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a roma le case di seconda mano costano 4.391 euro/m2

• 417mila euro il prezzo medio per un immobile tipo, di 95 m2 con 3 stanze, la tipologia immobiliare più comune nella capitale

milano, 6 luglio 2009 – la casa a roma è un sogno da circa 4.400 euro al metro quadro. a tanto ammonta il prezzo medio del mattone all’ombra del cupolone, secondo il primo rapporto dell’ufficio studi di idealista.it sugli immobili della capitale

da questa prima fotografia, scattata su oltre 1.800 immobili del portale, emerge il prezzo nominale per un immobile-tipo in città: circa 95 m2 con 3 stanze, secondo lo standard del parco immobiliare cittadino, che ammonta circa 417mila euro

più o meno quanto servirebbe oggi per comprare casa nei quartieri di fascia media come l’eur (4.067 euro/m2), monte mario (4.185 euro/m2), monte sacro (4.232 euro/m2), aurelia (4.349 euro/m2), monte verde (4.429 euro/m2), appia antica (4.453 euro/m2) e cassia-flaminia (4.553 euro/m2)

valori “normali” se confrontati alle cifre che circolano nel centro storico (7.136 euro/m2) dove, a seconda della zona, si possono raggiungere e superare i 24mila euro/m2 per un appartamento nelle immediate vicinanze di piazza navona. sempre nella fascia alta si collocano zone residenziali di elevato standing come parioli (6.154 euro/m2) e prati (6.002 euro/m2)

per qualcosa di più accessibile meglio orientarsi nei quartieri arvalia portuense (3.946 euro/m2), prenestino (3.785 euro/m2), colle aniene-collatino (3.731 euro/m2), cinecittà (3.646 euro/m2) ed ostia (3.295 euro/m2), dove le case costano praticamente la metà delle zone centrali. per quotazioni al di sotto dei tremila euro, la scelta obbligata cade su roma est, nei pressi del grande raccordo anulare, dove il mattone è quotato 2.560 euro/m2

“alla luce della nostra ultima analisi sui prezzi degli immobili, roma risulta la città più cara con quasi ottocento euro di scarto rispetto ai valori medi di milano – ha dichiarato paolo zanetti, amministratore delegato di idealista.it -. nei prossimi mesi sarà interessante vedere come evolverà la situazione nella capitale anche alla luce del previsto rallentamento dell’economia italiana e della ritrosia delle banche a concedere crediti. ragioni per cui pensiamo
che il mercato tenderà a una generale diminuzione dei prezzi di fascia medio-bassa a fronte di una sostanziale tenuta dei prezzi di fascia alta. la crisi indurrà a ristabilite le distanze nel mercato, quindi i prezzi dovranno adeguarsi alle reali possibilità delle famiglie”

 

nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a roma è basato su un campione di circa 2mila abitazioni inserite nel database del portale idealista.it depurate da distorsioni del campione derivanti da variabili come le case con giardino, da ristrutturare  o quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città

la città di roma è stata suddivisa in 24 zone. una ripartizione che entra nello specifico dei quartieri della città e permette quindi di fornire un quadro dettagliato sull’andamento mercato immobiliare

per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati ogni quartiere dovrà presentare un numero di annunci non inferiore a 50. la misurazione avviene mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al metro quadro

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milano, prezzi delle case di seconda mano in frenata nel secondo trimestre

