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Acqueforti: il nuovo disco di Nik Comoglio

Apprezzato da Dario Fo e Franca Rame per la sua sensibile e personale interpretazione del Mistero Buffo, il nuovo album del musicista torinese guarda alla musica classica e al jazz dopo l’esperienza delle opere rock. Nasce la ‘Mésaillance’

COMUNICATO STAMPA

Acqueforti

La nuova opera di Nik Comoglio

(4 brani, 53 minuti)

La cultura, la natura e la spiritualità sono l’anima di Acqueforti, il nuovo album del compositore Nik Comoglio, che con raffinata leggerezza e un’inclinazione mai sopita verso la fusione di diversi generi, classico e jazz ad esempio, compie un’evoluzione del progressive delle origini, un incontro e un gioco di impegno e lirismo. Non è possibile chiudere Acqueforti in un genere o stile ed è l’autore stesso che ne propone il nome – Mésaillance – per una nuova idea di musica colta, che parte dal presupposto che l’espressione e l’emozione sono il fulcro attorno al quale ruota tutto il lavoro di contaminazione di linguaggi e di esperienze.

La cultura personale dell’autore gli ha consentito di reinterpretare Maria alla croce, un brano di Dario Fo tratto dal Mistero Buffo, con profondo rispetto e animo commosso, tanto da aver avuto anche l’apprezzamento del Maestro e di Franca Rame, prima e superba interprete. Acqueforti si avvale di professionisti giovani ma affermati e ispirati come Umberto Clerici, che dona al violoncello molteplici colori; Didie Caria e Chiara Taigi, quest’ultima nella difficile e suggestiva interpretazione di Maria. Acqueforti, composto e orchestrato da Nik Comoglio, è stato realizzato con l’Orchestra Filarmonica di Torino, diretta dal M.ro Luciano Condina, e il Trio di Torino (Lamberto, Clerici, Fuga). E’ stato masterizzato da Andy Walter nei celebri studi di Abbey Road a Londra.

Un disco affascinante, che si ascolta con piacere e agevolezza nonostante la complessa architettura che lo sostiene, e ha il pregio di spingere all’estremo la tradizione e l’innovazione in un unico “ambiente”. Potremmo definire Nik Comoglio un’esploratore della contemporaneità per la sua ampia vena compositiva e per il suo carattere sempre alla ricerca di nuove modalità espressive. Il progressive con i Syndone negli anni ’90, le colonne sonore, il teatro, dopo Tarot – La spirale del Tempo e Anima di legno, due opere dal carattere “esoterico”, segno di una maturazione artistica profonda e continua, Comoglio approda ad Acqueforti con entusiasmo, confronto e impegno.

Le composizioni di Nik Comoglio sono spesso eseguite nell’ambito di concerti di musica classica e contemporanea, come il 19 dicembre 2008 al Rotary Club di Torino e il 10 giugno 2009 al 36mo Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Acustica. Si potrà apprezzare la sua vena compositiva il 24 settembre 2009 per il concerto di Umberto Clerici con l’Orchestra Sinfonica di Rivoli presso il Conservatorio di Torino assieme a quelle di Sollima, Mozart e Haydn.

Info:
Nik Comoglio

http://www.nikcomoglio.it

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