Top China, super 150s, drop , saxony, ribattitura inglese, guardolo. Anche se non siete una “fashion victim” ma amate l’armonia dell’eleganza, dovete conoscere la storia e la natura dei differenti indumenti che desiderate indossare. Oggi, poi, l’eleganza vive la vita di tutti i giorni. Non basta essere moderni, vogliamo essere contemporanei. Per la prima volta sono i genitori che “rubano” gli accessori ai figli e non viceversa. Abbiamo meno certezze che mai. Il mercato globale ci propone articoli che all’apparenza “sembrano” quelli che conosciamo. Quando acquistiamo un prodotto, leggiamo attentamente le etichette. Ma, per scegliere dobbiamo sapere; già i Latini per “elegantia” intendevano saper scegliere. Per l’uomo, dalla sua comparsa, vestirsi o meglio coprirsi è stata una necessità. Dapprima per proteggersi dal caldo e dal freddo, in seguito, con l’introduzione del concetto di “pudore”, per ragioni etico-religiose. Fin dall’inizio l’abito servì per stabilire gerarchie, dare autorevolezza e farsi riconoscere fra simili.
Infine, affinandosi gli stili di vita, anche per esprimere la propria personalità. Così gli abiti sono diventati presto le più svariate divise: militari ma, anche religiose, da lavoro, per gli affari, per lo sport, per ogni attività umana. E le fogge degli abiti nei secoli scandiscono la storia, l’evoluzione dei popoli e ci restituiscono, dai lini delle mummie dei Faraoni agli impeccabili frac di Fred Astaire, l’emozione di atmosfere e di ambienti che non abbiamo conosciuto. Per vestirci abbiamo, quindi, un’ampia e personalissima possibilità di scelta. E per chi ama le cose belle è una fantastica opportunità da vivere quotidianamente. Oggi poi, che nella società dell’immagine l’apparire conta sempre di più anche se speriamo ancora meno dell’essere – è indubbio che l’abito esprime chi siamo ed è quindi indispensabile effettuare una scelta consapevole.
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