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Fase due anche per il CUS: dal 29 giugno ripartenza soft con ingressi contingentati e su prenotazione

Riaprirà con grande cautela lunedì 29 giugno il Centro Universitario Sportivo dell’Università degli studi di Bergamo. Per evitare assembramenti, al Centro si potrà accedere solo su prenotazione, sia per i corsi singoli a numero chiuso che per la sala fitness. Con un meccanismo a rotazione – 10 persone ogni 15 minuti per un massimo di un’ora e mezza di allenamento – sarà possibile garantire un accesso in totale sicurezza. Restano sospese fino a settembre le attività sportive diverse dai corsi e dalla sala fitness.

Le ampie metrature di cui dispone il CUS – ben 5.500 mq – danno infatti la possibilità sia agli atleti che alle persone con disabilità di allenarsi nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 avendo sempre a propria disposizione istruttori opportunamente formati e attrezzature di primo livello. Tutti i macchinari, infatti, sono stati distanziati e redistribuiti così da assicurare la distanza minima necessaria tra gli utenti che avranno a disposizione dei disinfettanti per poter igienizzare le attrezzature prima e dopo l’uso.

Così come previsto per legge, il Centro informerà i clienti sulle norme sanitarie con apposita segnaletica, conserverà l’elenco delle presenze per le due settimane successive, consentirà gli accessi solo a chi ha temperatura sotto i 37,5° e delimiterà le aree per l’accesso alle docce. Inoltre, a tutti coloro che erano abbonati al CUS prima della Pandemia, verrà data la possibilità di recuperare il periodo inutilizzato accodando i giorni di chiusura del Centro all’abbonamento in essere. Per prenotare il proprio accesso al Centro sarà necessario creare un account sul sito www.cusbergamo.it nella sezione Servizi Online – Tesseramento e Iscrizione Online – Prenotazione, scegliendo la fascia oraria o il corso desiderati. Sul sito web del CUS, nella sezione “Manuale dell’utente in fase 3”, sarà possibile anche reperire tutte le informazioni circa le modalità di accesso al Centro e l’autocertificazione richiesta al primo accesso in cui l’utente dichiara di non essere positivo al Covid19, non manifestare sintomi, nemmeno negli ultimi 14 giorni.

«Durante i difficili momenti del lockdown, lo sport ha assunto un’importanza vitale per moltissimi italiani. Ne è la prova il seguito riscontrato dalle video lezioni online organizzate dal CUS diventate un appuntamento quotidiano per tantissime persone, studenti e non solo. Ora, con l’avvio di questa nuova fase in cui tutti noi stiamo cercando di ritrovare la normalità perduta, seppur con nuove accortezze, anche lo sport torna alla sua dimensione originaria: dal virtuale al reale. Ed è in questo momento che un Centro come il nostro riscopre la sua vocazione identitaria: essere un luogo sano di aggregazione tra persone accomunate da un interesse comune, lo sport. Un’attività, ma soprattutto una passione, che mai come oggi può essere la chiave per ritrovare nuova energia e voglia di fare» – dichiara Andrea Cattaneo, responsabile area fitness del Cus Bergamo.

 

Per informazioni:

www.unibg.it

www.cusbergamo.it

 

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Dopo il Lockdown, la ristorazione lombarda riparte “INGRUPPO”. Torna in versione “Reload” l’iniziativa che celebra l’alta cucina e fa riscoprire il piacere della condivisione a tavola

Appuntamento dal 15 giugno al 7 agosto 2020 con la ristorazione gourmet di 19 ristoranti lombardi, di cui 9 stellati. Un’iniziativa che durerà 54 giorni e che da Bergamo, tra le province più colpite dall’emergenza Covid-19, testimonia l’incredibile voglia di rinascita della popolazione e la volontà di portare a termine un progetto che da 8 anni a questa parte valorizza il territorio, a partire dalla riscoperta dei suoi sapori unici.

