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Aspiranti medici: l’Italia li rifiuta, ma gli atenei più prestigiosi al mondo se li contendono

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  • 25 Luglio 2018

In Italia, entro il 2022, mancheranno all’appello 11mila medici nella sanità pubblica. Tra cinque anni saranno 45 mila. Tra dieci anni 80 mila. L’SOS lanciato dalle diverse associazioni di categoria italiane preannuncia una vera e propria emorragia di medici con una classe di professionisti, che al momento è tra le più anziane d’Europa. Un problema quello della mancanza di medici dovuto anche ad un sistema delle scuole di specializzazione in medicina che non riuscirà a garantire un numero sufficiente di specialisti per il prossimo futuro, e che oggi vede gli aspiranti medici correre ai ripari puntando agli atenei internazionali.

Già nel 2021, si diplomeranno infatti i primi 50 medici preparati all’Università di Josef Safarik di Kosice in Slovacchia, centro di eccellenza internazionale dove hanno studiato brillanti candidati italiani grazie al metodo Medicor Tutor.

Secondo gli ultimi dati Unesco sono quasi 57 mila gli studenti italiani iscritti in atenei stranieri, con un balzo importante negli ultimi anni. Del resto, almeno 60 mila studenti ogni anno provano ad accedere alle facoltà di medicina italiane, ma appena il 10% viene accettato. Così, circa un migliaio all’anno decide di guardare oltre confine affiancati da esperti.

Un percorso, quello di Medicor Tutor, che garantisce ai futuri medici italiani una prospettiva internazionale e che li affianca nella fase di preparazione dei test di ingresso e durante tutto il successivo percorso universitario. Nel 2021 i medici laureatisi nelle più prestigiose università al mondo potranno tornare a operare in Italia contando su un titolo di studio equivalente, su una formazione internazionale, sia pratica che teorica, e su un’eccellente conoscenza della lingua inglese.

Nata nel 2010, la società ha seguito solo lo scorso anno oltre 100 studenti italiani con altissime percentuali di ammissione nelle migliori università europee, tra cui la Charles University di Praga, l’università di Albert Einstein, e la Masaryk University di Brno. La prima, secondo Top Universities, è tra le migliori 200 università al mondo e tra le top 30 in Europa. La seconda, è al 165° posto nel ranking europeo e tra le 500 migliori Università nel mondo. Si tratta di atenei in cui l’accesso è difficilissimo e che richiedono alti standard di preparazione. Per far fronte a questa selezione il metodo Medicor Tutor prevede corsi differenziati a seconda delle richieste delle singole università e oltre il 90% degli studenti italiani sono stati ammessi nelle prestigiose università ceche. In particolare, su circa 50 studenti italiani ammessi alle due università, 42 sono affiancati da Medicor Tutor. Ma per gli aspiranti medici che scelgono la strada dell’Università all’estero, ci sono anche altre mete ambite come: l’Universidad Europea di Madrid, l’Universidad Europea di Valencia, l’European University Cyprus a Nicosia e la Università Pavol Josef Safarik di Kosice in Slovacchia dove nel 2021 si laureeranno i primi medici preparati da Medicor Tutor.

 

 

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Il 2013 per ANDIPavia è stato un anno di tante “prime volte” e di un’intensa comunicazione.

Un anno intenso di attività e di comunicazione, un anno di tante “prime volte”.
Il 2013 per ANDIPavia, la sezione pavese dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, è stato ricco di iniziative e occasioni di crescita non solo dal lato professionale ma anche nel rapporto con la popolazione, consolidato grazie ad iniziative rivolte proprio al grande pubblico.

Una volontà che appariva già chiara dall’importante iniziativa presa a fine 2012 con la conferenza stampa organizzata da ANDIPavia in collaborazione con Ordine dei Medici e Cao Pavia, Università e con l’ospitata di AISOPavia. Tema scelto dal Presidente di ANDIPavia, il Dottor Giuseppe La Torre, è stata la defiscalizzazione delle cure odontoiatriche in risposta alla crisi e alla fuga dei pazienti verso le cliniche estere, tema emerso con particolare violenza e oggetto di criticati servizi di Striscia la Notizia. E alla conferenza stampa erano presenti anche “emissari” del Tg satirico di Ricci presentatisi a nome di un magazine ligure ma che poi hanno inviato scampoli dell’incontro andati in onda in una puntata successiva; poca cosa ma grande visibilità per ANDIPavia e gli ospiti presenti.

