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Il valore della biblioteca dall’antichità ai giorni nostri: l’articolo di Federico Motta Editore

Lo scrittore Umberto Eco, che ha collaborato con Federico Motta Editore nella realizzazione di opere di grande prestigio, decise di porre una biblioteca al centro del suo romanzo “Il nome della rosa”. In un articolo pubblicato di recente, la Casa Editrice racconta come la biblioteca si sia evoluta nel corso del tempo.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: la nascita delle biblioteche come tesori di conoscenza

Oggi il valore delle biblioteche è universalmente riconosciuto. A favorire la loro affermazione come patrimoni culturali enormi sono state pure alcune grandi figure del panorama culturale come Umberto Eco. Collaboratore storico di Federico Motta Editore, lo scrittore e semiologo possedeva una collezione di circa 30mila volumi moderni e oltre 1.200 libri rari e antichi. La raccolta dei libri e la costruzione di “tesori della conoscenza” è in realtà una pratica tutt’altro che recente. Basti pensare che le prime collezioni risalgono addirittura ai tempi dei Babilonesi. Nella Grecia antica le biblioteche erano già alquanto famose: è nota la storia che Pisistrato ne fece fondare una ad Atene nel VI secolo a.C. Distrutta più volte, la biblioteca di Alessandria d’Egitto è forse la più celebre della storia. A Roma, invece, erano soprattutto le biblioteche private a godere di maggior prestigio: quelle di Attico e Lucullo sono le più conosciute.

Federico Motta Editore: la biblioteca in epoca moderna e contemporanea

Come tutti sapranno, la crisi dell’impero romano portò con sé profondi cambiamenti nella cultura dell’epoca che interessarono anche le biblioteche. Nel Medioevo latino, queste iniziarono a diffondersi principalmente nei monasteri, dove venivano considerate come luoghi in cui conservare il sapere del passato. Le prime biblioteche laiche nacquero, invece, durante il Rinascimento e al loro interno i libri venivano legati agli scaffali con una catena, allo scopo di impedire i furti. Con l’avvento della biblioteconomia, nel XX secolo le biblioteche hanno poi subito una radicale trasformazione. Accompagnate da innovatori come Federico Motta Editore in un percorso verso il multimediale, oggi sono diventate anche digitali. Pur riconoscendo l’utilità di questa nuova forma, i bibliofili concordano sul fatto che le biblioteche fisiche continuano a conservare un fascino e un valore, storico e culturale, ineguagliabili.

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Federico Motta Editore: Maurizio Costanzo e la storia della televisione italiana

Con la recente scomparsa di Maurizio Costanzo, volto noto e familiare del piccolo schermo, se ne va non solo un grande giornalista, ma anche un innovatore che ha contribuito a ridefinire il panorama televisivo del nostro Paese. È proprio alla storia della televisione italiana che Aldo Grasso ha dedicato il suo saggio pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore: la storia della televisione

Giornalista, conduttore tv, autore e sceneggiatore, Maurizio Costanzo ha contribuito al rinnovamento dei generi televisivi: è stato il primo a dirigere un telegiornale prodotto da una televisione privata e ha inoltre contribuito a consolidare il format del talk show, portando sullo schermo personaggi di spicco della cultura, della politica e dell’intrattenimento. Ma quando nasce la televisione? Come ricorda il saggio La televisione edito da Federico Motta Editore, la prima trasmissione televisiva fu trasmessa negli Stati Uniti il 30 aprile del 1939: in occasione dell’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale di New York, l’emittente radiofonica NBC mandò in onda i discorsi del presidente Theodore Roosevelt e di Fiorello La Guardia, Sindaco di New York. All’epoca il numero di televisori presenti nell’area metropolitana della Grande Mela raggiungeva circa 200 unità: erano perlopiù dirigenti della NBC o miliardari a possederli. Alcuni monitor collocati in luoghi pubblici, come le vetrine dei grandi magazzini, consentivano ai passanti di curiosare. Quello stesso strumento, sottolinea Federico Motta Editore, trasformò la comunicazione nel Novecento.

Federico Motta Editore: i cambiamenti in Italia

E nel nostro Paese? A metà degli anni ‘50, per la precisione il 3 gennaio 1954 alle 14:30, la RAI tramesse il suo primo programma, Arrivi e Partenze. A differenza degli Stati Uniti, dove le emittenti televisive erano gestite da privati, in Italia il ruolo dello Stato nell’industria televisiva era predominante. Tuttavia, ricorda il saggio edito da Federico Motta Editore, gli anni ‘70 segnarono l’avvento delle prime televisioni commerciali. Tra queste prime emittenti si contano Telebiella, Telediffusione Italiana Telenapoli e Telemontecarlo, che trasmetteva dal vicino Principato di Monaco. La vera svolta arriva negli anni ‘80: il gruppo Fininvest fa il suo ingresso nel settore televisivo dando vita ai primi network e consolidando negli anni ‘90 il duopolio RAI – Mediaset. È in questo contesto che Mediaset lancia alcuni dei suoi programmi più celebri, tra cui la Ruota della fortuna, Striscia la notizia e il Maurizio Costanzo Show. La televisione italiana, sottolinea ancora Federico Motta Editore, cambiava così volto, portando una fetta importante della programmazione verso i programmi contenitori.

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Federico Motta Editore, la storia di uno dei capisaldi dell’Editoria italiana

Fondata nel 1929 come “Cliché Motta”, Federico Motta Editore opera da oltre 90 anni nell’Editoria italiana. Una storia di passione, successi e innovazione.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore, dalla riproduzione fotomeccanica all’Editoria italiana

La storia del Gruppo Editoriale Federico Motta Editore ha inizio nel 1929 nel mondo della riproduzione fotomeccanica. Intorno agli anni ’80, scelte piuttosto lungimiranti consentirono al suo fondatore Federico Motta di indirizzare l’allora “Cliché Motta” verso l’attività editoriale dando così vita a quello che oggi è riconosciuto come uno dei capisaldi dell’Editoria nazionale. Fu la stampa dei fumetti a consentire l’esordio della Casa Editrice in questo nuovo mondo in cui consolidò la propria presenza grazie alla pubblicazione della prima Enciclopedia Motta. Se inizialmente l’Enciclopedia in fascicoli trovò spazio nelle edicole, successivamente iniziò a essere distribuita attraverso la vendita diretta entrando così nelle case degli italiani e diventando un’opera iconica per le famiglie. Rispecchiando i principi di qualità, autorevolezza e tradizione, Federico Motta Editore riuscì pertanto ad affermarsi nel panorama editoriale nazionale offrendo un’offerta culturale sempre più ampia.

Federico Motta Editore, una costante attenzione all’innovazione

Un forte orientamento innovativo guida da decenni la filosofia della Casa Editrice Federico Motta Editore che offre ai propri clienti prodotti culturali autorevoli, di qualità e sempre al passo con i tempi. Sono numerose le proposte innovative e le tecnologie digitali presentate nel corso degli anni. Dal Sonobox, strumento multimediale nato negli anni ’80 per la lettura audio dei testi di Storia Contemporanea dell’Enciclopedia, alla prima enciclopedia multimediale, opera che accompagnava i volumi con floppy disk, CD-ROM, videocassette e Tavole Transvision. È la fine degli anni ’90: con l’arrivo di Internet, la Casa Editrice si dedica a una serie di progetti di editoria digitale come mottaformazione.it e l’Enciclopedia Motta con Internet TV. Da oltre 90 anni Federico Motta Editore si distingue per la qualità, confermata da importanti riconoscimenti quali l’Ambrogino d’Oro (1980) e il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (2004).

