Ogni amante dell’audio e del suono pulito ha un dilemma degno di Amleto: meglio comprare degli amplificatori integrati oppure orientarsi su amplificatori pre+finale? Difficile scegliere, ma è possibile rendersi conto de i vantaggi e degli svantaggi che ciò comporterebbe. La definizione di amplificatore è un strumento creato con lo scopo di amplificare i suoni e i segnali provenienti da diverse fonti di un impianto Hi Fi, come ad esempio un lettore CD, una radio, o addirittura un giradischi. L’altoparlante deve essere in grado di gestire i vari ingressi e offrire la possibilità di selezionarli uno per volta o scegliere cosa registrare. Queste funzioni, se vengono svolte da solo un macchinario, chiamato amplificatore integrato, mentre se si tratta di due macchinari separati, ossia il preamplificatore e l’amplificatore di potenza. Per abbreviare, in gergo si chiama pre+finale. Il sogno nel cassetto di chi ama il suono in tutte le sue parti è di sentirlo con un amplificatore di élite: nel settore, l’amplificatore integrato soffre tanto dell’investitura a prodotto economico e scadente, mentre un amplificatore pre+finale è considerato un impianto audio di livello superiore. Sarà veramente così?
Pregi e difetti degli amplificatori integrati.
Gli amplificatori integrati del passato, in dubbiamente, erano ben diversi da quelli odierni. Come tutte le apparecchiature elettroniche, gli impianti audio e gli impianti stereo hanno subito varie trasformazioni e migliorie, ma non è legge assoluta affermare che un impianto integrato sia migliore di un impianto separato e viceversa. Il difetto maggiore degli integrati è che l’alimentazione sia del segnale linea, sia dell’amplificazione di potenza, è unica. Non ci sono pericoli di sovraccarichi negli amplificatori integrati, bensì di interferenze reciproche tra queste due unità. Inoltre, l’amplificatore integrato è un oggetto sul quale non si può intervenire: se si rompe, bisogna cambiare completamente tutto l’impianto. Non solo difetti, bensì anche i pregi dei tanto bastonati amplificatori monoblocco. Intanto, essendo impianti unici, sono facili da integrare nell’arredamento e non hanno bisogno di cavi e fili sparsi per casa. A differenza degli impianti pre+finale hanno poco ingombro e stanno anche in spazi veramente angusti. Al giorno d’oggi, gli amplificatori integrati utilizzano parti di qualità eccellente rispetto al passato, tempo in cui si adoperavano gli scarti. Tirando le somme, il segreto per acquistare un buon impianto audio è quello di confrontare tra loro le caratteristiche dei vari prodotti e compararli col prezzo degli stessi altoparlanti e di un buon cavo segnale e di alimentazione.