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Maria Cecilia Hospital, un corso formativo il 25 gennaio su “L’accoglienza del paziente”

Accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie.

Cotignola (Ravenna). “L’accoglienza in un’organizzazione orientata al cliente” è il corso che il Servizio Formazione GVM organizza per venerdì 25 gennaio nella Sala Convegni di Maria Cecilia Hospital. Il Corso, accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie, sarà tenuto da Alessandra Pasqualini Galliani. «Parleremo di bisogni, attese e urgenze di un paziente che entra in una struttura sanitaria, fra esigenze terapeutiche ma anche di tipo relazionale – anticipa la docente – Alcuni sostengono che la terapia è fatta del 25 per cento di biologia, tecnologia, farmacologia, e per il 75 per cento di relazioni umane, in grado di trasmettere cura e attenzione autentiche, di rassicurare il paziente di essere “in buone mani”. Il primo passaggio per rendere la relazione rassicurante è proprio il momento dell’accoglienza, in cui viene testata la fiducia e il credito che il paziente associa alla struttura, che va confermata con una relazione umana continuativa, di ascolto e comunicazione, tra tutto il personale e il paziente. La gestione di queste situazioni può caratterizzare lo “stile” dell’organizzazione e generare la percezione d’affidabilità della struttura». Il corso, che si svolgerà dalle 14 alle 20, inviterà i partecipanti a riflettere su questi temi, cercando di decodificare i bisogni e le attese dei pazienti nella fase di accoglienza e durante tutto il percorso presso la struttura, comprendendo come, oltre all’approccio terapeutico, sia rilevante la cura relazionale. La modalità di lavoro sarà interattiva, in uno scambio continuo fra docente e partecipanti.

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Una corretta alimentazione migliora la vita: visite nutrizionistiche a Clinica Privata Villalba

Un’alimentazione sbagliata può avere molteplici conseguenze sulla nostra salute, oltre a provocere sovrappeso ed obesità. Può infatti dare disturbi gastrointestinali quali gonfiore addominale e reflusso gastroesofageo, alterazione dei valori del sangue come colesterolo e glicemia, sintomi vari come stanchezza cronica e insonnia, ma anche vere e proprie patologie quali diabete ed osteoporosi. Ecco perché è molto importante scegliere una nutrizione corretta. A Clinica Privata Villalba, struttura bolognese appartenente a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini), un team di specialisti è a disposizione con la propria professionalità ed esperienza per dare ad ogni persona il consiglio giusto. Già, perché l’errore comune è pensare che la buona alimentazione sia identica per tutti. Naturalmente esistono concetti di base che valgono per chiunque, ma a seconda della composizione corporea, del metabolismo basale, dell’età, del sesso, dei disturbi e delle patologie di quel dato momento, la nutrizione corretta potrebbe essere anche molto differente da soggetto a soggetto. Perciò, per valutare tutte le possibili variabili, occorre affidarsi ad un professionista che indichi un modello nutrizionale personalizzato, in grado di risolvere specifici problemi e prevenire disturbi e patologie.

Info: Federico Perna, biologo, nutrizionista e dottore in biochimica, tel. 051-6443011.

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Novità GVM dalla clinica Santa Caterina da Siena di Torino

Nella Sala Convegni di Clinica Santa Caterina da Siena, struttura torinese appartenente a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini), sabato 15 dicembre si svolgerà il primo dei quattro incontri previsti nel biennio 2012-13 dal programma della Delegazione Regionale Piemonte e Valle d’ Aosta della Società Italiana di Artroscopia. «Questo primo incontro avrà come argomento “La spalla”, con focus su aspetti di patologia di nicchia che meritano una valutazione dello stato dell’arte – spiega il dottor Luisangelo Sordo, Direttore Sanitario di Clinica Santa Caterina da Siena, nonché Delegato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società Italiana di Artroscopia – La patologia della spalla e il suo relativo trattamento è uno degli argomenti più discussi e in evoluzione nell’ambito della nostra specialità, oggetto di dibattiti di carattere scientifico, tecnologico e, non ultimo, “amministrativo”». Questo primo incontro sarà coordinato dal dottor Giuseppe Gerbi. I successivi tre appuntamenti sono in programma il 19 gennaio , il 9 marzo e l’1 giugno 2013, sempre nella Clinica Santa Caterina da Siena.

 

 

Inoltre, alla Clinica Santa Caterina da Siena, è entrato in funzione il servizio ambulatoriale di urodinamica, coordinato dalla dottoressa Luisella Squintone. L’esame di urodinamica è rivolto ai pazienti che presentano alterazioni minzionali e consiste nella misurazione delle pressioni all’interno della vescica e dell’uretra, attraverso dei sottili cateteri che vengono posizionati in vescica e nel retto. Le pressioni così registrate vengono tradotte da un computer in tracciati, la cui interpretazione consente di caratterizzare le disfunzioni delle vie urinarie, spesso complesse per la sovrapposizione di diversi disturbi. L’esame urodinamico comprende vari test, complementari tra loro, il cui impiego va personalizzato a seconda delle necessità di ogni singolo paziente. Perciò è importante che l’esame e la conseguente interpretazione dei tracciati vengano eseguiti  da un urodinamista con specifiche competenze nel campo delle patologie disfunzionali del basso apparato urinario, esperto nel correlare sintomi, segni e dati urodinamici, al fine di pervenire ad una corretta definizione diagnostica, da cui scaturiscano esatte indicazioni terapeutiche.

Alla Clinica Santa Caterina da Siena l’esame viene eseguito ambulatorialmente dalla dottoressa Luisella Squintone in un ambiente confortevole, dura circa un’ora, non è doloroso e non richiede particolari preparazioni. Info: 011-8199229.

