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Terna, guidata da Flavio Cattaneo, chiude con ricavi in crescita del 5%

Bilancio 2013, Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, chiude con ricavi in crescita del 5% a 1.896 milioni di euro. Lo scorso anno i margini del gruppo sono aumentati del 6,5% a 1,48 miliardi, mentre l’utile è salito a 514 milioni (+10,8%), più del doppio rispetto all’anno precedente. Il piano strategico quinquennale prevede 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali, di cui un potenziale di 900 milioni di euro in attività di sviluppo di impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in Italia e all’estero, oltre all’interessamento ai Paesi del Sud America.

Rete tralicci - Flickr

Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, chiude il 2013 con ricavi in crescita del 5% a 1.896 milioni di euro e presentando un piano industriale quinquiennale. Lo scorso anno i margini del gruppo sono aumentati del 6,5% a 1,48 miliardi, mentre utili è salito a 514 milioni (+10,8%): sulla scia di questi risultati il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 20 centesimi di euro.

Intanto il gruppo è già proiettato al futuro con un piano strategico al 2018 che prevede 3,6 miliardi di investimenti sulla rete e fino a 1,3 miliardi di impegno sulle attività non tradizionali. Per quanto riguarda le attività tradizionali l’81% degli investimenti sarà destinato allo sviluppo delle rete, mentre 200 milioni andranno alla realizzazione di sistemi di accumulo: i due siti già in via di realizzazione in Campania avranno, infatti, una capacità di 12 MW ciascuno e a questi se ne aggiungerà un terzo (in via di autorizzazione), a completamento dei progetti previsti dal Piano di sviluppo, per una capacità complessiva di circa 35 MW.

I 3,6 miliardi previsti nel Piano strategico rientrano nei complessivi 8,1 mld del Piano di sviluppo 2014, che ha un orizzonte di medio-lungo termine e prevede 5,6 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni. Sulla rete sono stati investiti dal 2005 ad oggi circa 8 miliardi per realizzare 2.500 km di nuove linee e 89 nuove stazioni elettriche: questo sforzo – precisa una nota – ha già prodotto 5,4 miliardi di euro di minori costi per cittadini e imprese, cui si aggiungeranno i 9,7 miliardi di euro di risparmi delle future opere, per un totale di 15 miliardi di risparmi.

Per quanto riguarda le attività non tradizionali, l’impegno previsto dal Piano industriale è di 1,3 miliardi, di cui un potenziale di 900 milioni di euro in attività di sviluppo di impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in Italia e all’estero, oltre all’interessamento ai Paesi del Sud America o ad altre opportunità derivanti dal potenziamento di reti. Oltre 400 milioni sono invece riferiti alle operazioni recentemente annunciate (interconnessione Italia-Francia). Il Piano consente di ridurre di 400 milioni l’incremento dell’indebitamento finanziario rispetto al precedente piano (600 milioni contro 1 mld): la struttura del capitale rimane quindi “solida” – prosegue la nota – e si prevede che il rapporto tra indebitamento netto e rab si manterrà inferiore al 60% in tutti gli anni del Piano.

FONTE: Repubblica

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Cattaneo Flavio, Terna regina nel bacino del Mediterraneo

Nel corso dell’audizione alla commissione Industria, commercio e turismo del Senato, Flavio Cattaneo, AD di Terna, ha parlato dei piani d’investimento della società di distribuzione elettrica: ««L’ottimo posizionamento geografico italiano favorisce l’espansione della rete verso i paesi dell’est europeo e dei Balcani, del nord Africa, dell’Asia e verso il Medioriente, questo ci rafforza nei riguardi dell’Europa, puntiamo a far diventare Terna la regina nel bacino del Mediterraneo». Il valore dell’investimento degli azionisti di Terna è aumentato dal 2005 al 2012 del 220%.

Elettrodotto Francia

«L’ottimo posizionamento geografico italiano favorisce l’espansione della rete verso i paesi dell’est europeo e dei Balcani, del nord Africa, dell’Asia e verso il Medioriente, questo ci rafforza nei riguardi dell’Europa perché non siamo solo un’entità nazionale ma puntiamo a far diventare Terna la regina nel bacino del Mediterraneo».

Lo ha detto Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna nel corso dell’audizione davanti alla commissione Industria, commercio e turismo del Senato, parlando dei piani d’investimento futuro della società di distribuzione elettrica. «Con molti Paesi siamo già connessi – ha ricordato Cattaneo – questo ci mette al sicuro dai rischi energetici connessi all’incertezza geo-politica, ma qualsiasi investimento di sola valenza politica se non c’é ritorno economico é destinato a fallire».

Flavio Cattaneo

«La mission di sbottigliare tutto il sistema elettrico nazionale è stata realizzata, esclusa la Sicilia dove per evitare il collo di bottiglia stiamo stendendo un nuovo cavo, le congestioni e le emissioni di Co2 si sono sensibilmente ridotte e il costo Terna incide sulla bolletta per il 3 per cento, inferiore alla media Ue» ha chiarito Cattaneo.

Il valore dell’investimento degli azionisti, determinato dal prezzo della quotazione più il dividendo, è aumentato dal 2005 al 2012 del 220 per cento, con una redditività media in 9 anni del 25%, contro il 6% in Europa e il – 1 in Italia. Per quanto riguarda gli utili, 3 miliardi di euro sono derivati da attività regolamentate e 1,3 da non regolamentate. L’equilibrio di bilancio e il basso indebitamento «ci consente di investire notevolmente» ha sottolineato Cattaneo, quantificando in oltre 8 miliardi gli investimenti nel periodo di riferimento.

«La normativa sulle società quotate in borsa ci impedisce di fornire i dati sull’andamento dell’anno passato prima della chiusura e l’approvazione del bilancio ma posso dire che il 2013 è in crescita». Attualmente il 40% della proprietà Terna è in mano a investitori esteri.

Dal 2015 la Sicilia pagherà come il resto dell’Italia

Dal prossimo anno la Sicilia pagherà come il resto d’Italia; sarà all’interno del Pun per il prezzo di acquisto dell’energia elettrica. Lo ha detto l’amministratore delegato di Terna rispondendo in audizione in Commissione industria del Senato al problema dei prezzi dell’elettricità in Sicilia. Cattaneo, parlando del collegamento Sorgente-Rizziconi tra Sicilia e Calabria ha spiegato che «per la Sicilia abbiamo aspettato una decina di anni prima di avere le autorizzazioni, con situazioni spiacevoli. Adesso l’opera è quasi finita; ci sono 6 cavi e pensiamo che alla fine di quest’anno i primi saranno interconnessi». «Nella mia esperienza di 9 anni – ha tenuto a sottolineare – molte situazioni sono state risolte dopo molta fatica e determinazione».

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo (Terna): Per Sorgente-Rizziconi consegna nel 2015

Sorgente-Rizziconi, il completamento del nuovo elettrodotto che collegherà Calabria e Sicilia è fissato per giugno del 2015. L’opera strategica, realizzata da Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ha previsto un investimento da 700 milioni. Importanti le ricadute sul piano occupazionale: il cantiere impiega ogni giorno 160 addetti per 90 ditte e, una volta completato, risolverà i problemi di tenuta e sicurezza della rete elettrica siciliana, consentendo un abbattimento dei costi dell’energia elettrica.

Nuova Linea Elettrica Sorgente   Rizziconi   Flickr

Il completamento è fissato per giugno del 2015. E a ben vedere la tabella di marcia del cantiere per la costruzione del nuovo elettrodotto da 380 Kv che collegherà Sorgente (sul lato siciliano) e Rizziconi (su quello calabrese) conferma che i tempi dovrebbero essere rispettati. A quel punto saranno passati quasi cinque anni dall’autorizzazione da parte del ministero dello Sviluppo economico e quasi nove anni dall’avvio dell’iter complessivo, ma ben 12 anni da quando l’opera è stata inserita per la prima volta nel Piano di sviluppo della rete elettrica nazionale. Opera, si ricorderà, contestata da comitati locali e dai deputati grillini presenti all’Assemblea regionale siciliana, i quali hanno posto il problema anche nelle commissioni di merito: sul punto sono arrivati i chiarimenti di Terna che però ha difeso il progetto già autorizzato su cui sta andando avanti.

L’elettrodotto Sorgente-Rizziconi è un’opera strategica su cui Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ha investito 700 milioni e ha già avuto ricadute sul piano occupazionale: il cantiere impiega mediamente ogni giorno 160 addetti, per una punta massima di 90 ditte e una volta completato, sostengono i tecnici, l’elettrodotto risolverà definitivamente i problemi di tenuta e sicurezza della rete elettrica siciliana e consentirà, secondo alcuni, un abbattimento dei costi dell’energia elettrica che oggi ammontano a circa 600 milioni l’anno, quota che pesa sulle bollette di tutti gli italiani.

Secondo stime, poi, il ritardo nella realizzazione è già costato oltre 4 miliardi di euro. «Il nuovo collegamento e gli interventi ad esso correlati – si legge nel recente rapporto sull’energia pubblicato dal dipartimento regionale competente guidato da Maurizio Pirillo – garantiranno una maggiore sicurezza della connessione della rete elettrica siciliana a quella peninsulare, favorendo gli scambi di energia con evidenti benefici in termini di riduzione dei vincoli per gli operatori del mercato elettrico e di maggiore concorrenza.

La realizzazione del collegamento è particolarmente importante poiché favorirà anche la produzione nella rete siciliana di un maggior numero di impianti da fonte rinnovabile». Perché, si legge ancora nel rapporto 2013 della Regione siciliana, l’isola è interessata ora da «problemi di sicurezza di esercizio del sistema elettrico con prevedibili sempre maggiori condizionamenti agli operatori nel mercato elettrico, in relazione allo sviluppo delle fonti rinnovabili».

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo, Terna, ecco il cavo sottomarino più lungo al mondo

Sicilia e Calabria presto collegate, arriva il Ponte sotto lo Stretto, il “colosso” elettrico di Terna sotto il mare. L’elettrodotto Sorgente-Rizziconi sarà il cavo sottomarino più lungo al mondo: 38 km di collegamenti su un totale di 105 km di nuove linee elettriche. L’opera consentirà un risparmio annuale di 600 milioni di euro e una considerevole riduzione dei rischi di blackout. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Una priorità nazionale da 700 milioni di euro”.

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Numeri impressionanti per il Ponte sotto lo Stretto. Già, proprio così, sotto lo Stretto, come precisa il quotidiano “LiveSicilia”. Aspettando lo strombazzato collegamento autostradale fra Messina e Reggio Calabria, ecco che l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi che collegherà la Sicilia con la Calabria è finalmente una realtà prossima.

L’Autorità per l’Energia elettrica e per il Gas del resto ha inserito l’opera nell’elenco di quelle prioritarie per tutto il territorio nazionale, destinata a rendere meno fragile la rete elettrica nazionale e soprattutto un risparmio sulle bollette. Dicevamo dei numeri.

Il Ponte sotto lo Stretto prevede 38 km di collegamenti sottomarini su un totale di 105 k m di nuove linee elettriche (mentre saranno 170 i km di vecchi cavi elettrici che saranno demoliti, per un totale di 270 tralicci eliminati); 700 i milioni di euro che verranno investiti complessivamente (e 350 quelli che verranno impiegati in Sicilia); 150 le imprese coinvolte nella realizzazione della struttura; ben 13 Comuni interessati e un totale di 1151 edifici che non si troveranno più posti nelle vicinanze di un elettrodotto a causa proprio della nuova opera; oltre 600 i milioni di euro che ogni anno saranno risparmiati quando il Ponte sotto lo Stretto sarà operativo.

Un altro dato emblematico e che dà la dimensione dell’opera come sottolinea giustamente “LiveSicilia” sta nel fatto che questo Ponte, che si spingerà fino ad una profondità di 370 metri sotto il livello del mare, sarà il cavo sottomarino a corrente alternata più lungo del mondo. I vantaggi per la Sicilia sono evidenti: primo perché con questo collegamento i rischi di blackout elettrici si ridurranno notevolmente; secondo perché la regione isolana secondo quanto riferisce il “Rapporto mensile sul sistema elettrica” di dicembre 2013 ogni anno esporta un miliardo di kilowattora, export che ora sarà ancora più agevola realizzare.

