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cattivi pagatori Archivi - Comunicati stampa e News

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Prestiti cambializzati a domicilio per protestati

I prestiti cambializzati a domicilio sono dedicati ai protestati. I cattivi pagatori possono solo ottenere questa tipologia di finanziamento. Vi rimandiamo a questo sito web per avere tutte le informazioni che desiderate: http://www.prestiticambializzatiadomicilio.it/prestito-a-domicilio/

Molto positiva è anche la rapidità di erogazione che normalmente si aggira sulle 48 ore, ma è possibile anche tempi ridotti. Il funzionamento è dovuto al fatto che un responsabile della banca a cui si ha fatto richiesta si reca direttamente al domicilio indicato consegnando il contratto, la documentazione e l’assegno della cifra di cui si ha bisogno.

La formula del prestito cambializzato online

Si può richiedere anche tramite lo strumento web direttamente online, mediante la compilazione dei form presenti sui siti web dei vari istituti di credito che li propongono.

Le banche che offrono questa tipologia di credito sono spesso presenti sui portali online di broker che confrontano i preventivi tramite intuitive ed immediate interfacce. Il cattivo pagatore dovrà telefonare al numero indicato o compilare via web il modulo di richiesta e concordare un appuntamento e la cifra che necessita.

Requisiti e quel che serve per i prestiti cambializzati a domicilio

Per riuscire ad ottenere i prestiti cambializzati a domicilio si ha bisogno dei documenti che riportiamo nel seguente breve elenco:

  • fotocopia del documento di identità;
  • se dipendente una busta paga, anche pignorata;
  • se si è un autonomo si deve avere una dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.

Nel caso il cattivo pagatore abbia avuto precedenti di cambiali non versate non potrà avere più la sua “credibilità” e di conseguenza si potrà ottenere una proposta di un consolidamento del debito a tasso fisso.

Le cambiali giungeranno all’istituto di credito (anche se non corrispondente al proprio e quindi senza un proprio conto corrente) alla loro scadenza. Bisogna stare molto attenti a risarcire le rate puntualmente, essendo cambiali il mancato versamento consegue il protesto della persona.

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Crif e sovraindebitamento: devi sapere che…

A cura dello Studio Legale Mengoni di Osimo, Ancona.

Quando viene richiesto un prestito – banca o finanziaria – e sopraggiungono difficoltà nei pagamenti è quasi certa l’iscrizione nell’elenco dei “cattivi pagatori”.
A seguito di una richiesta di prestito banche e finanziarie recuperano informazioni sulla vostra idoneità nel ripagare il debito e questi dati vengono presi tramite “centrali di rischio”, pubbliche e private.

CENTRALI RISCHIO PUBBLICHE
A questa categoria appartiene la centrale rischi della Banca d’Italia relativa a debiti per aperture di credito e mutui pari o superiori all’importo di € 75000.

CENTRALI RISCHIO PRIVATE
A questa categoria appartengono società di raccordo con il sistema bancario che traggono informazioni per debiti da 0 ad € 31246.
La loro finalità è quella di dare alle finanziarie e banche che vi aderiscono informazioni per limitare i rischi nella concessione del credito.
La più conosciuta tra le centrali rischi private è il CRIF.

IL CODICE DEONTOLOGICO
Nel 2005 è stato istituito un codice deontologico e di buona condotta sulle materie di puntualità, affidabilità nei pagamenti e credito al consumo per gli organi informativi coordinati da soggetti privati.
La finalità è quella di una corretta gestione dei dati personali a causa dei possibili problemi nella accuratezza delle informazioni, sulle tempistiche di conservazione e sulla regolarità nell’aggiornamento.

REGISTRAZIONE IN CRIF E MANTENIMENTO DEI DATI SUI “CATTIVI” e “BUONI” PAGATORI
Sia i cattivi che i buoni pagatori sono inseriti in Crif.
Il codice deontologico fissa i criteri (modalità e tempi) di raccolta delle informazioni secondo questa categorizzazione:
– Richiesta di finanziamento: non oltre 6 mesi dalla richiesta necessaria per l’istruttoria o 1 mese in caso di rifiuto o rinuncia
– Cattivi pagatori, ritardo nei versamenti di 2 rate in seguito risolto: non oltre 12 mesi dalla regolizzazione senza successivi ritardi o inottemperanze
– Cattivi pagatori, ritardo nei versamenti maggiore a 2 rate in seguito risolto: non oltre 24 mesi dalla regolarizzazione purchè non ci siano ulteriori dilazioni
– Cattivi pagatori, ritardo nei versamenti non risolto: non oltre 36 mesi dal termine del contatto o dall’ultimo aggiornamento dello status.
– Buoni pagatori, nessuno ritardo: non oltre 24 mesi dal termine del rapporto.