La dottoressa Luisella Squintone si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1990, specializzandosi in Urologia nel 1995. Nel corso degli anni ha maturato una formazione specifica nello studio funzionale e nel trattamento delle disfunzioni del basso tratto urinario e del pavimento pelvico. Attualmente è dirigente medico con incarico di alta specializzazione presso la U.O. Neuro-Urologia/Unità Spinale della Città della scienza e della salute di Torino.

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GVM Care&Research: Grandi novità all’Anthea Hospital di Bari

A Corato, in provincia di Bari, presso il Laboratorio Mintrone è stato inaugurato il poliambulatorio Anthea Hospital, con l’obiettivo di mettere a disposizione visite diagnostiche e di prime cure riguardanti l’attività cardiologica e medico-specialistiche.

Il dottor Saverio Iacopino è il nuovo direttore dell’Unità di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione di Anthea Hospital di Bari. Con esso si arricchisce la rosa dei professionisti impegnati in Anthea Hospital e nelle strutture del network pugliese di GVM Care & Research, strutture che continuano a registrare una forte attrattività di pazienti provenienti da altre regioni, confermandosi un punto di riferimento per il servizio sanitario regionale.

Una recente conquista della ricerca italiana in campo cardiologico porta il nome del professor Giuseppe Nasso, direttore dell’Istituto Clinico Cardiologico di Roma e co-responsabile della cardiochirurgia e chirurgia vascolare dell’Anthea Hospital di Bari, strutture appartenenti a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini). La scoperta del professor Nasso, pubblicata dall’importante testata scientifica “Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery“, riguarda la fibrillazione atriale, un’aritmia cardiaca originata negli atri del cuore. Grazie ad essa, in sostanza oggi è possibile prevedere in maniera più affidabile, attraverso un semplice prelievo di sangue, se il paziente è a rischio.

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L’evoluzione dell’imaging cardiovascolare al centro di un convegno a Maria Cecilia Hospital il 14 dicembre

L’evoluzione dell’imaging cardiovascolare in clinica” è il titolo del convegno in programma venerdì 14 dicembre nella Sala Convegni di Maria Cecilia Hospital, struttura di Cotignola (Ravenna) appartenente a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini). «La diagnostica per immagini nel mondo cardiovascolare acquisisce ruoli sempre maggiori nell’accertamento diagnostico, nell’impostazione terapeutica e nella ricerca scientifica, in ragione del miglioramento tecnologico e interpretativo delle immagini ottenibili – spiega il dottor Stefano Bosi, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia di Maria Cecilia Hospital, nonché coordinatore del convegno – La RM e la TAC, in particolare, hanno permesso definizioni strutturali e funzionali ad ogni livello nell’organismo, in particolare del cuore, organo di difficile esplorazione in immagini perché in perenne movimento. Questa è una delle ragioni per le quali le tecniche di immagine diverse dall’angiografia descrittiva hanno preso tempo per essere implementate nell’attività clinica quotidiana dei cardiologi e tuttora stanno conquistando lo spazio informativo che meritano. Parlarne con competenza è un veicolo importante per il loro uso appropriato. Un altro aspetto nuovo, in pieno sviluppo in cardiologia, è il migliore impiego di farmaci antitrombotici, che negli ultimi anni si è arricchito di molte nuove molecole, oggi in fase iniziale di implementazione nella pratica clinica, sia nella cardiopatia ischemica, acuta e cronica, che nella patologia vascolare periferica. Mettere a confronto vecchi e nuovi protocolli terapeutici è il modo più razionale ed efficace per curare meglio i pazienti: è questo il motivo per cui ci troveremo a discuterne a Cotignola il prossimo 14 dicembre».

Il programma del convegno prevede una prima sessione mattutina, in programma dalle 10 alle 13, dal titolo “TAC e RM le nuove frontiere”, ed una seconda sessione pomeridiana, dalle 14 alle 16, dal titolo “Patologia cardiovascolare, il certo e l’incerto”.

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“L’accoglienza del paziente” al centro di un corso formativo il 25 gennaio a Maria Cecilia Hospital di Cotignola

L’accoglienza in un’organizzazione orientata al cliente” è il titolo del corso che il Servizio Formazione GVM organizza per venerdì 25 gennaio nella Sala Convegni di Maria Cecilia Hospital, struttura di Cotignola (Ravenna) appartenente a GVM Care & Research (gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini). Il corso, accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie, sarà tenuto da Alessandra Pasqualini Galliani. «Parleremo di bisogni, attese e urgenze di un paziente che entra in una struttura sanitaria, fra esigenze terapeutiche ma anche di tipo relazionale – anticipa la docente – Alcuni sostengono che la terapia è fatta del 25 per cento di biologia, tecnologia, farmacologia, e per il 75 per cento di relazioni umane, in grado di trasmettere cura e attenzione autentiche, di rassicurare il paziente di essere “in buone mani”. Il primo passaggio per rendere la relazione rassicurante è proprio il momento dell’accoglienza, in cui viene testata la fiducia e il credito che il paziente associa alla struttura, che va confermata con una relazione umana continuativa, di ascolto e comunicazione, tra tutto il personale e il paziente. La gestione di queste situazioni può caratterizzare lo “stile” dell’organizzazione e generare la percezione d’affidabilità della struttura».

Il corso, che si svolgerà dalle 14 alle 20, inviterà i partecipanti a riflettere su questi temi, cercando di decodificare i bisogni e le attese dei pazienti nella fase di accoglienza e durante tutto il percorso presso la struttura, comprendendo come, oltre all’approccio terapeutico, sia rilevante la cura relazionale. La modalità di lavoro sarà interattiva, in uno scambio continuo docente – partecipante.

