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Milano in movimento: car-sharing, autonoleggio o mezzi pubblici?

Milano conta oltre 1 milione di abitanti e secondo il GDCI[1], indice delle destinazioni globali più gettonate stilato da MasterCard, si prepara ad accogliere circa 7,7 milioni di visitatori entro la fine del 2016. Il modo più diffuso di girarla è utilizzando i mezzi pubblici offerti dall’ATM, che ogni anno trasporta oltre 700 milioni di passeggeri su di una superficie di 677kmq[2]. Come alternativa, a Milano cresce l’utilizzo del servizio di car-sharing. Secondo l’ultimo rapporto dell’ANIASA[3], gli iscritti erano 323.000 alla fine del 2015, un 20% in più rispetto all’anno precedente. Anche i servizi di autonoleggio a breve termine risultano in crescita: con un aumento del 5% rispetto ai valori del 2014, sale il numero di chi sceglie questa soluzione per raggiungere i punti di interesse più distanti.

Quale mezzo di trasporto conviene scegliere? Per rispondere a questa domanda, il team di www.happy-car.it ha preso in analisi i costi di car-sharing, autonoleggio a breve termine e trasporti pubblici nella città di Milano, concentrandosi su tre diversi profili utente: residenti, turisti e chi si trova in città per motivi di lavoro.

Turisti o viaggiatori d’affari: mezzi pubblici o autonoleggio?

Entro la fine del 2016, 7,7 milioni di persone visiteranno la seconda città più grande d’Italia per ammirarne architettura, storia o per attendere fiere internazionali e convention di lavoro. In arrivo da tutto il mondo, questi viaggiatori si dividono principalmente in due categorie: coloro che non escono dai confini della città, e coloro che, invece, desiderano raggiungere punti d’interesse più distanti, che sia per motivi di svago o lavoro.

Per visitare i dintorni di Milano è preferibile noleggiare un’auto, in modo tale da potersi spostare con maggiore autonomia, soprattutto se il contratto prevede un numero illimitato di chilometri percorribili. Per visitare la città invece è consigliato l’uso dei mezzi pubblici: ci si orienta più facilmente e si evitano i problemi di viabilità, resi spesso anche più complessi dalla presenza di aree a traffico limitato.

Tabella riassuntiva delle tariffe proposte dall’ATM:

Singola corsa 4 viaggi 10 viaggi Giornaliero

Bigiornaliero

Settimanale 2×6 Serale
ATM 1,50 € 6 € 13,80 € 4,50 € 8,25 € 10 € 3 €


Residenti a Milano: distanza e tempo fanno la differenza

A Milano, circa il 51%[1] dei residenti possiede un’auto. Nonostante ciò, molti fanno affidamento sui mezzi di trasporto pubblici e lasciano l’auto parcheggiata in garage, pronta all’uso per una gita nel weekend lontani dallo smog. Il rimanente 49% si trova invece di fronte ad una scelta: car-sharing o autonoleggio? La risposta dipende principalmente da tempo e distanza.

I servizi di car-sharing come Enjoy, Car2go o l’ultimo arrivato e più costoso DriveNow, prevedono una tariffa a tempo: più minuti si trascorrono in auto, più costoso sarà il viaggio. Sono disponibili anche pacchetti più convenienti nel caso si volesse utilizzare il veicolo per più tempo, ma sono limitati alle 24 ore. Quando si tratta di fare commissioni in periferia o trasportare oggetti di arredamento non troppo ingombranti, il car-sharing è l’ideale, a patto che non si esca dall’area di utilizzo indicata dai gestori del servizio (126kmq per DriveNow). Parcheggi, benzina ed assicurazione sono inclusi nel prezzo.

Il dettaglio delle attuali tariffe di car-sharing è riportato in tabella:

Iscrizione Prezzo al minuto Prezzo 24h Anticipo
DriveNow 29 €  0,31 – 0,34€ 109 €  10 – 20€
Car2go 9 € 0,24 – 0,26€ 59 € 10 €
Enjoy 0 € 0,25 – 0,35€ 60 € 0 €

Secondo le statistiche riportate dall’ANIASA, risulta che i servizi di car-sharing vengono mediamente utilizzati per effettuare spostamenti della durata di 24 minuti, ad un costo di circa 7€.