• nonostante la crisi, tengono i prezzi della case sotto la madonnina ma aumenta il divario tra le aree di maggiore appeal residenziale e quelle più periferiche
• i maggiori incrementi del trimestre riguardano la zona navigli-bocconi (+4%), trend negativo nei quartieri periferici

milano, 6 luglio 2009 – nuova frenata del prezzo degli immobili a milano. dopo un primo trimestre promettente, con i prezzi in crescita del 2%, le quotazioni sono rimaste pressoché invariate tra aprile e giugno (+0,3%)

comprare casa in città ora costa in media 3.613 euro al metro quadro, ma dall’ultima analisi condotta dall’ufficio studi di idealista.it su un campione di oltre 2.500 immobili, balza all’occhio il divario sempre più netto tra le aree di maggiore appeal residenziale e quelle più periferiche

le quotazioni: quartieri che scendono
sono 3 le zone che fanno registrare cali al di sopra del 2%. la caduta più significativa in zona forlanini (-2,9%; 3.241 euro/m2), seguita da certosa (-2,2%; 2.925 euro/m2) e chiesa rossa-gratosoglio (-2%; 2.997 euro/m2)

continua la discesa dei prezzi in altre zone periferiche della città, come lorenteggio-bande nere (-1,6%; 3.349 euro/m2) e famagosta barona (-1,3%; 3.098 euro/m2) che, insieme al quartiere certosa, hanno segnato 2 cali consecutivi da inizio anno

giù anche vigentino-chiaravalle (-1,5%; 3.122 euro/m2) e corvetto-rogoredo (-1%; 2.945 euro/m2). timida flessione per i quartieri comasina-bicocca (-0,2%; 2.796 euro/m2), invariati invece i prezzi degli immobili in vialba-gallaratese, la zona meno cara della città, dove un immobile costa 2.525 euro/m2. esattamente come tre mesi fa

quartieri in rialzo
se i prezzi fanno registrare ancora un trimestre con segno positivo è per la tenuta delle case di maggior pregio. l’andamento positivo dei prezzi ha riguardato quasi esclusivamente i quartieri residenziali del semi-centro. tra questi, navigli-bocconi (+4%; 4.814 euro/m2) registra la performance migliore del trimestre e diventa la zona più cara della città dopo il centro storico con prezzi che difficilmente vanno al di sotto dei 6.000 euro/m2, dove l’offerta è però scarsa

fiera de angeli (+2,8%; 4.798 euro/m2), garibaldi-porta venezia (+1,5%; 4.867 euro/m2) e città studi-lambrate (+1%; 3.472 euro/m2) hanno proseguito la loro ascesa per il secondo trimestre consecutivo. tornano a salire i prezzi di porta vittoria (+1,5%; 4.115 euro/m2), in progresso greco-turro (+0,8%; 3.017 euro/m2), mentre tra i quartieri periferici cresce solo baggio (+0,7%; 2.731 euro/m2)
 
in provincia, rincari per 3 dei 4 comuni oggetto di questa rilevazione. ad eccezione di  corsico, dove le case hanno perso l’1%del loro valore (2.417 euro/m2), comprar casa a sesto san giovanni (+3%; 2.698 euro/m2), monza (+2,3%; 2.671 euro/m2) e cinisello (+1,4%; 2.358) costa di più del trimestre scorso

“dopo una fase di incertezza è come se il mercato avesse trovato un nuovo riassetto – ha dichiarato paolo zanetti, amministratore delegato di idealista.it -. un effetto della crisi è che la gente pondera di più l’acquisto: si compra con maggiore attenzione alla qualità dell’immobile, la zona in cui è situato, la presenza o meno dei servizi. questo ha risvegliato l’interesse per determinati quartieri, mentre ne ha penalizzati altri. per questi è auspicabile una decisa correzione al ribasso delle quotazioni, altrimenti difficilmente l’offerta incontrerà la domanda”
nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a milano è basato su un campione di oltre 3.000 abitazioni inserite nel database del portale idealista.it da utenti privati e professionisti del settore. di queste, 2.504 riguardano immobili in milano città, 506 della provincia

la città di milano è suddivisa in 18 zone. una ripartizione che entra nello specifico dei quartieri della città e permette quindi di fornire un quadro dettagliato sull’andamento del mercato immobiliare

per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati ogni quartiere dovrà presentare un numero di annunci non inferiore a 50. sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case con giardino e quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città. tale scarto è stato misurato mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al m2

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lo stipendio degli italiani non è sufficiente per comprar casa a milano

