli inerenti le malattie cardiovascolari, e per costruire solide basi di longevità.

Una pasta ambrata e dal colore omogeneo, privo di imperfezioni, tenace alla cottura e facilmente digeribile, gradevole al palato e capace di sprigionare una fragranza che mette appetito. Così si presenta sulle tavole Pasta Fabianelli buona, gustosa e salutare, un piatto principe della cucina italiana, protagonista di una delle diete più diffuse, complete e apprezzate in tutto il mondo, la Dieta Mediterranea, un regime alimentare che fonda il suo successo sull’equilibrio alimentare e sulla genuinità dei cibi.

Un alimento ricco di energia a lungo termine, caratterizzato da un’elevata percentuale di carboidrati complessi, circa il 70% per pasta Fabianelli, che necessitano di un processo digestivo articolato e che vengono assimilati più lentamente dall’organismo. Si aggiungono poi pochissimi zuccheri semplici, proteine, ferro, vitamine B1, B2 e PP e un apporto di lipidi trascurabile. Basta, dunque, un condimento leggero per realizzare un piatto completo ed equilibrato: verdure, formaggi magri, carni, legumi, olio a crudo, il tutto dosato con giusta misura.

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Cortina, Regina delle Dolomiti

Cortina è la Regina delle Dolomiti, montagne uniche al mondo dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un patrimonio da custodire e valorizzare perchè rappresenta un’eccellenza. Cortina d’Ampezzo E’ location amata dai viaggiatori nazionali e internazionali, in tutte le stagioni. Per esempio, in autunno Cortina si tinge delle più calde varietà del rosso, regalando panorami indimenticabili. Tante sono le attività che si possono praticare, dal trekking, a percorsi panoramici in bike tra i profumi della natura. L’inverno accoglie invece la maggior parte degli appassionati della neve e degli sport invernali. Grazie alle piste nelle vicinanze apprezzare il panorama invernale delle montagne innevate E’ un must, seguita da una magica sosta ai rifugi per apprezzare le prelibatezze culinarie di Cortina. Cortina E’ anche luogo dei grandi eventi sportivi: lo conferma ogni anno la FIS che considera la Coppa del Mondo di Sci Femminile di Cortina come una tappa imprescindibile del circo bianco al femminile. Una storia e un curriculum fatto di manifestazioni memorabili: dalle ormai storiche Olimpiadi del 1956 ai Mondiali di curling del 2010. In inverno, molte le festività, che si susseguono tra cui Natale e Capodanno sono una buona occasione per scegliere una vacanza in questa splendida location e approfittare dei saldi invernali. Ma d’estate Cortina d’Ampezzo, più semplicemente Cortina, non perde il suo appeal e continua ad essere luogo di vacanza per vip e non. L’estate infatti la stagione perfetta per dedicarsi al relax e alla tranquillità della natura per esempio in famiglia, per vivere magici momenti da ricordare. Certamente un ottimo motivo per trascorrere del tempo a Cortina d’Ampezzo E’ la sua anima glam e dedicata allo shopping. Boutique e locali del centro attirano spesso VIP e persone dello spettacolo che animano la città. Tra le boutiques più famose troverete spazio dedicato alle collezioni di moda che affianca alle proposte delle griffes più quotate le creazioni dei giovani talenti creativi.

Per il tuo Soggiorno: www.parkhotelfaloria.it. Il Park Hotel Faloria di Cortina d’Ampezzo è membro di NERO Hotel Group, il nuovo brand capace di far vivere ogni giorno esperienze uniche in alberghi d’eccezione.

www.nerohotelgroup.com.

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Unesco: Betlemme, patrimonio dell’umanita’

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  • 30 Giugno 2012

Unesco: Betlemme, patrimonio dell’umanita’

Poche ore dopo l’attesa notizia, Betlemme gia’ celebra l’importante traguardo raggiunto …

L’Unesco ha incluso la Basilica della Nativita’ e la via del pellegrinaggio tra i siti patrimonio dell’umanita’. A deciderlo e’ stato il Comitato per il Patrimonio mondiale riunito a San Pietroburgo. E’ la prima volta che un sito palestinese entra a far parte del patrimonio dell’umanita’, tutelato dall’organismo culturale dell’ Onu.

