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CorSera 13 dicembre. Flavio Cattaneo Reti Connessioni smart per non restare al buio.

II via al ponte elettrico per collegare l’Italia con i Balcani e l’accordo per la super-rete del Mare del Nord sono solo i primi segnali. Le interconnessioni sottomarine e le smart grid sì annunciano come la nuova frontiera per un  settore industriale, quello delle reti, in rapida crescita.

l’Italia, con la posa del primo cavo di Terna che unisce la Sardegna al continente e 32 milioni di contatori elettronici installati dall’Enel, è all’avanguardia. L’Unione Europea punta a trasformare in smart grid il 50% delle reti europee al 2020 e il 100% al 2030, con un investimento complessivo di 120 miliardi di euro: dei 2 miliardi appena stanziati dall’Ue, un terzo andrà all’Italia.

Reti intelligenti- II programma è indispensabile per affrontare la crescita prevista di energia elettrica da fonti rinnovabili. «Le retì intelligenti sono un progetto irrinunciabile», ha detto il presidente dell’Authority, Alessandro Ortis allo Smart grid international forum, organizzato a Roma dal gruppo Italia energia. Alle centrali di grande taglia alimentate da combustibili fossili, si sta affiancando in questi anni una miriade di piccoli impianti da fonti rinnovabili, che producono corrente in modo discontinuo, solo quando soffia il vento o splende il sole, e non si costruiscono vicini alla domanda, ma dove ci sono le’risorse, spesso in zone remote, le più ventose nel Mare del Nord o le meglio soleggiate nel Sahara. Ma la rete elettrica oggi ha una struttura a stella e a senso unico:
dalle centrali elettriche a produzione costante e programmabile partono, come bracci, le linee di alta tensione verso i consumatori. Una smart grid, invece, è una rete con molti snodi e tecnologie intelligenti, capaci di bilanciare e ridistribuire i flussi di produzione delle diverse fonti, compensando automaticamente gli sbalzi che possono mandare le vecchie reti in sovratensione, con conseguenti blackout.

Consorzi- La partita industriale è già cominciata, con la nascita del consorzio europeo Friends of the Supergrid, cui ha aderito anche l’italiana Prysmian (ex Pirelli Cavi), specializzata nei grandi cavi elettrici sottomarini e attualmente impegnata nel takeover dell’olandese Draka, con cui andrebbe a formare il leader mondiale del settore, a quasi 6 miliardi di fatturato complessivo. Il 65% del margine operativo lordo 2009 della società guidata da Valerio Battista è venuto dal settore dei cavi tecnologici e la trasmissione di energia assicura un portafoglio ordini da un miliardo di euro. Prysmian è anche coinvolta nello studio del progetto Transgreen, la rete d’interconnessioni sottomarine che servirà a collegare all’Europa il grande parco solare progettato in Nord Africa dal consorzio Desertec.

Flavio Cattaneo il 30 settembre dichiara:
Siamo molto soddisfatti di fare parte del progetto Desertec”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Terna, Flavio Cattaneo. “I fondamenti e gli obiettivi dell’iniziativa sono condivisi e supportati ampiamente da Terna che ha sempre guardato con interesse all’apertura di nuovi mercati tramite lo sviluppo delle interconnessioni elettriche e il trasferimento di know how tra l’Europa e la riva sud del Mediterraneo per un’efficace cooperazione allo sviluppo tecnologico nell’area”.

(Fonte: Terna WebMagazine)

Enel, che investe un miliardo l’anno nelle reti, è protagonista nelle smart grid con i suoi 32 milioni di fatturato complessivo . Il 65% del margine operativo lordo 2009 della società guidata da Valerio Battista è venuto dal settore dei cavi tecnologici e la trasmissione di contatori e gestione dell’85% delle reti cittadine.

