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Il Porto di Civitavecchia in gara per lo smantellamento della Concordia





Lo smantellamento del relitto della Concordia è un business e un’opportunità per i porti italiani. Civitavecchia sostiene la sua candidatura






Smantellare e smaltire la Costa Concordia è una ghiotta opportunità di lavoro e di business per il porto che si aggiudicherà il relitto.  A tal punto che sulla carcassa della sfortunata nave si è scatenata un’autentica gara. Si è da poco conclusa la prima fase, forse la più critica, del recupero della nave incagliata da 14 mesi di fronte alle coste dell’Isola del Giglio e adesso di parla già della fase successiva. Si tratta di un affare da milioni di euro che garantirebbe centinaia di posti di lavoro. Si sono già fatti avanti il porto di Civitavecchia, Genova, Piombino, Palermo e Napoli. Le cinque lance dell’imbarcazione invece dovrebbero essere smantellate in un porto turco. Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, ha dichiarato che il porto di Civitavecchia dispone dei fondali e degli spazi necessari e che nel Piano Triennale delle Opere approvato nel 2012 è già prevista la realizzazione di un bacino di carenaggio per le grandi navi.

Luciano Guerrieri, commissario dell’Autorità portuale di Piombino ritiene il porto toscano la destinazione naturale della Concordia, sia per una questione di vicinanza territoriale, che per motivi tecnici. Guerrieri ha precisato che entro il giugno 2014 sarà realizzata una serie di opere atte ad accogliere la Costa Concordia, già inserite nel piano regolatore del porto. In gara ci sarebbero progetti per 111 milioni di euro; nello specifico una banchina di 370 metri per 50 di larghezza, un molo foraneo di 1.200 metri comprensivo della banchina e di un canale di accesso al porto con un pescaggio di 20 metri oltre a un piazzale di 80 mila metri quadrati.

Il relitto della Costa Concordia rimarrà sotto sequestro, fino a quando il Tribunale competente non deciderà diversamente. Dopo il raddrizzamento, infatti, la priorità è trovare i corpi delle due vittime che ancora mancano all’appello.

Fonte: Borsa Italiana


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Demolire la Concordia al porto di Civitavecchia sarebbe più economico

Il Governo uscente ha già scelto Piombino ma secondo la Costa il Porto di Civitavecchia sarebbe una soluzione più economica

La vicenda dello smantellamento della Concordia scrive un’altra, ulteriore pagina, in quella che sta diventando una storia molto complessa. Da un lato il Governo ha da tempo deciso di affidare le operazioni di smantella mento al porto di Piombino, con un accordo peraltro prossimo alla scadenza. Dall’altra la compagnia Costa Crociere che avrebbe identificato nello scalo civitavecchiese il luogo ideale per lo smantellamento della nave. A questo proposito è intervenuto il presidente di Confapi Lazio Giuseppe Sarnella, che si è espresso così:

”Il porto di Civitavecchia è il luogo piu’ idoneo dove condurre e smantellare il relitto del Concordia”. Sarnella informa di aver scritto una lettera di sollecito alla Costa crociere affinche’ abbandonino definitivamente l’ipotesi di Piombino” dato che ”il Lazio, Civitavecchia e il suo hinterland non meritano questo sgarbo”.

Intanto però il porto toscano di Piombino resta quello identificato dal governo per lo smantellamento della Concordia e il ministro Clini ha ribadito che ”al momento non stiamo valutando sedi alternative”.

”Respingo anche solo l’idea – afferma Sarnella – che la scelta possa cadere su Piombino per avvantaggiare la Toscana, una regione che non ha certo bisogno di questi aiuti forzati”.

Secondo il presidente di Confapi turismo Lazio ”non va poi dimenticato un elemento fondamentale: il porto di Piombino non è in grado di ospitare un’operazione del genere. Il fondo di appena 4 metri contro i 15 necessari, un canale che non esiste, bacino e piattaforma inadeguati.

Attenzione quindi perche’ si potrebbe andare incontro ad un’altra brutta figura targata Concordia”, conclude Sarnella.

Fonte: Il Mondo

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Pasqualino Monti: Portate la Costa Concordia a Civitavecchia per la demolizione

Pasqualino Monti lancia l’idea per risolvere il problema della Costa Concordia

 

“Dove portare il relitto della nave Costa Concordia, arenata sugli scogli dell’Isola del Giglio il 13 gennaio scorso? Al porto di Civitavecchia, dove potremmo realizzare un grande bacino di carenaggio e creare lavoro per migliaia di persone per circa un anno”. A lanciare l’idea è stato il presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, nel corso dell’incontro organizzato dal sindaco Pietro Tidei per mettere a punto 100 progetti per lo sviluppo della città. “Il bacino di carenaggio – spiega Monti -, una volta smantellata la Concordia, verrebbe utilizzato come cantiere adibito alla manutenzione delle grandi navi, creando così occupazione stabile per centinaia di addetti”. “Sarebbe una straordinaria occasione di per il porto e il territorio – ha concluso Monti – che riceverebbe nuovo impulso per la ripresa economica e occupazionale”. La proposta di trasportare il relitto della Concordia a Civitavecchia era stata già presentata dalla Costa Crociere nei mesi successivi al naufragio. Ma era stata subito bocciata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che rivendico l’incarico per un porto toscano. La decisione definitiva è attesa per settembre. Se Civitavecchia dovesse spuntarla, l’Autorità portuale vorrebbe realizzare di un bacino di carenaggio tra la futura darsena servizi, i cui lavori sono stati appaltati e la darsena energetico – grandi masse. Opere che sono state già finanziate dal Cipe attraverso la Legge Obiettivo e appaltate. 

 

Fonte: Ansa.it

 
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