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Fisioterapia contro l’artrosi: cosa si può fare per attenuare il dolore.

COS’È L’ARTROSI E QUALI NE SONO LE CAUSE?

L’artrosi è una patologia diffusissima: si calcola che una persona su due ne sia colpita a partire dalla mezza età. Spesso non ci sono sintomi e il problema avanza silenziosamente senza rivelare la propria presenza.

Quello che accade è che si crea un’anomalia dei tessuti preposti ad attutire gli urti tra le ossa: questo provoca una produzione di osso patologico intorno a quello normale, i cosiddetti osteofiti, deformazioni ossee dette anche becchi artrosici.

L’artrosi non è una vera e propria malattia, ma un processo fisiologico inevitabile dovuto all’invecchiamento delle ossa e all’usura delle articolazioni. Tant’è vero che esistono anche artrosi generate da determinate attività lavorative dove si utilizzano ripetutamente determinate articolazioni.

I sintomi, alquanto fastidiosi e invalidanti, sono: rigidità delle articolazioni, limitazione dei movimenti, dolore alle articolazioni, in particolare subito dopo il risveglio e poco prima di coricarsi.

In alcune persone esiste una predisposizione genetica all’artrosi, infatti spesso troviamo più persone della stessa famiglia che ne soffrono. Oppure ancora può essere la conseguenza di un evento traumatico o il risultato di processi infiammatori.

Fortunatamente non tutte le forme di artrosi sono causa di dolori. Un esempio è l’artrosi alla colonna vertebrale: pur essendo un evento predisponente, chi ha l’artrosi alla colonna può constatare che in alcuni momenti ha dolori mentre in altri sta bene.

Uno dei più importanti fattori di rischio è rappresentato dal sovrappeso o obesità, ma anche la scarsa attività fisica, la presenza di traumi pregressi o interventi chirurgici subiti alle articolazioni. Le donne, infine, sembrano avere una maggiore predisposizione, come chi ha già una storia familiare di artrosi.

Gli esami strumentali utili per diagnosticare in maniera certa l’artrosi sono le radiografie (RX) e, in casi specifici, risonanza magnetica (RMN) e TAC.

COSA PUO’ FARE PER TE LA FISIOTERAPIA?

Purtroppo non esiste una cura definitiva per l’artrosi, ma esistono vari modi per prevenirla, rallentarne l’evoluzione per diminuire o evitarne le complicazioni.

La principale prevenzione consiste nel mantenere una buona meccanica articolare adottando uno stile di vita dinamico. Attività fisica ed esercizi mirati possono aiutare molto: il movimento facilita l’ossigenazione dei tessuti e contribuisce a trascinare via le scorie. Ciò è parte attiva nel rallentare in maniera considerevole l’evoluzione dell’artrosi in fase iniziale.

 

Quando invece è presente una situazione già conclamata la migliore strategia è quella di agire su tutti quei fattori collaterali che contribuiscono a provocare ulteriori problemi e in questo la fisioterapia può davvero fare la differenza. Nella fase acuta di maggior dolore, con un’articolazione gonfia e tumefatta, si ricorre alle terapie fisiche, come la TECARTERAPIA, con un’azione antidolorifica e drenante.

Successivamente si passa alla TERAPIA MANUALE per alleviare i sintomi e migliorare la funzionalità articolare.

Le tecniche manuali consistono in MASSAGGI decontratturanti, MOBILIZZAZIONI delle articolazioni, MANIPOLAZIONI del sistema fasciale e connettivale con l’obiettivo di un’azione antalgica e di una correzione dello schema motorio.

In contemporanea verrà studiato un PROGRAMMA DI ESERCIZI, che verrà poi insegnato al paziente in modo che possa svolgerlo anche a domicilio, per mantenere i benefici della seduta fisioterapica.

Chi è colpito da artrosi può trarre sicuramente beneficio dalla fisioterapia e migliorare così la propria qualità di vita.

Noi di Fisioterapia Filanda Corielli teniamo molto al tuo benessere e il nostro centro medico riabilitativo in provincia di Vicenza è un punto di riferimento nel territorio per la riabilitazione motoria, neurologia e delle disfunzioni interne.