Trasporti – La divisione reti è capofila del progetto europeo sulle smart grid ed è appena sbarcata in Corea per sviluppare con Kepco trasformazione dei sistemi locali di distribuzione dell’energia, con attenzione all’utilizzo dell’ elettricità nei trasporti.
Su questo fronte, Enel sta già installando le prime colonnine per la ricarica delle auto elettriche in alcune città, da Milano a Brescia, da Bologna a Reggio Emilia, da Firenze a Pisa, che costituiranno una parte integrante delle reti distributive del futuro. E ha firmato una convenzione con il ministero dello Sviluppo economico per un programma triennale da 77 milioni incentrato sull’istallazione di cabine elettriche di nuova generazione nella rete a media tensione, in alcune aree pilota del Sud. Il passo successivo è arrivare anche alla bassa tensione intelligente, cioè alla piccola produzione da rinnovabili distribuite sui tetti delle case, con gli stessi metodi di controllo e di previsione che oggi si stanno sviluppando sulla media tensione.
Sull’alta tensione Terna è in prima linea nello sviluppo delle interconnessioni sottomarine, come quella che sta per realizzare verso il Montenegro. «Solo nel 2008 — ha fatto notare il presidente di Confìndustria Anie Guidalberto Guidi al forum di Roma — a livello mondiale sono stati fatti investimenti sulle reti di trasmissione e distribuzione superiori ai 90 miliardi di dollari».

(Fonte: Corriera della Sera)

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Flavio Cattaneo: Terna firma accordo definitivo per cavo Italia-Montenegro

Avvio del primo “ponte elettrico” con i Balcani «Allacciare l`Italia ai Paesi balcanici e dei Nord Africa mediante cavi sottomarini – spiega Flavio Cattaneo – è il passo necessario per rafforzare l`Italia come hub elettrico del Mediterraneo».

Terna ha sottoscritto oggi, alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, l’accordo definitivo per la partnership strategica con l’operatore di trasmissione locale CrnoGorski Elektroprenosni Sistem AD (“CGES”) e lo Stato del Montenegro, in qualità di socio di maggioranza di CGES.

L’accordo rappresenta il punto d’arrivo di un percorso di cooperazione industriale e di sistema Paese, e si inserisce nel quadro delle intese intergovernative tra Italia e Montenegro, iniziate il 19 dicembre 2007 con l’accordo siglato dai Ministri Bersani e Gvozdenovic per l’avvio delle attività del Gruppo di Lavoro italo-montenegrino, e consolidate il 6 febbraio 2010, con l’accordo firmato dai Ministri Scajola e Vujovic che ha sancito l’impegno a livello istituzionale per la realizzazione della nuova interconnessione elettrica sottomarina e l’implementazione della partnership tra gli operatori di trasmissione nazionali.

Si prevede che l’investimento complessivo di Terna per il primo “ponte elettrico” con i Balcani, grazie al quale sarà possibile importare energia verde per lo più idroelettrica, ammonterà a 760 milioni di euro circa, come previsto dal Piano di sviluppo. L’investimento di CGES per il collegamento alla rete esistente ed il rinforzo della rete locale ammonterà a 100 milioni di euro circa.

Le intese prevedono, tra l’altro, l’ingresso di Terna nell’azionariato di CGES con una quota di minoranza del 22%, e il supporto del governo montenegrino alla costituzione di una società a maggioranza Terna, dedicata allo sviluppo di opportunità di business nel Paese, con particolare riferimento alla realizzazione e gestione di infrastrutture per la connessione di nuove centrali alla rete locale e di nuove linee di interconnessione private tra il Montenegro ed i Paesi confinanti.

Da “ANSA.it” di mercoledì 24 novembre 2010

La firma dell`accordo – presenti oltre alle principali autorità del Montenegro anche il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e l`amministratore delegato di Terna Flavio Cattaneo – rappresenta anche un elemento della aggressiva diplomazia economica verso la piccola Repubblica balcanica, grande più o meno come l`Abruzzo e con una popolazione di soli 700.000 abitanti.

