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Come viene realizzata una tuta sparco?

Come viene realizzata una tuta sparco?

L’azienda di Volpiano (provincia di Torino) è dal 1977 sinonimo di forniture di qualità per il mondo del racing: sedili sportivi, accessori, componenti utilizzati all’interno di vetture da alte prestazioni come Lamborghini, Bugatti, Aston Martin, Ferrari, Maserati, Audi, Volkswagen, Bentley (infatti, proprio da qui deriva il suo nome: Spare Part Competition). Ma è indubbiamente più nota per il suo prodotto di punta: le tute sparco da racing.

Le tute Sparco sono infatti utilizzate ovunque: dai campionati di Formula Uno – si dice che Raikkonen ne richieda 5 per ogni gara e che Hamilton non voglia tasche e cinture – al Rally amatoriale; dalla Parigi-Dakar, alle competizioni NASCAR.

Altro motivo d’orgoglio per la casa piemontese è il fatto di essere stata la prima casa produttrice di accessori da racing ad introdurre le tute ignifughe, oggi un must richiesto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile – l’intuizione, si tramanda, sarebbe stata del padre di uno dei fondatori, che all’epoca lavorava nel settore dell’abbigliamento per i pompieri.

Un pedigree di tutto rispetto insomma: ma come vengono realizzate le tute sparco personalizzate che vediamo in Formula Uno?

Fase uno: ingegnerizzazione

La prima fase è indubbiamente quella della prototipazione della tuta secondo le richieste specifiche del cliente – solitamente è la scuderia a piazzare l’ordine per i suoi piloti. Il cliente passa un bozzetto con tutte le misure e richieste di personalizzazione all’area prototipi, dove vengono applicate tramite CAD ad un modello preesistente, e salvate per eventuali richieste future.

Fase due: modellazione

Qui avviene il vero e proprio taglio dei tessuti: una macchina ritaglia i singoli pezzi dai tessuti – distinguendo per colore – seguendo il modello realizzato tramite CAD.

Il materiale che compone ogni tuta sparco è il Nomex: un materiale dalle eccellenti proprietà ignifughe, sviluppato dalla DuPont e utilizzato anche dai vigili del fuoco. Le tute Sparco sono composte da ben tre strati di Nomex, che assicurano l’incolumità del pilota in caso di fiamme senza compromettere le necessità di traspirazione del corpo.

Durante questa fase avviene uno dei collaudi della tuta: il controllo del tessuto. Il Nomex viene controllato accuratamente palmo a palmo alla ricerca di buchi, irregolarità e falle che potrebbero compromettere l’incolumità del pilota. E poi avviene il vero e proprio – è il caso di dirlo – battesimo del fuoco: il nomex viene esposto alle fiamme per testarne le proprietà ignifughe.

Lo standard richiesto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile per l’omologazione è di 11 secondi di resistenza al fuoco, Sparco per prassi interna ne pretende 20.

Fase tre: confezione della tuta Sparco

Nella fase di confezione, i vari tessuti vengono confezionati tra loro, rispecchiando il bozzetto fornito dal cliente.

Qui, avviene anche un altro importante controllo: la prova di trasmissione del calore. Non basta, infatti, che la tuta resista alle fiamme per più di 11 secondi (prova ignifuga) ma è anche fondamentale che non trasmetta il calore sprigionato dal fuoco, per evitare ustioni al pilota.

Inoltre, in fase di confezione particolare attenzione viene dedicata alle spalline della tuta. In caso di incidente, le spalline devono infatti offrire un punto di presa ai soccorritori per trascinare fuori il pilota dalla vettura, ed è perciò fondamentale che siano resistenti alla trazione.

Fase quattro: ricamo

La fase di ricamo è l’ultima, ma non meno importante. Qui infatti le macchine realizzano a velocità di quasi mille punti al minuto il ricamo del logo inviato dal cliente. Alcune tute richiedono quasi un milione di punti e diverse ore di lavorazione.

Alla fine, prima di essere consegnate al cliente le tute passano ad uno scrupoloso controllo di sartoria. Si controlla, metro alla mano, che le misure richieste dal cliente siano state rispettate al millimetro. Poi si controllano la qualità di ricami ed etichette: i loghi richiesti dal cliente, come l’etichetta di omologazione FIA. Infine si fa un controllo alla ricerca di fili volanti e di cuciture malriuscite.

Se la tuta passa tutti i controlli, è pronta per essere consegnata al cliente.

Clienti, che solitamente, sono più che soddisfatti con la propria tuta Sparco.

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Pastiglie freno Ferodo Racing: OEM o aftermarket?

Spesso, nel mondo dei ricambi auto, ci si imbatte nella dicotomia tra OEM e Aftermarket, di frequente ridotta allo scontro qualità-prezzo. Ma ci sono produttori che hanno deciso di risolvere il problema offrendo uno standard unico di qualità elevata, come Ferodo , storica casa produttrice di pastiglie per freni.

OEM vs Aftermarket

Una tappa obbligata nella vita di ogni automobilista – da chi guida un’utilitaria ai rallysti – è la sostituzione delle pastiglie freno. E quando questo accade, le opzioni sono solo due: ricambi OEM o ricambi Aftermarket. Ma qual è la differenza?

Gli OEM (acronimo dell’inglese Original Equipment Manifacturer, lett. produttore di apparecchiatura originale) sono le parti prodotte dai fornitori ufficiali delle case produttrici di automobili e diffuse attraverso la loro rete di assistenza. Hanno un costo maggiore dovuto al ricarico sulla vendita e sono richiesti da parte delle case automobilistiche per non invalidare la garanzia sul veicolo. Essenzialmente, su questi pezzi, la stessa casa automobilistica ci mette la faccia e ne garantisce qualità e funzionamento.

I componenti Aftermarket (lett. mercato-dopo, cioè post-vendita) sono prodotti invece da varie case produttrici – anche dai fornitori ufficiali delle case – ma distribuiti al di fuori della rete di assistenza ufficiale delle case automobilistiche. Non essendoci ricarico e marchio della casa, il costo è minore ma non c’è nemmeno la garanzia ufficiale della buona qualità e del funzionamento del pezzo, se non quella dichiarata dal produttore.

Con la macchina in garanzia la scelta è obbligata: OEM. Ma se è scaduta, cosa scegliere tra OEM e Aftermarket, tra certezza della qualità e buon prezzo?

Lo standard unico di Ferodo Racing

Per sciogliere questo nodo, la storica azienda britannica di Bradford ha deciso di puntare su uno standard unico per la sua divisione racing in entrambi i mercati. Che si tratti di distributori o installatori, la qualità dei freni Ferodo Racing è sempre la stessa. Infatti tutti i pezzi – sia marchiati OEM che Aftermarket – portano una sigla comuna che assicura prestazioni e qualità identiche.

È il caso, ad esempio, delle pastiglie freno, realizzate secondo gli stessi 4 punti cardine:

  • miscela del materiale d’attrito studiata per tenere conto di dimensioni, peso e velocità massima del veicolo di riferimento
  • inserimento saldo nella pinza del freno
  • legame forte tra piastra posteriore e materiale d’attrito
  • spessori studiati per ridurre il rumore al minimo

L’aftermarket di qualità Ferodo Racing

Questa attenzione per l’Aftermarket è particolarmente evidente nelle DS-2500 e nelle DS-3000 prodotte – tra le altre cose – anche nello stabilmento Ferodo di Mondovì nella Provincia Granda.

La DS-2500 è decisamente un buon compromesso per i privati dalla guida sportiva. È adatta a gare soft ma anche all’uso su strada, data la la scarsa rumorosità (sono montate dalle Abarth alle BMW). Resiste bene al calore – il coefficiente di attrito medio tra 200 e 500°C è di 0.42 – e garantisce una buona durata nel tempo, tanto alla pastiglia che al disco.

La DS-3000, con le sue prestazioni più elevate, è invece più adatta invece a competizioni tipo turismo, rally e monoposto. Il coefficiente di attrito è del 0.48 fino a 650°C e necessita della metà del tempo per entrare a pieno regime rispetto alle 2500. L’unica pecca – va notato – è la durata, sensibilmente inferiore alle DS-2500.

In ogni caso, i due modelli di pastiglie, dato il loro ampio utilizzo nel mondo del Rally, confermano la tesi di cui si fa portatrice Ferodo. Cioè che è possibile avere un Aftermarket di qualità pari all’OEM.

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Car Wrapping per una Carrozzeria Spettacolare e Protetta

Il car wrapping è una nuova tecnologia che permette di personalizzare la propria auto e proteggerla attraverso particolari pellicole adesive.
La particolari pellicole car wrapping devono essere applicate da personale specializzato di una qualsiasi carrozzeria Firenze o di altro luogo, purché siano provviste dell’esperienza necessaria per stendere nel modo corretto la pellicola scelta dal cliente.
Oggi questo nuovo metodo viene utilizzato in carrozzeria anche in combinazione con speciali verniciature per dare particolari effetti visivi alle auto.
Con il car wrapping è possibile ottenere anche colorazioni e disegni personalizzati senza dover verniciare l’auto, oltretutto particolari richieste non sarebbero possibili da esaudire senza l’utilizzo di questa nuova tecnica di personalizzazione della carrozzeria.
Da non sottovalutare anche la funzione protettiva che il car wrapping svolge contro gli inestetismi provocati dagli agenti atmosferici, e dall’impatto di piccoli sassolini o macchie causate da sostanze che possano intaccare la verniciatura classica della carrozzeria di un auto.
Un altro punto a favore di questa tecnica è che queste pellicole particolare possono essere rimosse facilmente senza lasciare alcun segno sulla verniciatura sottostante.
Una cosa a cui fare attenzione quando si applica il car wrapping è che la verniciatura dell’auto sottostante non sia stata fatta nei precedenti 6 mesi, questo perché una verniciatura della carrozzeria troppo recente potrebbe far risultare difficile una eventuale rimozione futura delle pellicole.
Conviene comunque utilizzare queste pellicole solo su auto con una carrozzeria in perfette condizioni, senza che vi siano dislivelli o ammaccature che potrebbero compromettere la stesura sulla carrozzeria provocando inestetismi più o meno visibili.
Sul mercato vengono vendute anche pellicole del tutto trasparenti che vengono stese sulle auto per evitare graffi e danni dovuti ad impatti con sassolini che possono provocare il danneggiamento della verniciatura delle auto.
Il consiglio è comunque quello di rivolgersi a carrozzerie specializzate in queste nuove tecniche evitando il fai da te a meno che non si abbiano competenze specifiche in questo settore innovativo.

 

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Auto: nel Lazio ci sono ancora più di 366.800 Euro 0

Dal primo agosto sono scattati gli incentivi statali per l’acquisto di autovetture Euro 6, una novità importante che potrebbe aiutare a svecchiare un parco auto laziale che non gode di ottima salute; secondo l’elaborazione di Facile.it, realizzata su dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti* aggiornati al 31 dicembre 2019, nei registri della motorizzazione laziale risultano ancora registrate 366.884 automobili Euro 0, corrispondenti all’8,96% del totale vetture ad uso privato in circolazione.

A livello nazionale, il Lazio si posiziona al quarto posto tra le peggiori del Paese, subito dopo Campania, Sicilia e Lombardia, mentre se si guarda al rapporto percentuale la regione supera la media nazionale (8,4%).

Il quadro peggiora ulteriormente se si allarga l’analisi sino agli Euro 3; in totale, le auto private Euro 0-1-2-3 presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione registrate nella regione sono ancora 1.466.756. Se è vero che tra questi potrebbero esserci mezzi sì iscritti ma, di fatto, non più circolanti, preoccupa comunque sapere che il 36% della auto potenzialmente in strada nel Lazio ha 15 anni o più di anzianità, considerando che le vetture Euro 3 sono uscite di produzione nel 2005 e quelle Euro 0 addirittura nel 1992. In questo caso la regione supera leggermente la media nazionale del 34,1%.

Mappa dei “catorci”

Come sono distribuite a livello provinciale queste autovetture? Se si guarda al rapporto percentuale, la maglia nera della regione spetta alla provincia di Frosinone che, con un valore di 10,77%, risulta essere la provincia laziale con il maggior numero di veicoli Euro 0 sul totale parco auto registrato (39.214 auto private); alle spalle di Frosinone si trova la provincia di Rieti, dove il 10,59% delle vetture appartiene alla categoria Euro 0 (12.295 veicoli). Subito dopo troviamo le province di Latina (9,84%, 39.634) e Roma (8,63%, 256.834). Chiude la graduatoria regionale la provincia di Viterbo, che, con una percentuale di 7,99%, risulta essere l’area laziale con il minor numero di veicoli Euro 0 sul totale parco auto registrato (18.907).

Se invece guardiamo al valore assoluto la provincia con più auto Euro 0 ancora iscritte nei registri della motorizzazione è Roma, che con 256.834 auto private Euro 0 è anche la seconda peggiore a livello nazionale.

Se si contano non solo le autovetture Euro 0, ma anche quelle Euro 1-2-3, la graduatoria vede al primo posto la provincia di Frosinone; qui poco meno della metà delle autovetture (43,02%) appartiene ad una categoria inferiore a quella Euro 4. Subito dopo si trova la provincia di Rieti (41,61%), seguita da quella di Latina (39,24%).

Chiudono la graduatoria laziale le province di Viterbo (37,78%) e Roma (34,09%).

Gallina vecchia…costa solo di più

In troppi continuano a circolare con auto vecchie pensando di risparmiare, ma autovetture che hanno 15 o più anni alle spalle, oltre ad essere dannose per l’ambiente e, potenzialmente, meno sicure sulle strade, hanno anche inevitabili conseguenze negative sul portafogli, con costi maggiori non solo su manutenzione e carburante, ma anche sull’RC auto.

A conferma dell’aumento del costo dell’RC auto, Facile.it ha messo a confronto il premio richiesto per assicurare una city car di cilindrata 1.200 cc, Euro 3 immatricolata nel 2005 con quello necessario per assicurare lo stesso modello d’auto, nella sua versione più recente, Euro 6 e immatricolata nel 2020. Secondo le simulazioni* di Facile.it, la miglior tariffa disponibile online per assicurare l’auto vecchia è sino al 156% più alta rispetto a quella necessaria per tutelare il veicolo nuovo.

La buona notizia è che, con un numero così ampio di auto estremamente vecchie, saranno molti gli italiani che potranno usufruire dei nuovi incentivi statali previsti chi acquista un’autovettura Euro 6. Per poter usufruire del massimo bonus, che tenendo in considerazione tutte le agevolazioni nazionali può arrivare in alcuni casi fino a 10.000 euro, è necessario rottamare proprio un veicolo Euro 3 o inferiore…. modelli che, a quanto pare, in Italia non scarseggiano.

 

 

* I numeri fanno riferimento alle sole autovetture per trasporto persone ad uso proprio presenti nell’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Direzione Generale per la Motorizzazione e aggiornato al 31-12-2019. La simulazione è stata fatta su Facile.it, in data 27 luglio 2020, sul seguente profilo: CU 1, city car 1.200 c.c, guida esperta, in 3 città campione (Milano, Roma, Napoli).

 

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Auto: nel Veneto ci sono ancora più di 177.500 Euro 0

Dal primo agosto sono scattati gli incentivi statali per l’acquisto di autovetture Euro 6, una novità importante che potrebbe aiutare a svecchiare un parco auto veneto che non gode di ottima salute; secondo l’elaborazione di Facile.it, realizzata su dati ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti* aggiornati al 31 dicembre 2019, nei registri della motorizzazione veneta risultano ancora registrate 177.505 automobili Euro 0, corrispondenti al 5,58% del totale vetture ad uso privato in circolazione.

A livello nazionale, la regione si posiziona più o meno a metà classifica, mentre se si guarda al rapporto percentuale il Veneto risulta essere la seconda area più virtuosa del Paese, subito dopo il Trentino-Alto Adige.

Il quadro peggiora, però, se si allarga l’analisi sino agli Euro 3; in totale, le auto private Euro 0-1-2-3 presenti nell’Archivio Nazionale dei Veicoli della Motorizzazione registrate nella regione sono ancora più di 854mila. Se è vero che tra questi potrebbero esserci mezzi sì iscritti ma, di fatto, non più circolanti, preoccupa comunque sapere che il 27% della auto potenzialmente in strada in Veneto ha 15 anni o più di anzianità, considerando che le vetture Euro 3 sono uscite di produzione nel 2005 e quelle Euro 0 addirittura nel 1992. Anche in questo caso la regione si posiziona tra le migliori del Paese, con un valore nettamente inferiore alla media nazionale del 34,1%.

Mappa dei “catorci”

Come sono distribuite a livello provinciale queste autovetture? Se si guarda ai valori assoluti, la maglia nera della regione spetta alla provincia di Verona che, da sola, conta 35.933 auto private Euro 0 ancora immatricolate (5,76% del totale); alle spalle di Verona si trova la provincia di Treviso, dove le vetture appartenenti a questa categoria sono 34.489 (5,78%), seguita da quelle di Vicenza, che conta 33.204 autovetture Euro 0 (5,73%), e di Padova (33.164 veicoli, 5,46%). Continuando a scorrere la graduatoria troviamo le province di Venezia e Rovigo, dove le vetture appartenenti a questa categoria sono, rispettivamente, 24.092 (5,02%) e 9.785; Rovigo risulta essere l’area veneta con la più alta percentuale di veicoli Euro 0 sul totale parco auto registrato (6,13%). Chiude la classifica veneta la provincia di Belluno, che conta circa 6.838 autovetture Euro 0 ancora immatricolate (5,06%).

Se si contano non solo le autovetture Euro 0, ma anche quelle Euro 1-2-3, la graduatoria vede al primo posto la provincia di Rovigo; qui il 29,77% delle autovetture appartiene ad una categoria inferiore a quella Euro 4. Subito dopo si trova la provincia di Vicenza (28,22%), seguita da quelle di Treviso (27,52%), Verona (26,42%) e Padova (26,11%).