Per tratte di percorrenza più lunghe, l’autonoleggio è la scelta più appropriata. In alcuni casi, le offerte prevedono un chilometraggio illimitato all’interno del territorio nazionale a fronte di una tariffa giornaliera forfettaria. I costi di rifornimento rimangono a carico del cliente.

Nella tabella sottostante, i costi medi del noleggio su HAPPY-CAR:

A partire da Costo medio / giorno Costo medio benzina Costo medio diesel
Autonoleggio su HAPPY-CAR 4 € 20,50 € 1,40€/l 1,20€/l

Stando a quanto emerso dai dati raccolti da HAPPY-CAR, gli italiani fanno affidamento sull’autonoleggio per viaggi della durata media di 8 giorni e preferiscono destinazioni nazionali piuttosto che internazionali.

Sulla base dei dati disponibili, non emerge una chiara preferenza degli utenti per una particolare soluzione di trasporto. Il 2015 è stato un anno di ripresa per il settore automobilistico italiano, che ha registrato il numero più alto di immatricolazioni auto (+11,9%) tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Il Quadro di valutazione dei trasporti 2016 della Commissione Ue[2] non è però altrettanto positivo per il Bel Paese. La graduatoria è stata stilata sulla base di molteplici fattori, quali il mercato interno dei singoli Paesi, gli investimenti nelle infrastrutture, il tipo di carburante utilizzato e la soddisfazione dei clienti. Se da un lato l’Italia guadagna qualche punto nella sezione “energie rinnovabili” con la rete ferroviaria, per più del 70% elettrica, dall’altro risulta penultima in classifica per quanto riguarda la soddisfazione dei clienti, ottenendo un risultato finale di 17esima sui 28 Paesi presi in considerazione.

[1] http://www.comuni-italiani.it/015/146/statistiche/veicoli.html

[2] http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-3541_it.htm

[1] https://newsroom.mastercard.com/wp-content/uploads/2016/09/FINAL-Global-Destination-Cities-Index-Report.pdf

[2] http://www.atm.it/it/IlGruppo/ChiSiamo/Pagine/Numeri.aspx

[3] http://www.aniasa.it/pubblicazioni_file/Rapporto_Aniasa2015DEF1.pdf

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Car Sharing: ecco come gestire gli imprevisti al volante