Infine, Terna. Questo Ponte sotto lo Stretto rappresenta per l’azienda guidata da Flavio Cattaneo una sorta di antipasto per un programma di investimenti che realizzerà in Sicilia nei prossimi anni. In calendario ci sono infatti lavori per un miliardo di euro per rendere più efficiente la rete elettrica.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo firma accordo Terna/Anci localizzazione opere elettriche

Terna e Anci hanno firmato un protocollo per condividere la localizzazione delle opere elettriche sul territorio, al fine di armonizzare le necessità del sistema elettrico con quelle della tutela dell’ambiente e del territorio a livello comunale. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Con questo accordo Terna e Anci avviano insieme un percorso di collaborazione che riconosce al territorio un ruolo di assoluta centralità nello sviluppo infrastrutturale di cui il paese ha bisogno, in linea con la politica di Terna da sempre centrata sullo sostenibilità dei propri investimenti sulla rete”.

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Condividere la localizzazione delle opere elettriche sul territorio attraverso una sempre maggiore armonizzazione fra gli interventi di sviluppo di Terna e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale dei comuni. Questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato da Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna, e Piero Fassino, presidente dell’Anci.

Terna e Associazione dei Comuni lavoreranno insieme per armonizzare le necessità del sistema elettrico con quelle della tutela dell’ambiente e del territorio a livello comunale. Terna prevede 8 miliardi di investimenti nel prossimo decennio, con circa 3 miliardi già in corso di realizzazione nei 250 cantieri attualmente aperti su tutto il territorio nazionale, che danno lavoro ogni giorno a 4.000 persone e 750 ditte.

Saranno istituiti specifici tavoli di concertazione tra i Comuni e Terna, relativi alle singole opere per consentire la partecipazione anche degli altri enti pubblici interessati. “Con questo accordo – ha commentato Flavio Cattaneo – Terna e Anci avviano insieme un percorso di collaborazione che riconosce al territorio un ruolo di assoluta centralità nello sviluppo infrastrutturale di cui il paese ha bisogno, in linea con la politica di Terna da sempre centrata sullo sostenibilità dei propri investimenti sulla rete”.

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo, installazione recod reattori stazione di Udine Ovest

Stazione di Udine Ovest, completata l’installazione di nuovi reattori tri-monofasi da 400 kV, opera che rientra nel piano nazionale per la gestione della Rete elettrica nazionale. Questa importante novità tecnologica, realizzata in tempi record da Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, permetterà di ottenere notevoli vantaggi tecnici ed economici.

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Importante novità tecnologica per la stazione elettrica di Udine Ovest. Dal 22 febbraio scorso, infatti, sono attivi i nuovi reattori tri-monofasi da 400 kV, una realizzazione che rientra nel piano nazionale, di estrema importanza per la gestione della Rete elettrica nazionale anche dal punto di vista economico oltre che tecnico.

La messa in opera dei nuovi reattori ha comportato, oltre al fatto di svincolare Terna dalla centrale di Torviscosa, una serie di vantaggi: lo spostamento dell’arrivo linea 132kV “Udine RFI” che interferiva con l’area di installazione dei reattori stessi; la possibilità tecnica di poter tener conto dei futuri stalli linea del collegamento Udine Ovest – Redipuglia; una maggior sicurezza anche per il vicino edificio che ospita la sede UI FVG grazie alla realizzazione di muri parafiamma nelle celle di ciascun reattore.

La messa in esercizio dei nuovi reattori è avvenuta con una settimana circa di anticipo rispetto al previsto (data limite 28 febbraio) nonostante condizioni meteo particolarmente avverse. Questo è stato possibile grazie ad una seria di accorgimenti, sempre nel pieno rispetto delle norme di sicurezza: tettoie e opere provvisionali di protezione; prolungamento dell’orario lavorativo nelle ore serali (anche con l’ausilio di illuminazione artificiale) e nei fine settimana. Il tutto coordinato, progettato, gestito con la professionalità dei tecnici Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Moody’s promuove le società italiane, migliorato outlook Terna

Moody’s l’agenzia di rating americana, promuove le società italiane, migliorandone l’outlook e confermandone i rating. Tra i gruppi che beneficiano della revisione dell’outlook sul merito di credito dell’Italia anche Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo. Gli esperti hanno, inoltre, confermato a “Baa1” il rating sul debito a lungo termine di Terna, azienda tra gli emittenti non speculativi.

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*** Moody’s promuove le società italiane, migliorato outlook anche su Intesa Sanpaolo e Unicredit
Molte le aziende e i gruppi italiani che hanno beneficiato della mossa di Moody’s. L’agenzia di rating ha migliorato l’outlook su banche, assicurazioni, aziende, città e regioni italiane, confermandone i rating, a seguito della “stabilizzazione del merito di credito” dell’Italia presa lo scorso 14 febbraio, con il miglioramento delle prospettive sul rating Baa2 del debito sovrano del Paese.

Gli esperti hanno alzato l’outlook da negativo a stabile su Acea, Compagnia Valdostana delle Acque, Snam e Terna. Prospettive migliorate a stabile da negativo anche su Cassa depositi e prestiti, Assicurazioni Generali, UnipolSai Assicurazioni, Unipol Gruppo Finanziario, Allianz, Poste Italiane, Atlantia e altre sei banche: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Imi, CariFirenze, Cariparma e UniCredit Leasing.

Moody’s ha alzato le prospettive anche su 19 tra città, province e regioni italiane, confermandone il rating. Eccezion fatta per Napoli e la regione Molise i cui outlook restano negativi: ad incidere le incertezze sui bilanci regionali e della sanità per il Molise e per Napoli la “persistente” incertezza sul futuro anche alla luce dei dubbi della Corte dei Conti sul piano del Comune.

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FONTE: Finanza.com

*** Terna, Moody’s migliora l’outlook

L’agenzia Moody’s ha migliorato le prospettive sul rating di Terna, portandole da “Negative” a “Stabili”, in seguito alla stessa indicazione fornita sul debito sovrano della Repubblica Italiana. Gli esperti hanno confermato a “Baa1” il rating sul debito a lungo termine di Terna, che conferma l’azienda tra gli emittenti non speculativi.

FONTE: Soldi Online

*** Moody’s rivede outlook Generali, utility

Prospettive rating da negative a stabili in scia a Italia

Tra i gruppi che beneficiano della revisione da ‘negativo’ a ‘stabile’ dell’outlook (prospettive) sul merito di credito dell’Italia ci sono anche il gruppo assicurativo Generali e le utilities Snam, Terna, Acea e Cva (Compagnia Valdostana delle Acque). E’ quanto comunica l’agenzia di rating americana.

FONTE: Ansa

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Sostenibilità / Flavio Cattaneo: Terna e Anci firmato Protocollo di Intesa

Sviluppo sostenibile delle infrastrutture elettriche, Terna e Anci hanno siglato un accordo di collaborazione. Obiettivo principale del Protocollo di Intesa, firmato da Flavio Cattaneo, AD di Terna, e Piero Fassino, Presidente Anci, è condividere la localizzazione delle opere elettriche sul territorio italiano attraverso una sempre maggiore armonizzazione fra gli interventi di sviluppo di Terna e gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale dei Comuni. L’impegno di Terna, sia sul dispacciamento, sia sulla rete dal 2005 ad oggi, ha prodotto 5,4 miliardi di euro di risparmi per cittadini e imprese.

Pale eoliche

Perché questo accordo è importante? Terna e Anci – in un’ottica di sviluppo sostenibile e con l’obiettivo di accelerare la realizzazione di interventi strategici – lavoreranno insieme per armonizzare le necessità del sistema elettrico con quelle della tutela dell’ambiente e del territorio a livello comunale, per la localizzazione delle opere di sviluppo della rete elettrica di trasmissione, per le quali Terna ha già investito circa 8 miliardi di euro dal 2005 ad oggi costruendo 2.500 km di nuova rete e 84 nuove stazioni elettriche, ed altrettanti investimenti prevede nel prossimo decennio, con circa 3 miliardi di euro già in corso di realizzazione nei 250 cantieri attualmente aperti su tutto il territorio nazionale, che danno lavoro ogni giorno a 4.000 risorse e 750 ditte. Un impegno, quello di Terna, sia sul dispacciamento sia sulla rete che complessivamente, dal 2005 ad oggi, ha prodotto 5,4 miliardi di euro di risparmi per cittadini e imprese.

L’accordo prevede, in particolare, l’istituzione di un Tavolo Permanente di Coordinamento fra Anci e Terna, per definire specifici strumenti utili nella fase di concertazione tra la Società e i Comuni sul percorso e la realizzazione delle opere previste dal Piano di Sviluppo di Terna. Saranno, inoltre, istituiti specifici tavoli di concertazione tra i Comuni e Terna, relativi alle singole opere per consentire la partecipazione anche degli altri enti pubblici interessati.

Con questo Protocollo d’Intesa, Terna e Anci si impegnano a consultarsi periodicamente per:
• promuovere insieme l’attività di concertazione preventiva delle opere sul territorio con il coinvolgimento diretto dei Comuni;
• sottoscrivere con i Comuni interessati uno specifico Protocollo d’Intesa relativo alla localizzazione di massima delle opere;
• realizzare azioni congiunte per informare i cittadini dei territori coinvolti dagli interventi del Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale e per un reciproco scambio di dati tra Terna e Anci;
• favorire la massima condivisione con le popolazioni interessate delle infrastrutture elettriche da realizzare.

“Con l’accordo – ha commentato Flavio Cattaneo – Terna e Anci avviano insieme un percorso di collaborazione che riconosce al territorio un ruolo di assoluta centralità nello sviluppo infrastrutturale di cui il Paese ha bisogno, in linea con la politica di Terna da sempre centrata sullo sostenibilità dei propri investimenti sulla rete. E dire sostenibilità significa soprattutto creare valore per l’ambiente e i territori in cui Terna opera. Per questo, conclude Cattaneo, è fondamentale condividere fin dall’inizio le varie problematiche connesse con una nuova opera, in modo da snellire ed accelerare tutto il processo ed arrivare a localizzazioni delle opere rispettose delle esigenze del sistema elettrico e di quelle del territorio e dell’ambiente”.

“L’ANCI – ha sottolineato Piero Fassino – ha condiviso la proposta di collaborazione avanzata da Terna, nell’auspicio che il percorso intrapreso insieme faciliti il dialogo con il territorio e con gli enti locali, ovvero l’ascolto reale dei fabbisogni dei Comuni, nell’ambito di una pianificazione strategica di notevole impatto a livello locale come quella delle infrastrutture di trasmissione e dispacciamento elettriche. Ciò non soltanto per trovare un terreno di confronto e concertazione sulle eventuali criticità che potranno emergere nella localizzazione delle infrastrutture, ma per contenere impatto degli interventi sui territori, favorendo a livello locale l’armonizzazione tra pianificazione elettrica, urbanistica, territoriale, ambientale e paesaggistica, facilitare il coordinamento locale delle politiche di efficienza energetica e delle diverse progettualità, rappresentare le istanze delle amministrazioni comunali nella loro veste di produttore di energia da fonti rinnovabili, sensibilizzando affinché non vi siano colli di bottiglia nella rete di immissione”.

FONTE: Orizzonte Energia

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Flavio Cattaneo, Terna tra le eccellenze del nostro Proud to be italian: Flavio Cattaneo, Terna tra i “primatisti europei”

“Proud to be italian. Alla scoperta delle aziende eccellenti che il mondo ci invidia” è l’evento realizzato in collaborazione tra Siemens e Sette sul tema delle eccellenze italiane presenti a diverse latitudini sul territorio nazionale. Tra queste spicca Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, primatista europea per il “ponte elettrico sullo stretto” che collega Calabria e Sicilia per la trasmissione di energia.