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Protesi d’anca: cinque strutture GVM utilizzano un’innovativa tecnica mininvasiva per un recupero più rapido

Parecchie persone con più di 60 anni soffrono di artrosi dell’anca, detta coxartrosi, che comporta la progressiva distruzione della cartilagine articolare, con conseguenti danni all’osso e alla muscolatura circostante. I segnali caratteristici sono dolore, rigidità e zoppia. Quando l’artrosi causa importanti limitazioni funzionali e il dolore non è più controllabile, è necessario ricorrere alla protesi. Negli ultimi anni, le ricerche su materiali sempre più idonei (protesi con stelo in titanio e superfici d’attrito in ceramica) e le nuove procedure chirurgiche mininvasive hanno permesso di ottenere un recupero funzionale più rapido, l’abbattimento del dolore posto operatorio e cicatrici meno evidenti.

Oggi in cinque strutture appartenenti a GVM Care & Research (gruppo creato e presieduto da Ettore Sansavini) – Clinica Privata Villalba di Bologna, San Pier Damiano Hospital di Faenza, Maria Cecilia Hospital di Cotignola, Cosentino Hospital di Palermo e Misilmeri Medical Center – i dottori Pier Giorgio Vasina e Paolo Palumbi utilizzano un’innovativa tecnica mininvasiva, efficace anche per gradi elevati di complessità. La protesi dall’anca viene impiantata attraverso una piccola incisione per via anteriore, senza tagliare alcun muscolo, consentendo una ripresa rapida (nel giro di un paio di settimane si torna ad una vita normale, mentre con le tecniche tradizionali questo tempo può raddoppiare) e un ridotto trauma chirurgico. Questa tecnica comporta anche il vantaggio importante di poter intervenire contemporaneamente, se necessario, su entrambe le anche.

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Il dottor Fausto Castriota rientra in GVM e sarà il coordinatore dei laboratori di Emodinamica

Il dottor Fausto Castriota, già responsabile del Laboratorio di Emodonamica a Città di Lecce Hospital e a Maria Cecilia Hospital di Cotignola, dopo un periodo d’assenza è rientrato in GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini. Castriota sarà il coordinatore dei laboratori di Emodinamica delle strutture del Gruppo, per migliorare la gestione e l’operatività delle singole Unità Operative. Nella pratica, visiterà periodicamente i laboratori di Emodinamica del Gruppo e svolgerà attività ambulatoriale/assistenziale continuativa; riferirà alla Presidenza di GVM Care & Research, con cadenza trimestrale, gli sviluppi e le prospettive di attività dei singoli laboratori; supporterà le singole Unità Operative per l’esecuzione di procedure che presuppongano un supporto tecnico e\o un training specifico, in relazione agli aspetti medico-specialistici; concorderà con la Presidenza del Gruppo e la Direzione Scientifica lo sviluppo delle nuove tecnologie per modularne l’implementazione nei diversi laboratori; stimolerà un proficuo interscambio culturale e professionale tra i singoli laboratori: promuoverà training all’interno di GVM sfruttando le molteplici competenze che caratterizzano le diverse strutture; incentiverà l’attività di ricerca, la realizzazione di lavori scientifici e la partecipazione a Congressi ritenuti di interesse strategico per il Gruppo o i singoli laboratori; supporterà la realizzazione di trasmissioni “live” per congressi nazionali ed internazionali.

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Torino, la gonartrosi al centro di un convegno organizzato a Maria Pia Hospital il 24 novembre

I dottori Luisangelo Sordo e Raul Zini, di GVM Care & Research, gruppo fondato e presieduto da Ettore Sansavini, sono i coordinatori del convegno “La gonartrosi: dall’artroscopia alla protesi“, in programma sabato 24 novembre all’aula convegni di Maria Pia Hospital di Torino. “Noi specialisti di patologie dell’apparato locomotore abbiamo nuove sfide all’orizzonte: la cura delle patologie degenerative delle articolazioni in individui generalmente molto più attivi rispetto ai loro coetanei delle precedenti generazioni –  spiega il dottor Sordo in fase di presentazione del convegno – L’affinamento delle tecniche chirurgiche, migliorando le performance, hanno aumentato l’aspettativa del risultato e la loro divulgazione ha portato ad una sorta di eccessiva semplificazione dei percorsi diagnostico terapeutici. L’evoluzione delle tecniche e le nuove frontiere delle ricerche biomediche bussano alle porte, questo comporterà un aumento delle complessità delle procedure soprattutto per il trattamento delle patologie degenerative delle articolazioni e della cartilagine in particolare. Tutto questo in un quadro di risorse economiche ridotte. Ritengo che la conoscenza e il confronto tra gli stakeholders del percorso diagnostico terapeutico sia di fondamentale importanza per la migliore riuscita ed efficacia dei trattamenti”.

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Maria Cecilia Hospital di Cotignola ospita un convegno sulla piezochirurgia

Venerdì 9 e sabato 10 novembre la sala convegni di Maria Cecilia Hospital, a Cotignola, sarà sede di un importante convegno sullo stato dell’arte e sulle prospettive della piezochirurgia, uno strumento basato su microvibrazioni ultrasoniche che permettono osteotomie e osteoplastiche estremamente precise e selettive. L’applicazione di questa metodica è diventata di uso quotidiano nella chirurgia maxillo-facciale, nell’otorinolaringoiatria, nell’odontoiatria e nella neurochirurgia. Due professionisti di Maria Cecilia Hospital, il dottor Stefano Stea, responsabile della Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale, e il professor Enrico Motti, responsabile della Gamma-Knife, hanno chiamato a confrontarsi attorno alle applicazioni di questo strumento professionisti e colleghi di varie specialità provenienti da tutto il territorio nazionale. Il patrocinio della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Università di Bologna e della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Milano sottolinea l’importanza scientifica dell’evento.

