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Tino sana presenta la nuova collezione «Grand Tour»

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  • 30 Marzo 2017

Esplorare il mondo e sentirsi a casa, insieme a raffinati compagni di viaggio. Tino Sana, azienda famosa a livello internazionale per arredi di qualità per alberghi, navi da crociera e boutique di prestigio, presenta «Grand Tour», disegnata da Alberto Basaglia e Natalia Rota Nodari, in occasione del Fuori Salone del Mobile 2017, ad Almenno San Bartolomeo (Bg) dal 4 al 9 aprile.

Una collezione di oggetti dal carattere unico e personalizzabile, da plasmare e trasformare per creare atmosfere differenti, facendo sempre sentire il viaggiatore a casa. Gli elementi d’arredo nascono nei reparti produttivi in puro stile Tino Sana, dove tecnologia e manualità convivono in perfetto equilibrio e creano terreno fertile per le giovani menti che nel centro studi aziendale iniziano il loro percorso nell’affascinante mondo dell’arredo. Qui le idee si sviluppano in armonia tra innovazione e tradizione, rappresentata dall’omonimo Museo del Falegname.

Pezzi forte della collezione sono i 5 modelli di Bauli Passepartout, dedicati al personaggio del romanzo Giro del mondo in 80 giorni. Tutti e cinque sono di grande formato, su ruote, e custodiscono funzioni inaspettate. Wardrobe nasconde frigo-bar, cassaforte, specchio e petineuse estraibile. Breakfast Point è capace di contenere una macchina da caffè professionale e tutto l’occorrente per una colazione dolce o salata; ideale per le grandi colazioni negli hotel, può essere facilmente chiuso, trasportato in una suite e apparecchiato per un brunch domenicale. Coffee Break ha microonde, piccola macchina da caffè, affettatrice, frigorifero, e cassetto per la raccolta differenziata; perfetto per le sale riunioni. Showcase si illumina internamente, è un’elegante vetrina con ripiani in vetro satinato per esporre oggetti preziosi, creme o trattamenti di bellezza. Bookcase concede ai clienti nella hall di un hotel un momento di pausa per leggere il quotidiano, e nel soggiorno di casa è il luogo perfetto per custodire i nostri segreti più intimi, da condividere solo con chi amiamo.

Tino Sana – Tino Sana ha iniziato a lavorare nell’arredamento di store e boutique negli anni ’90, collaborando con Armani e Trussardi, per poi riprendere nel 2012 con ISAIA & ISAIA, azienda di abbigliamento maschile d’alta gamma per cui ha realizzato i negozi di Milano, Tokyo, New York, Los Angeles, e diversi corner nei mall USA. Tino Sana ha lavorato anche con Artioli, brand di calzature d’alta qualità, per cui ha curato l’allestimento dei negozi di Londra, di Nizhny Novgorod, in Russia.

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Tirocinio alla Tino Sana per giovani tra i 18 e i 35 anni

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  • 20 Giugno 2016

L’opportunità, parte del progetto ministeriale “Botteghe di mestiere e dell’innovazione”,

consentirà di inserire dieci under 35 nell’azienda bergamasca leader nella lavorazione del legno.

 

17 GIUGNO 2016 Sei mesi di tirocinio in un’azienda fortemente internazionalizzata, che conserva gelosamente la sua qualità artigianale. L’opportunità è offerta dalla Tino Sana in collaborazione con Azienda Bergamasca Formazione, l’azienda speciale della Provincia di Bergamo alla direzione della Scuola di Falegnameria. L’Azienda Tino Sana è pronta ad accogliere dieci giovani disoccupati di età compresa fra 18 e 35 anni e offrire loro un percorso di preparazione professionale nel settore della lavorazione del legno. Il tirocinio rientra nel progetto “Botteghe di mestiere e dell’innovazione”, sostenuto tramite il bando di Italia Lavoro, l’Agenzia tecnica del Ministero del Lavoro.