Non c’è nulla che nella tradizione italiana possa esprimere meglio il momento di una gioia ritrovata, del condividere la stessa tavola. Un atto abituale e familiare che negli ultimi mesi ha perso queste sue connotazioni, ma che oggi assume un sapore ancora più speciale, specie nella regione più colpita dall’emergenza Covid-19. Per questo, la Fase 2 della grande ristorazione lombarda si fa “INGRUPPO”. Dopo cinquantaquattro giorni di chiusura forzata, 19 tra i ristoranti più rinomati delle province di Bergamo, Milano e Monza – Brianza, tra cui 7 stellati e 2 tristellati Michelin, sono pronti a riaprire le loro porte dando appuntamento, dal 15 giugno al 7 agosto, con “INGRUPPO Reload”: la nuova edizione della celebre iniziativa nata per avvicinare anche la clientela meno tradizionale alla ristorazione gourmet. Un format che, in versione “reload”, durerà ben 54 giorni, tanti quanti quelli che sono stati di chiusura. Un segnale forte, espressione della tenacia che da sempre contraddistingue la popolazione bergamasca e della voglia – fortissima – dei ristoratori di portare a compimento un progetto che da ben 8 anni segna il passo della nuova ristorazione.

Riunirsi intorno a una stessa tavola per gustare ricette tradizionali o scoprire nuovi sapori diventa ora un momento di vera felicità. Un’occasione unica, a lungo attesa, che da Bergamo, provincia in cui l’iniziativa è nata e in cui risiedono la maggior parte dei ristoranti aderenti, celebra la fine di un periodo difficilissimo e si fa portavoce di una ripartenza a lungo attesa, fatta della riscoperta di valori essenziali e di momenti autentici, come il condividere un pranzo o una cena, finalmente… insieme!

I clienti potranno scegliere tra le proposte di ristoranti d’eccellenza, come: Da Vittorio e il Mudec di Enrico Bartolini, fiori all’occhiello di INGRUPPO che può vantare ben 2 dei 3 chef tristellati della Lombardia (11 in Italia); Sadler, Casual, Frosio, Il Saraceno, Loro e Osteria della Brughiera, tutti con una stella Michelin; Impronte, new entry di INGRUPPO, che con il giovane chef Cristian Fagone, classe 1988, ha conquistato quest’anno la sua prima stella. E ancora, aderiscono all’iniziativa anche Collina, La Caprese, Lio Pellegrini, Al Vigneto, Antica Osteria dei Camelì, Posta, Roof Garden Restaurant, Tenuta Casa Virginia, Pomiroeu e Cucina Cereda. In totale, 16 ristoranti della provincia di Bergamo, che, secondo la 65°guida Michelin presentata lo scorso novembre, conferma la sua posizione dell’olimpo della ristorazione italiana.

Ognuno di loro, come dal tradizionale format di INGRUPPO, presenterà proposte di alta qualità nella scelta della materia prima, nella creatività e nella realizzazione del piatto, a un prezzo accessibile. Sarà infatti possibile degustare, tutti i giorni, sia a pranzo che a cena, un menu di 4 portate (con acqua, caffè e vino, in alcuni casi anche con entrèè e pre-dessert) al prezzo di 60 euro a persona. Da Vittorio, Sadler e Bartolini, il prezzo sarà invece di 120 euro a persona.

Come previsto dalle nuove normative, i ristoranti rispetteranno rigide regole in fatto di sicurezza igienico-sanitaria. Sarà previsto il distanziamento tra i tavoli che saranno disposti in modo tale che le sedute possano garantire il distanziamento di almeno 1 metro tra i clienti; saranno privilegiati i pagamenti elettronici e vietati i buffet; al termine di ogni servizio al tavolo saranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc) e sarà stilato un elenco delle prenotazioni che sarà conservato per un periodo di 14 giorni. Tutte accortezze che consentiranno di godere in maniera serena della propria esperienza INGRUPPO. Un appuntamento, quello con la ristorazione gourmet, sempre più apprezzato da una clientela giovane e variegata, tanto che anche durante il periodo di lockdown le richieste per le prenotazioni non si sono mai fermate, anche grazie alla visibilità assicurata dai profili social dell’iniziativa, Instagram e Facebook.

Novità dell’edizione “Reload”: lo chef stellato Roberto Proto con la sua cucina raffinata in cui il pesce è l’ingrediente protagonista, trasferisce, per la stagione estiva, il ristorante e l’intero staff, dalla storica location di Cavernago al centro di Bergamo. L’edizione estiva del Saraceno sarà presso la Terrazza Fausti, il suggestivo spazio allestito sui Portici del Sentierone di Bergamo, con vista sul cuore pulsante della città.