• al livelli salariali ocse i milanesi potrebbero a malapena finanziare un mini-appartamento
• per comperare una casa da 65 m2, con 2 stanze nel capoluogo lombardo l’acquirente medio dovrebbe guadagnare più di 2.000 euro/mese

milano, 19 maggio 2009 – secondo l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (ocse), il salario netto degli italiani ammonterebbe mediamente a 21.374 dollari, scarsi 16mila euro netti annui, meno di spagna e grecia

l’ufficio studi di idealista ha preso come riferimento il dato ocse, che colloca il nostro paese al 23° posto nella graduatoria dei 30 paesi facenti parte dell’organizzazione internazionale, per mettere in relazione salari e prezzi degli immobili a milano. un rapporto sempre più difficile, come risulta dallo studio in questione: in sostanza, alla luce dei dati ocse, quale appartamento si può comprare con un reddito di circa 1.300 euro/mese alle attuali condizioni praticate dalle banche?

a milano, dove comprare casa costa in media 3.600 euro/m2, un appartamento di 65 m2, secondo lo standard degli annunci del sito, costerebbe 227.500 euro. significa che, finanziando l’80% del valore dell’immobile (182.000 euro), con mutuo a tasso variabile (2,42%*), il consumatore dovrebbe restituire alla banca una rata pari a 809 euro/mese nell’ipotesi di un mutuo a 25 anni e 711 euro mese per un mutuo a 30

tutto questo dando per scontato che l’utente abbia messo da parte il restante 20% di capitale non finanziabile e senza dimenticare gli oneri accessori di notaio, imposta del registro, agenzia (se l’acquisto è mediato da un professionista immobiliare) e altre spese che possono far lievitare l’importo di partenza del 5-10%

dall’analisi risulta come all’attuale livello salariale ocse, l’utente medio non potrebbe accedere al mutuo per l’acquisto di un bilocale a milano, perché la rata mensile supererebbe il tetto massimo finanziabile dalla banca (circa il 40% del salario, per 533 euro/mese). dunque, secondo i calcoli dell’ufficio studi idealista, perché l’acquisto di un immobile dalle dimensioni nella media cittadina (65 m2) sia “sostenibile”, il prezzo dovrebbe scendere mediamente del 35%, a 150.000 euro con mutuo a 25 anni di 120mila e una rata di 533 euro o, in alternativa, del 25% per un importo da 170.000 euro da finanziare in 30 anni alla medesima rata

con 1.300 euro al mese – sempre stando ai dati ocse – l’acquirente italiano, calato nella realtà meneghina, potrebbe quindi permettersi a malapena un monolocale da 40 m2 con rate da 506 euro/mese per un mutuo a 25 anni e 450 euro/mese per un mutuo a 30

“questa analisi rispecchia la situazione del paese reale – ha dichiarato paolo zanetti, amministratore delegato di idealista.it -. l’andamento dei salari negli ultimi dieci anni non ha seguito il trend rialzista dei prezzi delle case e questo contrasto è più stridente nella realtà milanese. anche se siamo consci che il salario mensile dei meneghini è senz’altro più alto della media nazionale, il problema dei redditi e la casa è una questione di stringente attualità”

 

* i tassi per i mutui a tasso variabile possono variare da una banca all’altra a seconda dello spread  applicato dal singolo istituto di credito. per questo studio abbiamo ipotizzato una maggiorazione dell’ 1% sul tasso euribor attuale (1,24% a tre mesi)

 

fonte: idealista.it

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il mattone torinese resiste alla crisi: +0,3% nel primo trimestre 2009

