Archives

Comunicati

“Solidarietà per Genova- La dignità umana è la garanzia per il futuro”

A promuovere l’iniziativa Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento nonché consigliere indipendente della Provincia di Roma, insieme a Domenico Marigliano, commissario nazionale Dipartimento sicurezza per Italia garantista, Grazia Grossi, delegata della città di Parma, Max Clerico, delegato della città di Biella, in Piemonte, in collaborazione con tutti i delegati della Liguria, attivamente impegnati nella raccolta ed in prima linea nel sostenere moralmente e materialmente gli alluvionati.

In questa tragica circostanza il Movimento intende innanzi tutto aiutare concretamente le vittime ed anche sensibilizzare la popolazione affinché reagisca e obblighi le istituzioni ad adottare un programma di prevenzione per la messa in sicurezza del territorio.

“Il Dipartimento sicurezza si è messo in moto con i suoi militanti per dare un aiuto a chi ha subito la perdita di un bene ed ora non ha più nulla, rimanendo senza casa e senza vestiti”, dichiara il commissario nazionale Marigliano: “la regione Emilia Romagna ha dimostrato ancora una volta di possedere un grande cuore mettendo in moto la macchina degli aiuti. E’ stata”, spiega, “in particolare Grazia Grossi, la nostra delegata di Parma, ad avere il merito

di essersi attivata. Ringrazio tutta la popolazione dell’Emilia Romagna che ha messo a disposizione i propri beni per aiutare chi ha sofferto e subito una disgrazia”.

Il commissario Marigliano invita pertanto a contribuire inviando giocattoli, materiale scolastico, generi alimentari non deperibili, stivali di gomma ed altro presso la sede di Parma, Grancaffè dell’angelo, via Antonio Gramsci, 37/B.

“E’ stata la prima iniziativa dal conferimento della delega”, spiega Grazia Grossi: “abbiamo sentito la necessità di essere vicini ai nostri fratelli della Lunigiana. Adesso attendiamo soltanto il via libera dell’assessore di Aulla per portare i generi raccolti”.

“Condanno l’assenza delle istituzioni”, denuncia con forza il presidente Zaccai: “questi eventi calamitosi si possono prevenire: il problema è che evidentemente le autorità di bacino non svolgono bene il loro lavoro e che il territorio è amministrativamente abbandonato. Ogni anno, infatti, ecco il ripetersi di questi drammi mentre le morti civili poco interessano: lo dimostra la consapevolezza di quanto accadrà e l’assenza di un programma di prevenzione. La vita umana nel nostro paese non ha valore!”.

“Basta con i provvedimenti tampone”, sottolinea il presidente Zaccai: “deve finalmente avere inizio una programmazione di gestione territoriale e delle acque seria perché tragedie come quelle che in queste ore stanno vivendo le popolazioni liguri non debbano ripetersi”.

Il Movimento nazionale Italia garantista invoca provvedimenti seri ed urgenti da parte delle amministrazioni competenti alla luce dei 29 morti “a causa del maltempo” che si sono registrati su tutto il territorio nazionale a partire dal 18 settembre scorso quando una frana travolse in Piemonte sei alpinisti: ne morirono due. Da allora, altri morti fino all’alluvione del 25 ottobre che colpì Liguria e Toscana, devastando la Lunigiana, il Levante ligure e le Cinque terre. Il bilancio? Dieci morti e tre dispersi, a Vernazza. Si crede che i loro corpi possano essere quelli affiorati dieci giorni dopo davanti al litorale di Saint Tropez, ma non vi è certezza.
Eppoi i sei morti del nubifragio di Genova. Tutte donne, le vittime, e tra loro due bambine, morte mentre cercavano rifugio nell’androne di un palazzo. Due giorni dopo, altri due morti a Matera, un terzo a Pozzuoli, Napoli, schiacciato dall’ albero caduto sulla sua auto. Fino ad arrivare al nubifragio dell’isola d’Elba dove un’anziana di 81 anni è rimasta intrappolata nella sua casa di Marina di Campo, invasa dall’acqua. E come dimenticare il cingalese morto il 20 ottobre a Roma, all’Infernetto, affogato nella cantina dove viveva?

Adesso che il dramma è nel vivo, il presidente Zaccai lancia un monito alle istituzioni affinché intervengano. Basta con i rimpalli di competenze e via invece ai progetti di messa in sicurezza idrogeologica dei territori. Basta all’approssimazione ed alle speculazioni.

Per contribuire alla raccolta, è possibile telefonare al 347.7189581, scrivere a [email protected] e [email protected], oltre inviare beni a Parma, via Antonio Gramsci, 37/B. Il materiale raccolto sarà inviato nella sede di Parma dove la delegata Grazia Grossi provvederà a dividerlo e smistarlo indirizzandolo nelle zone alluvionate delle Cinque terre più vicine a Parma. www.italiagarantista.it, www.ilgarantista.it.

No Comments