Archives

Comunicati

“Spoleto incontra Venezia”: Palazzo Rota Ivancich accoglie le opere fantasiose di Federico Tamburri

Le grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia” curate da Vittorio Sgarbi e organizzate dal manager Salvo Nugnes accoglieranno le emozionanti opere del Maestro Federico Tamburri. L’evento si terrà nel meraviglioso contesto della città lagunare, dal 28 settembre e al 24 ottobre, allestito dentro l’antico edificio di Palazzo Rota – Ivancich, a pochi passi da Piazza San Marco.

 

Tamburri è pittore, scultore, grafico e maestro vetraio di fama internazionale. Dopo il liceo artistico, ha studiato presso la facoltà di architettura di Pescara. Le sue vetrate policrome sono collocate in importanti edifici pubblici e in strutture religiose. I suoi quadri sono presenti in prestigiosi musei, pinacoteche, fondazioni ed enti pubblici. Durante l’arco della lunga attività ha realizzato anche creazioni in mosaico e sculture su pietra e marmo. È inoltre un fervido appassionato di libri, ne ha collezione oltre ventimila, successivamente poi donati al comune di atri.

 

Le rievocazioni raffigurano immagini oniriche, costituite da simbologie particolari riconducibili a una matrice surrealista, dai volumi talvolta compatti talvolta scomposti. Il linguaggio comunicativo risulta eterogeneo e multiforme. Attinge l’ispirazione da molteplici spunti tematici: il mito, la favola, la filosofia, la storia, la matematica del transfinito, la fisica teoretica, approdando ad una formula interpretabile come una sorta di “Grande sogno verso un’arte totale” in nome di una conoscenza innovatrice e di una coscienza libera dai pregiudizi dell’ignoranza.

 

Tamburri con elegante discrezione, riservatezza e spontanea umiltà si distingue dimostrando innate doti espressive, che gli hanno permesso in quasi 50 anni di onorata carriera di raggiungere tanti meritati traguardi positivi. Nel commentare il suo percorso afferma: “La conoscenza allarga i nostri orizzonti, permette di partire dalla magia e di collocare l’arte in un contesto reale, senza però mai dimenticare, che ogni tela è in realtà lo specchio della propria anima”.

No Comments