Bonifica frattamaggiore

L’eccellenza italiana esiste ed è presente a diverse latitudini sul territorio nazionale. Questo è il tema dell’evento “Proud to be italian. Alla scoperta delle aziende eccellenti che il mondo ci invidia” che si è svolto alla Sala Buzzati del Corriere della Sera realizzato in collaborazione tra Siemens e Sette. L’appuntamento è stata un’occasione per discutere della competitività delle aziende italiane, confermata da riconoscimenti concreti che vengono dal mercato nazionale e internazionale.

Il progetto “Proud to be Italian” nasce proprio per parlare di quest’Italia, a volte nascosta e dimenticata, fatta di storie di eccellenza collegate da un filo comune, quello delle competitività. 
Di qui la partenza di questo percorso virtuoso, alla scoperta di realtà che il mondo ci invidia, in luoghi spesso insospettabili.

Così tra i “primatisti europei” c’è anche Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo e il suo “ponte elettrico sullo stretto”, che collega Calabria e Sicilia per la trasmissione di energia. Mentre per alcuni avanzatissimi sistemi di diagnosi figura un Istituto Sanitario di Napoli, mentre la flotta di bus ecologici in servizio in una città Smart come Vienna è stata realizzata e fornita da un costruttore umbro, così come un modernissimo produttore di cioccolato lombardo – che presidia l’intera filiera dalla raccolta delle fave di cacao alla produzione finale – fornisce le più note catene di distribuzione, comprese quelle britanniche.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Trimestrale Terna, i conti pubblicati battono le stime del consenso.

Trimestrale Terna, i conti pubblicati battono le stime del consenso. Nei primi nove mesi dell’anno l’utile netto è cresciuto a 411,6 milioni, i ricavi sono saliti a 1,401 miliardi e l’ebitda si è attestato a 1,133 miliardi. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Terna prosegue con il piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere e guarda sempre a tutte le opportunità per una crescita organica, non solo nelle attività tradizionali, ma anche in quelle non tradizionali, sia in Italia sia all’estero”.

Foto Cattaneo GIUGNO2013

Buoni risultati in una congiuntura non favorevole. Così l’ad di Terna, Flavio Cattaneo, ha commentato i conti pubblicati che hanno battuto le stime del consenso. Nel terzo trimestre dell’anno l’utile netto è cresciuto del 10,7% a 147,9 milioni (133,6 milioni nello stesso periodo del 2012) rispetto ai 135 milioni previsti. Bene anche i ricavi, che grazie all’effetto del maggior corrispettivo di utilizzo rete sono saliti del 9,1% a 482,4 milioni (472 milioni il consenso), e i margini: l’ebitda si è attestato a 400,8 milioni (+11,3%) rispetto ai 389 milioni del consenso.

Per quanto riguarda, invece, i primi nove mesi dell’anno, Terna ha registrato un utile netto a 411,6 milioni, in miglioramento del 15,8% rispetto ai 355,5 milioni di euro dell’analogo periodo del 2012. I ricavi sono saliti del 7,9% a 1,401 miliardi, riferibili per 1,242 miliardi al corrispettivo di trasmissione (+106,7 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2012). L’ebitda ha mostrato un incremento del 10,1% a 1,133 miliardi.

Gli investimenti complessivi nel periodo sono risultati in flessione a 758 milioni rispetto ai 778,4 milioni (-2,6%) di un anno fa “sostanzialmente per effetto della differente dinamica degli stessi nei due esercizi considerati e alle significative attività svolte sulla Sorgente-Rizziconi nel corso del 2012”, ha spiegato la stessa Terna. Nonostante il calo degli investimenti, l’indebitamento finanziario netto è cresciuto a 6,340 miliardi dai 5,855 miliardi registrato alla fine dello scorso esercizio.

Il cda di Terna ha anche deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2013 di 7 centesimi di euro per azione, in linea con la politica dei dividendi annunciata lo scorso 6 febbraio 2013. L’acconto sul dividendo verrà posto in pagamento a decorrere dal 21 novembre 2013.

“Bisogna lavorare ancora molto”, ha aggiunto Cattaneo, “anche per dare un contributo alla ripresa economica del Paese, perciò Terna prosegue con il piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere e guarda sempre a tutte le opportunità per una crescita organica, non solo nelle attività tradizionali, ma anche in quelle non tradizionali, sia in Italia sia all’estero”.

A Piazza Affari il titolo, in linea al calo del Ftse Mib, cede il 2,32% a 3,614 euro. Prima dell’uscita dei conti questa mattina Equita ha ribadito il rating hold e il target price a 3,6 euro sull’azione, come Banca Imi (target price a 3,43 euro), mentre Kepler Cheuvreux e Mediobanca securities continuano a puntare (buy e outperform con prezzi obiettivo a 3,64 euro e a 3,90 euro), ritenendo che il vero focus sia sullo sviluppo delle attività non tradizionali così come sull’aggiornamento del piano industriale atteso a febbraio.

“Gli investimenti pari a circa 750 milioni danno credibilità all’obiettivo che l’azienda si è posto, ovvero raggiungere un livello di capex simile allo scorso anno a 1,1 miliardi”, si legge nella nota di Mediobanca Securities che apprezza anche la capacità della società di finanziarsi a prezzi altamente competitivi.

FONTE: Milano Finanza

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Flavio Cattaneo: Terna chiude in positivo i primi nove mesi del 2013

Terna chiude in positivo i primi nove mesi del 2013, con un utile netto di 411,6 milioni (+15,8%), con ricavi pari a 1,4 mld di euro (+7,9%) e un Ebitda a 1,132 miliardi (+10,1%). Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Questi risultati sono la dimostrazione del livello di eccellenza raggiunto dalla squadra di Terna che ci ha permesso di conseguire buoni risultati e di continuare il nostro lavoro al servizio delle famiglie e delle imprese italiane. Terna prosegue con il Piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere e guarda a tutte le opportunità per una crescita organica, sia in Italia che all’estero”.

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Terna, crescono gli utili e i ricavi nei nove mesi

Positivi i primi nove mesi del 2013 di Terna. L’utility italiana ha chiuso il periodo con un profitto di 411,6 mln di euro (+15,8%) e con ricavi pari a 1,4 mld di euro (+7,9%).

L’Ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 1.132,7 milioni di euro, con un incremento di 103,7 milioni di euro (+10,1%) rispetto ai primi nove mesi del 2012 mentre l’Ebit (Risultato Operativo) si attesta a 810,7 milioni di euro, in crescita di 92,6 milioni di euro (+12,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2012, dopo aver scontato ammortamenti per 322 milioni di euro.

Deliberato un acconto sul dividendo 2013 di 7 centesimi di euro per azione, che verrà messo in pagamento a decorrere dal 21 novembre 2013.

“Questi risultati sono la dimostrazione del livello di eccellenza raggiunto dalla squadra di Terna – afferma l’Ad Flavio Cattaneo – che, pur in una congiuntura economica non favorevole, ci ha permesso di conseguire buoni risultati e di continuare il nostro lavoro al servizio delle famiglie e delle imprese italiane, le quali grazie al lavoro di Terna negli ultimi otto anni hanno beneficiato di minori costi per oltre 5 miliardi di euro. Ma bisogna lavorare ancora molto, anche per dare un contributo alla ripresa economica del Paese, perciò Terna prosegue con il Piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere – continua Cattaneo – e guarda sempre a tutte le opportunità per una crescita organica, non solo nelle attività tradizionali, ma anche in quelle non tradizionali, sia in Italia che all’estero”.

FONTERepubblica

Terna: +15,8% utile netto 9 mesi a 411,6 mln, +10,1% Ebitda

Terna ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto di 411,6 milioni, in crescita del 15,8% rispetto ai 355 milioni dello stesso periodo del 2012. Lo comunica la società aggiungendo che l’ebitda si attesta a 1,132 miliardi con un incremento del 10,1% e l’ebit è cresciuto del 12,9% a 810,7 milioni.

I ricavi dei primi 9 mesi sono pari a 1,4 miliardi, in progresso del 7,9% rispetto all’analogo periodo del 2012.

Nel terzo trimestre i ricavi ammontano a 482,4 milioni (+9,1%), mentre l’ebitda si attesta a 400 milioni (+11,3%) e l’utile netto di periodo risulta pari a 147,9 milioni, in aumento del 10,7% rispetto al terzo trimestre 2012. I risultati dell’utile sono superiori al consensus raccolto da Radiocor.

FONTEIl Sole 24 Ore

Terna: Cattaneo, guardiamo a opportunità crescita in Italia e estero

“Questi risultati sono la dimostrazione del livello di eccellenza raggiunto dalla squadra di Terna che, pur in una congiuntura economica non favorevole, ci ha permesso di conseguire buoni risultati e di continuare il nostro lavoro al servizio delle famiglie e delle imprese italiane, le quali grazie al lavoro di Terna negli ultimi otto anni hanno beneficiato di minori costi per oltre 5 miliardi di euro”.
L’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, commenta i risultati dei 9 mesi aggiungendo: “Ma bisogna lavorare ancora molto, anche per dare un contributo alla ripresa economica del Paese, percio’ Terna prosegue con il Piano di investimenti per lo sviluppo della rete elettrica italiana e delle interconnessioni transfrontaliere e guarda sempre a tutte le opportunità per una crescita organica, non solo nelle attivita’ tradizionali, ma anche in quelle non tradizionali, sia in Italia che all’estero’.

FONTE: Corriere

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Flavio Cattaneo: Ttitolo al massimo storico, siamo società che interessa e piace

Piazza Affari, il titolo Terna vola e supera quota 3,60 euro, toccando il nuovo massimo storico. L’AD della società Flavio Cattaneo: “Evidentemente siamo una società che interessa e piace”,”in termini di total shareholder return da sei anni siamo il miglior titolo d’Europa tra le utility”.

Foto Cattaneo GIUGNO2013

Terna: Cattaneo, titolo ai massimi? Siamo società che interessa e piace

“Evidentemente siamo una società che interessa e piace”. Risponde così l’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, a Radiocor, alla domanda sull’andamento del titolo Terna che ha toccato nuovi massimi a oltre 3,60 euro, in giornate di rumors e ipotesi. La società è, infatti, sotto i riflettori per le prossime decisioni del Governo sulla cessione di una quota o sull’ipotesi di far confluire la quota di Cdp in Cdp Reti insieme a Snam.

FONTE: Corriere

Terna: Cattaneo, titolo ai massimi? Siamo societa’ che interessa e piace -2-

Nel corso di un’audizione al Senato sui prezzi dell’energia, Cattaneo ha parlato del buon andamento della società e del titolo tornando a criticare alcuni provvedimenti come la Robin tax. “I provvedimenti presi, come la Robin tax, ci hanno penalizzato sia dal punto di vista del valore che gestionale e dei rapporti internazionali. Terna è la prima società per presenza di fondi internazionali, parliamo tanto di attrarre investimenti…questo non ha certo favorito”. “Nel momento in cui lo Stato ha individuato un regime di tassazione – ha aggiunto – deve mantenerlo, non si possono cambiare le regole del gioco mentre si sta giocando. Questo non significa non venire incontro alle esigenze dello Stato ma lo Stato ragiona in termini di cassa e non di bilancio. Si può ragionare insieme. Le regole si possono cambiare ma all’interno di un quadro internazionale e non in corsa”. Terna oggi è ai massimi storici, ha evidenziato Cattaneo, “e in termini di **total shareholder return** da sei anni siamo il miglior titolo d’Europa tra le utility”. Ma questo non contrasta con le critiche a provvedimenti come la Robin tax: “L’economia italiana non è solo Terna, gli interventi hanno un effetto moltiplicatore. Il valore di un’azienda è sempre teorico finchè non la devi vendere ma quando si deve fare cassa forse si vale di più”.

FONTE: Corriere

Terna: Cattaneo, titolo ai massimi? Siamo società che interessa e piace

“Evidentemente siamo una società che interessa e piace”. Risponde così l’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, a Radiocor, alla domanda sull’andamento del titolo Terna che ha toccato nuovi massimi a oltre 3,60 euro, in giornate di rumors e ipotesi. La società è, infatti, sotto i riflettori per le prossime decisioni del Governo sulla cessione di una quota o sull’ipotesi di far confluire la quota di Cdp in Cdp Reti insieme a Snam.

