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Educare i figli occupandosi del loro futuro

La crisi forse può aiutare le famiglie italiane a educare i figli. Questo è quello che sostiene un noto psichiatra, sociologo e autore di svariate pubblicazioni e volumi. E i dati raccolti da un istituto di ricerca socio economica sembrano dare ragione allo psichiatra, ovvero le famiglie italiane non stanno bene. Essenzialmente si sostiene che i genitori di oggi debbano occuparsi, e non preoccuparsi, del futuro del figlio sedicenne. Bisogna pensare a cosa farà a 26 anni, bisogna dialogare in riunioni famigliari che non si limitino solamente a discutere della prossima meta estiva vacanziera.

Al XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale si è parlato dei bambini dall’animo di cristallo, ovvero caratterizzati da una estrema fragilità sia psicologica che fisica, di quella che viene chiamata trasparenza, qualità da difendere assolutamente.
Oggi i bambini sono particolarmente fragili perché si relazionano con genitori che non sanno comportarsi sul serio da adulti. L’educazione dei figli non significa istruzione, ma vuol dire impegnarsi in un progetto costruito attorno al proprio bambino. Amare il proprio pargolo non significa riempirlo di regali, quindi viziarlo ed essere convinti così di fare il suo bene, ma si tratta di costruire con lui un solido e autentico rapporto che si basa sull’autonomia e il rispetto reciproco.

E’ importante lavorare in modo da formare un individuo adulto responsabile e pronto ad affrontare le numerose avversità della vita. Ovviamente non è un compito facile e richiede costanza e determinazione, qualità rare ai giorni nostri. In caso di fallimento ci troveremo con individui incapaci di affrontare determinati problemi della Società, come l’arroganza, la presunzione e la necessità talvolta di improvvisare per risolvere problemi. Gli strumenti che serviranno all’adulto di domani, vanno costruiti durante l’infanzia educando i propri figli, in modo che i concetti si radichino profondamente e formino le risorse interiori che serviranno poi nell’età adulta.

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