«Un paese amico, candidato all`ingresso nella Nato e nell`Unione europea», dice il ministro RomaniUna tradizionale direttrice della politica estera italiana verso i Balcani che adesso torna in voga: fa gola il rinnovamento della rete ferroviaria locale e del porto di Bar.
Ma soprattutto fa gola la ricchezza potenziale dei bacini idroelettrici non sfruttati in Montenegro e nell`area balcanica.
Un tesoro su cui l`Italia vuol mettere le mani: le quattro centrali idroelettriche la cui produzione verrà portata (in parte) in Italia saranno gestite dalla società elettrica montenegrina Epcg, controlla- La nuova energia è tutta idroelettrica e riduce la nostra media di emissioni di C02 ta con il 43% dalla A2A, la multiutility che fa capo ai Comuni di Milano e Brescia. Il cavo di Terna sarà lungo in tutto 415 chilometri, entrerà e uscirà dal mare (a Pescara, da noi) interrato.
I lavori cominceranno nel 2011 e finiranno nel 2015.
«Allacciare l`Italia ai Paesi balcanici e dei Nord Africa mediante cavi sottomarini – spiega Flavio Cattaneo – è il passo necessario per rafforzare l`Italia come hub elettrico del Mediterraneo».

Da “LA STAMPA” di mercoledì 24 novembre 2010

(Fonte: Terna WebMagazine)

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Flavio Cattaneo continua a far crescere il successo di Terna

Continuano i successi di Flavio Cattaneo in Terna. Dopo l’approvazione del 30 giugno dei dati semestrali, continuano i progetti e i successi. Dallo sviluppo delle infrastrutture elettriche in Sicilia, alla classifica di Piazza Affari che vede Terna conquistare il primo posto per la capacità di generare profitti nel 2009, all’apertura dei cantieri del nuovo elettrodotto tra Pavia e Lodi.

Il 9 luglio 2010 c’è stato il via libera all’autorizzazione per l’intervento più importante programmato da Terna nell’Isola e l’accordo con la Regione per condividere la fascia di fattibilità su due fondamentali linee elettriche a 380 kV. Flavio Cattaneo, AD di Terna, commenta: “Siamo molto soddisfatti del via libera definitivo alla linea tra Sicilia e Calabria – ha commentato l’Amministratore Delegato di Terna, Flavio Cattaneo. E’ un traguardo importante per tutti, Ministeri, istituzioni locali, imprese e cittadini, che Terna ringrazia per il loro supporto, che è stato possibile raggiungere grazie ad un costante dialogo con tutti e con il territorio. Abbiamo detto che per Terna il 2010 può e deve essere l’anno dei cantieri: ora un altro grande cantiere può partire, un’infrastruttura fondamentale per tutto il sistema elettrico italiano, realizzata senza un euro di contributo pubblico…!”

Il 30 luglio 2010 Terna scala la classifica di Piazza Affari e conquista il primo posto per capacità di generare profitti nel 2009. A rivelarlo la ricerca annuale R&S di Mediobanca sulle prime 50 società quotate in Borsa.

E ancora più recente, il 3 agosto 2010, si aprono i cantieri del nuovo elettrodotto tra Pavia e Lodi . L’AD di Terna, Flavio Cattaneo dichiara: “Siamo soddisfatti di questo importante risultato . Dopo la “S. Fiorano – Robbia”, tra Lombardia e Svizzera, del 2005 e “Turbigo-Rho”, alle porte di Milano, del 2006, la Lombardia avrà presto un’altra autostrada dell’energia, fondamentale per una regione che ogni anno consuma il 20% del fabbisogno nazionale avendo però un deficit energetico di oltre il 30%. Senza rete non c’è sviluppo, in Lombardia come ovunque nel Paese. C’è ancora molto da fare, Terna continuerà con impegno a fare la sua parte, ma serve uno sforzo comune per accelerare i processi autorizzativi. Voglio anche ricordare che questa opera sarà realizzata senza un euro di contributo pubblico”.

Di seguito gli approfondimenti (Fonte: Sito Terna)

Ok il “Ponte Elettrico” sullo Stretto di Messina 9 luglio 2010
700 milioni di investimenti, lavoro per 70 imprese, demoliti 540 tralicci e 170 km di elettrodotti.
Due ottime notizie, a distanza di poche ore, per lo sviluppo delle infrastrutture elettriche in Sicilia. Via libera all’autorizzazione per l’intervento più importante programmato da Terna nell’Isola e accordo con la Regione per condividere la fascia di fattibilità su due fondamentali linee elettriche a 380 kV.
In Sicilia Terna ha programmato investimenti per oltre 1 miliardo di euro – sui 7 previsti a livello nazionale – per ammodernare e potenziare la rete elettrica in una regione strategica. Oltre alla “Sorgente – Rizziconi”, tra i progetti di sviluppo in Sicilia rientrano le linee a 380 kV “Chiaramonte Gulfi–Ciminna“ e “Paternò-Pantano-Priolo”; per quest’ultima è stato firmato un importante Protocollo con la Regione Sicilia e i 9 comuni interessati sulla zona di territorio dove è stato individuato il tracciato della linea elettrica.