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Il saggio edito da Federico Motta Editore sulla scoperta dei virus

La scoperta dei virus e la nascita dell’immunologia: Federico Motta Editore approfondisce il tema attraverso il saggio “Sviluppo e difese dell’organismo” di Gilberto Corbellini, pubblicato sull’Età moderna.

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Federico Motta Editore: virus, dalla loro scoperta al Covid-19

Oggi, a oltre due anni dallo scoppio della pandemia da Covid-19, il virus, seppur mutato, continua a circolare tra la popolazione. Il mondo dei virus e il suo studio rappresentano argomenti scientifici di grande interesse. Gli esperti hanno tuttavia iniziato ad approfondire il tema soltanto in tempi recenti. Anche se è solo da poco più di un secolo che si studiano i virus, sono ragguardevoli i progressi raggiunti in pochi anni. A ripercorrere le tappe principali di questo percorso è il saggio “Sviluppo e difese dell’organismo” di Gilberto Corbellini, pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore. In questo approfondimento la Casa Editrice ripercorre la storia dei virus a partire dalle prime scoperte. Già in passato il processo di immunizzazione naturale era noto agli scienziati che però non conoscevano le cause e i meccanismi di trasmissione delle malattie. Il primo traguardo, ricorda Federico Motta Editore, arriva nel 1776 quando Edward Jenner diffuse in Inghilterra il vaccino contro il vaiolo, ricavato da bovini infetti. L’esistenza dei virus rimase sconosciuta fino al 1898: quell’anno Martinus Willem Beijerinck riuscì a isolare il virus del mosaico, più piccolo ancora di un batterio.

Federico Motta Editore, quando nacque l’immunologia?

L’immunologia nacque a fine Ottocento, ma – come riportato da Federico Motta Editore – vide il suo massimo sviluppo durante il Novecento grazie al contributo del chimico francese Louis Pasteur, oggi considerato il padre della moderna microbiologia. Approfondendo i temi dell’immunizzazione indotta dai vaccini, suppose che gli individui potessero diventare immuni a una malattia dopo un contatto con un agente patogeno non letale. È così che nel 1879 Pasteur scoprì che i germi patogeni attenuati potevano essere impiegati per immunizzare i pazienti. Alle scoperte del chimico francese si aggiunsero poi anche quelle di Elie Mechnikov, il quale per primo intuì che la risposta attiva dell’organismo agli agenti patogeni induceva all’immunizzazione. Non solo, negli anni Novanta gli studi di Paul Ehlrich portarono inoltre alla scoperta di anticorpi e antigeni.

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Federico Motta Editore sulla perdita della memoria: la lezione di Umberto Eco

Federico Motta Editore si rivolge alle generazioni presenti e future per trasmettere loro il valore che la memoria racchiude in sé e lo fa riportando alla luce la lezione tenuta da Umberto Eco sul tema durante l’assemblea generale dell’ONU.

Federico Motta Editore

Federico Motta Editore riporta alla memoria il discorso di Umberto Eco

“Il problema che entra in gioco – spiegava Umberto Eco nel suo discorso di apertura all’assemblea generale dell’ONU del 2013 – è che nessuna civiltà (nel senso antropologico della parola, intesa come sistema di idee scientifiche e artistiche, miti, religioni, valori e abitudini quotidiane) può sussistere e sopravvivere senza una memoria collettiva”. In quell’incontro del 21 ottobre 2013 veniva affrontato il tema “Contro la perdita della memoria”, scelto partendo da un interrogativo che iniziava a pesare sulla collettività, ovvero: la civiltà sta andando incontro a una perdita della memoria? Federico Motta Editore è tornata sulla questione ricordando le parole del filosofo e scrittore, il quale sottolineava l’importanza della memoria: “Le società hanno sempre fatto affidamento sulla memoria per preservare la loro identità, a partire dal vecchio che, seduto sotto un albero, raccontava storie sullo sfruttamento dei suoi antenati e sul mito fondatore della tribù”.

La correlazione tra memoria e identità illustrata da Federico Motta Editore

Perché quindi è importante non cancellare la memoria? “Quando un qualche atto di censura spazza via una parte della memoria di una società, questa società attraversa una crisi di identità”, commentava Umberto Eco. La memoria può pertanto essere considerata come una parte complementare dell’identità stessa, senza la quale la seconda entrerebbe in crisi. La Casa Editrice sottolinea come questi due aspetti, così fondamentali e profondi dell’essere umano, non possono fare altro se non procedere di pari passo. Per “preservare la propria identità”, la civiltà deve però compiere un ulteriore passo, “non deve solo comportarsi come un archivio di informazioni, ma anche come un filtro”, tenendo sempre a mente che “filtrare non significa cancellare”. Opinione condivisa anche da Federico Motta Editore: senza la memoria neanche il progresso sarebbe possibile: tutti gli innovatori sono partiti dal lascito dei loro predecessori.

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Federico Motta Editore in una poesia pubblicata sul “Corriere della Sera”

“Dall’inizio di questa clausura – scrive Michele De Luca – ho inviato quotidianamente ad un certo numero di conoscenti una newsletter. L’ultima è dedicata a Milano. Ne è venuta fuori questa poesia, che spero piaccia ai lettori di ITALIANS. Con la speranza di vedere presto un lumicino in fondo a questo tunnel”. Nel testo c’è anche un omaggio a Federico Motta Editore.

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Federico Motta Editore tra i simboli che hanno fatto la storia di Milano

La poesia, che in realtà era stata pensata come una lettera aperta, è una dedica di Michele De Luca alla città di Milano, pubblicata sulle pagine online del “Corriere della Sera”, all’interno del blog ITALIANS di Beppe Severgnini. Nella serie di icone e avvenimenti storici menzionati dall’autore che hanno reso unica Milano compare lo storico marchio dell’Editoria italiana Federico Motta Editore. Tra gli eventi di maggiore rilevanza nella storia milanese vengono ricordate ad esempio le cinque giornate, ma sono fondamentali anche gli artisti e gli intellettuali che al loro tempo dedicarono opere al capoluogo lombardo, come Alessandro Manzoni che vi si ispirò per “I Promessi Sposi”. Nella Milano di oggi, così come in quella di ieri, sono soprattutto i luoghi però a conferire ad una città il proprio carattere, rendendola unica e inconfondibile: ecco allora spuntare i nomi dei grandi teatri come La Scala e il Piccolo, quelli dei luoghi iconici come i Navigli e Piazza Fontana, e persino quelli dei famosi atenei milanesi (l’Università Bocconi, l’Università Bicocca e l’Università Statale).