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Novembre 2012, Mese della Prevenzione Gratuita al Poliambulatorio Medico di Conversano

Il 5 novembre partirà la prima edizione del Mese della Prevenzione Gratuita GVM, campagna di prevenzione sanitaria per tutta la famiglia, organizzata dal Poliambulatorio Medicol di Conversano. L’evento prevede varie iniziative al fine di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione per il controllo delle malattie urologiche, odontoiatriche, cardiovascolari, ortopediche e nutrizionali. “Realizzata grazie alla disponibilità delle nostre équipe di professionisti, questa iniziativa permetterà a tutta la famiglia di effettuare gratuitamente una visita di controllo annuale – spiega il dottor Vito Luigi Benedetto, Amministratore Delegato Poliambulatori Medicol  – Mai come in questo momento di crisi economica, infatti, con le difficoltà conclamate di molti cittadini ad affrontare terapie mediche, è necessario mantenere alto il livello di impegno da parte degli operatori della sanità, affinché nella popolazione sia ulteriormente compresa l’importanza della prevenzione, come elemento fondamentale per costruire una cultura del vivere bene, nonché per ridurre l’impatto di assistenza primaria”.
Ogni settimana è prevista una diversa iniziativa. Il 5 e 24 novembre saranno due giorni dedicati alla Prevenzione Urologica, che prevede un consulto andrologico con esame del PSA. Il 9 e 10 novembre spazio alla Prevenzione Odontoiatrica: il Poliambulatorio Medicol offrirà screening odontoiatrico per tutta la famiglia, con un trattamento di igiene dentale in omaggio ad uno dei componenti familiari. Il 15 e 17 novembre sarà la volta della Prevenzione Cardiologica, che prevede un consulto cardiologico con elettrocardiogramma e test da sforzo. Infine il 30 novembre e 1 dicembre toccherà alla Prevenzione Artrosi e Sovrappeso, con consulto ortopedico e valutazione nutrizionale. Chiamando il numero 080.4080113 è possibile prenotare lo screening da effettuarsi.

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Maria Teresa Hospital organizza per l’1 dicembre a Firenze un “Focus” sull’aorta addominale

All’Hilton Metropole Hotel di Firenze, sabato 1 dicembre è in programma il convegno “Focus sull’aorta addominale e sulla patologia del circolo arterioso renale: dalla fisiopatologia alla terapia medica e chirurgica”, organizzato da Maria Teresa Hospital di Firenze, struttura appartenente a GVM Care & Research. “Fare corretta e veloce diagnosi di aneurisma dell’aorta addominale è di fondamentale importanza ai fini di prevenire la temibile complicazione della rottura dello stesso, poiché solo il 12 per cento dei pazienti sopravvive a questo evento – spiega il dottor Eduardo Esposito, responsabile U.F. di Medicina di Maria Teresa Hospital Firenze – Nel mondo l’incidenza di morte per eventi cardiovascolari è in leggera diminuzione, ma dobbiamo purtroppo segnalare in crescita l’incidenza per questo evento. Proprio da questi dati è scaturita l’esigenza di eseguire un “focus” sulla patologia dei grossi vasi addominali e sulle arterie renali. Molto spesso un attento esame clinico, la stratificazione del rischio cardiovascolare globale e l’individuazione di fattori di rischio specifici devono essere la base di partenza per meglio identificare la popolazione a rischio. A volte uno studio Eco-colo-doppler di questi vasi fornisce informazioni di notevole importanza diagnostica e prognostica, ed in casi di aneurismi può dare le indicazioni per il tipo di intervento chirurgico. La valutazione dei grossi vasi addominali e dell’arteria renale eseguita in tempi corretti riesce ad abbattere notevolmente un eventuale rischio cardiovascolare”.

Nel “focus” dell’1 dicembre, le due sessioni mattutine saranno dedicate alla valutazione dell’aorta addominale, partendo dall’aterosclerosi e passando per la gestione clinica e l’appropriatezza descrittiva della diagnostica, fino ai vari tipi di trattamento chirurgico ed alla valutazione di alcuni protocolli regionali. La sessione pomeridiana tratterà invece di ipertensione nefro-vascolare, di nefropatia nel paziente anziano, considerando il parere dell’internista e dell’emodinamista. I lavori si concluderanno con l’esposizione di alcuni casi clinici.

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A SAN PIER DAMIANO HOSPITAL FAENZA E’ OPERATIVA UNA NUOVA RISONANZA MAGNETICA “APERTA”

San Pier Damiano Hospital si è dotato di una nuova Risonanza Magnetica “aperta”: un’innovativa apparecchiatura in grado di effettuare tutte le indagini diagnostiche, comprese quelle riservate finora alle strumentazioni più performanti ma chiuse. In questo modo vengono superati i disagi connessi al trovarsi in uno spazio angusto, con benefici per le persone che, pur non mostrando vera claustrofobia, semplicemente soffrono lo spazio ristretto, non consentendo acquisizioni perfette a causa di movimenti involontari causati da ansia e stanchezza.

Nella struttura ospedaliera di Faenza appartenente a GVM Care & Research, la nuova Risonanza Magnetica è inserita all’interno dell’organizzazione di Diagnostica per Immagini, che raggruppa Radiologia, Tac, Densitometria Ossea ed Ecografia. Gestita da un’equipe di medici, radiologi e tecnici coordinata dal dottor Fabio Serafini, la dotazione tecnologica è stata collocata in ambienti rinnovati, confortevoli e spaziosi, dove accoglienza, privacy e appropriatezza delle prestazioni rappresentano i tratti distintivi. «La nuova strumentazione è a disposizione per tutti gli esami più frequenti alle articolazioni, alla colonna vertebrale e all’encefalo – spiega il dottor Fabio Serafini – La Risonanza Magnetica è una tecnica diagnostica non invasiva, che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando onde radio e campi magnetici, pertanto non presenta il rischio insito nell’utilizzo dei raggi X, comunemente impiegati in Radiologia e nella Tac. L’indagine ha una durata media di circa trenta minuti».

