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Josè Dalì, il figlio del maestro del Surrealismo Salvador Dalì nuovamente invitato al Chiambretti Supermarket di Piero Chiambretti su Italia Uno

La trasmissione “Chiambretti Supermarket” su Italia 1 accoglie per la seconda volta Josè Dalì, figlio del celeberrimo Maestro del surrealismo Salvador Dalì. L’artista ha da poco esposto le sue originali opere, presso la rinomata e storica galleria Milano Art Gallery in via G. Alessi 11 a Milano, nella personale intitolata “La verità surreale”, tenutasi dall’11 Maggio al 5 Giugno 2014, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes. 

Il noto e stimato conduttore televisivo Piero Chiambretti ha voluto diverse volte nel suo nuovo programma l’eclettico artista, già ospite speciale alla puntata inaugurale, per parlare di sé, della sua arte e del padre, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita. L’esposizione ha riscosso grande successo e ha visto la prestigiosa presenza del prof. Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte che ha sostenuto ed apprezzato la mostra complimentandosi e visitandola a lungo, nonché di Cristiano De Andrè figlio del mitico cantautore Fabrizio De Andrè, Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore Quasimodo, Max Laudadio, storico inviato di Striscia la Notizia, il critico d’arte Flavio Caroli, Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale” e Cristiano Malgioglio. Inoltre, hanno parlato di Dalì e della sua straordinaria mostra, noti settimanali d’intrattenimento come Chi e Visto, nonché numerosi quotidiani e media.

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Mistero Italia 1, ancora ufologia spicciola.

Il ricercatore e scrittore Alessio Follieri non si esime da una critica alla trasmissione Mistero in onda su Italia 1 domenica 25 ottobre.

Un successo per la trasmissione Mistero in onda su Italia 1 domenica 25 ottobre, se non altro per l’interessante servizio relativo agli archivi segreti della Gran Bretagna che hanno aperto di recente i files relativi al fenomeno Ufo. Per il resto, rimane purtroppo il solito modo di affrontare l’ufologia, gran parte del materiale di dubbia provenienza (preso in gran parte casualmente da internet), gran parte delle opinioni coinvolte del tutto dubbie, segno che probabilmente non c’è un rapporto di collaborazione tra la redazione ed esperti del settore. Nondimeno è incredibile come in Italia non si riesce ad affrontare il tema ufologico in modo serio nella diffusione tra i media. Sarebbe maggiormente interessante ad esempio proporre la tematica sotto i diversi percorsi di pensiero e ricerca sull’argomento anche profondamente diversi ma tuttavia discutibili e che offrano ai telespettatori una vera panoramica del fenomeno. Dobbiamo invece assistere a opinioni incredibili di contestatori ufologici del mondo scientifico, i quali ritengono ad esempio che “tutti gli avvistamenti che hanno coinvolto gli astronauti della Nasa durante gli allunaggi, sono mere allucinazioni di persone psicologicamente instabili, come poi si è potuto appurare nella vita personale degli astronauti una volta ritornati dalle loro missioni”. Opinioni sicuramente spicciole e non degne neppure d’attenzione, infatti per missioni così delicate e profondamente importanti come gli allunaggi, è incredibile pensare che la Nasa abbia impiegato uomini psicologicamente instabili in progetti costati al governo statunitense miliardi di dollari. Oppure ricercatori sul campo che presentano delle classiche teorie negative dove i presunti alieni sarebbero qui per “rubare l’anima e il corpo agli esseri umani”. Queste affermazioni debbono far riflettere, ma soprattutto si continua nella scia della grande suggestione ed interesse verso il 2012, con programmi in cui il modo di divulgare non può esimermi da una critica essenziale. Motivo che indubbiamente fa pensare o a una mancanza di preparazione sull’argomento, o averlo preparato troppo in fretta in tempi redazionali brevi della programmazione o realizzazione, oppure semplicemente per gettare in un calderone un miscuglio di cose prive di senso e significato. Qualsiasi associazione operativa in Italia che opera nel settore ufologico avrebbe fatto di meglio, è un peccato perché il contenuto generale relativo agli archivi segreti era sicuramente sotto un profilo informativo interessante, sembra quasi che si sia voluto tenere questo argomento come filone trainante e buttarci sopra tutto il resto per riempire il tempo della trasmissione, purtroppo tanto tempo sprecato. E’ un vero peccato.

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