Per prenotare un pranzo o una cena con il format “INGRUPPO Reload”, si richiede di contattare direttamente, via telefono o via e-mail, il ristorante prescelto. Tutte le info sono disponibili su www.ingruppo.bg.it, anche in inglese.

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Le Cornelle ripartono tra nuove nascite e rispetto delle nuove misure di sicurezza

Si riaprono i cancelli del Parco Faunistico Le Cornelle: è tempo di ripartire. E non c’è nulla che incarni il desiderio di rinascita più delle specie animali che, tra nascite e innamoramenti, rendono ogni stagione unica. Così sarà anche quest’anno, nella fase 2 del post Covid-19, con tante novità: dall’adozione di tutte le prassi igienico – sanitarie richieste dal protocollo governativo, alla nascita di due cuccioli di fenicotteri.

Così come previsto dalle normative, l’accesso all’area di circa 24 mila metri quadrati in via Cornelle, 16 a Valbrembo, in provincia di Bergamo avverrà solo rispettando un rigido protocollo di sicurezza che prevede la misurazione della temperatura all’ingresso che è consentito solo se muniti di mascherine. All’interno del Parco sono dislocati dispenser con gel disinfettante e guanti monouso. Verrà inoltre rispettato il distanziamento sociale e, in particolare l’accesso alle due aree coperte “Rettili” e “Foresta Tropicale” così come per l’area “Selva”, sarà contingentato.

Per evitare assembramenti gli ingressi al Parco sono contingentati per questo si incentiva la vendita online dei biglietti con la tipologia “open” che consente l’ingresso con corsia preferenziale ad ingresso diretto. Tutte accortezze fondamentali per tornare a godere dello spettacolo che regalano le tante specie ospitate dal Parco.

ORARI

Il Parco è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.

Per acquistare il biglietto online: https://www.lecornelle.it/informazioni/biglietti-online/

Parco Faunistico Le Cornelle

Via Cornelle, 16, Valbrembo (BG)

www.lecornelle.it

UFFICIO STAMPA PARCO LE CORNELLE

[email protected]

BElive | studio associato

Claudia Rota: +39 348 5100463  –  [email protected]

Lucia Masserini: +39 333 3513421  – [email protected]

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Il ristorante didattico di ISchool scommette sulla Fase 2 e prepara gli studenti alla ripartenza non “menu virtuali”

Non esistono limiti alla creatività, specie in cucina. Così, neanche la Fase 2 del post Covid-19 blocca l’intraprendenza di Taste, il ristorante didattico nel cuore di Bergamo (via Tasso 49) dell’istituto scolastico iSchool. Un luogo che è espressione di un nuovo tipo di didattica, più esperienziale e coinvolgente, nonché un punto di riferimento per la ristorazione firmata dalle nuove generazioni. Uno spazio che, a seguito delle misure adottate per contrastare la pandemia globale, è stato chiamato a ridefinirsi e a puntare, ancora una volta, sull’innovazione lanciando due nuove modalità di fruizione: il Delivery “Fuori di Taste” e il modello Lunch e Take Away.

Con il lockdown e l’interruzione delle lezioni in presenza, infatti, i ragazzi dell’Istituto Alberghiero di iSchool, da sempre mente e cuore di Taste, hanno dovuto ripensare il loro apprendimento. Per farlo, hanno messo in campo tanta originalità e determinazione, impegnandosi, con i loro docenti, a trasformare le lezioni di laboratorio in esercitazioni “a distanza” in formato virtuale. Ogni mattina, collegandosi alla piattaforma di e-learning della scuola, incontrano i loro professori e insieme elaborano nuove ricette, cimentandosi anche nelle presentazioni. Una capacità, quella comunicativa, sempre più apprezzata nel mondo della ristorazione, come dimostrano anche i tantissimi cooking show trasmessi in Tv e sui social. Ma non solo: i ragazzi hanno dovuto studiare un piano di rilancio del ristorante in chiave strategica, culinaria e comunicativa. Prepararsi alla professione non significa solo saper cucinare: si tratta di gestire situazioni difficili e imprevedibili.