Il tema dei costi dell’odontoiatria è tornato anche nel 2013 che però, per ANDIPavia è stato un anno davvero innovativo.
Dal lato professionale, infatti, ha organizzato un Corso di aggiornamento proposto in modo nuovo; per volontà del Presidente, il Professor La Torre, è stata resa gratuita l’iscrizione per permettere l’accesso a tutti e, come ha spiegato il Presidente all’inaugurazione, perché l’aggiornamento professionale deve essere garantito a tutti per la crescita formativa di ciascun odontoiatra e per il bene dei pazienti.

Sette date che, organizzate dal Segretario Culturale il Professor Vincenzo Bucci Sabattini, hanno cadenzato l’anno e visto sfilare nomi importanti centrando l’attenzione su una delle tematiche principali dell’odierna odontoiatria, l’implantologia.

Sempre per i dentisti ANDIPavia, e ancora una volta gratuitamente, è stato reso disponibile un software per aiutarli nell’affrontare le complicazioni burocratiche del consenso informato mentre è proseguito il Progetto avviato lo scorso anno con l’ANCAD presieduta da Luca Zaliani, “Sterilizzazione Sicura” che permette, gratuitamente ai dentisti ANDIPavia di essere garantiti nella sicurezza sia per se stessi e i propri dipendenti sia per i pazienti.

Il 2013 è stato anche un anno importante sul fronte della comunicazione con i cittadini e nel rapporto con le Istituzioni. Il punto più alto è stato raggiunto con l’Oral Cancer Day e il mese della prevenzione dei tumori del cavo orale aperto il 18 maggio il cui coordinamento è stato affidato dal Presidente al Dottor Marco Colombo Consigliere ANDIPavia con la collaborazione del Vicepresidente il Dottor Cesare Gamberini. Un mese di attività con la partnership di Comune, Provincia, Università, Ordine dei Medici e Cao Pavia. Ed un’altra “prima volta” è stata l’attiva  collaborazione di AISO Pavia, l’Associazione degli studenti di odontoiatria a Pavia guidati da Andrea Vinci. Questo ha permesso per la prima volta, uno sdoppiamento della presenza di ANDIPavia: il 18 maggio, infatti, non c’era solo il gazebo in piazza Vittoria ma anche un corner nel cortile dell’Università in Strada Nuova.

E ancora, ANDIPavia ha organizzato per la prima volta una conferenza per tutti dedicata alla pericolosità del tumore al cavo orale, in Aula Magna, con le lezioni della Professoressa Silvana Rizzo Direttore del P.M.O. del Policlinico e del Professor Cesare Piacentini docente del CLOPD, conclusasi con la visita al Museo della Storia della Medicina in Università.

E per finire il mese dell’OCD, altra novità: due mostre fotografiche in S.Maria Gualtieri, una dedicata al sorriso con la premiazione dei fotografi partecipanti, e una artistica dedicato alla figura del dentista nell’arte con l’interessante lezione del Professor Paolo Zampetti Presidente SISOS.

Durante l’OCD è stato anche presentato dal Dottor Marco Colombo il Progetto ANDIPavia New Generation dedicato ai giovani odontoiatri e neolaureati, con iniziative ed agevolazioni utili a chi si affaccia alla professione.

E’ proseguita poi l’iniziativa “Sorrisi d’agosto” con una comunicazione che ha abbinato la pubblicità sui media con il sito di ANDIPavia dove è stato riproposto l’elenco dei dentisti pavesi aderenti.

Ad ottobre è tornato il tradizionale Mese della Prevenzione Dentale, in occasione del quale il Presidente e il Consiglio hanno approvato la pubblicazione per la prima volta, sulla stampa locale, dell’elenco di tutti i dentisti Soci ANDIPavia. Un gesto che ha rappresentato il riconoscimento pubblico verso chi ha fatto della libera professione odontoiatrica uno strumento di crescita non solo professionale ma anche umana. E per rispetto a questa volontà che anima i Soci ANDI, il Presidente La Torre ha deciso di approfondire la questione emersa dalle proteste di alcuni dentisti per la mancata o tardiva consegna del kit Mentadent offerto ai pazienti durante la visita gratuita di ottobre. Il censimento ha portato in luce una realtà che pare non tocchi solo Pavia ma che proprio grazie ad ANDIPavia è emersa.