Chiudono la classifica veneta le province di Belluno (25,64%) e Venezia (25,31%).

Gallina vecchia…costa solo di più

In troppi continuano a circolare con auto vecchie pensando di risparmiare, ma autovetture che hanno 15 o più anni alle spalle, oltre ad essere dannose per l’ambiente e, potenzialmente, meno sicure sulle strade, hanno anche inevitabili conseguenze negative sul portafogli, con costi maggiori non solo su manutenzione e carburante, ma anche sull’RC auto.

A conferma dell’aumento del costo dell’RC auto, Facile.it ha messo a confronto il premio richiesto per assicurare una city car di cilindrata 1.200 cc, Euro 3 immatricolata nel 2005 con quello necessario per assicurare lo stesso modello d’auto, nella sua versione più recente, Euro 6 e immatricolata nel 2020. Secondo le simulazioni* di Facile.it, la miglior tariffa disponibile online per assicurare l’auto vecchia è sino al 156% più alta rispetto a quella necessaria per tutelare il veicolo nuovo.

La buona notizia è che, con un numero così ampio di auto estremamente vecchie, saranno molti gli italiani che potranno usufruire dei nuovi incentivi statali previsti chi acquista un’autovettura Euro 6. Per poter usufruire del massimo bonus, che tenendo in considerazione tutte le agevolazioni nazionali può arrivare in alcuni casi fino a 10.000 euro, è necessario rottamare proprio un veicolo Euro 3 o inferiore…. modelli che, a quanto pare, in Italia non scarseggiano.

 

 

* I numeri fanno riferimento alle sole autovetture per trasporto persone ad uso proprio presenti nell’archivio nazionale dei veicoli gestito dalla Direzione Generale per la Motorizzazione e aggiornato al 31-12-2019. La simulazione è stata fatta su Facile.it, in data 27 luglio 2020, sul seguente profilo: CU 1, city car 1.200 c.c, guida esperta, in 3 città campione (Milano, Roma, Napoli).

 

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La mobilità digitale si fa strada a Bergamo con il nuovo Base ALD

E se potessimo cambiare l’auto come cambiamo i vestiti? Da oggi, anche la mobilità può essere modulata e per rispondere alle necessità del momento nasce “Base ALD Bergamo”, l’Experience Point di ALD Automotive, il secondo dopo Monza firmato Lozza, il quinto in Italia, insieme a Verona, Napoli e Perugia. 

“Base ALD” è un nuovo mondo dedicato all’innovazione e alla sostenibilità targata ALD Automotive, società del gruppo Francese Société Générale leader nel fleet management e servizi di mobilità pensati su misura del cliente, ma anche un luogo da vivere attraverso eventi e test drive durante l’anno.

Nel caso volessi trascorrere un mese in montagna, il veicolo idoneo lo noleggio, così pure il piacere di utilizzare una city car per quattro mesi e solo lo scooter per il resto dell’anno, e ancora, dal car sharing durante la settimana alla decapottabile per il week end al mare, al multi van per una vacanza in campeggio con la famiglia. Quante volte ci si rende conto che abbiamo la vettura sbagliata per l’occasione?

Base ALD Bergamo soddisfa tutte le esigenze, evitando il consumismo con la massima attenzione all’ambiente e al benessere dei luoghi in cui abitiamo, dando il via a un nuovo trend che presta attenzione alla salute nostra e delle nuove generazioni. Perché entrare in Base ALD, sia da privato che da azienda, si scopre la possibilità di cambiare il modo di vivere gli spostamenti con mezzi idonei a seconda del luogo e del tempo, che si tratti di ore, giorni, mesi, o anche anni, attraverso formule di noleggio, modulabili che includono tutto dall’assistenza alla risoluzione di qualsiasi problema emerga, ci si dovrà solo occupare del carburante e se è elettrica, ricaricarla.

Non importa che le esigenze siano familiari o professionali: l’auto condivisa è il nuovo modo di intendere la mobilità.  Troppo futuristico? Non proprio. A parlare sono i numeri: ogni giorno, oltre 900.000 persone utilizzano in Italia servizi di noleggio a lungo termine, 130.000 quelli del noleggio a breve termine, 33.000 il car sharing vero e proprio con ben 1 milione e 800 mila iscritti in tutto il Paese a servizi di questo genere (dati 18° Rapporto ANIASA). Il futuro, dunque, è già qui. Non a caso, per il “Base ALD Bergamo”, Lozza Spa ha scelto un richiamo all’avveniristico Matrix con una facciata a forometria che cambia colore a seconda degli impulsi quotidiani, un nuovo linguaggio dell’intelletto e delle emozioni. Essa, in genere avrà il colore neutro del relax e dell’equilibrio. Un luogo che fin dall’ingresso saprà stupire il visitatore, attento al benessere e alla salute sei propri dipendenti, il nuovo Base ALD Bergamo è un luogo silenzioso, ordinato e verde! Attento all’ambiente e capace di stupirvi quando meno ve lo aspettate!

Del resto, il noleggio delle auto è solo uno dei nuovi modi di intendere la proprietà, sempre più dinamica e meno legata al concetto di possesso. Si pensi agli short – stay stile Airbnb o alle nuove formule di design – sharing. La condivisione è il mantra del nuovo millennio e anche una città come Bergamo fa propria questa tendenza globale. Una filosofia che Lozza Spa ha intercettato per tempo, avviando il primo Base ALD in Europa a Monza. Un’esperienza da cui la nuova sede di Bergamo evolverà. Proprio la Base aperta a Monza, infatti, è un’ulteriore conferma di un format vincente, capace di interpretare le esigenze delle aziende ma anche delle famiglie, sempre più alla ricerca di una mobilità agile e sostenibile, poco dispendiosa e molto flessibile, declinabile in capo alle specifiche esigenze: «In quanti viaggeranno? Quale sarà la meta? Quale la ragione del viaggio?»

«Le nuove generazioni parlano il linguaggio della libertà e i servizi di mobilità devono essere in grado di rispondere a questa esigenza. Negli ultimi cinque anni, nel settore dell’automotive ci sono state più innovazioni che negli ultimi 50 anni. Si pensi non solo alla sharing ma anche alla e-mobility.  Evoluzioni che presuppongono importanti processi di ricerca e sviluppo in campo tecnologico, ma anche l’adozione di una nuova cultura da parte degli operatori del settore che devono diventare più smart, più efficienti, più dinamici.  Digitalizziamo la mobilità, diamo al cittadino una macchina gestita e controllata offrendogli la possibilità di scegliere, di rispettare l’ambiente senza pensare più a nulla perché gestiamo noi manutenzione, assistenza e storage” – spiega il presidente Alberto Lozza, ricordando che un importante passo avanti in questa direzione a Bergamo è stato già compiuto con l’apertura di Muoviti Controcorrente – Car Sharing Bergamo by Lozza, il servizio di sharing mobility che dall’1 giugno scorso ha portato in città 10 auto elettriche da condividere con un semplice click attraverso l’App Popmove. Con questa nuova sede la Lozza spa immette la prima vera provocazione in campo di mobilità fino ad ora mai osata sul mercato di Bergamo al servizio dei cittadini.

Stefano Zenoni, Assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo sottolinea: “La sharing mobility si aggiunge al servizio di car sharing Muoviti controcorrente avviato quest’anno e all’attivazione di più di 32 colonnine di ricarica per veicoli elettrici avvicinandoci a un traguardo importante di far entrare Bergamo all’interno del novero dei comuni che stanno riflettendo su come intervenire a livello locale per adattarsi all’emergenza climatica. Inoltre, il prossimo anno saremo chiamati a fare l’aggiornamento del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc). L’ultimo monitoraggio del 2016 aveva evidenziato una riduzione del 17% delle emissioni di CO2 rispetto al 2010 e quindi siamo fiduciosi di poter centrare l’obiettivo fissato: una riduzione del 20% entro il 2020”.

All’evento di inaugurazione, ha preso parte Crescenzo Ilardi, Head Of Market Sales & Customer Management di ALD Automotive: “L’apertura del nuovo Base ALD nella città di Bergamo rappresenta un ulteriore passo della nostra strategia di sviluppo di una rete sul territorio che garantisca ai nostri clienti una presenza capillare e una continua ricerca nella qualità nei servizi legati alla propria mobilità. Il nostro obiettivo è creare dei veri e propri Experience Point dove i nostri clienti, ma anche i cittadini che vivono le realtà locali, possano vivere un’esperienza di mobilità fatta di innovazione e sostenibilità ambientale. Grazie al grande lavoro dei nostri partner- prosegue Ilardi – riusciamo a studiare il territorio e intercettare quelli che sono i bisogni in modo da costruire, anche con le istituzioni, progetti che possano migliorare la mobilità con una grande attenzione alla riduzione delle emissioni e del numero di veicoli circolanti. Da questo punto di vista la città e tutto il territorio di Bergamo rappresentano un’eccellenza in termini di innovazione e attenzione all’ambiente come già dimostrato con il lancio del servizio di Car Sharing su piattaforma PopMove, vero modello di mobilità innovativa.”

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A That’s Mobility 2019 I dati aggiornati sulla Mobilita’ Elettrica in Italia e tante altre novita’

Milano, 15 luglio 2019 – Fervono i preparativi della seconda edizione di THAT’S MOBILITY, la Conference&Exhibition dedicata alla mobilità elettrica organizzata da Reed Exhibitions Italia in partnership con l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in calendario dal 25 al 26 settembre 2019 presso il MICO, Centro Congressi di Fiera Milano.

Un nuovo layout espositivo di oltre 45 aziende ad oggi, che offriranno una panoramica su quanto di più innovativo è presente sul mercato, a partire da un’ampia presenza di dispositivi e sistemi di ricarica, servizi di ricarica on demand, soluzioni di storage e di accumulo, multi-utility per finire con i servizi di sharing e relativi accessori. Naturalmente spazio anche ai mezzi di trasporto elettrici come auto, moto, scooter, biciclette a pedalata assistita, ai nuovi mezzi di micro mobilità come hoverboard, monopattini monowheel. Un’area espositiva che andrà ad integrarsi sinergicamente con il ricco programma di workshop che animerà i due giorni di manifestazione.

Qual è il futuro della Smart Mobility in Italia?

Evento clou di THAT’S MOBILITY sarà, il 25 settembre, la presentazione dei dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Elettrica nel nostro paese realizzato dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano. Osservatorio che da quest’anno ha modificato il nome da e-Mobility report in Smart Mobility Report per meglio identificarsi con una mobilità connessa, condivisa, con nuovi modelli di uso dell’auto e di interazione con la rete fino al possibile paradigma futuro: auto a guida autonoma + car sharing + alimentazione elettrica. Lo Smart Mobility Report 2019 andrà ad approfondire tutti gli aspetti del mercato, grazie alla sua struttura in 6 sezioni: le prime due di inquadramento generale sui numeri e i trend a livello mondiale, europeo ed italiano relativamente ai veicoli ed all’infrastruttura di ricarica; prosegue quindi con un’analisi dell’offerta attuale ed attesa dei principali car maker a livello europeo. La quarta sezione, invece, è dedicata ai modelli di business implementati dai diversi operatori della filiera della mobilità elettrica, anche in questo caso sarà presentato uno scenario sia allo stato attuale che prospettico. Vi sarà quindi un capitolo dedicato all’analisi degli impatti ambientali associato ai veicoli elettrici rispetto ad altre tipologie di “trazione” (in ottica di Life Cycle Assessment). Infine, il Rapporto si chiude con una sezione dedicata agli scenari attesi di sviluppo in Italia, sia dal punto di vista dei veicoli che dell’infrastruttura di ricarica. Dalle prime anticipazioni dell’Rapporto emerge come da gennaio ad oggi le immatricolazioni complessive di auto sono state pari a circa 913.000, in calo di oltre il 4% rispetto al 2018, in forte aumento invece quelle di veicoli elettrici, seppur con numeri assoluti ridotti, pari a 1.587 nel solo mese di maggio, di cui 1.167 veicoli elettrici “puri” – BEV (rispetto alle 921 dell’anno scorso, di cui 609 BEV). Più in dettaglio, sempre da inizio anno, le immatricolazioni complessive di veicoli elettrici sono state pari a 5.481 unità, di cui 3.518 BEV, registrando un +70% rispetto all’anno scorso. I primi dati di scenario confermano come il settore dell’elettrificazione della mobilità, pur rimanendo una nicchia del mercato, sia in generale in grande fermento, andando a coinvolgere non solo le autovetture ma anche altre tipologie di veicoli e aspetti complementari quali l’x-sharing ed il vehicle-grid-integration (VGI).  Alla base di questa crescita c’è sicuramente il dispositivo dell’ecobonus contenuto nella Legge di Bilancio 2019, che prevede contributi all’acquisto di autovetture con emissioni di CO2 non superiori a 70 g/Km, favorendo un incremento delle immatricolazioni di elettriche e ibride ricaricabili.

Fra le novità di THAT’S MOBILITY 2019 ci sarà un focus speciale sul mondo delle flotte aziendali elettriche, grazie ad una ricerca tal titolo Mobilità alla Spina”, rivol­ta al mondo business, realizzata da Fleet Magazine, rivista leader nel mondo del noleggio a lungo termine per le aziende, in col­laborazione con l’Osservatorio Top Thousand che andrà ad integrarsi con i risultati della seconda edizione del sondaggio rivolto a consumatore finale,  ideato e appositamente realizzato per THAT’S MOBILITY da Nuova Energia, il bimestrale di Editrice Alkes che da anni si occupa delle problematiche energetiche che quest’anno sarà dedicato a gli italiani, “gli italiani l’auto elettrica e il nuovo concetto di mobilità urbana”, per scoprire come i cittadini stanno vivendo il cambio d paradigma della mobilità.  Due sondaggi indirizzati a un pubblico differente, per offri­re un quadro ancora più esaustivo e completo sulla percezione della mobilità elettrica nel nostro Paese.

Più in particolare, la survey dal titolo “Mobilità alla Spina”, coinvolgerà un campione di 60 aziende che operano nei settori più disparati, dall’energia alla grande distribuzione e food&beverage, da banche e servizi finanziari a enti pubblici, dall’industria al commercio, farmaceutica, trasporti, informatica, telefonia con una flotta complessiva di 50.000 veicoli, aziende con in media più di 800 veicoli in flotta, di cui l’80% gestite con la formula di gestione del noleggio a lungo termine.

“La seconda edizione di THAT’S MOBILITY – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia,  intende promuovere attraverso l’area espositiva e workshop, nuove sinergie tra gli operatori e dimostrare concretamente come la mobilità elettrica non implica solo una riduzione delle emissioni di gas serra e delle polveri nocive, ma apre a nuove opportunità di sviluppo industriale e a nuovi modelli di business che  andranno ad alimentare la catena dei servizi connessi alla mobilità quali quelli di ricarica, gestione di flotte, assicurazioni, connessioni intelligenti che rappresentano tante potenzialità di sviluppo.”

THAT’S MOBILITY 2019 sarà ancora una volta, un palcoscenico privilegiato di incontro e dibattito fra investitori privati, multi-utility attive nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, player dell’automotive e tutto il complesso comparto di piccole e grandi realtà innovative che giocano un ruolo importante nella trasformazione del modo di concepire una nuova mobilità fondamentale per disegnare le città del futuro.

In più, THAT’S MOBILITY grazie ad un accordo con HARDWARE FORUM, la fiera della ferramenta in programma, sempre dal 25 al 26 settembre 2019, al MICO, permetterà l’accesso libero ad entrambi gli eventi, con l’obiettivo di coinvolgere i numerosi visitatori professionali sinergici, dal professionista del comparto elettrico e domotica, al progettista ed installatore elettrotecnico sviluppando così un appuntamento di attrazione ancora maggiore su quanto di più innovativo è disponibile sul mercato per la mobilità elettrica, dalla produzione ai servizi.

Per rimanere aggiornati su tutte le novità di THAT’S MOBILITY 2019 è possibile seguire i profili Facebook, LinkedIn, Instagram e THAT’S MOBILITY RADIO, podcast che, puntata dopo puntata, approfondisce con interviste e speciali i temi caldi, le curiosità e le novità legate alla mobilità del futuro, e che, durante la manifestazione, trasmetterà da una postazione mobile su una Model X personalizzata.

I FOCUS DI THAT’S MOBILITY

 

Gli italiani, l’auto elettrica e il nuovo concetto di mobilità urbana – Qual è oggi il rapporto fra cittadino e mobilità elettrica?

Come è cambiata la percezione della mobilità elettrica dei cittadini italiani ad un anno di distanza?  Nel sondaggio di Nuova Energia del 2018 “Presa in pieno…gli italiani alle prese con le colonnine di ricarica”, incentrato sul tema della percezione sulle postazioni di ricarica, da cui risultava che gli italiani subivano il fascino della mobilità elettrica, ma consideravano ancora le colonnine di ricarica con una certa diffidenza. Infatti, per il 61% la “difficoltà di fare rifornimento” era il principale limite dell’auto elettrica, in particolare gli uomini (63%) erano più preoccupati delle donne (57%) e i giovani (67%) più degli over 55 (46%). In più, quasi sei italiani su dieci temevano di “rimanere senza un punto di ricarica”, mentre il 26% avrebbe voluto “l’equivalente di un benzinaio o una alternativa al self service”, l’indagine, proposta da Nuova Energia per il 2019 sarà dedicata al rapporto dei cittadini con l’auto elettrica in un concetto più ampio di mobilità urbana e un nuovo modo di vivere la città del futuro.

 

MOBILITÀ ALLA SPINA – I veicoli elettrici nelle flotte aziendali, cosa è cambiato, o meglio, sta cambiando in questo 2019?