FONTE: Borsa Italiana

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LifeGate premia Terna fra i 14 ambasciatori della sostenibilità

LifeGate, il primo network media e advisor in Italia per lo sviluppo sostenibile, ha premiato con il titolo di “Ambasciatore di Impatto Zero®” quattordici aziende per l’impegno concreto a favore dell’ambiente, tra cui spicca Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di trasformare quattordici realtà eccellenti, in veri e propri ambasciatori della sostenibilità in grado di sensibilizzare i propri stakeholder verso le tematiche ambientali. Grazie a questo progetto, ad oggi, sono stati compensati 160 milioni di Kg di CO2 e tutelati 70 milioni di mq di foreste in Italia e nei Paesi di via di sviluppo.

LIFEGATE

LifeGate, il primo network media e advisor in Italia per lo sviluppo sostenibile, ha premiato con il titolo di “Ambasciatore di Impatto Zero®” quattordici aziende tra le quali spicca anche la presenza di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, promossa a leader assieme a Abb, Arval, Biosline, Bracco, Comfort Zone, Davines, F.lli Francoli, Guna, Kerakoll, Longo Speciality, Malesci, Ricola, Saponificio Gianasso (I Provenzali).

L’iniziativa di LifeGate è nata con l’obiettivo di trasformare quattordici realtà eccellenti, presenti sul mercato italiano, in veri e propri ambasciatori della sostenibilità in grado di sensibilizzare i propri stakeholder verso le tematiche ambientali. A questo fine LifeGate ha selezionato le aziende che, più di altre, hanno saputo mettere in atto un percorso concreto di sostenibilità, non solo aderendo al progetto Impatto Zero® di LifeGate, ma anche attraverso una politica industriale attenta all’ambiente e un impegno nel diffondere questi valori a dipendenti e fornitori. Per questo, come sottolineato dal direttore scientifico ing. Simone Molteni, si è deciso di “premiare l’impegno di chi contribuisce a diffondere consapevolezza e incentivare le altre imprese a fare altrettanto”.

Del resto stiamo parlando di un Premio importante. Lanciato nel 2002, Impatto Zero® è il progetto di LifeGate che concretizza, per primo in Italia, gli intenti del Protocollo di Kyoto: propone iniziative e progetti di riduzione delle emissioni di CO2 e di compensazione dell’impatto ambientale di qualsiasi attività mediante crediti di carbonio provenienti da interventi di creazione e tutela di foreste in crescita Italia e nel Mondo.

Dalla sua nascita ad oggi i prodotti entrati sul mercato con il marchio Impatto Zero® sono oltre 400 milioni, per un valore economico di oltre 3 miliardi di Euro. Sono stati compensati 160 milioni di Kg di CO2, pari all’impatto medio di 245.200 persone, e tutelati 70 milioni di mq di foreste in Italia e nei Paesi di via di sviluppo, pari a 6.500 campi da calcio.

FONTE: Terna

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Cattaneo Flavio: New York, nuova tappa roadshow

New York è la nuova tappa del roadshow a cui ha partecipato Flavio Cattaneo, AD di Terna. Il roadshow, partito la scorsa settimana da Londra, ha l’obiettivo di allargare ulteriormente la base azionaria della società ai fondi internazionali. Gli investitori che hanno puntato su Terna hanno guadagnando oltre il 240% dall’Ipo (inclusi i dividendi). Prossima tappa del roadshow sarà Boston.

FlavioCattaneo_480

Dalle vicende italiane, almeno geograficamente, si sta tenendo il più possibile lontano. Lui una rete scorporata ce l’ha già e l’operazione è riuscita bene.

E’ quella elettrica, non telefonica, ma il modello Terna sta funzionando bene. Soprattutto all’estero, dove il numero uno di Terna, Flavio Cattaneo, ha ripreso a muoversi.

Domenica il manager è volato a New York per una nuova tappa del roadshow partito la scorsa settimana da Londra, con l’obiettivo di allargare ulteriormente la base azionaria della società ai fondi internazionali.

Attualmente i portfolio manager stranieri hanno in mano il 41% del capitale di Terna, sul 48% detenuto dagli istituzionali (a inizio 2013 era pari al 43%), mentre i circa 200 fondi italiani che sono soci del gruppo sono fermi al 7%.

Ci sono poi circa 100 mila piccoli risparmiatori a cui fa capo ben il 22% del capitale.

Il roadshow non è destinato a loro, ma ai big che cercano dividendi e da cui Cattaneo di contro si attende una stabilità nell’investimento. Per ora Terna li ha ricompensati guadagnando oltre il 240% dall’Ipo (inclusi i dividendi) ed è la carta su cui punta il numero uno per convincere gli americani a puntare qualche fiche in più sull’azienda. Per ora sta cercando a New York, ma poi passerà alla ricca e vicina Boston.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo quinta conferma nel Dow Jones Sustainability Index per Terna

Terna, quinta conferma consecutiva nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index e quarta doppia presenza nei panieri ”World” e ”Europe”: è questo il risultato della review annuale condotta dall’agenzia svizzera di rating di sostenibilità RobecoSAM. Questo riconoscimento conferma il costante impegno di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, per una gestione sostenibile e costituisce per gli investitori un segnale della capacità di creazione di valore anche nel medio-lungo termine.

Tralicci e linee elettriche in Alta tensione  380 mila volt

Terna: per quinto anno confermata al Dow Jones Sustainability Index

Quinta conferma consecutiva per Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index e quarta doppia presenza nei panieri ”World” e ”Europe”: è questo il risultato della review annuale condotta dall’agenzia svizzera di rating di sostenibilità RobecoSAM e on-line da questa mattina. La conferma di Terna in entrambi gli indici con punteggi tra i più elevati nel settore Electric Utilities – si legge in una nota – riconosce il costante impegno della Società per una gestione sostenibile e costituisce per gli investitori un segnale della capacità di creazione di valore anche nel medio-lungo termine.

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Questo dato è confermato dalla crescita del numero di investitori attenti alle tematiche etiche, che oggi rappresentano il 12,6% del capitale di Terna. Quest’anno la selezione ha identificato 333 aziende su 2.500 nell’indice ”World” e 177 su 600 nell’indice Europe, di cui solo 13 italiane. L’analisi di RobecoSAM valuta nel dettaglio i sistemi aziendali di governo dei rischi e delle opportunità collegate agli impatti sociali e ambientali delle aziende. La severità dei criteri di valutazione ha determinato quest’anno l’esclusione dagli indici di 47 aziende precedentemente incluse. La composizione del più prestigioso indice borsistico internazionale di sostenibilità viene rivista una volta all’anno da RobecoSAM in base ai risultati dell’assessment che valuta la performance di sostenibilità delle imprese a maggiore capitalizzazione. Oltre alla presenza nel DJSI, Terna è inclusa negli indici internazionali FTSE4Good (Global e Europe), Axia (Ethical e CSR), ECPI (Ethical Global, Euro, EMU), MSCI (Global e Europe Sustainability), ASPI Eurozone, Ethibel (Excellence, Sustainability Europe), Vigeo (World e Europe) e negli indici italiani FTSE ECPI Italia SRI Benchmark e Italia SRI Leaders, elaborati a partire dalle sole società quotate alla Borsa Italiana.

FONTE: Asca

Terna confermata nel Dow Jones Sustainability Index

Quest’anno la selezione ha identificato 333 aziende su 2.500 nell’indice “World” e 177 su 600 nell’indice “Europe” (Terna è presente in entrambi), di cui solo 13 italiane – L’analisi di RobecoSAM valuta nel dettaglio i sistemi aziendali di governo dei rischi e delle opportunità collegate agli impatti sociali e ambientali delle aziende.

Quinto piazzamento consecutivo per Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, nel Dow Jones Sustainability Index. La conferma arriva dalla review annuale dell’agenzia svizzera di rating di sostenibilità RobecoSAM. Un risultato che “riconosce il costante impegno della società per una gestione sostenibile e costituisce per gli investitori un segnale della capacità di creazione di valore anche nel medio-lungo termine”, scrive l’azienda italiana.

Quest’anno la selezione ha identificato 333 aziende su 2.500 nell’indice “World” e 177 su 600 nell’indice “Europe” (Terna è presente in entrambi), di cui solo 13 italiane. L’analisi di RobecoSAM valuta nel dettaglio i sistemi aziendali di governo dei rischi e delle opportunità collegate agli impatti sociali e ambientali delle aziende.

Oltre alla presenza nel DJSI, Terna è inclusa negli indici internazionali FTSE4Good (Global e Europe), Axia (Ethical e CSR), ECPI (Ethical Global, Euro, EMU), MSCI (Global e Europe Sustainability), ASPI Eurozone, Ethibel (Excellence, Sustainability Europe), Vigeo (World e Europe) e negli indici italiani FTSE ECPI Italia SRI Benchmark e Italia SRI Leaders, elaborati a partire dalle sole società quotate alla Borsa Italiana.

FONTE: First Online

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Flavio Cattaneo, Terna, rinnovato protocollo d’ intesa con Guardia di Finanza

L’AD di Terna, Flavio Cattaneo, ed il Comandante Generale, Saverio Capolupo, hanno rinnovato il protocollo d’intesa sui rapporti di collaborazione tra la società che gestisce la rete elettrica nazionale e la Guardia di Finanza. L’accordo ha esteso la collaborazione anche al contrasto del lavoro nero e delle irregolarità contributive nonché al monitoraggio ed alla vigilanza sulla corretta destinazione ed utilizzazione di materie prime e di semilavorati. Il protocollo rappresenta uno strumento di sostanziale potenziamento delle linee di presidio della legalità in un settore strategico per il rilancio dell’economia nazionale.

Nuova Linea Elettrica Sorgente   Rizziconi

Terna: rinnovato protocollo intesa con Gdf

E’ stato rinnovato il protocollo di intesa tra l’amministratore delegato di Terna S.p.A. Flavio Cattaneo, e il comandante generale della Guardia di Finanza Saverio Capolupo, relativo ai rapporti di collaborazione tra la società che gestisce la rete elettrica nazionale e la Guardia di Finanza. L’accordo, si legge in una nota della stessa Gdf, partendo dalla positiva esperienza maturata a seguito della precedente intesa, ha esteso la collaborazione, sino ad oggi limitata alla sola prevenzione del rischio di infiltrazione criminale, anche al contrasto del lavoro nero e delle irregolarità contributive nonchè al monitoraggio e alla vigilanza sulla corretta destinazione e utilizzazione di materie prime e di semilavorati. A margine dell’evento, i due sottoscrittori hanno espresso ampia soddisfazione per la stipula dell’accordo, che rappresenta uno strumento di sostanziale potenziamento delle linee di presidio della legalità in un settore strategico per il rilancio dell’economia nazionale.

FONTE: Asca

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Guardia di Finanza, rinnovata e ampliata collaborazione con Terna

L’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, ed il Comandante Generale, Saverio Capolupo, hanno rinnovato il protocollo d’intesa relativo ai rapporti di collaborazione tra la società che gestisce la rete elettrica nazionale e la Guardia di Finanza. L’accordo – si legge in una nota della Gdf – , partendo dalla positiva esperienza maturata a seguito della precedente intesa, ha esteso la collaborazione, sino ad oggi limitata alla sola prevenzione del rischio di infiltrazione criminale, anche al contrasto del lavoro nero e delle irregolarità contributive nonché al monitoraggio ed alla vigilanza sulla corretta destinazione ed utilizzazione di materie prime e di semilavorati. A margine dell’evento, l’ad e il Comandante Generale hanno espresso ampia soddisfazione per la stipula dell’accordo, che rappresenta uno strumento di sostanziale potenziamento delle linee di presidio della legalità in un settore strategico per il rilancio dell’economia nazionale.

FONTE: Il Velino

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Cattaneo Flavio, Terna parte il nuovo elettrodotto Sicilia-Calabria

Terna, in corso di realizzazione il nuovo elettrodotto, un ponte nascosto che avvicinerà Sicilia e Calabria. Si tratta del più lungo cavo sottomarino al mondo, che consentirà di abbassare il costo dell’energia elettrica in Sicilia, con un risparmio complessivo stimato di oltre 600 milioni di euro. L’elettrodotto, che rappresenta uno dei fiori all’occhiello tra i progetti intrapresi da Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, permetterà, inoltre, di evitare emissioni di C02 in atmosfera per 670 mila tonnellate annue.

