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INDAGINE DIRECT LINE SUGLI ITALIANI E IL TUTOR: IL 22% ANCORA NON SA DI COSA SI TRATTA

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  • 13 Luglio 2011

Secondo i dati raccolti dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, più di un italiano su cinque (22%) non sa che cosa sia il tutor. Nonostante sia in vigore dal 2005 su 4 tratti della rete autostradale nazionale, alcuni intervistati, alla domanda “cos’è il tutor?” hanno risposto: una frequenza radio che trasmette informazioni utili a chi transita in autostrada (7%) o una nuova figura professionale presente nelle aree di sosta per dare supporto agli automobilisti (7%). A sostenere la falsa credenza che il tutor sia una frequenza radio sono l’8% di donne contro il 6% di uomini. Allo stesso modo sono di più le donne (9%) a credere che il tutor sia una persona collocata nelle aree di sosta, questa percentuale cresce fino al 12% per i giovani guidatori con età compresa tra i 18 e i 24 anni, forse condizionati dal linguaggio scolastico.
Curiosamente il 4% degli intervistati, tra cui soprattutto coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni, crede che il tutor sia il casellante.

Nonostante queste bizzarre definizioni, c’è per fortuna un notevole numero di intervistati (78%) che sa che il tutor è un sistema per monitorare la velocità media sostenuta dalle automobili in un determinato tratto autostradale. E più specificamente, conosce il significato del termine l’82% di uomini contro il 74% di donne.

L’indagine di Direct Line, compagnia di assicurazione auto on line, offre anche uno spaccato territoriale da cui si evince che coloro che conoscono meglio le funzioni del tutor sono bolognesi (96%) milanesi (89%) torinesi (86%) e bresciani (84%). Meno aggiornati sono i cittadini di Palermo (65%). Infine il 24% dei cagliaritani crede che il tutor sia una frequenza radio che trasmette informazioni a chi guida in autostrada.

“Direct Line promuove da sempre la cultura della sicurezza stradale e del rispetto delle regole alla guida. Siamo certi che per molte persone, le regole introdotte in questi anni e la paura di sanzioni hanno giocato in modo positivo sulle abitudini e sulla condotta di guida, ma non bisogna mai abbassare la guardia. – dichiara Barbara Panzeri, Marketing Director Direct Line – Attualmente il controllo della velocità tramite Tutor, attivo su circa 2.500 km di carreggiate, ha permesso di registrare una significativa riduzione della velocità media e della velocità di picco, determinando anche una netta diminuzione dell’incidentalità e delle conseguenze alle persone. Pensiamo che sia importante continuare a diffondere la cultura della sicurezza stradale e il rispetto delle regole, perché la sicurezza deve essere un impegno di tutti.”

NOTA:
Il SICVE (sistema informativo per il controllo della velocità), detto anche Safety Tutor, è un dispositivo, sviluppato da autostrade per l’Italia e polizia stradale, ma brevettato dalla prima e gestito dalla seconda, che viene solitamente classificato come autovelox, ma, pur rilevando gli eccessi di velocità, si distingue nettamente dai classici autovelox per un motivo: esso rileva principalmente la velocità media dei veicoli. attualmente è utilizzato in larga parte in Italia sulle autostrade. un sistema SICVE occupa un tratto autostradale dai 15 ai 20 km. Il veicolo in transito nel SICVE viene inizialmente fotografato (con data e ora) da apposite fotocamere installate su un pannello messaggi, e nel suo transito trasporta una carica magnetica attraverso due conduttori annegati sotto l’asfalto. Direct Line è la più grande compagnia di assicurazioni auto on line in Italia. Direct Line ha rivoluzionato il mercato delle assicurazioni lanciando nel 1985 nel Regno Unito la vendita di polizze auto senza intermediari. Oggi è leader in Europa con oltre 6 milioni di clienti. www.directline.it.

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