Dalla ricerca risulta che nel 2018 la quota di veicoli EV nelle flotte era in crescita anche se con numeri piccoli: dallo 0,5% del 2016 all’1,6% del 2018; cresceva invece in modo considerevole la quota di veicoli ibridi dallo 0,7% al 2,3% del 2018. Per quanto riguarda l’utilizzo degli EV in flotta emerge che l’83% dei veicoli elettrici viene utilizzato “in pool” e il 68% solo in città. In merito, invece, ai vantaggi dei veicoli elettrici, le aziende hanno indicato: la riduzione delle emissioni (88%), le agevolazioni nella circolazione (82%), la responsabilità sociale d’impresa (68%), il risparmio carburante (67%), il risparmio costi di manutenzione (47%), l’esenzione dal bollo (45%). Cosa è cambiato, o meglio, sta cambiando in questo 2019? Dai primi mesi dell’anno risulta che le auto ibride stanno aumentando in maniera considerevole le proprie quote di mercato (a maggio 2019 sono state oltre 10mila le unità vendute), mentre le elettriche, seppur con numeri sempre piccoli, stanno di fatto quasi raddoppiando i risultati del 2018 (alla fine dell’anno scorso ne erano state vendute oltre 5.000, delle quali il 54% immatricolate sul canale del noleggio). La sensazione, dunque, è che il cammino verso l’elettrificazione anche in questo comparto stia proseguendo gradualmente…

 

 

THAT’S MOBILITY – è una Conference&Exhibition di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più̀ di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business. Disponibile anche su Instagram, LinkedIn, Facebook e naturalmente sul sito dedicato: www.thatsmobility.it

Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel. +39 02/43517038, [email protected]

 

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Eventi

That’s Mobility dal 25 al 26 settembre 2019: un viaggio fra i segreti della smart mobility

 Milano, 25 febbraio 2019 – La seconda edizione di THAT’S MOBILITY, la Conference&Exhibition dedicata alla mobilità elettrica, organizzata da Reed Exhibitions Italia in partnership con l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in calendario dal 25 al 26 settembre 2019, si sposta dal piano underground al primo piano del MICO, Centro Congressi di Fiera Milano, che dispone di un più ampio spazio espositivo e di numerose sale convegni, attrezzate e modulabili secondo le diverse esigenze della manifestazione.

Una nuova ubicazione che ha l’obiettivo di allargare la partecipazione a nuovi espositori e a nuove categorie merceologiche, offrendo così, uno spazio ideale per mettere in vetrina quanto di più innovativo è disponibile sul mercato per la mobilità elettrica: auto, moto, biciclette, dispositivi e sistemi di ricarica, sistemi di accumulo, ma anche società che forniscono servizi, fornitori di energia elettrica per finire con i servizi di sharing elettrico e relative mobile app per visualizzare disponibilità, accessi e pagamenti.

THAT’S MOBILITY 2019 non avrà solo un nuovo spazio espositivo ma anche un orario di apertura più esteso che consentirà di partecipare a due giornata intere di incontri, workshop e occasioni di dibattito e confronto. Momento clou sarà, ancora una volta, la presentazione da parte dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano della terza edizione dello “E-Mobility Report” che, da quest’anno, cambierà il nome in “Smart Mobility Report”. Un’occasione importante per avere un quadro aggiornato sullo sviluppo della mobilità elettrica nel nostro paese e soprattutto sul futuro di una mobilità connessa, condivisa, con nuovi modelli di uso dell’auto e di interazione con la rete fino al possibile paradigma futuro: auto a guida autonoma + car sharing + alimentazione elettrica.

 Il format dei convegni alternerà, anche per la prossima edizione, momenti di approfondimento generale con specifici di confronto e dialogo con le aziende, su alcuni degli aspetti più significativi a partire proprio dalle tematiche della Smart mobility, delle normative, delle tecnologie per offrire una panoramica dettagliata su tutto il comparto. Fra gli eventi già confermati, la presentazione dell’aggiornamento del sondaggio, “Presa in Pieno”, elaborato da Nuova Energia, sulla conoscenza degli italiani delle colonnine elettriche, che sarà integrata con nuovi argomenti.

“Il successo della prima edizione con oltre 1.645 operatori professionali da tutt’Italia, dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, ci ha confermato l’importanza di creare non solo una vetrina che presentasse al meglio le diverse merceologie di un settore in continua evoluzione come quello della mobilità sostenibile ma anche la necessità di riuscire a realizzare un momento di incontro autorevole e scambio di conoscenza, tecnologie e opportunità.”

Infine, per tutti gli aggiornamenti su THAT’S MOBILITY è nata THAT’S MOBILITY RADIO, podcast che, puntata dopo puntata, approfondisce con interviste e speciali i temi caldi, le curiosità e le novità legate alla mobilità del futuro: https://www.spreaker.com/show/lo-show-di-thats-mobility-radio.

THAT’S MOBILITY è disponibile anche su Instagram, Linkedin, Facebook e naturalmente sul sito dedicato: www.thatsmobility.it .
THAT’S MOBILITY – è una Conference&Exhibition di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.
Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel. +39 02/43517038, [email protected]
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Oltre 6 milioni gli italiani bocciati all’esame di guida

Il periodo che segue la fine della scuola è spesso, per i neo diciottenni, quello dedicato all’esame di guida; ma se è vero che oggi il 95% degli italiani di età compresa fra i 18 ed i 74 anni ha la patente, non sempre questa arriva al primo tentativo. Grazie all’aiuto di un sondaggio* condotto per Facile.it (https://www.facile.it) dall’Istituto mUp Research in collaborazione con Norstat, si è scoperto che gli automobilisti italiani che hanno ripetuto almeno una volta l’esame di guida sono oltre 6.200.000.

Teoria e pratica

Dalle risposte date dal campione, rappresentativo della popolazione italiana di età compresa fra i 18 ed i 74 anni in possesso di patente, è emerso che la vera bestia nera per chi cerca di conseguire la patente è l’esame pratico. Se sono stati costretti a ripetere la teoria poco meno di 2.900.000 automobilisti, quando si guarda alla seconda prova, quella su strada, il numero dei bocciati sale fino a superare i 3.460.000. C’è, infine, un nutrito sottoinsieme di guidatori, circa 216.000, che prima di potersi mettere al volante hanno dovuto ripetere sia la teoria sia la pratica.

Quante volte?

Facile.it ha voluto indagare ancora più nel dettaglio e non si è accontentata di chiedere solo se si fosse stati costretti a ripetere l’esame, ma anche quante volte. Ecco quindi che si è saputo che sono circa 1.660.000 gli automobilisti che hanno ripetuto una sola volta la prova, oltre 4.000.000 quelli che hanno rifatto l’esame due volte, poco più di 505.000 i patentati che per tre volte si sono presentati al cospetto dell’esaminatore prima di avere il suo via libera e ben 36.000 quelli che hanno conquistato la patente dopo più di tre tentativi.

Uomini e donne

Analizzando più da vicino il campione preso in esame si è potuto verificare quali fossero le differenze fra uomini e donne, ma anche fra chi risiede nelle diverse aree del Paese. Se a livello complessivo i bocciati almeno una volta all’esame della patente sono il 17,7% del totale, fra gli uomini la percentuale scende al 15%, mentre sale fino a raggiungere il 20,4% fra le donne. Tra gli uomini che hanno dovuto ripresentarsi all’esame il 64,7% lo ha fatto due volte, percentuale alta, ma comunque inferiore anche questa volta rispetto a quella del campione femminile, pari addirittura al 67,2%.

Nord e Sud

Andando invece a leggere i dati in chiave geografica, gli automobilisti che più spesso sono stati bocciati all’esame di guida sono quelli che risiedono al Centro Italia dove ben il 20,8% dei patentati ha dovuto ripresentarsi almeno una volta. A seguire gli automobilisti del Nord Ovest (19,3%) e quelli del Nord Est (16,8%).  In ultimo una curiosità; la gestione di una famiglia, a quanto pare, distrae dallo studio e se fra chi fa parte di una famiglia da due o più elementi le percentuali di bocciati oscillano fra il 16,5% ed il 22,6%, tra i single hanno ripetuto l’esame solo il 16,6% dei patentati.

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A quale VIP dareste un passaggio in auto? Gli italiani dicono sì a Zalone, no a D’Urso e Corona

Immagina di trovarti su una strada isolata, al lato della quale molti personaggi famosi chiedono un passaggio, tu hai un solo posto in auto, quale VIP faresti salire, quale lasceresti a terra e…perché? A pochi giorni dall’inizio dell’estate Facile.it, tramite un sondaggio* realizzato per suo conto da mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione di oltre 1.000 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana, ha voluto scherzare trasformando, in chiave automobilistica, il gioco della torre. Ecco cosa hanno risposto gli italiani.

Chi rimane a terra…

Prima di andare a scoprire quali personaggi famosi gli italiani ospiterebbero volentieri in auto, vediamo quelli per i quali la portiera resterebbe chiusa.

Regina dell’infelice classifica dei VIP che gli italiani lascerebbero a terra è risultata Barbara D’Urso. Se fosse lei a chiedere un passaggio, il 23% dei rispondenti al sondaggio terrebbero la sicura abbassata perché, sostengono, ormai è ovunque in TV e averla anche in auto sarebbe troppo.

Secondo posto per un personaggio che recentemente è tornato ad occupare i giornali di gossip: Fabrizio Corona. Non lo vorrebbero in auto il 17,5% dei rispondenti perché, specificano, passerebbe tutto il tempo a vantarsi. Da notare, però, che Corona pare essere notevolmente più amato dalle donne che dagli uomini; fra il solo campione maschile lo lascerebbero a terra addirittura il 25,4% dei rispondenti, solo il 9,9% fra le donne.

Terzo posto per un altro VIP abituato a far parlare di sé, Flavio Briatore per il quale terrebbero la portiera chiusa 6.200.000 italiani (14,1%). La paura? Quella che li porti a parlare di lavoro anche durante le ferie.

Al quarto posto della classifica Nina Moric, personaggio che il 9,6% dei rispondenti lascerebbe a terra se fosse assieme al suo ex compagno Luigi Favoloso. Motivazione? I due, con ottima probabilità, litigherebbero per tutto il viaggio.

Quinto Gianluca Vacchi. Non lo farebbero salire in auto 3.350.000 italiani, 50.000 in più di quelli che lascerebbero a terra Fabio Fazio, sesto con il 7,5%. Opposte le motivazioni; si teme di essere infastiditi dal primo per l’eccessiva esuberanza, di annoiarsi a morte per l’eccessiva pacatezza con il secondo.

Dopo quella, scoppiata, Moric–Favoloso, un’altra coppia, questa volta prossima alle nozze, arriva in classifica: Chiara Ferragni e Fedez. Il cantante e la sua futura sposa restano a terra per il 6,8% degli intervistati, spaventati dal rischio di veder pubblicati sui social gli scatti della loro sporchissima automobile.

… e chi trova un passaggio

Con lui sono certo che il viaggio diventerebbe uno spasso incredibile. È questa la motivazione per cui Checco Zalone riuscirebbe a farsi dare un passaggio da ben 15.900.000 italiani (36,4% dei rispondenti) e distacca il VIP che occupa il secondo posto: Antonino Cannavacciuolo, per il quale farebbe spazio in auto l’11,3% dei rispondenti, ma con esplicito secondo fine; tempestarlo di domande per carpire i suoi segreti culinari.

La voglia di cantare a squarciagola canzoni memorabili assieme a chi le ha portate al successo fa dire a 4.700.000 italiani di voler dare il posto nella loro auto a Gianni Morandi (10,8%) che arriva terzo e scalza dal podio un’altra icona italiana, Valentino Rossi, quarto con il 10,1% delle preferenze.

Quinta, ma prima fra le donne in classifica, Antonella Clerici. A scegliere l’ormai ex conduttrice de La Prova del Cuoco sono ben 3.300.000 automobilisti (7,4%) che la accoglierebbero volentieri perché, affermano, lei di certo non li farebbe sentire in colpa se si fermassero a mangiare allungando il viaggio.

Dietro ad Antonella Clerici un’altra figura dirompente del panorama televisivo italiano: Mara Maionchi (5,7%). Un altro pezzo del talent targato SKY lo troviamo al nono posto della classifica, occupato da Alessandro Cattelan (3,4%), ma a separare i due protagonisti della fortunata trasmissione nomi decisamente curiosi; 2.300.000 italiani vorrebbero dare il passaggio ad Harry e Meghan (5,2%) per farsi raccontare di persona i dietro le quinte del matrimonio, mentre arriva ottava Franca Leosini (4,3%): 1.900.000 automobilisti sono certi che nulla sia meglio di una storia maledetta per farsi intrattenere durante il viaggio.

Chiude la top ten, e riesce a prendere l’ultimo posto disponibile in automobile, Cristiano Malgioglio perché, sostengono il 3,2% degli intervistati, chiusi nell’auto per qualche ora sarebbero certamente in grado di fargli raccontare gossip e segreti dello star system italiano che mai ha condiviso con altri.

 

* Metodologia: n.1018 interviste CAWI con individui in età tra i 18 e i 74 anni, ad un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta. Gli intervistati sono stati raggiunti tramite l’invio di un’email di istruzioni e di invito alla compilazione e hanno avuto accesso al questionario solo se qualificabili nel target stabilito per questa indagine. Indagine condotta fra il 7 e l’11 giugno 2018.

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Facile.it: oltre 13 milioni i veicoli non in regola con la revisione

Che il parco auto italiano non fosse giovanissimo era cosa nota (9 anni e 9 mesi l’età media delle nostre automobili secondo il dato dell’Osservatorio Facile.it aggiornato a settembre 2017), ma che addirittura un veicolo su quattro non fosse in regola con la revisione è oggettivamente allarmante.  In base ad un’analisi compiuta da Facile.it, a ottobre 2017 non avevano avuto il necessario OK alla circolazione oltre 13.000.000 di veicoli. Se si restringe l’analisi alle sole vetture private la proporzione, purtroppo non cambia di molto; non erano in regola oltre 7,4 milioni di veicoli, equivalenti al 19,50% del totale.

La maglia nera

Partendo da dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il portale leader in Italia per il confronto delle polizze assicurative ha potuto tracciare una mappa delle aree d’Italia in cui il fenomeno delle auto non revisionate è più forte.

La prima parte dello studio ha considerato non solo le automobili private, ma il totale dei veicoli iscritti ai registri (quindi anche motocicli, mezzi pubblici, auto a noleggio e via dicendo). Su un totale di oltre 52.000.000 di mezzi, quelli non in regola con la revisione sono risultati essere poco più di 13.000.000.

Declinando i numeri su base regionale, la Campania conquista a mani basse il primato sia in termini assoluti (1.869.504), sia in proporzione al totale parco circolante con un inquietante 40,72% di mezzi che, in base alla norma, non potrebbero circolare.

Continuando a scorrere la classifica, alle spalle della Campania si trovano, per totale veicoli non revisionati, il Lazio (1.672.195) e la Lombardia (1.661.244). Se si leggono i dati in un’ottica percentuale, invece, la medaglia di argento è conquistata dalla Sicilia (36,87%) e quella di bronzo dalla Calabria (35,14%).

«Sebbene in questi numeri rientri anche una minima percentuale di veicoli tuttora iscritti nei registri, ma magari non circolanti perché, ad esempio, fermi in aree private o per ragioni amministrative», spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.it, «noi per primi siamo rimasti sorpresi dal vedere valori tanto elevati. Un’auto non revisionata ha importanti ripercussioni sia sulla sicurezza della guida, sia sulla qualità dell’aria che respiriamo e, quindi, sulla nostra salute; nessuno di questi fattori va sottovalutato».

Riducendo l’analisi alle sole auto private purtroppo la situazione non migliora di molto; al 31 ottobre 2017, su un totale di oltre 38.000.000 di vetture, quelle non in regola con la revisione erano ben 7.443.888. Identiche rispetto a prima anche le prime due posizioni in classifica; ancora una volta sul gradino più alto del podio la Campania (1.210.549 auto non revisionate) seguita dal Lazio (1.007.004). Al terzo posto si posiziona questa volta la Sicilia che, con 985.874 vetture non in regola con la revisione, supera la Lombardia ferma a 916.586. Se si guarda al valore percentuale, dopo la Campania (35,06%) si trovano la Sicilia (30,02%) e Calabria (28,67%).

I virtuosi 

Invertendo l’ordine di lettura e puntando l’attenzione su chi invece è quasi sempre in regola; sul totale veicoli al primo posto risulta la Valle d’Aosta con 40.334 mezzi non revisionati seguita da Molise (75.503) e Basilicata (119.832); in percentuale a guidare la classifica è invece il Trentino Alto Adige che con il 10,46% precede il Veneto (15,08%) ed il Friuli Venezia Giulia (15,61%). Minimi i cambiamenti se limitiamo l’osservazione alle auto private: Valle d’Aosta, Molise e Trentino Alto Adige il podio dei valori assoluti; Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia quello dei relativi.

Le conseguenze sull’RC auto

La revisione dell’auto è uno degli obblighi normativi espressamente previsti dal codice della strada (art.80) e il mancato rispetto della legge ha, chiaramente, anche importanti ripercussioni in termini assicurativi. Se l’auto non è in regola, in caso di sinistro la compagnia ha il diritto di rivalersi sull’assicurato.

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Auto: uomini e donne al volante, ancora grande la distanza

Quanti sono gli italiani con più di 15 anni che hanno una patente di guida attiva per auto o moto? Dove abitano? Quanti gli uomini al volante e quante le donne? Secondo l’analisi di Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni-auto.html), in Italia ci sono 38,6 milioni di patenti attive* intestate agli over 15, equivalenti al 73,8% della popolazione.

Il sito, specializzato nel confronto delle polizze RC auto e moto, rielaborando i dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è riuscito a tracciare la mappa delle patenti di guida attive in Italia.

