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Vittorio Sgarbi all’inaugurazione della mostra collettiva al Museo Gipsoteca Canova con le creazioni artistiche dell’artista Imelda Bassanello

Il pregiato Museo Gipsoteca Canova a Possagno ospiterà un’importante mostra collettiva con protagonisti un gruppo di nomi di spicco del mondo dell’arte contemporanea, tra cui l’artista Imelda Bassanello. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente dell’Associazione “Spoleto Arte” e si svolgerà dal 9 Maggio al 2 Giugno 2015 con inaugurazione prevista in data Sabato 9 Maggio alle ore 18.00 in presenza del noto critico Vittorio Sgarbi.

 

Sulla Bassanello è stato scritto “La sua galleria di personaggi, che sembrano usciti da un mondo fiabesco ma raccontano della vita quella vera, spuntano da portoni e insegne, da piazze e strade, fanno compagnia, danno calore, fanno pensare. Il mondo di Imelda è un mondo fatto di poesia, di prorompente creatività, di arte purissima. Dopo aver portato ai massimi livelli di perizia tecnica la sua arte pittorica ha deciso di mettersi a realizzare sculture. Che poi sono la resa tridimensionale dei suoi personaggi, di quel suo mondo che ora si presta a punti d’osservazione diversi. Una scultura di Imelda è un quadro intorno al quale si può passeggiare. Sono quegli stessi personaggi, che mi osservano da anni dai portoni e dalle insegne e dai quadri appesi alle pareti. Ora quei personaggi sono ancora più vicini, hanno fatto un passo verso di me, verso di noi”.

 

Sulla bottega e atelier artigianale, che la Bassanello ha aperto attualmente presso il paese di Santuario, dove vive, con la particolare denominazione di “mela” spiega: “La mela è un nome semplice, senza nessun particolare riferimento, ma racchiude in sé una formula antica, quella della vera bottega, dove si potevano trovare l’artista, l’aiutante, l’allievo e i vari collaboratori. Un mito mai distrutto, perché chi crea non è mai da solo o forse fa finta di non esserlo“.

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Milano Art Gallery: Associazione Culturale Argonauti partner della mostra collettiva con Dalila Di Lazzaro

L’Associazione Argonauti sr&l – Speranze, Rabbie e Libertà, partner di alcuni rinomati artisti come John Harper Sanders, Davide Foppa, Mauro Bordini, Stefano Bettini e Masì, partecipanti della mostra collettiva “Impressioni D’Artista”, che sarà allestita nel prestigioso spazio artistico espositivo della “Milano Art Gallery” e che avrà durata dal 7 al 20 Marzo. Quest’associazione ha l’intento di proporre eventi e attività culturali, quali workshop, laboratori di espressività, seminari, collaborazioni con artisti e esperti in attività formativa, mostre d’arte, concerti, tavole rotonde, corsi, ma anche visite culturali ai più importanti musei italiani e iniziative per valorizzare giovani talenti dell’arte e della letteratura ed, inoltre, Argonauti sr&l svolge anche un servizio di assistenza psicologica e psichiatrica con personale medico altamente specializzato ed interventi di arte terapia applicata.

 

Argonauti sr&l è un’Associazione Culturale ONLUS con sede a Spoleto, in provincia di Perugia. L’appellativo scelto è stato ripreso dal termine “argonauta”, risalente a una delle più affascinanti narrazioni appartenenti alla mitologia greca, che riconvoca l’immagine del navigatore avventuroso. Gli associati spiegano: “la nostra nave ‘Argo’ è la conoscenza, ciò che ci fa viaggiare e ampliare gli orizzonti ed esplorare mondi sconosciuti, mentre le nostre vele, che permettono di salpare, sono le arti in tutte le loro forme. Così come della narrazione greca, Orfeo, il poeta tracio, è colui che con la sua ira placa gli animi, rendendo possibile l’avventura che rischiava di essere compromessa, ed è colui che nel corso del viaggio salva i compagni dal pericolo, così è per noi la funzione dell’arte e della cultura e lo spirito del nostro operato”.

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ARTE FIERA 2015 – BOLOGNA CAPITALE DELL’ARTE

Dal 23 al 26 gennaio prenderà il via la manifestazione di punta per quanto concerne il mondo dell’arte in Italia: stiamo parlando dell’evento Arte Fiera, che sarà nuovamente ospitato, per la sua 39esima edizione, tra i padaglioni del polo fieristico bolognese.

Nonostante il periodo di crisi per il mondo del gallerismo italiano, quest’anno si conteranno 216 espositori tra cui 188 gallerie che offriranno alla scena più di 2000 opere; circa il 10% in più rispetto all’edizione dello scorso anno.

Si “respira” arte anche in città. In occasione dell’esposizione la maggior parte delle gallerie d’arte bolognesi parteciperanno alle quattro giornate con delle mostre speciali e l’organizzazione di un esclusivo evento, che si terrà la notte del 24 gennaio: Art White Night. Saranno esposte opere d’arte anche all’interno dei lussuosi negozi di galleria Cavour, con le creazioni di “Food on demand”, curiose rappresentazioni del cibo in età contemporanea.

Per non rischiare di perdersi tutto questo, sarà messo a disposizione un servizio bus gratutito, che darà la possibilità di poter raggiungere tutti i luogi d’arte di Bologna.

Il percorso che si potrà affrontare, sarà articolato in 5 sezioni all’interno dei padiglioni 25 e 26. Sarà nuovamente riproposta l’area tematica dedicata alla fotografia, dove saranno presenti le opere di Fabio Castelli, “Nuove Proposte” con i giovani under 35, la Main Section dedicata alle gallerie, la Focus Est e la sezione Solo Show. Di rilevante importanza tra le iniziative off c’è da segnalare in Pinacoteca la mostra “Too early too late” curata da Marco Scotini, dedicata alla scena artistica mediorientale.

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Grande attesa per la prima edizione della Biennale Milano su iniziativa della Promoter Arte

Il cosmopolita capoluogo lombardo ospiterà l’attesissima prima edizione dell’innovativa esposizione d’arte internazionale: Biennale Milano. Essa si terrà, a breve, in una location d’eccezione, con l’organizzazione di Promoter Arte, affermata società specializzata in mostre, editoria e comunicazione.

L’idea di una Biennale a Milano analoga a quella di Venezia è del manager produttore Salvo Nugnes che ha dichiarato: “Milano è sempre stata molto recettiva, sensibile e pronta ad accogliere nuove situazioni. In più, è una città dove svolgo già diverse attività connesse al mondo dell’arte e della cultura, dunque la ritengo ottima come sede ospitante per un evento come la Biennale” La passione e la voglia di generare un appuntamento artistico-culturale atto a promuovere l’arte, a superare le difficoltà, a unire diversi stili e idee è quello che muove Promoter Arte a realizzare un evento culturale di portata internazionale. La grande manifestazione accoglierà quindi l’arte in tutte le sue forme quali la pittura, la scultura, la fotografia, la video-arte e molte altre, comprese quelle più innovative. Le straordinarie opere giungeranno da talentuosi artisti provenienti da tutto il mondo.

Biennale Milano cercherà di andare oltre alla semplice mostra. Sarà luogo di confronto, di valorizzazione di ogni artista, che si sentirà totalmente libero di potersi esprimere trasmettendo ogni emozione attraverso l’originalità delle sue creazioni. La pregiata iniziativa sarà inoltre luogo d’incontro di numerosi curatori, grandi critici e studiosi d’arte specializzati, di fama mondiale che arricchiranno l’importante evento.

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L’affermato architetto Cesare Feiffer riceve una prestigiosa targa di riconoscimento alla carriera dall’assessore alla cultura e dal Prefetto di Treviso

Durante la raffinata serata di gala per i festeggiamenti dei 150 anni della Croce Rossa, che si è svolta in data Venerdì 10 Ottobre a Treviso, nel rinomato Auditorium Fondazione Cassamarca di Treviso, con il concerto della rinomata orchestra “I Solisti Veneti” diretta dal Maestro Claudio Scimone, il noto architetto Cesare Feiffer è stato insignito di un premio istituzionale di merito alla carriera, dall’Assessore alla Cultura Luciano Franchin e dal Prefetto di Treviso Maria Augusta Marrosu “Per l’intensa attività operativa nel settore della conservazione del patrimonio architettonico ambientale”.

 

Feiffer è docente di restauro architettonico presso la facoltà di architettura dell’Università di Roma tre e dal 1999 dirige la famosa rivista di settore “Recupero e Conservazione”.

 

Feiffer ha dichiarato “Ho sempre cercato di unire la riflessione critica sui temi della disciplina del restauro alla pratica professionale”. Questo significativo messaggio di riflessione espresso è frutto della sua quotidiana esperienza di architetto-restauratore, che non dimentica di dare importanza e fondamento critico ad ogni azione e tiene sempre presente l’obiettivo finale dell’intervento di restauro. Che consiste nella conservazione della materia del manufatto. Feiffer dimostra concretamente le tesi da lui perorate facendo parlare i suoi progetti e le sue realizzazioni, dietro la cui eleganza e apparente semplicità si cela in realtà un complesso e sistematico meccanismo organizzativo scandito da tempi, successive fasi d’avanzamento e continui movimenti di confronto con la committenza.

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Aperte le iscrizioni alla VIII edizione del Master Progettare Cultura

Interventi d’arte, cultura e design per città, imprese e territori

Un percorso di studi completo e interdisciplinare per sviluppare tutte le competenze necessarie all’ideazione e alla gestione di progetti ed eventi culturali

Inizierà a gennaio 2015 la VIII edizione di Progettare Cultura, il Master gestito congiuntamente dall’Alta Scuola in media comunicazione e spettacolo dell’Università Cattolica e da POLI.design Consorzio del Politecnico di Milano, nato per formare professionisti nella progettazione e gestione di interventi culturali nei settori delle arti visive (mostre, progetti di public art), della valorizzazione territoriale, del cultural planning e della comunicazione d’impresa.

