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Scienza e Tecnologia

Qual è il futuro dei chat bot in italiano?

I chat bot sono strumenti versatili e sin dalla loro iniziale applicazione in diversi ambiti del web, hanno riscontrato positivi feedback da parte degli utilizzatori e anche dei venditori. Il panorama internazionale si è mano a mano riempito di queste applicazioni e l’Italia allo stesso modo ha voluto prendere parte a questa nuova tendenza che non conosce limiti di frontiere, introducendo quindi diversi chat bot in lingua italiana, mirati specialmente alla clientela della penisola. Essendo questi programmati per rispondere a richieste definite, la lingua è solo un veicolo per ottenere determinate azioni, perciò la traduzione in diverse lingue non è in sé una cosa complessa ne richiede particolari lavori elaborati.
Il discorso principale riguardante i chat bot italiani sta nel capire se e come la clientela è pronta a relazionarsi con questo innovativo sistema di customer care, che inizialmente potrebbe risultare sorprendente ma anche inaspettato. È altresì vero che i chat bot, soprattutto se ottimizzati propriamente, hanno il vantaggio di non apparire come strumenti automatizzati ma possono sembrare partecipanti di una normale conversazione e quindi fare risentire meno il cliente di questo gap generazionale tra le tecnologie in uso oggi.

 

L’innovazione in Italia

L’Italia sembra essere un ottimo consumatore delle nuove tecnologie e, nonostante non sia tra i maggiori paesi innovatori e molte infrastrutture non siano al passo con i tempi, la modernizzazione ha colpito in maniera modesta anche questo paese, influenzando la vita dei propri cittadini. Le mail hanno rimpiazzato quasi completamente la posta tradizionale, la messaggistica istantanea ha preso il posto delle chiamate e i giochi da tavolo sono stati messi da parte a vantaggio dell’intrattenimento digitale.
L’introduzione delle innovazioni è sensata ed efficace solo nel momento in cui il mercato è già saturo delle precedenti ed è pronto ad assorbire nuove proposte; la forza dei chat bot sta nel rendere il rapporto del cliente con il venditore molto snello e semplice, senza necessitare di attese spropositate attendendo che il servizio clienti sia disponibile per loro.
È questo che definisce un innovazione come vincente, soprattutto in questo periodo storico dove si è sempre alla ricerca della semplificazione e del comfort maggiore. Ci si ritrova quindi a chiedere se questo è ciò di cui un italiano, in questo caso, può necessitare per ovviare ad un bisogno insoddisfatto; dal momento in cui la risposta è sì e si vuole ridurre il tempo di attesa, ci sono buone probabilità che i chat bot interessino una buona fetta del mercato.

 

Una rivoluzione nel settore terziario

L’automazione e l’intelligenza artificiale non hanno ancora preso la parte che meritano nella nostra quotidianità e viene da chiedersi a che punto sia in Italia questo processo. Sicuramente l’adozione crescente dei chatbot potrebbe segnare il primo importante passo in questi termini, avvicinando quindi i clienti ad un altro tipo di rapporto con i loro marchi preferiti. Da anni a questa parte, nei fast food ad esempio, sono stati introdotti i cosiddetti chioschi digitali ossia dei grandi schermi touch screen dove i consumatori scelgono la loro consumazione con un interazione uomo-macchina e non uomo-uomo.
Nel caso dei digital kiosk non siamo si fronte a un vero e proprio chatbot ma questi, come loro, possono considerarsi i primi giocatori in una partita che vedrà unicamente un aumento dei partecipanti nel futuro prossimo.
L’automazione e la digitalizzazione nella realtà del Bel Paese è da molti vista come una possibilità di svolta per l’economia italiana, una catalisi in grado di rimettere in gioco l’Italia nel panorama europeo; non tutti sono tuttavia d’accordo con questa tesi e si aspettano una forte caduta nell’occupazione che vedrebbe ridotti molti dei posti riguardanti mansioni ripetitive.

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