La geografia dei guidatori, Campania ultima in classifica

Se si analizza il rapporto tra residenti over 15 e patenti attive a guidare classifica è la Valle d’Aosta, dove il 79,64% della popolazione ha la patente di guida; segue il Veneto, con il 78,21% e le Marche, con il 78,16%. Leggendo l’elenco nel senso opposto, invece, emerge che le aree con il rapporto più basso tra licenze di guida e residenti sono la Campania (67,43%), la Calabria (69,18%) e la Liguria (70,12%).

Se si guarda al numero totale di patenti intestate agli over 15, emerge una classifica differente e tutto sommato in linea con la distribuzione della popolazione sul territorio italiano; al primo posto si trova la Lombardia, che da sola conta ben 6,43 milioni di patentati, pari al 16,6% del totale, seguita dal Lazio, con 3,74 milioni di guidatori (9,7%) e dalla Campania con 3,35 milioni (8,7%). Nelle ultime posizioni si trovano invece la Valle d’Aosta, con solo 87 mila guidatori abilitati, il Molise (198 mila) e la Basilicata (358 mila).

Uomini e donne alla guida, ancora grande il divario

Facile.it ha poi analizzato la distribuzione delle patenti in base al sesso, rilevando importanti differenze di genere; secondo i dati, a livello nazionale, solo il 63,21% della popolazione femminile over 15 ha una licenza di guida attiva, mentre se si guarda agli uomini, la percentuale sale di oltre 20 punti, arrivando a 85,16%.

Esaminando più da vicino le differenze territoriali, emerge che le aree con la percentuale maggiore di donne con più di 15 anni intestatarie di patente di guida sono la Valle d’Aosta (70,32%), il Veneto (69,24%) e il Friuli Venezia Giulia (68,34%). Le regioni con le percentuali di guidatrici più basse sono invece la Campania (solo il 54,37% della popolazione femminile ha la patente), la Calabria (57,27%) e la Liguria (57,71%).

Guardando agli uomini, invece, le regioni con il rapporto più alto sono la Valle d’Aosta, dove l’89,56% della popolazione maschile over 15 ha la patente, le Marche (89,22%) e l’Umbria (88,50%). Le ultime posizioni in classifica sono invece occupate da Campania (81,47%), Calabria (81,80%) e Puglia (82,86%).

Se la patente di guida risulta quindi essere più comune tra gli uomini, ci sono aree nel Paese dove il divario tra i due sessi è più evidente; la Campania, ad esempio, è la regione dove il distacco si fa più sentire, con una distanza di oltre 27 punti percentuali a favore degli uomini. Seguono in classifica la Liguria (26,3 i punti percentuali di distanza) e il Molise (25,9 punti percentuali).

 

* Patenti considerate: AMS | CS | AM | C | BS | AS | D | BE | B | CE | F | DS | A1 | A2 | A3

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Sicurezza in auto: ecco le cattive abitudini di cui abbiamo nostalgia

Oggi, anche grazie a normative legali stringenti e maggiore senso civico, quasi tutti gli italiani sono a conoscenza dei rischi enormi che si corrono nel mettere in atto comportamenti scorretti quando si viaggia in auto o in moto ma, inutile negarlo, la stessa consapevolezza non esisteva negli anni ‘70 e ’80. Facile.it, il principale sito italiano di comparazione del settore assicurativo, ha voluto scoprire non solo quali erano i comportamenti sbagliati di allora e quali sono quelli ancora messi in atto ma, anche, quelli che in tutta onestà…un pochino ci mancano. Ecco i risultati del sondaggio condotto a ottobre 2017.

Le cinture di sicurezza, dopo anni ahinoi…

Partendo dal passato, forse non sorprende più di tanto scoprire che il 70% dei rispondenti dichiara che fra gli anni 70 ed 80 nei viaggi in auto con la famiglia nessuno usava le cinture di sicurezza. La legge italiana ne rese obbligatori gli attacchi nel 1976, ma solo nel 1988 anche l’uso effettivo. Da allora, per fortuna, di strada se ne è fatta tanta ed oggi solo il 7% di chi ha risposto al sondaggio afferma di continuare a non allacciare la cintura di sicurezza. La situazione, purtroppo, cambia notevolmente se dai sedili anteriori ci spostiamo a quelli posteriori; in questo caso viaggiano senza cintura addirittura l’86% dei rispondenti.

Quando i bambini viaggiavano in braccio

Papà, mi fai guidare? Mamma posso sedermi davanti con te? Quanti bambini dicevano così negli anni 80? Tanti a giudicare dalle risposte date al questionario di Facile.it. Secondo i dati il 26% dei bambini di allora ha viaggiato in braccio al genitore sul sedile del passeggero ed il seggiolino cui oggi ancoriamo i nostri figli era poco meno di un miraggio, lo usavano meno del 45% dei genitori. Abitudini sbagliate, senza se e senza ma che, però, a molti mancano.

Tre intervistati su quattro dichiarano di rimpiangere i viaggi fatti sdraiati sul sedile posteriore senza curarsi delle cinture, poco meno di uno su 3 (37%) quelli in cui, addirittura, ci si sdraiava sulla cappelliera o si giocava con le spalle al finestrino o, nel 12% dei casi ci si faceva trasportare nel bagagliaio e, magari (9%) durante il viaggio si passava con assoluta disinvoltura da lì ai sedili e viceversa.

Il capitolo due ruote

Le cattive abitudini stradali viaggiavano, e tuttora viaggiano, anche su due ruote. Oltre un intervistato su cinque (21%) dichiara che, da bambino, andava in moto tranquillamente con uno dei genitori anche prima di aver compiuto i 5 anni, nel 26% dei casi non usava il casco e, quando era in sella allo scooter con mamma e papà…viaggiava schiacciato fra di loro! (20% del campione). La consapevolezza del pericolo, però, a quanto pare su due ruote viaggia meglio e, fra tutti i comportamenti elencati, l’unico ancora praticato (appena dal 5% dei rispondenti) è quello di portare sullo scooter anche bambini con meno di 5 anni di età.

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Prestiti personali: si chiedono in media 9.700 euro

Che il credito al consumo sia uno strumento sempre più diffuso è ormai assodato, ma quali sono le motivazioni che spingono le famiglie italiane a farne uso, quali gli importi richiesti e da chi? Ad analizzare il fenomeno ci ha pensato l’Osservatorio congiunto condotto da Prestiti.it e Facile.it che, attraverso l’analisi di oltre 70.000 domande di finanziamento, ha stabilito che, nei primi 8 mesi dell’anno, la richiesta media presentata a finanziarie e aziende del credito è stata di 9.747 euro da restituire in 59 rate (poco meno di cinque anni).

Perché gli italiani chiedono un prestito

Analizzando le richieste di prestito per le quali è stata specificata la finalità di utilizzo, emerge come il mondo casa (con il 39% del totale) rappresenti la prima ragione che spinge gli italiani a ricorrere al credito al consumo. Dal 1 gennaio al 31 agosto erano finalizzati a sostenere i costi di ristrutturazione immobiliare ben il 29,2% dei prestiti richiesti; a questi si sommano quelli legati all’acquisto di arredamento (7,1%) e quelli fatti per comprare immobili (2,8%).

La seconda motivazione, pari al 34,9% del totale, è quella legata alle spese necessarie per acquistare un veicolo, sia che si tratti di un’auto usata (22,7%) o nuova (5,9%), sia ancora che si parli di una moto (6,3%).

Al terzo posto si posizionano le richieste di finanziamento destinate all’ottenimento di liquidità (9,4%), seguite dai prestiti finalizzati al consolidamento dei debiti (7,4%).

L’entità del prestito che si cerca di ottenere è strettamente legata alla finalità cui si intende destinare la somma; secondo i dati dell’Osservatorio, le domande di finanziamento più alte sono connesse all’acquisto di un immobile (valore medio 25.319 euro); seguono i prestiti richiesti per mettere in garage un’auto nuova (15.369 euro) e quelli per la ristrutturazione della casa (15.176 euro).

Il profilo del richiedente

Informazioni interessanti emergono analizzando il profilo dei richiedenti; nel 72,1% dei casi a firmare la domanda è un uomo e se l’età media del richiedente è di poco inferiore ai 41 anni (40,7), la fascia di popolazione che fa più ricorso al credito al consumo è quella degli under 35 (37,4% la percentuale di domande legate a loro), seguita dalla fascia 36-45 anni (31,04%). Solo l’11,86% del campione ha più di 55 anni.

Ancor più importante, per dare una lettura sociale del fenomeno, è la differenza che emerge analizzando gli importi richiesti tra le diverse fasce anagrafiche. Gli under 35 chiedono in media 8.927 euro, dato coerente con la finalità principale indicata (acquisto dell’auto usata), mentre chi ha un’età compresa fra i 36 ed i 55 anni richiede in media oltre 10.000 euro e la ragione primaria per cui ricorre al credito al consumo è la ristrutturazione della casa. Considerando nuovamente i dati su base nazionale, lo stipendio medio del richiedente prestito è di 1.523 euro; nel 68% dei casi chi chiede un prestito è un dipendente privato a tempo indeterminato, nell’11% un lavoratore autonomo e nel 6% un libero professionista.

La geografia del credito al consumo italiano

Analizzando la provenienza geografica delle richieste, emerge come la Lombardia sia la regione italiana da cui proviene il maggior numero di domande di finanziamento (19,22% del totale); seguono il Lazio (12,33%) e la Campania (9,13%). Diversa, invece, è la classifica regionale degli importi medi richiesti, con il Trentino Alto Adige al primo posto (10.504 euro), seguito dal Veneto (10.195 euro) e dalla Lombardia (10.061 euro). Per comprendere appieno queste differenze è importante considerare il reddito medio di chi presenta la domanda; gli stipendi dichiarati dai richiedenti in queste tre regioni sono i più alti d’Italia.

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Epis e le auto che hanno una storicità

Proviamo a pensare per un attimo alle occasioni presenti nel web, quelle del settore auto, le usate, molto ambite da sempre, gli annunci che si possono trovare presso i principali Siti di settore, è facile comprendere come possano presentarci una carrellata molto ampia di proposte tra le quali dover districarsi nella scelta, che alle volte può risultare piuttosto complicata, soprattutto quando mancano le dovute informazioni.

Adesso invece proviamo ad immaginare  un Sito Web di un Rivenditore che comunica con efficacia tra le sue pagine, le sue caratteristiche, la sua storicità, le possibilità che si hanno e le offerte dettagliate esposte con rigorosità metodologica, un Autosalone che riesce a farci sapere che la sua attività è aperta da oltre 50 anni e che ben tre generazioni della stessa famiglia hanno preso parte all’impresa, dagli albori fino ad oggi, allora siamo proprio giunti nel “luogo virtuale”adatto a scegliere l’auto, probabilmente con maggiore serenità, considerata l’esperienza regressa e la stabilità dell’azienda.

In provincia di bergamo le auto per Epis hanno una storia alle spalle

In questo caso quando parliamo di una realtà simile nella provincia di Bergamo, con molta probabilità stiamo “evocando” le auto di Epis, un vero e proprio centro di smistamento dell’usato che ha alle spalle una tradizione storica di ben 55 anni di esperienza, dove si sono succeduti dal nonno al nipote, tutti appassionati di questo settore, quindi uno degli ultimi esempi di famiglia che si tramanda l’attività di padre in figlio.

La storicità va bene, allora oggi, durante gli anni di Internet, dei dispositivi mobili, è ovvio che uno Showroom come questo debba far “esplodere” la sua visibilità tramite la rete, portando a conoscenza la propria storia, come la migliore tradizione aziendale ha sempre fatto negli anni passati, con la differenza che oggi tramite Internet si può avere la possibilità di raggiungere un pubblico molto più ampio che è pronto ad intercettare le pagine web dell’impresa con pochi click.

Allora “scoviamo” le realtà storiche delle aziende italiane anche nel comparto auto, come quella di Epis, cerchiamo di utilizzare la rete per trovare una tradizione del nostro paese che grazie a queste ultime famiglie, capisaldi di un’imprenditorialità di “altri tempi” fatta di persone unite nel lavoro ed anche al di fuori, che operano per passione, perchè gli è stata tramandata proprio dal nonno, fino a giungere al nipote ed in ognuno di loro si è radicata una parte dell’impresa storica che si è evoluta dal dopoguerra fino ai giorni nostri.

 

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Il Rally Dakar: una delle più belle corse di automibili

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  • 20 Giugno 2016

Il Rally Dakar viene considerata una delle più belle corse per automobili del mondo, infatti questa fantastica gara nel deserto mette alla prova le grandi abilità di guida dei piloti e vincere questa gara è motivo di vanto per le case automobilistiche come la Volkswagen Roma, che ha lanciato il suo modello Touareg in questa corsa.

Questo rally automobilistico deve il suo nome alla capitale del Senegal, che per anni è stata la tappa finale della corsa, conosciuta anche come Parigi-Dakar, poichè nelle prime edizioni e fino al 2001 iniziava a Parigi per finire a Dakar.

Nel 2008 la gara non è stata disputata per presunte minacce terroristiche e dall’anno dopo il percorso si è spostato in Sud America dove si corre attualmente, mantendo comunque il suo nome storico.

Alla Dakar partecipano principalmente macchine e moto a cui si sono aggiunti anche i camion, a partire dalla seconda edizione e dal  2009 anche i quad.

Tutti i mezzi sono dotati di un GPS e presentano una struttura rinforzata per resistere agli urti del percorso e per sopportare il grande caldo del deserto e la sabbia.

Storia del rally Dakar

Il rally Dakar è stato ideato dal pilota di rally raid, il  francese Thierry Sabine, che dopo aver rischiato di perdersi nel rally Abidjan- Nizza, decise di creare un rally che percoresse quella rotta al contrario.

Dalla prima edizione datata 1979 il Rally Dakar ha attraversato tutti i principali paesi dell’ Africa arrivando fino in Sudafrica nel 1992.

Oltre alla magnificenza dei suoi percorsi la Dakar è conosciuta anche per la sua pericolosità, infatti nel 1982 ci fu un’incredibile macchina di soccorso per recuperare il pilota inglese Mark Thatcher, figlio del primo ministro Margaret, mentre nel 1986 morì in un incidente in elicottero il suo fondatore, Thierry Sabine.

Anche l’Italia è stata colpita da una grande tragedia quando nel 2005 il pilota di moto Fabrizio Meoni, vincitore delle edizione 2001 e 2002 e giunto alla sua ultima corsa, muore in Mauritania in seguito ad una caduta.

Il pilota che ha vinto più Dakar nella storia è il francese Stephan Petheransel  con 12 vittorie, 6 con le automobili e 6  con le moto mentre per quel che riguarda la singola categoria troviamo Wladimir Chagin con 7 vittorie nei camion.

L’edizione del 2016 è stata vinta nelle auto da Petheransel, nelle moto da Toby Price,  nei camion  Gerard  De Rooy mentre nei quad l’argentino Marcos Patronelli.

 

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La nuova Porsche cade dal cielo

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  • 23 Maggio 2016

Curiosa e molto intrigante la strategia utilizzata dalla Porsche per presentare il suo nuovo modello, la 718 Boxter colore rosso fiammante. La nuova vettura della casa di Stoccarda è stata presentata all’evento che si è svolto alla Galleria Zaion, esattamente all’interno di quello che una volta era il Lanificio Pria, nella città di Biella. Il nuovo bolide, infatti, è stato trasportato e sollevato in aria sino al secondo piano (dove si trova la stessa Galleria) da una gru, che gli ha permesso di completare uno scenico ingresso dall’alto per la sua prima in assoluto.

Il nuovo modello 718 Boxter
Il nuovo modello 718 Boxter, che presto sarà disponibile anche nei saloni Porsche Roma, è il primo esemplare che mostra il rinnovamento cui è soggetta la casa automobilistica tedesca, che con questo modello passa dai sei cilindri aspirati di 2,7 e 3,4 litri alle quattro cilindri di 2 e 2,5 litri, acquisendo in velocità, in potenza e in efficienza. Lo stesso stratagemma, che consiste nell’abbassare i cilindri ma aumentare la potenza, è stato usato dalla Porsche anche per la 911, della quale i motori di accesso sono stati trasformati in turbo. Tornando alla 718 Boxter, il nuovo modello 2.0 presenta un motore da 300 cavalli, 35 in più del modello 2.7, con un’erogazione della coppia pari a 380 Nm, ben 100 in più rispetto al vecchio sei cilindri. Per quanto riguarda le prestazioni, la nuova 718 raggiunge una velocità massima di 275 km/h, migliorando anche nei consumi, che adesso si stabiliscono attorno ai 14 km/l. Per ciò che concerne lo scatto da fermo, invece, la Porsche dichiara che il nuovo modello impiega appena 4,7 secondi per passare da zero a una velocità di 100 km/h.  
Una maggiore prestazione rispetto al 2.0 lo presenta la 718 Boxter S 2.5. Questo esemplare propone ben 350 cavalli e una coppia a 420 Nm, che in soldoni significa percorrere da 0 a 100 km in 4,2 secondi e una velocità massima di 285 km/h. Il consumo medio, invece, è dichiarato in 13,7 km/l, con un chilometro e mezzo a litro in più rispetto al modello precedente. Il cambio è preimpostato per entrambe le vetture con il manuale a sei marce, ma su richiesta è disponibile anche il cambio automatico a doppia frizione. Altre variazioni riguardano la dinamica delle vetture, che presentano migliorie in vari settori come l’impianto frenante, lo sterzo o il telaio, mentre l’intera parte estetica rappresenta un’inedita.

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Porsche: i nuovi modelli della casa tedesca

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  • 26 Aprile 2016

Una delle case automobilistiche più famose del mercato, è sicuramente la casa tedesca della Porsche. Chi di noi, non ha mai sognato di entrare all’interno di un autoconcessionario Porsche Roma, acquistare una Porsche sportiva e girare per la città con questa macchina sportiva e lussuosa?