Due realtà universitarie di riconosciuta eccellenza insieme hanno dato vita a un percorso ormai consolidato in cui  convergono il know how, l’approccio metodologico e le prospettive di entrambe le istituzioni, con l’obiettivo di formare profili professionali di alto livello in grado di dare senso e forma al progetto culturale e di saperne gestire ogni aspetto.

Ogni progetto culturale è, infatti, un sistema complesso che basa la propria riuscita sull’interazione e il dialogo tra diverse professionalità: dal curatore al project manager, dal designer a chi si occupa di comunicazione, fundraising e sponsoring, alle istituzioni che accolgono il progetto. Uno degli obiettivi principali del master è proprio quello di insegnare come pianificare e programmare tutte le azioni necessarie per creare un’attività culturale coordinata in grado di utilizzare linguaggi attuali per raccontare discipline e valori complessi, aprendosi ad un pubblico ampio.

Non stupisce dunque, data la peculiare struttura didattica, che il Master abbia attratto negli anni studenti con background formativi eterogenei. Architetti, designer, archeologi, urbanisti, esperti in beni culturali e relazioni pubbliche hanno potuto confrontare in aula i propri differenti approcci all’insegna del dialogo e dell’interazione.

Dalla testimonianza diretta di alcuni ex partecipanti, emerge chiaramente che chi si iscrive al Master Progettare Cultura è interessato soprattutto a questa dinamica interdisciplinare. Sabrina Drigo, Laurea Magistrale in Giurisprudenza, racconta: “Quando ho scelto il percorso di questo Master mi aspettavo di approfondire alcune tematiche relative all’arte, al sistema dell’arte e all’organizzazione degli eventi e le mie esigenze sono state soddisfatte dosando l’insegnamento delle materie indispensabili per costruire una library di base, all’apprendimento di esperienze concrete: incontri con curatori, organizzatori, editori, esperti di marketing.” Dello stesso avviso Marzia Moreschi, Laurea Triennale in Scienze dei Beni Culturali: “Il Master racchiudeva in sé tutto quello che stavo cercando a partire dai corsi di arte contemporanea, a tutti quelli con una base economica (budget, fundraising, marketing..), fino a quelli in collaborazione con il Politecnico, che mi sembravano interessanti anche da un punto di vista pratico, in quanto con la mia formazione non avevo mai avuto a che fare con argomenti di tipo tecnico“. Eleonora Valenti, Laurea Specialistica in Pianificazione Urbana e Politiche Territoriali, partecipante dell’ultima edizione, ha visto invece nel Master l’occasione per un rilancio professionale: “Avevo studiato urbanistica e architettura e lavoravo in uno studio: la crisi del settore mi ha portata a cercare di allargare la base della mia formazione”. Anche Daniela Frigo, Laurea magistrale in Lingue, Culture e Comunicazione Internazionale, ha pensato che il master potesse favorire l’inserimento nel mondo del lavoro con una marcia in più:Ciò che mi ha spinta era la convinzione che questo Master, oltre a fornirmi approfondimenti sul tema artistico, mi avrebbe permesso di entrare con più facilità nella rete del sistema dell’arte milanese”.  Enrica Ponzo, Laurea magistrale in architettura, partecipante dell’edizione 2013 del Master, invece, riassume così le sue motivazioni: “L’obiettivo che mi ero prefissata era di riuscire a coniugare le mie passioni per l’arte, il design e l’architettura con tematiche di marketing, comunicazione e project management perché volevo entrare nel mondo del lavoro con skills specifiche”. Aggiungendo poi: “Le aspettative non sono state deluse e gli obiettivi iniziali sono stati conseguiti: terminato il periodo di didattica frontale, ho iniziato l’internship presso IdLab; dopo tre mesi, mi è stato proposto di continuare a lavorare per questo studio con il ruolo di Junior Project Manager, che attualmente ricopro”.

Alle oltre 400 ore di formazione in aula, divise in lezioni ex cathedra, seminari, testimonianze di esperti e professionisti del settore, project work ed esercitazioni, si aggiungono, infatti, 3 mesi di tirocinio curriculare.

Lo stage è finalizzato all’inserimento formativo dello studente nel contesto reale dell’ideazione, gestione e comunicazione di progetti culturali presso istituzioni e aziende convenzionate che hanno maturato una consolidata collaborazione con i due atenei.

Il Master Progettare cultura si rivolge a laureati italiani e stranieri.

Le domande di ammissione dovranno essere inviate entro il 23 novembre 2014 secondo le modalità indicate sul sito http://master.unicatt.it/immatricolazioni

Le candidature saranno valutate in ordine di ricevimento fino ad esaurimento dei posti previsti.

Il numero degli ammessi è fissato tra un minimo di 20 ed un massimo di 25 persone.

L’inizio delle lezioni è previsto per gennaio 2015. 

Per informazioni

Ufficio Master, Università Cattolica del Sacro Cuore

tel +39-02-7234 3860 | fax +39-02-7234 5202

via Carducci 28/30, I – 20123 Milano

[email protected]  |  [email protected]

http://master.unicatt.it/milano/progettarecultura

 

Ufficio Coordinamento Formazione POLI.design

Tel. (+39) 02.2399.7217 –  fax. (+39) 02.2399.5970

Via Durando 38/a 20158 Milano Bovisa

[email protected]

www.polidesign.net/progettarecultura

Press Contact:

Ufficio Comunicazione Prodotti Formativi

Tel. (+39) 02.2399.7201

[email protected]

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La galleria Marchetti di Roma rende omaggio a Plinio De Martiis, a dieci anni dalla scomparsa

Giovedì 2 ottobre 2014, presso la Galleria Marchetti di Roma (Via Margutta 8), si inaugurerà la mostra  Artisti italiani della Tartaruga –  Nel  Decennale della scomparsa di Plinio De Martiis (a cura di Silvia Pegoraro), aperta fino al 22 novembre. La Galleria intende così rendere omaggio – con opere della propria collezione –  a un grande personaggio del mondo dell’arte, scomparso nel 2004 : il suo talento, sia come fotografo che come gallerista, ideatore e organizzatore di eventi culturali, e la sua attività, ricchissima di straordinarie iniziative e di lungimiranza culturale, non sono stati ancora sufficientemente valorizzati. Il più importante riconoscimento gli era stato tributato nel 2003 da Duccio Trombadori, che in qualità di Presidente della Giuria della 54° edizione del Premio Michetti, gli aveva fatto assegnare il “Premio Michetti alla Carriera”. Nel 2007 la Regione Abruzzo (di cui era originario) aveva voluto omaggiarlo con una grande mostra alla sua memoria, presso il Museo Vittoria Colonna di Pescara, dove erano presenti i maggiori artisti internazionali che aveva lanciato, in Italia e in Europa, da Rauschenberg a Twombly, da Appel a Wols, e una selezione di splendide foto da lui scattate agli artisti e ai personaggi del mondo della cultura che frequentavano la sua mitica galleria La Tartaruga (fondata nel ’54), da Duchamp a Ungaretti, a Leo Castelli.

Nella mostra in programma alla Galleria Marchetti verranno esposti lavori (alcuni del tutto inediti) di 31 fra i maggiori artisti italiani che lavorarono con De Martiis ed esposero presso la Tartaruga tra gli anni ’50 e gli anni ’80 : Franco Angeli, Ugo Attardi, Luigi Boille, Giuseppe Capogrossi, Antonio Corpora, Stefano Di Stasio, Piero Dorazio, Tano Festa, Lucio Fontana, Sergio Lombardo, Mino Maccari,  Mario Mafai,  Renato Mambor, Titina Maselli, Eliseo Mattiacci, Sante Monachesi, Marcello Muccini,  Gianfranco Notargiacomo, Gastone Novelli, Giovanni Omiccioli, Achille Perilli, Fausto Pirandello, Antonietta Raphaël, Mimmo Rotella, Giuseppe Santomaso, Mario Schifano, Antonio Scordia, Cesare Tacchi, Giulio Turcato, Antonio Vangelli, Emilio Vedova.

Catalogo Grafiche Turato Edizioni, con testi della curatrice, estratti di interviste a Plinio De Martiis, e la cronologia completa delle mostre e degli eventi della Galleria La Tartaruga.

 

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Plinio De Martiis e  “La Tartaruga”

 