Il car sharing è una realtà talmente popolare in Italia che l’Istat ha modificato il suo storico paniere dei consumi inserendo anche la condivisione dell’auto fra le spese necessarie per calcolare l’inflazione. Eppure pochi sanno come comportarsi in caso di imprevisti occorsi al volante di un’auto condivisa. Per questo motivo Facile.it, primo comparatore italiano di assicurazioni auto (http://www.facile.it/assicurazioni.html), ha stilato un vademecum in 10 punti per orientarsi al meglio ed evitare spese aggiuntive.
Ecco come comportarsi se:
1) Mentre si guida un’auto in car sharing si tampona un altro veicolo o si viene tamponati. Se vi capita di causare un incidente, la prima cosa da fare è quella di mettersi in contatto con il call center della società con cui avete sottoscritto il contratto di car sharing e denunciare l’accaduto. Dovrete compilare la constatazione amichevole (o comunque far redigere un verbale dalle forze di polizia) e l’iter del sinistro procederà naturalmente, ma con una differenza rispetto a quello che accadrebbe se foste alla guida della vostra auto: non vedrete peggiorare la vostra classe di merito, anche se la compagnia con cui la società di car sharing ha sottoscritto la copertura potrà rivalersi su di voi per i danni al veicolo o a terzi. Attenzione! Richiedere il soccorso stradale, con o senza controparte, è a pagamento. Se invece, mentre si guida un’auto in car sharing si viene tamponati, bisogna comunque avvertire subito il call center e compilare una constatazione amichevole o sottoscrivere un verbale. La compagnia di chi ha causato il sinistro si farà carico dei danni e voi, se necessario, verrete risarciti. Ammaccature o altri problemi procurati alla vettura saranno pagati dall’assicurazione di chi era al volante dell’auto responsabile dell’incidente.
2) Dopo aver lasciato l’auto in sosta questa viene rubata. Facile farsi prendere dal panico in una situazione del genere, ma se vi siete comportati in modo responsabile non dovrete preoccuparvi. Le auto in car sharing sono coperte anche per il furto, ma per non incorrere in alcun problema, oltre ad avvertire tempestivamente il call center, dovrete anche riconsegnare le chiavi per dimostrare che non avete lasciato il veicolo incustodito e con la chiave inserita nel quadro. In caso contrario, ahi voi, sarete tenuti con molta probabilità a risarcire l’intero valore del veicolo.
3) Dopo aver lasciato in sosta l’auto, al ritorno ci si accorge che è stato rotto un vetro ed è stato rubato il navigatore. Anche in questo caso non è necessario preoccuparsi. Le automobili date in car sharing sono coperte da polizze kasko e contro gli atti vandalici; pertanto non vi verrà chiesto di ripagare il danno. Avvertite comunque il call center che vi potrà indicare quale è il veicolo sostitutivo più vicino.
4) Avete preso una multa mentre guidavate o dopo aver parcheggiato. Guidare un’auto condivisa non equivale ad essere autorizzati ad ignorare il codice della strada: ad esempio dovrete comunque rispettare i limiti di velocità, non potrete parcheggiare sulle strisce pedonali o, ancora, imboccare una via in senso vietato. Se lo farete ne sarete responsabili e spetterà a voi pagare la multa, ma con la penale per le spese di notifica che, a seconda della società di cui avete preso l’automobile, variano fra i 20 ed i 50 euro. Ricordate, inoltre, che in caso di effrazioni che lo determinino, perderete anche punti della patente.
5) Trovate in auto qualche oggetto dimenticato. Aprite l’auto che avete prenotato e dentro ci trovate una sorpresa: che sia una scarpa, un cappotto o una valigia con denaro contante dovete rivolgervi non al call center, ma alle forze dell’ordine denunciando il ritrovamento. Saranno poi queste a risalire al proprietario e, se questi ha denunciato lo smarrimento, fargli riavere gli oggetti persi.
6) Non si vuole incorrere in sanzioni da parte della compagnia di car sharing con relative spese. Nonostante i pochi centesimi da pagare al minuto, ricorrere ad un servizio di car sharing può essere più costoso di quanto pensiamo. Attenzione quindi, a quei comportamenti passibili di sanzione, che fanno lievitare tantissimo il costo delle auto in condivisione: è vietato fumare all’interno del veicolo (la sanzione media è di 50 euro), far guidare qualcuno diverso da chi ha prenotato la macchina (100 euro), parcheggiare fuori dagli spazi consentiti (50 euro di multa). Persino lasciare i finestrini abbassati di qualche centimetro, o dimenticare le luci accese può costare caro: fino a 50 euro.
7) Volete portare con voi il vostro cane. Purtroppo la maggior parte dei regolamenti delle società di gestione di queste auto vieta (e sanziona!) il trasporto di animali.
8) Siete rimasti senza benzina. Rassegnatevi, il rifornimento è a carico vostro. Ad ogni modo, è molto semplice valutare il rischio di un inconveniente di questo genere, visto che all’atto della prenotazione vi viene detto qual è il livello di carburante nel serbatoio; se dovete fare molta strada, meglio scegliere un veicolo con benzina sufficiente.
9) Avete perso le chiavi. Mettetevi l’animo in pace e la mano nel portafogli: se avete smarrito le chiavi dell’auto presa in condivisione sarete voi a dover risarcire il danno e vi costerà un bel po’. Le tariffe che si applicano come penale per avvenimenti di questo tipo variano da società a società, ma si aggirano tutte attorno ai 250 euro.
10) Avete bucato una ruota o l’auto è rimasta in panne. Chiamate il servizio clienti, comunicate con chiarezza la vostra posizione e un operatore arriverà in vostro aiuto. In questo caso senza costi.

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AUTO ELETTRICHE O CAR SHARING? GLI ITALIANI E LA ECOSOSTENIBILITÀ

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  • 18 Settembre 2012

Il 49% degli italiani sarebbe disposto a cambiare la propria auto con una elettrica ma solo se allo stesso prezzo e il 22% cercherebbe di condividere le spese per l’impianto di ricarica dell’auto con qualche amicoL’88% è favorevole al car-sharing anche mettendo a disposizione la propria auto

 

La sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sono temi sempre più in primo piano anche nel settore automobilistico, un campo in cui la ricerca, negli ultimi anni, si è concentrata nell’individuazione e sviluppo di tecnologie a impatto zero. Nonostante questo, quasi 3 italiani su 10 ancora non conoscono la classe euro della propria automobile: è quanto emerge da un’indagine del Centro Studi e Documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni online. Dalla ricerca risulta infatti che se il 19% del campione non è certo della classe Euro della propria macchina, quasi un italiano su 10 (9%) confessa di ignorarla del tutto.