A completare il quadro della vivace attività di ANDIPavia nel 2013 ci sono anche le uscite su giornali e magazine di settore come IlDentale ma anche di larga diffusione come Viversaniebelli, Saper Vivere e Come stai, che hanno avuto protagonista il Presidente La Torre molto attivo anche con la Commissione Sanità della Regione Lombardia (a partire dagli Stati Generali della Sanità a gennaio a Varese) per la difesa dell’attività libero professionale odontoiatrica.

Una difesa che si è fatta sentire più volte quest’anno con interventi sulla stampa e in audio-video in Rete e che dal 2013 coinvolgerà anche l’Università dove il Presidente La Torre è diventato docente del corso di “Tecniche amministrative e gestione dello studio odontoiatrico” mettendo così a disposizione degli studenti l’esperienza acquisita in questi anni di mandato sindacale che andrà in scadenza nel 2014.

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La terapia miofunzionale alleata dell’ortodonzia. Al Corso di ANDIPavia relatore il Professor Gioacchino Pellegrino della Federico II di Napoli

“Ortodonzia: la Terapia Miofunzionale in età precoce” è il tema del penultimo appuntamento del Corso di Aggiornamento in Odontoiatria di ANDIPavia in calendario per sabato 28 settembre nell’Aula Magna del Collegio Volta (zona Cravino).
Secondo le Linee Guida del Ministero della Salute rivolte alla promozione della salute orale e alla prevenzione delle patologie orali in età evolutiva, emerge che il corretto sviluppo della prima dentizione nel bambino è fondamentale per favorire una altrettanto corretta, stabile, funzionale ed armonica occlusione della bocca. E’ l’ortodonzia ad occuparsi di prevenzione, diagnosi e trattamento delle maleocclusioni e la Terapia Miofunzionale rappresenta uno strumento valido e importante a sostegno dell’opera dell’ortodontista. Stando ad dati emersi da recenti ricerche, risulta che i disturbi miofunzionali orofacciali sono più comuni del previsto con un’incidenza del 38% sulla popolazione e dell’81% in soggetti in età evolutiva con disturbi nell’articolazione del linguaggio correlati alle alterazioni delle funzioni orali.

TERAPIA MIOFUNZIONALE. Cos’è la Terapia Miofunzionale? E’ l’impostazione terapeutica necessaria alla rieducazione della muscolatura dell’apparato orofacciale, con l’adozione di esercizi destinati a ripristinare una deglutizione corretta, eliminando posture, comportamenti e impostazioni viziati e dannosi, come ad esempio la suzione del dito. Si tratta  quindi di un programma di tipo educativo-rieducativo che riguarda tutte le alterazioni delle funzioni orali tra cui la deglutizione

IL RELATORE. Relatore dell’incontro del 28 settembre sarà il Professor Gioacchino Pellegrino dell’Università Federico II di Napoli, specializzato in Ortognatodonzia e che ha nel proprio ampio curriculum anche un corso di perfezionamento nell’Ateneo pavese in “Ortodonzia Intercettiva”. E’ inoltre socio fondatore dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Olistica nel 2003 e della Società Italiana di Ortodonzia Intercettiva nel 2004. Svolge l’attività di odontoiatra libero professionista a Caserta ed ha insegnato alla Scuola di specializzazione in ortognatodonzia della Federico II di Napoli prima al corso di “Ortodonzia Intercettiva e Terapia funzionale” e poi a quello di Terapia Ortodontica Fissa con apparecchiature self-ligating”.

La partecipazione al Corso di ANDIPavia è libera e gratuita per tutti, e la prenotazione è obbligatoria. Il conferimento dei crediti ECM è invece riservato ai soli Soci ANDIPavia con regolare frequenza. Per le iscrizioni, rivolgersi alla Segreteria Organizzativa di ANDIPavia (v.Ludovico il Moro, 31 – tel. 0382473994; mail [email protected]).

