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Nasce la sesta benefit corporation italiana

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  • 7 Gennaio 2015

Da oggi nel ristretto circolo delle Benefit Corporation italiane ed europee c’è anche Little Genius International® (www.littlegenius.it), azienda nata come scuola per nativi digitali da un’idea della dr.ssa Ruhma Rinaldi (educatrice esperta in sviluppo sostenibile e sociologia della medicina, oltre che moglie del sottoscritto). L’obiettivo perseguito insieme negli anni era quello di realizzare una struttura che favorisse, nei propri alunni, un’educazione volta ad enfatizzare e incoraggiare l’analisi critica, il pensiero creativo, l’opportunità e la libertà di pensiero, iniziando o migliorando la lingua inglese nei bambini attraverso una metodologia specifica e strumenti didattici sviluppati appositamente.

Questa interessante avventura aveva anche altri obiettivi, in particolare, sul piano imprenditoriale, l’intenzione era di fare innovazione molto spinta nel settore educativo fornendo metodologie focalizzate sulle generazioni di nativi digitali e fondando un’”Impresa marcatamente Etica”: etica nei rapporti con i clienti ma anche in quelli con i fornitori, collaboratori e dipendenti; intimamente connessa con il tessuto sociale e ambientale del territorio in cui nasceva. E questa è proprio la filosofia delle Benefit Corporation (B corp) nate come idea per creare un modello imprenditoriale che sia la soluzione di sintesi tra le società for profit e quelle no profit.Questo, in un’ecosistema d’impresa come quello italiano in cui anche gli enti preposti al sostegno d’impresa per statuto, invece di aiutare le imprese, le ostacolano con burocrazia pedante o ben peggio.

In questo contesto la Little Genius è riuscita a creare un metodo unico a livello globale denominato ICE® Infinite Child Evolution e cedibile a qualunque scuola che ne richieda l’uso in licenza; idee, metodi e marchi depositati che ora ne fanno un’azienda di punta sul piano dell’innovazione di settore, non tanto in Italia in cui all’innovazione c’è attenzione solo nei ns circoli di ‘esperti’ e per il resto rimane una buzz word in bocca a politicanti e arrivisti, quanto sul piano internazionale come spesso capita, avendo ricevuto riconoscimenti da Università e centri ricerca esteri e anche ‘repliche’ più o meno legittime dato che negli anni si è volutamente lasciato che il metodo e il brand stesso si diffondessero secondo una logica ‘open source’, fatto che oggi, data la filosofia applicata in maniera strutturata di B Corp si è preferito portare a profitto-beneficio attraverso un piano di licensing a pagamento che rende anche più agevole il controllo qualitativo e la garanzia che i proventi generati dall’uso di metodi, marchi e strumenti siano correttamente utilizzati (molte scuole Little Genius nate nel mondo – Qatar, Mauritius, Vietnam, USA, India ecc. –  stanno invece puntando al mero profitto sfruttando nome e metodo).

Little Genius International® è, dunque, a partire da dicembre 2014, una Benefit Corporation riconosciuta e certificata a livello internazionale (www.bcorporation.net/community/little-genius-international). È solo la sesta in Italia ad ottenerla e quella che ha conseguito il punteggio tra i più alti fino a questo momento.

Cosa vuol dire essere una Benefit Corporation (B Corp)? Qualcuno la definisce una Terza Via tra le aziende for profit e le realtà no profit. Storicamente le seconde sono quelle depositarie delle iniziative a favore del bene comune inteso nel suo senso più alto, mentre le prime agiscono soltanto per massimizzare i ricavi e minimizzare gli sforzi, addirittura, arrivando anche a forme di vero e proprio danno sociale e ambientale, spesso al limite od oltre il livello dell’agire criminale.

La Terza via è il For benefit, la B Corp, ossia una società che pur essendo attenta al profitto si struttura a agisce per essere non solo un motore dell’economia, ma anche del benessere sociale, del progresso della collettività, del rispetto e del miglioramento dell’ambiente.

In questo quadro, la Little Genius ha da sempre attuato scelte attente al contesto in cui opera, sia organizzando e promuovendo attività a favore di soggetti deboli o disagiati, sia scegliendo i propri fornitori tra le aziende del territorio (quindi favorendo l’economia locale), sia ancora, operando in un edificio in bioarchitettura unico in Italia e attuando una rigorosa campagna di risparmio energetico e di utilizzo di materiali ecologici e riciclabili. Proprio lo stesso edificio che ospita la scuola è tra i più avanzati d’Italia sul piano della bioarchitettura, unico ‘edifico che respira‘.

 

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Il bilancio di sostenibilita’ di Auchan e’ sullo scontrino

IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’ DI AUCHAN

E’ SULLO SCONTRINO

 

L’edizione 2012 del Bilancio di Sostenibilità è per la prima volta disponibile per i clienti attraverso uno speciale scontrino. L’innovativa tecnologia, studiata da Serviceplan e premiata a Cannes, consente di raggiungere un pubblico più ampio riducendo nel contempo la stampa del documento con un positivo impatto per l’ambiente.

