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Di Palagio Engineering il rivestimento del nuovo Istituto a Carattere Scientifico Don Gnocchi a Firenze

Palagio Engineering pone la sua firma inconfondibile sulla realizzazione del Centro Don Gnocchi di Firenze progettando e realizzando le pareti ventilate e le schermature frangisole in cotto imprunetino che ne rivestono le superfici esterne. Un connubio di estetica ed efficienza poste al servizio di una delle realtà riabilitative più all’avanguardia in Italia ed Europa.

Iniziati i lavori nel 2009 il Centro, intitolato a Don Gnocchi è stato inaugurato nel mese di ottobre 2011. Si tratta di una struttura riabilitativa di assoluta eccellenza a livello europeo, che si inserisce nel profilo urbano con un carattere e una specificità proprie.

Il nuovo centro ospedaliero è stato progettato con tecniche innovative per una superficie complessiva di 24.000 mq totalmente integrata nel tessuto metropolitano della città: una struttura tra le più significative del territorio disposta su tre livelli, di cui due dedicati alle degenze con 186 posti letto; ampio spazio per i servizi logistici, tecnologici e di supporto assistenziale: 17 ambulatori multispecialistici, palestre, aule polifunzionali, biblioteche e 5.000 mq dedicati alla ricerca.

Una particolare attenzione è stata rivolta alla sostenibilità dell’uso delle risorse, con l’inserimento di impianti tecnologici capaci di ridurre i consumi energetici, e all’uso prioritario di fonti rinnovabili, con l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici e con lo studio del sistema di pareti ventilate per la realizzazione delle pareti esterne.

L’intervento di Palagio Engineering, infatti, oltre a caratterizzare fortemente nell’aspetto esteriore della struttura consente di mantenere al suo interno la temperatura ideale per assicurare il massimo del confort, riducendo le dispersioni ed il surriscaldamento estivo con  il conseguente spreco energetico. I materiali utilizzati sono tutti garantiti contro il gelo e gli sbalzi termici e trattati al fine di ottimizzare l’assorbimento di acqua e migliorarne la pulibilità.

6000 i metri quadri di parete ventilata in cotto che rivestono le zone laterali e il retro dell’edificio così come la parete curva posta all’ingresso principale del complesso ospedaliero. Un isolante di 8 cm e una camera d’aria di 10 cm permettono una ventilazione ottimale. Le lastre utilizzate Terrablock e TerraBlockR sono lunghe 110 cm e presentano una superficie sabbiata di colore rosso naturale. La peculiarità estetica della realizzazione si gioca su un’abile alternanza fra lastre rigate, che rivestono le torri dei vani scala, e di lastre lisce che ricoprono le zone dedicate alla degenza (a  quest’ultime si succedono fasce marcapiano in alluminio anodizato). La struttura di sostegno delle lastre, l’Xl System di Palagio Engineering, è in alluminio ed è stata attentamente progettata in funzione dell’edificio e della sua ubicazione

700 i metri quadri di Schermature Frangisole composte da elementi TerraTube sempre  in cotto di colore rosso naturale e con superficie sabbiata, posti a schermatura di alcune finestre del complesso e nelle zone laterali e frontale in cui diventano parte integrante della circostante facciata in cotto.

La struttura in alluminio Xl system di Palagio Engineering è stata utilizzata anche per la parete ventilata in marmo “Grolla”, pietra dal colore bianco con venature proveniente da cave del Cornedo Vicentino, mantenendo così le stesse caratteristiche in merito all’isolante ed alla camera di ventilazione.

L’azienda imprunetina ha altresì progettato le strutture in alluminio per la Parete ventilata in alucobond color champagne, 300 mq di rivestimento che caratterizza le zone dei vani scala adiacenti all’ingresso e che si raccorda a quello in copertura con lastre curve che riprendono le linee della bolla in vetro, per il Rivestimento in Trespa, 600 mq di lastre bianche a rivestimento superiore del portale in legno del fronte dell’edificio, ed infine per il Rivestimento in Riverclack@ 400 mq di pannelli bianchi a copertura del portale in legno del fronte dell’edificio

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Realizzate da Palagio Engineering le pareti ventilate e schermature frangisole al Grips di Tokyo

Completato nel 2009, la realizzazione del Grips di Tokyo ha rappresentato per Palagio Engineering un’esperienza progettuale molto stimolante e che vede il cotto imprunetino assolvere in modo esemplare molteplici ruoli: da quello estetico di pregio e valore, a quello tecnico e funzionale in una commistione di utilizzi che vede interfacciarsi pareti ventilate e schermature frangisole.

Questo progetto è uno dei primi commissionati dal governo giapponese. Il costo dell’edificio, della sua amministrazione e del suo mantenimento è finanziato con soldi pubblici per 15 anni. Imperativo d’obbligo la scelta di materiali di qualità capaci di preservarsi inalterati nel tempo e che richiedano pochissimi interventi di conservazione. Prediligere il cotto imprunetino con marchio Il Palagio ha rappresentato una scelta in “sicurezza”, visto le sue eccellenti doti di durabilità.

Ulteriori prerogative progettuali hanno confermato la necessità di stabilire una partnership con Palagio Engineering, data l’alta efficienza climatica dei suoi rivestimenti in terracotta: le pareti ventilate consentono al calore accumulato sulla superficie di non essere trasmesso agli strati sottostanti ma dissipato grazie all’effetto camino.

Ampie le superfici vetrate: i frangisole, progettati da Palagio Engineering per ridurre l’impatto della luce sulla struttura, sono usati per rivestire gran parte dell’edificio più alto. Elementi in cotto assemblati a secco e messi in opera tramite dispositivi a fissaggio meccanico in modo da formare un grigliato di schermatura, che però impedire di godersi la vista sugli verdi spazi circostanti.

Per il rivestimento delle parti opache sono stati utilizzati circa 2.600 m2 di pannelli in terracotta,  per realizzare i quali sono state impiegate lastre tipo “TERRAONE”: il processo altamente specializzato, che ha portato alla loro realizzazione ha visto la partecipazione attiva di Palagio Engineering che ha assunto un ruolo dominante sia nella loro progettazione che nella messa in opera. Per i frangisole del blocco più basso, montati su telai e strutture in metallo, sono stati utilizzati “TERRATUBE” per una superficie totale di circa 1200 m2.

L’utilizzo della terracotta in questo progetto nipponico assume un ruolo metaforico molto importante. Infatti se nelle realizzazioni occidentali di Palagio Engineering il cotto imprunetino rappresenta il legame per eccellenza con la tradizione architettonica e costruttiva millenaria, in Giappone non ha questo ruolo, essenzialmente svolto dal legno: il cotto diventa quindi simbolo di avanguardia, design, contemporaneità.

Ubicazione: Tokyo

Superficie rivestita:  3.800 mq

Progettista:  Richard Rogers Partnership

Anno di realizzazione: 1999-2005

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