Gli interessati potranno presentare la loro candidatura entro il 30 giugno 2016 accedendo al sito www.botteghemestiereinnovazione.it, indicando la loro preferenza per “La Bottega del falegname e dell’innovazione” e la Tino Sana. Una volta selezionati, i dieci giovani, che riceveranno una borsa mensile di 500 euro lorde, saranno inseriti, sotto la supervisione didattica della Scuola, direttamente in azienda: quattro all’ufficio tecnico, due all’ufficio commerciale, altri quattro in produzione. Un’occasione unica per entrare, o rientrare, nel mondo del lavoro dalla porta principale.

“Si tratta di un’opportunità molto interessante – sottolinea Gianluca Fiorina, Responsabile della Scuola di Falegnameria – perché consentirà ai ragazzi di acquisire competenze specifiche sul campo e di arricchire il proprio curriculum attraverso un’esperienza in un’azienda bergamasca che è diventata leader nella lavorazione del legno”.

La Tino Sana, specializzata nell’arredamento di grandi hotel e navi da crociera, è stata fondata nel 1964 da Costantino Sana. In più di 50 anni di attività ha saputo imporsi per creatività e cura estrema del dettaglio. Nonostante operi ormai sul mercato mondiale, il tratto distintivo è sempre rimasto lo stesso: il “cuore” artigianale con cui vengono realizzati i lavori su misura. E il cuore artigianale abbinato all’alta tecnologia distinguerà le esperienze di tirocinio: “Se oggi la produzione richiede competenze tecnologiche e manageriali – continua Fiorina – manualità, gusto e precisione, conoscenza dei materiali e passione fanno la differenza. Gli operatori devono sapere utilizzare le attrezzature moderne e interpretare il mercato, ma anche e soprattutto conoscere l’arte del mestiere. Alla Tino Sana si respira una cultura aziendale che affonda le radici nella storia della falegnameria per proiettarsi in una dimensione internazionale”. Quattro tirocinanti, infatti, avranno anche la possibilità di maturare un’esperienza all’estero. Per imparare a pensare e a lavorare in modo “globale”, senza dimenticare la forza della tradizione locale.

“Un tempo il legno era considerato un materiale povero, i giovani rimanevano distanti dalla falegnameria, difficilmente si trovavano apprendisti. Poi, la modernità ha, paradossalmente, segnato un ritorno al passato: i ragazzi si sono appassionati ai mestieri di una volta, hanno scoperto la bellezza del legno e delle sue lavorazioni, ne hanno apprezzato la sostenibilità e, soprattutto, hanno compreso che anche la falegnameria può fare rima con innovazione” – conclude Guido Sana, figlio di Tino, oggi alla guida dell’Azienda con il fratello Gianpaolo.

Mercoledì 22 giugno alle ore 18.00, per gli interessati, è previsto un momento di approfondimento presso la Scuola di Falegnameria, in Via Papa Giovanni XIII ad Almenno San Bartolomeo.

 

UFFICIO STAMPA TINO SANA

Claudia Rota: +39 348 5100463  –  c[email protected] Lucia Masserini: +39 333 3513421  – [email protected]

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LA SCUOLA DEL FALEGNAME: FUTURI ARTIGIANI A LEZIONE DA TINO SANA

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  • 29 Gennaio 2016

La storica azienda festeggia i suoi primi 50 anni

e le nuove generazioni scoprono l’arte del legno

50 anni di falegnameria made in Italy, per un’eccellenza che cresce di generazione in generazione. Dopo lo straordinario successo del Museo del Falegname, Tino Sana, storico patron dell’omonima azienda, famosa nel mondo per la realizzazione di arredi per alberghi, navi da crociera e complessi comunitari di grande prestigio, festeggia i suoi primi 50 anni di attività, inaugurando, sabato 30 gennaio 2016, la nuova sede della “Scuola del Falegname”, aperta direttamente in azienda.