Come ogni casa automobilistica, la Porsche non smette mai di produrre sia nuovi modelli, che remake delle vetture più famose e più acquistate del loro mercato. Andiamo a vedere insieme i nuovi modelli prodotti dalla casa tedesca.

Porsche 911

Perché comprarla? Al fascino di una linea senza tempo (minimi i ritocchi a fari mascherina e “coda”), la seconda generazione della 991 (questo il codice di progetto) aggiunge la grinta di un nuovo motore “tremila” turbo. Potente e progressivo, il sei cilindri boxer ama la guida sportiva, ma sa essere docile.

Viene usato (con poche modifiche allo scarico e al compressore del turbo) anche per la “base” Carrera (370 CV anziché 420 e quasi 15.000 euro in meno. Solo la “S” può avere le quattro ruote sterzanti, che non costano poco, 2.306€, ma aumentano l’agilità. Anche per la base, invece, si possono ordinare uno scarico dal rombo più “cattivo” (2.672 euro) e il rapidissimo cambio a doppia frizione PDK (3.599): ha sette marce come quello manuale, e zero concorrenti quanto a comodità e reattività.

Sono optional dispositivi “normali” ma utili come il cruise control (329 euro). Si pagano pure gli indispensabili sensori di parcheggio (€ 598 quelli posteriori), di serie persino per alcune utilitarie. Nuovi i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori (708).

Gli interni

Fa sentire piloti il pulsante (nel pacchetto port Chrono, 1 euro) che per 20 secondi accresce le prestazioni: nella rotella collocata tra le razze del volante (una soluzione “rubata” alla 918 Spyder con la quale si attivano pure le modalità Sport e Sport+) si aggiunge un sistema multimediale con navigatore le cui schermate si scorrono e zoomano come in un tablet.

Di serie pure l’Apple CarPlay per collegare un iPhone e gestirne le app. Alle finiture curate contribuiscono i sedili in pelle. Per contro si pagano (183 euro) i tappetini.

Per concludere, questo remake della Porsche 911, è davvero una delle meraviglie più strabilianti che la casa tedesca poteva offrire ai propri clienti e a tutti gli amanti delle quattro ruote.

 

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Le migliori utilitarie per la città

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  • 11 Aprile 2016

In una città fervente, piena di vita e altrettanto piena di traffico come lo è Roma, la scelta della macchina o del mezzo più adatto alla vita cittadina può rivelarsi il primo importante passo verso la serenità fisica e mentale.

La scelta

Una macchina troppo ingombrante, pesante, rumorosa ed inquinante, in città non potrebbe esservi di nessun aiuto. Un’automobile grande, inoltre, sarà sicuramente anche molto pesante, e di conseguenza faticosa da portare nel traffico e molto assetata di carburante, un’altra componente, quest’ultima, davvero fondamentale nella scelta del proprio veicolo ideale.

 

L’aumento del costo del carburante, specialmente in Italia, si fa sentire davvero pesantemente e questo, talvolta, incide molto nella vita di tutti i giorni. Comprare un auto ad un costo inferiore, ma che una volta in strada beva litri e litri di benzina, si rivelerà un investimento scorretto e sconveniente, sia in termini di ecologia che di economia. Una buona scelta sarebbe, invece, quella di acquistare un veicolo che vi permetta di camminare anche in fascia verde e che vi faccia spendere poco in carburante, come nel caso dei veicoli a gas e a metano.

Vediamo ora alcuni suggerimenti nella scelta della city car che fa al caso vostro.

City Car Consigliate

Pratiche e maneggevoli, le city car sono soprattutto economiche all’acquisto e, come anticipato, non molto assetate anche nelle loro versioni a benzina ed ultimamente, visto il loro bisogno crescente, hanno conosciuto una netta evoluzione.Sono divenute più sicure e versatili ed ospitano comodamente anche quattro persone, senza imporre troppi sacrifici nei viaggi più lunghi.

I nostri consigli si riversano su queste sei fra le city car più recenti ed interessanti, quasi tutte animate da un 1.0 a tre cilindri, con le potenze comprese fra i 67 e i 69 cavalli, con dei prezzi che oscillano fra gli 11.500 e i 14.000 euro e che misurano tra i 346 e i 367 cm di lunghezza. Le prescelte sono dunque le “cugine” Citroën C1, Peugeot 108 e Toyota Aygo (che si assomigliano molto per progetto e struttura, ma differiscono nelle sembianze) e le coreane Hyundai i10 e Kia Picanto (quest’ultima davvero molto gettonata all’interno dei concessionari Kia Roma). Per finire la classica Fiat Panda, la quale impiega un 1.2 a quattro cilindri, che si rivela tuttavia di prestazioni molto simili ai trecilindrici delle altre cinque.
Ognuna di queste auto sicuramente offre qualcosa di proprio e di diverso, ma sono tutte davvero molto valide e convenienti e vanno scelte a seconda del proprio gusto personale.

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Osservatorio UnipolSai 2015, le rate per gli italiani

Automobile (71%), casa (62%) e assicurazione auto (30%) le prime spese per cui è considerato utile e
opportuno l’acquisto a rate: questi i risultati della prima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, affidata a
Nextplora* e dedicata al vissuto dei pagamenti rateali nella sensibilità degli italiani.

Sicurezza, soddisfazione e serenità per oltre la metà degli italiani (52%) sono le principali sensazioni che
si provano quando si paga un bene o un servizio a rate. In particolare, per il 22% degli intervistati la scelta
delle rate garantisce la “sicurezza di non fare il passo più lungo della gamba”, mentre il 15% del campione
evidenzia la soddisfazione di realizzare in tutta tranquillità un acquisto definito importante. Un altro 15% si
sente più sereno perché non deve rinunciare ad acquisti rilevanti dal suo punto di vista.
Pagare a rate significa anche, per una quota del 10% degli intervistati, fare acquisti in modo intelligente
garantendo al bilancio familiare un flusso di denaro controllato.
Resta una quota di persone che, soprattutto in questo periodo di incertezza nel domani, pensa al denaro con
preoccupazione: il restante 31% degli intervistati vede infatti con ansia le rate che verranno nel futuro.

Oltre che per l’acquisto dell’automobile e di beni e servizi legati alla casa, tipicamente associati al
pagamento rateale, gli italiani vedono con particolare favore il pagamento a rate dell’assicurazione auto: in
dettaglio, il 71% degli intervistati considera utile e opportuno sostenere l’acquisto dell’automobile a rate, il
62% privilegia la rateizzazione per ammobiliare la propria casa o ristrutturarla, ben il 30% considera
opportuno pagare a rate l’assicurazione dell’auto, con interesse ancora più evidente da parte dei più giovani
(36% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni). Completano la fotografia dello scenario attuale gli acquisti a rate di
elettronica (27%), cure mediche (23%) e viaggi (13%).

Le rate che verranno. Se oggi il 15% degli intervistati dichiara di utilizzare il pagamento rateale ogni volta
che può, anche per beni o servizi di contenuto valore economico, questa quota sembra destinata ad
aumentare: infatti una percentuale più che doppia (31%) pensa che nei prossimi anni usufruirà della
rateizzazione ogni volta che sarà possibile, con un picco nella fascia di età compresa fra i 45 ed i 54 anni
(35%).

Che vantaggi vedono gli italiani nella rateizzazione dei pagamenti? Senza dubbio sono molteplici e
riguardano sia la sfera personale – in quanto la rata a detta loro consente una migliore gestione del
bilancio familiare anche in occasione di acquisti definiti importanti (29%) e per via della sua natura “compro
oggi e pago domani” (27%) – sia una più ampia sfera sociale perché sono visti come supporto allo sviluppo
economico nazionale (5%) e un aiuto concreto alle famiglie in un momento di crisi (6%).

Come sono cambiate le abitudini di pagamento degli italiani negli ultimi due anni? Se una larga fetta
di persone (il 40% degli intervistati) afferma di non aver modificato le proprie abitudini di pagamento, appare
lievemente superiore la quota che dichiara di avere incrementato i pagamenti a rate (20% del campione)
rispetto a chi afferma di aver usato di meno questa modalità (15%). Allo stesso tempo, mentre una porzione
del 6% ringrazia il pagamento rateale che gli ha consentito di mantenere gli acquisti programmati, una fetta
del 17% ha invece evitato le rate per il rischio di difficoltà future.

“Il pagamento rateale sta diventando uno strumento di acquisto sempre più familiare per gli italiani”, afferma
Franco Ellena – Direttore Generale UnipolSai. “Non si tratta più solo di una modalità per affrontare acquisti di
grande valore economico ma il fenomeno si è ormai esteso a un ventaglio decisamente più ampio di
occasioni di acquisto. Un dato confermato dalla crescente richiesta di rateizzazione a tasso zero delle
polizze UnipolSai non solo relative all’ RCAuto ma anche a tutti i prodotti Danni”.

*L’indagine è stata commissionata all’istituto specializzato Nextplora, ed è stata realizzata

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Aggiustami.it si rinnova e continua la sua crescita

Il portale per il confronto di preventivi per la manutenzione dell’auto si rinnova e prosegue la sua crescita

Un’app rinnovata e disponibile sia per IOS che per ANDROID, un portale web innovativo, una rete di oltre 500 autoriparatori attiva e in forte espansione su tutto il territorio nazionale, know-how automobilistico & informatico.

Sono questi gli highlights di Aggiustami.it, la start-up innovativa nata a Milano nel 2013 e pienamente operativa dall’inizio del 2014, che è stata capace di individuare un servizio che ancora mancava sul mercato: “la possibilità per un automobilista di richiedere un preventivo agli autoriparatori a lui vicini direttamente e comodamente da casa, dall’ufficio o da qualsiasi altro luogo”.

Aggiustami.it mette a disposizione una piattaforma veloce e facile da utilizzare, sia nella versione desktop che attraverso l’app iOS e Android, che consente agli automobilisti di richiedere un preventivo di spesa per interventi di Carrozzeria e di Meccanica alle officine della propria Zona con pochi click.

È sufficiente infatti indicare i propri dati e quelli della vettura per iniziare a ricevere le offerte direttamente per mail o per telefono, con la possibilità di confrontarsi di persona con gli autoriparatori.

Un servizio salutato positivamente dagli automobilisti che quotidianamente visitano il sito e che prevede di espandersi, entro giugno 2015, sul fronte dei motoveicoli e camper.

“In questi giorni stiamo ultimando la costruzione della rete di officine che offrono servizi di riparazione e assistenza per camper, nonché per moto e scooter – dice Alberto Paveri, legale rappresentante di Aggiustami.it – e contiamo di lanciare questo ulteriore servizio su tutta Italia, con una significativa crescita dell’intera rete di autoriparatori autorizzati. Sarà una nuova svolta per un servizio che da subito ha mostrato, oltre all’innovazione progettuale e tecnologica, un regolare e costante trend di crescita”.

 

Milano, 19 febbraio 2015

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TRANSPORTATION & AUTOMOBILE DESIGN: a marzo la nuova edizione del Master del Politecnico di Milano

Tra gli ex alunni alcuni dei Car Designer emergenti già protagonisti del settore 

César Pieri, Amilcar Celis e Antonio Paglia. Questi i nomi dei designer che si sono distinti all’interno di Autostyle Design Competition 2014, XI edizione del concorso internazionale dedicato al design automobilistico, tenutasi lo scorso 10 ottobre a Mantova nella suggestiva location di Palazzo Te. César, brasiliano di nascita e attuale Creative Specialist Design Manager presso Jaguar, ha presentato la genesi e lo sviluppo di Jaguar Project 7, Amilcar, dal Messico, è stato segnalato tra i migliori talenti in concorso e Antonio, di origine italiana, si è invece aggiudicato il “Creativity Award”, assegnato dalla rivista Auto&Design, per la sua versione speciale di Peugeot 108.

Viene invece dall’Egitto Ahmed Zayed Radwan, il vincitore del terzo premio di Automotive Global Forum Award, il concorso, organizzato dal Comitato China International Trade Promotion e dalla commissione per l’industria automobilistica, svoltosi  il 18 ottobre  a Jixing in Cina.

Cosa hanno in comune questi giovani professionisti, provenienti da tutto il Mondo, oltre alla passione per il Car Design? Ciascuno di loro ha scelto negli anni passati il Master Universitario in Transportation & Automobile Design, promosso dalla Scuola del Design del Politecnico di Milano e dal Consorzio POLI.design, come percorso formativo post laurea, sognando un futuro lavorativo nel settore del transportation design e come scommessa – a quanto pare, vinta – sulla propria carriera professionale.

Un master che è stato a tutti gli effetti un trampolino di lancio anche per Giacomo Franceschi – studente della V edizione – da poco selezionato per il concorso AutoDesign 2014 di Praga per la propria tesi finale.

Ulteriore sigillo di garanzia della qualità del Master firmato Politecnico di Milano, l’ormai pluriennale collaborazione con Volkswagen Group Design. Sotto la guida di Walter de Silva, gli esperti Volkswagen propongono ogni anno ai partecipanti un tema progettuale e contributi didattici specialistici. Professionisti del gruppo revisionano periodicamente lo stato di avanzamento dei progetti degli studenti, selezionando i migliori allievi per uno stage presso i propri centri stile, leader del settore a livello mondiale.

I temi progettuali assegnati, inoltre, sono inseriti in un programma di collaborazione con il Comune di Milano denominato Moving Milan. Urban Mobility Culture associated to Expo2015, che vede gli studenti cimentarsi sul tema della mobilità urbana declinandolo, di volta in volta, per i diversi marchi di proprietà del gruppo Volkswagen.

Le iscrizioni alla VII edizione del Master in Transportation & Automobile Design, prevista per Marzo 2015, sono già aperte. Un percorso didattico intenso e stimolante della durata di 15 mesi, che alterna lezioni, seminari di progetto, workshop e prevede una tesi finale, in collaborazione con Volkswagen Group, che gli studenti sviluppano in piccoli gruppi di lavoro.

Il Master si propone di rispondere esattamente alle esigenze del mondo produttivo, formando una figura professionale dotata di tutte le competenze necessarie per svolgere le attività connesse allo sviluppo dello stile di un veicolo.

Le lezioni si svolgeranno presso la sede di POLI.design, in via Durando 38/A a Milano; l’impiego di strutture del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, quali il Laboratorio di Modelli e quello di Virtual Prototyping, arricchiscono l’offerta formativa garantendo la disponibilità di strutture coerenti con gli obiettivi del Master.

Il Master è a numero chiuso, per un massimo di 20 allievi: si rivolge ai possessori di laurea del vecchio ordinamento o di laurea di primo o secondo livello appartenenti alle discipline del progetto (ingegneria, architettura, disegno industriale).

Per ulteriori informazioni sulle modalità di ammissione e di iscrizione si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione di POLI.design: tel. 02.2399.5911; [email protected]

 

Press Contact:

Ufficio Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 02.2399.7201; [email protected]

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Auto Aziendali: la nuova era del low cost per commercianti

Auto aziendali

Le auto aziendali sono un buon compromesso per molte imprese che hanno bisogno di avere auto in ottime condizioni ma a prezzi contenuti. Cambiare spesso auto è il desiderio di molti automobilisti ma purtroppo le condizioni attuali rendono spesso questa idea solo un sogno. I costi delle auto nuove sono inaccessibili per molti, mentre le auto usate spesso, anche se ben tenute, non danno la piacevole sensazione di avere tra le mani un’automobile poco usata. La risposta viene quindi dalle auto aziendali, usate pochissimo e in ottime condizioni. Comprando le auto aziendali spesso si è in grado di risparmiare anche il 40% sul costo del nuovo ed il 25% sull’usato.
Molte concessionarie rivendono come auto aziendali autoveicoli immatricolati esclusivamente per motivi fiscali ma effettivamente usate molto poco. Sicuramente un privilegio non trascurabile questo, che consente di acquistare auto nuove con il prezzo dell’usato. In altri casi le auto aziendali vengono usate dalle imprese come auto di rappresentanza, in questo caso vengono utilizzate di più ma solitamente solo durante le ore di lavoro e per tragitti non lunghissimi. Le aziende inoltre hanno bisogno di cambiare spessissimo il parco auto e, di conseguenza, rivendere le proprio quando si trovano ancora in ottimo stato.
A questo punto non rimane che trovare su internet le auto aziendali preferite, in modo da avere a disposizione un’ampia scelta a portata di mouse e si può facilmente contattare il concessionario compilando il form inserito nella scheda auto.
Il sito web Auto web tv.it, viene in nostro aiuto! Basta infatti collegarsi al sito per cercare il parco macchine delle migliori concessionarie italiane, che giornalmente pubblicano centinaia di nuovi annunci di auto aziendali certificate.