Nato a Giulianova (Teramo) nel 1920, Plinio De Martiis lasciò da ragazzino la città natale insieme ai genitori, per andare a vivere a Roma. Fin da ragazzo si appassionò alla fotografia, al cinema e al teatro, frequentando il gruppo del “Teatro dell’Arlecchino”, insieme a Franca Valeri, Carlo Mazzarella e Vittorio Caprioli. Aderì ben presto all’antifascismo, e dopo la guerra diventò funzionario del Partito Comunista Italiano.Nel 1954 – suscitando diverse polemiche – si allontanò dal PCI per aprire la mitica galleria d’arte “La Tartaruga”. La nascita della Galleria avvenne quasi per caso, in una serata tra amici, nel 1954, quando dentro un cappello – di Mario Mafai – furono messi 5 bigliettini piegati per estrarre a sorte il nome della galleria: fu estratto un bigliettino con su scritto “la Tartaruga”. Lo aveva scritto Mino Maccari.  Il 25 febbraio del 1954, Plinio De Martiis inaugurò la Galleria d’Arte in Via del Babuino, a pochi passi da Piazza del Popolo, insieme alla moglie, Antonietta Pirandello (nipote di Luigi Pirandello). Gli ispiratori di questa nuova avventura furono Leoncillo, Leonardi, Salvatore Scarpitta, Mario Mafai e Giulio Turcato, artisti italiani già affermati nel panorama nazionale ed internazionale. Oltre alle mostre dedicate a questi artisti, si tennero negli anni ’50 importanti mostre di artisti come Afro e Burri,  Fausto Pirandello, Dorazio, Novelli, Perilli, Rotella, Corpora, Consagra, Colla (con la sua prima personale a Roma), Karel Appel e Asger Jorn  (entrambi con la loro prima personale a Roma). Tra il ‘57 e il ‘59, la Galleria “La Tartaruga” lanciò, per prima in Europa, l’arte americana: vi esposero artisti americani come Rauschenberg, De Kooning, Marca-Relli (con la sua prima personale a Roma),  Kline e  Twombly (entrambi con la loro prima personale in Europa), ai quali negli anni ‘60 si sarebbero aggiunti anche Sam Francis o Andy Warhol.                                                                                                                   Gli anni ‘60 si aprirono con l’esordio di Kounellis, con la sua prima personale assoluta, nel giugno 1960, e continuarono con Schifano, Giosetta Fioroni, Castellani, Manzoni, Angeli, Festa, Ceroli (con la sua prima personale assoluta nel ‘64) e Pascali (con la sua prima personale assoluta nel ’65). Nel 1963 la galleria si trasferì in Piazza del Popolo, e in quell’anno si ebbero qui anche le prime apparizioni di Lombardo, Mambor, Tacchi. Anche Eliseo Mattiacci tenne alla Tartaruga, nel 1967, la sua prima mostra personale. La GalleriaLa Tartaruga, era diventata in breve tempo uno dei punti cruciali dell’arte nella “dolce vita” romana. La frequentava anche Duchamp, e vi si potevano incontrare grandi intellettuali e scrittori come Giuseppe Ungaretti, Nanni Balestrini (che vi tenne una mostra di poesia visuale), Tristan Tzara, Alberto Moravia e Sandro Penna.                                                                                                                               Agli inizi del 1968 De Martiis ha ancora un’idea geniale: il “Teatro delle Mostre – Festival – Una mostra ogni giorno. Dalle 16 alle 20”. L’evento  prefigura la chiusura della galleria, ma di fatto diventa leggenda.  Il progetto trasformò la galleria in un laboratorio permanente, in una quotidiana occasione di incontro fra gli artisti, i critici, gli intellettuali che, con la loro assiduità di frequentazione, costituivano l’anima della Galleria e la forza propulsiva contemporaneamente del suo sviluppo e della più avanzata ricerca artistica romana. L’idea di una manifestazione così congegnata era emersa a fronte della qualità più accentuatamente effimera che la produzione artistica stava assumendo in quella fase, tale da richiedere un diverso modello di esposizione e di rapporto con l’opera. Era la ricerca di un modo espositivo che assecondasse la nuova provvisorietà e transitorietà dell’arte.                                                                                                                          La prima fase della Tartaruga si chiuse nel 1969, lasciando una traccia indelebile nell’arte contemporanea italiana e internazionale. Una delle ultime esposizioni fu un’importante mostra di Giulio Paolini (maggio 1969). La galleria riaprì nel 1970 nella nuova sede di Via Principessa Clotilde. Per tutti gli anni ‘70 continuò ad essere un insostituibile laboratorio d’arte, una fucina di sperimentazione in cui esposero per la prima volta le loro opere artisti come Spalletti, Parmiggiani, Agnetti, nonché una vetrina importante per le ricerche della poesia visuale di quegli anni. Alla fine degli anni ’70, De Martiis dà la sua interpretazione della “rinascita della pittura” che va delineandosi in quel periodo. Dopo un’ennesima chiusura, la galleria riapre infatti, in Piazza Mignanelli, con un piccolo gruppo di pittori “Anacronisti” (Piruca, Ligas, Di Stasio, Bulzatti, Gandolfi…), che dipingono a olio su tela: una pittura figurativa e “antica”. Ma ormai l’energia più potente e guizzante si è esaurita: De Martis continuerà a organizzare mostre in galleria fino a metà degli anni ’80, mostre anche belle e importanti, ma prevalentemente “di repertorio”, utilizzando spesso materiali d’archivio, in particolar modo le splendide fotografie che lui aveva sempre continuato a scattare, durante il suo percorso di grande gallerista di arte contemporanea.                                                                                                                              

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SCHEDA TECNICA

 

Mostra: ARTISTI  ITALIANI  DELLA  TARTARUGA –  Nel  Decennale della scomparsa di Plinio De Martiis

A cura di: Silvia Pegoraro                                                                                                                                                      

Sede: Galleria d’Arte Marchetti                                                                                                                                      

Indirizzo: Via Margutta 8 –  00187 Roma                                                                            

Inaugurazione: giovedì 2 ottobre 2014, ore 18.30                                                                                

Periodo espositivo: 2 ottobre – 22 novembre  2014                                                        

Ingresso: libero                                                                                                                                                                  

Orari: LU 16.30-19.30 ; MAR-SA  10.30-13.00 / 16.30-19.30                                                                       

Catalogo : Grafiche Turato Edizioni                                                                                                                

Informazioni: tel/fax 06 3204863 – www.artemarchetti.it ; [email protected]

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PURPLE HOURS Season Premiere

Save the date – GIOVEDÌ’ 18 SETTEMBRE TORNANO I PURPLE HOURS!!!!

Nuova stagione, nuova location e nuovi protagonisti per l’aperitivo più innovativo che ci sia!!

I PH entrano nel loro terzo anno di vita e approdano nella prestigiosa vetrina del G Lounge di Via Larga 8, nel cuore di Milano, ai piedi della Torre Velasca e dietro Piazza Duomo.

Giovedì 18 Settembre inauguriamo ospitando gli amici di Brilliant Solutions!!
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Durante la serata verrà presentato Solutions,il tuo fornitore di servizi di Lifestyle Management, Personal Concierge ed Assistenza Virtuale, per necessità personali e business.

Cosa pensi dell’idea di avere il concierge di un hotel 5 stelle a disposizione quando serve a te?
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“Goditi la libertà di dedicarti a quello che conta davvero per te. Al resto pensiamo noi.”

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Vi aspettiamo Giovedì 18, dalle 19.00 al G Lounge di Via Larga 8.

Ingresso libero
Buffet + consumazione: 10€

Info&Prenotazioni 338.8971323

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Il premio Nobel Dario Fo presto alla “Milano Art Gallery” dopo lo strepitoso successo ottenuto a Spoleto Arte

L’esimio maestro Dario Fo reduce dal grande successo ottenuto nel contesto delle mostre di “Spoleto Arte” curate dal professor Vittorio Sgarbi, sarà presto alla storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, in fondo Corso Genova, a Milano, per inaugurare una straordinaria esposizione pittorica di suoi dipinti inediti, organizzata dal manager Salvo Nugnes. L’iniziativa, che vedrà esposte opere, foto, materiale di scena e video, si svolgerà dal 2 al 24 Settembre, con inaugurazione ufficiale in data Martedì 2 Settembre, alle ore 18.30 in presenza di tanti nomi di spicco del panorama attuale, nonché di illustri esponenti istituzionali, TV e giornalisti.

 

Descrivendo la sua formazione artistica a Brera, risalente al primo dopoguerra e i rinomati personaggi di cui è stato allievo, rivela “Achille Funi era un insegnante straordinario, Carrà era molto simpatico, Aldo Carpi, il direttore, una personalità di eccezionale apertura mentale. Mi capitava ogni tanto di assistere alle lezioni di Marino Marini. Una volta riuscì a farmi accettare nell’Atelier di Manzù, ad impastare creta. Davvero stavamo vivendo un momento irripetibile per la storia civile e culturale del nostro Paese. Non solo dentro le stanze dell’Accademia, ma anche fuori, nei bar e nelle trattorie di Brera, ci si trovava a discutere e fare progetti”.

 

Il suo itinerario creativo è contraddistinto dal rapporto stretto e sinergico tra teatro-pittura, con un continuo gioco di rimandi. Fo è arrivato al disegno per estendere e tradurre il nobile linguaggio del proprio corpo, per dargli forma stabile e nel contempo per mettere e trasportare sulla scena il proprio corpo, esternando il progetto racchiuso nelle sue opere e nel suo peculiare stile espressivo. I soggetti raffigurati appaiono sciolti e svincolati da legami, in assoluta libertà. Fo spiega “Il corpo è fatto per agire, per muoversi. È fatto per raccontare, con ognuna delle proprie parti. Parlerei d’influenza in ambito scenico e no soltanto scenografico. Perché, il disegno, la pittura, mi consentono di predefinire molto di più, che le mere strutture ambientali oppure le entrate e le uscite degli attori”.

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La Milano Art Gallery rende omaggio a Margherita Hack durante la mostra di Giuseppe Santonocito, insieme a Francesco Alberoni e Don Mazzi

Giovedì 31 Luglio 2014, il prestigioso Spazio Culturale “Milano Art Gallery” ha ospitato un toccante incontro in ricordo della straordinaria Margherita Hack, alla quale hanno partecipato Francesco Alberoni, sociologo di fama mondiale, Don Mazzi, fondatore della Comunità Exodus, e l’organizzatore e manager Salvo Nugnes, in qualità di relatore.

A fare da splendida cornice al grande evento, la mostra dell’eclettico artista fiorentino Giuseppe Santonocito, che fino al 9 Agosto, presenta numerosi dipinti ispirati all’Universo cosmico e al mondo onirico, sfondo perfetto per commemorare la rinomata “amica delle stelle”.

In riferimento al suo esordio nel mondo dell’arte e alla sua formazione in ambito, Santonocito racconta “Ho cominciato a dipingere circa 35 anni fa a livello professionale e sono totalmente autodidatta. Ho studiato esclusivamente per mio conto. Durante il percorso esistenziale ho affrontato tanti problemi e momenti difficili e quando ho capito, che la mia strada doveva orientarsi verso la pittura ho approcciato e approfondito la conoscenza dei grandi maestri del ‘500, facendo tutto per mio conto in modo graduale e progressivo. Poi, ho individuato il mio stile espressivo personale e ho sviluppato il tipo di pittura attuale, a cui mi dedico ormai da 25 anni”.

