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Positano e Portofino sono le località più care di agosto, la Campania è la regione a più “alta concentrazione” di mete lussuose

Il mare cristallino e gli scorci da favola non sono le uniche cose che accomunano Positano, Portofino e Taormina: queste tre località sono anche quelle in cui le vacanze ad agosto costeranno di più. Secondo un’analisi del portale Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it), leader in Italia per gli affitti turistici e partner di Immobiliare.it, nel mese dell’alta stagione 2016 si arriveranno a spendere fino a 200 euro a notte per non rinunciare al fascino di queste mete da sempre ambite dal jet set mondiale.

Lo studio ha preso in considerazione il costo giornaliero di un alloggio “tipo” – un appartamento con quattro posti letto – affittato nelle settimane centrali del mese di agosto: si sono classificate prime in classifica, con una spesa media richiesta identica, Positano e Portofino, dove si spendono 200 euro a notte. È sempre al mare la terza sul podio e si tratta della località siciliana del lusso per eccellenza, ossia Taormina in cui vengono chiesti mediamente 190 euro per un affitto turistico. Si tratta di cifre sicuramente importanti e che, in queste località, non hanno subito variazioni annuali, pur consentendo a chi non è disposto a rinunciare alle loro bellezze e al loro fascino di risparmiare circa il 30% rispetto alle tariffe medie degli hotel nelle stesse località.

Per l’estate 2016 è la Campania la regione più popolata di mete high cost che sono rientrate nella top 20 di Casevacanza.it: oltre alla regina della classifica, Positano, anche Amalfi registra costi elevati per gli affitti turistici e qui la media è pari a 155 euro al giorno. Seppur di poco, Capri ha superato Ischia per i costi degli appartamenti ad agosto, considerate le due richieste medie pari rispettivamente a 160 euro e 140.

Da sempre mete del turismo d’élite, le due grandi isole italiane, Sicilia e Sardegna, rimangono ricercatissime. Oltre a Taormina, della Sicilia si trovano in classifica anche Lipari e Favignana, dove le case vacanze costano mediamente 160 euro a notte. In Sardegna, invece, le località con i prezzi più elevati sono risultate la rinomata Porto Cervo (Arzachena) con una media di 180 euro a notte, La Maddalena (170) e Alghero (165).

Se il filo conduttore della classifica è il mare, rientra in una posizione piuttosto elevata della top 20 solo una località di montagna, Cortina d’Ampezzo, che non perde il suo fascino nemmeno nella bella stagione e registra un costo medio di 175 euro, arrivando al quinto posto.

Per chi ama le coste della Toscana, Porto Santo Stefano è la località più cara con una media di 170 euro a notte, seguita da Forte dei Marmi (140) e Castiglione della Pescaia (130).

Anche se Roma è uscita dalla classifica del lusso estivo, il Lazio resta grazie ai costi di Ponza e Sperlonga. Sulla piccola isola del Tirreno si spendono mediamente 170 euro a notte, cifra giustificata anche dall’offerta ridotta di immobili turistici, mentre nel borghetto di case bianche a picco sul mare di Sperlonga la media è di 150 euro. Non poteva mancare il tanto rinomato Salento che ha piazzato ben tre delle sue località nella graduatoria dei prezzi più elevati: il gran numero di richieste ha portato Otranto, Gallipoli e Porto Cesareo a essere fra le venti mete più care per l’estate 2016, con prezzi che vanno dai 150 ai 125 euro.

«Scegliere una casa vacanza nel periodo dell’alta stagione implica sempre un netto risparmio rispetto a quanto si spenderebbe in un hotel nella stessa località ha dichiarato Francesco Lorenzani, Amministratore Delegato di Feries srl, proprietaria di Casevacanza.it e questo è vero anche per le mete del turismo d’élite. La soluzione di un affitto turistico, così, diventa ideale per chi non vuole rinunciare alle vacanze nelle mete più “in” senza spendere cifre troppo elevate. Le mete citate nella nostra classifica offrono spesso soluzioni immobiliari di gran prestigio: a una clientela molto esigente viene offerta maggiore privacy e indipendenza rispetto a quanto garantiscono le più classiche strutture alberghiere.»

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Salone del Mobile, prove generali per l’Expo: +70% l’offerta di affitti turistici

Con l’Expo alle porte la settimana del Salone del Mobile diventa per Milano una sorta di prova generale, anche per quanto riguarda gli affitti turistici: secondo i calcoli di Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it), nei giorni del Salone l’aumento della domanda di case vacanza è stimato attorno al +25% rispetto ai mesi precedenti – in perfetta linea con gli anni passati – mentre è l’offerta ad aver registrato un balzo più significativo.