Terna e l'ambiente

Neppure Ulisse è riuscito a domare l’ira funesta di Scilla e Cariddi, gli orribili mostri mitologici che terrorizzavano i marinai di passaggio per lo Stretto di Messina. Di certo non gli mancavano ne il coraggio ne l’astuzia, ma forse non aveva a disposizione gli studi ingegneristici e le dotazioni tecnologiche che oggi hanno permesso di realizzare una delle opere infrastrutturali più monumentali, visionarie e innovative mai concepite in ambito energetico.
Già, perché mentre le impetuose correnti che agitano il mondo politico non sono mai riuscite a trovare un punto di accordo per un Ponte sopra lo Stretto, il Gruppo Terna – primo gestore di rete indipendente in Europa e sesto nel mondo – sta realizzando un Ponte (elettrico) sotto lo Stretto di Messina, che unirà la Sicilia e la Calabria, collegando tra loro le province di Messina e Reggio Calabria.

In corso di realizzazione, l’elettrodotto rappresenta sicuramente uno dei fiori all’occhiello tra i progetti intrapresi da Terna, che oggi gestisce oltre 63.000 km di linee in alta tensione su tutto il territorio nazionale.

Fondata nel 1999, nel 2004 si quota a Piazza Affari e l’anno successivo, con l’unificazione tra proprietà e gestione della rete di trasmissione, nasce Tema Rete Elettrica Nazionale SpA; da quel momento i risultati della società guidata da Flavio Cattaneo sono sempre stati in crescita fino a raggiungere, nel 2012, la cifra record di 1.235 milioni di euro di investimenti.

«Una volta ultimato, il nuovo elettrodotto raggiungerà una lunghezza complessiva di 105 chilometri», ci racconta Maria Rosaria Guarniere, ingegnere elettrotecnico responsabile della Funzione Realizzazione della Direzione Ingegneria di Terna Rete Italia. È lei che sovrintende un enorme cantiere dislocato su più sedi che, tra terraferma, mare e antri delle montagne, impiega mediamente ogni giorno 160 addetti e una punta massima di 90 ditte: «Si tratta di un investimento totale che supera i tre miliardi di euro e di una sfida che riguarda un’area fortemente critica per fenomeni sismici e per dissesti idro-geologici, sottoposta anche a precisi vincoli paesaggistici e ambientali, ma che si prefigge di raggiungere obiettivi di primaria importanza; innanzitutto rafforzare il collegamento elettrico tra la Sicilia e il continente attraverso una doppia tema di linee (cioè da sei cavi, mentre attualmente è garantito da un solo cavo a 380 kV, ndr), una sorta di autostrada elettrica a tre corsie, fondamentale non solo per mettere in sicurezza l’isola ed evitare disservizi sempre più frequenti (dovuti all’età avanzata delle strutture esistenti e a un considerevole aumento dei consumi), ma anche per abbassare il costo dell’energia elettrica in Sicilia, con un risparmio complessivo stimato di oltre 600 milioni di euro all’anno destinato ad alleggerire le bollette di tutti gli italiani».

Il ponte elettrico dello Stretto di Messina riveste una rilevanza decisiva anche in relazione alla strategica collocazione geografica della nostra penisola, che rappresenta una corsia preferenziale per il collegamento tra le reti del Nord-Africa e quelle dell’Europa centrale. Il cantiere “multiplo” è partito nell’estate del 2011 e la chiusura è prevista entro la fine del 2015; fra tratte aeree, terrestri e marine, intervallate dalle quattro stazioni elettriche (presenti a Sorgente e Villafranca in Sicilia, a Scilla e Rizziconi in Calabria), l’elettrodotto vanta già diversi record mondiali che sono ovviamente il vanto dell’ingegner Guarniere: «Abbiamo posato il più lungo cavo sottomarino a corrente alternata al mondo (38 chilometri, che raggiunge i 370 metri sotto il livello del mare), realizzato il più profondo pozzo verticale per cavi ad altissima tensione (300 metri, con un diametro di 7 metri) e
il più lungo tunnel orizzonta le sempre per cavi ad altissima tensione (scavato per 2,8 km sotto una montagna, a una profondità di 600 metri e con una pendenza del 10%)».

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Con la realizzazione del nuovo elettrodotto è stato raggiunto anche il più alto livello di tensione in Europa per una stazione elettrica a corrente alternata: 550 kV, un traguardo che ha però comportato l’adozione di soluzioni straordinarie dal punto di vista operativo e della gestione della sicurezza. «All’interno delle stazioni intermedie, dove arrivano e ripartono i cavi con le linee portanti dell’impianto», ci spiega l’ingegner Massimo Rebolini, responsabile della Funzione Sviluppo Tecnologie nella Direzione Ingegneria e Sviluppo Rete di Terna Rete Italia, «si trovano i cosiddetti “blindati” realizzati da Siemens, il cuore e il cervello dell’intero elettrodotto; qui sono alloggiati tutti gli strumenti di governo di qualsiasi possibile anomalia dell’apparato, come gli organi di interruzione (da attivare per esempio in caso di corto circuito), di sezionamento (per escludere temporaneamente alcune sezioni dell’impianto), di misurazione dell’energia e di tutti i parametri di tensione e corrente che circolano in questo ambito, il tutto gestibile a livello centrale tramite controllo remoto. Si tratta di una soluzione studiata ad hoc, con tecnologia allo stato dell’arte che ha portato al massimo rendimento in spazi ridotti di quattro volte rispetto alle dimensioni standard di stazioni elettriche come queste, peraltro progettate per resistere a un terremoto del 7° grado della Scala Richter. Come dire, tra gli edifici più sicuri al mondo…».

Ma è sul fronte dell’impatto ambientale che Rebolini – autore anche dei rilevamenti tecnici e degli studi di fattibilità dell’intero progetto – ci tiene a sottolineare gli ulteriori sforzi compiuti da Terna: «A fronte della realizzazione di 82 chilometri di nuovi elettrodotti, nelle province di Messina e Reggio Calabria verranno interrati 67 chilometri e demoliti 170 di vecchie linee elettriche, ma anche liberati dal vincolo di servitù 264 ettari di territorio (pari a 350 campi da calcio). Il nuovo impianto consentirà inoltre di evitare emissioni di C02 in atmosfera per 670 mila tonnellate annue e di risparmiare 10.000 metri quadri di territorio grazie all’impiego (per 20 km del tratto aereo) degli innovativi tralicci “monostelo”, che hanno un impatto visivo ridotto e un ingombro al suolo mediamente inferiore di 15 volte rispetto a quello dei piloni tradizionali tronco-piramidali».

E chissà mai che Terna non riesca in futuro a rendere convertibile anche l’energia sprigionata dalle indomabili furie di Scilla e Cariddi…

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo: Terna 5° anno al vertice del Dow Jones Sustainability Index

Sostenibilità, per il 5° anno consecutivo Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, si posiziona al vertice della prestigiosa classifica Dow Jones Sustainability Index. La conferma della presenza di Terna nei panieri “World” e “Europe”, con punteggi tra i più elevati nel settore Electric Utilities, riconosce il costante impegno della Società per una gestione sostenibile e costituisce per gli investitori un segnale della capacità di creazione di valore anche nel medio-lungo termine.

Pale eoliche

Quinta conferma consecutiva per Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index e quarta doppia presenza nei panieri “World” e “Europe”: è questo il risultato della review annuale condotta dall’agenzia svizzera di rating di sostenibilità RobecoSAM e on-line da questa mattina.

La conferma di Terna in entrambi gli indici con punteggi tra i più elevati nel settore Electric Utilities riconosce il costante impegno della Società per una gestione sostenibile e costituisce per gli investitori un segnale della capacità di creazione di valore anche nel medio-lungo termine.

Questo dato è confermato dalla crescita del numero di investitori attenti alle tematiche etiche, che oggi rappresentano il 12,6% del capitale di Terna.

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Quest’anno la selezione ha identificato 333 aziende su 2.500 nell’indice “World” e 177 su 600 nell’indice Europe, di cui solo 13 italiane. L’analisi di RobecoSAM valuta nel dettaglio i sistemi aziendali di governo dei rischi e delle opportunità collegate agli impatti sociali e ambientali delle aziende. La severità dei criteri di valutazione ha determinato quest’anno l’esclusione dagli indici di 47 aziende precedentemente incluse.

La composizione del più prestigioso indice borsistico internazionale di sostenibilità viene rivista una volta all’anno da RobecoSAM in base ai risultati dell’assessment che valuta la performance di sostenibilità delle imprese a maggiore capitalizzazione.

Oltre alla presenza nel DJSI, Terna è inclusa negli indici internazionali FTSE4Good (Global e Europe), Axia (Ethical e CSR), ECPI (Ethical Global, Euro, EMU), MSCI (Global e Europe Sustainability), ASPI Eurozone, Ethibel (Excellence, Sustainability Europe), Vigeo (World e Europe) e negli indici italiani FTSE ECPI Italia SRI Benchmark e Italia SRI Leaders, elaborati a partire dalle sole società quotate alla Borsa Italiana.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, nuove infrastrutture elettriche per il Parco del Pollino

Ambiente, Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, completa in tempi record la demolizione dei tralicci nel Parco del Pollino. Complessivamente sono stati dismessi circa un centinaio di tralicci dell’alta tensione, eliminati 45 km di conduttori e recuperate 100 tonnellate di acciaio, liberando così un’importante area del Parco. L’entrata in esercizio del nuovo impianto, migliorando la qualità di fornitura dell’energia, ha reso possibile dare il via al piano di razionalizzazione della rete nell’area.

Tralicci Pollino

E’ stata completata in appena un mese la demolizione da parte di Terna Rete Italia, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, della linea a 150 kV che collegava Rotonda ad Agri e che attraversava il Parco del Pollino per 40 km.

Complessivamente sono stati dismessi circa un centinaio di tralicci dell’alta tensione, eliminati 45 km di conduttori e recuperate 100 tonnellate di acciaio, liberando così un’importante area del Parco del Pollino.

Vista la difficile accessibilità dei tralicci, durante alcune fasi dell’operazione è stato necessario l’utilizzo dell’elicottero. In questo modo si è evitata l’apertura di nuove strade all’interno dell’area protetta.

La demolizione è stata possibile grazie alla realizzazione da parte di Terna Rete Italia di nuove infrastrutture fondamentali per il sistema elettrico dell’area. Tra queste, la Stazione Elettrica 380/150 kV di Aliano in provincia di Matera, entrata in esercizio a ottobre dello scorso anno. Un nuovo impianto a basso impatto visivo, posizionato a breve distanza dalla Strada Statale della val d’Agri, che si trova all’incrocio della linea a 380 kV “Matera – Laino” con le linee a 150 kV “Rotonda – Agri” e “Agri – Salandra”.

L’entrata in esercizio del nuovo impianto, migliorando la qualità di fornitura dell’energia, ha reso possibile dare il via al piano di razionalizzazione della rete nell’area: verranno eliminati 2 km di vecchi elettrodotti a 150 kV nei pressi di Aliano oltre ai 40 km già eliminati all’interno del Parco.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo: Terna inaugura l’elettrodotto italo-francese

Energia, Terna, iniziati i lavori per realizzare il cavo interrato più lungo del mondo con tecnologia d’avanguardia a corrente continua. L’elettrodotto, lungo quasi 200 km, collegherà Italia e Francia senza il minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio ma con impatti più che positivi sul mercato dell’energia: l’innovativa infrastruttura incrementerà l’interscambio energetico fra i due Paesi e consentirà all’Italia di ottimizzare le rinnovabili ed esportare. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “7,9 miliardi di euro di investimenti già stanziati per i prossimi dieci anni”.