L’omaggio a Federico Motta Editore

Con la sua lunghissima storia, risalente alla Milano degli anni ’30, l’evoluzione di Federico Motta Editore si interseca con quella della città e la sua presenza è impressa nella memoria dei milanesi interessati al settore dell’Editoria e alla cultura. Nella poesia l’autore scrive: “Quando penso Milano penso Piazza Fontana, Corso Sempione, Van Wood che canta in via Montenapoleone la Federico Motta in via Branda Castiglioni”. La Casa Editrice, nata il 14 gennaio 1929 come una ditta specializzata nella riproduzione fotomeccanica, sorse su iniziativa di Federico Motta che iniziò la sua attività commerciale proponendo la sua prima opera enciclopedica in edicole, per raggiungere le famiglie di tutta Italia. Grazie ad una spiccata sensibilità per l’innovazione e a un’estrema attenzione per la qualità, Federico Motta Editore si è quindi affermata nel tempo come un punto saldo dell’Editoria italiana ed è ancora oggi riconosciuta come sinonimo di autorevolezza e tradizione.

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Federico Motta Editore: simbolo di qualità e autorevolezza

Tra le più importanti Case Editrici italiane, Federico Motta Editore è oggi un vero e proprio punto di riferimento della nostra Editoria.

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Come e quando nasce Federico Motta Editore

La nascita della Casa Editrice risale al gennaio del 1929, sotto il nome di “Cliché Motta”, quando Federico Motta decise di mettere in piedi un’impresa specializzata nella riproduzione fotomeccanica. Le porte dell’Editoria vengono varcate grazie alla stampa di alcuni dei maggiori fumetti dell’epoca, a cui segue la pubblicazione negli anni ’50 della prima edizione dell’Enciclopedia Motta, suddivisa in fascicoli venduti settimanalmente in edicola. Nel 1954 Federico Motta Editore lascia l’edicola come canale distributivo ed entra direttamente nelle case di milioni di italiani. Nel corso degli anni, e con Anselmo e Virginio Motta che subentrano al padre, la proposta editoriale si arricchisce di volumi ed opere specialistiche che trattano di medicina, psicologia, botanica, geologia e zoologia. È infine negli anni ’80 che nasce finalmente il Gruppo Editoriale Motta.

Federico Motta Editore offre da sempre qualità e innovazione

Da quando ha iniziato la sua attività, Federico Motta Editore ha sempre fatto dell’innovazione e della qualità le principali linee guida del suo operato, permettendo di fatto al marchio di affermarsi e di conseguire numerosi riconoscimenti. Tra questi: il premio Pirelli InterNETional Awards nel 2007, il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2004 e l’Ambrogino d’Oro nel 1980. La Casa Editrice, inoltre, non ha mai smesso di stare al passo con le nuove tecnologie, a partire dal Sonobox degli anni ’80, passando per i CD-ROM e le Tavole Transvision degli anni ’90 e infine con i progetti che coinvolgono il web, come l’Enciclopedia Motta con Internet TV, Internet Motta Club e mottaformazione.it. La qualità e l’autorevolezza di Federico Motta Editore sono altresì avvalorate dalle tante collaborazioni con autori come Umberto Eco e realtà di fama mondiale come ad esempio la Disney.

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Esposizioni universali: il saggio di Federico Motta Editore ripercorre le tappe principali

Dai Salon de beaux-arts et manifactures a Expo 2020: il saggio “Le Esposizioni universali” di Vittorio Marchis, pubblicato su “Historia” di Federico Motta Editore, ripercorre le tappe più importanti di questi grandi eventi.

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Federico Motta Editore: il fenomeno sociale delle Esposizioni universali

Organizzate fin dal XVIII secolo, le Esposizioni universali rappresentano oggi una vetrina mondiale per pubblicizzare e valorizzare le eccellenze dei Paesi partecipanti. Il saggio “Le Esposizioni universali” di Vittorio Marchis, pubblicato su “Historia” di Federico Motta Editore, ripercorre la storia di questi eventi nati in Francia come Salon de beaux-arts et manifactures e che successivamente, con l’Impero napoleonico, sono diventate un fenomeno sociale. “Inizialmente legate a singole realtà territoriali nel 1851 il fenomeno diviene internazionale e, da occasione per promuovere l’innovazione tecnologica e di prodotto, le Esposizioni universali diventano un modo per perpetuare e diffondere un modello di progresso che acquista anche valenze politiche, artistiche e culturali”. Come ricorda il saggio edito da Federico Motta Editore, lo scopo di questi eventi, inizialmente di carattere nazionale, era la promozione di prodotti locali legati all’industria e all’artigianato. A Milano le Esposizioni vennero organizzate ogni anno dal 1806 al 1813, mentre a Torino nel 1805, nel 1811 e nel 1812.

Federico Motta Editore: da Londra 1851 a Dubai 2020

La prima Esposizione universale fu realizzata a Londra nel 1851: per l’occasione, a Hyde Park, fu installato il Crystal Palace, la gigantesca struttura progettata dal botanico e costruttore di serre Joseph Paxton. A partire da allora, come ricorda il saggio di Federico Motta Editore, queste manifestazioni furono organizzate in tutte le più importanti città come Parigi, Vienna, New York, Philadelphia e Chicago. Nel 1889, per l’evento che sancì l’inizio del Novecento, è stata invece inaugurata la Tour Eiffel, il clou dell’Esposizione di Parigi che ancora oggi attira milioni di visitatori da tutto il mondo. Nel corso degli anni, le Esposizioni universali non hanno celebrato soltanto i progressi tecnici, ma hanno permesso anche di esaltare le opere di grandi architetti, artisti e designer. Dopo l’Expo di Milano del 2015, Dubai, capitale dell’omonimo emirato, ospita l’Expo 2020 (dal primo ottobre 2021 fino al 31 marzo 2022).

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La Germania verso una nuova fase politica: Federico Motta Editore sulla storia del Paese

Mentre la Germania si prepara ad una nuova fase politica, la Casa Editrice Federico Motta Editore ripropone i saggi dell’Età moderna a cura di Umberto Eco che ripercorrono la storia moderna del Paese, dalla Seconda Guerra Mondiale ai giorni nostri.

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Federico Motta Editore: da die Stunde Null alla caduta del muro

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale i tedeschi non possono che accettare la sconfitta e reinventarsi un futuro. Per questo motivo, si ricorda nei saggi di Federico Motta Editore che il 1945 rappresenta per i tedeschi un nuovo inizio, ribattezzato in tedesco die Stunde Null, l’ora zero della storia tedesca. Finita la guerra la Germania viene divisa in due: da un lato la Repubblica Democratica Tedesca (DDR), controllata dai sovietici, e dall’altro la Repubblica Federale Tedesca (BRD), sotto il controllo di Stati Uniti e forze alleate. Quando la Russia viene esclusa dalla conferenza di Londra, i sovietici interrompono tutte le comunicazioni con Berlino Ovest e la Germania Ovest. La situazione precipita definitivamente nell’agosto del 1961 quando la DDR erige sbarramenti provvisori per dividere Berlino Est da Berlino Ovest e fermare l’esodo iniziato anni prima. Nasce quindi il muro di Berlino, rimasto in piedi per 28 anni e infine abbattuto nel 1989.