«A Milano registriamo un +70% di immobili in offerta rispetto a dicembre 2014 – spiega Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanza.it. – Moltissimi sono i proprietari di appartamenti o le agenzie immobiliari che, nel 2015, hanno deciso di affittare i propri immobili per brevi periodi, preferendoli ai contratti di locazione di lunga durata. Segnaliamo, in particolare, un aumento degli immobili per i quali è possibile effettuare la prenotazione direttamente online: questa modalità è decisamente più affidabile ed è quella prediletta dai turisti stranieri, tanto che i proprietari hanno dovuto mettersi al passo coi tempi adottandola

I prezzi, ovviamente, si adeguano, anche in vista dell’Esposizione Universale: gli immobili situati nelle zone centrali, in particolare quelle più coinvolte dal Fuori Salone (Duomo, Brera, Cadorna, Cattolica, Repubblica, Porta Venezia, Città studi, Porta Genova, Navigli, Solari, Tortona), hanno avuto un aumento medio dell’affitto pari al 50%, e sono stati quasi tutti già prenotati per la settimana del Design. A differenza degli anni passati, tuttavia, anche gli immobili al di fuori di queste zone – che negli scorsi anni registravano un aumento medio del prezzo d’affitto richiesto pari al 30%  – hanno visto i canoni crescere di circa il 50%. In vista dell’Expo, affittare un appartamento in una qualsiasi zona di Milano, durante il Salone, sarà più caro, oltre che più difficile.

Ma quanto si spenderà durante la Design Week? Si va da 70 a 80 euro al giorno fuori dal circondario del centro di Milano; da 80 a 110 euro al giorno per le zone del centro; da 110 a 160 euro al giorno per le “zone calde”, quelle più coinvolte dalle iniziative del Fuori Salone. Per affittare loft o appartamenti di lusso (tipicamente nelle zone più ricercate da espositori e visitatori, vale a dire Duomo, San Babila, Brera e Navigli) si spenderanno in media 380 euro al giorno.

Ed è proprio l’offerta di case vacanza di lusso a rivelare un dato interessante: +20% rispetto ai periodi dell’anno considerati meno “caldi”.

Ad ulteriore differenza rispetto al passato, non risultano annunci “estemporanei”, di immobili disponibili solo nella settimana del Salone: prova di un interesse a sfruttare anche nelle settimane a venire immobili residenziali da affittare per tempi brevi.

Da segnalare, infine, il notevole aumento di annunci che ha riguardato le zone periferiche e l’hinterland di Milano e le province limitrofe: Bergamo, Como, Lecco, Sondrio e Varese hanno registrato un incremento del numero di annunci pari al 50% rispetto al 2014.  Anche in questo caso la crescita può considerarsi fortemente legata all’imminente Expo, visto che la domanda nel periodo del Salone del mobile riguarda perlopiù le zone centrali della città di Milano.

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Da Nord a Sud, ecco i prezzi per una vacanza primaverile nei luoghi dello street food italiano