• tengono i prezzi in città: su i quartieri san paolo-san donato, ma il centro accusa una prima flessione (-0,6%)
• continua la parabola discendente dei prezzi dei quartieri periferici, ma è solo una frenata

milano, 15 aprile 2009 – tutto fermo nel mercato torinese nel primo trimestre 2009, dove i prezzi delle case sono rimasti gli stessi di tre mesi fa, con un valore medio di 2.267 euro/m2

il dato emerge dall’analisi trimestrale sui prezzi effettuata dall’ufficio studi di idealista.it (www.idealista.it) su un campione di 759 immobili di seconda mano presenti nel portale

un aumento modesto per un mercato che non fa registrare particolari sussulti da alcuni mesi e dove il prezzo di un appartamento di 68 m2 – la dimensione standard degli immobili presenti a torino secondo idealista.it– è di circa 154mila euro

per la prima volta da quando esiste questa statistica, il centro storico (zona centro-crocetta) registra un timido calo dei prezzi (-0,6%), in controtendenza rispetto agli aumenti deboli dell’ultimo semestre del 2008. il costo medio per abitazione comunque resta nella fascia al di sopra dei 3mila euro, a una media di 3.034 euro/m2

prosegue lenta la parabola discendente dei prezzi dei quartieri periferici di santa rita-lingotto-mirafiori (-1,2%; 2.166 euro/m2), mentre rallenta la discesa delle quotazioni nella zona di aurora-rebaudengo (-0,1%; 1.682 euro/m2) – area a nord est della città –  che comunque resta la più economica della città

stabili le quotazioni nelle zone popolari di borgo vittoria-vallette (0,3%; 1.921 euro/m2), i prezzi crescono solo nei quartieri san paolo-san donato (1%; 2.370 euro/m2), gli unici a confermare il trend positivo già registrato nel dicembre scorso

per la zona collinare di vanchiglia-borgo po-moncalieri (torino est) non è stato possibile far emergere un dato di riferimento a causa di un’offerta immobiliare particolarmente esigua. tuttavia le quotazioni delle case di questa parte della città si confermano tra le più elevate: si va dai prezzi più accessibili delle case nell’area che costeggia il po, agli oltre 5mila euro/m2 per un appartamento nella zona collinare

nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a torino è basato su un campione di 759 abitazioni inserite nel database del portale da utenti privati e professionisti del settore

la città è attualmente suddivisa in 6 zone, ognuna delle quali deve presentare un numero di annunci non inferiore a 50 per consentire una sufficiente standardizzazione dei risultati. sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case con giardino e quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città. tale scarto è stato misurato mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al m2

contatti
idealista.it vincenzo de tommaso  
tel. +39.02.36580343  340.5204745
            [email protected]

idealista è l’azienda che pone fine all’ansia e alla frustrazione di chi cerca casa. già leader in spagna, terzo portale immobiliare in europa, dal 2007 è presente anche in italia con idealista.it. attualmente i servizi rivolti a privati e professionisti del settore immobiliare sono disponibili in tutta italia
per ulteriori informazioni: http://www.idealista.it/pagina/comunicacion

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a milano i prezzi vanno ancora su (+2%) nel primo trimestre del 2009

• nonostante la crisi tornano a crescere i prezzi della case sotto la madonnina. forlanini è la zona dove si registrano i maggiori incrementi (+5,6%), trend negativo nei quartieri periferici
• in provincia, sesto san giovanni supera monza diventando il comune più caro

milano, 15 aprile 2009 – dopo la flessione dei prezzi rilevata nel corso del 2008 (-2,1%), le quotazioni delle case tornano a crescere nel capoluogo meneghino, con un aumento medio di 2 punti percentuali nel primo trimestre del 2009

secondo l’analisi condotta dall’ufficio studi di idealista.it su un campione di oltre 2.300 immobili in vendita in città, comprare casa a milano oggi costa in media 3.600 euro al metro quadro, vale a dire 72 euro in più rispetto a dicembre scorso

in alcune zone della città prosegue tuttavia il trend negativo delle quotazioni. il ribasso maggiore riguarda famagosta-barona (-2,8%; 3.137 euro/m2), seguita da vialba-gallaratese, la zona più economica della città con i suoi 2.526 euro/m2, dove i prezzi registrano un calo del 2,5%, certosa (-2,1%; 2.990 euro/m2), greco-turro (-2,1%; 2.993 euro/m2) e comasina-bicocca (-2%; 2.791 euro/m2)