Elettrodotto Francia

Quasi 200 km di cavo interrato, con tecnologia d’avanguardia a corrente continua, che collegherà Italia e Francia senza il minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio ma con impatti più che positivi sul mercato dell’energia: l’innovativa infrastruttura che col tempo permetterà di risparmiare sul costo dell’elettricità e che farà finalmente dell’Italia un Paese esportatore di energia e non solo importatore, è frutto della collaborazione tra Terna e la francese Rte, con la virtuosa partecipazione degli enti pubblici locali e il co-finanziamento della Commissione europea.
Proprio sull’asse di territorio che vede ancora i cantieri dell’alta velocità ferroviaria contestati e di fatto fermi, il corridoio elettrico tra i due Paesi è invece già partito e diventerà nel 2019, anno della prevista conclusione dei lavori, il collegamento sotterraneo e invisibile più lungo del mondo, facendo dei due Paesi divisi dalle Alpi i rispettivi primi partner nell’interscambio energetico.
“Ci saranno però voluti 12 anni per farlo”, ricorda Dominique Maillard, presidente della transalpina Reseau de Transport d’Electricité. Ma i benefici sono molti di più dei punti d’ombra rilevati dal partner francese nel corso dell’inaugurazione di Piossasco, piccolo centro in provincia di Torino dove si può dire che tutto ebbe inizio, visto che grazie al suo cittadino più famoso, Alessandro Cruto, proprio qui fu utilizzata per la prima volta, il 16 maggio 1883, la lampadina elettrica ad incandescenza.

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Esattamente 130 anni dopo, un invisibile cavo che parte da Grand’Ile, in Savoia, e attraverso un lungo viaggio nascosto fra strade, ponti e gallerie (compresi i 13 km del traforo del Frejus) giunge in Piemonte, garantirà sostenibilità ecologica, risparmio energetico e creazione di posti di lavoro, nell’ottica di un mercato unico dell’energia europea  che vede nella collaborazione Italia-Francia un importante passo, già sancito ai tempi delle presidenze di Prodi e Sarkozy con gli accordi bilaterali di Nizza del 2007.
Il tutto grazie soprattutto a un forte investimento di Terna, società in piena salute che nel 2012 ha fatturato oltre 1,8 miliardi di euro con utili a 464 milioni, come sottolineato al “taglio del nastro” dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo: “Dalla sua nascita (nel 2004, ndr) Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni”. Investimenti, come l’elettrodotto italo-francese denominato “Piemonte-Savoia”, che consentiranno al Paese di diventare negli anni sempre più esportatore e sempre meno importatore, come riconosciuto dallo stesso Maillard: “La nuova infrastruttura permetterà di ottimizzare le energie rinnovabili, sulle quali l’Italia è avanti, soprattutto grazie al fotovoltaico”.
Energia che potrà dunque essere venduta alla Francia, specialmente nei periodi invernali, in cui il Paese transalpino non sempre riesce a soddisfare la propria domanda interna. Oltretutto sempre lo stesso presidente della società di trasporto elettrico francese ricorda che, verrebbe da dire una volta tanto, è l’Italia ad aver investito di più e ad essere più avanti nei lavori: “Mentre oggi a Piossasco si dà il via, in Francia inizieremo solo fra 6 mesi”.
Motivo d’orgoglio, ma non solo. Il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ricorda anche i benefici in termini economici per la popolazione: “A pieno regime con l’opera, che porterà la capacità di trasporto della rete tra i due paesi dagli attuali 2.650 megawatt a oltre 4.400 megawatt, si risparmieranno 150 milioni di euro di energia all’anno: solo qualche euro per ogni singolo utente, ma che di questi tempi non fanno mai male, e senza contare l’impatto positivo che la nuova opera avrà sull’ambiente e sul mercato del lavoro”.

FONTE: First Online

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Flavio Cattaneo: Più sicuro il sistema elettrico di Ischia

Ischia, grazie al Piano di Sviluppo della Rete Nazionale del 2009 e del 2010 è entrato in esercizio il nuovo collegamento elettrico in cavo sottomarino a 150 kV “Cuma-Patria 2″, che, affiancando l’ esistente “Cuma-Patria 1″, garantisce all’isola di Ischia una riserva strategica di energia in caso di necessità. L’intervento, realizzato da Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, assicurerà maggiore sicurezza al sistema elettrico dell’intera isola.

Bonifica frattamaggiore

Terna, Flavio Cattaneo.
La necessità di raddoppiare il collegamento “terra ferma – isola verde” era stata evidente nell’agosto del 2009 quando alcuni lavori di scavo stradale nel Comune di Giugliano in Campania danneggiarono l’allora unico collegamento in cavo provocando di conseguenza disalimentazioni sull’isola di Ischia.

Nel 2011 sono stati completati i lavori relativi allo stallo nella stazione elettrica di Patria, alla posa dei cavi, alle giunzioni, ed a tutti i collaudi necessari per il nuovo collegamento, mentre l’entrata in esercizio è stata posticipata in relazione ad attività di competenza Enel per il blindato di Cuma.

Il tratto nuovo è posato prevalentemente in un’area agricola, collocata all’interno di una zona classificata come Sito di Interesse Nazionale, ed attraversa un tronco ferroviario Alta Velocità; nonostante tali particolarità le attività sono state portate a termine nei termini previsti grazie alla sinergia delle varie unità dell’AOT/NA e del DSC coinvolte ed alla professionalità delle ditte esecutrici dei lavori.

FONTE: Terna

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Terna Elettrodotto Francia: Flavio Cattaneo, eccellenza di ingegneria elettrica

Piossasco, Terna avvia i lavori per la costruzione del nuovo elettrodotto Piemonte-Savoia. L’opera rappresenterà la 23ma interconnessione con l’estero ma soprattutto il primo progetto al mondo per lunghezza del tracciato completamente interrato: 190 chilometri tra Piossasco e Grand’Ile. Flavio Cattaneo, AD di Terna: «Questa interconnessione con la Francia rappresenta un’eccellenza dell’ingegneria elettrica a livello mondiale e consentirà una riduzione importante dei costi e maggiore sicurezza ed efficienza nella trasmissione di energia con gli altri paesi».

Terna Elettrodotto Francia

L’ultima linea di interconnessione con la Francia risale al 1985 quando fu costruita la Rondissone-Albertville. Ma, una volta ultimato, il nuovo elettrodotto Piemonte-Savoia, il quinto tra la penisola e i cugini d’oltralpe e i cui lavori sono stati inaugurati dall’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, rappresenterà la 23ma interconnessione con l’estero ma soprattutto il primo progetto al mondo per lunghezza del tracciato completamente interrato: 190 chilometri tra Piossasco (To) e Grand’Ile (Savoia), che saranno messi in servizio per il 2019 e che saranno realizzati in modo da integrarsi perfettamente con le infrastrutture stradali e autostradali esistenti.

L’opera, che richiederà un investimento complessivo di 1,4 miliardi di euro (800 milioni per il tratto italiano e 600 per quello francese) si inserisce nel quadro di una cooperazione bilaterale in ambito energetico sancita dagli accordi di Nizza e produrrà benefici evidenti per il sistema: 150 milioni di euro di risparmi l’anno. «Questa interconnessione con la Francia rappresenta un’eccellenza dell’ingegneria elettrica a livello mondiale – ha spiegato Cattaneo – e consentirà una riduzione importante dei costi e maggiore sicurezza ed efficienza nella trasmissione di energia con gli altri paesi». Il nuovo elettrodotto, ha evidenziato poi il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, presente all’avvio del cantiere, «è una infrastruttura innovativa e di grande importanza comunitaria che permetterà di consolidare ulteriormente la collaborazione in campo industriale ed energetico tra i nostri due paesi».

In base agli accordi siglati nel 2007, oltre all’opera inaugurata, sono previsti anche il potenziamento della rete esistente, attualmente in corso, sulla linea “Cornier-Montagny-Albertville-LaPraz-Villarodin-Venaus-Piossasco” per ulteriori 600 megawatt. Complessivamente, quindi, la collaborazione tra Terna e Rte porterà la capacità di trasporto della rete tra i due paesi dagli attuali 2.650 a oltre 4.400 MW, con un incremento di oltre il 60%. In Italia, circa la metà dell’investimento per il nuovo elettrodotto sarà a carico di Terna e l’altra metà sarà sostenuta da Transenergia, società di scopo partecipata pariteticamente da Sitaf e Nemo, ciascuno con il 50 per cento.

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo: Esporteremo energia, Via all’elettrodotto italo-francese

Piossasco, via all’elettrodotto italo-francese. Inaugurata l’innovativa infrastruttura che permetterà di risparmiare sul costo dell’elettricità e che farà finalmente dell’Italia un Paese esportatore di energia.
La realizzazione del cavo interrato a corrente continua più lungo del mondo, incrementerà l’interscambio energetico fra i due Paesi e consentirà all’Italia di ottimizzare le rinnovabili con un impatto ambientale minimo. L’Ad di Terna Flavio Cattaneo: “Diventeremo esportatori”.

Bonifica frattamaggiore

Inaugurato a Piossasco, in Piemonte, il cantiere per realizzare il cavo interrato a corrente continua più lungo del mondo, che incrementerà l’interscambio energetico fra i due Paesi: la fine dei lavori (che sul versante francese inizieranno solo fra 6 mesi) è prevista nel 2019 e consentirà all’Italia di ottimizzare le rinnovabili ed esportare. Quasi 200 km di cavo interrato, con tecnologia d’avanguardia a corrente continua, che collegherà Italia e Francia senza il minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio ma con impatti più che positivi sul mercato dell’energia.

L’innovativa infrastruttura che col tempo permetterà di risparmiare sul costo dell’elettricità e che farà finalmente dell’Italia un Paese esportatore di energia e non solo importatore, è frutto della collaborazione tra Terna e la francese Rte, con la virtuosa partecipazione degli enti pubblici locali e il co-finanziamento della Commissione europea. Proprio sull’asse di territorio che vede ancora i cantieri dell’alta velocità ferroviaria contestati e di fatto fermi, il corridoio elettrico tra i due Paesi è invece già partito e diventerà nel 2019, anno della prevista conclusione dei lavori, il collegamento sotterraneo e invisibile più lungo del mondo, facendo dei due Paesi divisi dalle Alpi i rispettivi primi partner nell’interscambio energetico. “Ci saranno però voluti 12 anni per farlo”, ricorda Dominique Maillard, presidente della transalpina Reseau de Transport d’Electricité.

Ma i benefici sono molti di più dei punti d’ombra rilevati dal partner francese nel corso dell’inaugurazione di Piossasco, piccolo centro in provincia di Torino dove si può dire che tutto ebbe inizio, visto che grazie al suo cittadino più famoso, Alessandro Cruto, proprio qui fu utilizzata per la prima volta, il 16 maggio 1883, la lampadina elettrica ad incandescenza. Esattamente 130 anni dopo, un invisibile cavo che parte da Grand’Ile, in Savoia, e attraverso un lungo viaggio nascosto fra strade, ponti e gallerie (compresi i 13 km del traforo del Frejus) giunge in Piemonte, garantirà sostenibilità ecologica, risparmio energetico e creazione di posti di lavoro, nell’ottica di un mercato unico dell’energia europea che vede nella collaborazione Italia-Francia un importante passo, già sancito ai tempi delle presidenze di Prodi e Sarkozy con gli accordi bilaterali di Nizza del 2007. Il tutto grazie soprattutto a un forte investimento di Terna, società in piena salute che nel 2012 ha fatturato oltre 1,8 miliardi di euro con utili a 464 milioni, come sottolineato al “taglio del nastro” dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo: “Dalla sua nascita (nel 2004, ndr) Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni”. Investimenti, come l’elettrodotto italo-francese denominato “Piemonte-Savoia”, che consentiranno al Paese di diventare negli anni sempre più esportatore e sempre meno importatore, come riconosciuto dallo stesso Maillard: “La nuova infrastruttura permetterà di ottimizzare le energie rinnovabili, sulle quali l’Italia è avanti, soprattutto grazie al fotovoltaico”. Energia che potrà dunque essere venduta alla Francia, specialmente nei periodi invernali, in cui il Paese transalpino non sempre riesce a soddisfare la propria domanda interna. Oltretutto sempre lo stesso presidente della società di trasporto elettrico francese ricorda che, verrebbe da dire una volta tanto, è l’Italia ad aver investito di più e ad essere più avanti nei lavori: “Mentre oggi a Piossasco si dà il via, in Francia inizieremo solo fra 6 mesi”.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo: completata demolizione tralicci Parco del Pollino

Sostenibilità ambientale, completata a tempo record la demolizione dei tralicci nel Parco del Pollino. La dismissione della linea è stata possibile grazie alla realizzazione di nuove infrastrutture, fondamentali per il sistema elettrico dell’area, ad opera di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo. Complessivamente sono stati dismessi circa un centinaio di tralicci dell’alta tensione, eliminati 45 km di conduttori e recuperate 100 tonnellate di acciaio.