 

Rimandate in materia ‘Classe Eurole donne, bocciati i ragazzi: il 23% delle appartenenti al gentil sesso afferma infatti di non essere poi così certo di quanto inquini la propria auto e ben il 22% degli under25 confessa candidamente di non conoscere la classe euro.

 

L’ecosostenibilità è indubbiamente un tema caldo, rilanciato anche dalla ricerca di auto parsimoniose nei consumi, ma gli italiani quanto sono realmente sensibili a questa esigenza sempre più incombente? La maggioranza (49%) alla domanda ‘Auto ecologica?’ risponde ‘Sì, grazie…ma solo se allo stesso prezzo della mia’, il 22% sarebbe disposto a spendere solo fino a 1.000€ in più al momento dell’acquisto per un’auto meno inquinante, mentre uno su cinque (20%) si dimostra scettico rispetto alla conversione all’elettrico, convinto che passerà ancora molto tempo e dichiara non aver intenzione di essere un precursore in questa tendenza. Infine il 9% del campione intervistato, esasperato dai continui rincari del carburante e con un occhio di riguardo alle tematiche ‘green’, ammette che rinuncerebbe addirittura alle vacanze pur di avere un’auto che inquini meno e che faccia risparmiare al momento del ‘pieno’.

 

Sul fronte ‘auto elettriche’ il 45% degli italiani dichiara che in caso di acquisto vorrebbe dotarsi anche dell’apparecchiatura per la ricarica, il 22% dividerebbe la spesa con un amico o un vicino di casa mentre il 19% sceglierebbe di risparmiare per poi rivolgersi di volta in volta ai punti di ricarica disponibili. Infine, un più confuso 14% non ha ancora le idee ben chiare in materia, forse perché le informazioni che sono giunte finora non sono state molto precise.

 

Oggi una valida alternativa all’auto elettrica è rappresentata dal car-sharing: condividere lo stesso mezzo con più persone è un buon modo per risparmiare e impegnarsi a inquinare meno. Il 44% degli intervistati ammette di essere a favore di questa iniziativa, ma purtroppo constata che nella propria zona il car-sharing è ancora un miraggio; il 21% degli italiani, attento all’ambiente e alle emissioni, ammette di trovarla una bella idea, mentre di opinione diametralmente opposta risulta il 13% del campione che, al grido di ‘ognuno con la propria auto!’ dichiara di non credere affatto in questo tipo di servizio. Alcuni italiani (23%), infine, si confermano gelosi del proprio mezzo di trasporto dichiarando di essere sì favorevoli al car-sharing, ma solo a patto di non mettere a disposizione la propria auto
Nel complesso, dunque, il quadro raffigura un’opinione diffusa decisamente favorevole al car-sharing, frutto, probabilmente, della continua caccia al risparmio e dell’insostenibile congestione di molte città.

 

L’indagine di Direct Line offre anche uno spaccato regionale sulle preferenze degli italiani riguardo al car-sharing: se fiorentini (39%), bolognesi (28%) e romani (26%) si professano attenti all’ambiente e alle emissioni nocive, sono per lo più cagliaritani e bresciani (entrambi nel 48% dei casi) ad ammettere che la propria zona è carente in materia. E mentre i veronesi (20%) sono tra gli italiani che credono meno in questa pratica di mobilità ecosostenibile, milanesi (32%), palermitani (28%) e torinesi (23%) dichiarano che il principio del car-sharing è sì lodevole, ma guai a metterlo in pratica condividendo la propria auto.

 

‘L’ecosostenibilità, oltre ad essere un vantaggio per la salute e l’ambiente, sta diventata oggi un’opportunità per risparmiare sul costo dei carburanti – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line –. Per questo consideriamo importanti i progressi e le innovazioni messe in atto dalle aziende automobilistiche e le iniziative delle amministrazioni comunali che favoriscono la diffusione dei servizi di car-sharing tra i cittadini. Le auto ibride o elettriche hanno ancora costi molto alti ma il futuro potrebbe riservarci delle sorprese interessanti.’