 

In occasione della pubblicazione della quinta edizione del Bilancio di sostenibilità, Auchan ha introdotto un’innovativa tecnologia che rende la lettura del documento accessibile dagli smatphone.

 

Dal 2 al 9 luglio, i clienti al momento della spesa riceveranno uno speciale scontrino con i codici a barre che collegano lo smarthphone ai corrispondenti capitoli: La Realtà Auchan, Risorse Umane, Ambiente, Partner, Clienti, Comunità e Territorio (vedi immagine). Scaricando la App gratuita “Scan Auchan” (da Google Play o Apple store) e fotografando il codice, si accederà alla versione mobile del Bilancio con un estratto dei principali impegni e risultati raggiunti dall’azienda in tema di sviluppo sostenibile. Lo stesso codice a barre sarà disponibile sempre su manifesti dedicati esposti negli ipermercati e sul sito internet www.auchan.it

 

 «Abbiamo sviluppato questo innovativo sistema perché è in linea con la nostra politica ambientale che punta all’introduzione delle nuove tecnologie per promuovere la riduzione degli sprechi di risorse, come la cartadichiara Roberta De Natale, Direttore Comunicazione e Sviluppo Sostenibile AuchanQuest’anno infatti il documento raggiungerà un pubblico più ampio con una produzione nettamente inferiore di copie stampate.»

 

Il nuovo Bilancio di sostenibilità sullo scontrino è un’operazione studiata e realizzata per Auchan da Servicepan Group, che con questo progetto ha vinto un Grand Prix nella sezione design e 1 Leone d’Argento per la Comunicazione d’impresa nella recente edizione del festival della pubblicità di Cannes.

           

Milano, 21 giugno 2013

 

Principali risultati evidenziati nel Bilancio di sostenibilità 2012

-5,2% la riduzione dei consumi energetici per superficie d’area vendita 

28,8% le PMI che lavorano con Auchan, su un totale di 3.880 fornitori 

 -7,2% la diminuzione dei consumi idrici per superficie d’area vendita 

95,7% i fornitori italiani 

55,5% la quota di energia proveniente da fonte rinnovabile 

11 i paesi esteri dove Auchan esporta i prodotti italiani delle PMI 

98% gli Ipermercati nelle prime tre classi energetiche 

 610 il numero di prodotti locali esportati 

68% il tasso medio di raccolta differenziata

13.831 i prodotti locali e tipici presenti negli Ipermercati Auchan

49 gli Ipermercati con il reparto Self Discount per la vendita di prodotti sfusi

I prodotti “Sapori delle Regioni” hanno ottenuto il rinnovo del Patrocinio del MIPAAF per il quinquennio 2012-2017

122 le tonnellate di imballaggi ridotte sui prodotti a marchio Auchan nel 2012

140.513 le borse WWF Special Edition vendute nei 51 ipermercati, il cui ricavato ha sostenuto le 13 oasi adottate da Auchan

416.000 km in meno percorsi nel 2012 dai mezzi della logistica

 621.637 il valore delle donazioni alimentari effettuate dagli ipermercati Auchan alla Fondazione Banco Alimentare

14,5 le ore di formazione pro capite erogate dall’Istituto di Formazione all’Eccellenza Auchan ai dipendenti

1.050.000 euro il totale della raccolta fondi a favore di Telethon

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AUCHAN PUBBLICA IL BILANCIO SOCIALE 2011

In occasione della pubblicazione della quarta edizione del Bilancio sociale Auchan ha lanciato un nuovo minisito dedicato alla responsabilità sociale, www.responsabilitasociale-auchan.it, dove è possibile consultare un estratto del documento e visualizzarlo anche tramite tablet, con un’apposita web app. Questi i principali risultati raggiunti nel 2011: • -4% la riduzione dei consumi energetici • -18% la diminuzione dei consumi idrici • 30% le PMI che lavorano con Auchan, su un totale di 5000 fornitori. • 11 i paesi esteri dove Auchan esporta i prodotti italiani delle PMI • +400% l’aumento del fatturato dell’ufficio export di Auchan • 12.000 i prodotti locali e tipici presenti negli Ipermercati Auchan • I prodotti “Sapori delle Regioni” hanno ottenuto il rinnovo del Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per il quinquennio 2012-2017 • 27 le ore di formazione pro capite erogate dall’Istituto di Formazione all’Eccellenza Auchan ai dipendenti  • 115.000 le borse WWF Special Edition vendute nei 51 Ipermercati, il cui ricavato ha sostenuto le 13 oasi adottate da Auchan • +131% il valore delle donazioni alimentari effettuate dagli Ipermercati Auchan, per un totale di 424.000 euro. • 726.000 euro il totale delle risorse donate a TelethonAuchan ritiene che la responsabilità sociale d’impresa sia un asse strategico, così come il dialogo trasparente e duraturo con tutti i propri stakeholder.Alla fine del Bilancio sociale si trova la certificazione che attesta che gli indicatori GRI (Global Reporting Initiative) coperti sono 82, cioè 14 in più rispetto all’edizione del 2010 (+20%) e 31 in più rispetto alla prima edizione del 2008 (+60%).Chi è AuchanAuchan è uno dei leader della GDO a livello mondiale. In Italia Auchan SpA è oggi presente con 51 ipermercati a gestione diretta e 7 in franchising, con oltre 13.000 dipendenti, di cui il 98% è azionista grazie al programma di azionariato interno Valauchan.Per informazioni:Giacomo Legnani – Relazioni Esterne AuchanTel. +39 (0)2 5758 2299 – [email protected]