La bella stagione è iniziata e la primavera mette voglia di trascorrere le prime giornate di sole all’aperto, magari gustando le prelibatezze che solo un Paese come l’Italia offre. Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it), il portale leader in Italia per gli affitti turistici, propone un tour gastronomico all’insegna del buon cibo di strada, rivelando quanto costa affittare una casa vacanze nelle località dello street food italiano. Lo studio ha analizzato i prezzi disponibili sul portale per il periodo che va dal 21 marzo al 30 aprile 2015 e ha calcolato quanto spenderebbe a notte, in media, un gruppo di quattro persone.
Partendo dalle Dolomiti, il tour del cibo di strada comincia dai Bretzel, i simpatici panini che si trovano nella provincia di Bolzano dalla curiosa forma attorcigliata: per una notte in casa vacanza qui si spendono mediamente 95 euro. Gli amanti della montagna a primavera, delle passeggiate e dell’aria pulita possono recarsi in Valtellina, dove una notte in casa vacanza costa un po’ meno, 90 euro; dopo una lunga camminata fra i sentieri, niente di meglio che ristorarsi con gli Sciatt, frittelle ripiene di formaggio tipiche di questa zona.
Rimanendo al Nord, ma spostandoci verso il mare, per le calli di Venezia sono molti i turisti che passeggiano tra le bellezze della città con in mano degli invitanti Scartossi di pesse, i coni di carta ripieni di pesce fritto della laguna. Per questo succulento spuntino, e per le meraviglie dei canali, si deve essere disposti a spendere un po’ di più: i prezzi medi, in questa stagione, ammontano a 150 euro a notte. Sempre sul mare, ma sull’altro versante dell’Italia, troviamo Recco, in provincia di Genova, e la sua celeberrima focaccia: qui i prezzi sono notevolmente più contenuti e per affittare una casa vacanze bastano 85 euro a notte.
A Firenze, spendendo 110 euro a notte, è possibile fare tappa presso uno dei botteghini che prepara il lampredotto: non proprio cibo da turisti, certo, ma un panino che racconta la storia e la vita dei fiorentini molto meglio di un libro. A Livorno si spende molto meno, 60 euro, per assaggiare il cinque e cinque, un tipico panino farcito con una sottile torta a base di ceci. Tra le proposte dei luoghi dello street food italiano non poteva mancare la piadina, uno dei nostri simboli gastronomici più conosciuti: una notte in una casa vacanze a Rimini, terra d’elezione per questo prodotto, costa mediamente 65 euro.
Per chi vuole visitare Roma in primavera e godersi i suoi capolavori prima che arrivi il grande caldo estivo, una notte costa mediamente 100 euro: immancabile la tappa in una delle gastronomie che preparano i famosi supplì o la pizza romana, quella molto alta e spugnosa. Basta molto meno, 65 euro a notte, nella zona dei Castelli Romani: qui i panorami sono mozzafiato, tra boschi e laghetti che in primavera offrono il loro aspetto migliore, e per goderseli a pieno niente di meglio che un buon panino con la porchetta all’aria aperta.
Per gli amanti della carne, di quella appena arrostita e fumante, il Sud Italia offre molte possibilità in questi giorni di primavera: in Abruzzo, per esempio, a Pescara, si potrebbero andare ad assaggiare i famosi arrosticini senza spendere troppo per il soggiorno (70 euro a notte). La Puglia, invece, va citata con le bombette della valle d’Itria: a Cisternino, paesino in provincia di Brindisi, per assaggiare questi deliziosi involtini serviti nei coni di carta una notte in casa vacanze costa in media 85 euro. La Sicilia offre ben due località per chi ama i sapori forti della carne e vuole osare: Catania è molto famosa per le grigliate all’aria aperta in giro per la città e che offrono involtini e polpette di cavallo (“Arrusta e Mangia”). Nella città dell’elefante, una notte costa mediamente 60 euro; leggermente più alti i prezzi di Palermo, 70 euro a notte, dove la vera chicca è u pani ca meusa, un panino ripieno di milza cotta nello strutto, condita con limone e ricotta salata. Ma chi visita Palermo non può rinunciare al panino con le panelle e alle arancine (disponibili anche in versione “bomba”).
Per chi alla carne preferisce i carboidrati, allora i posti giusti da visitare a Sud in primavera per assaggiare delle vere e proprie delizie a base di farina sono Bari e Napoli. Nel capoluogo pugliese una notte in case vacanza costa mediamente 65 euro e, oltre al giro della città e dei dintorni, si può godere della focaccia barese, una delizia croccante ai bordi e soffice al centro e ricoperta di pomodorini e olive. A Napoli, bellissima da visitare in primavera quando ancora non fa molto caldo, troviamo lo street food più famoso del mondo, un vero e proprio marchio del nostro Paese all’estero, la pizza. Per assaggiare quella vera e, perché no, anticiparla con uno spuntino “light” a base di zeppoline e montanare, servono 90 euro a notte.

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Carnevale 2015: ecco la mappa dei prezzi per le case vacanza

L’Italia è pronta ad affrontare il Carnevale e le prenotazioni indicano un accresciuto interesse per questo periodo dell’anno: il portale di affitti turistici Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it) ha registrato una crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Per capire dove andare a festeggiare spendendo poco, o dove recarsi non badando a spese, il portale ha calcolato i prezzi medi richiesti* nell’ultima settimana dei festeggiamenti, che avrà il suo apice martedì 17 febbraio.
Si conferma la regina del Carnevale, anche in termini di costi, la magica Venezia: i festeggiamenti sono già iniziati ma il maggior flusso di turisti si concentrerà a ridosso del martedì grasso, con conseguente impennata dei prezzi. Nel periodo considerato, si spenderanno circa 150 euro a notte: circa il 30% in meno rispetto ad hotel di pari livello nella stessa città.
La classifica delle località più costose in cui trascorrere il Carnevale vede in seconda posizione la Venezia Giulia, in cui si tiene il celebre Carnevale Carsico: uno degli eventi più sentiti del territorio ha come località regine Opicina e Muggia, alle porte di Trieste. In questa zona, dove la creatività ed il folklore si mescolano con le tradizioni enogastronomiche, si spendono, mediamente, 90 euro per notte.
Solo terzo, per i costi necessari ad alloggiare, il Carnevale di Viareggio (LU), che pure è uno dei più importanti e conosciuti al mondo: per assistere al passaggio dei giganteschi carri allegorici sul celebre lungomare e festeggiare con Burlamacco occorre spendere, in media, 86 euro a notte.
A seguire troviamo Fano (PU): forse il carnevale più antico d’Italia, è famoso per il cosiddetto “Getto”, vale a dire il lancio di dolciumi sulla folla; per essere tra i fortunati spettatori si spenderanno 70 euro a notte. La stessa cifra è necessaria per trascorrere una notte a Putignano (BA), il cui Carnevale è uno dei più popolari e seguiti del Sud Italia.
Per assistere ai festeggiamenti di Cento, in provincia di Ferrara – gemellato persino con il Carnevale di Rio de Janeiro e che quest’anno torna in auge dopo lo stop dovuto al terremoto del 2012 – alloggiando in una casa vacanza servono, invece, circa 63 euro a notte.
Vantano un’attitudine low cost – in perfetta linea con le radici di questa festa popolare – località come Sciacca (AG), Mamoiada (in provincia di Nuoro, i cui festeggiamenti sono tra i più iconici del folklore sardo per via della rappresentazione di mamuthones e issohadores, maschere tipiche dell’isola) e la zona del Potentino con i cortei di Satriano di Lucania e Aliano. Qui sono necessari mediamente 60 euro a notte. Poco meno si spende per visitare e conoscere località come Tempio Pausania (OT) e Acireale (CT), in cui – complice la bassa stagione per queste località turistiche – servono solo 58 euro a notte.
Ma la località carnascialesca che offre i prezzi più competitivi è Ronciglione, piccolo borgo in provincia di Viterbo, nella Tuscia: qui bastano solo 37 euro a notte per alloggiare ed assistere alla corsa dei berberi, gara ippica in cui i cavalli gareggiano senza sella né fantino tra le vie rinascimentali del paese.