Previo appuntamento e tramite prescrizione medica, ogni richiedente può accedere quotidianamente a questa metodica diagnostica, in accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso assicurazioni sanitarie integrative e casse mutue, oppure a pagamento tramite RapidLine (info 800.993.993). Info: www.gvmnet.it

Il dottor Fabio Serafini, nato nel 1954, si è laureato all’Università di Bologna in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in Radiologia. Dopo una prima esperienza al Sant’Orsola di Bologna, dal 2003 lavora per GVM Care & Research, a San Pier Damiano Hospital di Faenza e Maria Cecilia Hospital di Cotignola.

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Maria Eleonora Hospital apre nuovo Poliambulatorio a Palermo

Il Maria Eleonora Hospital continua a rafforzare i propri investimenti sulla Sanità siciliana. L’ospedale, accreditato con il SSN e appartenente alla holding italiana GVM Care & Research – fondata da Ettore Sansavini – annuncia l’apertura del nuovo Poliambulatorio presso la sede distaccata di via Paolo Gili.

Il Poliambulatorio è dotato di macchinari e strumentazioni mediche di ultima generazione e diventerà uno dei punti di riferimento in Sicilia per quanto riguarda la diagnostica relativa a branche come ortopedia, neurochirurgia, chirurgia generale e oculare.

L’apertura del Poliambulatorio di Palermo credo sia la conferma dei costanti investimenti del Gruppo nel settore Sanitario in Sicilia”, ha commentato il dottor Aldo Panci, Amministratore Delegato di Maria Eleonora Hospital. “Il personale medico a disposizione del Poliambulatorio è particolarmente prestigioso e si avvale della perfetta integrazione tra medici già operanti in Regione e esimi professionisti provenienti da tutta Italia, come il dottor Rodolfo Rocchi, il dottor Vasina e il dottor Vito Bongiorno che verrà direttamente dalla Francia, con cui sono in atto delle trattative per un suo trasferimento a Palermo in pianta stabile: si tratta di un grande esperto sulle patologie legate alla spalla”. 

“I medici si avvarranno anche del Cosentino Hospital per effettuare gli interventi chirurgici. Il nostro obiettivo – continua il dottor Panci – è quello di riuscire ad abbattere il grave problema della migrazione di pazienti verso strutture extra-regionali, che crea disagi per gli spostamenti e aggravi delle spese sanitarie per la nostra Regione”.

In particolare,  il dottor Piergiorgio Vasina è il massimo esperto italiano per quanto riguarda la chirurgia mini-invasiva dell’anca per via anteriore con ausilio della robotica e della navigazione.

 

Luciano Majelli

Consultant Barabino&Partners S.p.A.
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Primo intervento chirurgico di posizionamento di impianti zigomatici

Al Maria Cecilia Hospital di Cotignola – clinica del Gruppo Villa Maria fondato da Ettore Sansavini –  il 3 settembre scorso è stato praticato un primo intervento chirurgico di posizionamento di impianti zigomatici. Gli impianti zigomatici permettono, a chi non ha osso sufficiente al mascellare (arcata superiore), di posizionare  in pochi giorni di trattamento una protesi fissa in sostituzione della tradizionale ed ingombrante dentiera. Questo tipo di intervento oggi rappresenta l’alternativa migliore all’innesto d’osso nei casi di atrofia al mascellare.

Mentre l’implantologia dentale tradizionale permette al paziente con pochi denti o addirittura senza più denti (edentulo) di ritornare a masticare con i denti fissi mediante l’inserimento nell’osso di “viti” in titanio, la particolarità degli impianti zigomatici è quella che si possono posizionare anche laddove il paziente non ha più osso a sufficienza, per cui gli impianti tradizionali non sono indicati; gli “zigomatici” sono impianti molto più lunghi, arrivano anche a  5 cm, e vengono ancorati all’osso zigomatico anche nei casi di minima quantità ossea della mascella, la cosiddetta atrofia ossea.

Solitamente dopo 2-3 giorni dall’intervento si può posizionare una protesi dentaria fissa (con la tecnica del carico immediato)  con evidenti vantaggi per il paziente sia dal punto di vista estetico che funzionale e, soprattutto psicologico. A Cotignola, per la prima volta, l’intervento è stato eseguito da un’equipe composta dal dottor Stefano Stea, responsabile della Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale,  e dal dottor Giorgio Ban, odontoiatra implantologo. L’intervento di implantologia zigomatica viene eseguito in anestesia generale ed in regime di ricovero; a Maria Cecilia Hospital prevede sempre la collaborazione tra l’implantologo e il chirurgo maxillo-facciale.

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Il dottor Aldo Panci è il nuovo Amministratore Delegato di Maria Eleonora Hospital

Il Maria Eleonora Hospital, ospedale accreditato con il SSN e appartenente alla holding italiana GVM Care & Research, annuncia la nomina del dottor Aldo Panci ad Amministratore Delegato. Il dottor Panci manterrà, contemporaneamente, il ruolo di guida del Cosentino Hospital.

Contestualmente, il dottor Stefano Mantegna lascia la carica di AD per diventare Presidente del Consiglio di Amministrazione del Maria Eleonora Hospital, mentre il dottor Giuseppe Bianco, già Responsabile del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare, diventa il nuovo Direttore Sanitario.

Accolgo con particolare entusiasmo questa nuova opportunità offertami dal Gruppo e sarà mio obiettivo primario quello di continuare nel lavoro di sviluppo di un ospedale che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello della Sanità siciliana”, ha dichiarato il dottor Aldo Panci. “Il Maria Eleonora Hospital negli scorsi mesi è stato indicato dal “Programma nazionale esiti”, gestito dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (Agenas), come una delle struttura ospedaliera più virtuose a livello nazionale per quanto riguarda la cardiochirurgia. Continueremo, quindi, a impegnarci per far combattere la fuga dei cervelli del settore medico verso il Nord e per garantire ai pazienti servizi e strumentazioni sempre più all’avanguardia”.           