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Al via il 13° Convegno di odontoiatria & odontotecnica organizzato dall’IIS Pacinotti

Convegno di Odontoiatria e Odontotecnica, un evento unico nel nostro territorio che riunisce tutti gli esperti del settore della provincia di Massa Carrara e La Spezia. Si terrà sabato prossimo, il 2 febbraio, al Cinema Città di Villafranca dalle 8,30 alle 12,30 ed è stato organizzato dall’IIS Pacinotti di Bagnone, sezione odontotecnico. Il convegno, che giunge oggi alla sua 13° edizione, e al quale, ovviamente prenderanno parte gli studenti del Pacinotti, costituisce – come spiegano gli organizzatori – un veicolo importante per migliorare l’inserimento dei nostri diplomati nel mondo del lavoro, attraverso l’intensificazione dei rapporti con le varie associazioni di odontotecnica presenti sul territorio. Di grande prestigio l’evento, come d’altra parte i relatori che vi parteciperanno: Sandro Magnolfi, Odontoiatra e l’odontotecnico Maurizio Ceccarelli, che si alterneranno nel discutere importanti temi, come quelli dell’utilizzo della zirconia extratruslacente in implantoprotesi.
L’introduzione di sistemi Cad-Cam sempre più performanti ha portato ad utilizzare nella routine del lavoro protesico odontoiatrico, e con relativa semplicità, materiali altamente estetici e resistenti come ad esempio la Zir-konia Extratraslucente. In sostanza durante l’incontro si porrà l’attenzione proprio su questo materiale analizzando con cura i vari protocolli per la la-vorazione e soffermandosi su tutta una serie di analisi tecniche per il cor-retto utilizzo di questo straordinario materiale ceramico, anche nella rea-lizzazione di complesse strutture sovraimplantari.
Il comitato organizzatore del convegno è composto dalla dirigente scolastica Anna Giulia Sulis e dai professori Stefano Rubini, Elisa Giglio, Lirio Micicché e Giuseppe Donnarumma.
Un altro motivo di vanto per l’Istituto superiore lunigianese, che grazie proprio alle diverse sezioni e specializzazioni (tra cui odontotecnico, alberghiero, meccanico, elettronico, agrario e servizi sociali), rappresenta uno dei fiori all’occhiello delle scuole della nostra provincia.

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I dentisti delle Cliniche Vitaldent di Firenze spiegano i materiali usati per le otturazioni

Oggi le otturazioni possono essere oltre che funzionali anche estetiche. Infatti molte persone sono diventate più attente al loro aspetto e, di conseguenza, al loro sorriso. Ed anche i dentisti si sono adattati a questa tendenza, prediligendo otturazioni in composito al posto di quelle color argento decisamente più visibili. Per avere informazioni più dettagliate in merito, ci rivolgiamo agli odontoiatri delle Cliniche Vitaldent di Firenze.

Dalla Vitaldent di Firenze ci dicono che da alcuni anni per le otturazioni vengono utilizzati nuovi materiali compositi con proprietà migliori dell’amalgama e che sono ugualmente validi. I dentisti degli Studi Dentistici Vitaldent di Firenze precisano che la durata di questi materiali dipende molto da dove è posizionata l’otturazione all’interno della bocca e da quanto energicamente i denti premono l’uno contro l’altro durante le masticazione.

Gli odontoiatri delle Cliniche Vitaldent di Firenze spiegano che per le otturazioni in composito si usano materiali costituiti essenzialmente da fibra di vetro e resine sintetiche e che, rispetto agli altri materiali, hanno anche un effetto estetico perché presentano un colore molto simile a quello naturale dei denti e risultano poco evidenti.

Ma è possibile e vale la pena sostituire le otturazioni in amalgama con quelle in composito? I dentisti della Vitaldent di Firenze sottolineano che normalmente è meglio cambiare le otturazioni solo quando è necessario e non per un semplice vezzo: sarà proprio lo specialista a suggerire al paziente il momento più opportuno per cambiarle, ovvero quando saranno vecchie o danneggiate.

Gli odontoiatri degli Studi Dentistici Vitaldent di Firenze aggiungono che ci sono anche delle alternative alle otturazioni, ovvero la conservativa adesiva che consiste nel cementare il materiale di riempimento direttamente sul dente, rimuovendone una parte minore. Ad ogni modo, è il dentista stesso che valuta caso per caso la scelta più opportuna per prendersi cura al meglio della salute orale del proprio paziente.

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I dentisti dei Centri Odontoiatrici Vitaldent di Como spiegano il Curettage e lo Scaling

Il principale nemico della salute del cavo orale è la placca batterica, ovvero una patina invisibile ma di consistenza gelatinosa che ricopre interamente i denti, dalla parte superficiale fino a sotto il colletto gengivale, e che indurendosi si trasforma in tartaro.