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CORSO BASE PER IMPARARE A SUONARE LE CAMPANE TIBETANE – Roma 28 Febbraio 2015

Le campane tibetane sono un mezzo concreto, per cambiare la “frequenza” della nostra vita, dalla tensione quotidiana a uno stadio di pace e centratura. Il loro suono ci riporta alla condizione originaria dell’essere

POTRAI SCOPRIRE CON QUESTO CORSO IL FANTASTICO MONDO DELL’ARMONIA

La partecipazione al corso e la seguente pratica personale consentono di accedere, a chi lo desidera, alla formazione di massaggio sonoro armonico con ALBERT RABENSTEIN

Il corso conferisce ad ogni partecipante 16 crediti formativi ECP

DATA: Sabato 28 Febbraio 2015
ORARIO: 10,00 – 18,00
SEDE DEL CORSO: Via Filippo Corridoni, 4 (Prati) – 00195 Roma

Per INFO contattare Monica Felici (fisioterapista) al 347 3624660 oppure scrivere una email a [email protected])

PRENOTAZIONE necessaria in quanto l’aula e’ a numero chiuso di partecipanti (minimo 10 massimo 15 persone)

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La fisioterapia e il taping neuromuscolare aiutano il recupero

Il Taping neuromuscolare è una nuova terapia che sfrutta la teoria Kinesiologia, secondo la quale si può attivare la cura del corpo e o di alcune sue parti, tramite il movimento dello stesso. Questa si esegue applicando i cerotti di cotone colorati che negli ultimi anni abbiamo spesso visto attaccati sulla pelle di diversi atleti sportivi professionisti. La loro applicazione però non è semplice come quella che interessa un comune cerotto; questi devono essere utilizzati seguendo alcune tecniche ben precise che s’insegnano durante i corsi di Taping. Questi, di fatto, sono eseguiti da personale qualificato e, si rivolgono a tutte quelle cfigure che intendono lavorare in ambito sportivo e in questo preciso settore: della fisioterapia.

 

Risolvere i problemi muscolari con il Taping

Il personale qualificato che ha ricevuto un attestato di professionalità nella tecnica dei Taping neuromuscolari, può di fatti lavorare nei centri sportivi che richiedono tale figura, questo ha il compito di preservare la salute degli sportivi. Molte società sportive si avvalgono di una figura professionalmente preparata in questo genere di trattamento, perché i Taping, non solo sono utili per curare alcuni disturbi muscolari, ma possono essere utilizzati anche come agenti preventivi, nel caso in cui si tratti di un soggetto che svolge attività atletica a livello professionale. In caso di disturbo e problemi muscolari, l’applicazione dei Taping neuromuscolare può rivelarsi utile per accelerare il processo di guarigione e favorire la stessa mobilità muscolare.

Inoltre, questi, tramite una specifica tecnica acquisita sempre durante i corsi di specializzazione, hanno la facoltà di correggere l’attività linfatica sanguigna. Questo è dato anche dalla particolare consistenza elastica del Taping, che con movimenti continui e oscillanti stimola il muscolo, la nervatura e i canali venosi presenti nel muscolo stesso. Questo stesso movimento oscillatorio agisce sulla parte lesa; questo ripetersi del movimento allevia la pressione dei tessuti influendo sulla riduzione del dolore. I Taping neuromuscolari possono essere richiesti anche da soggetti che hanno subito un trauma e devono seguire un percorso riabilitativo.

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Corsi di Taping Neuromuscolare per operatori professionisti

I corsi Taping neuromuscolari servono per completare la preparazione professionale di alcune figure lavorative in ambito medico. Questi si rivolgono ai medici, fisioterapisti e agli studenti di queste discipline che intendono dare un valore aggiunto alla loro qualifica in ambito lavorativo. I corsi Taping neuromuscolare perseguono l’obiettivo di insegnare ai destinatari dello stesso, di apprendere le diverse tecniche di uso dei Taping, questi cerotti di cotone muscolari che mirano alla soluzione di alcuni problemi muscolari, ma anche di postura.