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Epifania sotto il segno del risparmio: un turista su 5 partirà all’inizio di gennaio per spendere meno

Se a Capodanno non si bada a spese, i più accorti preferiscono l’Epifania: è questo, in sintesi, il trend emergente nei primi giorni del 2015. Secondo le analisi del portale Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it) il 22% dei vacanzieri italiani ha scelto la settimana in cui cade la Befana per partire, visto che il risparmio medio, rispetto ai giorni di Natale e Capodanno, arriva quasi al 30%. Non cambiano però le località più prenotate, che restano quelle montane, vere regine dell’inverno anche grazie al clima più rigido degli ultimi giorni.
Ma dove andranno gli Italiani per l’Epifania? Stando alle rilevazioni del portale di affitti turistici – che ha monitorato tanto le ricerche quanto le prenotazioni effettuate per questa settimana – le mete scelte per trascorrere l’Epifania sono all’insegna della tradizione, ma con un occhio al portafogli. Bandite le mete del turismo di lusso, sono le località montane più accessibili a farla da padrone; reggono le principali città d’arte, per le quali i flussi turistici non conoscono bassa stagione.
Sul podio delle destinazioni più ambite troviamo Livigno, Roma e Canazei. La località lombarda è una delle più prenotate di tutta la stagione invernale e anche nella settimana dell’Epifania la richiesta si mantiene altissima, nonostante prezzi medi di circa 100 euro a notte per un appartamento con quattro posti letto; Roma è una delle destinazioni preferite da chi sceglie di soggiornare in casa vacanza, vuoi per un’offerta molto ampia, vuoi perché queste strutture offrono prezzi concorrenziali rispetto agli alberghi: in questa settimana si spendono mediamente 90 euro a notte. Canazei è, invece, solo la prima delle diverse località del Trentino Alto Adige che, in questi mesi, stanno registrando ottimi afflussi per ciò che concerne le case vacanza. Qui, nel dettaglio, nella settimana della Befana si spendono in media 110 euro a notte.
Scorrendo la classifica delle località che hanno intercettato la maggiore domanda si rileva una maggiore concentrazione in Lombardia, Trentino Alto Adige e Piemonte, ma non manca l’interesse degli italiani nei confronti del Centro (in Abruzzo richiestissime sono Roccaraso e Ovindoli) e nel Sud Italia, con un alto numero di prenotazioni nell’area del Parco dell’Etna.
Oltre a Roma, l’altra città d’arte presente nella classifica delle prenotazioni per l’Epifania è Firenze, dove i prezzi medi per questa settimana ammontano a 110 euro per notte.
«Il settore degli alloggi extra alberghieri ha ormai assunto, anche per le località e per i periodi invernali, una rilevanza notevole – ha dichiarato Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanza.it. – Le case vacanza sono apprezzate sempre di più non solo perché rappresentano un’opportunità di risparmio ma anche perché sono ritenute più pratiche per chi si muove con bambini o anziani e per i grandi gruppi, che soprattutto nel periodo invernale la fanno da padrone. Rispetto a gennaio 2014, registriamo una crescita della domanda pari al 32%.»