Il talentuoso pittore ha recentemente partecipato a “Spoleto Arte” l’osservatorio sull’arte contemporanea curato da Vittorio Sgarbi, a Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore della suggestiva città umbra, allestita dal 27 Giugno al 24 Luglio.

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Spoleto Arte rende omaggio ad Alberto Pistoresi

Nel contesto delle rinomate mostre di “Spoleto Arte” attualmente allestite nello storico Palazzo Leti Sansi, in Piazza del Mercato a Spoleto, con la curatela di Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes, è possibile ammirare una carrellata di splendidi dipinti appartenenti ad Alberto Pistoresi, noto artista fiorentino non più vivente, che ha lasciato un segno marcato e indelebile con la sua vasta produzione e una lunga carriera coronata da numerosi riconoscimenti di prestigio e positivi encomi da parte di critici ed esperti di settore. L’esposizione è visitabile con ingresso libero dal 27 Giugno al 24 Luglio.

 

In particolare Pietro Annigoni, soffermandosi sulle peculiari doti stilistiche di Pistoresi, lo definì un artista vero, con opere mature e significative, in cui poter scorgere giochi di contrasti violenti inseriti in una composizione elementare e vigorosa, dove ci sono toni sonori, ma profondi ed altri luminosi, ma vibranti e impregnati di un sapiente e vissuto chiaroscuro, che li pone in opposizione e nel contempo li unisce, in forma di composizione poetica.

 

Il curatore Sgarbi spiega “Vedutista di spazi urbani e di paesaggi nella sua toscana, Pistoresi è un pittore di luoghi non disturbati dall’uomo. La sua visione è distante, a tratti ovattata. L’uomo più, che esserci è stato. Se ne sente l’impronta, l’eco della voce e una solitudine immensa, incolmabile”.

 

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I MAESTRI DEL PAESAGGIO – INTERNATIONAL MEETING OF THE LANDSCAPE AND GARDEN 2014

Milano, 3 luglio 2014– Benessere della mente, del corpo, dell’individuo e della collettività. “I Maestri del Paesaggio – International Meeting of the Landscape and Garden”, tra le manifestazioni più significative al mondo in tema di paesaggio, torna ad animare Bergamo Alta dal 6 al 21 settembre 2014. Una magia green attraverserà la città con un focus incentrato sul potere rilassante e curativo delle piante, vere amiche dell’anima, capaci di guidare ognuno di noi in un universo nuovo, immerso in una terapeutica follia.

Healing Landascape è il tema dell’edizione 2014 che – come spiega Giulio Senes, docente e ricercatore presso la Facoltà di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e Direttore del Corso di Perfezionamento in Healing Gardens –  “vuole approfondire il tema del verde come fonte di benessere (cioè “healing”). I “benefici” del verde sono molteplici e afferiscono a tutte e tre le “sfere” della definizione di salute dell’OMS: fisico, mentale, e sociale. I motivi per cui il contatto con la natura incrementa il benessere e favorisce i processi di guarigione si rifanno all’essenza profonda dell’uomo come “essere vivente” in perenne stretto rapporto con l’ambiente che lo circonda e con gli altri esseri viventi. Un healing garden è uno spazio esterno (e talvolta un’area verde interna) progettato per promuovere e migliorare la salute e il benessere delle persone, cioè un’area verde specificamente progettata per essere “healing”. Ciò risulta ancora di più fondamentale importanza se ci si riferisce a tutti quei luoghi destinati alla cura (ospedali, in primis, ma non solo), cioè ad essere “healing”.

La scelta del tema segue il percorso intrapreso nella passata edizione: “Feel the water”, continuando l’avvicinamento al tema di Expo 2015: “Nutrire il pianeta, energia per la vita” con l’intento sinergico di promuovere la cultura del verde, educare alla sostenibilità ambientale.

Attraverso la cura di orti e giardini, l’uomo attira a sé il potenziale energetico delle piante, lasciando fluire liberamente stati d’animo e pensieri, secondo quel bisogno recondito che gli antichi chiamavano: bio-filia. Si ripartirà, infatti, dal giardino dei semplici, ovvero varietà vegetali con virtù medicamentose, nato nel periodo medioevale e conservato dai monaci nei secoli, per arrivare fino a noi come un vero e proprio dono della natura.

Per due settimane, eventi itineranti, seminari, workshop, appuntamenti culturali e enogastronomici, mostre, aperitivi del paesaggio e concorsi racconteranno un mondo diverso, più verde, conducendo il pubblico in un alveo di benessere e architettura green.

Manifesto del paesaggio urbano sarà, anche quest’anno l’allestimento temporaneo di Piazza Vecchia, per l’occasione ribattezzata Piazza Verde. Una passeggiata in parte provocatoria e irriverente, sicuramente onirica, alla scoperta del valore (fisico e mentale, individuale e collettivo) della natura in città.

La storica Piazza, che quest’anno porta la firma internazionale di Peter Fink  in team con Lucia Nusiner e Maurizio Quargnale, si trasforma nei quindici giorni dell’evento in un salotto all’aria aperta, incantevole attrazione per migliaia di persone, capace di far riscoprire l’unicità di un paesaggio tra i più apprezzati in Italia.

La rosa di relatori dell’edizione 2014 include le più autorevoli firme tra Paesaggisti, Garden Designers, Landscape Architects selezionati e invitati da Arketipos per questa quarta edizione: da Stig L. Andresson a Fergus Garrett, da Marco Bay a Peter Fink, progettista del nuovo volto di Piazza Verde. E ancora: Pablo Georgieff, Mikyoung Kim, Luciano Giubbilei, Ugo Morelli, Ulf Nordfjell e molti altri ancora per una manifestazione che fa della vocazione internazionale e multidisciplinare il suo elemento distintivo. E le occasioni per confrontarsi con tali maestri del paesaggio saranno davvero tantissime, grazie ai Workshop, ai Seminari e agli Aperitivi del Paesaggio. Per la prima volta, inoltre, in occasione della IV edizione dell’International Meeting del 20-21 settembre, Arketipos coinvolgerà il Best in Show 2014 Luciano Giubbilei per un tête a tête con Fergus Garrett, notissimo capo giardiniere di Great Dixter. I due verranno intervistati dalla direttrice della rivista britannica Gardens Illustrated, Juliet Roberts e dal pubblico presente in teatro.

Attesa la Summer School a cui parteciperanno sedici studenti provenienti da tutto il mondo, supervisionati dai Visiting Professor, Andy Sturgeon e Gianni Pettena. Con il singolare approccio learning by doing, i ragazzi lavoreranno divisi in team per favorire il confronto di idee e opinioni e la realizzazione di due allestimenti paesaggistici i cui frutti saranno visibili in occasione di Expo 2015, ovvero: una piazza storica di Bergamo Alta e la Piazza Città di Lombardia di Milano, ingresso del grattacelo sede della Regione Lombardia. Sarà la genialità creativa dei ragazzi a plasmare il nuovo volto di entrambe le aree, progettandole a Bergamo durante la Summer School 2014 e realizzandole nell’estate del 2015, entrando così di tutto diritto a far parte della programmazione degli eventi di Expo 2015.

“Saranno giorni di fermento artistico e creativo per promuovere, diffondere e valorizzare la cultura del paesaggio e l’ambiente della nostra città – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Terzi –  In questa edizione 2014 del meeting internazionale sarà protagonista Il verde come fonte di benessere. Bergamo diventerà a settembre la capitale del verde richiamando in questa splendida città   architetti, progettisti e star mondiali per un appuntamento che coinvolgerà cittadini, turisti e appassionati, continuando il cammino intrapreso nelle edizioni precedenti e con uno sguardo verso Expo 2015. La costruzione o, meglio, la ricostruzione di una cultura del paesaggio alla scala urbana e non solo è quello che Regione Lombardia sta cercando stimolare anche attraverso iniziative importanti e riconosciute a livello internazionale come questa”

Ma a coinvolgere i giovani e gente di ogni età, penseranno anche le iniziative Green Fashion e Green Food e gli Chef del Paesaggio in collaborazione con il Gruppo Editoriale L’Espresso e D Repuublica, nel primo caso in co-working con l’Istituto Europeo Del Design, Maliparmi e Martinelli Ginetto spa per spingere i creativi emergenti a confrontarsi in un contest di Textile design e di Fashion/Accessories Design; nel secondo caso lavorando con Le Tavole di Bergamo Alta per selezionare la ricetta di un primo piatto green che meglio tradurrà le eccellenze territoriali rivisitate in chiave nature, aggiudicandosi il titolo di Ricetta Madrina della Manifestazione.

Altra novità attesissima è Green Design, iniziativa che rinnova il rapporto con Mondadori e le testate Grazia Casa e Interni per riscoprire le unicità di Città Alta attraverso prodotti outdoor di design.

Tra le novità del 2014 la mostra organizzata in collaborazione con GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e Allianz Bank, dedicata al fotografo Long Chin – San (Zhejiang 1892-1995) dal titolo “Long Chin San-Mario Finazzi. La fotografia di paesaggio tra tecniche moderne e antica tradizione.”. Trentadue scatti originali per raccontare la poetica visiva del paesaggio d’Oriente.

La nuova amministrazione – sottolinea Leyla Ciagà, assessore all’Ambiente, al Verde Pubblico e alle Politiche energetiche del Comune di Bergamo – sostiene in modo convinto la rassegna I Maestri del Paesaggio, poiché – stante il respiro internazionale della manifestazione e la validità dei contenuti proposti – la ritiene di grande interesse per la città di Bergamo. L’allestimento volutamente provocatorio di Piazza Vecchia esprime il punto di vista soggettivo di un artista come Peter Fink che ragiona sul significato del colore nel paesaggio urbano”.