pressoché invariati i prezzi degli immobili in porta vittoria (-0,8%; 4.053 euro/m2), lorenteggio-bande nere (-0,1%; 3.402 euro/m2) e chiesa rossa-gratosoglio (0,4%; 3.058 euro/m2)

il rialzo dei prezzi interessa invece 10 delle 18 zone della città. l’incremento di maggior rilievo nel quartiere forlanini (5,6%; 3.338 euro/m2), seguito da fiera-de angeli (2,9%; 4.666 euro/m2), vigentino-chiaravalle (2,8%; 3.169 euro/m2), baggio (2,6%; 2.711 euro/m2), garibaldi-porta venezia (2,1%; 4.796 euro/m2). quest’ultimo è anche il quartiere più caro di milano fatto salvo il centro storico, dove la scarsa offerta di case non rende al momento possibile un dato attendibile sul prezzo (comunque non si va mai al di sotto dei 6.000 euro/m2)

crescono, anche se in maniera più contenuta, i prezzi in città studi-lambrate (2%; 3.437 euro/m2), corvetto-rogoredo (1,7%; 2.976 euro/m2), la zona navigli-bocconi (0,9%; 4.628 euro/m2)

sesto san giovanni, con i suoi 2.619 euro/m2 di media, diviene il comune più caro della provincia in virtù del forte calo delle quotazioni registratosi a monza negli ultimi 3 mesi (-4,5%; 2.610 euro/m2). ciononostante anche nella ex stalingrado d’italia si registra una flessione dei prezzi nell’ordine dell’1,5%

situazione pressoché invariata nei comuni di cinisello balsamo (0,8%; 2.326 euro/m2) e cologno monzese (0,2%; 2.320 euro/m2) mentre rincari hanno interessato brugherio (1,8%; 2.533 euro/m2) e pioltello (1,7%; 1.990 euro/m2), in controtendenza rispetto a dicembre

“dal nostro punto di vista, se nel capoluogo lombardo al momento i prezzi non scendono questo è dovuto più all’inerzia del mercato, ossia a una sorta di resistenza a metabolizzare il nuovo ciclo immobiliare, che non a una effettiva ripresa della domanda di immobili, ha dichiarato paolo zanetti, amministratore delegato di idealista. una maggiore facilità a negoziare il prezzo di partenza e i tassi di interesse, ai minimi storici, di certo fanno tornare la voglia di casa. tuttavia è presto per parlare di ripresa anche perché comprare casa comporta un impegno economico notevole in una fase di grande incertezza economica”

nota metodologica: il rapporto trimestrale riguardante il mercato degli immobili in vendita a milano è basato su un campione di circa 3.500 abitazioni inserite nel database del portale idealista.it da utenti privati e professionisti del settore. di queste, 2385 riguardano immobili in milano città e 1.117 in provincia

la città di milano è suddivisa in 18 zone. una ripartizione che entra nello specifico dei quartieri della città e permette quindi di fornire un quadro dettagliato sull’andamento mercato immobiliare

per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati ogni quartiere dovrà presentare un numero di annunci non inferiore a 50. sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case con giardino e quegli immobili i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato di una determinata zona della città. tale scarto è stato misurato mediante il calcolo della deviazione standard che consente di ridurre eventuali distorsioni rispetto al valore medio atteso nel calcolo del prezzo al m2
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idealista è l’azienda che pone fine all’ansia e alla frustrazione di chi cerca casa. già leader in spagna, terzo portale immobiliare in europa, dal 2007 è presente anche in italia con idealista.it. attualmente i servizi rivolti a privati e professionisti del settore immobiliare sono disponibili in tutta italia
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La situazione del mercato immobiliare