Federico Motta Editore: tutti i cancellieri della Germania

La caduta del muro di Berlino costituisce un’altra tappa fondamentale nella storia della Germania, che viene finalmente unificata. Il Primo Cancelliere della Germania unita è stato Helmut Kohl, in carica dal 1° ottobre 1982 al 27 ottobre 1998. Come si riporta nei saggi editi da Federico Motta Editore, il suo successore è il socialdemocratico Gerhard Schröder, il quale ha mantenuto la carica dal 1998 al 2005. Alle elezioni federali del 2005 viene invece eletta Angela Merkel. Il suo cancellierato è al momento il secondo più lungo della Germania, dopo quello di Helmut Kohl durato 16 anni e 26 giorni. Nel corso di questi 16 anni, la Cancelliera ha dovuto fronteggiare un insieme di questioni politiche, sociali ed economiche derivanti ancora dall’unificazione. Dopo essere stata per tanto tempo una figura portante all’interno dell’Unione Europea, Angela Merkel dice addio alla sua carica da Cancelliera e lascia il posto al prossimo capo di Governo.

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Il saggio sul postmoderno di Gaetano Chiurazzi per Federico Motta Editore

Nel saggio di Gaetano Chiurazzi, pubblicato ne La Filosofia a cura di Umberto Eco e Riccardo Fedriga, edito da Federico Motta Editore, si discute del concetto di postmodernità.

Federico Motta Editore

Il dibattito sul postmoderno nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore

Partendo dalle considerazioni di Jean-François Lyotard, il Professore di Filosofia Gaetano Chiurazzi incentra il suo saggio proprio sulla corrente filosofica del postmoderno. Con tale termine in genere ci si riferisce alla condizione antropologica e culturale che si è andata ad affermare dopo la crisi, e quindi la fine, della modernità nelle società del capitalismo. Come riporta il professore nello scritto edito da Federico Motta Editore, fu proprio il filosofo francese a introdurre il concetto di postmoderno nel dibattito filosofico e culturale, menzionandolo nel 1979 nell’opera La condition postmoderne, in cui si parlava degli effetti che i nuovi mezzi informatici avrebbero avuto sul sapere.

Il postmoderno italiano in una delle figure chiave di Federico Motta Editore: Umberto Eco

La fine della modernità arriva anche in Italia, essendo legata soprattutto ad eventi come le guerre mondiali e l’avvento dell’informatica. Con essa la corrente del postmoderno si diffonde nel Bel Paese, trovando una delle sue massime espressioni in Umberto Eco, figura fondamentale nella storia di Federico Motta Editore (e non solo). Lo scrittore alessandrino è infatti il creatore di un capolavoro del postmodernismo italiano: Il nome della rosa. Un romanzo risalente al 1980 in cui l’autore fa convergere con maestria generi diversi, inserendo di tanto in tanto citazioni nascoste. È soprattutto nel paragrafo dal titolo Il Postmoderno, l’ironia, il piacevole, che Umberto Eco prova a dare una definizione a “postmoderno”, affermando che “post-moderno è un termine buono à tout faire” e sostenendo che “ogni epoca ha il proprio post-moderno” in quanto “il passato ci condiziona, ci sta addosso, ci ricatta”, per cui il postmoderno starebbe ad indicare la fine di una visione lineare e progressiva delle cose.

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Federico Motta Editore: ripercorriamo le principali tappe della storia della biomedicina

Autorevolezza, qualità, innovazione: sono le caratteristiche che hanno consentito a Federico Motta Editore di diventare un simbolo dell’Editoria milanese. Tra i saggi pubblicati, vi è anche quello di Gilberto Corbellini dedicato alla storia della biomedicina.

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Federico Motta Editore: alla scoperta della biomedicina

“La Vita in laboratorio” è un saggio pubblicato da Federico Motta Editore ad opera dell’epistemologo Gilberto Corbellini. Nel testo sono riepilogate le principali fasi che riguardano la scoperta di nuovi metodi di studio per la materia vivente. Con l’epidemia da Covid-19 si è reso ancor più evidente quanto sia fondamentale la scienza, in particolare quelle biomediche, che riuniscono in sé biologia, chimica, fisica e altre branche di studio. La biomedicina getta le sue radici nel 1800. Nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore si parte infatti da Lavoisier, che per primo ipotizzò delle relazioni chimiche negli organismi viventi. Mulder in seguito utilizzò per primo il termine “proteine”: era il 1839. Risale allo stesso secolo anche la scoperta degli enzimi. Pasteur invece fonda, di fatto, le basi della moderna microbiologia. Corbellini ricorda inoltre il lavoro di Ernst Felix Hoppe-Seyler, che inventa il termine “biochimica”. Allo stesso tempo, anche la fisiologia sperimentale stava affrontando un periodo importante di sviluppo, diventando definitivamente una disciplina alla base di altre scienze come la patologia o la farmacologia.

Federico Motta Editore: un simbolo di autorevolezza e qualità

Autorevolezza e tradizione: sono questi i tratti distintivi che da sempre caratterizzano Federico Motta Editore, una Casa Editrice simbolo di Milano. Le attività svolte sono state riconosciute dai principali organi istituzionali e la Casa Editrice si è aggiudicata certificazioni importanti come il Premio Cenacolo e l’Ambrogino d’Oro. La qualità delle pubblicazioni si è raggiunta anche grazie alle collaborazioni con autori di fama internazionale. Il prof. Umberto Eco ha partecipato alla realizzazione delle opere della collana Historia – La grande storia della civiltà europea: l’Antichità, il Medioevo e l’Età Moderna, per una collaborazione durata più di dieci anni. Altri nomi illustri che hanno lavorato con Federico Motta Editore sono ad esempio Margherita Hack, Mario Tozzi e Angelo Lombardi. La Casa Editrice si è contraddistinta per una forte propensione all’innovazione: negli anni ha deciso di accompagnare ai suoi testi strumenti diversi come le tavole transvision, il sonobox, le videocassette e il CD-Rom.

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Federico Motta Editore, Historia: approfondimento sulla letteratura dell’Ottocento

Le radici della “cultura di massa” e del rapporto lettore-autore come lo conosciamo oggi vanno ricercate nell’Ottocento: come spiegato da Ezio Raimondi nel saggio dedicato e pubblicato da Federico Motta Editore in Historia, tutto ha inizio con i feuilleton o romanzi d’appendice.

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Federico Motta Editore: le origini della “cultura di massa”

L’Ottocento è un secolo di profonde trasformazioni che ha segnato la vita sociale e culturale dei cittadini europei, apportando cambiamenti che si sono protratti fino al giorno d’oggi. Come sottolineato anche nel saggio di Ezio Raimondi, pubblicato in Historia da Federico Motta Editore, è l’epoca in cui la fiducia tipica dell’Illuminismo viene a declinare: la ragione e l’adesione ai modelli letterari del classicismo lasciano posto a una realtà più inquieta e ricca di turbamenti. Il Romanticismo genera una nuova sensibilità, che si concentra su temi profondi come i misteri della natura e l’inconscio: il sogno, il fantastico, il folklore, i sentimenti, l’infanzia diventano così argomenti da approfondire e ai quali dedicarsi. Nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore si analizzano tali trasformazioni per giungere all’origine di quella che noi chiamiamo “cultura di massa”, un fenomeno che ha le sue radici proprio nell’Ottocento.