 

GVM Care & Research è una holding italiana operante nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e del benessere termale con l’obiettivo di promuovere il benessere e la qualità della vita. Il Gruppo opera in Italia attraverso 23 ospedali di alta specialità e 4 poliambulatori, accreditandosi come partner del Sistema Sanitario Nazionale. Il gruppo comprende anche tre strutture sanitarie all’estero – in Francia, Polonia e Albania – nonché le tre storiche e prestigiose realtà del benessere di Castrocaro Terme: Grand Hotel delle Terme e Spa, Terme di Castrocaro e Clinica del Ben Essere; infine, Eurosets, azienda italiana leader internazionale nella produzione di dispositivi medici per l’autotrasfusione, la Cardiochirurgia e l’Ortopedia.

www.gvmnet.it

 

 

Contacts:          Barabino & Partners

Luciano Majelli

[email protected]

tel. 02/72.02.35.35

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La sfida continua di Villa Maria

E’ nato nel cuore della Romagna il più grande network privato d’Italia che ora opera anche all’estero. La storia di un sogno realizzato e le aspettative per il futuro.

Intervista apparsa su la Voce di Romagna al Presidente del Gruppo Villa Maria Ettore Sansavini

Non fa tempo a mettere piede dentro un traguardo, che già vede un altro orizzonte più avanti. I suoi collaboratori faticano a stargli dietro: “A volte il mio direttore amministrativo mi sgrida”. Sorride Ettore Sansavini, che con Villa Maria è al timone del primo gruppo sanitario privato per strutture accreditate, con più di trenta cliniche e poliambulatori, tra Italia, Francia, Polonia, Albania e Romania. Una saga imprenditoriale da self made man romagnolo. Perito chimico e diplomato ragioniere alle serali di Forlì, è partito negli anni ‘60 come impiegato in una clinica privata, costruendo negli anni una holding che fattura 500 milioni l’anno e occupa oltre 5mila persone, impegnata anche in società di servizi, nelle cure termali, nell’alimentare e nel biomedicale.

“Faccio l’imprenditore con lo spirito di quando mio nonno, agricoltore, mi portava per i campi a vedere il grano crescere. Ecco: io non amo il rischio del gioco, non mi sono mai seduto al tavolo della roulette. Ma ho il desiderio di costruire. Non si fa impresa per il denaro. Perché i soldi, quando si lavora e si lavora bene, arrivano da soli. E servono per costruire ancora, per far crescere qualcosa”. Un ragazzo di 68 anni, Sansavini, che nel 1973, a 28 anni, fu chiamato a dirigere la clinica Villa Maria di Cotignola ancora in costruzione, investendo poi tutto quanto aveva – i 2 milioni di lire della liquidazione del lavoro precedente – e che da lì ha creato il primo polo sanitario privato italiano. “Avevamo 600milioni di capitale e 600 milioni di debiti. Ho corso un rischio; e ancora ne corro”. La scelta di allora gli ha dato ragione. E adesso, in tempi di crisi e recessione, investe ancora: 25milioni di euro per costruire due piani ulteriori nella clinica di Cotignola sono solo un esempio.

Sansavini, è singolare che la sua avventura nella sanità privata si sia giocata proprio nella Bassa Romagna di allora, che certo mirava ad altri modelli di assistenza…
Villa Maria nacque dal desiderio di un medico, Ilio Barcaroli. Voleva costruire la clinica a Lugo, tra la ferrovia e via Felisio. Non gli diedero i permessi. Allora la fece a Cotignola, ma su un terreno di confine, rivolta a Lugo. Lì ci sono arrivato nel ‘73, come direttore amministrativo. La clinica era ancora in costruzione, l’abbiamo inaugurata il 24 ottobre. Subito ci siamo accreditati con le mutue, poi è arrivato il sistema sanitario nazionale. Il distretto di Lugo fu scelto come uno dei quattro progetti pilota in Italia per sperimentare il nuovo sistema. E noi, unici in Italia, fummo sconvenzionati.

Diciamo che le amministrazioni non vi favorivano…
Per anni hanno cercato di farci chiudere. L’allora presidente del Consorzio socio sanitario voleva fare della clinica la sede dell’ente. Ma abbiamo resistito, lavorando. Avevamo bisogno di pazienti, di clienti. I soci cominciavano a dubitare del progetto Villa Maria. Io presi a comprare le azioni di chi temeva il futuro, per tenere alto il livello e sostenere il progetto. Mi sono indebitato fin sopra i capelli. Poi ci siamo inventati
l’odontoiatria: la gente andava in Olanda con pullman organizzati per farsi curare, noi abbiamo portato i dentisti a Cotignola. Quindi è arrivata la cardiologia e la cardiochirugia. Insomma: abbiamo portato quelle attività che in regione e in Italia erano più carenti. E ci hanno salvato anche i libici.

Prego?
Avevamo bisogno di lavorare, e negli anni ‘70 c’era questo movimento di pazienti che venivano a farsi curare in Italia.
Ottenni, tramite l’ambasciata, una convenzione: dal ‘75 al ‘79 abbiamo avuto un centinaio di pazienti libici a Cotignola. Venivano anche perché avevamo portato a Villa Maria il professor Boccanera, un ortopedico molto conosciuto.

Si puntava all’alta specialità…
Sempre, come abbiamo poi sempre fatto: mai duplicare i servizi sanitari presenti sul territorio, ma offrire prestazioni di eccellenza lì dove ce n’è bisogno. Rispondendo alle esigenze: dal
1979 abbiamo creato il primo polo cardiochirurgico privato italiano.
La gente andava negli Stati Uniti o in Svizzera, noi abbiamo portato i medici qui. E’ arrivata la notorietà, il 12% della cardiochirugia italiana a Cotignola. Da lì è nata la rete degli ospedali del gruppo.