Un intero edificio ad Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo, dedicato alla conoscenza dell’arte della falegnameria, con corsi avanzati per giovani che intendono diventare professionisti dell’industria del legno, qualificandosi come “Operatori del Legno e dell’Arredo”. Un centro di formazione che – nato per la prima volta nel 2006 per volere della fondazione Museo del Falegname Tino Sana e di ABF, Azienda Bergamasca Formazione, Ente gestito dalla provincia di Bergamo tra i più accreditati per la formazione professionale, con la collaborazione di Confindustria Bergamo – ha già visto diplomarsi un centinaio di ragazzi e che conquista oggi nuovi spazi direttamente in azienda, utili a soddisfare la richiesta crescente di iscrizioni e a favorire il collegamento sempre più diretto tra scuola e lavoro.

«Un tempo il legno era considerato un materiale povero, i giovani rimanevano distanti dalla falegnameria, difficilmente si trovavano apprendisti. Poi, la modernità ha, paradossalmente, segnato un ritorno al passato: i ragazzi si sono appassionati ai mestieri di una volta, hanno scoperto la bellezza del legno e delle sue lavorazioni, ne hanno apprezzato la sostenibilità e, soprattutto, hanno compreso che anche la falegnameria può fare rima con innovazione» – spiega Guido Sana, figlio di Tino, oggi alla guida dell’azienda con il fratello Gianpaolo.

«I ragazzi hanno ricominciato a credere nelle professioni artigiane, alcuni lo fanno pensando di lavorare in proprio, altri perché desiderano entrare a far parte delle più grandi aziende d’arredamento. Non a caso, ognuno di loro ha la possibilità, durante il quarto e ultimo anno di Scuola, di scegliere la propria specializzazione, partecipando a seminari verticali dedicati ai singoli segmenti. I diplomati alla Scuola del Falegname, infatti, non sono semplici apprendisti ma futuri operatori specializzati oltre che nelle lavorazioni tradizionali, su Centri di lavoro, macchine a controllo numerico, sistemi robotizzati di verniciatura» – specifica Gianluca Fiorina, direttore della Scuola.

«E pensare che mio padre aveva iniziato costruendo mobili per privati in un laboratorio ricavato nel pianterreno della sua abitazione – racconta Guido, ricordando l’infanzia tra gli utensili con il papà Tino e specificando: Due elementi, più di tutti, ci hanno consentito di crescere: il fattore umano e l’innovazione. L’uomo è sempre stato fondamentale per noi, per questo oggi scegliamo di investire nella formazione dei giovani. Perché per essere i migliori in ciò che si fa, bisogna poter contare su persone capaci di lavorare bene, con estro e determinazione, pronte a mettersi alla prova con progetti sempre diversi e stimolanti. Da qui l’importanza dell’innovazione: nel 2009, a un passo dalla crisi, abbiamo investito moltissimo in tecnologia, riorganizzando i reparti produttivi e questo ci ha consentito non solo di restare a galla, ma di ampliare le nostre produzioni».

La Tino Sana srl, infatti, oggi impiega 160 persone per un area produttiva di 60.000 mq di cui 30.000 mq coperti e un fatturato da 33 milioni di euro (dati 2014), realizzato per il 70% su commesse estere. Un colosso che celebra la maestria artigiana anche grazie al Museo del Falegname: la vetrina sulla cultura del legno, nata nel 1987 dalla profonda passione del fondatore per il mestiere e considerata oggi patrimonio culturale di altissimo profilo. Il Museo ospita utensili e strumenti provenienti da tutte le regioni d’Italia, con percorsi dedicati alla scoperta del legno, risorsa indispensabile per l’uomo e delle vecchie botteghe, dove l’artigiano realizzava le sue creazioni, con fatica e abilità. Creazioni tra le quali spiccano le biciclette in legno, realizzate da Tino Sana in onore del campione Felice Gimondi: 220 esemplari numerati, collaudati alla Bianchi di Treviglio e brevettati, con debutto in piazza Duomo a Milano il 19 marzo 1994 al via della Milano-Sanremo, con un esemplare oggi ancora esposto, oltre che al Museo del Falegname, anche al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Perché non esiste innovazione senza tradizione.

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