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La settimana bianca in una casa vacanza: ecco i consigli per evitare le truffe e risparmiare

L’offerta da prendere al volo, l’incredibile prezzo e il lusso low cost: quante volte ci è successo di farci prendere la mano e acquistare prodotti e oggetti che poi si sono rivelati un fiasco? Se quando si tratta di shopping siamo allenati ad evitare queste disavventure, per le nostre vacanze è bene tenere gli occhi aperti, proprio adesso che la stagione sciistica è alle porte e bisogna scegliere la struttura ricettiva più adatta. Casevacanza.it (http://www.casevacanza.it), primo portale in Italia per gli affitti turistici e partner di Immobiliare.it, ha elaborato alcuni consigli per evitare di incappare in truffe, delusioni o semplici fastidi che rovinerebbero il nostro Capodanno o la nostra settimana bianca.
1. Diffidate di alloggi con prezzo molto basso ma fotografie spettacolari: dietro potrebbe esserci il tentativo di un raggiro. Verificate le foto della casa, magari facendovi inviare foto interne ed esterne dell’immobile se quelle dell’annuncio non sono sufficienti per capire se è tutto vero oppure no.
2. Controllate la data di iscrizione (mese e anno) dell’inserzionista su CaseVacanza.it. Proprietari più “anziani”, se truffatori, sarebbero già stati bloccati. Preferite quegli annunci che danno la possibilità di prenotare direttamente online, piuttosto che via mail o per telefono: lì potete contare sulla garanzia del portale, che trattiene la caparra fino all’ingresso in casa e, nell’eventualità di problemi o truffe, ne blocca il trasferimento al proprietario.
3. Richiedete all’inserzionista i suoi dati completi (telefono fisso verificato, telefono cellulare, nome e cognome etc.): questi è obbligato a darveli. Diffidate se il proprietario non risponde mai al telefono o se dice che è in viaggio, ma che al vostro arrivo lui, o chi per lui, sarà ad aspettarvi sul posto.
4. Prima di fare un bonifico bancario assicuratevi che l’annuncio e chi lo ha inserito offrano garanzie sufficienti. Ad esempio, diffidate se l’Iban o il conto corrente del proprietario risultano all’estero (è molto semplice verificarlo, basta controllare le prime due lettere) mentre la casa si trova in Italia. Fate attenzione se viene richiesto di effettuare il pagamento attraverso vaglia, carte prepagate o agenzie di money transfer (come Western Union o Money Gram). Il bonifico bancario e la carta di credito sono forme di pagamento più sicure poiché si ha modo di tracciare la transazione.
5. Non rivelate mai vostri dati personali che non siano direttamente legati e necessari per realizzare il contratto di locazione dell’alloggio.
6. Chiedete a chi ha pubblicato l’annuncio un contratto firmato con i suoi estremi, anche se ricordiamo che non è obbligatoria la registrazione se la locazione è inferiore ai 30 giorni. Conservate tutta la corrispondenza per posta elettronica e messaggi.
7. Ricordate che chi affitta un immobile come casa vacanze può chiedere una caparra, una somma a titolo di anticipo per l’acqua, la luce ed il gas; al viaggiatore spetta il compito di controllare, una volta arrivati, che tutto sia perfettamente funzionante, per evitare qualsiasi fraintendimento alla riconsegna delle chiavi.
8. Dopo aver fatto tutti gli opportuni controlli, si può firmare il contratto con l’obbligo, da parte di chi affitta, di rilasciare regolare ricevuta di pagamento; per i periodi di permanenza in casa vacanze inferiori ai 30 giorni non c’è obbligo di denuncia alla Polizia ma solo se si è cittadini italiani, mentre per gli stranieri questa va sempre fatta entro un numero massimo di 48 ore.
9. Verificate, al momento della firma del contratto, se ci sono degli oneri da pagare a parte (come pulizie, parcheggio dell’auto, lenzuola) in maniera tale da aver presente da subito il totale della spesa da sostenere.
10. Affittare una casa in montagna durante la stagione sciistica vi consente un risparmio medio del 35% rispetto ad un hotel di pari livello. Se il vostro obiettivo è spendere il meno possibile, siate accorti anche con la spesa, visto che i prezzi in montagna sono solitamente più elevati. Soprattutto se viaggiate in gruppo o con bambini, provate a portarvi buona parte delle provviste da casa.