Utilizzati principalmente dagli atleti, le figure professionali con attestazione di certificazione rilasciata dai corsi di Taping neuromuscolare, possono lavorare nelle società sportive, occupandosi degli atleti e della loro salute muscolare. Lo scopo del corso è di insegnare al destinatario come agire manualmente nei confronti del paziente che richiede questo genere di trattamento; la metodologia del Taping neuromuscolare è richiesta in casi d’interventi al ginocchio, quando necessità successivamente la riabilitazione. Il soggetto acquisisce la manualità importante su come gestire questo genere di problematiche, applicando i Taping nel modo corretto, nel luogo adatto e per tutto il tempo necessario.

Le competenze ottenute permetteranno al terapeuta di eliminare eventuali gonfiori, edemi e dolori e, con la giusta manualità, riuscire a far riconquistare al paziente la normale funzionalità della parte muscolare in oggetto. Generalmente i corsi di Taping neuromuscolare si distinguono in diverse fasi: c’è quella teorica, nella quale si espone la storia e la metodologia del trattamento; successivamente si passa a quella dinamica, ossia quando si insegna al soggetto a gestire con la manualità fisica l’applicazione e l’uso dei Taping neuromuscolari.

Le diverse fasi del corso riguardano le differenti applicazioni della terapia, che possono riguardare il ginocchio, anche in caso di presenza di protesi; le diverse fasi del corso si riferiscono ai diversi tempi di guarigione e riabilitazione: come agire nei primissimi giorni dopo l’intervento, come gestire la riabilitazione nei dieci giorni successivi e quella a lungo periodo, finché il paziente non ritrova la personale autonomia.

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Al via il Progetto SPARKS: pratiche somatiche, arte e creatività per un nuovo modello di cura e assistenza alle persone con disabilità

SPARKS sarà presentato a Roma martedì 5 novembre alle ore 15.00
Sala Nassirya, Senato, Piazza Madama

Interverranno: Donatella Albano, senatrice; Gloria Desideri, direttrice di Leben nuova e dei programmi formativi BMC in Italia; Thomas Greil, direttore didattico di SOMA; Maddalena Insogna, fisioterapista presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile ASL-VT.

Grazie al finanziamento dalla Comunità Europea, il progetto SPARKS (Somatic Practices, Art and Creativity for Special Needs) instaura una piattaforma internazionale di collaborazione finalizzata alla ricerca e allo scambio interculturale sulla questione dell’autoapprendimento nell’ambito della disabilità, partecipazione e qualità della vita.

Partner del progetto sono cinque organizzazioni attive nel campo dell’educazione al movimento somatico: Leben nuova (Italia), Babyfit (Slovacchia), SOMA (Francia), ArtMan (Ungheria), Embody Move Association (Regno Unito). Il gruppo di lavoro europeo comprende uno staff di circa 25 professionisti con ruoli, esperienze e competenze diversi.

Attraverso seminari e incontri periodici SPARKS mira alla definizione di metodologie innovative in grado di produrre risorse pratiche di cura applicabili in istituzioni sanitarie e contesti sociali di vario tipo. Oltre a organizzare programmi di formazione a livello professionale, i partner, ciascuno nel proprio paese, promuovono attività educative rivolte a istituzioni, comunità locali, associazioni, singole persone e gruppi.

Il lavoro si basa sull’Educazione Somatica, in particolare sul Body-Mind Centering (BMC) che, attraverso forme di conoscenza esperienziale, porta l’individuo allo sviluppo della consapevolezza corporea e al potenziamento di processi collettivi di apprendimento. Il BMC, sviluppato dalla statunitense Bonnie Bainbridge Cohen a partire dagli anni Settanta, attinge tanto dalle terapie tradizionali, le neuroscienze, la psicologia in età evolutiva e la ricerca clinica, quanto da pratiche basate sul lavoro corporeo, la danza, le arti performative e altre attività di natura artistica e creativa.