 

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Libercab: da giugno il car pooling si anima di novità

Nel 2012 il carburante ha superato in Italia i 2 euro al litro, per entrare nei centri cittadini si pagano “tasse” e la crisi non ci fa navigare nell’oro.

Quando i soldi mancano, gli automobilisti devono trovare soluzioni alternative.

Ecco allora che nascono sevizi come il car pooling, ossia la condivisione dell’automobile.

I termine è di origine anglosassone e potremmo tradurlo in “auto di gruppo”, cioè la condivisione da parte di un gruppo di persone della stessa vettura.

Statistiche accreditate confermano come gli automobilisti siano dei solitari, sposandosi da casa al lavoro da soli.

Il car pooling significa organizzarsi per riempire un’automobile con 3/4 persone, sfruttando così al massimo la capienza delle vetture e dividendo le spese di viaggio.

I vantaggi di questa scelta sono ovvi. Innanzi tutto si abbattono le spese di trasporto, dalla benzina ai pedaggi.

Dall’altro si abbatte il traffico, contribuendo ad una politica ecologica, con la riduzione dell’inquinamento.

Un aiuto dal web. Poichè organizzarsi non sempre è facile, organizzare un trasporto comune può risultare impossibile.

Su internet, però, sono nati diversi portali che aggregano gli automobilisti disposti a condividere le spese del viaggio.

A giugno verrà rilasciato un nuovo portale totalmente innovativo, fortemente orientato al mondo smart phone, dove domanda e offerta troveranno naturale incontro

Libercab.com sarà disponibile a partire dal 16 giugno e rappresenterà una nuova frontiera del car pooling.

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Libercab.com: arriva in Italia la versione beta rilasciata da Malina che rivoluzionerà il modo di viaggiare

Libercab.com: un nuovo concetto di Car Pooling.

 

 

Il car pooling altro non è che la  condivisione di viaggio.

Nasce da un’idea made in USA e arriva in Italia grazie al gruppo internazionale Malina LLC una nuova vision di questo modo economico e vantaggioso di viaggiare.

Il periodo congiunturale economico fa da propulsore a questo nuovo concetto di condivisione viaggi e si posizionerà in Italia con l’obiettivo di semplificare l’incontro tra domanda e offerta di viaggi condivisi.

La vision del progetto è totalmente nuova, basata su concetti di trasparenza, sicurezza e certificazione dei viaggiatori e dei driver.

La versatilità, la disponibilità sia da pc che da dispositivi mobili, il sistema di tracciamento e sicurezza ne fanno una vera e propria rivoluzione in questo mercato tutto in espansione.

Il rilascio della versione beta è previsto per il 16 giugno 2012 all’ indirizzo www.libercab.com, dove è già possibile pre-registrarsi per ricevere notifica dell’apertura ufficiale del sito.

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Vacanze di Pasqua al caro benzina? Sempre più italiani scoprono la ricetta del carpooling per risparmiare

29/03/2012 – Con il caro vita, la perdita del potere d’acquisto ed i continui aumenti del prezzo carburante, i presupposti per una forzata Pasqua “con i tuoi” sono tanti. Tuttavia, secondo un’indagine del portale http://www.carpooling.it in molti, soprattutto giovani tra 26 e 34 anni, non rinunceranno ad un weekend fuori porta e in risposta al caro benzina opteranno per il carpooling per viaggiare in modo economico.
Rispetto a Pasqua 2011, nell’arco delle prossime due settimane carpooling.it registra un ulteriore aumento dell’85% nelle richieste ed offerte di passaggi auto in condivisione. Il trend interessa prevalentemente le città del Nord Italia, in testa alle classifiche di viaggio.