La Basilica, che ha bisogno di lavori di restauro, e’ una delle mete più visitate dai pellegrini in Terra Santa.

La sua candidatura aveva trovato “perplessi” il Patriarcato Greco Ortodosso, La Custodia di Terra Santa e il Patriarcato Armeno Ortodosso, che la gestiscono, e che avevano auspicato che l’importante riconoscimento si riferisse piu’ che alla Basilica, alla citta’ stessa di Betlemme.

Quanto deciso oggi a San Pietroburgo e’ comunque secondo il Custode Terra Santa “una notizia importante.”

P. PIERBATTISTA PIZZABALLA, ofm

Custode di Terra Santa

“Va detto che questa nomina riguarda tutta la citta’ vecchia di Betlemme e non solo la Basilica, quindi pone la Basilica in una posizione diversa rispetto a quanto era stato preventivato.

Il presidente Abu Mazen, il presidente dell’Autonomia Palestiense, ha chiarissimanente detto, anche per iscritto, in una lettera formale alle nostre Chiese (Patriarcato Greco Ortodosso, Custodia e Armeni) che garantisce la totale autonomia delle Chiese nella gestione dei luoghi santi e il rispetto dello status quo e il rispetto nella gestione ordinaria. Questa e’ un’assicurazione molto importante.”

 

Come e’ noto, la decisione di san Pietroburgo giunge al termine di una lunga e dibattuta questione che spesso e’ sconfinata nel minato campo del conflitto politico e diplomatico. Il Custode di Terra Santa ribadisce la posizione delle Chiese: questo luogo santo non puo’ e non deve essere oggetto di alcun tipo di uso estraneo al suo carattere.

 

P. PIERBATTISTA PIZZABALLA, ofm

Custode di Terra Santa

“Il nostro auspicio come Chiese, che e’ quello che e’ sempre stata la nostra posizione, e’ che i luoghi santi siano considerati innazitutto luoghi santi e di culto e che le questioni culturali, politiche, locali o internazionali, siano escluse nella gestione, nella vita, e nella dinamica dei luoghi santi. Essi devono restare luogo di pace e di serenita’ per tutti i pellegrini e non diventare luogo di difficile convivenza. Questo e’ il nostro auspicio per Betlemme e per tutti i luoghi santi.”

 

E di fatto patrimonio dell’umanita’, nel suo significato piu’ vero e piu’ profondo questo luogo lo e’ sempre stato e lo sarebbe stato comunque, anche senza definizioni aggiuntive.

Perche’ la Basilica della Nativita’ di Betlemme e’ soprattutto un luogo sacro, il luogo della nascita di Cristo e dell’inizio di una storia nuova per tutta l’umanita’.

La Chiesa tutta di Terra Santa ne vuole preservare questa valenza spirituale e sovranazionale.

Una dimensione religiosa universale, da proteggere e far rispettare.

FRANCISACN MEDIA CENTER

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Un sito per Reggio Calabria

Arriva finalmente sulla rete un sito dedicato alla bellissima città calabra, la città dei Bronzi di Riace, la città di partenza per giungere in Sicilia.
Nelle pagine del sito si trovano utili ed indispensabili indicazioni per procedere alla scelta di una struttura ricettiva per trascorrere una vacanza od un lungo fine settimana in città o nelle sue immediate vicinanze; la scelta si può operare fra hotel, Bed & Breakfast, campeggi, ostelli, casevacanza o agriturismo. Questi ultimi sono perfetti per chi ama soggiornare nella natura lontano dal congestionato traffico cittadino ed apprezzare nella loro totalità i profumi ed i sapori veraci di questa terra.
Tante le indicazioni per visitare musei, pinacoteche, monumenti, luoghi sacri e palazzi storici per chi desidera coniugare il piacere di una vacanza di sole, mare e spiaggia con un turismo d’arte e cultura.

Se ancora ciò non vi bastasse, trovano posto in due sezioni dedicate tanti recapiti ed indirizzi di centri benessere, terme, palestre e piscine nonché golf e diving center e, per gli amanti dello shopping, spacci aziendali dove acquistare il meglio a minor prezzo. Una sezione elenca i numero utili, cioè i recapiti indispensabili in caso di emergenza (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Carabinieri … ) o qualora si debbano espletare delle formalità burocratiche (INPS, poste, motorizzazione civile).

