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La tecnologia nei campi e nei boschi

I lavori rurali sono i più antichi e anche i più diffusi nel corso della storia; sono da sempre considerati tanto necessari quanto faticosi, ma ultimamente la tecnologia è arrivata anche nei campi.
Storicamente, il lavoro dell’agricoltore è sempre stato faticoso, ed è sempre stato necessario un fisico forte, una buona resistenza alla fatica e una buona capacità di adattamento a ritmi diversi dai propri, dettati dalla natura: è madre natura infatti che decide quando bisogna alzarsi la mattina e andare a dormire la sera, ed è sempre lei a decidere quando è il periodo giusto per fare determinati lavori nei campi.

Queste caratteristiche sono rimaste più o meno invariate, anche se con l’invenzione di metodi per arrivare a dei compromessi con la natura, come le serre o i sistemi di irrigazione, e strumenti innovativi, quali il sollevatore idraulico, che permettono di modificare in parte i ritmi della natura, si sono fatti dei grandi progressi. Quanto ai metodi, infatti, le cose sono molto cambiate: l’uomo si è potuto ingegnare perlomeno per rendere un po’ più sopportabile la fatica degli antichi contadini, portando la tecnologia anche nel lavoro nei campi.

La tecnologia agricola è applicata ovviamente agli utensili che vengono utilizzati nei campi: se all’inizio era la sola forza dell’uomo a caricare, scaricare e spostare i pesi di vario genere, poi si pensò di affidare questi compiti agli animali, per arrivare infine, con il progresso tecnologico, alle costruzioni macchine agricole. Le macchine agricole si evolvono sempre più, come qualsiasi altro mezzo tecnologico: sempre più moderne e affidabili, ormai possono essere utilizzate per una grande varietà di lavori.

Per esempio, i rimorchi agricoli sono molto utilizzati nei campi, in sostituzione dei vecchi carri di legno: i rimorchi moderni hanno una grande capacità di carico, e in più aiutano nello scarico con ribaltamenti idraulici posteriori e laterali, ed esistono in commercio diversi tipi di pneumatici a seconda del tipo di terreno su cui si devono muovere.

Anche il lavoro nei boschi, come quello nei campi, è antico e faticoso, e anch’esso è stato raggiunto da macchinari moderni che aiutano a ridurre gli sforzi fisici, oltre a rendere possibile un’esecuzione più rapida di una maggiore mole di lavoro. Ad esempio, i caricatori forestali rendono molto più facili e rapidi lavori che, se eseguiti con la sola forza umana, sono lunghi, faticosi e pericolosi; si pensi al carico e allo spostamento di tronchi grossi e pesanti, ora agilmente sollevati e spostati da pinze che afferrano con sicurezza i tronchi interi degli alberi abbattuti, e non solo: a seconda del tipo di pinza che si sceglie, questa sarà più adatta a caricare tronchi, cereali, letame, o qualsiasi altro carico voluminoso. Le caratteristiche delle varie pinze infatti sono pensate per i vari tipi di carico, per poterlo afferrare in modo saldo e sicuro.

Ci sono molti altri lavori di fatica nei boschi: pensiamo ad esempio al taglialegna. Questo mestiere, duro e pericoloso, oggi può essere svolto da macchine che tagliano con precisione e sicurezza, oltre che con una facilità invidiabile; le asce possono essere messe da parte, e lo spaccalegna idraulico farà il loro lavoro in maniera affidabile e precisa.

Articolo a cura di Lia Contesso
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