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Puglia regina dell’estate italiana: una casa vacanza su quattro è affittata tra Salento e Gargano

Agosto uguale vacanze. Se anche quest’anno un italiano su due (dati Coldiretti) ha scelto di partire ad agosto, dove andranno gli italiani, sempre più attenti a tirare la cinghia anche durante le ferie? Casevacanza.it (www.casevacanza.it), primo portale in Italia per gli affitti turistici e partner di Immobiliare.it, ha analizzato le prenotazioni per il mese di agosto, scoprendo che la destinazione più comune per agosto è la Puglia: il 24% delle prenotazioni di case vacanza si concentra nella regione più orientale del Paese. Addirittura, sono in Puglia 7 delle 20 località più prenotate: un vero e proprio plebiscito per la regione, che riceve prenotazioni non solo per il Salento, ma anche per il Gargano, la terra di Bari e la valle d’Itria.
A seguire, con un volume di prenotazioni di molto inferiore, c’è la Sicilia: la regione raccoglie, infatti, il 13% delle domande di pernottamento per il mese di agosto; segue la Sardegna che, nonostante il caro traghetti, si difende bene, raccogliendo circa il 9% delle prenotazioni. A seguire, in parità con l’8,5% delle prenotazioni per agosto, Liguria e Toscana, le quali beneficiano di un alto numero di prenotazioni relative a periodi di tempo minore: il weekend fuori porta di molti italiani – andati magari in vacanza a luglio o senza la possibilità di partire per la fatidica settimana agostana – vede queste regioni come le mete predilette.
Ma quali sono le località più prenotate dell’estate? Per quel che concerne il segmento delle case vacanza è Gallipoli la vera regina: per il secondo anno di fila si conferma come la destinazione ideale per chi si orienta verso un affitto turistico. A seguire, esattamente come accadeva lo scorso anno, troviamo Porto Cesareo. In terza posizione, la sempreverde Viareggio, che continua a raccogliere consensi dei turisti senza conoscere crisi.
Per la quarta posizione si torna in Puglia, ma ci si ferma molto più a nord: troviamo infatti Vieste, cittadina del Gargano che viene premiata anche per i suoi prezzi medi, tra i più bassi d’Italia per il mese di agosto (solo 500 euro a settimana). Proseguendo a leggere la classifica, troviamo località dell’Emilia Romagna (Rimini, quinta, e Bellaria-Igea Marina, diciottesima), della Sicilia (San Vito lo Capo e Favignana, in provincia di Trapani), dell’Abruzzo (Montesilvano Marina e Francavilla al Mare), della Sardegna (Santa Teresa di Gallura), ma anche del Veneto, del Lazio e della Toscana, a dimostrazione della varietà dell’offerta turistica italiana, che vede il mercato delle case vacanza ormai diffuso su tutto il territorio nazionale.
A differenza da quanto avviene per le altre tipologie di strutture ricettive, per le case vacanza il filo rosso che collega tutto lo stivale è il mare: «considerando il solo segmento degli affitti turistici – ha dichiarato Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanza.it – il 70% delle richieste per agosto riguarda località marittime, cosa che si spiega ricordando come in queste località i prezzi delle strutture ricettive “tradizionali” ad agosto raggiungano il loro massimo. Gli italiani che non vogliono rinunciare al mare ma vogliono comunque ridurre i costi scelgono sempre più spesso di pernottare in case vacanza: stando ai nostri dati quest’estate circa il 20% degli italiani che partono opterà per un affitto turistico.»

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Gargano, Basilicata e Calabria: ecco le destinazioni low cost per l’estate

Vacanze estive sì, ma low cost. Se questo sembra essere il trend emergente anche per il 2014, quali saranno le destinazioni che permetteranno di conciliare il divertimento con il risparmio? Il portale Casevacanza.it (www.casevacanza.it), primo portale in Italia per gli affitti turistici e partner di Immobiliare.it, ha analizzato i prezzi medi per una settimana, a luglio e ad agosto, nelle località turistiche di tutta Italia, scoprendo che le destinazioni più vantaggiose del nostro Paese si concentrano tra Puglia, Basilicata e Calabria.

Il portale ha preso in considerazione quella che è la richiesta tipo per una casa vacanza: un immobile con quattro posti letto da affittare per una settimana. Ebbene, per quanto riguarda il mese di luglio, secondo questi parametri, la località con i prezzi medi più bassi è Vico del Gargano, in provincia di Foggia: qui si spendono all’incirca 270 euro a settimana. Il Gargano, tanto per luglio quanto per agosto, appare una destinazione particolarmente appetibile: lontana dal più ricercato Salento, è in grado di offrire prezzi più abbordabili anche in alta stagione, persino in località rinomate come Peschici (300 euro in media a luglio, 520 ad agosto) e Vieste (350 euro a luglio, 500 ad agosto).

A seguire c’è Nettuno: la località tirrenica offre un prezzo medio di 300 euro a settimana a luglio ed è la destinazione low cost in assoluto per il mese di agosto: solo 400 euro per una settimana. Interessante anche la proposta di Maratea, in Basilicata: alloggiare in una delle località più rinomate della regione costa mediamente 300 euro a settimana nel mese di luglio, che diventano 450 ad agosto. Sempre in Basilicata, si segnala anche Nova Siri, che ad agosto è quinta in classifica, con un prezzo medio di 470 euro a settimana.