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Il Bilancio Sociale di CCS Italia Onlus è alla sua terza edizione

Carissimi amici,
anche quest’anno presentiamo il nostro Bilancio Sociale 2010, col il quale vogliamo rappresentare la nostra realtà e quella dei nostri interlocutori e fornire informazioni sul periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010.

Con questo Bilancio Sociale continuiamo quindi a perseguire l’obiettivo di una sempre maggiore chiarezza, trasparenza e completezza delle informazioni e abbiamo voluto sottolineare il ruolo e l’importanza fondamentale che hanno tutti i nostri sostenitori: senza di loro noi non potremmo svolgere il nostro lavoro, non potremo neppure esistere, e i nostri beneficiari non godrebbero di un sostegno che tanto li aiuta.

Si tratta della terza edizione del Bilancio Sociale, che nasce dall’esperienza pilota del 2007 del Bilancio di Missione

Quest’anno il bilancio è stato redatto secondo le Linee Guida per la redazione del Bilancio Sociale delle Organizzazioni Non Profit, pubblicate dall’Agenzia per le Onlus nel 2009.

Nel corso di tutto il documento abbiamo inserito testimonianze di nostri sostenitori, operatori, partner… e dei bambini che beneficiano dei nostri interventi, per permettere di conoscerci non solo attraverso dati e informazioni, ma anche attraverso le parole, l’impegno, la partecipazione delle tante persone coinvolte nella nostra mission.

CCS Italia Onlus è una delle principali associazioni solidarietà italiane nel campo dell’adozione a distanza.

Il Bilancio Sociale 2010 si compone di 3 parti, a loro volta suddivise in capitoli e paragrafi. La prima parte riguarda l’identità e la storia di CCS Italia Onlus, presenta i dati numerici essenziali della sua attività nel 2010, i suoi obiettivi, il sistema delle relazioni con tutti i suoi stakeholder, l’assetto istituzionale e la struttura organizzativa.

La seconda parte contiene la Relazione Sociale, presenta quindi l’attività di CCS in rapporto ai suoi obiettivi e alle strategie identificate per raggiungerli. Riporta inoltre il dettaglio dei progetti realizzati. La terza parte contiene il Bilancio di Esercizio.

Il Vostro coinvolgimento, la Vostra partecipazione, il Vostro sostegno sono essenziali per permetterci di continuare a supportare tutti i bambini che hanno bisogno di Voi nel Sud del Mondo…
Tutto questo  è possibile grazie all’attività del donare online.

Grazie di cuore!

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La metafora del barbiere di Stalin e i lavoratori (ir)responsabili

In che senso la metafora del barbiere di Stalin può oggi parlare a noi tutti? È l’interrogativo su cui invita a riflettere Paolo D’Anselmi nel suo libro “Il barbiere di Stalin. Critica del lavoro (ir)responsabile” edito dall’Università Bocconi.

D’Anselmi reinterpreta la Corporate Social Responsibility (Responsabilità Sociale D’Impresa) come la disponibilità a dare conto del proprio lavoro.

Dà conto del proprio lavoro solo chi è esposto alla concorrenza, non chi è protetto da un ordine professionale, da un monopolio, dalla natura del proprio contratto, …

La responsabilità delle organizzazioni, sembra dire D’Anselmi, è qualcosa di molto vicino alla somma delle responsabilità individuali di ciascuno di noi. Chi non da conto del proprio lavoro è come se evadesse dal lavoro.

Così, alla stessa maniera del barbiere di Stalin che non si sentiva responsabile dei crimini del dittatore mentre gli aggiustava i celebri baffi, anche noi ci dichiariamo sistematicamente innocenti pur essendo immersi nell’irresponsabilità sociale che caratterizza l’Italia: ogni giorno vediamo o subiamo misfatti, disservizi, ingiustizie. Eppure non c’è ne sentiamo responsabili.

L’autore calcola, quindi, che dei 23 milioni di lavoratori italiani, oltre 6 milioni (il 27%) rientrano nelle categorie poco soggette a concorrenza; sono quei lavoratori che – non dovendo dar conto del proprio lavoro – sono (ir)responsabili, come il barbiere di Stalin.


Paolo D’Anselmi, Il barbiere di Stalin. Critica del lavoro (ir)responsabile, Università Bocconi Editore, 2008

Contatti e info: http://www.ilbarbieredistalin.it

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