Parole confermate dai numeri che testimoniano un successo in divenire. “La manifestazione – sottolinea il presidente di Arketipos, Maurizio Vegini,  che insieme al Comune organizza la manifestazione – ha portato a Bergamo centinaia di migliaia di visitatori, centinaia di partecipanti all’International Meeting, relatori internazionali di prestigio e un’attenzione europea senza precedenti”. Un evento d’eccellenza, unico al mondo, che con un’organizzazione complessa ed efficiente da parte del Comune di Bergamo grazie all’attenta regia dell’associazione Arketipos, riesce a produrre risultati straordinari.

La manifestazione, oltre che dal Comune di Bergamo, è patrocinata da Regione Lombardia, EXPO 2015 e da numerose associazioni nazionali e internazionali.

 

Ufficio stampa – Informa adv   Via Zelasco, 18   –   24122  Bergamo   –   Tel. 035 19910405

Claudia Rota Cell. 348 5100463 – [email protected]

Arketipos (associazione culturale)

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IL TOUR DELLE GRIGNE, A UN PASSO DAL CIELO SUL PARADISO DEI ROCCIATORI II seconda edizione de “Il Viaggio sulle Orobie”

Lecco – Dal 10 al 13 luglio, con un pre-evento sabato 5, professionisti e neofiti dei monti volgeranno lo sguardo alle Grigne, il massiccio più famoso tra le Prealpi Lombarde; aspre e rocciose, si stagliano sul versante lecchese del Lago di Como, sulle cui pareti si sono cimentati personaggi leggendari come Cassin, Comici, Bonatti e dove sono nati i celebri Ragni. In sedici, tra alpinisti, scrittori, fotografi e chef, le attraverseranno per onorare montagne, storia e territorio. È il “Viaggio sulle Orobie” giunto alla seconda edizione, organizzato dalla rivista Orobie in collaborazione con il Club Alpino Italiano Centrale.

 

Tra splendide creste di roccia dolomitica, scortati dalla guida alpina Fabrizio Pina, si avventurerà un gruppo di personaggi molto vari, dove spiccheranno monumenti dell’alpinismo come Giuseppe Alippi, Nives Meroi e Romano Benet, assieme all’attore e scrittore Giuseppe Cederna, il giornalista di Repubblica Leonardo Bizzaro, il fotografo Mauro Lanfranchi, l’esperto di storia dell’alpinismo Alberto Benini, l’artista Leonardo Sangiorgi, lo storyteller e snowboarder Emilio Previtali, la fondista Awa Tometi, i musicisti Martin Mayes e Saul Casalone, la promotrice di Immagimondo Silvia Tantardini e gli chef Michele Sana e Nicola Esposito. Perché il racconto della montagna non sia univoco, ma passi da occhi, esperienze e culture diverse.

 

Quattro tappe, tra paesaggi mozzafiato e accoglienti rifugi, per conoscere ambiente, arte, cultura e tradizioni locali anche grazie a concerti, scatti fotografici, conferenze e letture, organizzati durante le soste. Il tour delle Grigne sarà, dunque, occasione preziosa per celebrare l’incontro con la natura, promuovendone eccellenze e unicità anche in vista di Expo 2015.

Il tour sarà a disposizione di quanti vorranno cimentarsi nel trekking, essendo possibile unirsi al gruppo dei viaggiatori montani, sia nei rifugi che durante il percorso. La speciale anteprima avrà luogo il 5 luglio con ritrovo presso il Comune di Lecco alla volta dei Piani dei Resinelli, lungo l’itinerario descritto da Silvio Saglio con letture di Luca Redaelli. Dopo la presentazione del Tour, la serata si concluderà incontrando i protagonisti della «Patagrigna», le spedizioni lecchesi in Patagonia.

Le location raggiunte nelle tappe successive saranno: i Piani dei Resinelli, il rifugio Riva, il rifugio Brioschi, il rifugio Rosalba e di nuovo Piani dei Resinelli. Si traccerà in questo modo un anello, entrando nel cuore di quel grande universo rappresentato dalle Grigne. “Non una cima, ma un mondo intero”, come sosteneva l’indimenticato Riccardo Cassin.

Il gran finale, previsto per domenica 13 luglio ai Piani dei Resinelli, sarà accompagnato da un evento eccezionale. In collaborazione con l’associazione Genti in viaggio, avrà luogo la nomina ufficiale ad Ambasciata del Terzo Paradiso ottenuta dal distretto culturale del Barro per le attività svolte da due anni a questa parte. A presentarla, Michelangelo Pistoletto, artista e ideatore del Terzo Paradiso, esempio di presidio e tutela di uno sviluppo territoriale sostenibile.

Dopo il primo Viaggio nell’estate 2013, quando la rivista Orobie guidò un gruppo di personaggi molto vario, una specie di “compagnia di giro” lungo il Sentiero delle Orobie che si snoda tra la natura intatta e i bellissimi panorami  della montagna bergamasca, il Tour delle Grigne é la seconda tappa di un progetto che si propone di per avvicinare un pubblico sempre più vasto alle montagne lombarde e al loro ambiente.

Per questa iniziativa Orobie è affiancata dai suoi sponsor istituzionali (Fondazione Credito Bergamasco, Italcementi Group, Sacbo e Oriocenter), ai quali si aggiungono il Cai nazionale con diverse sue sezioni (prime fra tutte quelle di Lecco, Bergamo e Milano), l’Unione bergamasca CAI, il Comune di Lecco, le Comunità montane del Lario orientale-Valle San Martino e della Valsassina, la Camera di commercio di Lecco, Confcommercio Lecco, il Collegio regionale delle Guide alpine lombarde e Sport Specialist.

 

 

Per i dettagli: www.orobie.it

 

 

 

UFFICIO STAMPA

 

Claudia Rota

Cell. 348 5100463

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ALLA MILANO ART GALLERY MAX LAUDADIO CON LA SUA ARTE DA FONDI AL SOCIALE

L’esclusivo contesto della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano accoglie i preziosi scatti d’autore di Max Laudadio, popolare e carismatico inviato del Tg satirico “Striscia la Notizia”. La mostra intitolata “Quattr’occhi sul Mondo” durerà fino al 10 Maggio, è curata dal noto critico Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager Salvo Nugnes, agente di illustri personaggi e produttore di grandi eventi. Le immagini fotografiche di Laudadio sono ottenute in modo innovativo, ponendo davanti all’obiettivo delle lenti di occhiali di diversa cromia, che creano un effetto intensamente suggestivo, rivoluzionando i canoni e i parametri tradizionali, perché come lui afferma “due soli occhi a volte non bastano per cogliere la meraviglia del Mondo”.

 

Questa pregiata esposizione è legata ad un’importante iniziativa in ambito solidale e attraverso un’asta benefica online alcune straordinarie opere potranno essere aggiudicate ai miglior offerenti. Il ricavato sarà devoluto all’associazione “Amici dei Bambini” (AiBi) e alla Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi. Il link di riferimento é www.milanoartgallery.it/art_ML_asta.php .

 

Per ulteriori informazioni contattare:

Tel. 02-76280638

Mail: [email protected]

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La cultura salverà il turismo rurale!

Museo di Cà Martì, Museo Etnografico dell’Alta Brianza, Sistema Museale della Provincia di Lecco e Ecomuseo delle Province di Como e Lecco si danno appuntamento ad Agrinatura per mostrare il meglio del loro patrimonio artistico e culturale. Una full immersion che darà modo di attingere alla ricchezza culturale dell’intero territorio.

Coltiviamo il futuro! È questo il motto scelto per questa tredicesima edizione di Agrinatura. La fiera dedicata al settore agricolo, forestale, zootecnico ed improntata alla promozione del turismo rurale e del patrimonio naturalistico e ambientale, promossa da Camera di Commercio Como, Camera di Commercio Lecco, Provincia di Como, Provincia di Lecco e Regione Lombardia.

Attorno a questo messaggio chiave verrà articolato agriNATURA, un percorso culturale volto  alla promozione del turismo rurale, un approfondimento declinato in tre diverse forme: conoscenza, tutela e promozione.

La forte presenza di Enti Museali darà un contributo essenziale al primo tema sotteso al percorso agriNATURA.

Con il Museo di Cà Martì, sito nella Valle San Martino, verrà documentato il grande patrimonio di abilità lavorative lasciate dai muratori di Carenno e della Valle grazie a documenti, immagini e oggetti attestanti la loro forte presenza in queste zone già a partire dall’ ‘800.

Sarà invece a cura del Museo Etnografico dell’Alta Brianza la valorizzazione di quelle che erano e che sono oggi le abitudini e le pratiche quotidiane degli individui insediatisi nel territorio della Brianza.

L’Ecomuseo delle Province di Como e Lecco agevolerà la conoscenza del territorio comasco e lecchese, le sue bellezze ambientali, naturali e storico-artistiche tipiche del paesaggio Prealpino, grazie all’ausilio di mostre fotografiche e la presenza di Istituti di formazione ed istruzione in ambito agricolo, alimentare e ambientale.

Un ruolo di cornice e coordinamento verrà esercitato dalla presenza del Sistema Museale della Provincia di Lecco che con i suoi venti musei affiliati è in grado di agevolare la scoperta di tutte le bellezze culturali custodite all’interno del territorio.

A latere dell’apporto dato dagli Enti Museali, la conoscenza del territorio sarà affrontata anche grazie al supporto di molteplici iniziative collaterali: laboratori ed interventi volti a sensibilizzare i partecipanti in termini di educazione alimentare corretta e approfondimenti mirati ad indagare i temi sottesi alla biodiversità e più in generale all’educazione ambientale, focus mirati a valorizzare il sistema territoriale con case history relative a parchi, comuni e riserve naturali, rappresentazioni di quelli che erano gli antichi mestieri locali, le tradizioni popolari e i saperi legati al territorio.

Il tema della tutela sarà invece approfondito grazie ad esposizioni e progetti a cura di Comunità Montane e Consorzi di Tutela, di Parchi Regionali, Parchi Locali di interesse sovracomunale, Riserve Naturali territoriali e Associazioni a carattere ambientale. Mentre la promozione del territorio avverrà sia grazie alla valorizzazione di tutte le realtà Istituzionali e delle produzioni agricole presenti in fiera, sia attraverso proposte legate al tema delle energie rinnovabili applicabili al comparto agricolo.