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Il mercato dell’auto: il nuovo e l’usato

Contrariamente a quanto di possa pensare il mercato dell’auto in Italia è in crescita.
La situazione economica di questi ultimi anni di certo non ha aiutato il settore automobilistico italiano che, però da inizio anno sta tornando a far registrare il segno positivo rispetto alle stesse vendite del 2013.
E parliamo delle auto di nuova immatricolazione.
Discorso simile va fatto anche per il mercato dell’usato che, diciamo così, ha beneficiato nel corso di questi anni della crisi e che, grazie alla diffusione di annunci tra privati su internet, continua il trend positivo.
Una positiva tendenza ancor più predominante la si è registrata nei paesi emergenti come Cina, Brasile e Russia dove gli aumenti rispetto agli scorsi anni sfiorano, e in alcuni casi superano, le tre cifre percentuali.
Tornando al mercato nazionale, l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2013 è di +1,94%.
E’ sicuramente un aumento di modesto valore ma è comunque sintomo di una rinnovata vitalità del settore del quattro ruote.
E non si può parlare nemmeno di fulmine a ciel sereno, anzi: dal dicembre 2013 i raffronti mensili con le vendite dei 12 mesi precedenti hanno fatto registrare sempre il segno positivo.
Senza considerare che le voci che si rincorrono tra le stanze di Montecitorio sul riutilizzo degli eco-incentivi entro l’estate hanno indotto i consumatori ad attendere nella decisione di acquistare una nuova auto.
Sotto questa luce, il seppur risicato aumento fatto registrare questo mese, è da considerarsi un fattore molto positivo che si stima prosegua anche nei prossimi mesi.
Altra linfa al settore è data, come detto, anche dal mercato delle auto usate.
Negli ultimi tempi il web ha regalato tantissime opportunità di scambio diretto tra consumatori: automercato.it, autoscout24.it, automobile.it; cittanostra.it sono soltanto alcuni esempi di portali in cui è possibile trovare annunci ed offerte di auto usate che offrono ottime occasioni.
Stando ai dati trasmessi dall’ACI, nei primi 3 mesi del 2014 ogni 100 auto nuove vendute ne sono state acquistate 178 usate, segno che il mercato dell’auto usata continua ad avere il suo appeal.
Infatti la rinnovata crescita del mercato del nuovo crea un automatico riciclo e rivendita del parco auto presente ed una conseguente maggiore quantità e quindi migliore offerta del settore dell’usato.
Ne è testimonianza il calo delle radiazioni, ovvero le auto tolte dalla circolazione stradale: sempre i dati forniti dall’Automobile Club d’Italia ci dicono che nel primo trimestre dell’anno ogni 100 macchine acquistate 85 sono state radiate.
Un circolo virtuoso che può fungere da spinta verso un settore che non può accontentarsi di qualche mese ad un segno più, ma che necessità di continuità.
Una continuità che può essere data da adeguate politiche industriali che vengano veicolate dal governo.
Gli eco-incentivi citati sono sì uno strumento utile ma non sono sufficienti da soli.
Gli esperti del settore richiedono a gran voce un intervento forte che rilanci con più forza un mercato che ha spesso trainato nel passato l’industria italiana e che è necessario torni ai fasti di un tempo.

www.cittanostra.it

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MotoramaClub.it: il primo portale veicoli da 0 a 99 anni

On air il nuovo sito MotoramaClub.it, primo sito italiano interamente dedicato alla passione per i motori, quelli veri, quelli gioco e quelli in die-cast.
Maggio 2013 – Un figlio appena nato, un cuginetto di 5 anni, un amico di 15 anni, un papà di 35 anni, un nonno di 70 anni: cosa hanno in comune? La passione per i veicoli. Quelli che fanno venire i brividi se li si ascolta in pista e che si vogliono possedere in  versione die-cast o radio comando. Per giocare, per prendersene cura, per metterli in bella mostra. Qualunque sia il modello scelto e la motivazione che si cela dietro la scelta, la passione resta l’elemento in comune.

 

MotoramaClub.it punta proprio a questo: essere il primo portale veicoli da 0 a 99 anni. Un punto di riferimento per chi ama le auto e tutto il mondo che le riguarda. Una vetrina, un blog che racconta segreti e consigli, uno spazio in cui mettersi in gioco o vedere i video più originali e divertenti. Il nuovo sito è tutto questo.

 

«L’obiettivo è quello di consolidare la leadership e porsi come punto di riferimento del settore raccontando il mondo dei veicoli attraverso contenuti di qualità  – dichiara Andrea Anelli, marketing and new business directorI contenuti del portale sono stati organizzati per rispondere alle esigenze di un target trasversale in termini di età e passioni e conducono il pubblico in un percorso immersivo ed emozionante accompagnandolo alla scoperta del mondo dei veicoli fin dalla prima infanzia».

 

Il sito offre una panoramica completa sul mondo dei veicoli ed è caratterizzato da una perfetta viralità. News, novità di catalogo, video, tutorial per realizzare la propria pista compongono la vetrina e possono essere condivisi sui principali social media del momento.

 

Il sito è stato realizzatoda 100gradi.

 

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Nel circuito di Monza la versione racing della SEAT: Debutto in Italia per la Leon Cup Racer

Per la prima volta in Italia: a Monza il weekend del 5-6 ottobre

Un 2.0 da 330 CV e 340 Nm per la massima performance

L’impegno concreto della SEAT per tornare vincente nell’attività di motorsport

 

Verona, 24/9/2013 – Dopo il successo riscosso nei mitici raduni di Worthersee e Goodwood, il prototipo Leon Cup Racer è pronto per fare il proprio debutto in Italia.

 

L’appuntamento scelto dalla Casa automobilistica di Martorell è il Trofeo Monomarca della Ibiza Cupra Cup che si terrà il 5 e 6 ottobre nel circuito di Monza.

 

La Leon Cup Racer, punta di diamante della SEAT, rappresenta l’impegno concreto del Marchio spagnolo per tornare in pista e vincere, continuando così una tradizione forgiata di grandi successi nel motorposrt.

 

La Leon Cup Racer anticipa i tratti caratteristici che contraddistingueranno la futura vettura da gara SEAT, già pronta per affrontare diverse prove a livello internazionale.

 

Spicca per design, con l’inconfondibile look che conferiscono i fari full LED, e per tecnologia, con il potente propulsore 2.0 turbo benzina – che eroga 330 CV e una coppia massima di 340 Nm – abbinato a un cambio DSG a 6 rapporti o a uno sequenziale automatico da corsa.

 

“Non si tratta di un semplice prototipo, bensì della base per il nostro lavoro di progettazione e sviluppo futuro”, ha dichiarato Matthias Rabe, Vicepresidente Esecutivo per Ricerca e Sviluppo della SEAT, facendo riferimento all’impegno della Casa automobilistica nei confronti dei team Clienti. “La SEAT vanta oltre 40 anni di storia nel mondo delle competizioni e, con la Leon Cup Racer, siamo pronti a scrivere un nuovo capitolo per continuare ad alimentare l’entusiasmo dei nostri team Clienti”, ha ribadito Rabe, ricordando anche il forte legame esistente tra il Marchio spagnolo e l’attività di motorsport.

 

“La nuova versione da gara della Leon è pronta per raggiungere traguardi importanti e questo è il risultato dell’entusiasmo e della motivazione che team SEAT Sport ha messo nel proprio lavoro”, ha dichiarato Jaime Puig, Responsabile delle attività della SEAT Sport.

 

Gianpiero (Peter) Wyhinny, Direttore della SEAT Italia, aggiunge che “avere la Leon Cup Racer nel nostro Paese, terra di grande tradizione nel motorsport, è un’occasione unica per chiudere in bellezza un’appassionante stagione.

 

I Clienti e i nostri fan avranno la possibilità di vedere dal vivo e in pista, la vettura che testimonia i progressi della SEAT nella qualità tecnica”.

 

Nel fine settimana di gara sarà Valentina Albanese – pilota ufficiale SEAT – a sedersi al volante della Leon Cup Racer, per dilettare ed entusiasmare il pubblico presente alla due giorni di Monza.

 

 

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Giovani e indebitati: il 16% dei prestiti chiesti da chi ha meno di 30 anni

Li chiamavano generazione 1.000 euro e adesso si scopre che, di quella cifra, buona parte viene usata per pagare i prestiti contratti prima ancora di aver compiuto 30 anni. Stando a un’indagine condotta dal comparatore Facile.it (http://www.facile.it/prestiti.html) in collaborazione con Prestiti.it (www.prestiti.it), che ha preso in esame oltre 50.000 richieste di prestito personale presentate in Italia da gennaio a luglio 2013, i finanziamenti richiesti dagli under 30 rappresentano quasi il 16% delle domande di prestito personale (15,7%).
Non si deve però cadere in facili moralismi e credere che i giovani italiani che chiedono un prestito personale assomiglino più alla cicala che alla formica; in realtà sembrano avere la testa sulle spalle e reagire come possono alla crisi economica che colpisce loro più di tutti.
La stragrande maggioranza vuole un finanziamento per comprare l’auto, ma usata (31,8% dei prestiti totali richiesti) o per avere liquidità con cui affrontare spese varie, magari impreviste (16,5%). Dato poi che comprare casa è sempre più difficile, molti scelgono di ristrutturare quella in cui abitano (magari con i genitori) e allora al terzo posto fra le finalità per cui i giovani si rivolgono a banche e finanziare ecco proprio la ristrutturazione di immobili (9,3%).
«Chi ha oggi meno di 30 anni – dichiara Lorenzo Bacca, Responsabile Business Unit Prestiti dei due broker online – deve fare i conti con una situazione economica molto diversa rispetto a quella vissuta dai genitori. Per fortuna, però, le nuove generazioni hanno una maggiore consapevolezza delle possibilità offerte dal credito al consumo, inteso non come strumento per condurre una vita al di sopra delle proprie possibilità, ma per vivere con maggiore serenità le spese da affrontare».
Il profilo tipo del richiedente under 30 corrisponde a quello di un uomo (75% delle domande), di 26 anni che mira ad ottenere un finanziamento pari a 9.650€. Lo stipendio medio di chi ha meno di 30 anni e vuole un prestito personale è pari a 1.470€ e la durata del piano di ammortamento che preferisce è pari a 55 rate, vale a dire 4 anni e 8 mesi.
Non sorprende che le regioni in cui, percentualmente, le richieste di prestito presentate dagli Under 30 sono più alte siano anche quelle in cui trovare un impiego è più semplice. Così, se come detto a livello nazionale i finanziamenti ai giovani rappresentano il 15,7% del totale, in Lombardia diventano il 18,4%, in Veneto il 18,2%, in Trentino Alto Adige il 18,1% e in Piemonte il 17,1%.

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Mii Chic, ancora più trendy

Adesso disponibile anche sul 1.0 60 CV, sia manuale sia con ASG

Prezzi da 11.000 € chiavi in mano per la versione con cambio manuale

Sulle strade della città della moda, per la Milano Fashion Week

Design e stile sono nel DNA della SEAT, specialmente per la citycar Mii, la più “stilosa” e urbana delle proposte della Casa spagnola per muoversi nelle grandi città.

La versione Chic rappresenta il top di gamma della piccola utilitaria Mii, ideale per un target che identifica nell’ auto il mezzo per esprimere la propria personalità. Per questo, la SEAT ha deciso di arricchire l’offerta di motorizzazioni introducendo il 1.0 60 CV abbinato al cambio manuale o automatico.

La Mii Chic include i seguenti equipaggiamenti di serie: cerchi in lega da 14”, il volante e il pomello della leva del cambio rivestiti in pelle, gli specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, i fari fendinebbia, il cruscotto e gli inserti sul volante in vernice bianco lucido e la tappezzeria personalizzata; inoltre. Il logo dalla grafica decisamente glamour renderà la vettura ancora più identificabile. Il tutto con un vantaggio Cliente del 40% rispetto alla versione Style; quindi, una proposta decisamente vantaggiosa oltre che raffinata.

I prezzi (chiavi in mano)della Mii Chic 1.0 60 CV con cambio manuale partiranno da 11.000 €, mentre la versione con il cambio ASG sarà disponibile da 11.900 €.

La Mii Chic, che punta a un target sempre attento e orientato alla moda e alle ultime tendenze, viene lanciata proprio in occasione della settimana della moda di Milano (18- 24 settembre 2013). Nei prossimi giorni, infatti, la città diventa capitale dello stile e grazie alla collaborazione con The Digital Brand Architects Italia (DBA), la piccola citycar SEAT sarà ospite negli eventi clou: 3 SEAT Mii accompagneranno quindi le fashion blogger Virginia Varinelli, Anjeza Tufina, Lucia Del Pasqua, Valentina Siragusa, Darya Kamalova e Valentina Fradegada ai vari appuntamenti glam.

 

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La SEAT Leon ST – dinamismo, spazio e versatilità

/Vano bagagli: da 587 a 1.470 litri di capacità

/Massima efficienza grazie alla costruzione leggera

/Tetto apribile panoramico

/Nuovo 1.6 TDI Ecomotive 110 CV

/Regolazione automatica della distanza di sicurezza ACC

/Regolazione adattiva dell’assetto DCC e sterzo progressivo

/Versione ST, sulla strada del successo della nuova Leon

Anteprima mondiale di grande effetto targata SEAT al Salone dell’Automobile di Francoforte: la Leon ST (Sport Tourer) unisce il design dinamico e le caratteristiche sportive delle sue sorelle a un’elevata utilità. La terza nata della famiglia Leon è la dimostrazione che sportività e praticità quotidiana non necessariamente devono escludersi a vicenda. Il suo spazioso bagagliaio offre una grande versatilità, un’ottima funzionalità e, come il resto della gamma Leon, eccellenti finiture e materiali di qualità superiore. Con un volume di carico pari a 587 litri, che può arrivare a 1.470 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori, persino gli oggetti di uso quotidiano più ingombranti possono trovare comodamente posto all’interno del bagagliaio della ST.

“Non ci sarà più bisogno di scegliere tra sportività e praticità, perché la nuova Leon ST le offrirà entrambe” spiega Jürgen Stackmann, Presidente della SEAT S.A. “Grazie al look sportivo, alla versatilità sorprendente e alla tecnologia avanzata, questa vettura definisce un nuovo standard nella categoria delle station wagon compatte – con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Come i modelli di successo che l’hanno anticipata, Leon e Leon SC, la versione ST rappresenterà in modo perfetto i valori del marchio SEAT”.

Il design esterno della Leon ST conserva il linguaggio stilistico tipicamente emozionale del Marchio, mantenendo la massima qualità in termini di materiali e lavorazioni. Le motorizzazioni a basso consumo TDI e TSI, con cilindrate che vanno da 1,2 a 2,0 litri e una potenza compresa tra 86 CV (63 kW) e 184 CV (135 kW), sono tutte a iniezione diretta e dotate di turbocompressore. Tuttavia, in termini di efficienza, la massima espressione è la ST Ecomotive: il motore 1.6 TDI 110 CV (81 kW) di nuova concezione rappresenta il top nel segmento, con soli 85 g/km di CO2 e appena 3,2 l/100 km nel ciclo combinato.

Come le precedenti versioni della Leon (la Sport Coupé e la cinque porte), anche l’inedita versione familiare vanta grande maneggevolezza e precisione dinamica. Oltre agli allestimenti Reference e Style, la variante sportiva FR spicca per le ottime prestazioni, che la posizionano fra le prime nel segmento.

“La nuova Leon ST abbina l’essenza del DNA della SEAT a massima funzionalità e versatilità. Presenta la stessa gamma motorizzazioni delle precedenti versioni – Sport Coupé e 5 porte –, e offre le stesse prestazioni dinamiche che contraddistinguono la nuova Leon” dichiara Matthias Rabe, Vicepresidente per Ricerca e Sviluppo della SEAT S.A.

L’ampia gamma di optional high-tech, fra cui spiccano i fari full LED, è ulteriormente arricchita dal radar di prossimità (ACC) e dalla regolazione adattiva dell’assetto (DCC). Inoltre, il Dynamic Pack (DCC+ sterzo progressivo), disponibile a richiesta, consente un elevato livello di controllo in condizioni di guida sportiva.

Linguaggio di design unico

L’ammirato design della gamma Leon è stato ulteriormente accentuato sulla versione ST, e qui le linee scolpite lungo le fiancate creano una bella interazione di luci e ombre. La station wagon riprende inoltre le linee ben definite e i contorni precisi, che comunicano energia e vitalità. La versione ST introduce una dimensione completamente nuova nella famiglia Leon. La silhouette dinamica, infatti, è tesa ed elegante; eppure la Leon ST offre la massima praticità sia per il lavoro che per il tempo libero, la famiglia e lo sport.

“Nello sviluppo della Leon ST, siamo riusciti a preservare l’essenza puramente dinamica del design SEAT” dichiara Alejandro Mesonero-Romanos,Responsabile Design SEAT. “La linea del tetto segue praticamente a quella della versione cinque porte; appena leggermente più tesa verso il posteriore. Se il passo rimane invariato, i 27 cm in più della carrozzeria regalano alla vettura un bagagliaio capiente, degno di una grande station wagon”.

La fiancata della versione ST presenta proporzioni armoniose ed equilibrate, grazie al rapporto tra la carrozzeria (2/3) e la superficie vetrata (1/3). Questa netta divisione accentua l’aspetto solido e sottolinea la stabilità raffinata dell’elegante station wagon. La superficie del finestrino laterale si restringe leggermente verso la parte posteriore ed enfatizza la sensazione di spaziosità, che può risultare ulteriormente accentuata con il tetto apribile panoramico, disponibile a richiesta. I mancorrenti al tetto di serie sottolineano la lieve tensione della linea del tetto.

Il posteriore, allungato di 27 centimetri, dà un’idea della capienza del vano bagagli, mentre il lunotto angolato, la linea delicatamente arrotondata del tetto e le spalle muscolose delineano la sportività e il dinamismo della vettura. La versione FR della Leon ST è semplicemente unica: il design, marcatamente sportivo sia nell’anteriore che nel posteriore, dà un nuovo significato all’espressione station wagon sportiva.

Spazio e versatilità

Nonostante il design dinamico, la nuova Leon ST risulta sorprendentemente spaziosa e versatile. Con un volume di carico pari a 587 litri, che può arrivare a 1.470 abbattendo gli schienali dei sedili posteriori, persino gli oggetti di uso quotidiano più ingombranti possono trovare comodamente posto all’interno del bagagliaio della ST. In alcune versioni, può essere abbattuto anche lo schienale del sedile anteriore lato passeggero, il che permette di arrivare fino a una lunghezza massima di 2,5 m, in modo tale da sistemare al meglio oggetti particolarmente lunghi. La variante station wagon della Leon offre una serie di dettagli funzionali che vanno a tutto vantaggio della praticità quotidiana. Gli schienali dei sedili posteriori sono facilissimi da abbattere anche dal vano bagagli, mentre il doppio pianale garantisce il massimo ordine e un’estrema facilità di carico e scarico. Semplicità e convenienza ancora maggiori grazie alla possibilità di disporre – a richiesta – di un ulteriore piano di carico e di appositi ganci per le borse nel bagagliaio. La versione familiare della Leon include un pacchetto di equipaggiamento specialmente pensato per le famiglie, che comprende tendine da sole avvolgibili per i finestrini posteriori e pratici tavolini richiudibili sul retro degli schienali dei sedili anteriori.