Come spiegano i dentisti dei Centri Odontoiatrici Vitaldent di Como, la placca aderisce perfettamente ai denti, rendendoli scivolosi, e la sua composizione chimica è costituita al 90% da batteri che si trovano naturalmente nel cavo orale e al 10% da elementi prodotti dai cibi e dalle bevande che assumiamo, nello specifico zuccheri semplici e composti, carboidrati e grassi. Questa composizione – dicono gli odontoiatri dalla Vitaldent di Como – forma una sostanza con una tale potenza corrosiva che può essere combattuta solo con costanza, metodo e interventi odontoiatrici con strumenti abrasivi.

I dentisti dei Centri Odontoiatrici Vitaldent di Como puntualizzano che la detartarasi, che mira a rimuovere placca e tartaro sopra e sotto gengivale, può essere effettuata con una tecnica chiusa, cioè senza visione diretta, oppure aperta, ovvero con esposizione dei tessuti da trattare, e la scelta dipende dalla gravità della malattia paradontale e dalla situazione locale.

Dalla Vitaldent di Como informano che esistono:

  • lo scaling, ovvero la rimozione del tartaro molto duro;
  • il curettage, cioè il procedimento di levigatura che può avvenire sulla radice per rimuovere il cemento necrotico – e in questo caso, specificano i dentisti del Centro Vitaldent di Como, si parla di curettage radicolare o, dall’inglese, root planing che significa appunto levigare, rendere liscia e dura la radice  – oppure sulla superficie della gengiva per rimuovere i tessuti molli dalla tasca parodontale, definito curettage gengivale.

L’importanza del curettage, dello scaling e del root planing, insieme alla rimozione di tutti i fattori che favoriscono la ritenzione della placca batterica, è essenziale per poter debellare la malattia parodontale, lo assicurano i dentisti dei Centri Odontoiatrici Vitaldent di Como.

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Studio Dentistico Vital Dent: come intervenire con i pazienti a rischio

L’emofilia è una malattia ereditaria che, a causa della mancanza di una sostanza proteica normalmente presente nel sangue, ne provoca una coagulazione imperfetta. Questo significa che negli emofilici una perdita di sangue può durare più a lungo e risultare anche pericolosa per la salute. Oggi le persone affette da emofilia possono svolgere una vita assolutamente normale perché possono utilizzare farmaci della coagulazione in grado di evitare o fermare rapidamente l’emorragia.

Dallo Studio Dentistico Vitaldent dichiarano che i pazienti affetti da emofilia devono sempre informare il dentista sulla loro malattia ed inoltre sottolineano che l’entità del sanguinamento dipende molto dal tipo e dalla gravità del disturbo: a volte può capitare di rendersi conto che un bambino è affetto da emofilia solo in seguito a un intervento dentistico, chirurgico o ad un incidente perché si verifica un’emorragia.

Questa malattia – continuano dallo Studio Dentistico Vitaldent – rappresentava un problema anche per la gestione degli interventi odontoiatrici ma ora sono diventati fattibili grazie all’adozione di alcuni accorgimenti. I dentisti dello Studio Dentistico Vital Dent dicono, infatti, che adottando alcune strategie, come protocolli di profilassi adeguati e terapie antiemofiliche all’avanguardia, è possibile rendere più agevole e normale il decorso dei trattamenti odontoiatrici. Altro aspetto importante nella gestione degli interventi odontoiatrici in pazienti a rischio – sottolineano dallo Studio Dentistico Vitaldent – è l’impiego di biomateriali in grado di ridurre eventuali complicanze.

Tra le varie terapie che possono essere applicate in casi di emofilia, gli odontoiatri dello Studio Dentistico Vital Dent ricordano che prima di un intervento dentistico può essere somministrata la desmopressina, un ormone in grado di curare pazienti con emofilia lieve o moderata, o degli antifibrinolitici, come l’acido tranexamico e l’acido amino caproico.

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I dentisti del Centro Vitaldent di Reggio Emilia: il legame tra malattie parodontali e cardiovascolari

I dentisti della Clinica Vitaldent di Reggio Emilia informano i loro pazienti sulla pubblicazione di un articolo scientifico che afferma l’esistenza di un legame tra la malattia parodontale e le malattie cardiovascolari e il diabete mellito.

