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Premio di mille euro alla Silca

Paga più pesante per il mese di ottobre grazie all’accordo valido anche per il 2013. Boccata d’ossigeno per i 400 dipendenti dell’azienda leader nella produzione delle chiavi.

Premio sindacale anticrisi anche per gli oltre 400 lavoratori della Silca, azienda controllata dalla multinazionale svizzera Kaba, azienda leader nella produzione di chiavi nella zona industriale di San Giacomo di Veglia.

Al raggiungimento degli obiettivi, in un momento come questo di difficoltà globale produttiva e occupazionale, i dipendenti dell’azienda hanno ricevuto circa 1000 euro aggiuntivi alla normale retribuzione del mese di ottobre, a conferma concreta dell’accordo sindacale di produttività concordato tra l’impresa, le RSU e la Fiom Cgil. Un accordo che sarà valido fino a tutto il 2013 e quindi con una ulteriore possibilità di applicazione.

La conferma della ratifica di quanto in accordo è stata accolta positivamente nelle assemblee dei lavoratori.«Una boccata di ossigeno – sottolinea Manuela Marcon, segretaria provinciale della Fiom che ha condotto a suo tempo le trattativeper gli stessi operai e impiegati che soffrono le pesanti difficoltà del momento, dettate dall’abbassamento del reddito disponibile, dovuto sia alla esorbitante pressione fiscale che al mancato aggiornamento dei salari, quando non alla perdita di reddito di famigliari colpiti dalla crisi e dalle chiusure di diverse realtà del territorio».

La multinazionale Kaba a cui fa riferimento la Silca, storica azienda vittoriese, è una delle imprese leader nel settore delle chiavi e duplicatrici a livello mondiale.«La Silca, pur risentendo della fase di difficoltà generalecontinua Marconche ha comportato per lo stabilimento vittoriese una certa riduzione con uscite volontarie regolate e incentivate anche con il recente accordo sindacale, ha potuto consolidare al contempo la sua presenza sul mercato, affrontando con una relativa tranquillità le ripetute turbolenze e mantenendo, almeno per ora, volumi adeguati alla propria dimensione e relative positive prospettive industriali e occupazionali».

Quindi anche per questa azienda, come altre che in questi tempi stanno dimostrando di saper adeguarsi alle esigenze del mercato globale, arrivando segnali positivi, poiché il tunnel verso l’uscita della crisi sembra meno lungo.

Fonte

Fulvio Fioretti, Il Gazzettino, 28 ottobre 2012

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