Design di costruzione leggera

Complessivamente, la Leon ST pesa appena 45 chili in più rispetto alla versione cinque porte, frutto della leggerissima costruzione del telaio che comporta anche consumi estremamente bassi. Nella versione base, la Leon ST pesa solo 1.233 chilogrammi, diventando così la station wagon più leggera della categoria. Per garantire sicurezza e comfort ottimali, la carrozzeria deve essere solida: l’eccellente rigidità è un fattore fondamentale per garantire qualità costruttiva . Leggerezza ed efficienza: questa è la sfida che si è posta la SEAT, nel dotare la Leon ST di una struttura all’avanguardia.

Materiali leggeri ma costosi come il magnesio e la fibra di carbonio sono stati sostituiti con acciai ad alta e ad altissima resistenza. Solo gli elementi high-tech in acciaio lavorato a caldo hanno consentito di ridurre il peso di 18 chilogrammi, pur garantendo una maggiore rigidità dell’abitacolo.

Così come per la 5 porte, la carrozzeria della Leon ST è stata alleggerita di circa 25 kg. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di materiali leggeri per tutti i componenti della vettura, dal propulsore alla trasmissione e agli interni.

Tetto apribile panoramico

Sulla Leon ST è disponibile – a richiesta – il tetto panoramico scorrevole, che permettere di godere di una piacevole visuale del cielo, in particolare per i passeggeri sui sedili posteriori. L’ampia superficie nera costituisce un ulteriore elemento di design, in combinazione con le finiture chiare degli interni. La parte anteriore del tetto apribile panoramico scorre all’indietro sulla parte fissa, e l’apertura e la chiusura possono essere telecomandate.

Motori dinamici ed efficienti

I contenuti tecnologici della Sport Tourer (ST) sono molto simili a quelli delle sorelle Leon e Leon Sport Coupé (SC). La SEAT propone una serie di potenti ed efficienti motorizzazioni TDI e TSI, con cilindrate che vanno da 1,2 a 2,0 litri per la ST: tutte le motorizzazioni dispongono di iniezione diretta e turbocompressore, e sono ottimizzate per garantire tempi di riscaldamento più rapidi e minor attrito interno.

Motori TSI

La gamma delle motorizzazioni benzina comprende un’ampia offerta, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta. Il 1.2 TSI è disponibile in due versioni, da 86 e 105 CV (63 e 77 kW rispettivamente). Entrambe le versioni registrano consumi pari a soli 5,2 l/100 km a fronte di 119 g/km di CO2. La versione da 105 CV, dotata di sistema start/stop e di recupero dell’energia, consuma invece soli 4,9 l/100 km con emissioni pari a 114 g/km di CO2.

L’innovativo l’1.4 TSI eroga 122 CV (90 kW) di potenza a fronte di 200 Nm di coppia. Questa motorizzazione offre di serie il sistema start/stop e di recupero dell’energia e consuma soli 5,3 litri di benzina ogni 100 km, a fronte di emissioni di 123 g/km di CO2. La gamma motorizzazioni a benzina è stata ampliata con l’introduzione del 1.4 TSI 140 CV (103 kW) e 250 Nm di coppia, dai consumi contenuti pari a 5,3 l/100 km, e con soli 121 g/km di CO2.

La versione top della gamma benzina, il 1.8 TSI 180 CV (132 kW) di potenza e una coppia di 250 Nm, sarà disponibile solo per la versione FR. Questo propulsore, abbinato al cambio DSG, fa registrare 5,7 l/100 km a fronte di 132 g/km di CO2.

Motori TDI

Anche la gamma motorizzazioni Diesel è molto completa, offrendo versioni che vanno dai 90 ai 184 CV (dai 66 kW ai 135 kW rispettivamente). Gli innovativi propulsori TDI spiccano per consumi ed emissioni di CO2 ridotti. Il 1.6 TDI 90 CV è il modello base, con una rispettabile coppia di 230 Nm; consuma soli 4,1 l/100 km (CO2: 108 g/km). La versione da 105 CV (77 kW) del 1.6 TDI sviluppa 250 Nm di coppia; e con sistema start/stop e di recupero dell’energia fa segnare consumi di soli 3,8 l/100 km nel ciclo combinato, a fronte di 99 g/km di emissioni di CO2.

Il propulsore 2.0 TDI, anch’esso dotato di start/stop e di recupero dell’energia, consuma in media soli 4,1 l/100 km (CO2: 106 g/km), ha una potenza di 150 CV (110 kW) e sviluppa una coppia di 320 Nm. Il top della gamma Diesel sarà il potente e sportivo 2.0 TDI 184 CV (135 kW), con 380 Nm di coppia, disponibile solo nella versione FR, che vanta un consumo di soli 4,3 l/ 100 km e 112 g/km di emissioni di CO2.

Le opzioni variano in base alla motorizzazione e alla gamma: da un cambio manuale a 5 o 6 rapporti, a un cambio con doppia frizione DSG estremamente compatto e leggero. Per quest’ultimo, i passaggi da un rapporto all’altro richiedono pochi millesimi di secondo e l’efficienza è notevole. Alcune varianti sono dotate della funzione “freewheel” (ruota libera), che consente di ridurre i consumi in misura ancora maggiore.

La nuova 1.6 TDI Ecomotive

In termini di efficienza, la massima espressione è la Leon ST Ecomotive: con soli 85 g/km di CO2 e appena 3,2 l/100 km nel ciclo combinato, il motore 1.6 TDI 110 CV (81 kW) Ecomotive rappresenta il top nel segmento, caratterizzata dai contenuti costi di gestione e dalle emissioni ridotte. Grazie al nuovo propulsore 1.6 TDI, che eroga una potenza di 110 CV (81 kW) e una coppia massima di 250 Nm, raggiunge una velocità massima di 197 km/h. Inoltre, offre un’autonomia di circa 1.500 km, che permette di ridurre le soste per rifornimento al minimo.

Il 1.6 appartiene ai propulsori TDI di ultima generazione, dove i seguenti accorgimenti tecnici hanno contribuito alla notevole riduzione dei consumi e delle emissioni: la depurazione dei gas di scarico, l’innovativo sistema di gestione termica con separazione dei circuiti della testata e del blocco motore, l’intercooler raffreddato ad acqua direttamente nel condotto di aspirazione, fra gli altri. Anche l’attrito interno, fattore chiave per migliorare l’efficienza, è stato ulteriormente ottimizzato.

Il sistema start/stop, il sistema di recupero dell’energia, il cambio a sei rapporti appositamente adattato e gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento contribuiscono a fare registrare gli eccezionali livelli di consumo e di emissioni. A questi elementi si aggiungono l’ottima aerodinamica della scocca leggermente ribassata, contraddistinta dalle prese d’aria inferiori parzialmente chiuse sul frontale, i pannelli sottoscocca e lo spoiler sul tetto.

SEAT Drive Profile con regolazione adattiva dell’assetto (DCC)

Il carattere della versione FR della Leon ST può essere personalizzato in base alle richieste e alle condizioni di guida; il SEAT Drive Profile consente al conducente di variare le caratteristiche del servosterzo, della risposta del motore e del cambio DSG scegliendo una delle 3 modalità disponibili, eco, comfort e sport, oltre a un’impostazione personalizzata aggiuntiva.

La versione FR della SEAT Leon ST è dotata della regolazione adattiva dell’assetto di ultima generazione (DCC), potendo scegliere dal SEAT Drive Profile tre modalità di guida diverse. In modalità “Sport”, la Leon ST è ancora più agile, mentre in quelle “Eco” e “Individual”, diventa decisamente più confortevole grazie alla particolare regolazione delle sospensioni. Il sistema DCC regola in maniera automatica e continua la taratura degli ammortizzatori, e quindi lo smorzamento, attraverso i sensori che calcolano le variazioni di accelerazione, frenata e direzione. Essi permettono al sistema di applicare la taratura (correzione) adeguata – in maniera adattiva – in ogni situazione di guida. Per la prima volta, il DCC di nuova generazione può variare l’estensione e la compressione dello smorzamento in maniera completamente indipendente l’una dall’altra anche durante le manovre dinamiche laterali – un vantaggio importante per migliorare la manovrabilità.

Oltre al DCC, per la versione FR della Leon ST è disponibile su richiesta il Dynamic Pack. Questo pacchetto include lo sterzo progressivo (Progressive steering), che permette di ridurre lo sforzo di sterzata in fase di parcheggio, migliorando al tempo stesso la manovrabilità e offrendo caratteristiche di sterzo più dirette. Lo sterzo consente al conducente di ottenere l’angolo di sterzata desiderato con un minor numero di giri del volante. In questo modo, risulta meno frequente la necessità di spostare le mani, anche nelle curve strette e nei tornanti. Con lo sterzo progressivo bastano 2,1 giri (380°) per passare da “finecorsa” a “finecorsa”; con lo sterzo standard, ne servono 2,75 (500°). I sistemi convenzionali applicano un rapporto di sterzo costante, mentre il nuovo sistema di sterzo opera con un rapporto progressivo (che si adatta in continuazione), e di conseguenza, anche nelle manovre di parcheggio si riduce notevolmente lo sforzo di sterzata. Anche nelle condizioni di guida più impegnative, il conducente potrà percepire il netto miglioramento della dinamica di marcia grazie al rapporto diretto.

La differenza fondamentale fra lo sterzo progressivo e quello convenzionale è la dentatura variabile della cremagliera e il motorino elettrico che è più potente.

Il SEAT Drive Profile permette al guidatore di scegliere la modalità di guida, a seconda del quale cambia l’illuminazione a LED dell’abitacolo: la luce sui panelli interni delle portiere diventa bianca (nelle modalità eco, comfort e impostazione personalizzata) o rossa (nella modalità sport).

Inoltre, nelle versioni 1.8 TSI 180 CV e 2.0 TDI 184 CV FR influisce anche sulla sonorità del motore, modulata mediante un attuatore acustico, nonché sul: a seconda dello stile di guida,

 

SEAT Leon ACC – sistemi di assistenza all’avanguardia

Tra i sistemi di assistenza alla guida, il regolatore automatico di distanza oadaptive cruise control (ACC) rappresenta un’ulteriore innovazione tecnologica a disposizione sulla Leon ST. Il sistema, che funziona mediante un radar di prossimità, mantiene la velocità specificata e la distanza preimpostata rispetto al veicolo che precede, accelerando e decelerando automaticamente in base al flusso del traffico. È possibile impostare la velocità in un range che va da 30 a 160 km/h. Questo dispositivo è disponibile sia con il cambio manuale sia con il DSG.

Telaio – prestazioni e comfort

Il telaio ben bilanciato valorizza il carattere dinamico della nuova Leon ST. Le sospensioni assicurano un elevato livello di comfort ai passeggeri, su qualsiasi fondo stradale, mentre lo sterzo garantisce una notevole stabilità direzionale e il massimo controllo.

Per la versione familiare della Leon è stata impiegata un’architettura completamente riprogettata. Tutti i propulsori vengono montati con un’angolazione di 12 gradi verso la parte posteriore. Questa caratteristica, al pari della compattezza del motore, ha permesso agli ingegneri di spostare l’asse anteriore in avanti di 40 millimetri, ottenendo così un passo più lungo e una distribuzione più equilibrata del carico sugli assi; fattori che hanno determinato significativi vantaggi in termini di comfort e maneggevolezza.

“L’ottima taratura delle sospensioni della Leon ST combina perfettamente comfort e agilità dinamica” spiega il Dott. Matthias Rabe, Vicepresidente Esecutivo per Ricerca e Sviluppo della SEAT. “A cominciare dalla Leon ST, sia il DCC sia ulteriori dispositivi e assistenti alla guida di ultima generazione, sono disponibili su tutti i modelli della famiglia”.

La sospensione anteriore è di tipo McPherson con telaio ausiliario. Questa station wagon risponde in modo rapido e preciso ai comandi, consentendo di affrontare i tratti in curva in piena sicurezza e stabilità. Il rapporto del nuovo servosterzo elettromeccanico speed sensitive è sportivo, e contribuisce in modo significativo all’efficienza della nuova Leon poiché azzera il consumo di energia durante la marcia in rettilineo. Il diametro di sterzata è di soli 10,2 metri.

Per le motorizzazioni fino a 150 CV (110 kW) di potenza, la Leon ST è dotata di sospensioni posteriori a barra di torsione. Le versioni più potenti fanno uso di sospensioni multilink che gestiscono i carichi longitudinali e i carichi trasversali in modo indipendente. Gli ammortizzatori e le molle elicoidali sono montati separatamente per garantire la massima precisione di risposta. Nelle curve il differenziale a bloccaggio

 

elettronico trasversale agisce con una leggera azione frenante quando la ruota anteriore interna “scarica” inizia a slittare, rendendo così la marcia in curva più sicura e fluida. Il programma di controllo della stabilizzazione ESC è stato ottimizzato, e anche il sistema frenante si dimostra all’altezza di affrontare le condizioni estreme.

Proiettori full LED

I fari full LED, la tecnologia più innovativa, abbinati alle luci posteriori a LED, sono disponibili a richiesta sulla Leon ST. Oltre al design esclusivo, i gruppi ottici anteriori a LED presentano numerosi vantaggi: per esempio, illuminano la strada con una temperatura di colore pari a 5.500 Kelvin. La somiglianza con l’intensità della luce diurna naturale consente di ridurre l’affaticamento della vista. Questa tecnologia permette inoltre di minimizzare l’utilizzo di energia, poiché i fari anabbaglianti consumano solo 20 Watt ciascuno.

Il profilo accattivante delle luci di posizione e diurne della versione ST è frutto di due LED di colore bianco. Nove LED di colore giallo su ciascun lato formano gli indicatori di direzione, integrati nei gruppi ottici. Ciascun faro anabbagliante è composto da sei moduli. Quando vengono azionati i fari abbaglianti, su entrambi i lati si attivano tre potenti moduli aggiuntivi, mentre il fascio degli anabbaglianti risulta più intenso.

I sensori intelligenti riducono l’abbagliamento dei veicoli provenienti in senso contrario. In aggiunta, i nuovi proiettori full LED non richiedono manutenzione e sono stati progettati per garantire una durata pari a quella della vettura.

Fra le varie funzionalità dei proiettori full-LED, c’è quella che quando la vettura viaggia sopra i 110km/h per più di 30 secondi, permette che l’angolo d’illuminazione si alzi, migliorando la visibilità a maggior distanza ed evitando ogni disturbo alle vetture che sopraggiungono in senso opposto.

Interni – sobri e funzionali

Il dinamismo della carrozzeria abbraccia anche gli interni della nuova Leon ST. La plancia, sobria al limite del purismo, è concepita a misura del guidatore; tutti i comandi sono ubicati esattamente dove, istintivamente, ci si aspetta di trovarli. L’ampia consolle centrale, estremamente funzionale, è un elemento dominante; il quadro strumenti è elegante e pulito, caratterizzato da finiture bicolore.

Nel progettare il nuovo modello, funzionalità e versatilità sono state messe senza dubbio al primo posto. Nelle porte e nella consolle centrale, nonché davanti e in mezzo ai sedili anteriori, sono disponibili almeno una dozzina di scomparti portaoggetti e cinque vani chiusi. Il vano nella consolle centrale offre tutto lo spazio necessario per riporre facilmente e velocemente chiavi, telefono cellulare e altri oggetti di uso quotidiano.

Avanzati e innovativi sistemi di Infotainment

La Leon ST offre una gamma completa di innovative soluzioni di infotainment. Il cuore pulsante è rappresentato dal sistema operativo SEAT Easy Connect, che consente di gestire le funzioni di intrattenimento e comunicazione, nonché numerose informazioni sulla vettura, mediante un touchscreen integrato nella plancia.

Per la prima volta, la SEAT monta sulla gamma Leon un touchscreen da 5,8″ con sensore di prossimità. Quando si avvicina la mano al touchscreen, il sistema passa automaticamente dalla modalità di visualizzazione a quella operativa. In modalità operativa, gli elementi attivabili mediante touchscreen sono evidenziati, rendendo l’utilizzo ancora più facile (simile a quello degli smartphone). La visualizzazione si caratterizza per una disposizione estremamente chiara ed essenziale delle icone. La grafica di entrambe le modalità si sposa perfettamente con la sportività del design SEAT.

Il SEAT Sound System, disponibile a richiesta, con una potenza di 135 Watt e 10 altoparlanti (ovvero nove altoparlanti e un subwoofer), trasmette un suono pulito e potente in tutto l’abitacolo. Questa straordinaria esperienza audio è in gran parte opera dell’altoparlante centrale integrato nella plancia e dell’ampio subwoofer inserito nel bagagliaio.