Infatti – affermano dal Centro Vitaldent di Reggio Emilia – dall’analisi degli studi più significativi è risultato che i pazienti affetti da malattia parodontale, generalmente più severa nei soggetti affetti da diabete mellito, hanno maggiori probabilità di soffrire anche di malattie cardiovascolari. Già dagli anni ’20 del secolo scorso era stata ipotizzata la “teoria dell’infezione focale”, ovvero si postulava che i batteri responsabili dell’infezione nel cavo orale potessero entrare nel sangue ed essere trasportati attraverso i vasi fino a organi lontani, come cuore, fegato e pancreas. Oggi – continuano i dentisti della Clinica Vitaldent di Reggio Emilia – grazie alle tecnologie e agli studi effettuati, si hanno prove sufficienti per confermarlo.

Queste conclusioni determinano che il dentista abbia un ruolo importante nella diagnosi e nella cura di questa patologia orale, oltre che nell’educazione dei pazienti in proposito. Dal Centro Vitaldent di Reggio Emilia dicono che gli odontoiatri, verificando periodicamente lo stato della salute orale dei pazienti, hanno il dovere di informarli sull’importanza della cura della malattia parodontale e valutare se esistono patologie sistemiche concomitanti.

Gli odontoiatri della Vitaldent di Reggio Emilia sostengono che la parodontite cronica è sicuramente la forma più diffusa ed anche facilmente riscontrabile nell’ambito delle parodontopatie. Inoltre, si deve tenere in considerazione che à caratterizzata da una discreta ereditarietà e che, di conseguenza, esistono individui più predisposti che dovranno impegnarsi più degli altri a mantenere uno stato di salute parodontale accettabile.

Dalla Clinica Vitaldent di Reggio Emilia, ribadiscono che curando la malattia parodontale si avrebbe un’arma in più per ridurre il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare.

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I vantaggi dell’allattamento materno spiegati negli Studi Dentistici Vital Dent di Palermo

L’allattamento al seno, come indicano il buon senso e le ricerche scientifiche, è la migliore maniera per nutrire un neonato, sia per i vantaggi sullo stato generale di salute – migliori possibilità di assorbimento, ottime difese immunologiche e predisposizione a uno sviluppo psicologico adeguato, oltre a un ridotto rischio di contrarre allergie alimentari – sia per i vantaggi della bocca stessa. Gli Studi Dentistici Vital Dent di Palermo assicurano che l’allattamento materno fornisce al neonato una giusta predisposizione allo sviluppo fisiologico della cavità orale, il corretto allineamento dei denti, un minore rischio di malocclusione e l’ottimizzazione della forma del palato.

I dentisti degli Studi Dentistici Vital Dent di Palermo ci spiegano che l’alimentarsi dal seno materno può essere riassunto in due passaggi: suzione, dettata da movimenti della mandibola verso il basso e da movimenti della lingua verso il palato che permettono di far affluire il latte nella bocca, e deglutizione.

Invece – specificano gli odontoiatri degli Studi Dentistici Vital Dent di Palermo – con l’allattamento artificiale non viene eseguito il movimento antero-posteriore del complesso lingua-mandibola e il bambino impara a nutrirsi passivamente: il neonato si nutre con una ridotta attività muscolare e la mandibola esegue prevalentemente movimenti verticali, sviluppandosi meno. Con una scarsa attività linguale e labiale, viene assunta una postura linguale e mandibolare scorretta e gli effetti negativi si riscontrano anche successivamente.

Infatti – sottolineano dagli Studi Dentistici Vital Dent di Palermo – una volta memorizzata la diversa organizzazione linguo-labiale e deglutitoria, viene mantenuta anche dopo il passaggio all’alimentazione mista e, in assenza di trattamento logopedistico e odontoiatrico adeguato, molto spesso si perpetua per tutta la vita. Questo diverso schema funzionale va ad alterare i meccanismi deputati al controllo dello sviluppo cranio-mandibolare, determinando l’insorgenza di un grande numero di problematiche e di malocclusioni.

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Disfunzione linguale negli Studi Dentistici Vitaldent di Roma

La deglutizione è un importante atto fisiologico, attivo già nell’embrione dal quarto mese di gravidanza, e la lingua ne è il protagonista principale. Infatti, come spiegano gli odontoiatri delle Cliniche Vitaldent di Roma, forma le strutture ossee che la contengono ed è fondamentale per i corretti movimenti cranici, per la respirazione corretta e l’allineamento dei denti.