Da qualche mese a questa parte anche il mercato immobiliare italiano sta attraversando una crisi che, pur non nelle proporzioni della drammatica crisi immobiliare statunitense, sta rallentando le transazioni e ponendo al ribasso il prezzo degli immobili.
Il numero di famiglie che hanno acquistato un immobile è in calo dello 0,5% rispetto al 2006, e chi l’ha fatto ha tenuto conto soprattutto del prezzo dell’immobile come fattore principale prima dell’acquisto prima di affidarsi completamente ad un’agenzia per la consulenza immobiliare. In seconda battuta viene tutto il resto, dalla posizione al confort, alla valutazione della vicinanza o meno al posto di lavoro, alla rete dei trasporti pubblici di cui usufruire nelle vicinanze, la presenza di esercizi commerciali o, se si hanno figli piccoli, di asili o strutture che possano servire per loro. Questo perché pur di spendere meno ci si accontenta.
È però in forte aumento dagli anni precedenti la percentuale di chi è insoddisfatto o poco soddisfatto dell’immobile acquistato, passando dal 10% nel 2006 al 30% nel 2008.

Per quanto riguarda l’offerta di immobili, solo l’ 1,6% delle famiglie intervistate hanno venduto casa nel biennio 2007-2008, con un calo del 1,3%. Chi ha venduto un’abitazione principale l’ha fatto nella maggior parte dei casi per acquistare un’altra abitazione principale.
Invece, chi ha venduto una seconda casa vacanze lo ha fatto principalmente per bisogno di liquidità o per effettuare altri investimenti immobiliari. Il 5% delle famiglie intervistate pensa di acquistare un immobile ma, confrontando l’indagine attuale con le indagini nazionali precedenti, si riscontra comunque un calo nelle intenzioni di acquisto in base alle richieste giunte alle varie agenzie di gestione immobiliare. Questo calo sembra dovuto principalmente – oltre al livello dei prezzi raggiunti in questi ultimi anni dagli immobili – a due fattori: alle note difficoltà economiche delle famiglie italiane e all’aumento dei tassi di interesse.

I prezzi degli immobili sono troppo alti e gli italiani quindi non comprano. Questi sono forti segnali di crisi, confermati dal sensibile calo delle transazioni che dal 2006 registrano una flessione pari al 4,6% per il settore residenziale, proprio quello che riguarda più da vicino le famiglie italiane.
Il mercato immobiliare di certo ha evidenziato un rallentamento che probabilmente continuerà nel 2009, si prevede che i prezzi delle abitazioni caleranno, complice di tutto ciò il mercato dei mutui, dato che banche e istituti di credito sono meno propensi a erogare mutui sia a tasso fisso che variabile. I tassi sono calati, ma sono erogati con molta meno facilità.
Anche gli immigrati comprano di meno, come gli italiani dal lavoro precario, hanno risentito pesantemente della stretta delle banche sul credito.

Negli ultimi mesi però i prezzi si stanno già sgonfiando circa del 20% e probabilmente caleranno ancora del 6%, solo per i prodotti davvero validi il ribasso sarà contenuto ma sono pochi.
Oltre a queste cifre, altri fenomeni però animeranno il mercato immobiliare italiano nei prossimi mesi, come per esempio sconti sui grandi immobili, problemi di abbondanza di nuove case nei centri più piccoli, l’incremento del numero di case in affitto.

Tuttavia il calo dei prezzi dovrebbe favorire la ripresa delle compravendite, così come la miglior efficienza dei gestionali aziende immobiliari. La domanda, seppur in calo, resta comunque abbastanza stabile. Oggi, in un periodo non proprio positivo di
congiuntura economica, gli immobili risultano ancora un investimento conveniente rispetto ad altri settori del mercato. Non bisogna mai dimenticare che il mercato ha un andamento ciclico, con il ribasso dei prezzi più famiglie saranno indotte a comprare casa e in questo modo le transazioni seppur lentamente aumenteranno nuovamente e il mercato immobiliare uscirà dalla crisi.

A cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Visibilità sui motori

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