Completano il quadro delle informazioni su Reggio Calabria notizia su iniziative a carattere artistico, culturale, musicale o folkloristico della zona, link e recensioni ad altri siti interessanti per gli amanti del turismo, dell’Italia e della bellissima regione Calabria.

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Ravenna per turisti e viaggiatori

Ravenna Una splendida città dell’Emilia Romagna, situata a soli 10 chilometri dal mare e con un ampio territorio comunale, secondo solo a quello di Roma, che comprende diverse zone verdi, tra cui 2 parchi urbani: il parco II giugno ed il parco I maggio e l’oasi WWF di Punte Alberete. La città inoltre ospita otto monumenti dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e precisamente: Battistero Neoniano, Cappella Arcivescovile, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero degli Ariani, Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico, Basilica di San Vitale, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo.

Una città quindi che merita di essere visitata e per facilitare coloro che desiderano trascorrere qualche giorno a Ravenna e conoscerne tutti i meravigliosi segreti nasce il sito ravennaxnoi.it.

Sul sito sono elencate tutte le strutture ricettive disponibili in città e nei dintorni, suddivise per tipologia: alberghi B&B, agriturismo, ostelli, campeggi e residence al fine di soddisfare qualunque necessità o preferenza del turista.

Trovandoci in Emilia Romagna non potevano mancare i riferimenti e gli indirizzi di ristoranti e trattorie dove gustare i piatti della rinomata cucina regionale (pasta all’uovo fatta in casa ripiena e non, pesce in grande quantità, ma anche anguille e rane provenienti da i numerosi canali della zona), ed enoteche dove degustare i deliziosi vini autoctoni fra cui il Sangiovese; per chi lo desidera non mancano pizzerie, pub e ristoranti che propongono cucina internazionale.

Rifocillato il corpo si può programmare la giornata da trascorrere fra musei, pinacoteche e vie della città: sul sito si trovano indirizzi ed informazioni sulla strutture museali ed i monumenti (chiese, palazzi storici, porte, mausolei ed aree archeologiche) da vedere ed apprezzare.

La splendida natura che circonda Ravenna invita a praticare sport all’aria aperta: per questo ci si può recare in uno dei golf club o nei maneggi; i più pigri possono invece trascorrere alcune ore presso gli spacci aziendali dove fare shopping con il miglior rapporto qualità/prezzo.

A completare il panorama sulla città vi sono news sugli eventi di cultura, arte, musica e folklore, numeri utili in casi di emergenza, indirizzi di biblioteche, librerie e scuole di lingua italiana e straniera per coloro che desiderano approfittare della permanenza in città per accrescere il proprio bagaglio culturale.

Infine pagine con link e recensioni di altri siti ritenuti interessanti, principalmente inerenti il turismo, l’arte e zona limitrofe alla provincia di Ravenna o alla zona stessa.

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Novità nella lista Unesco World Heritage: Italia sempre al vertice della classifica



Italia sempre al vertice della classifica Patrimonio dell’Umanità

Costa Mediterranea

Sono 936 i siti riconosciuti dall’Unesco meritevoli di essere inseriti nella prestigiosa lista del “Patrimonio Unesco“. Il 5% di questi luoghi si trova in Italia. Il Bel Paese, grazie alla cifra record di 47 siti, si piazza al primo posto nel mondo in questa speciale classifica. Al termine dei lavori della 35ma seduta del comitato incaricato di redigere la lista dei beni iscritti, due sono stati i nuovi luoghi italiani inseriti. Si tratta della “Rete Longobarda”, con beni architettonici risalenti ai Longobardi distribuiti incinque regioni italiane e delle “Palafitte alpine di Ledro e Fiavè“. Quest’ultimo sito ricade in Trentino ed interessa un’area geografica estesa, ragione per la quale viene condiviso con Svizzera, Austria, Francia, Germania e Slovenia.