Federico Motta Editore: l’approfondimento sui romanzi d’appendice

Il testo pubblicato da Federico Motta Editore ad opera di Ezio Raimondi sottolinea come anche a livello sociale nell’Ottocento si verifichi la nascita di una nuova classe borghese, che chiede a gran voce una rivoluzione nel mondo della letteratura. Il ruolo dell’intellettuale e dell’artista in generale deve essere rivisto per adattarsi ad un pubblico in continua crescita, che desidera storie appassionanti per evadere dalla realtà, personaggi profondi nei quali immedesimarsi e vicende interessanti delle quali poter discutere nei caffè. I giornali iniziano a pubblicare recensioni: nasce così l’industria culturale, che spinge i letterati a fare i conti con le esigenze del nuovo mercato. La “cultura di massa” deriva proprio da questo periodo storico utile per approfondire l’avvento dei romanzi d’appendice o feuilleton. Questo genere letterario tipico ottocentesco viene ben analizzato da Federico Motta Editore in alcuni saggi contenuti nell’opera Historia

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Corsi di inglese per studenti di elementari e medie: il progetto di Federico Motta Editore

Federico Motta Editore è una realtà milanese attiva nell’Editoria dal 1929, nota per aver creato la prima Enciclopedia italiana a fascicoli.

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Federico Motta Editore: l’offerta per le elementari

Fin dalla sua nascita, Federico Motta Editore ha sempre mostrato una particolare attenzione per le innovazioni tecnologiche. Durante gli anni della sua lunga attività, ha introdotto novità quali il Sonobox e la prima Enciclopedia Multimediale. La Casa Editrice è stata pioniera anche per quanto riguarda la diffusione della lingua inglese tra i più piccoli. Per gli studenti delle scuole elementari ha infatti ideato “English Motta Junior”, un corso che ha offerto un approccio diretto della lingua. Seguendo le vicende e i racconti della protagonista Alice, una mela rossa, i bambini avevano la possibilità di accedere a quattro sezioni: storie (con canzoni, fiabe e filastrocche), regole (per imparare la grammatica), parole e giochi. Quest’ultima la più all’avanguardia per i tempi: il team di Federico Motta Editore aveva infatti sviluppato diverse attività da fare con il PC, aiutando così i più piccoli ad acquistare dimestichezza con gli strumenti più innovativi.

Federico Motta Editore: i moduli per le medie

In seguito Federico Motta Editore ha coinvolto nel suo progetto anche gli studenti delle scuole medie, creando “English Motta Junior II”. Un corso, attraverso sei moduli da quattro unità ciascuno, che stavolta vede protagoniste le avventure animate di James e Gary, due fratelli gemelli nati in un paesino di fanstasia di nome Waderush. Anche qui la Casa Editrice ha anticipato i tempi, introducendo diverse modalità per partecipare attivamente alla lezione: ad esempio al video in lingua era possibile aggiungere la visualizzazione dei sottotitoli in lingua originale e infine anche attivare la traduzione dei dialoghi a margine dello schermo. Grazie ai suoi corsi in inglese, la realtà milanese ha permesso a bambini e adolescenti di apprendere una nuova lingua senza escludere il divertimento, avvicinandoli alle nuove tecnologie, già alla fine degli anni ’90. Mettere al servizio i nuovi strumenti di ogni epoca per diffondere il sapere è una delle mission principali di Federico Motta Editore.

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Federico Motta Editore: la nascita dell’UE nel saggio firmato da Eugenio Capozzi

Il sogno di una democrazia continentale e i primi passi verso l’integrazione europea nel saggio di Eugenio Capozzi che Federico Motta Editore ha pubblicato all’interno de L’Età Moderna.

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Federico Motta Editore: pubblicato in L’Età Moderna il saggio di Eugenio Capozzi sulla nascita dell’Unione Europea

Riflettere oggi sul valore dell’integrazione europea è quanto mai importante, anche in virtù del ruolo che l’Unione Europea è chiamata a ricoprire nell’arginare le criticità che l’emergenza sanitaria ed economica legata al Coronavirus sta causando in tutto il mondo. In "Integrazione europea", saggio di Eugenio Capozzi che Federico Motta Editore ha pubblicato in L’Età Moderna, si riflette sulla reale necessità di una unione politica dell’Europa. Per coglierne l’importanza, è opportuno infatti ripercorrerne l’origine focalizzandosi anche sugli intenti e sui valori che ne hanno permeato la crescita. Le prime idee di sinergia tra Paesi nascono nel Settecento, con l’Illuminismo. Ideali fino ad allora utopici che riemergono prepotentemente nel Novecento, in seguito allo scoppio dei conflitti mondiali. Figure di spicco come Luigi Einaudi, Winston Churchill e Charles De Gaulle sono state fondamentali nel concretizzare ragionamenti allora utopici in vere e proprie correnti di pensiero a sostegno di una integrazione europea. Al termine della Seconda Guerra mondiale, Italia, Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo fondarono nel 1951 la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio): da quel primo nucleo si svilupperà l’Unione Europea. L’Età Moderna è la prima grande opera curata da Umberto Eco per Federico Motta Editore.

Federico Motta Editore: dal 1929 all’insegna della qualità e dell’innovazione

Simbolo di cultura, autorevolezza e qualità, Federico Motta Editore si è affermata storicamente nel cuore della città di Milano: la Casa Editrice fu fondata nel 1929 con il nome di "Cliché Motta". I settori di maggiore interesse spaziavano dalle Enciclopedie all’editoria per ragazzi (MottaJunior), dalle collane di architetture e arte alle riviste di moda. L’innovazione è da sempre la carta vincente di Federico Motta Editore, che si è impegnata negli anni per sfruttare strumenti all’avanguardia che accompagnassero le opere e le rendessero ancor più complete e fruibili. Non sono mancate collaborazioni di spicco con musei nazionali e internazionali, con enti, quotidiani e personalità riconosciute a livello mondiale (Umberto Eco, Margherita Hack, solo per citarne alcuni). La Casa Editrice ha sviluppato partnership e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, Ministero dell’Istruzione, Disney, Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera e molti altri.

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“Milano per Me”: Michele De Luca annovera Federico Motta Editore tra i simboli della città

Fondata nel 1929, Federico Motta Editore, con i suoi oltre novant’anni di storia, è tra i simboli dell’editoria milanese. Michele De Luca ha menzionato la Casa Editrice nella sua lettera aperta al “Corriere”, un’ode alla città lombarda e alla sua ripartenza dopo l’epidemia di Coronavirus.

Federico Motta Editoria

Federico Motta Editore tra i simboli di Milano

Lo storico marchio milanese Federico Motta Editore è citato tra i principali simboli che hanno fatto la storia della cultura e dell’editoria del capoluogo lombardo. Il “Corriere della Sera” infatti ha pubblicato nel blog “ITALIANS”, curato da Beppe Severgnini, una lettera aperta che è più che altro una poesia dedicata all’amore per questa grande città, fatta di storia, di luoghi e di civiltà. La poesia, scritta da Michele De Luca, cita i simboli e gli avvenimenti principali legati a Milano, tra storia, letteratura e luoghi simbolo. Il testo vuole essere un messaggio di amore e speranza per un futuro più luminoso, dopo i difficili mesi che la città sta affrontando in seguito alla pandemia. “Quando penso Milano”, scrive l’autore, “penso Piazza Fontana Corso Sempione, Van Wood che canta in Via Montenapoleone la Federico Motta in Via Branda Castiglioni”. Con oltre novant’anni di storia, Federico Motta Editore entra così di diritto nella comune memoria dei milanesi e di chi ha conosciuto Milano interessandosi alla sua storia e alla sua cultura. Tra i premi ricevuti degni di menzione, si ricordano il premio Pirelli InterNETional Awards (2007) e l’Ambrogino d’oro assegnato nel 1980.