Nella top ten pasquale delle città interessate dal carpooling si distinguono Milano e Roma, seguite da Verona, Bologna e Padova. Figurano poi in lista Firenze, Torino e Venezia, mentre Pisa e Trento chiudono la classifica. Tra le destinazioni più gettonate per le gite pasquali di quest’anno ci sono i centri medievali di Umbria (Perugia) e Toscana (Prato e Siena), come anche le mete gastronomiche in Emilia Romagna (Parma, Rimini e Modena).
Ma non mancano i viaggi verso il Sud Italia, specialmente per Campania e Puglia. Marco, studente fuori sede, cerca su carpooling.it un passaggio per tornare a casa: “Studio a Milano e torno a Foggia (dove sono nato) per tutte le vacanze da rosso sul calendario (come Pasqua). Se qualcuno ha bisogno di dividere le spese mi faccia sapere“. Viaggiando da Roma a Manduria, anche Antonio V. vorrebbe ridurre i costi della tradizionale vacanza pasquale: “Prezzo totale da dividere per il numero di passeggeri…ritorno il martedì dopo Pasquetta se interessati!”.
Parecchi sono anche i viaggi verso le nazioni limitrofe come Germania, Francia, Svizzera e Slovenia, per un weekend di divertimento e di sport, come Luca che si recherà con gli amici a Capodistria per fare free climbing o come Antonio G. che da Norimberga si recherà con la moglie fino a Bari per festeggiare Pasqua in famiglia.

È un fattore di natura prevalentemente economica quello che spinge molti giovani italiani, così come già da anni i connazionali europei, a scegliere di viaggiare in auto insieme.
A causa del caro benzina, fare il pieno a Pasqua costerà fino a 18 euro in più, mentre con la formula dell’auto condivisa si potrà risparmiare tra 100 e 200 euro a testa, ad esempio sulla tratta Milano-Roma.
Ed è proprio relativamente al risparmio che carpooling.it, a due anni di distanza dal suo lancio, pubblica un’infografica(*) che quantifica i vantaggi di questa modalità di trasporto: ben 1000 euro di risparmio annuale per chi fa carpooling in modo abituale su viaggi di media e lunga distanza. Il beneficio non è solo di carattere economico, ma anche ecologico: dai 140gr di CO2/km emessi di norma da ogni automobilista che viaggia da solo, con il carpooling si passa ad un valore medio di 46gr a testa.

Per le festività pasquali, inoltre, viaggiare insieme diventa ancora più facile, sicuro e veloce grazie ad un nuovo sistema di prenotazione, da poco lanciato da carpooling. “In un paio di click l’automobilista può decidere di ricevere le richieste di passaggio direttamente sul suo cellulare, e confermare o rifiutare inviando un sms al sistema” spiega Daniela Mililli – responsabile del team carpooling.it – “Il passeggero, invece, potrà prenotare il suo posto in auto in pochi minuti, proprio come si fa per l’aereo o il treno e, una volta ricevuta la conferma via sms, scaricare il biglietto carpooling con tutti i dati relativi all’automobilista e al viaggio”. Per chi dovesse decidere di partire o cambiare meta all’ultimo minuto, il servizio di carpooling.it è disponibile anche quale applicazione gratuita per iPhone ed Android.

E se il desiderio degli italiani è quello di trovare nell’uovo di Pasqua un buono sconto per fare benzina, in tanti hanno già scoperto la ricetta del carpooling per risparmiare in modo immediato e concreto.

(*) Infografica: https://www.carpooling.com/fileadmin/documents/carpooling_carburante.pdf

Informazioni su carpooling.it
Carpooling.it è la piattaforma gratuita di carpooling che permette a chi cerca e chi offre passaggi auto in Italia ed Europa di mettersi facilmente in contatto per viaggiare insieme in modo facile e veloce. Il servizio è disponibile anche in versione mobile, iPhone/Android app (http://www.carpooling.it/pages/mobile) ed applicazione facebook per le fan pages (http://apps.facebook.com/carpooling _it/).
All’insegna del motto “Clicca. Viaggia. Risparmia”, il portale promuove una nuova modalità di spostamento, basata sulla condivisione dell’auto da parte di più persone che percorrono lo stesso itinerario. Il fine è risparmiare tempo e costi di viaggio, diminuire la congestione stradale e concorrere così alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica per una mobilità più sostenibile. Con oltre 3,6 milioni di utenti registrati e 650.000 offerte e richieste di viaggio per 5.000 città europee in 45 paesi, carpooling.it è la banca dati di carpooling più grande d’Europa. Il portale è attivo con siti dedicati anche in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Polonia e Grecia.

Dati di contatto:
L’ufficio stampa di carpooling.it sarà lieto di fornire ulteriori informazioni, così come grafici e materiale fotografico.

Daniela Mililli
[email protected]
Tel: 02 87 15 61 41

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