AgriNATURA 2014 come ponte tra identità, cultura e pianificazioni future. Un punto di incontro per conoscere il passato, scoprire il presente e riflettere sul domani.

www.agrinatura.org

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Margaret Mazzantini riceve Premio Cultura Milano alla Milano Art Gallery durante la mostra di Piercarlo Malinverni

La storica “Milano Art Gallery“, in via G. Alessi 11 a Milano, è da anni protagonista di un fitto programma che si alterna con le interessanti conferenze del Festival Artistico Letterario Cultura Milano e le prestigiose mostre d’arte, organizzate dal noto manager e produttore di grandi eventi Salvo Nugnes. La mostra attualmente in corso, allestita fino al 7 Aprile, è quelle de “l’artista della Casa Reale dei Savoia” Piercarlo Malinverni “Le Dive nell’are”, che presenta le sue originali opere raffiguranti le mitiche attrici e dive nazionali e internazionali del cinema degli anni cinquanta e sessanta. Durante il periodo dell’esposizione, l’eccezionale scrittrice Margaret Mazzantini ha avuto il piacere di essere premiata, dalla giornalista d’arte e curatrice Elena Gollini, con il rinomato Premio Cultura Milano, ideata dal Dott. Nugnes, già conferito ai più grandi ed illustri personaggi della cultura, della letteratura, del giornalismo, della scienza e dell’arte, come l’indimenticabile Margherita Hack, Bruno Vespa, Francesco Alberoni, Gillo Dorfles e Silvana Giacobini. Il riconoscimento è stato assegnato alla Mazzantini in occasione dell’uscita del suo ultimo romanzo di successo dal titolo “Splendore” per “il significativo contributo culturale della sua opera letteraria di profondo spessore umano”.

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Premio Cultura Milano: Elena Gollini, curatrice della Milano Art Gallery, consegna targa a Margaret Mazzantini

Durante uno degli appuntamenti del Festival Artistico Letterario “Cultura Milano“, tenutosi presso il carcere di Bollate a Milano, Elena Gollini, giornalista d’arte e curatrice di importanti mostre presso la storica “Milano Art Gallery“, ha conferito alla scrittrice di fama internazionale Margaret Mazzantini, l’importante Premio Cultura Milano ideato dal manager Salvo Nugnes “per il significativo contributo culturale della sua opera letteraria di profondo spessore umano”. L’autrice, nel contesto della struttura carceraria, ha presentato infatti la sua ultima opera di successo intitolata “Splendore”, dinanzi ai detenuti, che hanno partecipato attivamente con gran interesse e curiosità.

Il rinomato Premio Cultura Milano viene conferito ai più grandi ed illustri personaggi della cultura, della letteratura, del giornalismo, della scienza e dell’arte. Tra le personalità insignite ricordiamo l’indimenticabile Margherita Hack, Bruno Vespa, Francesco Alberoni, Gillo Dorfles e Silvana Giacobini.

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Festival Cultura Milano – In conferenza al carcere di Bollate la rinomata scrittrice Margaret Mazzantini affiancata dal manager Salvo Nugnes

Margaret Mazzantini insieme al manager agente dei vip Salvo Nugnes, è stata protagonista di una conferenza all’interno della struttura penitenziaria di Milano Bollate. Durante l’evento benefico-solidale per i detenuti carcerari, inserito nel programma di “Cultura Milano” tenutosi venerdì 28 marzo la Mazzantini ha ricevuto la prestigiosa targa del “Premio Cultura Milano” consegnatagli dal manager Salvo Nugnes, che ospita rinomati personaggi del calibro di l’indimenticabile Margherita Hack, Bruno Vespa, Corrado Augias, Katia Ricciarelli, Patty Pravo, Roberto Vecchioni al motto propulsore di rendere la cultura accessibile a tutti.

Durante la visita la scrittrice ha avuto l’opportunità di fare un tour guidato all’interno della struttura attraverso la falegnameria, la biblioteca, la sala prove, il laboratorio del vetro, l’orto e le serre.

 

I detenuti durante la conferenza erano molto entusiasti di tale opportunità e hanno partecipato con numerose domande alla rinomata scrittrice, tra le più amate e apprezzate del panorama contemporaneo, che nell’occasione ha parlato del nuovo romanzo intitolato “Splendore” edito da Mondadori, nel quale racconta la storia d’amore di Guido e Costantino e la loro iniziazione sentimentale, che attraversa le stagioni della vita, l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta. I due protagonisti mettono a repentaglio tutto, ogni affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Uno eclettico e inquieto, l’altro sofferto e carnale, un’identità frammentata da ricomporre, un legame assoluto, che li unisce. Si allontanano, crescono geograficamente distanti, instaurano nuove relazioni, ma il bisogno l’uno dell’altro resiste e perdura nel tempo.

 

La Mazzantini ha uno stile inconfondibile, corposo e ricco di metafore e significati esistenziali. Ha una prosa coinvolgente, un modo di scrivere speciale, attraente, forte, acuto, tagliente. In questo suo ultimo lavoro trasporta il lettore alla scoperta dell’amore omosessuale e dello splendore. Cos’è lo splendore? E’ la bellezza fortissima della diversità, quella che Guido e Costantino esplorano nelle lunghe stagioni della loro vita, che diventa una vicenda di appassionato splendore. E’ autrice di romanzi considerati dei veri best sellers per pubblico e critica di settore, come “Non ti muovere”, “Venuto al mondo” vincitore del Premio Campiello 2009 e trasformato in film di successo e “Nessuno si salva da solo” campione di vendite.

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Grandi consensi per il vernissage inaugurale della mostra di Piercarlo Malinverni “l’artista della Casa Reale dei Savoia”

 

Nell’esclusiva Milano Art Gallery in via Alessi 11 a Milano, si è svolto con grandi consensi il vernissage inaugurale della mostra “Le Dive nell’arte” di Piercarlo Malinverni, detto “L’artista della Casa Reale dei Savoia”, in data 23 marzo. La pregiata esposizione di opere, organizzata dal noto manager produttore Salvo Nugnes, resterà in loco fino al 7 Aprile. Hanno presenziato all’importante evento anche rinomati personaggi come lo scrittore Andrea Pinketts, che ha espresso significativi commenti di apprezzamento verso l’artista, un gruppo di comici della popolare trasmissione Zelig, la giornalista volto tv Mediaset Annamaria Consolaro, nonché rinomate personalità dal “sangue blu”.

 

Le opere sono in buona parte dedicate alle mitiche attrici e dive nazionali e internazionali del cinema degli anni cinquanta e sessanta, come simbolico omaggio a queste eteree ed eterne bellezze senza tempo, che vengono rievocate in tutto il loro ammaliante splendore attraverso le suggestive raffigurazioni. In tal modo Malinverni sviluppa un interessante legame in parallelo tra mondo del cinema e mondo dell’arte, intesi come universi intercomunicanti per diffondere un linguaggio espressivo universale, che si congiunge in armonioso intreccio con i messaggi subliminali inseriti nelle immagini rappresentate che l’occhio attento e sensibile dell’osservatore deve carpire e interpretare.

 

L’organizzatore Salvo Nugnes, parlando dell’appassionata vocazione di Malinverni dice “Fin dal primo contatto di approccio conoscitivo con Piercarlo Malinverni ne ho da subito percepito la spontanea e innata propensione artistica. Ho colto in lui una personalità versatile e un’indole carismatica, attraverso cui si è cimentato nella duplice dimensione di autorevole professionista della medicina e di talentuoso artista dalla fantasiosa abilità creativa. All’appassionata vocazione per l’arte coniuga quella spiccata sensibilità, quella calorosa umanità, quell’intensa energia positiva, che dimostra anche nel ruolo di esperto medico, tracciando un significativo legame di connessione virtuale in perfetto equilibrio tra i due ambiti, seppur così diversi, per unirli ad intreccio simbolico nel suo percorso esistenziale“.

 

Nel novero  degli affezionati estimatori e collezionisti di Malinverni ci sono i membri della Casa Reale dei Savoia, che ormai da molto tempo lo seguono nel suo multiforme percorso e con i quali ha instaurato un rapporto di solida amicizia. Di loro racconta “l’incontro con i Savoia è datato negli anni, abbiamo frequentazioni comuni in Corsica, in particolare presso l’Isola di Cavallo. Inoltre, sono loro consulente medico di fiducia. Mi hanno commissionato diversi lavori, tra cui opere legate ad atmosfere e scenari marini ed altre creazioni connesse ad espressioni di matrice astratta, di tipo informale-materico, su cui attualmente sto concentrando la mia evoluzione di ricerca e sperimentazione“.

 

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Il manager Salvo Nugnes e Vittorio Brumotti inviato di Striscia, protagonisti di un evento benefico nel carcere di Opera

Vittorio Brumotti, re dei guinness sportivi e popolare personaggio inviato di Striscia la Notizia è stato protagonista di un evento a scopo di solidarietà benefica per i detenuti dell’Istituto penitenziario di Opera, a Milano. Durante l’incontro, che si è svolto presso la Sala Teatro della struttura di reclusione, Brumotti ha parlato della sua carriera e del suo mondo, affiancato dal manager Salvo Nugnes, relatore e organizzatore dell’evento, per poi regalare a tutti i presenti una delle sue incredibili performance con la fidata mountain bike.