Federico Motta Editore: la storia della Casa Editrice

Fondata il 14 gennaio 1929 con il nome di “Cliché Motta”, Federico Motta Editore è una Casa Editrice simbolo di autorevolezza e innovazione. I settori di interesse non si limitano alle Enciclopedie, ma spaziano tra editoria per ragazzi (con il marchio Motta Junior) e collane di architettura, riviste di moda e libri d’arte e fotografia. La ricerca di nuovi strumenti per stare al passo con i tempi è parte fondamentale della storia dell’editore: dalle Tavole Transvision al Sonobox, dalle videocassette ai CD-ROM fino all’utilizzo di Internet, Federico Motta Editore ha sempre colto a pieno le rivoluzioni in arrivo. A conferma della qualità e dell’autorevolezza delle opere pubblicate, la Casa Editrice ha collaborato con esperti di fama internazionale quali Umberto Eco e Margherita Hack. Ha avviato partnership con enti rilevanti quali Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, il Ministero dell’Istruzione, Disney, il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera o l’Espresso.

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Federico Motta Editore: nel ‘700 i primi cambiamenti sulla concezione della donna

"Età Moderna" è una grande opera editoriale che raccoglie saggi monografici d’autore, curata da Umberto Eco e pubblicata da Federico Motta Editore: all’interno del volume dedicato al ‘700, un interessante saggio sulla concezione della donna e su come gli anni dell’Illuminismo siano stati lo scenario di un principio di cambiamento.

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Federico Motta Editore: dall’Illuminismo i primi barlumi dell’uguaglianza di genere

Nei giorni del processo a Henry Weinstein, il produttore di Hollywood accusato di molestie, il movimento #metoo torna ad occupare le scene e a riportare l’attenzione sul fenomeno della disuguaglianza di genere. Una tara secolare, che Federico Motta Editore ha deciso di trattare in un saggio dal titolo "Le donne nella società": scritto da Tiziana Bernardi, è contenuto all’interno dell’opera "Età Moderna", a cura di Umberto Eco. Il lavoro si sofferma sul periodo dell’Illuminismo, il movimento culturale, politico e sociale sviluppatosi nel ‘700: l’autrice spiega che è proprio in quegli anni che si inizia a intravedere un cambiamento nella concezione della donna. Fino al XVIII secolo infatti nella società vigeva ancora l’idea che la donna fosse inferiore all’uomo. Con l’Illuminismo, secondo le parole della Bernardi, il pensiero generale restò immutato: tuttavia, grazie al fermento dell’epoca, le donne più colte riuscirono a presenziare ai famosi salotti letterari e a influenzare, seppur minimamente, la società. Nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore si potranno quindi trovare le prime, anche se deboli, testimonianze della creazione di un’identità sociale da parte del mondo femminile, che sfoceranno poi nelle lotte dell’800 e del ‘900.

Federico Motta Editore, oltre novant’anni di cultura e sapere

"Cliché Motta", azienda di riproduzione fotomeccanica che diventerà poi Federico Motta Editore, nasce nel 1929. Fondata dal giovane Federico Motta, la società si è resa protagonista nel 1954 dell’edizione della prima Enciclopedia italiana a fascicoli settimanali: una grande novità che l’Editore ha portato nel settore. Grazie a un’evoluzione continua, che la portò ad essere la prima a diffondere ad esempio le Tavole Transvision, nel corso della sua lunghissima attività la Casa Editrice ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: tra i più importanti il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2004 e il Pirelli InterNETional Awards nel 2007. Federico Motta Editore può vantare inoltre collaborazioni eccellenti come quelle con Umberto Eco, Margherita Hack e Mario Tozzi, oltre ad aver realizzato progetti editoriali con realtà come RAI, Disney e diversi quotidiani nazionali.

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Il saggio La peste nera e la crisi del Trecento pubblicato da Federico Motta Editore

Casa Editrice italiana da sempre impegnata nella divulgazione della cultura, Federico Motta Editore ha realizzato una grande collana che approfondisce una delle epoche più affascinanti della storia: Il Medioevo, un’opera edita in cinque volumi e curata da Umberto Eco.

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Le epidemie nel Medioevo e nella storia in un saggio di Federico Motta Editore

All’interno della grande collana Il Medioevo sono ospitati numerosi saggi che analizzano quel periodo storico comunemente ricordato come i "secoli bui". Tra le pubblicazioni realizzate da Federico Motta Editore, La peste nera e la crisi del Trecento ripercorre la storia delle epidemie che, nel corso dei secoli, hanno flagellato maggiormente l’esistenza umana, alcune delle quali passate alla storia con il nome di peste. Partendo dalla storia antica, il saggio di Catia Girolamo affronta una delle epidemie più famose che colpì l’antichità, quella avvenuta ad Atene nel 330 a.C., causata probabilmente da una febbre tifoide e ricordata anche da Tucidide. La pestilenza più conosciuta, però, è quella che, con un salto temporale, colpì l’Europa nel XIV secolo, ricordata come la peste nera. Come approfondito nel saggio pubblicato da Federico Motta Editore, la situazione di crisi nel continente europeo fu dovuta a diversi fattori, tra cui un’agricoltura non in grado di sfamare le popolazioni, uno stato di guerra duraturo e numerose rivolte violente da parte delle popolazioni rurali, oppresse dai padroni terrieri. A questa situazione si aggiunse un batterio che provocò milioni di vittime, lo Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei ratti. Come spiega Catia Girolamo, però, tale situazione ebbe se considetata sul lungo periodo, permise di riequilibrare il rapporto tra uomini e risorse disponibili, preannunciando la successiva epoca rinascimentale.

Tradizione e qualità: la storia di Federico Motta Editore

Fondata nel 1929 con il nome "Cliché Motta", Federico Motta Editore è una Casa Editrice italiana conosiuta per i temi dicultura affrontati, l’autorevolezza delle opere e la loro fattura di qualità. Nata come ditta specializzata nella riproduzione fotomeccanica, nel corso del tempo si specializza nella realizzazione di enciclopedie, editoria per ragazzi, collane e riviste di arte, architettura e fotografia, alcune delle quali in collaborazione con prestigiosi musei nazionali e internazionali. La sua attenzione per l’innovazione ha condotto alla realizzazione di strumenti sempre al passo con i tempi: Tavole Transvision, Sonobox, videocassette e CD-Rom prima, a cui ha fatto seguito l’enciclopedia Motta con Internet TV, i progetti Internet Motta Club e il portale mottaformazione.it. Tra le collaborazioni, spiccano quelle con Umberto Eco, che ha portato all’elaborazione della collana Historia, e quella con Margherita Hack nel mondo delle scienze. Grazie al suo impegno verso la qualità, Federico Motta Editore ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2010, il premio Pirelli InterNETional Awards nel 2007 e l’Ambrogino d’Oro nel 1980. È da sempre identificata dal logo del Torcoliere, che rappresenta l’originaria identità di tipografia e stampa di antichi volumi.

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La letteratura horror ripercorsa da Federico Motta Editore

Federico Motta Editore è una Casa Editrice nata nel 1929. Durante gli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti per la qualità delle sue opere, per l’innovazione, per l’autorevolezza guadagnata grazie alle collaborazioni prestigiose. All’interno di “Historia. La grande storia della civiltà europea”, sono contenuti anche dei saggi sulla letteratura dell’orrore.