“Siamo molto soddisfatti del via libera definitivo alla linea tra Sicilia e Calabria – ha commentato l’Amministratore Delegato di Terna, Flavio Cattaneo. E’ un traguardo importante per tutti, Ministeri, istituzioni locali, imprese e cittadini, che Terna ringrazia per il loro supporto, che è stato possibile raggiungere grazie ad un costante dialogo con tutti e con il territorio. Abbiamo detto che per Terna il 2010 può e deve essere l’anno dei cantieri: ora un altro grande cantiere può partire, un’infrastruttura fondamentale per tutto il sistema elettrico italiano, realizzata senza un euro di contributo pubblico…”

Terna prima per capacità di generare profitti 30 luglio 2010
Terna scala la classifica di Piazza Affari e conquista il primo posto per capacità di generare profitti nel 2009.
A rivelarlo la ricerca annuale R&S di Mediobanca sulle prime 50 società quotate in Borsa.
In particolare, la società guidata da Flavio Cattaneo è risultata prima per rapporto tra risultato corrente e fatturato, pari al 53,5%. Seguono Beni Stabili, Tenaris, Davide Campari e Seat Pg.
Terna si distingue anche tra le società a partecipazione pubblica per la capacità di distribuire dividendi. Negli ultimi 5 anni il payout della Societa è cresciuto del 76%, un incremento che vale il secondo posto tra le industrie statali, dopo Hera.

Chignolo Po – Maleo: aprono i cantieri del nuovo elettrodotto tra Pavia e Lodi 3 agosto 2010
24 km di linee aeree per migliorare la qualità della rete elettrica in Lombardia.
Lavoro per oltre 100 addetti e almeno 18 imprese, 250 milioni di euro di investimento, 25 milioni di euro l’anno di risparmio per il sistema elettrico, 24 km di nuove linee elettriche, a fronte di 64 km dismessi: questi i numeri dell’elettrodotto a 380 kV tra Chignolo Po (in provincia di Pavia) e Maleo (Lodi) che Terna ha programmato per rendere più efficiente la rete elettrica in una delle aeree nevralgiche della Lombardia, importante nodo del centro Europa. Dopo le attività dedicate all’acquisizione dei terreni per circa 80 mila metri quadrati, all’effettuazione di sondaggi geologici, alla progettazione esecutiva e all’assegnazione dei contratti per le opere civili, partono i lavori dell’elettrodotto.

La nuova “autostrada dell’energia” avrà molteplici benefici per il sistema nazionale, con un risparmio di 26,5 milioni di euro l’anno: 6,5 mln derivanti dalle minori perdite sulla rete elettrica fino a 68 milioni di kWh/anno; 20 mln grazie alla maggior capacità di generazione più efficiente per 400 MW. Miglioreranno anche qualità e sicurezza della rete, con una diminuzione della probabilità di energia non fornita per circa 50.000 kWh/anno.

“Siamo soddisfatti di questo importante risultato – ha commentato l’Amministratore Delegato di Terna, Flavio Cattaneo. Dopo la “S. Fiorano – Robbia”, tra Lombardia e Svizzera, del 2005 e “Turbigo-Rho”, alle porte di Milano, del 2006, la Lombardia avrà presto un’altra autostrada dell’energia, fondamentale per una regione che ogni anno consuma il 20% del fabbisogno nazionale avendo però un deficit energetico di oltre il 30%. Senza rete non c’è sviluppo, in Lombardia come ovunque nel Paese. C’è ancora molto da fare, Terna continuerà con impegno a fare la sua parte, ma serve uno sforzo comune per accelerare i processi autorizzativi. Voglio anche ricordare che questa opera sarà realizzata senza un euro di contributo pubblico”.

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