Il progetto SPARKS si inserisce in un nuovo paradigma che si va affermando nel sistema sanitario globale come “democrazia della salute”, che vede la partecipazione dei pazienti alla definizione di politiche di assistenza pubblica, oltre che di strategie di trattamento e protocolli di ricerca clinica.

Nell’arco del biennio 2013 – 2015, complessivamente, si prevede un coinvolgimento di circa 350 persone nelle attività del progetto, tra bambini e adulti disabili e loro famiglie, professionisti, operatori socio-sanitari, terapisti ed educatori che operano nel campo della cura della persona.

L’Italia è rappresentata all’interno del progetto SPARKS da Leben nuova (www.lebensnetz.it), con un team di 11 professionisti coordinati da Gloria Desideri, trainer e direttrice dei programmi formativi di educazione e terapia somatica in Italia secondo l’approccio del Body-Mind Centering. Dal 2006 ad oggi, Leben nuova ha formato 65 educatori di orientamento BMC. Di questi, 38 sono italiani e 27 provengono da Europa e USA.

Per partecipare alla conferenza stampa è necessario accreditarsi entro il 26 ottobre, comunicando dati anagrafici e documento di riconoscimento a: [email protected].

Giornalisti, fotografi ,operatori radio e tv devono accreditarsi entro il 26 ottobre presso l’Ufficio Stampa del Senato: fax 06.6706.2947 – tel. 06 67063451 –  [email protected].

Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta.

La cartella stampa completa è disponibile a questo url: http://www.lebensnetz.it/conferenza-stampa/

Ufficio stampa

[email protected]
Marinella Amato cell. 349 3181324
Federica Cannizzaro cell. 338 8573792

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Fisioterapia, esercizio e recupero funzionale prima del peggioramento dei dolori alla schiena

Chiunque abbia subito un trauma fisico è stato sottoposto ad un percorso di Rieducazione e Recupero Funzionale. La cosa migliore, tuttavia, sarebbe invece intraprendere percorsi di rieducazione funzionale prima del peggioramento dei propri problemi fisici e fastidi.

Infatti è comune alla maggior parte delle persone che fanno una vita sedentaria accusare, o al mattino appena svegli o dopo molte ore passate seduti alla postazione di lavoro, dolori alla zona lombare della schiena. All’inizio è solo un fastidio, poi inizia a peggiorare fino a diventare insopportabile da dover assumere con regolarità medicinali antidolorifici, solo quando il dolore continua a persistere fino quasi all’immobilità ci decidiamo a recarci da uno specialista, verosimilmente da un ortopedico. Il medico a questo punto ci prescriverà un percorso, appunto, di rieducazione funzionale, che con diverse sedute di fisioterapia ed esercizi ci aiuterà a superare il nostro fastidio.

La maggior parte dei dolori fisici è curabile prima che diventino insopportabili o che ci blocchino fisicamente, mentre si sta facendo un particolare movimento.

A meno che non si tratti di traumi fisici conseguenti ad incidenti o a rotture di arti per i quali è comunque necessario un percorso di rieducazione e, soprattutto, di recupero funzionale sarebbe meglio, per chi soffre di problemi posturali ed ortopedici, intraprendere un percorso rieducativo prima che il fastidio diventi una patologia da curare. Una seduta di fisioterapia o anche una lezione di ginnastica posturale può essere molto utile alla rieducazione funzionale e può correggere il problema prima che peggiori ulteriormente.

Esistono, tra l’altro, moltissimi centri specializzati in Rieducazione e Recupero Funzionale, che offrono personale altamente qualificato, medici e fisiatri specializzati in queste pratiche.

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Anziani e salute, una soluzione è la fisiokinesiterapia

La fisiokinesiterapia, chiamata anche Chinesi Terapia è uno dei più importanti rami della medicina riabilitativa e si utilizza per la cura della maggioranza delle patologie muscolo-scheletriche dovute a diversi tipi di trauma, da un incidente all’artrosi molto frequente in pazienti anziani.

L’importanza di tale terapia è dimostrata dal fatto che oggi, per aprire un ambulatorio di fisioterapia, è necessario avere un locale adibito a palestra.