Tralicci Pollino

E’ stata completata in appena un mese la demolizione da parte di Terna Rete Italia, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, della linea a 150 kV che collegava Rotonda ad Agri e che attraversava il Parco del Pollino per 40 km.

Complessivamente sono stati dismessi circa un centinaio di tralicci dell’alta tensione, eliminati 45 km di conduttori e recuperate 100 tonnellate di acciaio, liberando così un’importante area del Parco del Pollino.

Vista la difficile accessibilità dei tralicci, durante alcune fasi dell’operazione è stato necessario l’utilizzo dell’elicottero. In questo modo si è evitata l’apertura di nuove strade all’interno dell’area protetta.

La demolizione è stata possibile grazie alla realizzazione da parte di Terna Rete Italia di nuove infrastrutture fondamentali per il sistema elettrico dell’area. Tra queste, la Stazione Elettrica 380/150 kV di Aliano in provincia di Matera, entrata in esercizio a ottobre dello scorso anno. Un nuovo impianto a basso impatto visivo, posizionato a breve distanza dalla Strada Statale della val d’Agri, che si trova all’incrocio della linea a 380 kV “Matera – Laino” con le linee a 150 kV “Rotonda – Agri” e “Agri – Salandra”.

L’entrata in esercizio del nuovo impianto, migliorando la qualità di fornitura dell’energia, ha reso possibile dare il via al piano di razionalizzazione della rete nell’area: verranno eliminati 2 km di vecchi elettrodotti a 150 kV nei pressi di Aliano oltre ai 40 km già eliminati all’interno del Parco.

FONTE: TernaSostenibilità ambientale, completata a tempo record la demolizione dei tralicci nel Parco del Pollino. La dismissione della linea è stata possibile grazie alla realizzazione di nuove infrastrutture, fondamentali per il sistema elettrico dell’area, ad opera di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo. Complessivamente sono stati dismessi circa un centinaio di tralicci dell’alta tensione, eliminati 45 km di conduttori e recuperate 100 tonnellate di acciaio.

E’ stata completata in appena un mese la demolizione da parte di Terna Rete Italia, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, della linea a 150 kV che collegava Rotonda ad Agri e che attraversava il Parco del Pollino per 40 km.

Complessivamente sono stati dismessi circa un centinaio di tralicci dell’alta tensione, eliminati 45 km di conduttori e recuperate 100 tonnellate di acciaio, liberando così un’importante area del Parco del Pollino.

Vista la difficile accessibilità dei tralicci, durante alcune fasi dell’operazione è stato necessario l’utilizzo dell’elicottero. In questo modo si è evitata l’apertura di nuove strade all’interno dell’area protetta.

La demolizione è stata possibile grazie alla realizzazione da parte di Terna Rete Italia di nuove infrastrutture fondamentali per il sistema elettrico dell’area. Tra queste, la Stazione Elettrica 380/150 kV di Aliano in provincia di Matera, entrata in esercizio a ottobre dello scorso anno. Un nuovo impianto a basso impatto visivo, posizionato a breve distanza dalla Strada Statale della val d’Agri, che si trova all’incrocio della linea a 380 kV “Matera – Laino” con le linee a 150 kV “Rotonda – Agri” e “Agri – Salandra”.

L’entrata in esercizio del nuovo impianto, migliorando la qualità di fornitura dell’energia, ha reso possibile dare il via al piano di razionalizzazione della rete nell’area: verranno eliminati 2 km di vecchi elettrodotti a 150 kV nei pressi di Aliano oltre ai 40 km già eliminati all’interno del Parco.

FONTE: Terna

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Cattaneo energia: Terna, Al via nel torinese cantiere elettrodotto Italia-Francia

Piossasco, inaugurato il cantiere per realizzare 200 km di cavo interrato a corrente continua, il più lungo del mondo, che incrementerà l’interscambio energetico fra Italia e Francia consentendo di ottimizzare le rinnovabili ed esportando energia senza il minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio. Flavio Cattaneo, AD di Terna: “Dalla sua nascita Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni”.

Elettrodotto Francia

Inaugurato a Piossasco, in Piemonte, il cantiere per realizzare il cavo interrato a corrente continua più lungo del mondo, che incrementerà l’interscambio energetico fra i due Paesi: la fine dei lavori (che sul versante francese inizieranno solo fra 6 mesi) è prevista nel 2019 e consentirà all’Italia di ottimizzare le rinnovabili ed esportare. Quasi 200 km di cavo interrato, con tecnologia d’avanguardia a corrente continua, che collegherà Italia e Francia senza il minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio ma con impatti più che positivi sul mercato dell’energia.
L’innovativa infrastruttura che col tempo permetterà di risparmiare sul costo dell’elettricità e che farà finalmente dell’Italia un Paese esportatore di energia e non solo importatore, è frutto della collaborazione tra Terna e la francese Rte, con la virtuosa partecipazione degli enti pubblici locali e il co-finanziamento della Commissione europea. Proprio sull’asse di territorio che vede ancora i cantieri dell’alta velocità ferroviaria contestati e di fatto fermi, il corridoio elettrico tra i due Paesi è invece già partito e diventerà nel 2019, anno della prevista conclusione dei lavori, il collegamento sotterraneo e invisibile più lungo del mondo, facendo dei due Paesi divisi dalle Alpi i rispettivi primi partner nell’interscambio energetico.

“Ci saranno però voluti 12 anni per farlo”, ricorda Dominique Maillard, presidente della transalpina Reseau de Transport d’Electricité.
Ma i benefici sono molti di più dei punti d’ombra rilevati dal partner francese nel corso dell’inaugurazione di Piossasco, piccolo centro in provincia di Torino dove si può dire che tutto ebbe inizio, visto che grazie al suo cittadino più famoso, Alessandro Cruto, proprio qui fu utilizzata per la prima volta, il 16 maggio 1883, la lampadina elettrica ad incandescenza. Esattamente 130 anni dopo, un invisibile cavo che parte da Grand’Ile, in Savoia, e attraverso un lungo viaggio nascosto fra strade, ponti e gallerie (compresi i 13 km del traforo del Frejus) giunge in Piemonte, garantirà sostenibilità ecologica, risparmio energetico e creazione di posti di lavoro, nell’ottica di un mercato unico dell’energia europea che vede nella collaborazione Italia-Francia un importante passo, già sancito ai tempi delle presidenze di Prodi e Sarkozy con gli accordi bilaterali di Nizza del 2007. Il tutto grazie soprattutto a un forte investimento di Terna, società in piena salute che nel 2012 ha fatturato oltre 1,8 miliardi di euro con utili a 464 milioni, come sottolineato al “taglio del nastro” dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo: “Dalla sua nascita (nel 2004, ndr) Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni”.

Investimenti, come l’elettrodotto italo-francese denominato “Piemonte-Savoia”, che consentiranno al Paese di diventare negli anni sempre più esportatore e sempre meno importatore, come riconosciuto dallo stesso Maillard: “La nuova infrastruttura permetterà di ottimizzare le energie rinnovabili, sulle quali l’Italia è avanti, soprattutto grazie al fotovoltaico”.
Energia che potrà dunque essere venduta alla Francia, specialmente nei periodi invernali, in cui il Paese transalpino non sempre riesce a soddisfare la propria domanda interna. Oltretutto sempre lo stesso presidente della società di trasporto elettrico francese ricorda che, verrebbe da dire una volta tanto, è l’Italia ad aver investito di più e ad essere più avanti nei lavori: “Mentre oggi a Piossasco si dà il via, in Francia inizieremo solo fra 6 mesi”.
FONTE: La Stampa

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Cattaneo Flavio: cresce la popolarità di Terna all’estero

Terna, prima le semestrali con una crescita dell’utile del 19% e un ebitda margin di circa il 79%, poi le raccomandazioni degli analisti da hold a buy. All’estero cresce la popolarità di Terna e del suo AD Flavio Cattaneo. L’ultima ricerca sulla shareholder identification su oltre 100 mila azionisti retail che detengono il 22% del capitale, infatti, evidenzia una base azionaria composta per il 41% da investitori stranieri.

Flavio Cattaneo

Prima le semestrali con una crescita dell’utile del 19% e un ebitda margin di circa il 79%. Poi, gli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno alzato la raccomandazione su Terna da hold a buy, con target a 3,64 euro, visto che i conti trimestrali “ancora una volta sono stati solidi e sopra le nostre stime”. Infine, l’analisi di Fidentis, che raccomanda il buy e fissa il target del titolo tra 3,65-3,70 euro. E chissà se l’ad Flavio Cattaneo farà le ferie all’estero, visto che la sua popolarità fuori dai confini è in aumento.

Logo Terna_240

L’ultima ricerca sulla shareholder identification su oltre 100 mila azionisti retail che detengono il 22% del capitale, infatti, evidenzia una base azionaria composta per il 41% da investitori stranieri: dei 397 soggetti istituzionali che attraverso 1.400 fondi posseggono il 48% del capitale, 322 non sono italiani. Insomma, Cattaneo piace oltrefrontiera.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo, Eletrodotto Italo-Francese “Diventeremo esportatori”

Inaugurato a Piossasco, in Piemonte, il cantiere per realizzare il cavo interrato a corrente continua più lungo del mondo, che incrementerà l’interscambio energetico fra i due Paesi: la fine dei lavori è prevista nel 2019 e consentirà all’Italia di ottimizzare le rinnovabili ed esportare. Flavio Cattaneo: “Dalla sua nascita Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni”.

Flavio Cattaneo

Quasi 200 km di cavo interrato, con tecnologia d’avanguardia a corrente continua, che collegherà Italia e Francia senza il minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio ma con impatti più che positivi sul mercato dell’energia: l’innovativa infrastruttura che col tempo permetterà di risparmiare sul costo dell’elettricità e che farà finalmente dell’Italia un Paese esportatore di energia e non solo importatore, è frutto della collaborazione tra Terna e la francese Rte, con la virtuosa partecipazione degli enti pubblici locali e il co-finanziamento della Commissione europea.

Terna

Proprio sull’asse di territorio che vede ancora i cantieri dell’alta velocità ferroviaria contestati e di fatto fermi, il corridoio elettrico tra i due Paesi è invece già partito e diventerà nel 2019, anno della prevista conclusione dei lavori, il collegamento sotterraneo e invisibile più lungo del mondo, facendo dei due Paesi divisi dalle Alpi i rispettivi primi partner nell’interscambio energetico.

“Ci saranno però voluti 12 anni per farlo”, ricorda Dominique Maillard, presidente della transalpina Reseau de Transport d’Electricité. Ma i benefici sono molti di più dei punti d’ombra rilevati dal partner francese nel corso dell’inaugurazione di Piossasco, piccolo centro in provincia di Torino dove si può dire che tutto ebbe inizio, visto che grazie al suo cittadino più famoso, Alessandro Cruto, proprio qui fu utilizzata per la prima volta, il 16 maggio 1883, la lampadina elettrica ad incandescenza.

Esattamente 130 anni dopo, un invisibile cavo che parte da Grand’Ile, in Savoia, e attraverso un lungo viaggio nascosto fra strade, ponti e gallerie (compresi i 13 km del traforo del Frejus) giunge in Piemonte, garantirà sostenibilità ecologica, risparmio energetico e creazione di posti di lavoro, nell’ottica di un mercato unico dell’energia europea  che vede nella collaborazione Italia-Francia un importante passo, già sancito ai tempi delle presidenze di Prodi e Sarkozy con gli accordi bilaterali di Nizza del 2007.