Dalla Vitaldent di Roma evidenziano quanto sia determinante la disfunzione linguale nel causare problematiche gnotologiche, ovvero relative a malocclusioni oppure a recidive dopo trattamenti ortodontici di qualsiasi tipo. I dentisti delle Cliniche Vitaldent di Roma affermano che, in condizioni di riposo, la lingua è adagiata sul palato mentre, durante l’atto di deglutizione, la sua estremità anteriore si appoggia su una piccola area ben determinata del palato, compresa tra la base degli incisivi centrali superiori e la prima ruga palatina. Proprio in questo punto ci sono dei recettori usati dall’organismo per informare il sistema nervoso centrale sulle tensioni muscolari e sui cambiamenti posturali e – puntualizzano gli odontoiatri degli Studi Dentistici Vitaldent – ciò spiega perché sia così frequente riscontrare alterazioni posturali nelle disfunzioni linguali.

Allo specialista devono interessare anche gli effetti delle disfunzioni sulle ossa mascellari e sulle loro arcate dentarie. Se la lingua presenta una postura bassa è responsabile di deficit formativo della volta palatale, che può variare con differenze notevoli da caso a caso, e della conseguente contrazione dell’arcata dentaria superiore. Questa situazione – dicono i dentisti delle Cliniche Vitaldent di Roma – viene riscontrata frequentemente come causa della dislocazione mandibolare in senso trasversale che, se correttamente diagnosticata in fase di crescita, è facilmente risolvibile.

In ogni caso – sottolineano dalla Vitaldent di Roma – prima di iniziare una terapia riabilitativa è opportuno effettuare un attento esame della postura, della cinesi linguale e della funzione di deglutizione del paziente.

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I vantaggi di un impianto estetico spiegati dai dentisti delle Cliniche Vitaldent

Denti bianchi e splendenti trasmettono un’immagine di salute e giovinezza. Questo è un caposaldo della società moderna e un cliché rafforzato da tutti i mezzi di comunicazione. Avere un sorriso impeccabile è sinonimo di salute, benessere e ormai è diventato anche un lascia passare per il successo.

Di conseguenza la mancanza di un elemento, soprattutto se frontale, può rappresentare un grave handicap oltre che un problema estetico. A tale proposito, i dentisti delle Cliniche Vitaldent spiegano come l’implantologia e l’estetica possano essere associate per risolvere menomazioni importanti. Infatti – come spiega il dentista della Clinica Vitaldent Milano – può capitare che anche in una dentatura sana manchi un elemento e le cause posso essere le più diverse: dalla mancanza del dente sin dalla nascita (agenesia) alla perdita dovuta a un incidente traumatico. Oggi – aggiunge il dentista della Clinica Vitaldent Bologna – grazie alle nuove acquisizioni tecnologiche nel campo degli impianti, il paziente può riottenere un sorriso naturale.

Vediamo nello specifico, insieme al dentista della Clinica Vitaldent Torino, quali sono gli aspetti indispensabili per ottenere ottimi risultati, ovvero per far sì che non si noti nessuna differenza tra i denti naturali e l’impianto. Il tutto dipende dai materiali utilizzati, oltre che dall’esperienza e dalla capacità dell’odontoiatra. Da diverso tempo – precisa il dentista della Clinica Vitaldent Roma – vengono utilizzati impianti in titanio puro che presentano caratteristiche geometriche particolari e consentono un’integrazione più veloce e duratura tra la radice artificiale e l’osso. Ma le novità sostanziali – aggiungono dalle Cliniche Vitaldent – riguardano i monconi connessi all’impianto che hanno il compito di sorreggere la corona. Oltre a quelli abituali in titanio o metallo, oggi è possibile usare monconi in ossido di zirconio di colore bianco. Gli odontoiatri della Vitaldent sottolineano il triplo vantaggio di questo nuovo materiale: all’aspetto, che fa apparire l’impianto come un dente naturale, si aggiunge l’elevata robustezza e la scarsa possibilità di accumulo di placca, che riduce così al minimo i rischi di infiammazione della gengiva.

I dentisti delle Cliniche Vitaldent, in ogni caso, rimarcano l’importanza di una corretta igiene orale che dovrà essere ancora più accurata per queste protesi. I risultati ottenuti con questi impianti in ossido di zirconio, assicurano dalla Vitaldent, garantiscono un’ottima soluzione odontoiatrica ed estetica per risolvere un grave handicap.

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