DEPENNAMENTO DAL CRIF E AGGIORNAMENTO STATUS
Cancellazione automatica senza richiesta secondo le condizioni dette sopra. Per i buoni pagatori non è sempre conveniente la cancellazione dal CRIF poichè banche e finanziarie valutano le domande di prestito consultando questo registro analizzando lo status del richiedente. I buoni pagatori possono richiedere comunque la cancellazione prima dei termini e il gestore deve provvedere non oltre 90 gg. La cancellazione da CRIF non avviene in caso di pagamento di rate scadute ma l’aggiornamento dello status dovrebbe essere tempestivo; questo è essenziale per successive richieste di prestito e finanziamenti da parte del consumatore.

L’ISCRIZIONE AL CRIF E’ AVVENUTA PER ERRORE: COSA FARE?
In caso di immotivata registrazione dei dati si può richiedere alla finanziaria, banca o CRIF una pronta cancellazione. Una risposta che sia inadeguata o non puntuale può comportare un arbitrato bancario finanziario con successiva sentenza non vincolante per banca o finanziaria ma certamente probante. Se la deliberazione stragiudiziale non sia sufficiente ci si deve rivolgere al Giudice iniziando un procedimento sommario legato all’art. 152 della legge in materia di privacy.

SOVRAINDEBITAMENTO: COSA FARE?
Quando non vi è possibilità di ripianare i propri debiti la soluzione è quella di organizzare delle transizioni a stralcio con i creditori, servendosi una qualificata assistenza legale, per poi informare il CRIF dei pagamenti effettuati.

VI SERVONO ULTERIORI INFORMAZIONI?
Potete mettervi in contatto con lo Studio Legale Mengoni tramite il suo sito web anche per approfondimenti inerenti a sovraindebitamento e iscrizione al crif.

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Prestito Personale anche a cattivi pagatori: il prestito delega.

Il prestito delega è un finanziamento personale garantito, non indirizzato all’acquisto di un preciso bene o servizio.

Il prestito delega viene proposto esclusivamente ai lavoratori dipendenti (statali, pubblici o privati) con un contratto a tempo indeterminato, infatti la sua struttura è tale da poter essere abbinata contemporaneamente al prestito cessione del quinto o altri finanziamenti già in corso, col vantaggio di raggiungere un importo complessivo più alto rispetto ad altri prestiti.

A coloro che rientrano in questa categoria è richiesto un minimo di anzianità lavorativa di almeno 6 mesi; mentre, a differenza della cessione del quinto, esso non è concesso ai pensionati.

Il prestito delega viene erogato con un tasso di interesse fisso, rimborsabile tramite rate mensili con trattenuta diretta sulla busta paga.

Il prestito delega viene calcolato sulla base dello stipendio netto del dipendente e l’importo massimo di ogni quota non può superare un quinto del salario mensile.

L’agevolazione sta nel fatto che, affiancato alla presenza di altri prestiti personali come la cessione del quinto, il finanziamento può arrivare ai 2/5 o addirittura a metà dello stipendio in busta paga.

Le rate includono tutti gli eventuali costi aggiuntivi come per gli altri prestiti non finalizzati.

La durata del rimborso del prestito delega può arrivare 10 anni.

La delega di pagamento prende il nome dal dovere del beneficiario di “delegare” all’azienda, per la quale lavora, il rimborso del proprio debito; il datore di lavoro non è però obbligato (come nel caso di cessione del quinto) ad accettare la richiesta, egli infatti non ha nessun vincolo legislativo.

Il contratto sarà concluso nel momento in cui si ha il benestare da parte del capo dell’azienda, il quale si assumerà la responsabilità di effettuare, puntualmente e regolarmente, il pagamento in favore dell’ente finanziatore.

L’importo accordato sarà erogato interamente dal finanziatore tramite assegno circolare o bonifico bancario, quest’ultimo depositato direttamente sul conto corrente del richiedente. Il versamento avviene in tempi brevi, solitamente variano tra le 24 ore e i cinque giorni dalla data della domanda.

Importante considerare che, per questo finanziamento come per altri, possono farne richiesta anche i cattivi pagatori o i protestati.

La possibilità di estinguere il totale prestito in forma anticipata non viene meno, risparmiando così sull’importo degli interessi ancora dovuti; per questa modalità può essere richiesta la spesa di una minima penale calcolata sul debito residuo (al netto degli interessi), solitamente si tratta di un massimo dell’1%, ma è comunque a discrezione dell’istituto di credito.

Anche il prestito delega, rientrando nella categoria di prestito garantito, non richiede al cliente particolari garanzie, l’unica misura adottata è basata semplicemente sulla presenza del reddito stesso o della liquidazione, un’assicurazione obbligatoria andrà a coprire l’eventuale parte di debito eccedente rispetto al TFR maturato.

Per la tutela del lavoratore, della sua famiglia e della banca stessa, al prestito vengono integrate due tipi di polizza assicurativa:

  • una copre il “rischio impiego” (licenziamento e malattia)
  • l’altra copre il “rischio vita” (invalidità permanente e decesso);

costi comunque già inclusi nella quota mensile accordata.

Richiedi subito un preventivo, il tuo consulente finanziario è a tua disposizione gratuitamente e senza impegno.

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