Prima località del Nord Italia in classifica è Bellaria-Igea Marina: qui a luglio serviranno mediamente 350 euro per una settimana, mentre ad agosto se ne spenderanno circa 500 per un alloggio con quattro posti letto. La località turistica low cost offerta dal Molise è invece Campomarino, in provincia di Campobasso: vincitrice da tempo della Bandiera Blu, offre case vacanza low cost con una media di 350 euro a luglio e 450 euro ad agosto.

Anche la Calabria conta diverse attrattive a basso costo: a luglio le località turistiche con i prezzi più bassi della Regione sono Tropea, Bova Marina (entrambe con una media di 370 euro a settimana) e Praia a Mare (380 euro).

L’unica località siciliana che si posiziona tra le mete turistiche più a buon mercato è Marsala: la cittadina trapanese si conferma la più conveniente della regione, visto che anche nel 2013 era la regina del risparmio della Sicilia. Qui per affittare una casa ad agosto servono, in media 550 euro a settimana.

«Gli ultimi dati di Confesercenti ribadiscono che anche quest’anno le ferie degli italiani saranno all’insegna del risparmio ha dichiarato Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanza.it e proprio per questo le case vacanza si confermeranno una tipologia di struttura ricettiva in grado di intercettare bene questo bisogno, visto che offrono prezzi più bassi rispetto alla media degli hotel. Naturalmente, però, chi punta al risparmio dovrà puntare a località turistiche meno in voga o che vantano un’offerta maggiore, fattore che contribuisce a rendere i prezzi più competitivi.»  

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Pasqua in Italia, Roma doppia Firenze e diventa la località più ambita

Che l’elezione del nuovo Papa potesse ridare nuova linfa al turismo romano era prevedibile, ma che Roma sarebbe diventata la città più richiesta dai turisti italiani per Pasqua è davvero una novità: Casevacanza.it (www.casevacanza.it), il portale di Gruppo Immobiliare.it specializzato negli affitti turistici,ha analizzato le prenotazioni per il periodo pasquale, scoprendo che gli Italiani approfitteranno dei primi giorni di ferie della primavera per andare a conoscere il nuovo Pontefice.

«Analizzando la domanda di affitti a breve termine per la settimana di Pasqua dichiara Francesco Lorenzani, responsabile di Casevacanza.it si nota come la Capitale superi di gran lunga tutte le altre località Italiane per numero di richieste, doppiando una città tanto amata dai vacanzieri pasquali come Firenze. Buono il risultato della Liguria: evidentemente, il bisogno di stare al mare e al sole è già forte tra gli Italiani, e chi può ne approfitta.» 

Nel dettaglio, la Capitale raccoglie oltre il 5% di tutte le richieste di sistemazione in casa vacanza per la settimana di Pasqua, quasi il doppio rispetto alla città che si classifica seconda: Loano, località ligure che è sul podio delle cittadine più prenotate insieme a Varazze.

Guardando la classifica delle località che hanno visto il maggior numero di prenotazioni, si scopre come, oltre alla Liguria, le Regioni più ambite per la Pasqua 2013 sono la Toscana (Firenze è quarta in classifica), la Puglia – tra le località più cercate troviamo Monopoli (BA) e Ostuni (BR) – e la costiera amalfitana (Massa Lubrense è ottava in classifica).

Pasqua, si sa, è il punto di partenza per testare l’andamento del turismo primaverile in Italia; il lungo periodo di vacanza tra il 25 aprile ed il weekend del Primo maggio seguirà, stando alle analisi di Casevacanza.it, lo stesso trend tra il sacro e il profano: oltre a Roma, saldamente in testa anche nelle prenotazioni di fine aprile, troviamo la cittadina di Assisi, mentre tra le località marittime troviamo Cervia (RA), Monterosso (SP), Varazze (SV) e San Teodoro (OT).

Quel che sembra chiaro è un interesse sempre maggiore, tanto nella domanda quanto nell’offerta, per la forma ricettiva della case vacanza: «vantando prezzi più bassi rispetto agli hotel e consentendo una maggiore autonomia per chi si muove con bambini, disabili e animali domestici – spiega Lorenzani – le case vacanza piacciono sempre di più, in Italia e all’estero.»

Di seguito la classifica delle dieci località che hanno raccolto il maggior numero di richieste per Pasqua 2013:

 

Roma

5,1%

Loano

2,5%

Varazze

2,3%

Firenze

2,1%

Livigno

1,8%

Monopoli

1,6%

Ostuni

1,5%

Massa Lubrense

1,5%

Alassio

1,2%

Torino

1,2%

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Estate 2012: il 15% degli italiani trascorrerà le ferie in una casa vacanza.