E finalmente il servizio pubblico si accorge di voi…
Fino al 1996 abbiamo lavorato in maniera sostanzialmente autonoma, con contratti di rimborso per i pazienti curati da noi che venivano da altre regioni. Poi è arrivato l’accreditamento con il servizio sanitario, perché avevamo un sistema di alta specialità importante.

Villa Maria ha cliniche dal nord al sud. In regioni amministrate da forze politiche diverse. Come cambiano i rapporti?
Sono diversi approcci, ma il rapporto è sostanzialmente buono con tutti. Ci siamo sempre proposti di fare quello di cui il pubblico aveva bisogno, o di investire in settori che non erano nemmeno stati considerati.

In Puglia ora le condizioni sono più tese.
Lì abbiamo lavorato molto, la Regione non ci ha riconosciuto quanto riteniamo ci spetti, ed è nato un contenzioso, che in parte ha dato ragione a noi, in parte alla Puglia. Abbiamo ancora della difficoltà a riscuotere i nostri crediti, e ora ci stiamo riorganizzando. Vede, ogni struttura ha una sua autonomia finanziaria, il gruppo finanzia l’avvio, ma poi ogni clinica deve avere la sua autonomia economica.

I tagli della spending review non risparmiano la sanità. Cosa cambierà?
Le Regioni dovranno ridurre la loro spesa sanitaria, vedremo in che direzione. Auspichiamo che non si tocchi il privato, perché noi costiamo solo per quello che facciamo: ad ogni prestazione corrisponde una tariffa, se lavoriamo siamo pagati, altrimenti no.
Oltretutto, se sforiamo il budget che ci viene assegnato a inizio anno, per l’extra non vediamo un centesimo. Difatti ogni anno lasciamo diversi milioni sul piatto.

Chi ve lo fa fare?
Se ci sono delle emergenze non possiamo non intervenire. All’estero a volte è diverso. In Polonia quell’extra ce lo riconoscono, e il lavoro in più viene considerato per accrescere il budget l’anno successivo.

Il servizio sanitario nazionale compie 34 anni. E’ un modello da ripensare?
Tutti ci auguriamo che possa continuare, perché è una conquista fondamentale dal punto di vista sociale. Il problema è come viene amministrato. Il pubblico deve garantire che le prestazioni siano al meglio e al minor costo, ma non è detto che sia lui a erogare il servizio. Dovrebbe rimanere indifferente: l’importante è la qualità.

Un altro sistema è possibile?
Non credo: solo con la presenza del pubblico si rischierebbe di non essere competitivi sui costi e di appiattire la qualità. Solo privato si tradurrebbe in solo mercato, riducendo la qualità per un maggior profitto dell’imprenditore.

La direzione indicata dai tagli è l’ingresso delle assicurazioni?
In senso esclusivo non è un’ipotesi percorribile, perché, ad esempio, se un paziente ha malattie croniche o è molto anziano, non trova chi l’assicuri; scomparirebbe un livello di assistenza. Occorre una rivisitazione del sistema assicurativo, verso una copertura totale. Interessante per ridurre la spesa pubblica sono invece i fondi integrativi di chi lavora, come previsto da diversi contratti nazionali. Oggi viene ideologicamente interpretato come un privilegio, invece va proprio a vantaggio di chi è più in difficoltà:
si accorciano le liste di attesa, e chi lavora paga un po’ di più, sì, ma garantisce alti livelli di assistenza per tutti.

Sansavini, la sanità è spesso nel mirino delle inchieste giudiziarie, specie in Lombardia…
Non credo a quelle accuse. Ma va detto che in Italia operano sette/ottocento cliniche private. Non tutti sono uguali; un privato non deve essere compromesso con la politica. La selezione si fa sui requisiti di qualità delle prestazioni, e sono criteri molto severi per chi opera nel privato. Sarebbe auspicabile un terzo organo di controllo anche per il pubblico. E da anni chiediamo che le Ausl si diano un bilancio civilistico, per evitare di scoprire dopo troppo tempo buchi importanti nelle spese.

Anche lei è stato sfiorato da inchieste giudiziarie, indagato…
Anche processi, ma mai una condanna in tanti anni di attività.

Che impegni ha il suo gruppo per il futuro?
Dobbiamo consolidare quel che abbiamo, anche accorpando le strutture più piccole, come faremo in Puglia, Sicilia e Toscana. Il gruppo prosegue poi nel campo industriale del biomedicale. Il 9 agosto (oggi, ndr), riapriremo la nostra azienda per la produzione di dispositivi medici di Medolla, nel modenese. Il capannone era stato danneggiato dal terremoto. Ripartiamo, con maggiori potenzialità, in uno stabilimento poco distante dal primo.
Forte è l’impegno nel campo alimentare e termale. In sanità puntiamo a una crescita in Polonia, e nel giro di tre anni vogliamo aprire una clinica in Tunisia.

C’è crisi e recessione, lei continua a investire…
Proprio adesso lo facciamo di più. Nella ricerca, nell’innovazione. Un esempio: a Villa Maria avevamo già un laboratorio di elettrofisiologia, ma abbiamo fatto una proiezione sulla ricerca, per introdurre nuove metodiche, come quelle portate avanti dal professor Carlo Pappone. Oggi ci rimettiamo soldi, ma stiamo investendo per il futuro, offriamo un patrimonio di attività e conoscenze per tutto il gruppo.

Sansavini, vede un’uscita dalla crisi?
Ho fiducia negli italiani, dal nord al sud, ciascuno con le sue differenze. Il paese si riprenderà.


Fonte: LA VOCE DI ROMAGNA
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In 6 strutture GVM Care & Research, in Emilia Romagna, è possibile un rapido accesso ad analisi ed esami diagnostici con tariffe agevolate

Accesso agli esami diagnostici in 48 ore dal momento della prenotazione ed esiti degli esami del sangue in 36 ore dal momento del prelievo.