«Con l’arrivo della pandemia ci siamo chiesti come avremmo potuto trasformare un’attività concreta e “reale”, come il cucinare, in qualcosa digitale, con il rischio che un insegnamento di questo tipo diventasse meno tangibile e, di conseguenza, meno efficace. La risposta l’abbiamo trovata nel modo in cui iSchool interpreta da sempre la sua missione educativa: ovvero con l’innovazione e l’esperienza vicina alla realtà. La didattica a distanza è diventata così un nuovo stimolo per creare, non una limitazione, e la riapertura di Taste, anche senza la presenza dei ragazzi, ne è la dimostrazione. Riaprire Taste nella Fase 2 significa, infatti, non solo mantenere i contatti con la nostra clientela affezionata, ma soprattutto credere nella ripartenza, nelle nuove opportunità che i nostri studenti potranno cogliere quanto tutto tornerà alla “normalità” ma soprattutto vedere in opera un piano di rilancio studiato insieme ai ragazzi» – dichiara Marco Cavadini, responsabile di Taste e docente dell’Istituto Alberghiero iSchool.

Anche se a distanza, infatti, gli studenti sono sempre impegnati nelle videolezioni e collaborano nella fase ideativa dei menu e delle ricette. Si adoperano, inoltre, nell’analisi dei profili social del ristorante didattico e ragionano sulla trasformazione che il settore dovrà subire a seguito della pandemia. E nel frattempo, in attesa di poter rientrare nella cucina di Taste, vedono il loro ristorante didattico riaprire i battenti con due nuove modalità esperienziali tutte da scoprire.

“Fuori di Taste” porta il ristorante direttamente a casa del cliente, in tutta la provincia di Bergamo, regalando un’esperienza formativa non solo a chi ha ideato la ricetta, ma anche a chi la riceve. Il ristorante, infatti, non fornirà dei piatti pronti, ma volendone preservare al massimo la qualità, chiederà ai clienti di ultimarli a casa. Ordinare da Taste in questa formula significherà, quindi, partecipare a un gioco culinario a più mani, in cui i clienti potranno chiedere consiglio sulle preparazioni dei piatti e cimentarsi in prima persona ai fornelli. Ogni box con i piatti sarà infatti integrata da istruzioni cartacee e dalle indicazioni per collegarsi alle video lezioni digitali.

La modalità “Lunch e Take Away”, invece, si rivolge alla clientela più tradizionale, ovvero a tutti coloro che senza le restrizioni previste per arginare la diffusione di Covid-19, avrebbero consumato il pranzo direttamente al ristorante e che ora, invece, scelgono la formula del “prendi e porta a casa”. In questo caso, i piatti sono di pronto consumo, non richiedono nessun’altra preparazione e, su richiesta, possono essere consegnati a Bergamo città e nei comuni limitrofi.

Le ordinazioni si prendono direttamente online, attraverso il nuovo e-shop https://taste-ristorante-didattico.myshopify.com/ o, in alternativa, via telefono e whatsapp al numero 3397784180, ma anche su Instagram @taste_ischool e su Facebook https://www.facebook.com/TasteBergamo/.

Orari: da lunedì a venerdì, dalle 12 alle 15.

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FASE 2. UN SEGNALATORE PER REGOLAMENTARE GLI INGRESSI NEI PUNTI VENDITA

SMART-Q è il “semaforo” per le code che ha conquistato il mondo

Un sistema acustico-luminoso per la gestione delle code all’ingresso dei negozi e dei supermercati; un vero e proprio semaforo per permettere ai commercianti di regolamentare l’accesso e a chi è in coda di capire quando è possibile l’ingresso nel locale.

Un’idea tanto semplice quanto indispensabile per questa “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus, in cui le parole d’ordine sono turni di ingresso, distanza di sicurezza e dispositivi di protezione.

Potrebbe sembrare poca cosa ma forse non tutti sanno che esiste un’unica azienda in Italia che produce sirene e lampeggianti nel settore industriale e automotive. È Sirena, azienda di Rosta in provincia di Torino: oltre 46 anni di esperienza, 130 dipendenti, oltre 1 milione di pezzi all’anno venduti in 72 paesi in tutto il mondo, con un fatturato di 20 milioni di Euro e un export pari al 50% del totale.