 

Il vulcanico Vittorio, detto 100% Brumotti, pseudonimo assai azzeccato, è amatissimo da adulti e piccini, che lo seguono tifando per le sue intrepide sfide estreme. Svelando un suo prossimo obiettivo da record mitico dice “Nella primavera 2012 purtroppo è sfumato il mio sogno di scalare l’Everest per un’autorizzazione negata dal governo nepalese e a livello legislativo e burocratico su quel fronte è ancora tutto bloccato. Ma nella mia testa ora c’è il Monte Bianco con i suoi 4.810 metri d’altezza. Io e il mio staff stiamo aspettando le dovute autorizzazioni e poi con la mia bici da corsa mi sto allenando a compiere il giro della morte, faccio le prove in Liguria dove ho creato una piscina ricoperta di gommapiuma“.

 

Brumotti fornisce la sua importante presenza di testimonial nella campagna itinerante di comunicazione “Una vita da social” sul rapporto dei minori con il mondo informatico e internet contro i pericoli del web. Sull’argomento sottolinea “I minori devono seguire i consigli di mamma e papà. Lancio un appello anche ai produttori di telefoni cellulari, l’orco quello delle favole può aggirarsi su internet, ma non è per nulla virtuale, bisogna sensibilizzare e prevenire i rischi connessi all’uso di internet“.

 

L’iniziativa rientra nel corposo ed eterogeneo calendario del Festival Artistico Letterario “Cultura Milano” organizzato da Salvo Nugnes con il motto propulsore di rendere la cultura accessibile a tutti attraverso iniziative, che ospitano illustri personalità come Vittorio Sgarbi, Margaret Mazzantini, Claudio Brachino, Mogol, Patty Pravo, Corrado Augias, Bruno Vespa, Silvana Giacobini, Paolo Limiti, Mario Luzzatto Fegiz, Paolo Del Debbio e tanti altri.

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In anteprima la presentazione del nuovo libro di Padre Enzo Fortunato dal titolo “Vado da Francesco” a Milano, Libreria Mondadori Multicenter Duomo

Appuntamento culturale attesissimo nel rinomato contesto della libreria Mondadori Multicenter Duomo, in piazza Duomo 1 a Milano, in occasione dell’anteprima di presentazione del nuovo libro di Padre Enzo Fortunato dal titolo “Vado da Francesco” edito da Mondadori, che si terrà Lunedì 31 Marzo alle ore 18.30.

 

Padre Enzo, responsabile della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi e noto volto televisivo, spiegando il ruolo del Santo Padre nella moderna comunicazione, dice “Il Papa con il suo messaggio per la Giornata Mondiale della Comunicazione sottolinea l’importanza dei gesti nel mondo tecnologico. Lui, per primo con -l’Enciclica dei Gesti- fa riferimento al Buon Samaritano, un gesto come quello che fece San Francesco con il lebbroso. L’elemento comunicativo per la Chiesa è stato fondamentale per l’avvicinamento a tutto il suo popolo, la presa di coscienza di un inversione di tendenza si è realizzata diversi anni fa con l’ingresso ufficiale di Benedetto XVI su Twitter e continua ancora oggi con Papa Francesco e i suoi gesti“. E aggiunge “possiamo dire, che al giorno d’oggi la comunicazione ha trovato perfetta armonia con la Chiesa, perché in grado di parlare a tutti, ai giovani e a chi è lontano, dando la possibilità di interagire a una pluralità di persone. Quello che una volta la piccola Diocesi di periferia instaurava con gli abitanti del circondario è ora possibile a livello mondiale“.

 

Sul Pontefice afferma “il nome Francesco addita la via dell’umiltà e della semplicità evangelica, la via tracciata da Cristo povero e crocifisso, la via che il Papa ha indicato da subito con le sue parole rivolte alla Chiesa, proprio quella Chiesa che per Francesco ha il volto della tenerezza e incontra ogni uomo riconducendolo come fratello. Questo volto di tenerezza lo vediamo in Papa Francesco“.

 

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Presenza esclusiva di Vittorio Sgarbi con il manager Salvo Nugnes alla fiera dell’arte di Parma.

Al tradizionale appuntamento con la Fiera dell’Arte a Parma non poteva mancare la presenza esclusiva del professor Vittorio Sgarbi, che accompagnato dall’agente Salvo Nugnes si è recato in visita ai padiglioni della rinomata manifestazione, accolto calorosamente dagli espositori e dal nutrito pubblico in visita.

 

Di recente il noto critico è stato protagonista di un evento di straordinaria portata, assumendo le vesti di “cicerone per una notte” durante la guida al prestigioso Museo degli Uffizi a Firenze, che si è svolta dopo l’orario ufficiale di apertura, riservata ad una ristretta e selezionata cerchia di fruitori. Nell’occasione Sgarbi ha incantato tutti con una sublime lectio magistralis di storia dell’arte, riscuotendo entusiastici encomi ed apprezzamenti.

Un’iniziativa di grande successo, che ha dato un plus valore ad un contesto, che da parecchi anni vanta il primato assoluto a livello nazionale per affluenza di visitatori.

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Intervista a Piercarlo Malinverni “l’artista della Casa Reale dei Savoia” sulla mostra alla Milano Art Gallery.

Domenica 23 Marzo 2014, alle ore 18.00, la storica Milano Art Gallery di via G. Alessi 11, a Milano, inaugurerà la personale di Piercarlo Malinverni, detto “L’artista della Casa Reale dei Savoia” dal titolo “Le Dive nell’arte”. In vista di questa speciale occasione, abbiamo intervistato il rinomato artista pavese, per saperne di più sulla sua originale produzione artistica e sulla mostra che si terrà fino al 7 Aprile, con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes.

1) Ci è giunta la notizia della sua imminente mostra personale nell’esclusivo contesto storico della “Milano Art Gallery”; come nasce l’opportunità di questa importante esposizione? E’ la prima volta che espone a Milano?
Salvo Nugnes, direttore delle Milano Art Gallery, ha notato una mia opera, esposta a casa di una persona che conosciamo entrambi ed incuriosito, ha voluto conoscermi. Siccome avevo in preparazione una serie di lavori sulle dive e attrici hollywoodiane degli anni ’50 – ’60 e lui è un amante del cinema e del teatro, mi ha proposto di realizzare questa mostra. Ho già esposto numerose volte a Milano. Sono invitato due volte a partecipare agli Ovali Rotariani: la prima volta con la curatela di Luciano Caramel e Vittorio Sgarbi, durante la quale la mia opera è stata venduta all’asta da Sotheby’s, mentre per la seconda volta, sono stato selezionato tra migliaia di artisti, insieme ad altri duecento. L’asta è stata gestita da Christie’s e all’evento era presente anche la nota showgirl Alba Parietti.

2) Quali opere porterà in mostra? C’è una tematica particolare come filo conduttore nell’allestimento?
Saranno tutte opere dedicate alle attrici degli anni ’50-’60. Partendo dalle italiane, come Claudia Cardinale ed Elsa Martinelli ed arrivando alle dive francesi e americane, tra le quali cito Marylin Monroe, che non poteva assolutamente mancare. Una sala invece sarà allestita con alcuni quadri di un filone astratto-informale.

3) Ci racconta come nasce la passione per l’arte e quando avviene il suo esordio nel mondo dell’arte e qual è stata la sua formazione artistica?
Ho cominciato a dipingere a 10 anni. È stata una passione che ho sempre seguito nel corso di tutta la mia vita e che ho coltivato professionalmente accanto alla mia attività principale di medico. Ho ottenuto i miei primi diplomi dalle Accademie e dalle Scuole d’Arte, ancor prima di conseguire la laurea in medicina. E’ tutta la vita che dipingo e ho cominciato ad esporre, in modo cospicuo e seriato, dall’inizio degli anni ’80 in poi.

4) Quali sono le sue principali fonti ispiratrici?
Ho realizzato tante opere concettuali legate al mondo sociale e ai problemi ambientali, dai quali traggo la mia ispirazione. Attualmente sono opere di sintesi quelle che sto facendo, molto libere dal punto di vista compositivo, con qualche minima reminiscenza legata al titolo, ma pressoché astratte, al di là di questo filone legato al cinema e al teatro, che va oltre la mia ultima ricerca.

5) Quali tecniche strumentali utilizza maggiormente?
Principalmente la tecnica olio, con inclusioni di svariati materiali e contaminazioni. Sono opere molto complesse dal punto di vista tecnico e strutturale. Ne ho realizzate alcune su parabole satellitari, che sono state poi portate, nel 2001, alla Biennale di Venezia da Mario Rizzi (che adesso non è più vivente) e sono stato ospite del critico di Venezia che aveva una sala a sua disposizione.

6) Sappiamo, che tra i suoi illustri amici\clienti ci sono anche Vittorio Emanuele di Savoia e i membri della sua famiglia; ci racconta come è avvenuto questo incontro? Quali opere le hanno commissionato in questi anni di stretto rapporto?
L’incontro è già datato negli anni, abbiamo frequentazioni entrambi in Corsica, in particolare presso l’Isola di Cavallo, nell’Arcipelago di Lavezzi. Oltre ciò, sono stato loro consulente medico, per cui sono andato anche a Ginevra a trovarli. Sono miei collezionisti e hanno già 4/5 miei lavori. Mi hanno commissionato opere legate ad atmosfere marine, delle quali ne hanno un paio nella loro villa corsa, ed altre legate ad espressioni astratte, soprattutto basate sulle tonalità dei colori.

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Nel carcere di Opera per un evento a scopo benefico da Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti insieme al manager Salvo Nugnes

Vittorio Brumotti, re dei guinness sportivi e popolare personaggio inviato di Striscia la Notizia è stato protagonista di un evento a scopo di solidarietà benefica per i detenuti dell’Istituto penitenziario di Opera, a Milano. Durante l’incontro, che si è svolto lo scorso Venerdì 14 Marzo presso la Sala Teatro della struttura di reclusione, Brumotti ha parlato della sua carriera e del suo mondo, affiancato dal manager Salvo Nugnes, relatore e organizzatore dell’evento, per poi regalare a tutti i presenti una delle sue incredibili performance con la fidata mountain bike.