Un esame diagnostico tempestivo spesso è alla base della pronta risoluzione di un problema di salute. E’ questo uno dei principi che ha ispirato GVM Care&Research per la creazione di RapidLine, il sistema che consente di ottenere una risposta veloce circa gli esiti di analisi del sangue ed esami diagnostici.

RapidLine, disponibile presso sei strutture del Gruppo presenti in Emilia Romagna (Maria Cecilia Hospital di Cotignola, San Pier Damiano Hospital a Faenza, Salus Hospital a Reggio Emilia, Villa Torri Hospital a Bologna, Ravenna Medical Center e Primus Forli Medical Center), garantisce infatti l’accesso agli esami diagnostici in 48 ore dal momento della prenotazione e i referti degli esami del sangue in 36 ore dal momento del prelievo.

Questo nuovo servizio è possibile grazie ad un modello organizzativo che rappresenta oggi un unicum nel panorama della realtà sanitaria italiana perché si avvale della tecnologie più avanzate e di un approccio che mira ad agevolare e rendere più semplice l’accesso alle cure da parte del paziente. In particolare per quanto riguarda l’Emilia Romagna si potrà fare affidamento ad un centro unico prenotazioni che mette in rete tutte le strutture presenti nelle regioni, un processo che progressivamente sarà esteso agli altri ospedali del network GVM.

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“Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini un’opportunità concreta che consente loro di avere accesso veloce, nel proprio territorio senza i disagi di spostamenti e costi aggiuntivi. I cittadini che lo richiedono potranno accedere alla struttura per esami diagnostici importanti, quali ad esempio radiografie, risonanza magnetica ed ecografie, a tariffe particolarmente agevolate e in tempi certi. Questa opportunità è la diretta conseguenza della nostra organizzazione generale, in grado di offrire presso le nostre strutture emiliane dinamicità e controllo, e dunque un  servizio rapido e come sempre di alta qualità” ha dichiarato la Direzione Sanitaria del Gruppo.

 

GVM Care & Research è una holding operante nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e del benessere termale con l’obiettivo di promuovere il benessere e la qualità della vita. Il Gruppo opera in Italia attraverso 23 ospedali di alta specialità e 4 poliambulatori, accreditandosi come partner del Sistema Sanitario Nazionale. Il gruppo comprende anche tre strutture sanitarie all’estero – in Francia, Polonia e Albania – nonché le tre storiche e prestigiose realtà del benessere di Castrocaro Terme: Grand Hotel delle Terme e Spa, Terme di Castrocaro e Clinica del Ben Essere; infine, Eurosets, azienda italiana leader internazionale nella produzione di dispositivi medici per l’autotrasfusione, la Cardiochirurgia e l’Ortopedia. www.gvmnet.it

 

Contacts: Barabino & Partners

Linda Battini

[email protected]

tel. 02/72.02.35.35

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Da oggi, in 6 strutture GVM Care & Research, in Emilia Romagna è possibile un rapido accesso ad analisi ed esami diagnostici con tariffe agevolate

Accesso agli esami diagnostici in 48 ore dal momento della prenotazione ed esiti degli esami del sangue in 36 ore dal momento del prelievo.

Un esame diagnostico tempestivo spesso è alla base della pronta risoluzione di un problema di salute. E’ questo uno dei principi che ha ispirato GVM Care&Research per la creazione di RapidLine, il sistema che consente di ottenere una risposta veloce circa gli esiti di analisi del sangue ed esami diagnostici.

RapidLine, disponibile presso sei strutture del Gruppo presenti in Emilia Romagna (Maria Cecilia Hospital di Cotignola, San Pier Damiano Hospital a Faenza, Salus Hospital a Reggio Emilia, Villa Torri Hospital a Bologna, Ravenna Medical Center e Primus Forli Medical Center), garantisce infatti l’accesso agli esami diagnostici in 48 ore dal momento della prenotazione e i referti degli esami del sangue in 36 ore dal momento del prelievo.

Questo nuovo servizio è possibile grazie ad un modello organizzativo che rappresenta oggi un unicum nel panorama della realtà sanitaria italiana perché si avvale della tecnologie più avanzate e di un approccio che mira ad agevolare e rendere più semplice l’accesso alle cure da parte del paziente. In particolare per quanto riguarda l’Emilia Romagna si potrà fare affidamento ad un centro unico prenotazioni che mette in rete tutte le strutture presenti nelle regioni, un processo che progressivamente sarà esteso agli altri ospedali del network GVM.

“Siamo orgogliosi di offrire ai cittadini un’opportunità concreta che consente loro di avere accesso veloce, nel proprio territorio senza i disagi di spostamenti e costi aggiuntivi. I cittadini che lo richiedono potranno accedere alla struttura per esami diagnostici importanti, quali ad esempio radiografie, risonanza magnetica ed ecografie, a tariffe particolarmente agevolate e in tempi certi. Questa opportunità è la diretta conseguenza della nostra organizzazione generale, in grado di offrire presso le nostre strutture emiliane dinamicità e controllo, e dunque un  servizio rapido e come sempre di alta qualità” ha dichiarato la Direzione Sanitaria del Gruppo.

 

GVM Care & Research è una holding operante nei settori della sanità, della ricerca, dell’industria biomedicale e del benessere termale con l’obiettivo di promuovere il benessere e la qualità della vita. Il Gruppo opera in Italia attraverso 23 ospedali di alta specialità e 4 poliambulatori, accreditandosi come partner del Sistema Sanitario Nazionale. Il gruppo comprende anche tre strutture sanitarie all’estero – in Francia, Polonia e Albania – nonché le tre storiche e prestigiose realtà del benessere di Castrocaro Terme: Grand Hotel delle Terme e Spa, Terme di Castrocaro e Clinica del Ben Essere; infine, Eurosets, azienda italiana leader internazionale nella produzione di dispositivi medici per l’autotrasfusione, la Cardiochirurgia e l’Ortopedia. www.gvmnet.it

 

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