La fisiokinesiterapia si utilizza per il recupero delle funzioni motorie perse per varie cause:

  • un evento traumatico (frattura o lesione muscolare)
  • una patologia ortopedica (artorsi)
  • una patologia neurologica (ictus, sclerosi multipla)
  • reumatologica (artrite reumatoide)
  • cardiovascolare (malattie coronariche)
  • respiratoria (ipovalidità da immobilizzazione)

ed è molto utilizzata anche per la riabilitazione e la cura delle cosiddette malattie dell’età, artrosi ed artriti, dolori reumatici che colpiscono gli anziani posso essere curati con la fisiokinesiterapia attraverso tecniche e metodologie che consentono di recuperare le funzioni motorie perse e di facilitare la riabilitazione dopo un evento operatorio o post-traumatico.

È molto utilizzata anche per quegli anziani che sono stati colpiti da ictus o ischemie celebrali e, con molte sedute di fisiokinesiterapia (ovviamente con le dovute differenze ed eccezioni riguardo alla gravità della malattia intercorsa) si possono produrre risultati positivi anche per pazienti che hanno subito traumi molto gravi.

Nel nostro paese ci sono centri specialistici di fisiokinesiterapia dove è molto utilizzata per la riabilitazione attraverso sia la pratica di massaggi sia di sedute ed esercizi di rieducazione cardiologica, respiratoria e motoria.

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DA UN GRANDE GRUPPO ITALIANO E’ NATA UNA GRANDE MAGNETOTERAPIA AF/BI: “MAGNETO CLINIC”

Il Gruppo PmsEuropa/GtnItalia – medical production Italy

Leader nella progettazione e produzione di elettromedicali professionali, Terapia a Biorisonanza – Elettromagnetoterapia, Elettrostimolazione, Tens Diadinamiche, Ionoforesi, Ultrasuonoterapia. Presenterà prossimamente a Milano, il Dispositivo Medico ” MAGNETO CLINIC “, un autentico gioiello in campo fisioterapico, per contrastare rapidamente ed efficacemente, ogni problema legato al dolore, alle lesioni traumatiche, ai processi infiammatori, ai problemi circolatori, allo stress.

P.M.S. Europe Group / GTN Italia

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La Magnetoterapia ad alta frequenza per Artrosi ed Osteoporosi

Sicuramente la terapia farmacologica per patologie muscolo-scheletriche di tipo degenerativo/infiammatorio rimane quella elettiva e sicuramente la più efficace nelle forme dolorose di tipo acuto. Il problema rimane aperto nelle forme croniche, nelle terapie a lungo termine, dove il farmaco presenta delle limitazioni ben precise per impieghi prolungati. Certamente un paziente artrosico non può far uso di antiinfiammatori in modo continuativo: gli effetti collaterali su fegato,reni e stomaco potrebbero essere alquanto lesivi ed è per questo che è sempre necessario il controllo medico, evitando autoprescrizioni da parte del paziente. Tra le terapie alternative al farmaco antiinfiammatorio può rivelarsi utile l’impiego della Magnetoterapia ad alta frequenza e bassa intensità, sempre che le apparecchiature siano sempre certificate dal Ministero della Salute ed accompagnate da lavori clinici ben chiari e precisi nel tipo di indicazioni.

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CURARE L’ARTROSI E L’OSTEOPOROSI CON LA MAGNETOTERAPIA AD ALTA FREQUENZA

Molto spesso problematiche dolorose dovute ad artrosi ed artriti, creano seri disagi personali e l’uso continuativo di farmaci antiinfiammatori porta ad effetti collaterali indesiderati. Oggi esiste la Medicina Alternativa al farmaco, tra cui spicca l’uso della Magnetoterapia ad alta frequenza e bassa intensità, che riesce molto bene a contrastare forme di patologie dolorose di tipo muscolo-scheletrico come Artrosi ed Osteoporosi senza incorrere in effetti indesiderati gravi. La Magnetoterapia è una terapia fisica che richiede sempre e comunque il controllo da parte di un Medico.

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