 

Il vulcanico Vittorio, detto 100% Brumotti, pseudonimo assai azzeccato, è amatissimo da adulti e piccini, che lo seguono tifando per le sue intrepide sfide estreme. Svelando un suo prossimo obiettivo da record mitico dice “Nella primavera 2012 purtroppo è sfumato il mio sogno di scalare l’Everest per un’autorizzazione negata dal governo nepalese e a livello legislativo e burocratico su quel fronte è ancora tutto bloccato. Ma nella mia testa ora c’è il Monte Bianco con i suoi 4.810 metri d’altezza. Io e il mio staff stiamo aspettando le dovute autorizzazioni e poi con la mia bici da corsa mi sto allenando a compiere il giro della morte, faccio le prove in Liguria dove ho creato una piscina ricoperta di gommapiuma“.

 

Brumotti fornisce la sua importante presenza di testimonial nella campagna itinerante di comunicazione “Una vita da social” sul rapporto dei minori con il mondo informatico e internet contro i pericoli del web. Sull’argomento sottolinea “I minori devono seguire i consigli di mamma e papà. Lancio un appello anche ai produttori di telefoni cellulari, l’orco quello delle favole può aggirarsi su internet, ma non è per nulla virtuale, bisogna sensibilizzare e prevenire i rischi connessi all’uso di internet“.

 

L’iniziativa rientra nel corposo ed eterogeneo calendario del Festival Artistico Letterario “Cultura Milano” organizzato da Salvo Nugnes con il motto propulsore di rendere la cultura accessibile a tutti attraverso iniziative, che ospitano illustri personalità come Vittorio Sgarbi, Margaret Mazzantini, Claudio Brachino, Mogol, Patty Pravo, Corrado Augias, Bruno Vespa, Silvana Giacobini, Paolo Limiti, Mario Luzzatto Fegiz, Paolo Del Debbio e tanti altri.

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Roma alla scoperta della mostra “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti” insieme al manager Salvo Nugnes.

Dall’interessante descrizione fornita da un rinomato esperto in materia come il manager Salvo Nugnes, produttore di grandi eventi nel mondo dell’arte e della cultura, raccogliamo utili delucidazioni sulla mostra dal titolo “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. la collezione Netter” dedicata all’eccelsa collezione Netter esposta nella sede istituzionale del Museo Palazzo Cipolla a Roma fino a 6 aprile.

 

Nugnes puntualizza “E’ una mostra itinerante, che sta riscuotendo meritato successo e dopo la Pinacoteca di Parigi e Palazzo Reale a Milano, approda nella capitale in esposizione per la prima volta nella storia. Si tratta dunque di un’iniziativa di straordinaria portata, che permette di osservare da vicino la ricca collezione di creazioni appartenenti a Jonas Netter, rappresentante commerciale con una viscerale passione artistica vissuto dal 1867 al 1946. Sono allestiti oltre 120 capolavori di Modigliani, Soutine, Utrillo, Suzanne Valadon, Kisling e altri geniali artisti denominati con lo pseudonimo di maledetti, che vissero svolgendo la loro attività nel celebre quartiere parigino di Montparnasse, centro nevralgico culturale di rilievo e importante fulcro e luogo d’incontro per gli artisti e gli intellettuali agli inizi del’900. Netter ha potuto acquistare durante la sua vita una considerevole quantità di opere grazie all’intercessione del mercante d’arte polacco Leopold Zborowski, che gli proponeva opere di artisti all’epoca ancora sconosciuti, sulle quali Netter poteva permettersi di investire cifre abbordabili“.

 

E prosegue asserendo “Netter è rimasto profondamente colpito dal genio creativo del maestro livornese Amedeo Modigliani e ha comprato numerosi dipinti, tra gli inconfondibili volti femminili stilizzati dai lunghi e affusolati colli, che hanno reso unica nel suo genere la pittura di Modigliani“.

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Corsi e seminari organizzati all’Accademia della Cultura dal Manager Salvo Nugnes

Il manager Salvo Nugnes, imprenditore del panorama cultural-artistico e agente di illustri personalità, assieme al rinomato sociologo Francesco Alberoni, presentano un innovativo progetto: l’Accademia della Cultura. Nella prestigiosa cornice dello Spazio Culturale Milano Art Gallery, nel cuore di Milano, si terranno interessanti corsi e seminari di formazione e approfondimento aperti a tutti, dagli studenti ai professionisti agli appassionati, che tramite insegnanti di fama internazionale, porteranno i partecipanti in stimolanti viaggi nel mondo dell’imprenditoria, dell’arte, della filosofia, della fotografia, della psicologia, della scienza e di moltissime altre discipline. Le lezioni infatti saranno affidate a docenti d’eccezione, partendo dallo stesso Alberoni, presidente dell’Accademia, e continuando con personaggi del calibro di Vittorio Sgarbi, Massimo Cacciari, Oliviero Toscani,  Katia Ricciarelli, Vittorio Feltri, Ornella Vanoni ed Elio Fiorucci. L’Accademia della Cultura ha lo scopo di permettere a tutti di arricchirsi e portare le conoscenze e competenze acquisite nella propria vita di tutti i giorni.

Per informazioni visitare il sito www.accademiadellacultura.it o inviare una mail a [email protected].

 

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Le prestigiose gallerie Milano Art Gallery offrono un’importante opportunità agli artisti emergenti

Le rinomate gallerie “Milano Art Gallery”, con sede nel cuore di Milano, a Bassano del Grappa (VI) e a Siena, danno la possibilità ad artisti emergenti e in ascesa, di esprimersi tramite la loro arte, organizzando interessanti mostre al fine di far crescere e conoscere questi grandi talenti. Non solo esposizioni personali di alto livello, come le trascorse di Pirandello, Guttuso, Amanda Lear e Gillo Dorfles, ma anzi, le “Milano Art Gallery” cercano giovani pittori, scultori, fotografi, video artists e performer, con la voglia di trasmettere la loro energia, la loro passione e le loro emozioni tramite le loro opere artistiche.

La mente è il manager Salvo Nugnes, esperto d’arte e agente di illustri personalità della cultura, dal curriculum di notevole spessore, che con la sua affermata azienda “Promoter Arte” organizza eventi cultural-artistici in tutta Italia e all’estero, celebri a livello internazionale, come la Biennale d’Arte e il Festival di Spoleto, creando inoltre meravigliosi cataloghi.

Se siete artisti interessati ad esporre presso le “Milano Art Gallery” mandate subito il vostro materiale a [email protected]. La fortuna aiuta chi la cerca!

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Al carcere di Opera in uno speciale incontro con Felicita e Piero Chiambretti affiancati dal manager Salvo Nugnes

Felicita e Piero Chiambretti saranno protagonisti di un’interessante conferenza nel contesto carcerario di Opera a Milano, per parlare dinanzi ai detenuti, organizzata dal manager agente dei vip Salvo Nugnes, in qualità di relatore. L’iniziativa, a scopo benefico solidale, è prevista in data 27 febbraio 2014 alle ore 15.00 e rientra nel vasto e variegato calendario di incontri del Festival Artistico Letterario “Cultura Milano” ideato e organizzato da Salvo Nugnes per divulgare un messaggio di cultura universale e accessibile a tutti. Nel prestigioso elenco dei personaggi, spiccano ospiti del calibro di Bruno Vespa, Francesco Alberoni, Vittorio Sgarbi, Katia Ricciarelli, Corrado Augias, Roberto Vecchioni, Silvana Giacobini, Umberto Veronesi, Mogol, l’indimenticabile Margherita Hack e tanti altri.

 

Piero racconta “Mia mamma mi ha avuto a 18 anni e mi ha cresciuto da sola a Torino. A 10 anni ho iniziato a scrivere un romanzo giallo, a scuola però non mi applicavo. Scambiavo la scuola per un teatro, gli insegnanti e i compagni erano il mio pubblico. Avevo l’ossessione di strappare risate. Dalle elementari alle medie ho dovuto cambiare una trentina di scuole. Quando mi sbattevano fuori mi ripresentavo in classe accompagnato non da mia mamma, ma da Luisa, una ragazza, che mi dava ripetizioni e, che indossava strepitose minigonne“.

 

Nell’occasione Felicita Chiambretti presenterà il suo primo libro di poesie dal titolo “Farfalle di verso” i cui proventi della vendita sono interamente destinati all’istituto piemontese di Candiolo, per finanziare la ricerca e la cura oncologica. La signora Felicita, mamma del grande Piero spiega “La mia vena poetica nasce con me, è insita in me. L’approccio alla poesia è sempre come un nuovo amore inaspettato, che matura prima nella mia coscienza, o un’ispirazione della musa, o un’onda mentale dalla quale poi scaturiscono i mezzi per la stesura della poesia“.

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Milano Art Gallery – L’Accademia della Cultura organizza con il grande Roberto Villa corsi di fotografia

Il rinomato Spazio Culturale milanese “Milano Art Gallery”, dopo aver ospitato artisti da tutta Italia ed aver organizzato mostre ed eventi di grande rilievo e risonanza, da quest’anno diventa anche “Accademia della Cultura”, ospitando importanti insegnanti, riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.

 

Tra gli esperti docenti, il fotografo Roberto Villa, fotografo affermato e studioso di comunicazione, che da sempre lavora con televisioni, quotidiani, istituti, gallerie, riviste come Vogue, Playboy e National Geographic, aziende come Mitsubishi, Olympus, Philips ed editori come Rizzoli e Rusconi. Villa, famoso per aver immortalato numerosi volti noti del passato, ha collaborato, tra i molti, con personaggi del calibro di Pier Paolo Pasolini, Alberto Sordi e Giorgio Albertazzi.

 

Dai cenni storici ai confronti con altre forme d’arte e linguaggi, come pittura, musica, letteratura, internet e cinema, alle differenze tra fotografia digitale e analogica, Roberto Villa, tramite mirati incontri formativi, insegnerà l’Arte della fotografia, dimostrando, che non si tratta di un semplice “scatto con il cellulare” ma di una vera e propria forma artistica.

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