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Federico Motta Editore: un breve excursus sull’horror in letteratura

Magioni infestate, mostri, zombi, luoghi sperduti e mal illuminati: sono le chiavi dei racconti dell’orrore, amati da tanti, sempre più diffusi soprattutto in concomitanza con la festa anglosassone di Halloween. Anche Federico Motta Editore se ne è occupata: la letteratura dell’orrore ha radici antiche e ha conquistato particolare fortuna nella moderna storia dell’editoria. Il genere nacque alla fine del Settecento in Francia e in Inghilterra. Tra i primi romanzi gotici inglesi vanno annoverati classici come “Il castello di Otranto” di Walpole, “Il monaco” di Lewis e “I misteri di Udolpho” di Ann Radcliffe. Il genere raggiunse però la sua maturità con “Frankestein” di Mary Shelly, pubblicato nel 1818 e in assoluto tra i romanzi dell’orrore più apprezzati di sempre. L’anno successivo vede la luce nelle librerie “Il Vampiro” di William Polidori. Per approfondire l’argomento, sono disponibili dei saggi contenuti nel volume dedicato all’Ottocento di “Historia. La grande storia della civiltà europea”, pubblicata da Federico Motta Editore. Per quanto riguarda i giorni nostri, Stephen King rimane l’indiscusso maestro del genere, tra gli autori più apprezzati e venduti nel mercato editoriale mondiale. Il suo successo va ben oltre la letteratura, basti pensare alle trasposizioni cinematografiche e alle serie tv tratte dai suoi romanzi che hanno appassionato il pubblico negli ultimi anni.

Federico Motta Editore: la storia e i riconoscimenti

Federico Motta Editore nasce nel 1929 con il nome di “Clichè Motta”. Nel corso degli anni, la Casa Editrice si è affermata grazie all’attenzione verso l’innovazione, la qualità delle opere pubblicate e il valore generato che ha permesso al marchio di affermarsi nel settore. Tra i numerosi riconoscimenti, vanno ricordati il Premio Speciale per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2010, il Premio Pirelli InterNETional Awards nel 2007 e l’Ambrogino d’Oro nel 1980. Negli anni le opere pubblicate spaziano dall’editoria per ragazzi (MottaJunior) alle collane di architettura fino alle riviste di moda. L’impegno per innovare costantemente il settore è evidenziato da strumenti rivoluzionari come le Tavole Transvision, il Sonobox, fino all’utilizzo delle VHS e dei CD-Rom in allegato ai volumi. Con l’arrivo del web infine, Federico Motta Editore ha implementato, tra le altre novità, l’Enciclopedia Motta con Internet TV. Il marchio si è affermato nella sua autorevolezza grazie a diverse collaborazioni con personalità rilevanti quali Umberto Eco e Margherita Hack, nonché con realtà importanti quali Telecom, Telefono Azzurro, Rai, Zecchino d’Oro, Disney e Il Corriere della Sera.

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La storia del nostro patrimonio nei volumi di Federico Motta Editore

Con i suoi volumi dei Decenni e degli Annuari, è stata fondamentale per la divulgazione tra i lettori delle grandi opere Federico Motta Editore, della centralità rivestita dall’Unesco nell’opera di tutela e salvaguardia per le future generazioni del nostro patrimonio culturale e ambientale.

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Federico Motta Editore: i siti Unesco nei Decenni e negli Annuari

Recentemente, le colline venete circondanti i comuni di Conegliano Veneto e Valdobbiadene, dove si coltivano le uve del prosecco, sono rientrate nella tutela dell’Unesco in quanto patrimonio dell’umanità. Per l’Italia questo è un primato, insieme alla Cina: sono infatti 55 i siti che ad oggi giacciono sotto diretta custodia e valorizzazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. I topic riguardanti il patrimonio culturale e naturalistico globale sono trattati in modo approfondito nei Decenni e negli Annuari di Federico Motta Editore. Tali volumi ricordano le tappe della storia dell’Unesco, che ha visto la luce nel 1972 in seguito ai lavori che hanno condotto alla firma della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio mondiale, culturale e naturale. Il suo scopo principale è il censimento dei siti di valore storico, naturalistico o culturale e la tutela degli stessi a memoria delle generazioni future: ad oggi, i siti protetti ammontano in totale a 1.113. Tra le curiosità pubblicate nei volumi editi da Federico Motta Editore, quella sul primo sito italiano a rientrare nella lista nel 1979, ovvero la Val Camonica con i suoi dipinti rupestri. Nei successivi 40 anni sono comparsi nell’elenco altri 54 siti la cui fama travalica i nostri confini nazionali. Tale è ad esempio il caso del Cenacolo Vinciano, della Basilica di San Francesco ad Assisi e dei centri storici di città culla del Rinascimento italiano, quali Siena e Urbino. Per quanto riguarda il patrimonio naturalistico, vale la pena citare l’Etna, le Dolomiti, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Federico Motta Editore: 90 anni di storia e importanti collaborazioni

Etichetta emblema di cultura, qualità e autorevolezza, Federico Motta Editore vede la luce il 14 gennaio 1929 con il nome di "Cliché Motta". Fin dalla nascita, la Casa Editrice ha sempre prestato grande attenzione alla tematica dell’innovazione, valorizzando a pieno le nuove possibilità offerte dalla tecnologia e strettamente collegate alla comparsa sulla scena di Internet. Tra le novità apportate nel mercato, le Tavole Transvision, il Sonobox, i CD-Rom, l’enciclopedia Motta con Internet TV, Internet Motta Club e il progetto mottaformazione.it. Federico Motta Editore, nel corso del tempo, ha generato sempre nuova ricchezza culturale grazie a numerose collaborazioni di livello con autori di notorietà internazionale e realtà di prestigio all’interno del panorama italiano ed estero. Tra i nomi di spicco Umberto Eco, che ha lavorato insieme alla Casa Editrice per oltre un decennio alla redazione della collana Historia, e Margherita Hack, che ha trattato di argomenti prettamente relativi alla scienza. La Casa Editrice ha all’attivo anche rapporti e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino D’Oro, Rai, Disney, Il Corriere della Sera, il Ministero dell’Istruzione, Il Sole 24 Ore e molti altri.

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Enciclopedie, mostre, arte, fotografia, innovazione: la storia di Federico Motta Editore

Federico Motta Editore, Casa Editrice fondata nel 1929, ha alle spalle novant’anni di opere prestigiose e autorevoli. Nel catalogo non rientrano solo le enciclopedie ma anche l’organizzazione di mostre come “ACQUA”, collane di fotografia, monografie e antologie di grandi pittori.