 

  1.2 TSI 86 CV     1.2 TSI 105 CV Start/Stop   1.2 TSI 105 CV DSG Start/Stop
             
MOTORI            
           
Cilindri/ Valvole per cilindro (totale)     4 (16)    
           
Cilindrata (cc)     1197    
           
Diametro per corsa (mm)       71 x 75,6  
           
Rapporto di compressione     10,5    
         
Potenza massima (CV/Kw/giri) 86/63/4300-5300     105/77/4500-5500
         
Coppia massima (NM/giri) 160/1400-3500     175/1400-4000
             
Alimentazione       TSI – iniezione diretta  
           
Accensione       Elettronica  
           
Carburante       SP 95  
             
Controllo emissioni EU5       EU5+  
           
Alternatore (A) 110-140     140  
             
Batteria (Ah/A) 44-51-60-72     59-69   69
PRESTAZIONI            
           
Velocità massima (Km/h) 178     191   191
Accelerazione 0-100 km/h (s) 12,1     10,3   10,3
EMISSIONI            
           
CO2 nel ciclo combinato (g/km) 119     114   115
CONSUMI            
           
Nel ciclo combinato (l/100 km) 5,2     4,9   5,0
             
TRASMISSIONE            
           
Cambio Manuale 5 rapporti     Manuale 6 rapporti   DSG 7 rapporti
             
I 3,769     3,615   3,765
II 1,955     1,947   2,273
III 1,281     1,281   1,531
IV 0,881     0,973   1,122
V 0,673     0,778   1,176
VI       0,646   0,951
VII           0,795
R 3,182     3,182   4,17
Rapporto Gruppo 4,056     4,056   4,438 (1) / 3,227 (2) / 4.176 (3)
Velocità 1000 giri in IV/V/VI/VII (km/h) 32,4/42,4/–/–     29,5/36,8/44,4/–   23,3/30,6/37,9/45,3
TELAIO            
Sospensioni anteriori   Indipendenti di tipo McPherson – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici
     
Sospensioni posteriori   Asse posteriore semirigido – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici
           
Tipo di sterzo       A cremagliera con servosterzo elettrico  
           
Diametro di sterzata (m)       10,2 (10,70 con cerchi da 19″)  
           
Sistema freni       Doppio circuito idraulico con servofreno  
           
Tipo freni anteriori/posteriori       A disco ventilati / a disco solido  
           
Freni anteriori (mm)       276×24  
           
Freni posteriori (mm)       253 x 10  
       
Cerchi 15″- 16″     15″- 16″ – 17″
Pneumatici 195/65 R15 – 205/55 R16   195/65 R15 – 205/55 R16 – 225/45 R17
CARROZZERIA            
Tipo       5 porte  
         
Lunghezza / larghezza / altezza (mm)     Reference e Style: 4535/1816/1451; FR: 4543/1816/1436  
           
Passo (mm)       Reference e Style: 2636; FR: 2634  
         
Carreggiata anteriore/posteriore (mm)     1549/1520 (R15″); 1544/1514 (R16″); 1538/1508 (R17″)  
           
Capacità di bagagliaio (l)     587    
           
Capacità di serbatoio (l)     50    
             
PESI            
             
Peso in ordine di marcia con guidatore 1233     1254   1280
(kg)      
           
Peso massimo ammissibile (kg) 1760     1780   1810
             
Massa massima rimorchiabile con freni 1100     1300  
12% (kg)      
           

 

  1.4 TSI 122 CV Start/Stop   1.4 TSI 140 CV Start/Stop   1.8 TSI 180 CV Start/Stop   1.8 TSI 180 CV DSG Start/Stop
               
MOTORI              
Cilindri/ Valvole per cilindro (totale)       4 (16)    
Cilindrata (cc)   1395   1798  
Diametro per corsa (mm)   74,5 x 80   82,5 x 84,2  
Rapporto di compressione   10,5   9,6  
Potenza massima (CV/Kw/giri) 122/90/5000-6000   140/103/4500-6000   180/132/5100-6200  
Coppia massima (NM/giri) 200/1400-4000   250/ 1500-3500   250/1250-5000  
Alimentazione   TSI – iniezione diretta   Iniezione Multipoint + TSI iniezione diretta
Accensione         Elettronica  
             
Carburante         SP 95  
Controllo emissioni   EU5 +   EU6  
Alternatore (A)       140    
Batteria (Ah/A) 59/69     69    
PRESTAZIONI              
Velocità massima (Km/h) 202   211   226   224
Accelerazione 0-100 km/h (s) 9,6   8,4   7,8   7,7
EMISSIONI              
CO2 nel ciclo combinato (g/km) 123   121   137   132
CONSUMI              
Nel ciclo combinato (l/100 km) 5,3   5,3   5,9   5,7
TRASMISSIONE              
               
Cambio     Manuale 6 rapporti       DSG 7 rapporti
I 3,615   3,778   3,778   3,765
II 1,947   2,118   2,118   2,273
III 1,281   1.360   1.360   1,531
IV 0,973   1,029   1,029   1,122
V 0,778   0,857   0,857   1,176
VI 0,646   0,733   0,733   0,951
VII             0,795
R 3,182   3.600   3.600   4.170
Rapporto Gruppo 4,056   3,647   3,647   4,438 (1) / 3,227 (2) / 4.176 (3)
Velocità 1000 giri in IV/V/VI/VII (km/h) 29,3/36,7/44,2   31/37,2/43,5/–   30,8/37,0/43,2/–   23,2/30,4/37,6/45
TELAIO              
Sospensioni anteriori     Indipendenti di tipo McPherson – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici  
Sospensioni posteriori Asse posteriore semirigido – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici   Multilink – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici
Tipo di sterzo     A cremagliera con servosterzo elettrico  
Diametro di sterzata (m)       10,2 (10,70 con cerchi da 19″ )  
         
Sistema freni     Doppio circuito idraulico con servofreno  
           
Tipo freni anteriori/posteriori       A disco ventilati / a disco solido  
           
Freni anteriori (mm)   288 x 25   312 x 25  
           
Freni posteriori (mm)   253 x 10   272 x 10  
           
Cerchi   16″ – 17″ – 18″   17″ – 18″  
Pneumatici 205/55 R16 – 225/45 R17 – 225/40 R18   225/45 R17 – 225/40 R18
CARROZZERIA              
Tipo         5 porte  
Lunghezza / larghezza / altezza (mm)     Reference e Style: 4535/1816/1451; FR: 4543/1816/1436  
Passo (mm)     Reference e Style: 2636; FR: 2634 (FR 1.8l 180CV: 2631)  
         
Carreggiata anteriore/posteriore (mm)     1544/1514 (R16″); 1538/1508 (R17″); 1534/1504 (R18) / (FR R17″:1534/1508; R18″: 1534/1511)  
             
Capacità di bagagliaio (l)       587    
             
Capacità di serbatoio (l)       50    
PESI              
           
Peso in ordine di marcia con guidatore (kg) 1269   1276   1355   1372
Peso massimo ammissibile (kg) 1790   1800   1860   1880
Massa massima rimorchiabile con freni 12% 1400     1500    
(kg)        
             

  1.6 TDI CR 90 CV   1.6 TDI CR 105 CV Start/Stop   1.6 TDI CR 105 CV DSG Start/Stop
           
MOTORI          
         
Cilindri/ Valvole per cilindro (totale)   4 (16)    
         
Cilindrata (cc)   1.598    
         
Diametro per corsa (mm)     79,5 x 80,5  
         
Rapporto di compressione   16,2    
       
Potenza massima (CV/Kw/giri) 90/66/2750-4800   105/77/3000-4000
Coppia massima (NM/giri) 230/1400-2750   250/1750-2750
Alimentazione     Iniezione diretta Common Rail  
         
Accensione     Compressione  
         
Carburante     Gasolio  
         
Controllo emissioni     EU-5+  
Alternatore (A) 110-140   140  
Batteria (Ah/A) 61-72   68   61-72
PRESTAZIONI          
         
Velocità massima (Km/h) 178   191   191
Accelerazione 0-100 km/h (s) 13   11,1   11
EMISSIONI          
         
CO2 nel ciclo combinato (g/km) 4,1   3,8   3,9
CONSUMI          
           
Nel ciclo combinato (l/100 km) 108   99   102
           
TRASMISSIONE          
         
Cambio Manuale 5 rapporti   Manuale 5 rapporti   DSG 7rapporti
           
I 3,778   3,778   3.500
II 1,944   1,944   2,087
III 1,185   1,185   1,343
IV 0,816   0,816   0,933
V 0,625   0,625   0.974
VI     0.778
VII     0.653
R 3,600   3,600   3.722
Rapporto Gruppo 3,647   3,647   4.800 (1) / 3,429 (2) / 4.500 (3)
Velocità 1000 giri in IV/V/VI/VII (km/h) 39,2/51,2   39,1/51.0   25,9/34,8/43,6/51,9
TELAIO          
     
Sospensioni anteriori   Indipendenti di tipo McPherson – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici
     
Sospensioni posteriori   Asse posteriore semirigido – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici
         
Tipo di sterzo     A cremagliera con servosterzo elettrico  
         
Diametro di sterzata (m)   10,2    
         
Sistema freni     Doppio circuito idraulico con servofreno  
         
Tipo freni anteriori/posteriori     A disco ventilati / a disco solido  
       
Freni anteriori (mm)   276×24   276×25
           
Freni posteriori (mm)     253 x 10  
     
Cerchi 15″ – 16″   15″ – 16″ – 17″
Pneumatici 195/65 R15 – 205/55 R16   195/65 R15 – 205/55 R16 – 225/45 R17
           
CARROZZERIA          
Tipo     5 porte  
     
Lunghezza / larghezza / altezza (mm)   Reference e Style: 4535/1816/1451; FR: 4543/1816/1436
         
Passo (mm)     Reference e Style: 2636; FR: 2634  
Carreggiata anteriore/posteriore (mm)   1549/1520 (R15″); 1544/1514 (R16″); 1538/1508 (R17″)
Capacità di bagagliaio (l)   587    
         
Capacità di serbatoio (l)   50    
PESI          
         
Peso in ordine di marcia con guidatore (kg) 1326   1331   1351
           
Peso massimo ammissibile (kg) 1850   1860   1880
Massa massima rimorchiabile con freni 12% 1400   1500  
(kg)    
         

 

 

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Comunicati

Design contraddistinto abbinato a emissioni ridotte: Le nuove Leon Ecomotive e Leon TGI – prestazioni ed efficienza al top

/ Nuova Leon Ecomotive con motore 1.6 TDI 110 CV (81 kW)

/ Nuova Leon TGI: alimentazione alternativa a metano (CNG)

/ Costi di gestione ed emissioni ridotti

Verona, 10 settembre 2013 – La SEAT amplia ulteriormente la gamma Leon con l’introduzione di due modelli contraddistinti da efficienza al top, emissioni ridotte e costi di gestione modesti. La prima novità del Marchio spagnolo è costituita dalla nuova Leon Ecomotive, che fa registrare consumi di soli 3,2 litri – in tutte e tre le versioni di carrozzeria, SC, cinque porte ed ST . La nuova Leon 1.4 TGI invece, seconda novità della SEAT, è stata progettata per funzionare con l’alimentazione alternativa a metano (gas naturale compreso, CNG). Alle eccezionali emissioni, che si attestano a 94 grammi di CO2 , si aggiunge anche il risparmio derivato dal prezzo del carburante. Grazie all’innovativo propulsore da 110 CV (81 kW), entrambi i modelli offrono prestazioni sportive e condividono maneggevolezza e precisione, caratteristiche che contraddistinguono ogni Leon.

La nuova SEAT Leon Ecomotive è una fra le vetture più efficienti attualmente disponibili. Il sistema start/stop, il sistema di recupero dell’energia, il cambio a sei rapporti appositamente adattato e gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento contribuiscono a fare registrare gli eccezionali livelli di consumo e di emissioni. Infatti il consumo medio si attesta a 3,2 l/100 km e le emissioni a 85 g/km di CO2; grazie a ciò offre un’autonomia di circa 1.500 km, che permette di ridurre le soste per rifornimento al minimo. A questi elementi si aggiungono l’ottima aerodinamica della scocca leggermente ribassata, contraddistinta dalle prese d’aria inferiori parzialmente chiuse sul frontale, ulteriori pannelli sottoscocca e uno spoiler sul tetto e uno spoiler sul tetto.

Ma la Leon Ecomotive convince anche per le prestazioni: il nuovo propulsore 1.6 TDI eroga una potenza di 110 CV (81 kW) e una coppia massima di 250 Nm e raggiunge una velocità massima di 197 km/h.

La Leon Ecomotive sarà disponibile nelle versioni carrozzeria cinque porte e familiare ST.

La Leon TGI è connubio senza eguali di design emozionale, dinamismo e precisione, e di costi di gestione contenuti. Il motore 1.4 turbo a iniezione diretta di nuova concezione può essere alimentato sia a benzina, sia a metano. La combinazione perfetta tra il prezzo contenuto del gas metano e i consumi moderati fatti registrare da questa alimentazione alternativa, rendono la Leon TGI una delle vetture più economiche.

Questo propulsore eroga 110 CV (81 kW) di potenza e una coppia massima di 200 Nm, disponibile già da 1.500. Oltre alla massima efficienza, la Leon TGI offre prestazioni eccezionali: 10,9 secondi per passare da 0 a 100 km/h, e una velocità massima di 194 km/h. Il bivalente propulsore 1.4 TGI fa registrare un consumo di soli 3,5 kg/100 km di metano, ed emissioni di 94 g/km di CO2. La nuova TGI assicura inoltre una notevole autonomia, con circa 400 km in modalità puramente a metano; a benzina, invece, permette un’autonomia di oltre 900 km. In teoria, quindi, con un pieno – che vuol dire i due serbatoi situati sotto il vano bagagli, con una capacità complessiva di 15 kg di metano e 50 litri di benzina –, la Leon TGI può percorrere fino a 1.300 km in completa autonomia.

Anche la Leon TGI sarà disponibile nelle versioni cinque porte e familiare (ST).

 

  1.6 TDI CR 110 CV Ecomotive Start/Stop
   
MOTORI  
   
Cilindri/ Valvole per cilindro (totale)

4 (16)

Cilindrata (cc)

1.598

Diametro per corsa (mm)

79,5 x 80,5

Rapporto di compressione

16,2

Potenza massima (CV/Kw/giri)

110/81/3200-4000

Coppia massima (NM/giri)

250/1500-3000

Alimentazione

Iniezione diretta Common Rail

Accensione

Compressione

Carburante

Gasolio

Controllo emissioni

EU-5+

Alternatore (A)

140

Batteria (Ah/A)

61-72

PRESTAZIONI  
   
Velocità massima (Km/h)

197

Accelerazione 0-100 km/h (s)

10,6

EMISSIONI  
   
CO2 nel ciclo combinato (g/km)

85,0

CONSUMI  
Nel ciclo combinato (l/100 km)

3,2

TRASMISSIONE  
   
Cambio

Manuale 6 rapporti

I

3,778

II

1,944

III

1,269

IV

0,971

V

0,773

VI

0,625

VII

R

3,600

Rapporto Gruppo

3,157

   
Velocità 1000 giri in IV/V/VI/VII (km/h)

37,9/47,6/58,9/-

TELAIO  
   
Sospensioni anteriori

Indipendenti di tipo McPherson – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici

Sospensioni posteriori

Asse posteriore semirigido – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici

Tipo di sterzo

A cremagliera con servosterzo elettrico

Diametro di sterzata (m)

10,2

Sistema freni

Doppio circuito idraulico con servofreno

Tipo freni anteriori/posteriori

A disco ventilati / a disco solido

Freni anteriori (mm)

288×25

Freni posteriori (mm)

253 x 10

Cerchi

15″ – 16″

Pneumatici

195/65 R15 – 205/55 R16

CARROZZERIA  
   
Tipo

5 porte

Lunghezza / larghezza / altezza (mm)

Reference e Style: 4535/1816/1451; FR: 4543/1816/1436

Passo (mm)

Reference e Style: 2636; FR: 2634

Carreggiata anteriore/posteriore (mm)

1549/1520 (R15″); 1544/1514 (R16″); 1538/1508 (R17″)

Capacità di bagagliaio (l)

587

Capacità di serbatoio (l)

50

   
PESI  
   
Peso in ordine di marcia con guidatore (kg)

1280

   
Peso massimo ammissibile (kg)

1750

Massa massima rimorchiabile

1000

con freni 12% (kg)
 

Dati Tecnici

  1.4 TGI 110 CV Start/Stop
   
MOTORI  
   
Cilindri/ Valvole per cilindro (totale)

4 (16)

   
Cilindrata (cc)

1395

   
Diametro per corsa (mm)

74,5×80

Rapporto di compressione

10,5

Potenza massima (CV/Kw/giri)

110/81/5000

Coppia massima (NM/giri)

200/1500-4000

Accensione

Elettronica

Carburante

SP 95 / metano

Controllo emissioni

EU5

Alternatore (A)

140

Batteria (Ah/A)

59-69

PRESTAZIONI  
   
Velocità massima (Km/h)

194

Accelerazione 0-100 km/h (s)

10,9

EMISSIONI  
CO2 nel ciclo combinato (g/km)

94

CONSUMI  
Nel ciclo combinato (l/100 km)

3,5

Autonomia (km)

1300 (900 a benzina; 400 a metano)

TRASMISSIONE  
Cambio

Manuale 6 rapporti

I

3,615

II

1,947

III

1,281

IV

0,973

V

0,778

VI

0,646

R

3,182

Rapporto Gruppo

4,056

   
Velocità 1000 giri in IV/V/VI/VII (km/h)

29,3/36,7/44,2/–

   
TELAIO  
Sospensioni anteriori

Indipendenti di tipo McPherson – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici

Sospensioni posteriori

Asse posteriore semirigido – molle elicoidali – ammortizzatori idraulici

Tipo di sterzo

A cremagliera con servosterzo elettrico

Diametro di sterzata (m)

10,2

Sistema freni

Doppio circuito idraulico con servofreno

Tipo freni anteriori/posteriori

A disco ventilati / a disco solido

Freni anteriori (mm)

288 x 25

Freni posteriori (mm)

253 x 10

Cerchi

15″- 16″

   
Pneumatici

195/65 R15 – 205/55 R16

CARROZZERIA  
Tipo

5 porte

Lunghezza / larghezza / altezza (mm)

4263/1816/1459

Passo (mm)

2636

Carreggiata anteriore/posteriore (mm)

1549/1520 (R15″); 1544/1514 (R16″)

Capacità di bagagliaio (l)

275

Capacità di serbatoio (l)

50 (benzina); 97 (metano)

PESI  
Peso in ordine di marcia con guidatore

1359

(kg)
 
Peso massimo ammissibile (kg)

1840

Massa massima rimorchiabile con freni

1400

12% (kg)
 

 

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