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I VIDEO DI SS&C AIUTANO IL TURISMO CONGRESSUALE

SS&C, agenzia di comunicazione e marketing, ha realizzato tre video che sono stati scelti per rappresentare la Provincia di Varese al Congresso delle JCI Junior Chamber International, tenutosi in questi giorni a Riga (Lettonia). L’Agenzia di Giampiero Soru ha così contribuito a diffondere l’immagine di tutta la provincia con l’apporto della creatività: si tratta di due filmati sulle bellezze naturali, racchiuse tra i laghi e le valli, e un terzo centrato sul Sacro Monte di Varese, sito Patrimonio mondiale dell’Unesco. Emanuele Colombo – presidente LOM Varese e responsabile nazionale per gli affari internazionali dell’associazione presente in oltre 100 Paesi nel mondo e relatore durante il Congresso, ha espresso la massima soddisfazione per il lavoro presentato e per i lusinghieri risultati conseguiti. L’obiettivo di portare il Congresso 2011 a Varese è stato pienamente centrato: il meeting è previsto per il prossimo gennaio.

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MOSTRA FOTOGRAFICA Il paesaggio de\scritto – Luoghi Italiani Patrimonio dell’UNESCO

Sabato 13 Marzo nelle prestigiose sale di Villa d’Este a Tivoli inaugurerà “Il paesaggio de\scritto. Luoghi Italiani Patrimonio dell’UNESCO”, la più grande mostra fotografica mai realizzata dedicata ai 44 Siti italiani inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Luca Capuano, il fotografo incaricato per compiere questa ricerca iconografica sul Patrimonio italiano, ha scattato migliaia di immagini durante questa riproposizione in chiave contemporanea dei Grand Tour, i viaggi di formazione romantica dei nobili europei che volevano immergersi nelle bellezze d’Italia, durato ben nove mesi: di queste, una selezione di oltre 450 andrà a costituire il nucleo di un’esposizione che nasce dalla necessità da un lato di produrre una documentazione accurata sullo stato dell’arte dei luoghi facenti parte della Lista in Italia e dall’altro dalla volontà di proporre al pubblico una visione complessiva dello straordinario paesaggio che abbiamo la responsabilità di preservare e capire per poterlo tramandare alle generazioni future come momento di elevata riflessione sull’umanità stessa.

Dalle Dolomiti alla Sicilia lungo la Penisola che tutti ci invidiano, della bellezza e dei contrasti, dei centri storici, dei monumenti più celebri o delle preziose località spesso poco conosciute dal grande pubblico, la mostra parlerà un linguaggio iconografico particolare e unico, impregnato allo stesso tempo di atteggiamento documentale e rappresentazione della contemporaneità: è infatti lo sguardo di un solo unico autore, fotografo di architettura ma anche autore forte e indagatore dell’attuale, rigoroso nelle prospettive e nella ricerca sugli spazi, a farsi interprete di questa indagine particolare a metà tra la necessità di una filologia di un Patrimonio, costituitosi nel proprio tempo con il suo percorso storico e i suoi significati originali, ed il rapporto espressivo che esso oggi ha con il presente.

Una mostra dunque che diventa un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cultura nel senso più ampio, del sapore unico e delle meraviglie della natura e dell’arte, ma anche un vero evento per coloro che invece vogliono affrontare un percorso importante nella fotografia autorale contemporanea: qualunque sarà la chiave di lettura, protagonista indiscussa sarà l’Italia, con le sue crepe e i suoi bagliori, i paesaggi e le visioni puntuali, con le sue armonie e contraddizioni, quel tesoro che porta il nostro paese al primo posto nel mondo per numero di Siti riconosciuti universalmente come Patrimonio dell’Umanità e a farsi interprete dei principi di inalienabilità della cultura e della natura come elementi fondamentali per lo sviluppo della società e per il mantenimento della pace e della solidarietà promossi dall’UNESCO anche grazie a queste iniziative.

Promossa e organizzata dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali, dall’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, dal Comune di Tivoli e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e con il patrocinio della Commissione Nazionale UNESCO presso il Ministero degli Esteri, della Regione Lazio e della Provincia di Roma, la mostra ha potuto avvalersi anche della collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e del Comune di Ferrara. Il Catalogo è edito per i tipi di Logos e sarà distribuito, oltre che nel bookshop di Villa d’Este, anche in tutte le librerie d’Italia.

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