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Gli articoli promozionali ed il Guerriglia Marketing

Sono molte le aziende che a fronte di budget pubblicitari ogni volta più bassi affrontano la sfida di continuare a farsi conoscere e ad interagire con il loro target con iniziative a basso costo. Una delle strategie più utilizzate a questo fine è l’utilizzo di articoli promozionali in azioni di Guerriglia Marketing.

Il Guerriglia Marketing si basa nell’ideazione, pianificazione e implementazione di campagne pubblicitarie che utilizzano soluzioni creative e non convenzionali a basso costo per raggiungere un target di clienti potenziali in luoghi spesso insospettati e tramite strategie a volte fin troppo stravaganti. Infatti, una delle caratteristiche di molte delle campagne di questo tipo che sono ritenute non positive fanno uso di elementi scioccanti che possono essere considerati anche offensivi per alcuni.

C’è però una variante di questo tipo di pubblicità che gioca sull’innovazione nel modo di usare oggetti quotidiani per sorprendere e divertire le persone, spesso e volentieri coinvolgendole a interagire con il marchio. L’obiettivo è quello di svegliare qualcosa nella mente del consumatore, di stupirlo con effetti ottici o di incentivarlo a fare delle azioni.

I portachiavi personalizzati con il logo dell’azienda e l’abbigliamento promozionale sono alcuni degli elementi chiave delle strategie di diffusione del marchio a basso costo che cercano la collaborazione del target. I consumatori che sono fedeli al marchio possono in un certo senso consigliare alle loro conoscenze l’azienda in un modo simile a come oggi condividiamo gusti e opinioni sui social network, ad esempio con il bottone Like di Facebook. C’è un chiaro elemento di fidelizzazione in questo tipo di campagne che pur avendo dei costi relativamente bassi non cercano risultati a corto termine che si traducano in vendite a prezzi speciali ma che intendono costruire una relazione significativa e durevole con il consumatore, una relazione che lo faccia diventare proprio questo, un ambasciatore del marchio.

In più, il consumatore riesce in occasioni a sentirsi parte di un gruppo per campagne che favoriscono la competitività tra due linee di prodotto di uno stesso marchio come Kas, che ha causato furore con le sue magliette e pezzi di abbigliamento casual uomo e donna “Io sono di Kas Arancia” versus “Io sono di Kas Limone”, ognuna con il colore rappresentativo e che chiamava i fan delle bevande a far sentire la sua voce per vedere che “squadra” vinceva.

L’utilizzo di elementi dell’arredo urbano, sempre con le autorizzazioni e licenze pertinenti, è una delle varianti di Guerriglia Marketing più apprezzati dal pubblico. Banchi in metropolitana che sembrano seggiovia, attraversamenti pedonali con una delle strisce più bianca delle altre per essere stata pulita con un detersivo particolare.

L’identificazione con il marchio e la conoscenza per primo di queste iniziative è in questi casi un privilegio se si vuole per il consumatore, qualcosa che desidera per esprimersi e per costruire la propria immagine e per farsi conoscere meglio dagli altri per quello che vuole essere conosciuto, per trovare punti di incontro e legami.

All’inizio sono state le aziende della grande distribuzione ad adottare questo modello ispirate da piccole realtà, soprattutto del mondo artistico e del design a pensare a questo tipo di strategie nella loro eterna ricerca della differenziazione. Oggi, tutte le aziende, particolarmente quelle con budget più limitati, possono trovare nel Guerriglia Marketing la soluzione per rilanciare il loro business.

Articolo a cura di Alba Lorente
Prima Posizione Srl – brand marketing

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