Parlare di vacanze senza discutere di crisi economica è pressoché impossibile: per fornire un quadro completo della situazione, Immobiliare.it ha intervistato un panel di oltre 6.000 persone con l’obiettivo di comprendere quali siano i progetti vacanzieri degli italiani. La necessità di risparmio si fa sempre più pressante e se le case vacanza si riconfermano, col 15%, una delle soluzioni più amate dagli italiani, diminuisce la propensione alle ferie in hotel. Lo scorso anno il 30% del campione intervistato vi ha trascorso le vacanze, nel 2012 ha intenzione di farlo solo il 18%.

«La tenuta delle case vacanza – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Gruppo Immobiliare.it, leader del settore anche attraverso il sito Casevacanza.itè espressione della volontà degli italiani di conciliare le esigenze economiche, mai come oggi baricentro attorno a cui ruota la vita quotidiana, con il bisogno di staccare la spina.»

Sempre per risparmiare, sale leggermente la percentuale di chi farà le vacanze a casa propria, o di amici e parenti: si tratta del 16% del campione intervistato (era il 15% lo scorso anno). Meno richieste per il villaggio turistico: lo scorso anno questa tipologia ricettiva era stata scelta dall’11% del campione, mentre oggi raccoglie le preferenze solo dell’8%. Nota dolente: se lo scorso anno l’11% degli intervistati non è partito per le ferie, quest’anno è certo di restare a casa già il 13% degli italiani.

Quelli indicati fino a qui sono trend già definiti, ma gli operatori turistici sperano negli indecisi che, ad oggi, sono il 20%.

I perché della casa vacanza

Cosa spinge un gruppo ormai consolidato di italiani a ricorrere a questa struttura ricettiva? Facile pensare ai prezzi più moderati (è la motivazione riportata dal 24% degli intervistati), ma oltre un terzo del campione che sceglie la casa vacanza lo fa perché questa garantisce una maggiore autonomia: per il 37% evita i vincoli (di orario e di gestione) tipici della stanza in hotel. Per il 20%, poi, è il modo migliore per organizzare una vacanza “a misura di bambino”.

«I dati che abbiamo ottenuto dal nostro sito www.casevacanza.it – continua Giordano – rivelano un incremento del 31% dell’offerta rispetto allo scorso anno. Oltre all’aumento del numero di persone che ricorrono al web per proporre le case vacanza, questa crescita si spiega anche per l’incremento del numero dei piccoli proprietari che, soprattutto al Sud, mettono a reddito con affitti di breve periodo immobili di proprietà. La vacanza ai tempi della crisi si fa “in casa”, magari in località turistiche da scoprire.»

Le destinazioni più ambite, i periodi più scelti

Nel 2012 per le vacanze si pensa sempre più all’Italia. Anche se il 60% degli intervistati dichiara che cambierà meta rispetto allo scorso anno (gli abitudinari sono solo il 24%), è ancora il Bel Paese che raccoglie il maggior numero di preferenze: solo il 16% degli intervistati è certo di andare in vacanza all’estero. Tra le regioni italiane sembra che sarà la Puglia a raccogliere il maggior numero di turisti: un Italiano su dieci sa già che trascorrerà le vacanze tra il Salento, la terra di Bari, la valle d’Itria e il Gargano. Seguono altre mete classiche del turismo italico: Sardegna e Sicilia (entrambe con il 9% delle preferenze) e Toscana (8%). Chi andrà all’estero, invece, sceglierà prevalentemente località europee: Spagna, Grecia e Francia sono, ad oggi, le mete più gettonate.

Se sulla località di villeggiatura gli italiani si dividono, sul momento migliore per partire hanno le idee chiare: uno su due partirà ad agosto: il 51% del campione non vuol sentir parlare di “vacanze intelligenti” e di “bassa stagione”, preferisce il tradizionale mese di chiusura. Il 23%, invece, opta per luglio, il 12% per settembre. Solo il 3,5%, infine, è già andato in ferie a giugno.

Interessante, infine, è scoprire che gli italiani hanno scoperto le gioie del cosiddetto early booking, vale a dire la prenotazione anticipata come strumento per risparmiare: il 17% ha prenotato tra i tre e i sei mesi prima, il 29% tra uno e tre mesi, mentre solo il 14% sceglie i last minute. Non prenota neppure il 14% del campione.

Di seguito la classifica delle principali destinazioni indicate dagli italiani che hanno partecipato al sondaggio:

Destinazione Percentuale
Puglia

10%

Sardegna

9%

Sicilia

9%

Toscana

8%

Calabria

5%

Emilia Romagna

4%

Campania

4%

Liguria

4%

Veneto

3%

Lazio

3%

Altre regioni

14%

Estero

16%

non so

11%

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