Il tutto grazie soprattutto a un forte investimento di Terna, società in piena salute che nel 2012 ha fatturato oltre 1,8 miliardi di euro con utili a 464 milioni, come sottolineato al “taglio del nastro” dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo: “Dalla sua nascita (nel 2004, ndr) Terna ha fatto investimenti per 8 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel 2013, e con altri 7,9 miliardi già stanziati per i prossimi dieci anni”.

Investimenti, come l’elettrodotto italo-francese denominato “Piemonte-Savoia”, che consentiranno al Paese di diventare negli anni sempre più esportatore e sempre meno importatore, come riconosciuto dallo stesso Maillard: “La nuova infrastruttura permetterà di ottimizzare le energie rinnovabili, sulle quali l’Italia è avanti, soprattutto grazie al fotovoltaico”.

Energia che potrà dunque essere venduta alla Francia, specialmente nei periodi invernali, in cui il Paese transalpino non sempre riesce a soddisfare la propria domanda interna. Oltretutto sempre lo stesso presidente della società di trasporto elettrico francese ricorda che, verrebbe da dire una volta tanto, è l’Italia ad aver investito di più e ad essere più avanti nei lavori: “Mentre oggi a Piossasco si dà il via, in Francia inizieremo solo fra 6 mesi”.

Motivo d’orgoglio, ma non solo. Il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ricorda anche i benefici in termini economici per la popolazione: “A pieno regime con l’opera, che porterà la capacità di trasporto della rete tra i due paesi dagli attuali 2.650 megawatt a oltre 4.400 megawatt, si risparmieranno 150 milioni di euro di energia all’anno: solo qualche euro per ogni singolo utente, ma che di questi tempi non fanno mai male, e senza contare l’impatto positivo che la nuova opera avrà sull’ambiente e sul mercato del lavoro”.

FONTE: firstonline.it

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Cattaneo Terna, Semestre buoni risultati facendo interesse del Paese

”I numeri del semestre mostrano ancora una volta la qualita’ del lavoro della squadra di Terna e anche come sia possibile per un’azienda perseguire l’interesse generale del Paese realizzando allo stesso tempo buoni risultati”. L’amministratore delegato Flavio Cattaneo commenta cosi’ i risultati dei primi sei mesi dell’anno della societa’.

Flavio Cattaneo

”Proseguiamo il nostro lavoro – aggiunge – per aumentare ulteriormente l’efficienza della rete elettrica italiana rendendo sempre piu’ connesse tutte le zone del Paese e sviluppando nuove interconnessioni con l’estero”. ”Il lavoro di Terna fino ad oggi ha prodotto benefici per oltre 5 miliardi di euro per il sistema elettrico italiano – aggiunge Cattaneo – ma lo sviluppo delle infrastrutture deve essere promosso a livello europeo e ciascun Paese deve essere supportato in questo impegno. E’ una sfida che l’Europa ha il dovere di promuovere, per accorciare i tempi di costruzione della rete e del mercato elettrico integrato”. ”L’Italia – conclude Cattaneo – puo’ giocare un ruolo centrale, per la sua posizione geografica, per la struttura e lo sviluppo delle interconnessioni ad alta tensione e per lo stato del suo parco di produzione. E’ un’occasione unica anche per creare lavoro e aumentare sicurezza ed efficienza a beneficio di imprese e cittadini”.

Fonte: ilmondo.it

Terna: ricavi 1° semestre +7,3%. Utile netto +18,8% a 263,7 mln
Terna ha chiuso il primo semestre con ricavi in crescita del 7,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 918,8 milioni di euro. Il risultato, spiega la societa’, deriva dal maggiore corrispettivo per la remunerazione per il trasporto di energia nella Rete di Trasmissione Nazionale, pari a +73,6 milioni di euro, parzialmente compensato dai minori ricavi delle altre partite energia per i meccanismi di premi e penalita’. Il margine operativo lordo si attesta a 731,9 milioni di euro (+9,4%) con l’Ebitda margin che si attesta, quindi, al 79,7%, in miglioramento rispetto al 78,1% registrato nel primo semestre 2012. Il risultato operativo e’ salito dell’11,6% a 518,5 milioni di euro mentre il risultato ante imposte e’ pari a 475,8 milioni di euro (+18,3%). L’utile netto del periodo, si attesta a 263,7 milioni di euro, in crescita di 41,8 milioni di euro (+18,8%) rispetto ai 221,9 milioni del primo semestre 2012. L’indebitamento finanziario netto e’ pari a 6.574,8 milioni di euro e registra una crescita di 719,8 milioni di euro rispetto a fine 2012 ”sostanzialmente per il finanziamento degli investimenti del periodo e l’erogazione del saldo del dividendo 2012”.

Fonte: asca.it

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Flavio Cattaneo, Nuovo record delle fonti rinnovabili in Italia

Nuovo record delle fonti rinnovabili in Italia: nel mese di giugno le fonti pulite hanno generato il 50,2 per cento dell’elettricità italiana, coprendo il 44,3 per cento della domanda.
Secondo i dati forniti da Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, in un anno la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2 al 50,2 per cento. Registrati livelli record di produzione per fotovoltaico, eolico e idroelettrico.

Cattaneo Rinnovabili

Dati Terna, AD Flavio Cattaneo

Nuovo record delle fonti rinnovabili in Italia: nel mese di giugno (dati Terna) le fonti pulite hanno generato il 50,2 per cento dell’elettricità italiana, coprendo il 44,3 per cento della domanda. Lo afferma Greenpeace in un comunicato.

In un anno (confrontando giugno 2012 con giugno 2013) la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2 al 50,2 per cento, mentre i consumi complessivamente sono diminuiti del 6,2 per cento. Mentre fotovoltaico, eolico e idroelettrico fanno registrare livelli record di produzione, la produzione termoelettrica crolla (-22,8 per cento), con impianti a gas e – dato parzialmente inedito – anche a carbone, in netto calo. I dati di giugno sono peraltro la conferma – insiste l’organizzazione ecologista – di una tendenza registrata finora lungo tutto il primo semestre del 2013.

Con una produzione in calo del 4,1 per cento, il comparto termoelettrico ha registrato una contrazione del 16,3 per cento mentre idroelettrico (+37,9 per cento), eolico (+31,4 per cento) e fotovoltaico (+15,2 per cento) sono cresciute significativamente, rappresentando il 41 per cento della produzione nazionale (+9,6 per cento rispetto al 2012). Lo scorso 16 giugno hanno coperto il 100 per cento del fabbisogno nazionale, azzerando per due ore il costo dell’elettricità. (…..)

FONTE: La Stampa

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Flavio Cattaneo: Bei, 570 milioni a Terna per rete sud Italia

Energia, a Roma è stato perfezionato il contratto di finanziamento della Banca europea per gli investimenti al piano 2012-2016 di Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo. Tra le priorità dell’intervento: il rafforzamento del network italiano di trasmissione, la riduzione dei costi e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il piano è suddiviso in 14 progetti localizzati in tutta Italia, con attenzione particolare a: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il progetto principale è l’interconnessione Sorgente-Rizziconi che collegherà la Sicilia alla Calabria.

Energia: Bei, 570 milioni a Terna per rete sud Italia

E’ focalizzato sugli investimenti in Sud Italia il contratto di finanziamento di 570 milioni di euro perfezionato a Roma tra la Banca europea per gli investimenti (Bei) e Terna, la società di gestione della rete elettrica del Paese. La Bei era rappresentata da Dario Scannapieco, vice presidente responsabile per Italia, Malta e Balcani Occidentali mentre Terna dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo. Nel dettaglio, il prestito contribuisce al piano quinquennale 2012-2016 di Terna, del valore superiore al miliardo di euro, per il rafforzamento del network italiano di trasmissione di energia elettrica. Il piano è suddiviso di 14 progetti specifici localizzati in tutta Italia, ma con una attenzione particolare alle cosiddette Regioni Convergenza: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il 69% del totale del finanziamento della Bei, infatti, è rivolto ai progetti basati in queste regioni. Il principale progetto, sia per dimensioni sia per rilevanza strategica, è l’interconnessione Sorgente-Rizziconi, il tratto di rete che collega la principale isola italiana, la Sicilia, alla Calabria. Questo progetto, per la sua valenza, è anche destinatario di una sovvenzione dell’Unione Europea di 110 milioni all’interno dell’Eerp (European energy programme for recovery). Il prestito a Terna nel suo complesso rientra tra le priorità di intervento della Banca dell’Unione europea, principalmente per due aspetti. Da una parte l’attenzione per il sostegno che la Bei da’ ai piani di miglioramento delle reti elettriche, fondamentali per la riduzione dei costi dell’energia elettrica e i differenziali di prezzo tra le diverse aree, e la cui efficacia è rivolta anche alla miglior connessione alla rete dei sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con il risultato finale di una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Dall’altra, la localizzazione geografica nel Mezzogiorno d’Italia di oltre i due terzi degli investimenti si inserisce nel filone di interventi fondamentali, sin dalla sua nascita, della Bei: il finanziamento delle Regioni meno sviluppate per una crescita socio-economico armoniosa dell’Unione europea.

Fonte: AGI

Terna: prestito Bei di 570 mln per sviluppo rete elettrica al Sud

E’ focalizzato sugli investimenti in Sud Italia il contratto di finanziamento di 570 milioni di euro perfezionato a Roma tra la Banca europea per gli investimenti e Terna. La BEI era rappresentata da Dario Scannapieco, Vice presidente responsabile per Italia, Malta e Balcani Occidentali; Terna dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo. Nel dettaglio, spiega la Bei, il prestito contribuisce al piano quinquennale 2012-2016 di Terna, del valore superiore al miliardo di euro, per il rafforzamento del network italiano di trasmissione di energia elettrica. Il piano è suddiviso di 14 progetti specifici localizzati in tutta Italia, ma con una attenzione particolare alle cosiddette Regioni Convergenza: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il 69% del totale del finanziamento della BEI, infatti, è rivolto ai progetti basati in queste regioni. Il principale progetto, sia per dimensioni sia per rilevanza strategica, è l’interconnessione Sorgente-Rizziconi, il tratto di rete che collega la principale isola italiana, la Sicilia, alla Calabria. Questo progetto, per la sua valenza, è anche destinatario di una sovvenzione dell’Unione Europea di 110 milioni all’interno dell’EERP (European energy programme for recovery). ”Il prestito a Terna nel suo complesso – sottolinea la Bei – rientra tra le priorità di intervento della Banca dell’Unione europea, principalmente per due aspetti. Da una parte l’attenzione per il sostegno che la BEI da’ ai piani di miglioramento delle reti elettriche, fondamentali per la riduzione dei costi dell’energia elettrica e i differenziali di prezzo tra le diverse aree, e la cui efficacia è rivolta anche alla miglior connessione alla rete dei sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Con il risultato finale di una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Dall’altra, la localizzazione geografica nel Mezzogiorno d’Italia di oltre i due terzi degli investimenti si inserisce nel filone di interventi fondamentali, sin dalla sua nascita, della BEI: il finanziamento delle Regioni meno sviluppate per una crescita socio-economico armoniosa dell’Unione europea”.

FONTE: Asca

Terna: da Bei finanziamento 570 mln per rete nel sud Italia

E’ focalizzato sugli investimenti in Sud Italia il contratto di finanziamento di 570 milioni di euro perfezionato a Roma tra la Banca europea per gli investimenti e Terna, la società di gestione
della rete elettrica del Paese. Il prestito, si legge in una nota, contribuisce al piano quinquennale
2012-2016 di Terna, del valore superiore al miliardo di euro, per il rafforzamento del network italiano di trasmissione di energia elettrica. Il piano è suddiviso di 14 progetti specifici localizzati in tutta Italia, ma con una attenzione particolare alle cosiddette Regioni Convergenza: Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il 69% del totale del finanziamento della Bei, infatti, è rivolto ai progetti basati in queste regioni. Il principale progetto, sia per dimensioni sia per rilevanza strategica,
è l’interconnessione Sorgente-Rizziconi, il tratto di rete che collega la principale isola italiana, la Sicilia, alla Calabria.

FONTE: Milano Finanza

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