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Federico Motta Editore: non solo enciclopedie

Il catalogo delle opere di Federico Motta Editore spazia dall’editoria per ragazzi (MottaJunior) alle collane di architettura e riviste di moda, dai cataloghi delle grandi mostre ai libri d’arte e fotografia. Il Gruppo Editoriale nato nel 1929 ha pubblicato monografie e antologie di pregio, documentazioni iconografiche a corredo di ricerche in ambito pittorico riguardo l’opera intramontabile di Leonardo, Cimabue, Giotto. Negli anni, la Casa Editrice ha partecipato all’organizzazione di importanti mostre d’arte come “Una Donna vestita di Sole” (Città del Vaticano), “Una notte con Marilyn” (Milano, Palazzo Reale) e “Leonardo, l’Acqua e il Rinascimento” (Milano, Castello Sforzesco). “ACQUA”, frutto della collaborazione tra Federico Motta Editore e Green Cross, è una mostra che ha interessato importanti città quali Roma, Milano, Napoli, Genova e Potenza. La collana “Motta Fotografia” invece è un successo dal 1994: la Casa Editrice è l’unica che ha venduto una collana di fotografia alla celebre Smithsonian Institution Press di Washington. L’offerta comprende le monografie di grandi personalità come Robert Doisneau, Michele Pellegrino, Luigi Ghirri, André Kertész e Arturo Zavattini.

La storia di Federico Motta Editore

Un marchio che è sinonimo di cultura, autorevolezza e qualità: Federico Motta Editore, avviata nel 1929 con il nome di “Clichè Motta”, fonda il suo successo su una costante attenzione verso l’innovazione e la divulgazione di grandi opere, spesso frutto di prestigiose collaborazioni con le personalità più competenti nei rispettivi ambiti. Il mondo delle scienze è stato studiato a fondo grazie all’intesa con Margherita Hack, mentre con Umberto Eco la Casa Editrice ha collaborato per ben dieci anni, giungendo alla pubblicazione delle opere della collana “Historia”. Federico Motta Editore ha sviluppato partnership e collaborazioni con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, il Ministero dell’Istruzione, Disney, il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera e molti altri. La spinta verso l’innovazione si manifesta attraverso l’utilizzo di strumenti sempre al passo con i tempi: dalle Tavole Transvision al Sonobox, dalle videocassette ai CD-Rom fino all’avvento di Internet, con la creazione delle prime piattaforme specifiche per lo studio e la didattica. Il simbolo del Torcoliere da sempre distingue la Casa Editrice: legato alla tipografia e alla stampa di antichi volumi, rappresenta a pieno la sua identità.

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Andy Warhol: la mostra innovativa e il catalogo di Federico Motta Editore

Immergersi nella mente di Andy Warhol attraverso una mostra unica, fatta di installazioni nelle quali inoltrarsi per venire circondati da pareti decorate dalle carte originali dell’artista. Federico Motta Editore ne ha tratto un catalogo che è esso stesso un’opera d’arte dall’innegabile valore.

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Federico Motta Editore: nella mente di Andy Warhol

"Andy Warhol Timeboxes" è una mostra fuori dal comune, organizzata a Trieste nel luglio 2006 presso il Centro Espositivo di Arte Moderna Contemporanea. Il concept, articolato e particolare, prevedeva l’installazione di grandi contenitori: i visitatori avevano la possibilità di entrarvi per trovarsi avvolti in una stanza dalle pareti decorate con riproduzioni di carte da parati originali di Warhol. La mostra garantiva così un’esperienza sensoriale a 360 gradi, un viaggio all’interno della mente del grande artista. Federico Motta Editore ha curato il catalogo della mostra, realizzandone ben due versioni di cui una in versione una limited edition. Si tratta di un’opera dal grande valore artistico che va oltre la funzione del semplice catalogo illustrativo, diventando così una fonte preziosa per sintetizzare l’arte di Andy Warhol. L’opera edita da Federico Motta Editore, di oltre 300 pagine, è realizzata con ben 14 tipi di carta differenti, che raccolgono più di 450 soggetti, pop up e invenzioni mobili che riproducono alcuni oggetti contenuti nelle "Time Capsules" originali dell’artista, elementi che fungono da nucleo principale della mostra. Per la stesura del saggio introduttivo, Gianni Salvaterra ha collaborato con Robert Rosenblum, professore di Fine Art presso la New York University.

Federico Motta Editore: non solo Enciclopedie

I settori di interesse di Federico Motta Editore non si limitano al mondo dell’Enciclopedia ma spaziano dall’editoria per ragazzi (MottaJunior) alle collane di architettura e riviste di moda. La collana di libri d’arte e fotografia, con la pubblicazione di famosi cataloghi delle grandi mostre d’arte, ha avuto particolare impulso negli anni, accrescendo il valore culturale e internazionale della Casa Editrice. Fondata nel 1929 con il nome di "Cliché Motta", l’attività commerciale cresce e raggiunge direttamente le famiglie su tutto il territorio italiano. L’attenzione verso le famiglie e l’innovazione rimangono sempre due pilastri della filosofia di Federico Motta Editore. Il valore e l’autorevolezza delle opere si accrescono grazie a vari riconoscimenti e alle collaborazioni con autori di fama internazionale come Umberto Eco e Margherita Hack. La Casa Editrice ha sviluppato partnership con Telecom, Telefono Azzurro, Zecchino d’Oro, Rai, Disney, il Sole 24 Ore, Corriere della Sera e molti altri. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti vanno ricordati il Premio Pirelli InterNETional Awards, vinto nel 2007, e l’Ambrogino d’Oro, nel 1980.

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Federico Motta Editore: promotore della lingua inglese

Imparare giocando: le due parole che meglio descrivono i corsi d’inglese proposti da Federico Motta Editore. La casa editrice ha pensato in passato a lezioni semplici ed efficaci, per invogliare i più piccoli allo studio di una seconda lingua.

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English Motta Junior: l’inglese per bambini secondo Federico Motta Editore

Imparare l’inglese con un approccio alternativo. Era questo l’obiettivo a cui mirava Federico Motta Editore quando ha ideato i suoi programmi. Si trattava di corsi d’inglese destinati ai giovani alunni delle scuole elementari e medie inferiori. English Motta Junior era quello dedicato ai bambini della scuola elementare, che si sono approcciati allo studio della lingua intrattenendosi con un simpatico personaggio di nome Alice. Tutte le lezioni si sono sviluppate intorno alla sua figura e alle relazioni con i suoi famigliari. Gli studenti hanno acquisito, in questo modo, le fondamenta della lingua inglese grazie ai dialoghi. Inoltre, nella cameretta di Alice vi erano degli oggetti che conducevano a quattro sezioni, nonché le parti del “Gioca e Impara”. La prima area era quella delle storie con il focus su canzoni, favole o filastrocche, la seconda, invece, è stata utile per imparare le regole e costrutti grammaticali. La terza sezione pensata da Federico Motta Editore era finalizzata all’acquisizione del lessico, mentre l’ultima ha permesso lo studio della lingua attraverso dei giochi al pc.

Federico Motta Editore: l’inglese nelle scuole medie inferiori

Federico Motta Editore ha pensato anche agli alunni delle scuole medie inferiori. Il corso a loro dedicato, English Motta Junior II, era composto da sei moduli, divisi in quattro unità didattiche. Ognuna di queste era introdotta da una puntata di un cartone animato, incentrato sulle vicende di Waderush, un piccolo villaggio di fantasia. I protagonisti erano i fratelli gemelli Gary e James e i loro amici. I ragazzi potevano scegliere di visualizzare ogni capitolo con i sottotitoli in inglese, in modalità “solo audio” oppure con i dialoghi tradotti in italiano. Un’idea innovativa, quella di Federico Motta Editore, che si è impegnata a stimolare bambini e ragazzi nell’apprendimento della lingua inglese, attraverso dei giochi. Un metodo semplice, ma sicuramente efficace!.

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