Dopo il biennio molto fiacco della pandemia, il mercato immobiliare italiano ha ripreso a marciare con una certa vivacità. Oltre che nell’ambito residenziale, si registra un forte interesse anche da parte degli investimenti “corporate”.
Cosa succede sul nostro mercato immobiliare
Il rinnovato interesse da parte degli investitori istituzionali verso il “mattone” italiano è testimoniato dai dati riguardanti il terzo trimestre del 2022.
Nel nostro paese sono stati infatti realizzati circa 3 miliardi di euro di investimenti nel settore immobiliare. Si tratta di una crescita del 37% rispetto allo stesso periodo del 2021. Se a questi dati sommiamo anche i 6,4 miliardi di spesa nel primo semestre, arriviamo a circa 10 miliardi di euro in nove mesi. L’equivalente a tutto quello che viene speso nel intero 2021.
Chi investe negli immobili
L’interesse più concreto è stato manifestato nel settore della GDO e del commercio online. In questo senso Lombardia ed Emilia Romagna sono le regioni più gettonate.
In forte rilancio anche gli investimenti nel mercato immobiliare legati al turismo, grazie alla forte ripresa del settore dopo il biennio terribile della pandemia.
Cresce l’alberghiero, dove il trading con i volumi è giunto a 1,27 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2021. La città che la fa da padrona è Roma, dove spicca il ruolo delle grandi catene internazionali.
Molto bene anche la logistica: 720 milioni di euro nel terzo trimestre e 2,6 miliardi da inizio anno, il doppio rispetto al 2021.
Va evidenziato anche il crescente interesse verso gli edifici sostenibili e ad impatto zero. Per questa soluzione gli investitori sono disposti a riconoscere un premio sul valore fino al 20-30%.
Cresce anche il residenziale
Anche il mercato immobiliare residenziale continua a marciare spedito. I leading indicators stimano che il volume d’affari di quest’anno sarà sui 100 miliardi di euro. Una dimostrazione di come gli italiani vedano nel mattone una difesa contro i periodi di alta inflazione.