Dal medicale alla GDO, dalla vendita al dettaglio all’automotive, sono tantisismi i settori con i quali collabora Sirena, non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Durante l’emergenza Sirena ha rifornito alcuni ospedali italiani con i segnalatori delle macchine per la respirazione artificiale delle terapie intensive.

Sono Made in Italy anche le sirene della scorta del Primo ministro Cinese e di molteplici veicoli prioritari quali ambulanze, Polizia municipale, protezione civile ma anche i segnalatori per tutti i mezzi agricoli e industriali della John Deere, Bosch, Manitu, CNH, Valeo, Toyota.

È Sirena a lanciare in questi giorni SMART-Q, un sistema acustico-luminoso autoalimentato per la gestione delle code, facilissimo da installare ed economico.

Proprio come un piccolo semaforo il sistema fornisce un’indicazione, a chi si trova in attesa all’ingresso di punti vendita, farmacie e supermercati, sulla possibilità di entrare o meno, considerando il numero di persone che sono presenti all’interno. Un controllo a distanza regola il semaforo, consentendone l’utilizzo anche se nel punto vendita, per le limitazioni Covid, è presente un solo operatore.

Già prevista la possibilità di installare più di un semaforo per aiutare le persone a rispettare le distanze di sicurezza in coda e sono in arrivo anche le versioni più avanzate, che consentono il conteggio automatico di ingressi e uscite per regolare automaticamente il flusso all’interno del locale.

L’idea è piaciuta sia alla GDO sia a piccoli esercizi commerciali italiani e ha già conquistato anche l’estero. Nella sede di Rosta stanno arrivando richieste e ordini dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia e dagli Stati Uniti oltre che dal territorio nazionale.

Il mondo del commercio sa che nella Fase 2 il rispetto delle norme sarà fondamentale, sia per tutelare la salute di personale e clienti sia perché i trasgressori rischiano la chiusura o la sospensione della licenza. L’imperativo categorico è rispettare le distanze di sicurezza e garantire l’ingresso contingentato all’interno degli esercizi commerciali. I locali di 40 metri quadri potranno consentire l’accesso di una persona alla volta, oltre ad un massimo di due operatori. Se il negozio è più piccolo si dovrà rispettare il rapporto di un lavoratore e un cliente mantenendo la distanza di almeno un metro.

Le restrizioni dovute alle disposizioni di legge per il contenimento del COVID-19 potrebbero complicare il lavoro di molti commercianti che, in locali di piccole dimensioni, devono vigilare attentamente i flussi d’ingresso ma spesso non possono permettersi di assumere personale extra per farlo”. – Dichiara Fabio Salomone, direttore generale di Sirena S.p.A. – “Nel progettare SMART-Q è anche a loro che abbiamo pensato, la semplicità di funzionamento e gestione, oltre al costo contenuto, sono i punti di forza di uno strumento che può diventare una soluzione immediata ad un problema più che mai attuale. Ma SMART-Q è utilizzabile anche in realtà più grandi e complesse, penso a supermercati e centri commerciali con code anche in cassa; si possono collegare e sincronizzare più dispositivi per l’avanzamento ordinato della coda negli uffici postali, nelle farmacie, nelle banche, nei CAF e in tutte le aziende di servizi che hanno uffici con accesso al pubblico”.

 Il sistema autoalimentato di SMART-Q è composto da una colonna di segnalazione, con luce verde fissa più suono e luce rossa lampeggiante, montata su prolunga, base di appoggio e corredata di radiocomando.

Il dispositivo può essere utilizzato dallo staff interno in modo automatico oppure manuale, gestendo al meglio l’accensione del modulo rosso e del modulo verde tramite l’apposito radiocomando.

L’alimentazione del sistema avviene tramite batteria (alloggiata nella base) che garantisce 8 ore di funzionamento continuo oppure tramite la rete 230Vac/50Hz. Il sistema non richiede installazione e, grazie alla base di appoggio, è facilmente posizionabile.

www.sirena.it

 

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